ha confortato la madre di Ryan White, Jeanne White-Ginder, mentre hanno partecipato al funerale di Ryan, tenutosi in Indiana insieme ad altri 1.500 persone in lutto, tra cui Barbara Bush, Elton John e Phil Donahue. Tre giorni dopo il funerale di Ryan, Michael ha chiamato Jeanne e ha detto che aveva promesso a Ryan che avrebbe potuto partecipare al prossimo video musicale di MJ, e ora che non c'era più, non poteva onorarlo. Ma Michael disse a Jeanne che aveva trovato un modo. Il video di "Gone Too Soon" è stato successivamente pubblicato e contiene filmati di Ryan, inclusa la sua attenzione mediatica come volto dell'epidemia di AIDS, la sua vita crescendo con la malattia, la sua ultima settimana con Michael all'Isola che non c'è e il suo funerale. La madre di Ryan ha detto: "Questo è un ricordo che condivideremo per sempre. "
Michael Jackson comforts Ryan White's mother
L'11 aprile 1990, Michael Jackson partecipava al funerale del suo caro amico Ryan White, morto tre giorni prima, a soli 18 anni, dopo una durissima lotta contro l'AIDS.
L'epilogo amaro di un'amicizia che nel giro di poco tempo aveva dato così tanto a entrambi, ormai abituati - ognuno con la propria storia personale - a sentirsi 'diversi' dal resto del mondo, e proprio per questo uniti da una profonda e speciale empatia.
Alla cerimonia funebre, trasmessa in diretta sulla CNN, come per le esequie di capi di Stato o di eroi militari e civili, presero parte più di 1.500 persone.
Tra questi, la first lady Barbara Bush, Elton John, Phil Donahue e il campione di football Howie Long, in rappresentanza della squadra del cuore di Ryan, i Los Angeles Raiders.
Michael era seduto in prima fila accanto alla madre del ragazzo, Jeanne White.
Questo il ricordo personale di Jeanne, in un'intervista del 2011 al Windy City Times:
«Tre giorni dopo il funerale di Ryan, Michael mi chiamò e mi chiese come stavo.
Gli domandai cosa rendesse lui e Ryan così vicini, e mi rispose:
"La maggior parte delle persone non riesce a dimenticare chi sono, perciò con me non si comportano mai normalmente. Jeanne, non riesco a fidarmi di nessuno... Tutti vogliono qualcosa da me".
Poi mi disse di aver promesso a Ryan, quando era vivo, che sarebbe apparso nel suo prossimo video. Così mi chiese il permesso di realizzare ugualmente quel video, in modo da mantenere la sua promessa. Gli risposi: "Michael, sarebbe davvero bellissimo".
E Michael fece il video. Era un uomo di parola. Venne chiamato Gone Too Soon. Spese un milione di dollari, solo per onorare una promessa che aveva fatto.
All'età di 18 anni, Ryan White perde la sua battaglia contro la malattia mortale, l'AIDS, dopo essere stato in coma per sei giorni. Michael, che era diventato un caro amico di Ryan, viene a sapere della tragica perdita mentre si trova al Taj Mahal Casino. Parte immediatamente con Donald Trump per recarsi a casa di Ryan nell'Indiana. Michael trascorre quattro ore nella casa di famiglia per consolare la madre di Ryan, Jeanne.
RYAN WHITE'S FUNERAL (1990) - MICHAEL JACKSON.
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Michael Jackson e Ryan White
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Gone Too Soon: Le molte vite dell'Elegia di Michael Jackson
Joseph Vogel - Jun 25 2012
La ballata era stata scritta per piangere le icone defunte, registrata da Jackson per piangere un amico defunto e ripresa tre anni fa per piangere il Re del Pop defunto
Quando Michael Jackson è morto tre anni fa, tra le molte canzoni nel suo catalogo che sono state infuse di nuovo significato c'è stata la ballata del 1991 "Gone Too Soon". Cantata da Usher al funerale di Jackson la traccia aveva affascinato Jackson per anni prima che la incidesse - e fu finalmente registrata a seguito di circostanze tragiche. Ecco la storia dietro la canzone, che è stata rilanciata più volte in momenti di lutto pubblico.
Era passata la mezzanotte di una domenica quando squillò il telefono a casa Kohan. "Scusa, ti ho svegliato?" sussurrò una voce all'altro capo del filo. "C'è Buzzie?"
Era Michael Jackson il quale, al momento, stava cavalcando una delle più grandi onde del successo nella musica popolare che si fosse mai vista. Quel mese (febbraio 1983) Jackson era apparso sulla copertina di Rolling Stone, "Beat It" si era unita a "Billie Jean" in cima alle classifiche, i suoi video venivano trasmessi a ripetizione su MTV e "Thriller" stava volando via dagli scaffali come il pane.
"Buzzie" era Buz Kohan, noto produttore televisivo e scrittore (meglio conosciuto per il suo lavoro su award show e spettacoli di varietà tra cui lo speciale Motown 25). Jackson l'aveva incontrato la prima volta ad appena 12 anni. Buz abitava vicino a Encino, sulla bella Beaumont Street. Era un noto veterano nel settore dello spettacolo, ed i due divennero buoni amici. Jackson faceva domande infinite a Buz su figure leggendarie come Bing Crosby, Gene Kelly, Sammy Davis e Fred Astaire, i "grandi", come li chiamava. Avevano poi lavorato a stretto contatto a Las Vegas per il varietà della famiglia Jackson.
