...ESCLUSIVAMENTE MICHAEL..IMMAGINI..TESTIMONIANZE.....RICORDI....ANEDDOTI
PARTE TERZA.................
https://www.facebook.com/notes/361087101875132/
Dicembre 1996 - Un incontro ravvicinato con Michael Jackson a Manila
By Gwen Cariño
Dicembre 1996 - Un incontro ravvicinato con Michael Jackson a Manila
By Gwen Cariño
Dicembre 1996 - Un incontro ravvicinato con Michael Jackson a Manila
By Gwen Cariño
Quando ero un'addetta alle pubbliche relazioni del Manila Hotel, fui designata a dirigere l’annuale festa natalizia degli orfani dove 300 bambini dei differenti orfanotrofi di Manila avrebbero avuto un giorno di divertimento e sorprese. Era uno dei più grandi progetti che avessi in programma e fu una sfida focalizzarsi sul lavoro il giorno prima del grande evento, sapendo che Michael Jackson alloggiava nell’hotel.Due notti prima avevo avuto la fortuna di far parte del comitato di accoglienza nella lobby dell’hotel insieme al resto del personale delle PR e delle vendite e lo avevo visto entrare.Il giorno prima, un tizio che sosteneva di essere un assistente di Michael Jackson della Mamarao Productions venne in ufficio. Non ricordo il suo nome, ma cercava la “persona incaricata” e diceva che il suo capo aveva letto l’annuncio sull’evento nei volantini di accoglienza che avevamo fatto circolare in tutte le stanze una settimana prima.Michael voleva sapere come poteva essere d'aiuto. Il suo assistente andò su e giù dai piani alti all’ufficio del PR diverse volte dopo che gli avevamo dato i nostri suggerimenti.Michael si offrì di riempire 300 sacchi di cose buone e giocattoli, caramelle e cioccolata. Ma dopo essere arrivati a quasi 50 sponsor, era in realtà un problema per noi predisporre il tutto.Così mi misi a pensare... come poteva il Re del Pop unirsi in maniera significativa all'evento? Non potevo farlo giocare con i bambini al palayok o al pabitin perché rischiava di essere assalito! E visto che l’evento annuale era davvero incentrato sul donare, presi coraggio e dissi al tizio della Mamarao che la cosa migliore a cui potessi pensare era che Michael fosse presente per aiutare a distribuire i sacchi, firmare autografi e posare con i bambini per delle foto.“Wow, questo potrebbe non essere facile. Stai parlando di dare sacchi di doni a 300 bambini e posso immaginare la confusione. Vedremo. Ti farò sapere”, disse.Arrivò la pausa pranzo e fu una delle più veloci che abbia fatto in vita mia. Solo alle 5 del pomeriggio l'assistente di Michael tornò e disse, “Michael è più che felice di fare qualsiasi cosa tu suggerisca. Come ci organizziamo domani?” Volevo urlare. Dovetti calmarmi e ricompormi mentre la Lizzie Maguire in me diceva “Torna alla realtà, ti devi concentrare”.Ci accordammo che Michael sarebbe arrivato dopo i giochi, il programma musicale e gli snack, nell’ultima parte era in cui si davano i regali. La mia collega Annette Africano e il capo Dulce Agnir avevano richiesto ulteriore security nel giardino e nell’area del palco, visto che era dove avevamo deciso di distribuire I regali. Ci assicurammo che i bambini avrebbero formato una fila ordinata.Infine arrivò il momento. Era il 7 dicembre 1996, ai Champagne Gardens. Fui sorpresa di vederlo camminare verso di noi, guidato dal suo assistente. Michael si presentò da me perché dovevo dargli le istruzioni.