La foresta di Sherwood era troppo lontana da casa sua, ma Uffmoor Wood era a pochi passi di distanza.
Un antico bosco governato da una delle più antiche leggende cristiane d'Inghilterra, il re Offa che governò la Mercia (Inghilterra centrale) dal 757 d.C. Questo era anche il paese di Tolkien. L'autore del Signore degli Anelli era cresciuto da queste parti e J.R.R.Tolkien incorporò molti dei paesaggi locali nei suoi romanzi.
Guardando fuori dalla finestra della sua camera da letto, il giovane Robert poteva riflettere sulla sua passione per i libri di Tolkien e forse vedere i luoghi magici di cui stava leggendo... e anni dopo l'ispirazione per alcuni dei testi degli Zeppelin.
IL SIGNORE DEGLI ANELLI, UN’OPERA CHE HA INFLUENZATO PIÙ GENERAZIONI
Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings) è sicuramente una delle opere più importanti che siano mai esistite nella letteratura. Il capolavoro di J.R.R. Tolkien – scritto in tre libri – è stato pubblicato nel 1955, anche se le edizioni e le ristampe si sono da quel momento in poi moltiplicate. Al di là dei contenuti del libro, che certamente sono conosciuti da tutti, la trilogia ambientata nella Terra di Mezzo ha influenzato molto più generazioni. Da quando è stata pubblicata, infatti, numerose sono state le citazioni, le ispirazioni e molto altro ancora. Il capolavoro di Tolkien ha influenzato non solo nella letteratura, ma anche nella musica. Tra chi è rimasto più affascinato da Il Signore degli Anelli c’è sicuramente Robert Plant. Il legame tra Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli è un qualcosa di molto affascinante, di cui vogliamo parlarvi in quest’articolo.
ROBERT PLANT E GLI HOBBSTWEEDLE
Il legame tra Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli inizia prima che, di fatto, i Led Zeppelin possano esistere. Nel 1967, mentre la sua formazione musicale era arrivata al suo compimento (prima che potesse entrare nella band), Robert Plant fece parte di una band che si basava sui testi di Tolkien.
IL SIGNORE DEGLI ANELLI, UN’OPERA CHE HA INFLUENZATO PIÙ GENERAZIONI
Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings) è sicuramente una delle opere più importanti che siano mai esistite nella letteratura. Il capolavoro di J.R.R. Tolkien – scritto in tre libri – è stato pubblicato nel 1955, anche se le edizioni e le ristampe si sono da quel momento in poi moltiplicate. Al di là dei contenuti del libro, che certamente sono conosciuti da tutti, la trilogia ambientata nella Terra di Mezzo ha influenzato molto più generazioni. Da quando è stata pubblicata, infatti, numerose sono state le citazioni, le ispirazioni e molto altro ancora. Il capolavoro di Tolkien ha influenzato non solo nella letteratura, ma anche nella musica. Tra chi è rimasto più affascinato da Il Signore degli Anelli c’è sicuramente Robert Plant. Il legame tra Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli è un qualcosa di molto affascinante, di cui vogliamo parlarvi in quest’articolo.
ROBERT PLANT E GLI HOBBSTWEEDLE
Il legame tra Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli inizia prima che, di fatto, i Led Zeppelin possano esistere. Nel 1967, mentre la sua formazione musicale era arrivata al suo compimento (prima che potesse entrare nella band), Robert Plant fece parte di una band che si basava sui testi di Tolkien.
La band si chiamava Hobbstweedle (in italiano, il fischio dello Hobbit). Una formazione folk rock in grado di combinare più generi musicali: blues, motivi psichedelici e sopratutto molti testi che erano di chiara ispirazione de Il Signore degli Anelli. In effetti, la grande passione di Robert Plant lo portò a creare la band; successivamente, con i Led Zeppelin, il rapporto tra Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli non mancò.
RAMBLE ON E IL RAPPORTO TRA LED ZEPPELIN E IL SIGNORE DEGLI ANELLI
Sicuramente, se dovessimo usare una dimostrazione pratica per indicare quello che è il rapporto tra i Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli, ci serviremmo di una canzone nello specifico: Ramble On (nonostante i riferimenti siano molteplici, e si ritrovino anche in altri album) di Led Zeppelin II.
IL SIGNORE DEGLI ANELLI, UN’OPERA CHE HA INFLUENZATO PIÙ GENERAZIONI
Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings) è sicuramente una delle opere più importanti che siano mai esistite nella letteratura. Il capolavoro di J.R.R. Tolkien – scritto in tre libri – è stato pubblicato nel 1955, anche se le edizioni e le ristampe si sono da quel momento in poi moltiplicate. Al di là dei contenuti del libro, che certamente sono conosciuti da tutti, la trilogia ambientata nella Terra di Mezzo ha influenzato molto più generazioni. Da quando è stata pubblicata, infatti, numerose sono state le citazioni, le ispirazioni e molto altro ancora. Il capolavoro di Tolkien ha influenzato non solo nella letteratura, ma anche nella musica. Tra chi è rimasto più affascinato da Il Signore degli Anelli c’è sicuramente Robert Plant. Il legame tra Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli è un qualcosa di molto affascinante, di cui vogliamo parlarvi in quest’articolo.