"Dovremmo scrivere delle canzoni insieme", suggerì un giorno un adolescente Jackson. Iniziarono iniziato a scrivere insieme subito dopo e le loro collaborazioni, che includevano canzoni come "Scared of the Moon" e "You Were There", sono continuate nel corso dei successivi due decenni.
La moglie di Buz, Rhea, era abituata alle chiamate di Jackson a tarda notte. "Solo un secondo", disse, passando il telefono al marito. Jackson stava chiamando quella notte per una canzone particolare. All'inizio di quella sera aveva visto Dionne Warwick (una sua buona amica), eseguire un tributo in uno special tv, "Here's Television Entertainment". Era dedicato a molti artisti la cui vita era stata stroncata troppo presto - John Lennon, Jimi Hendrix, Janis Joplin, e Sam Cooke, tra gli altri - ma la sua intensità era stata particolarmente sentita a causa della morte di Karen Carpenter appena pochi giorni prima, a soli 32 anni.
"Certi cantanti portano con sé l'energia del loro tempo," aveva detto la Warwick. "Essi diventano dei simboli. Sono i promemoria delle nostre fragilità e del bisogno di comunicare... [Stasera] restiamo con domande senza risposta che chiedono, quando un grande talento è consumato prima del tempo: Perché? E se? E cosa avrebbe potuto essere?"
La Warwick poi aveva cantato una commovente interpretazione di una canzone scritta insieme da Buz Kohan e Larry Grossman. Si chiamava "Gone Too Soon".
Jackson disse che aveva pianto guardandola. Era cresciuto con la musica dei Carpenters. Le loro canzoni facevano parte del suo DNA. Ma quella canzone, c'era qualcosa di più profondo su cui era connesso.
Quella notte Jackson disse a Buz che sentiva che doveva registrarla un giorno. "E' tua quando vuoi", disse Buz. Nei mesi successivi, però, altri progetti ebbero la precedenza, inclusi i video musicali di "Beat It" e "Thriller". Ogni tanto "Gone Too Soon" appariva di nuovo come tributo in occasione di eventi di beneficenza o cerimonie. Oltre alla performance di Dionne Warwick, fu poi cantata da Patti Labelle e Donna Summer. Ma non era mai stata registrata in tudio.
Anni dopo, nel 1990, Buz e Jackson stavano parlando al telefono, quando Jackson menzionò un ragazzo con cui aveva fatto amicizia di nome di Ryan White. "Non vivrà per molto", disse Jackson. "Voglio fare qualcosa di speciale per lui". Ryan era diventato il volto nazionale dell'AIDS in un momento in cui la malattia era ancora gravemente fraintesa, stigmatizzata e temuta.
Un normale ragazzo di Kokomo, Indiana, Ryan contrasse il virus dell'AIDS attraverso una trasfusione di sangue infetto (Ryan era un emofiliaco). Veniva quindi evitato, schernito, maltrattato e minacciato con violenza dai suoi compagni di classe e dalla comunità. I compagni lo definivano un "finocchio" e lo trattavano come un lebbroso. I membri della sua chiesa locale rifiutavano di stringergli la mano. I vicini di casa sul suo percorso della consegna dei giornali cancellavano i loro abbonamenti. Alla fine, fu costretto a lasciare la sua scuola media.
Quando sentì la storia Jackson si avvicinò a Ryan per offrirgli amicizia e sostegno. Ben presto divennero molto vicini. Entrambi erano talmente abituati a sentirsi diversi, dicevano, che era un sollievo sentirsi "normali" per alcune ore in compagnia l'uno dell'altro. Nel corso dei mesi successivi parlarono spesso al telefono. Ryan era un adolescente molto riflessivo, eloquente e maturo. Capiva che era odiato e temuto da molti, capiva che era stato spinto in un ruolo pubblico e capiva che sarebbe morto presto.
Jackson ricordava di aver ascoltato una sera Ryan White al suo tavolo da pranzo dire a sua mamma come seppellirlo. "Ha detto: 'Mamma, quando morirò, non mi mettere giacca e cravatta" ha ricordato Jackson in un'intervista con Shmuley Boteach. "Io non voglio essere in giacca e cravatta. Mettimi dei jeans OshKosh e una T-shirt'. Ho detto: 'Devo usare il bagno,' e sono corso in bagno e ho pianto disperatamente sentendo questo ragazzino dire a sua madre come seppellirlo".
Jackson sapeva di non poter cambiare il destino di Ryan, ma sperava di dargli un po' di evasione e di gioia prima che arrivasse il suo momento. White e la sua famiglia avevano fatto diversi viaggi al Neverland Ranch, dove erano andati in giro, avevano mangiato la pizza e guardato una proiezione privata di 'Indiana Jones e l'ultima crociata'. "Quei viaggi in California mi facevano andare avanti", disse Ryan.
Jackson successivamente comprò a Ryan una Mustang cabriolet rossa, la sua auto da sogno, per il suo compleanno. Pochi mesi dopo, tuttavia, l'8 aprile del 1990, Ryan morì.
Il giorno dopo Jackson arrivò in Indiana. Si sedette nella stanza vuota di Ryan per ore, guardando i suoi souvenir, vestiti e foto. "Non capisco quando un bambino muore," disse Jackson in seguito. "Non lo capisco davvero." La madre di Ryan, Jeanne, si offrì di lasciar prendere a Jackson quello che voleva come ricordo, ma lui le disse di tenere tutto nella sua stanza come era.