“Ciao, come stai? Grazie per avermi fatto partecipare, so che sono in anticipo perché non volevo perdere il programma”.Io risposi, “Stai scherzando? Grazie mille per esserti offerto! Ecco Michael, perché non ti siedi qui e guardi i numeri musicali prima che iniziamo a distribuire i regali? Dovrò modificare un pò il programma”.Replicò, “Certo, qualsiasi cosa tu dica... (si fermò per guardare il mio nome sull’etichetta) Gwen!" Ero colpita da quanto fosse incredibilmente dolce e modesto. E nella mia mente dicevo: “O mio Dio, sta realmente accadendo!”Fu straordinario come stette pazientemente seduto durante tutto il programma. Carol Banawa, allora una delle colonne dell’ANG TV, non poteva credere che MJ la stesse guardando esibirsi. Dopo la sua esibizione ebbe la sua firma sulla sua camicetta rossa.Poi seguì un numero dance di Stefano Mori. Poi, i suoi coristi e ballerini salirono sul palco seguiti da alcuni bambini scelti dai differenti orfanotrofi che ballarono al ritmo di "Billie Jean". Oh, il sorriso sul viso di Michael era semplicemente straordinario.Poi annunciammo che Michael avrebbe distribuito i regali sul palco. Gli spiegai che c’era un sacco di doni per i bambini più piccoli e un altro per quelli più grandi e lui annuì. Il brivido e l'emozione che diede a questi bambini fu incredibilmente commovente. Fu durante la distribuzione dei regali che potei dare uno sguardo a MJ non come un cantante, ma come una persona.Era l’una del pomeriggio. Babbo Natale (David Endriga, un amico del collega PR Francis Capistrano) era con noi. Il caldo era soffocante ed ero preoccupata che Michael sentisse troppo caldo con i suoi tipici abito nero e cappello.Chiesi: “Stai bene, Michael? Possiamo farti fare una pausa”.Disse, “Sto bene, Gwen. Immagina come si sente Babbo Natale dentro il suo vestito rosso e la sua barba. Andrà tutto bene”.Non lo sentii mai lamentarsi o dire una parola su quanto fosse caldo o quanto fosse lunga la fila. Aveva delle maniere squisite. Non chiese nemmeno da bere o un asciugamano per asciugarsi il sudore, ma uno del nostro staff del banchetto si accertò che avesse un bicchiere di succo d’arancia fresco.Passò un’ora ed eravamo ancora a metà strada con la consegna dei regali quando notammo che il giardino si stava riempiendo. Improvvisamente, c’erano persone dei media, politici, dipendenti e ospiti dell’hotel, inclusi quelli di un matrimonio della vicina Champagne Room che avevano disertato gli sposi per dare un'occhiata al Re del Pop.Dissi: “Oh, non doveva accadere, mi dispiace così tanto”.“Va tutto bene, ce la faremo”, disse Michael, sorridendo. Quando finimmo di dare l’ultima borsa con i regali ad un orfano di 11 anni, si era formata una nuova fila di bambini e adulti. La guardia del corpo di Michael, Wayne, disse: “Possiamo andare ora”.Michael replicò calmo, “Non possiamo andarcene quando ci sono ancora persone in fila. È Natale, amico”Sentì il mio cuore battere più forte e mi si drizzarono i peli delle braccia e del collo. Non era solo il performer più elettrizzante, ma anche la persona più generosa.Uno dei momenti più memorabili fu quando una signora si avvicinò a lui per un autografo. Ridendo, tenendosi la pancia, disse: “Ehi Gwen, devi vedere questo”. Sussurrò: “E’ un assegno in bianco. La signora mi sta facendo firmare un assegno in bianco”.Ridemmo forte e non sapevamo che non eravamo nemmeno a metà della commedia.Più tardi mostrò a me e a Wayne altre cose che la gente usava o raccoglieva da terra quando non riuscivano a trovare un foglio da fargli firmare. Una signora gli fece firmare il dietro del suo abito elegante stile filippino. Un adolescente arrivò da lui reggendo una foglia morta e un altro un pallone scoppiato. Immaginate come scoppiarono anche le nostre risate.Fu una esperienza incredibile, genuina. Ad un certo punto chiese se andavo a vedere il suo concerto di HIStory e risposi “Domani sera.”