ROBERT PLANT E GLI HOBBSTWEEDLE
Il legame tra Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli inizia prima che, di fatto, i Led Zeppelin possano esistere. Nel 1967, mentre la sua formazione musicale era arrivata al suo compimento (prima che potesse entrare nella band), Robert Plant fece parte di una band che si basava sui testi di Tolkien.
La band si chiamava Hobbstweedle (in italiano, il fischio dello Hobbit). Una formazione folk rock in grado di combinare più generi musicali: blues, motivi psichedelici e sopratutto molti testi che erano di chiara ispirazione de Il Signore degli Anelli. In effetti, la grande passione di Robert Plant lo portò a creare la band; successivamente, con i Led Zeppelin, il rapporto tra Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli non mancò.
RAMBLE ON E IL RAPPORTO TRA LED ZEPPELIN E IL SIGNORE DEGLI ANELLI
Sicuramente, se dovessimo usare una dimostrazione pratica per indicare quello che è il rapporto tra i Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli, ci serviremmo di una canzone nello specifico: Ramble On (nonostante i riferimenti siano molteplici, e si ritrovino anche in altri album) di Led Zeppelin II.
Il brano, prima di ogni altra cosa, è molto complesso e intenso per la sua struttura musicale. Ripropone lo schema della power ballad, ma l’alternarsi continuo tra parti lente e più morbide a parti, invece, più hard-rock, crea una strutura dinamica e molto complessa del brano. Non è, tuttavia, la prima volta che la band decise di utilizzare un simile schema: già nel primo album della band, nel brano Baby I’m Gonna Leave You, la struttura musicale era stata utilizzata. Al di là di quelle che sono le dicerie che si moltiplicarono sul brano (riguardanti il tipo di percussione utilizzata da John Bonham), il brano è stato molto apprezzato da fan e critica. Al momento, infatti, figura nella posizione numero 433 dei 500 migliori brani di sempre secondo la rivista Rolling Stone.
Quanto a Tolkien e al Signore degli Anelli; la struttura stessa del brano e molti dei versi presenti all’interno della canzone richiamano proprio il mondo del capolavoro di Tolkien. Una storia collocata, cronologicamente, alla fine della terza era, nella grandiosa Terra di Mezzo. ‘T was in the darkest depths of Mordor / I met a girl so fair / But Gollum, and the evil one / Crept up and slipped away with her / Her, her, yeah / Ain’t nothing I can do, no, cantavano i Led Zeppelin.
IL SIGNORE DEGLI ANELLI, UN’OPERA CHE HA INFLUENZATO PIÙ GENERAZIONI
Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings) è sicuramente una delle opere più importanti che siano mai esistite nella letteratura. Il capolavoro di J.R.R. Tolkien – scritto in tre libri – è stato pubblicato nel 1955, anche se le edizioni e le ristampe si sono da quel momento in poi moltiplicate. Al di là dei contenuti del libro, che certamente sono conosciuti da tutti, la trilogia ambientata nella Terra di Mezzo ha influenzato molto più generazioni. Da quando è stata pubblicata, infatti, numerose sono state le citazioni, le ispirazioni e molto altro ancora. Il capolavoro di Tolkien ha influenzato non solo nella letteratura, ma anche nella musica. Tra chi è rimasto più affascinato da Il Signore degli Anelli c’è sicuramente Robert Plant. Il legame tra Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli è un qualcosa di molto affascinante, di cui vogliamo parlarvi in quest’articolo.
ROBERT PLANT E GLI HOBBSTWEEDLE
Il legame tra Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli inizia prima che, di fatto, i Led Zeppelin possano esistere. Nel 1967, mentre la sua formazione musicale era arrivata al suo compimento (prima che potesse entrare nella band), Robert Plant fece parte di una band che si basava sui testi di Tolkien.
La band si chiamava Hobbstweedle (in italiano, il fischio dello Hobbit). Una formazione folk rock in grado di combinare più generi musicali: blues, motivi psichedelici e sopratutto molti testi che erano di chiara ispirazione de Il Signore degli Anelli. In effetti, la grande passione di Robert Plant lo portò a creare la band; successivamente, con i Led Zeppelin, il rapporto tra Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli non mancò.