Nel cortile c'era la Mustang rossa che Jackson aveva dato a Ryan, ricoperta di fiori dagli amici. La sorella di Ryan, Andrea, entrò in macchina con Jackson. Quando lui accese la radio si sentì "Man in the Mirror". E' stata l'ultima canzone che Ryan aveva ascoltato.
Quando Buz Kohan sentì parlare della morte di Ryan, fece mettere insieme all'archivista Paul Seurrat (che stilava e catalogava i video per Jackson) delle riprese di Jackson e Ryan insieme alla versione di Dionne Warwick di "Gone Too Soon".
Jackson chiamò Buz subito dopo. "E' perfetta" disse. "Mi piace". Jackson aveva promesso a Ryan che poteva essere nel suo prossimo video musicale, ma non avevano fatto in tempo. Era questo, pensò Jackson. Avrebbe creato un video e una canzone dedicati a Ryan e alla sua causa. Voglio che il mondo sappia chi sei, promise.
"C'è una cosa però," disse Jackson a Buz. "Io non faccio cover. Qualcuno l'ha registrata?"
"No" disse Buzz. "E' stata cantata, ma non registrata. Avevo detto ai miei collaboratori che avevo una parola per quello. "Bashert" (vuol dire destino in yiddish, linguaggio ebraico, ndt), il che significa che doveva essere. Sta aspettando te. "
Mesi dopo, Buzz era in studio a Ocean Way, quando Jackson registrò la canzone. Come al solito, Jackson cantò al buio per immergersi pienamente. Seduto accanto all'ingegnere Bruce Swedien alla console di controllo, Buz aveva la pelle d'oca mentre ascoltava. I testi erano sulla bellezza, caducità e fragilità della vita.
Le parole potrebbero facilmente degenerare in cliché e sentimentalismo nelle mani di un normale performer, ma Jackson non era un interprete ordinario. "Ci ha messo la sua anima", ricorda Buz. "Non c'era esagerazione o finzione. Era vera emozione."
"Gone Too Soon" era la traccia n °13 su 14 nell'album Dangerous.Fu pubblicata come singolo in occasione della Giornata Mondiale dell'AIDS, il 1° dicembre 1993. Jackson ha anche eseguito la canzone al gala inaugurale del presidente Bill Clinton per educare ulteriormente il mondo su Ryan White e ottenere sostegno politico e fondi per la ricerca sull'AIDS. Prima di cantare, Jackson parlò al pubblico direttamente:
"Vorrei usare un attimo di questa cerimonia pubblica per parlare di qualcosa di molto personale. Riguarda un mio caro amico che non è più con noi. Il suo nome è Ryan White. Era un emofiliaco a cui era stato diagnosticato il virus dell'AIDS quando aveva undici anni. Morì poco dopo aver compiuto 18 anni, nel momento in cui la maggior parte dei giovani stanno iniziando a esplorare le meravigliose possibilità della vita.
Il mio amico Ryan era un giovane uomo molto brillante, molto coraggioso e molto normale che non ha mai voluto essere un simbolo o un portavoce per una malattia mortale.
Nel corso degli anni ho condiviso tanti momenti stupidi, felici e dolorosi con Ryan ed ero con lui al termine del suo breve, ma movimentato viaggio. Ryan se n'è andato e come chiunque abbia perso una persona cara a causa dell'AIDS, mi manca profondamente e costantemente. Lui se n'è andato, ma voglio che la sua vita abbia un senso al di là della sua scomparsa."
"Gone Too Soon" ha avuto nuova rilevanza il 25 giugno 2009, quando Jackson è morto improvvisamente nella sua casa di Los Angeles. Aveva 50 anni. Tre anni dopo, le parole che una volta animava con la sua voce inimitabile e il suo spirito, risuonano ancora. Ci sono molte probabilità che verrà cantata di nuovo.
Traduzione: 4everMJJ - MJ Fansquare Forum
https://michaeljacksongold.forumfree.it/?t=66530324
" Io fan di Michael Jackson investigavo su tutto "
Un fan è qualcuno che compra la tua musica, la scorta e spesso ci va i suoi concerti..ma ho scoperto che un devoto fan di Michael Jackson è molto più di questo.
L'evoluzione dell'idea di Michael Jackson è qualcosa che mi ha colto di sorpresa mentre seguivo il processo del 2005 e ho scoperto che i fan di Michael sapevano tutto sul caso. Hanno messo in imbarazzo i giornalisti professionisti analizzando le informazioni relative alle prove presentate.
Ho imparato in fretta che i fan di Michael Jackson indagano su tutto. Sono così profondi che potrebbero insegnare all'FBI e alla CIA come essere un investigatore migliore.
MICHAEL di PEARL JR.
(Giornalista che ha seguito il processo del 2005)
Fonte: mjbeats
..si io fan di Michael e non solo...Michael è oltre..lui ti dona una porta..poi dobbiamo essere noi ad avere quella speciale chiave per riuscire ad aprirla..
in molti ci riescono ma ancora tanti quella chiave non la sanno usare...
lella..
Michael Jackson - Can't Let Her Get Away (Studio Recording 08.03.1991)
Rare Video Of Michael Jackson’s Someone Put Your Hand Out
73 ANNI DI VINCENT PATERSON
«Michael Jackson era gentile con i bambini, con i poveri, con i malati. Non l'ho mai visto arrabbiarsi o dire cose cattive su qualcuno alle sue spalle. Non ha mai sminuito le capacità delle persone, la creatività o le loro mancanze.