“Oh, sarà esplosivo!” disse Michael.A quel punto iniziò a preoccuparsi del palco dato che gli adulti superavano I bambini. Aveva il nervoso scritto in faccia e tuttavia non si lamentava. Batté sul pavimento di legno con il piede diverse volte, per essere sicuro che fosse abbastanza robusto da non cadere a pezzi.“Ho sperimentato crolli di palchi e voglio assicurarmi che siamo tutti al sicuro qui” spiegò.Una parte di me voleva che la fila finesse perché ci stavamo letteralmente squagliando ed eravamo preoccupati per la nostra sicurezza, ma una parte di me non voleva, sapendo che una volta che la fila fosse finita, Michael se ne sarebbe andato.Ad un certo puntò finì. Riuscii ad ottenere un autografo per le mie sorelle e per me prima che il nostro direttore generale gli chiedesse di cantare ‘Give Love on Christmas Day’.Cesar Sarino, uno dei dipendenti dell’hotel, consegnò il suo biglietto di ringraziamento al Re del Pop. E allora vidi le sue guardie e gli aiutanti portare Michael via dal palco. Mi dissi: “Caspita, non ho avuto nemmeno la possibilità di salutarlo”.All’improvviso vidi Michael tornare sul palco e dire “Grazie mille a te e al tuo team, Gwen. Questo significa davvero molto”. Poi mi prese da parte e disse, “Ci vediamo al concerto”.Anche se Michael Jackson è sepolto ed è tornato incontaminato dopo la morte, queste due incredibili azioni del Re del pop - far volontariato per beneficenza e passare del tempo disinteressatamente con i meno fortunati - saranno per sempre il modo in cui ricorderò quest’uomo.
Fonte: michaeljacksonbox.blogspot.it
Il giorno in cui Michael Jackson sognò di diventare un produttore di latte
il IL GIORNO IN CUI MICHAEL SOGNO' DI DIVENTARE UN PRODUTTORE DI LATTE...
Michael Jackson, Miko Brando ed io guidammo verso Santa Barbara, che si trova a circa 80 miglia da Encino. Venne anche Bill Bray per guidare e proteggerci. Michael e Miko erano stati compagni di scuola alla Cal Prep School sin dalla giovane età, e Miko era l’amico più vicino e caro di Michael. Andammo solo noi quattro con Miko che guidò per parte del viaggio.(A Michael piaceva guidare la sua Mercedes Benz quando poteva, così anche lui guidò per una parte del viaggio.)Oltrepassammo un pascolo pieno di vitellini. Era un caseificio e tutti i vitellini stavano prendendo il latte dalle mammelle delle loro madri. Michael era così elettrizzato! Gridava dalla gioia, così felice e sorridente. Amava guardare gli animali quando venivano nutriti. Ci fermammo e restammo accanto al recinto per guardarli. Il fattore ci raggiunse e ci chiese “Cosa state facendo qui?”“Beh, stiamo guardando i vitelli prendere il latte dalle loro madri”, replicai, “E’ ok? Le dispiace?”“No niente affatto. Ero solo curioso. Non si ferma mai nessuno.” Il fattore era amichevole ed era chiaro che non aveva realizzato che stava parlando con Michael Jackson.Così Michael iniziò a porgli molte domande sul periodo di gestazione di un vitello. Quanto ci vuole per avere un vitellino? Quanto tempo prima una madre doveva smettere di allattare un vitellino? Michael aveva davvero la testa di un produttore di latte! Era interessato all’allevamento degli animali. Fece tutti i tipi di domande riguardo le loro razze. C’erano una coppia di grandi tori da monta.Il produttore di latte aveva centinaia di vitelli tutti generati dai tori. Michael era affascinato da questo e coinvolto nella discussione di come creare un caseificio e come pastorizzare il latte. Vorrei sapere se Michael avesse imparato allora e là dal fattore come mungere una mucca Holstein: puntando due mammelle in un secchio!Fu elettrizzante vederlo mungere la mucca. Miko Brando e Bill Bray