RAMBLE ON E IL RAPPORTO TRA LED ZEPPELIN E IL SIGNORE DEGLI ANELLI
Sicuramente, se dovessimo usare una dimostrazione pratica per indicare quello che è il rapporto tra i Led Zeppelin e Il Signore degli Anelli, ci serviremmo di una canzone nello specifico: Ramble On (nonostante i riferimenti siano molteplici, e si ritrovino anche in altri album) di Led Zeppelin II.
Il brano, prima di ogni altra cosa, è molto complesso e intenso per la sua struttura musicale. Ripropone lo schema della power ballad, ma l’alternarsi continuo tra parti lente e più morbide a parti, invece, più hard-rock, crea una strutura dinamica e molto complessa del brano. Non è, tuttavia, la prima volta che la band decise di utilizzare un simile schema: già nel primo album della band, nel brano Baby I’m Gonna Leave You, la struttura musicale era stata utilizzata. Al di là di quelle che sono le dicerie che si moltiplicarono sul brano (riguardanti il tipo di percussione utilizzata da John Bonham), il brano è stato molto apprezzato da fan e critica. Al momento, infatti, figura nella posizione numero 433 dei 500 migliori brani di sempre secondo la rivista Rolling Stone.
Quanto a Tolkien e al Signore degli Anelli; la struttura stessa del brano e molti dei versi presenti all’interno della canzone richiamano proprio il mondo del capolavoro di Tolkien. Una storia collocata, cronologicamente, alla fine della terza era, nella grandiosa Terra di Mezzo. ‘T was in the darkest depths of Mordor / I met a girl so fair / But Gollum, and the evil one / Crept up and slipped away with her / Her, her, yeah / Ain’t nothing I can do, no, cantavano i Led Zeppeli....
Insieme ai Led Zeppelin nella terra di mezzo…
Siamo soliti immaginare le grandi rock star, soprattutto quelli degli anni 70 come artisti votati solamente a sesso droga e rock and roll. A volte però possono rivelare alcuni lati più culturali e romantici per noi del tutto inaspettati, soprattutto se si parla di Led Zeppelin.
Quanto può essere affascinante fantasticare sulle loro abitudini e passioni comuni a noi persone normali? Molto, soprattutto se cerchiamo di figurarci Jimmy Page e Robert Plant sdraiati su un prato in una calda nottata estiva immersi nella lettura del Signore degli Anelli. Non sappiamo se è andata proprio così, ma possiamo dire con certezza che Jimmy e Robert sono entrambi fan della celebre saga fantasy pubblicata da J. R. R. Tolkien fra il 1954 e il 1955.
Non è una novità che il celebre chitarrista dai lunghi capelli neri sia sempre stato attratto da magia e misticismo. Aveva dichiaratamente espesso infatti di essere un seguace di Aleister Crowley, esoterista scrittore e simbolista britannico. Ma al di là della passione per l’occultismo, che si manifesta nei testi delle canzoni e nelle melodie, i due artisti, Plant e Page, mettono nero su bianco, alcune parole che sono esclusivamente appartenenti al magico mondo Tolkeniano.
Lo possiamo ascoltare in alcune canzoni, due in modo particolare e ben evidente: Ramble On, da Led Zeppelin II (1970), e The Battle of Evermore da Led Zeppelin IV (1971).
Nella prima, vi è una strofa ambientata proprio a Mordor, e nella frase successiva viene nominato Gollum, che al posto che cercare il famoso anello, si impossessa di una bella ragazza…
‘T was in the darkest depths of Mordor
I met a girl so fair
But Gollum, and the evil one
crept up and slipped away with her’.
Nella seconda canzone invece, oltre a richiamare ambientazioni tipiche della storia, utilizzano chiaramente la parola ring wraiths (Nazgul), cioè gli spettri dell’anello, o cavalieri neri, parola inventata appunto da Tolkien.
The drums will shake the castle wall,
The ring wraiths ride in black, ride on.
In conclusione possiamo veramente immaginare Robert leggersi storie di Hobbit fra un concerto e l’altro, anche perchè ha chiamato il suo cane “Strider”. Strider, (Granpasso nella versione italiana) è il soprannome di Aragon, uno dei maggiori protagonisti della trilogia il Signore degli Anelli. Se siete fan dei Led Zeppelin o di Tolkien a questo punto potete tuffarvi in questa versione live di Ramble on. Il blues e folk sono dominanti e le chitarre ci conducono in un viaggio nella terra di mezzo…
https://youtu.be/zg2njQzgMWg
https://stonemusic.it/47040/cosa-ci-fa-j-r-r-tolkien-nelle-canzoni-dei-led-zeppelin/https://stonemusic.it/47040/cosa-ci-fa-j-r-r-tolkien-nelle-canzoni-dei-led-zeppelin/
3 maggio 1971, Copenhagen. I Led Zeppelin suonano per la prima volta Misty Mountain Hop. Ed è subito chiaro a tutti che quella montagna nebbiosa è una citazione dal Signore degli anelli. Ma come ci è arrivata nella canzone?