Ha sempre sostenuto gli altri artisti.
Mike non sembrava aver "venduto la sua anima" per avere successo. Pensavo che fosse una qualità rara tra le celebrità di Hollywood, soprattutto nel mondo della musica. [...]
Il 'mantra' di Mike era sempre: "Dobbiamo fare qualcosa che il mondo non ha ancora visto". [...]
Michael era davvero un dio per molti fan, giovani e meno giovani. E non sempre erano pienamente soddisfatti di lui.
Quegli stessi sostenitori sono stati molto veloci a buttarlo giù dal piedistallo su cui lo avevano piazzato. La risposta negativa della stampa e di parte dei suoi fan è stata un colpo schiacciante.
Ho assistito al dolore di Mike durante il periodo di inattività che abbiamo vissuto insieme.
Durante le pause tra una ripresa e l'altra, abbiamo parlato spesso e profondamente di cose personali. Mentre giravamo 'Black Or White', ricordo di averlo trovato che piangeva per un giornale. [...]
I media amavano prendersela con lui, ritraendolo come eccentrico e strano.
Quel giorno abbiamo avuto una lunga conversazione sulla famiglia, sull'amore e sull'importanza di trovare delle amicizie al di fuori della cerchia familiare.
Abbiamo parlato soprattutto di come gli amici ci aiutino a conoscerci meglio. Abbiamo condiviso le nostre storie di abusi da parte dei nostri padri. [...]
Alla fine di una giornata di riprese, mi chiese dove stessi andando.
"Ad una festa... Vieni, Mike?", gli risposi.
"Sono solo alcuni amici. Ne hai già conosciuto qualcuno nei cortometraggi che abbiamo fatto insieme. Perché non vieni?".
"Oh no, non posso andare ad una festa!", disse.
"Non sono mai stato ad una festa come questa. Se andassi ad una festa così, vorrei stare dietro le tende e guardare come si comportano le persone... scoprire cosa fanno le persone ad una vera festa".
Non è venuto.
La sua solitudine mi ha spezzato il cuore. [...]
Il 7 luglio 2009, non ho partecipato al funerale di Michael, al tributo d'addio tenutosi allo Staples Center di Los Angeles.
Non potevo. Era troppo doloroso.
Volevo rimanere nel mio mondo di pensieri, di desideri, dicendo a me stesso che se non avessi saputo la verità sulla morte di Mike, forse non ci sarebbe mai stata.
Forse, lui sarebbe tornato».
- Dall'autobiografia "Icons and Instincts: Choreographing and Directing Entertainment's Biggest Stars" (2018).
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Auguri al geniale Maestro Vincent Paterson, 73 anni oggi, che nella sua brillante carriera da ballerino e coreografo vanta una lunga e intensa collaborazione con Michael Jackson, sostenuta anche da un sincero legame di amicizia.
Dopo l'esordio come ballerino nel video di 'Beat It' e l'ulteriore ruolo da assistente coreografo in 'Thriller', il suo nome rimane legato a quello del Re del Pop per la coreografia di numerosi short-film tra i più rappresentativi del suo repertorio, da 'Smooth Criminal' a 'The Way You Make Me Feel', da 'Dirty Diana' a 'Speed Demon', da 'Black Or White' a 'Blood On The Dance Floor'.
Senza dimenticare, peraltro, la sua firma sulle coreografie del "Bad World Tour" e delle memorabili performance di MJ nel 'Super Bowl XXVII Halftime Show', ai Grammys 1988 e per il 10° anniversario di MTV.
Un tocco, il suo, che ha saputo fare la differenza.
E lo ha fatto anche grazie alla sua sensibilità.
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Post di Francesca De Donatis e foto di Eric Di Scenza dal nostro Gruppo privato Michael Jackson FanSquare • ITALIA.
Jackie Lombard è il produttore di concerti più discreto, l'unico in un ambiente francese molto maschile. Per la prima volta ripercorre questa straordinaria carriera nel numero di novembre 2015 di "Vanity Fair" con Lisa Vignoli. Tra gli episodi che hanno segnato la sua carriera, il giorno in cui si è accorta che Michael Jackson stava disegnando.
DI LISA VIGNOLI
21 OTTOBRE 2015
Jackie Lombard ha dato il suo nome ai più grandi quando sono di passaggio in Francia: Tom Jones , di cui lei è la "bomba sessuale" , Paul McCartney , Rolling Stones , Prince , Tina Turner o anche Barbra Streisand . È lei che sta dietro al fenomenale successo del musical Dirty Dancing in Francia. Ha appena orchestrato la visita di Bob Dylan a Parigi e ha ottenuto la produzione del tour francese di Celine Dion nel 2016. Dall'inizio degli anni '90, il produttore ha avuto un rapporto speciale con Michael Jackson .
Nelle sue scatole, Jackie ha trovato un ricordo del cantante scomparso: il disegno di un ragazzino ripiegato su se stesso che ha scarabocchiato. In un angolo del foglio ha scritto: “Prima di giudicarmi, cerca di amarmi molto, di guardare nel profondo del tuo cuore e poi chiediti: cosa sai della mia infanzia? Jackie l'ha ricevuto poco dopo che Michael Jackson le aveva sussurrato all'orecchio: "Sentirai cose su di me". Non credergli; tutto è falso. Pochi mesi dopo sono emerse le prime accuse di pedofilia .