tentarono di insegnarmi a mungere, ma Michael era il migliore. Incredibilmente riusciva a riempire il secchio fino all’orlo e amava farlo.Bill Bray continuava a dirci di affrettarci a rimetterci in viaggio. Con una pronta mira, Michael schizzò il latte della mucca proprio in faccia a Bill. Il povero Bill si asciugò la faccia bagnata con un fazzoletto mentre il fattore ruggiva dalle risa e Michael urlava dalla gioia. Annunciò che gli sarebbe piaciuto andare a vivere lì e diventare un produttore di latte.La foto non è relativa al raccontoGloria Rhoads Berlin (tratto da In search of Neverland)Traduzione di Cristiana Blasi
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9776070
In questa emotiva intervista, Big Al Scanlan ci dona i suoi ricordi personali di Michael e Neverland. Valmai Owens, 24 dicembre 2010-1 febbraio 2011. Dal 1990 al 2005, Big Al Scanlan ha lavorato a Neverland come Capo di manutenzione. Era il responsabile dei terreni e delle numerose attrazioni, incluso il teatro,i giochi e i treni , inoltre ha finito per essere un amico personale di Michael. Valmai: Big Al, come hai fatto a ottenere il lavoro a Neverland? Big Al: Quando il signor Jackson ha comprato il ranch, io lavoravo per una compagnia specializzata in parchi di attrazioni. Questa compagnia fu raccomandata ai rappresentanti del signor Jackson per consigli su come prendersi cura di tutte le attrezzature.Ho visitato Neverland due o tre volte al anno, per la sicurezza o per le ispezione di manutenzioni. Durante i primi due anni in qui Neverland è diventata operativa,ho sviluppato un ottimo rapporto professionale e anche di amicizia con il manager del ranch.In uno dei nostri incontri gli ho detto che ero stanco di viaggiare 300 giorni l'anno ed ero alla ricerca di un lavoro in un parco divertimenti ,e la sua risposta mi ha stupito:ha detto ,perchè non lavorare qui? A quei tempi non sapevo cosa significava Neverlad nelle opere di beneficenza.Ho pensato che fosse solo un luogo dove il signor Jackson si divertiva.Non ero un fan di Michael Jackson,ma ero abbastanza consapevole della musica per sapere che era un artista di incredibile talento.Avevo visto a sufficenza per sapere che Neverland era un luogo di classe, ma pensavo che lavorarci poteva essere.. diciamo... un po' noioso .Ho deciso di ascoltare quello che avevano pensato al mio possibile impiego nel personale di MJ.E' stata una decisione molto saggia da parte mia. La parte mancante più tarde (cavolo quanto è lunga ) Valmai:Come era la giornata tipica , quando Michael stava in casa? Big Al: Quando il signor Jackson era in casa o aveva ospiti, la mia giornata iniziaba alle 5:00 di mattina con il suono della sveglia. Andavo a lavorare alle 7 dirigendomi verso il treno a vapore . Solo due persone nel ranch potevano far funzionare il treno a vapore ,uno di noi andava presto ad accenderla e l'altro si recava alle 2 del pomeriggio e rimaneva fino alla chiusura. Quando il treno era in funzione , mi pulivo e indossavo il mio uniforme per tutta la giornata , dopo di questo non rimaneva che aspettare le istruzioni via radio per un possibile passeggio in treno.Normalmente si alternava da un treno all'altro,portandoli da una parte all'altra della valle e suonando il fischietto ocasionalmente ,il sig Jackson amava l'atmosfera che il movimento e il fischio del treno aggiungevano alla magia di Neverland. Valmai:Sappiamo che Michael amava fare scherzi alla gente per divertirse.Le ha fatto qualche scherzo ?Quali erano i suoi scherzi più divertenti? Big Al: Stavo lavorando a Neverland solo da qualche settimana.Era una giornata molto calda e avevo