Se molte più persone dessero valore al cibo e alla cordialità e alle canzoni più che all’oro accumulato, questo sarebbe un mondo più felice.
La musica esiste nelle opere di Tolkien? Ovviamente sì.
Molti gruppi, a partire da metà degli anni Sessanta, si sono ispirati al Professore. Tutto nasce dall’interesse riscosso dalla trilogia de Il Signore degli Anelli nel mondo universitario britannico e nei college USA. Uno dei primi esempi di brani ispirati dalle opere di Tolkien è To Isengard, contenuta nel disco solista di Jack Bruce SONGS FOR A TAYLOR, pubblicato nel 1969.
Ovviamente, tra tutte le band, per fama e importanza svettano i Led Zeppelin, che nei loro primi anni scrissero più di una canzone ispirata da Tolkien. L’elenco comprende sicuramente The Battle Of Evermore, Misty Mountain Hop e Ramble On, ma qualcuno addirittura ha ipotizzato che alcune parti di Stairway To Heaven contengano riferimenti nascosti al mondo di Tolkien. La scala per il paradiso potrebbe essere infatti il Taniquetil, il monte più alto della Terra da cui Manwe, il signore dei Cieli, sorveglia le terre abitate da elfi e uomini.
il fatto molto semplice che all’epoca Plant e Page erano poco più che ventenni, e quindi totalmente immersi nella cultura giovanile del momento.
Come abbiamo accennato, Tolkien in quegli anni era l’autore cool per eccellenza. I campus USA avevano adottato la trilogia del Signore degli Anelli come modello di controcultura e lotta a un establishment militarista e tecnocratico. Quando sui vestiti degli studenti apparivano spillette con la scritta “I’m with Frodo”, significava esprimere la vicinanza al piccolo hobbit che lottava contro una potenza malvagia immensamente più forte, spietata e seducente.
Esattamente come si sentivano gli hippie. Piccoli, apparentemente inermi, in lotta contro una potenza militarista che pareva invincibile: il governo e l’esercito USA.
I Led Zeppelin, che nel triennio 1968-1970 esplosero nella scena rock riscrivendo la grammatica del genere, non potevano dunque non condividere questo amore del loro pubblico per il Professore per eccellenza della letteratura fantastica.
Se molte più persone dessero valore al cibo e alla cordialità e alle canzoni più che all’oro accumulato, questo sarebbe un mondo più felice.
La musica esiste nelle opere di Tolkien? Ovviamente sì.
Molti gruppi, a partire da metà degli anni Sessanta, si sono ispirati al Professore. Tutto nasce dall’interesse riscosso dalla trilogia de Il Signore degli Anelli nel mondo universitario britannico e nei college USA. Uno dei primi esempi di brani ispirati dalle opere di Tolkien è To Isengard, contenuta nel disco solista di Jack Bruce SONGS FOR A TAYLOR, pubblicato nel 1969.
Ovviamente, tra tutte le band, per fama e importanza svettano i Led Zeppelin, che nei loro primi anni scrissero più di una canzone ispirata da Tolkien. L’elenco comprende sicuramente The Battle Of Evermore, Misty Mountain Hop e Ramble On, ma qualcuno addirittura ha ipotizzato che alcune parti di Stairway To Heaven contengano riferimenti nascosti al mondo di Tolkien. La scala per il paradiso potrebbe essere infatti il Taniquetil, il monte più alto della Terra da cui Manwe, il signore dei Cieli, sorveglia le terre abitate da elfi e uomini.
il fatto molto semplice che all’epoca Plant e Page erano poco più che ventenni, e quindi totalmente immersi nella cultura giovanile del momento.
Come abbiamo accennato, Tolkien in quegli anni era l’autore cool per eccellenza. I campus USA avevano adottato la trilogia del Signore degli Anelli come modello di controcultura e lotta a un establishment militarista e tecnocratico. Quando sui vestiti degli studenti apparivano spillette con la scritta “I’m with Frodo”, significava esprimere la vicinanza al piccolo hobbit che lottava contro una potenza malvagia immensamente più forte, spietata e seducente.
Esattamente come si sentivano gli hippie. Piccoli, apparentemente inermi, in lotta contro una potenza militarista che pareva invincibile: il governo e l’esercito USA.
I Led Zeppelin, che nel triennio 1968-1970 esplosero nella scena rock riscrivendo la grammatica del genere, non potevano dunque non condividere questo amore del loro pubblico per il Professore per eccellenza della letteratura fantastica.
Nessun commento:
Posta un commento