“Non so esattamente in quale periodo della mia relazione con Michael, ho avuto il piacere di vederlo scarabocchiare davanti a me in quel modo, confida il suo produttore*. Eravamo a Parigi, a casa mia o al suo albergo, non so. Non avevamo niente di speciale da fare. Stavamo solo insieme e parlavamo. E poi ha iniziato a fare questo disegno davanti a me, così. In questo disegno vediamo un ragazzino, in un angolo, che potrebbe assomigliare a Michael Jackson da bambino e queste parole scritte dalla mano di Bambi. Quando l'ho visto, era così poetico, così bello, gli ho detto: "Michael, la gente deve sapere che disegni così, non puoi tenerlo per te". Mi sembra, nei miei ricordi, che l'abbia messo in uno dei miei programmi. »*
Jackie non gliene ha più parlato. Ha sempre fatto di tutto per lui, anche quando ci ha chiesto di allestire il suo camerino in una clinica a Boulogne, vicino al Parc des Princes. E non le ha mai parlato di Prince, il suo rivale, di cui gestiva anche i tour. "Ogni volta che uno dei due mi chiedeva quale dei due vendesse più dischi in Francia, avevo una risposta pronta: 'Verificherò e ti richiamo.' E non ho mai richiamato. »
Dalla sua scomparsa nel 2009, sono stati ritrovati diversi disegni del Re del Pop. Per Jackie Lombard, ne rimarrà solo uno.
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Enrico Rava: "Il mio Michael Jackson Un gigante in bianco e nero come il jazz"
Nascita: 20 agosto 1939 (età 80 anni), Trieste
Enrico Rava che scopre il vero Michael Jackson solo dopo la sua morte. Come è possibile?
"La tv ha dedicato molto spazio alla vicenda e, tra i documenti, ha trasmesso parti del concerto di Bucarest, dal tour di Dangerous. Mia moglie ha comprato il Dvd, l'ho visto tutto. Sono rimasto basito. Non è che non conoscessi Michael Jackson, ho abitato a New York dal '67 al '77, erano gli anni dei Jackson Five e non era possibile non sapere chi fossero. C'erano i juke-box, da ogni bar usciva la voce del piccolo Michael. Ma non ho mai approfondito la cosa perché all'epoca ero piuttosto un integralista del jazz. Dopo la morte di Michael ho visto quel Dvd, poi un altro, poi è uscito il film This Is It. Mi associo a quanto dichiarato da Morricone, uno che non regala niente a nessuno: Jackson, il Peter Pan, in realtà è un gigante del Novecento. Ha rivoluzionato la videomusica. Prima di lui i videoclip erano insopportabili, lui ne ha fatti dei piccoli film, bellissimi e con grandi registi. Ha inventato un modo di ballare. A detta di Fred Astaire, il più grande ballerino del secolo. Oltre che compositore di musiche straordinarie. Me ne sono accorto tardi, ma meglio tardi che mai".
Adoro come Michael canta Smile di Charlie Chaplin, la sua canzone preferita, ragione per cui l'ho incisa anch'io. Ci sono brani che hanno un tiro pazzesco, fantastico farli così come sono. Altri sono commoventi: mi piace Gone Too Soon, che non ho inciso. Michael la scrisse per un bambino morto di tumore, anche il video è molto bello. Canzoni straordinarie".
Nota -il bambino morto di tumore in realtà e Ryan Wite ed è morto di AIDS. Ryan ha vissuto una grave discriminazione a causa della malattia, cacciato dalla scuola perché considerato un " untore " : era emofilico e aveva contratto la malattia durante una trasfusione ! Michael si è preso cura di lui fino alla morte del ragazzo avvenuta nel 1991 all' età di 19 anni . _
"Contrariamente a quello che si può pensare, la maggior parte dei musicisti di jazz adora Michael Jackson. Mi è successo di parlarne con il pianista Aaron Goldberg e trovarmi coinvolto per tutta la notte in una conversazione in cui lui mi descriveva tutte le meraviglie dei vari pezzi. Un altro è il pianista francese con cui suono spesso, Baptiste Trotignon. Non ho quasi mai parlato con musicisti di jazz, anche importanti, che non adorino Michael. La gente mi dice 'ti sei messo a fare Michael Jackson, che strano'. Eppure, fa parte della tradizione jazz pescare nel repertorio pop della propria epoca ...
E' da notare che le canzoni di Michael sono molto suonabili, danno uno spazio. .....
"Michael si fa suonare quasi tutto, anche perché la sua musica affonda le radici laddove le affonda anche il jazz
La persona di Michael Jackson esce in modo lampante dalle sue canzoni. Ad esempio, da un certo momento in poi i suoi testi sono tutti legati all'esperienza di vita, soprattutto al sentirsi perseguitato. E lo dice apertamente, in canzoni molte canzoni ! Esperienze tremende. Ho provato una grande pena. Associo la vicenda di Michael a quella di Marco Pantani, che io adoravo e che da un certo momento in poi è stato usato come capro espiatorio. Michael è stato assolto nei suoi processi pur avendo tutti contro, ma non lo si ricorda mai. Anche Marco è sempre stato assolto, il "dopato". La vita di Michael è stata distrutta. I milioni di copie dei suoi dischi più recenti erano pochissimo per il suo standard, 150 milioni solo con Thriller. Ne è uscito a pezzi. In un filmato, credo fosse il ritiro di un Grammy, lo accompagna Elizabeth Taylor e lui sembra proprio uno degli zombie del video di Thriller. Ha uno sguardo che in macrobiotica si dice "sanpacu" che vuol dire "tre bianchi". Nel senso che si vede anche il bianco inferiore dell'occhio perché l'iride va verso l'alto. E' sintomo di squilibrio psicofisico. E quando si muore, gli occhi vanno verso l'alto. Eppure in This Is It, questo uomo malato, magrissimo, è in controllo di tutto: le luci, il ballo, il basso che non si sente abbastanza, la chitarra che non suona come lui vorrebbe, gli accordi del piano che non vanno bene. Il pieno controllo di uno spettacolo pazzesco, forse il più grande show di sempre. Suonare la sua musica non è stato solo un piacere, mi ha commosso ed emozionato molto".