addosso l'uniforme (ho pensato che c'era troppo caldo per averlo inddosso ), stavo vicino all'ingresso del parco, e tritavo del ghiaccio per la macchina del gelato ,voltando le spalle alla strada di fronte al parco ,dopo un po' vedo di traverso una golf car piena di gente,mi si ferma davanti, ma io continuo a tritare il ghiaccio,fino a quando non sento una voce:Ragazzo ,oggi si che fa caldo?Giusto? Affermo, ma continuo il mio lavoro e in quel preciso momento sento... WHAM , un palloncino d'acqua mi colpisce in mezzo alla schiena ,mentre la macchina partiva ho sentito il sig Jackson gridare "Non sono stato io" (birichino) . Subito mi sono sentito rinfrescato e un pensiero attraversò la mia mente "nessun capo mi ha mai lanciato dei palloncini d'acqua, credo che sarà molto divertente lavorare qui" Valmai: Oltre al suo lavoro di artista, cosa gli piaceva di più, fare a Michael nel tempo libero? Big Al: L'unico tempo libero di qui posso parlare è il suo tempo a Neverland,penso che lui amasse tutto di Neverland ,andare sulle giostre, guardare film, visitare lo zoo, è senza dubbio le guerre con i palloncini d'acqua!! Neverland offriva a Mr. Jackson come ai suoi ospiti la possibilità di rilassarsi, di sfuggire allo stress di ogni giorno.Inoltre anche se era in tour o in studio,lui voleva sapere, sempre ,come avessero trascorso la giornata gli ospiti che aveva in Neverland ;era molto importante per lui sapere di farli felici. Valmai: Hai avuto qualche relazione con gli amici famosi di Michael, come Elizabeth Taylor o Lisa Marie? Big Al: Negli anni trascorsi a Neverland, penso di averli incontrato tutti.L'unico che spicca è Gregory Peck ,egli era nel parco con alcuni suoi parenti .Seduti sotto l'ombra de una gran quercia mentre guardavamo la sua famiglia salire su delle giostre Mr. Peck mi ha chiesto come ho iniziato a lavorare a Neverland e durante la mezz'ora successiva ho raccontato la storia della mia vita . Quando si alzò per uscire, mi ringraziò e disse che ero una persona affascinante ;lo disse con tanta sincerità che io non lo dimenticherò mai,mi sono detto: "Ecco questo uomo che è un'icona assoluta ... una leggenda ... è affascinato dalla mia vita ... wow! Valmai: Puoi parlarci dell'impacto che causava una giornata a Neverland, sui bambini che lo visitavano? Big Al: E 'difficile spiegare l'enorme impatto che causava , una giornata a Neverland ,nei bambini dei quartieri poveri e in quelli che combattevano gravi malattie.Forse si dovrebbe sentire direttamente da loro.Quello che so è che ricevevamo lettere di medici, infermieri, consulenti e famigliari che mi facevano piangere .Alcuni di questi bambini erano così malati che credo sia stato un miracolo se soltanto per un giorno dimenticavano di essere malati ;e per i bambini dei quartieri poveri ,molti dei quali non lo avevano mai lasciato , il miracolo era che essi potevano vedere che "c'è speranza" Valmai: Micheal sembrava essere una persona felice a Neverland? Big Al:Assolutamente! Valmai: Qual'è stato uno dei suoi momenti più felici? Big Al:Non posso dire solo uno.Penso, che vedere i bambini malati e i bambini dei quartieri poveri essere allegri a Neverland, lo rendevano molto, molto felice Valmai: Quando guarda indietro, il tempo trascorso a Neverland con Michael.Cosa non dimenticherà mai?Quale ricordo rimane di più nella sua memoria? Big AL:Domanda difficile ,ci sono così tanti ricordi incredibilmenti piacevoli..credo che se dovessi sceglierne uno sarebbe quando ho fatto ridere fortemente il sig Jackson(l'ho fatto ridere molte volte).Prima di continuare a raccontare devo ricordarvi il video "Speed Demon" .Te