Da un articolo di Repubblica del 18 settembre 2012 .
Ho fatto un riassunto di ciò che riguardava particolarmente Michael Jackson per i dettagli se vi interessa il jazz aggiungo il link
"Un genio".
Niente di nuovo.
A ribadirlo è un genio del suono di 85 anni, seduto nella sua stanza, circondato da innumerevoli premi, foto, dischi appesi alle pareti, che si commuove ricordando perfettamente quei momenti, quando riusciva a vedere oltre il buio una figura esile che si muoveva come un metronomo, che non sbagliava neanche una nota.
La registrazione della traccia vocale diventava una performance intima, senza distrazioni, neanche quella di un pezzo di carta su di un leggio, con due microfoni piazzati sotto ai suoi piedi.
In quell'aprile del 1982, un manipolo di fuoriclasse si ritrovarono in quegli studios per una missione, salvare l'industria musicale, che stava attraversando una profonda crisi, che aveva causato il fallimento di grandi e piccoli distributori e proteste piuttosto plateali al grido di "Disco Sucks!".
Avevano 27 settimane per rilasciare quello che sarebbe diventato IL DISCO e consacrare il mito di Michael Jackson.
Questo è molto altro racconta Cabota in
Sonic Fantasy, una realtà che diventa magia, in cui tanti degli artefici di questo miracolo ricordano quei momenti, quei giorni e quelle notti.
Si possono ascoltare tre o quattro vocalizzi di quel genio del 1982, sapientemente guidati da Seth Riggs, che davvero ti spediscono dritto nella stratosfera!
Ancora una volta ci si rende conto che quelle persone, quei professionisti sono stati testimoni dell'esistenza di un essere umano straordinario, fragile, grande, gentile, divertente, ambizioso.
E capisci quanto sia stato amato, non il personaggio ma la persona.
Bruce Swedien, Quincy Jones e Michael Jackson.
Non accadrà mai più niente di simile.
grazie ad Alessandra Pierdominici per il post..
Lascia che il ritmo ti entri dentro: suoni di batteria su una canzone di MJ
Rimettiti indietro nel tempo al 1990. Le classifiche erano piene di canzoni di Roxette, Janet Jackson, Billy Idol, Wilson Phillips - ancora e ancora. La musica si stava muovendo duramente in drum machine e sequencer, lontano da band live e batteria dal vivo. Il problema era che i suoni "stock" sulla maggior parte delle drum machine erano, nel migliore dei casi, molto prevedibili e nel peggiore dei casi, semplicemente terri
Salterò molti dettagli sulle drum machine Linn, campioni digitali, ecc. , ma siete più che benvenuti a fare il vostro approfondimento nell'evoluzione precoce delle drum machine e del loro impatto sulla musica, sull'industria musicale e sui batteristi in particolare. Invece voglio concentrarmi sui suoni della batteria. Nello specifico i suoni di batteria che abbiamo creato e usato per alcuni dei progetti di Michael.
Per prepararsi all'album Dangerous (lo chiamavamo "Decade"), Bruce chiamò il suo vecchio amico Ross al Drum Doctors di Los Angeles e gli ordinò di portare molte batteria in studio.
Un sacco di cose.
Ross si è presentato con tutte le dimensioni e gli stile di tamburo, rullante, tom a terra, hit hat e piatti che puoi immaginare. Lo studio era pieno di batteria! Ora era ora che i lavori iniziassero.
Io e Bruce abbiamo iniziato a impostare microfoni, preamplificatori e EQ per costruire un percorso di segnale pulito dal tamburo al campionatore.
Cos'è un campionatore?
Un campionatore registra alcuni secondi di audio molto pulito, che può essere poi modificato e innescato in qualsiasi canzone su cui stiamo lavorando. Questo diede agli ingegneri e ai produttori molte opzioni rispetto a come avrebbero potuto essere le tracce originali.
Nel nostro caso il processo prevedeva l'installazione di un microfono vicino alla batteria, poi registravo mentre Bruce lo colpiva un paio di volte morbido, poi medio, poi forte. Sposteremmo il microfono più lontano e lo rifaremmo. Poi cambia la batteria e fallo di nuovo. Poi ordina il pranzo e torna e rifallo con un'altra trappola. Poi un'altra trappola. Quasi. Lontano, morbido. Difficile. Cambia microfono. Cambia la batteria. Registra. Documento. Ripeto.
Questo è andato avanti per giorni - molto prima che Michael entrasse alla porta per questo progetto.
Abbiamo modificato ogni suono e caricato nell'MPC-60 di Bruce, che è stato anche progettato da Roger Linn.
Allora, cosa ha ottenuto tutto il lavoro? Ha dato a Bruce un arsenale di suoni di batteria personalizzati con cui nessuno poteva competere. Quando diverse canzoni entravano in studio, Bruce poteva sostituire la batteria originale con i suoi suoni personalizzati di batteria - e provare vari suoni di batteria per Michael per aiutarlo a scegliere. Avevamo (non ridere) casi pieni di floppy disc con questi suoni fantastici - ognuno nel suo genere.
Faceva tutto parte del sound di Bruce.
È buffo - è tutto un po' comune oggi, eppure non lo è. Ci sono innumerevoli suoni di batteria disponibili da scaricare, acquistare e commerciare, eppure c'era qualcosa di organico nel metodo di Bruce. Sono state registrate da un ingegnere maestro in uno studio di alto livello, e lui amava essere quello che suonava davvero la batteria e creare il suono.
Era tutto molto reale e quasi da fattoria a tavola.
Era anche un lusso che poche sessioni, artisti o ingegneri potevano giustificare. Il tempo in studio è stato ed è costoso - ma questo ha dato a Michael un ottimo punto di partenza. Poteva concentrarsi su groove, canzoni e idee e Bruce poteva rapidamente cadere in diversi suoni di batteria per dare vita a nuove idee canzoni.
Quando ascolto canzoni come "Jam", "Will You Be There" e "Keep The Faith" riesco ancora a vedere Bruce che suona la batteria, modificando il suono e aggiungendolo al paesaggio sonoro per far esplodere la musica dagli altoparlanti. Michael amava la batteria che abbiamo creato, e Bruce parlava spesso di venderla, ma non l'ha mai fatto. Questi erano i suoi suoni, creati per Michael.
Ci sono stati alcuni casi in cui i batteristi dal vivo venivano chiamati per dare ad una canzone più energia e sentire dal vivo, ma di nuovo - i nostri suoni di batteria erano "reali" fin dall'inizio.
(C'è un esempio davvero fico di questo che scavo a fondo nei miei eventi live. )
Ci sono sempre dibattiti sulle drum machine vs. batteristi dal vivo, e nessuno ama la batteria dal vivo più di me - ma per fortuna c'è posto per entrambi. Bruce ha semplicemente trovato un modo per portare i suoni più dinamici e realistici della batteria nell'incredibile musica di Michael.
E quei suoni resistono fino a oggi.
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23-25 giugno torneremo a Los Angeles per celebrare la fantastica vita, il talento e l'amicizia di Michael!
23 giugno: Brad Buxer e Michael Prince si uniranno a me e faranno un tuffo a fondo nell'Invincible! La giornata sarà piena di storie, musica e approfondimenti. Brad è stato il direttore musicale di Michael, confidente e amico intimo per molti anni. Michael Prince ha fatto un tour con Michael e ha lavorato su innumerevoli canzoni e demo con MJ nel corso degli anni.
24 giugno: presenterò il mio completo "In studio con MJ" completo di tanti nuovi segmenti e molti dei nostri preferiti in corso. Inoltre Brian Vibberts uscirà con noi per discutere più dettagliatamente della HIStory. Curiosi di sapere come abbiamo fatto gli album? Vieni in studio per un giorno con me.
Il 25 giugno torniamo da Capitan EO, Thriller e tutto il resto di Matt Forger! Matt è un vero amico e Michael amava lavorare con Matt. Le intuizioni, le storie e il talento crudo di Matt ti faranno capire perché è stato un membro così a lungo termine della squadra.
I biglietti sono in vendita ora su www.inthestudiowithmj.com.
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E non dimenticate che sarò ad Amsterdam a presentare un weekend di eventi il 28 e 29 luglio!!
MJ visits Children's Hospital during the Clinton Ignaugural Festivities in 1993 - Rare video Footage
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IL RICORDO DI CICELY TYSON
" Mio marito ( Il grande Jazzista Miles Davis) mi prendeva constantemente in giro perchè ascoltavo continuamente "Human Nature" di Michael Jackson e non la sua musica, così gli dissi: " Mi dispiace che tu non sappia cantare". La risposta di Miles fu quella di prendere la tromba e suonare Human Nature per me. In seguito lui registrò e incise la sua versione del brano in modo che io potessi ascoltarla ogni volta che volevo. Sapete, quando muore qualcuno dopo una lunga malattia, allora si è preparati, ma così no, la morte di Michael è stata così scioccante"
Traduzione: Emanuela Arezzi
Fonte: Michael Jackson's HideOut
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Karen Faye racconta i compleanni di Michael
Sin dall'inizio,il compleanno di Michael è sempre stato motivo di imbarazzo per me. Dal primo giorno in cui ci siamo incontrati,sconoscuti,sono stata faccia a faccia con la sua religione,i testimoni di Geova.
Quando Michael è arrivato per il suo servizio fotografico di Thriller,due uomini vestiti in modo impeccabile lo accompagnavano,si sono seduti su alcuni comodi divani a lato ed hanno osservato ogni sua mossa.
Visto che era la prima volta che lavoravamo insieme,non mi è sembrato appropriato chiedere chi fossero.Ho pensato che se avesse voluto farcelo sapere ce lo avrebbe detto. Ma ho sentito la loro presenza tutto il giorno. Se ne sono andati con lui nello stesso misterioso modo in cui erano arrivati. In quel momento non ci ho più pensato,perchè non sapevo quale avventura avessi davanti.
Il servizio successivo,lì di nuovo,un misterioso signore seduto sullo sfondo.
Quando la nostra amicizia ed i nostri rapporti di lavoro cominciarono a crescere,ho chiesto. Mi ha spiegato che era un testimone di geova. Era molto attivo nella comunità e quei signori erano osservatori. Vegliavano su di lui. Mi ha anche spiegato che studiava la Bibbia e che dedicava del tempo alla professione della parola porta a porta ogni settimana. Ho dovuto fare una pausa per pensare a ciò che mi aveva detto...
Era uscito Thriller quando mi ha parlato di queste cose. "Mi stai dicendo che tu suoni il campanello,vengono ad aprirti e si ritrovano Michael Jackson?"
Ha risposto con una delle sue risate di petto e ha detto: "Sì!" E poi mi ha spiegato che lo faceva mascherato.
"Oh no,non lo fai..."
Ancora ridacchiando ha fatto una pausa e si è fatto serio in modo buffo.
"Si davvero,dopo che mi fanno entrare di solito cominciano a guardarmi in modo divertente,così mi arrendo e dico chi sono."
"Wow.Vorrei essere una mosca sul muro e vedere la scena. Ancora non ci credo che tu lo faccia."
Ho detto.
"E' una cosa importante per i Testimoni di Geova. Inoltre non festeggiamo le vacanze o i compleanni. Pensiamo che ci sia bisogno di festeggiare queste cose ogni singolo giorno,non durante uno soltanto."
Quindi ho chiesto: "Niente natali,niente compleanni?"
"No"
"Non è difficile quando il mondo intorno è tutto addobbato e intona canti di natale?"
"Sì Turkle...(penso sia il nomignolo con cui Michael chiamava Karen) è sempre un pò triste,specialmente quando ero bambino,perchè sembrava così divertente. Ma va bene così,abbiamo cose come il Family Day,in cui ci riuniamo tutti. Ci sono centinaia di Jackson e proviamo tutti a riunirci lì."
Sinceramente,potevo vedere la tristezza nei suoi occhi e il senso di perdita riguardo al fatto di non celebrare il Natale con gli altri bambini...così ho cambiato argomento.
Il 29 Agosto finimmo di lavorare.Tutti quanti gli stavano facendo gli auguri di compleanno e offrendogli piccoli regali.Lui sorrideva e li accettava tutti gentilmente. Quando fummo nella privacy della roulotte,poggiò i regali sulla sedia e li guardò.
"Vorrei che la gente non lo facesse.Per favore promettimi ,Turkle,che non mi dirai mai buon compleanno."
Ero sconvolta. Ancora una volta potevo vedere quanto fosse triste e profondamente combattuto riguardo questo,ma rimase leale ai suoi ideali. E' stato così difficile per me. Avrei voluto darli un regalo ed un grosso abbraccio di auguri ogni 29 agosto ed unirmi agli altri che lo festeggiavano.
Ma volevo anche ottemperare alla sua richiesta di non dirgli mai buon compleanno.
Stavamo girando Smooth Criminal.Ero abituata agli osservatori ormai.Le riprese stavano andando oltre il previsto,come al solito.Ci stavamo preparando per una grande scena. Michael era circondato dal plotone straniero in un canale costruito sul palco 14.
La squadra armi speciali e munizioni aveva istruito Michael su come tenere il mitra e sparare.Era l'ultima scena della serata. Michael si stava divertendo,come un bambino che gioca a fare il soldato. Ha assunto una posizione salda e sparato non appena la telecamera ha cominciato a filmare.
Era tutto e ci stavamo accordando per l'inizio delle riprese della mattina successiva.
Michael tardò un pò il giorno dopo. Lo stavo aspettando nella sua roulotte. E' entrato veramente turbato. Non capivo,ci eravamo divertiti così tanto la notte prima. Era silenzioso e si è seduto sulla sedia del trucco. Ho dovuto chiedergli "ti prego dimmi,dimmi cosa non va."
I suoi occhi si sono riempiti di lacrime. "Mia madre ha telefonato questa mattina. La comunità l'ha chiamata e ha detto che ieri ho sparato con una pistola.Hanno detto che devo prendere una decisione. Devo lasciare la comunità,o lasciare il mondo dello spettacolo." Stava singhiozzando quando ha pronunciato queste parole.
Ero mortificata. "Cosa ti ha consigliato tua madre?"
"Si sente malissimo. Ha detto che tocca a me decidere. E che sarà comunque al mio fianco qualsiasi cosa scelga."
"Capisco. Sei qui oggi."
"Sì"
"Mia madre appoggia la mia scelta."
Gli ci è voluto molto per accettare la propria decisione. Ha continuato a sentirsi a disagio riguardo ai compleanni,ma ha partecipato a tutti gli eventi indetti dai fans e si è divertito.
Quando ero con lui durante il Natale,si sarebbe rintanato nel proprio armadio per aprire i regali di nascosto. Si sentiva ancora un pò in colpa. So che era difficile per lui,ma che amava tutti quegli addobbi che non toglieva mai. Poteva dare liberamente ai suoi bambini i compleanni che lui non ha mai avuto. Sapevo che gli insegnamenti dei testimoni di Geova continuavano ad occupare un posto segreto dentro di lui. Questo è il motivo per cui sono sempre stata combattuta nel non dire "Buon Compleanno". Non mi ha mai sciolto dalla promessa di non dirglielo mai.
https://grazia28.wordpress.com/2022/05/31/lodissea-del-concerto-di-mosca-1993/
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