lo ricordi,quando Michael scappava ,inseguito da due grassi in motocicletta?Se non è così lascia di leggere e guardalo. http://www.youtube.com/watch?gl=IT&v=y0Mr62309uU OK, lo ricordi adesso? Beh, io sono nel parco divertimenti ,quando ricevo una chiamata alla radio" Il sig. Jackson avrebbe bisogno di due moto nel parco in pochi minuti." Ho preso Dan, e siamo saliti sul mio golf carrello fino alla stalla dove c'erano le motociclette; ora pensa, che Dan è alto 1.67m e pesa 59kg ed io sono 1.90m e peso 145kg.Adesso puoi sapere dove vado a finire. Dan ed io siamo andati al parco con le motociclette e quando eravamo a60m dal sig Jackson, mi accorgo che mi guarda e ride rimango a un metro di distanzia e li dico semplicemente:"Hey mister ,vuoi firmare un autografo nella mia pancia?"Ha cominciato a ridere così forte che credevo stesse per piangere Valmai: Come ti sentiresti se Neverland riaprisse , come un parco simile a Graceland, credi che Michael sarebbe contento? Big Al: Assolutamente!So che hanno parlato di tutto ,nel bene e nel male,su questa possibilità.Ci sono state segnalazioni riguardo al fatto che Michael odiasse Neverland e non volesse mai più tornare a viverci.Date le circostanze del procuratore distrettuali,lo sceriffo e "quella gente"non dubito, che siano vere.Credo che passato un po' di tempo Michael avrebbe riaperto Neverland.Perchè lo credo? Durante i mie 15 anni a Neverland ,seduto al tavolo da picnic sotto un albero di quercia enorme ,ho avuto molte lunghe conversazioni con il sig Jackson su Neverland. Guardandolo negli occhi è ascoltando la sua voce ,non c'era alcun dubbio che il lavoro di carità fatto lì era una delle cose più importanti della sua vita.Con il passare del tempo ,credo che l'importanza di quei giorni magici per i bambini svantaggiati e malati avrebbero trovato la via del ritorno verso il cuore di Michael. Lettere da medici e infermieri ,dei bambini negli ospedali, e le lettere da genitori raccontando come i loro figli ricordavano il viaggio a Neverland ,rende molto evidente quanto fosse importante l'opera caritatevole di Michael Jackson a Neverland Io divenni molto amico di un bambino malato di fibrosi cistica (malattia killer n°1 nei bambini) Jeff ha visitato una volta Neverland con i bambini delL'Ospedale di Los Angeles, e due volte come mio ospite, nel giorno della famiglia annuale per i dipendenti.Un giorno ,dopo averlo portato lì,mi guardò e disse "Io non sono sicuro se mi piace Michael Jackson come artista (Jeff era un ragazzino rapper ,punk..),ma sono sicuro che mi piace Michael Jackson come persona". Jeff aveva capito veramente Michael e l'importanza di Neverland ,mentre racconto questo ,mi ricordo quei bellissimi momenti di Jeff a Neverland ,capisco la sua importanza.Se Neverland un giorno tornasse al suo splendore e aprisse al pubblico ,parte del tempo per mantenere i costi di manutenzioni e parte del tempo per opere di beneficenza ,sarebbe una situazione molto vantaggiosa per tutti.
http://www.youtube.com/watch?gl=IT&v=y0Mr62309uU
http://www.youtube.com/watch?gl=IT&v=y0Mr62309uU
http://www.youtube.com/watch?v=lXZB7OySntA
http://www.youtube.com/watch?v=lXZB7OySntA
In questa emotiva intervista, Big Al Scanlan ci dona i suoi ricordi personali di Michael e Neverland. Valmai Owens, 24 dicembre 2010-1 febbraio 2011.
http://www.mj-upbeat.com/MichaelJacksonNewsArchivesMarch12011.htm
Bruce Swedien’s New Book
http://www.michaeljackson.ch/2005an.htm
http://healtheworldpro.forumfree.it/?t=52726054
Miko Brando: amico di Michael Jackson e il figlio di Marlon Brando, racconta il Michael che conosceva
Michael Jackson's Friend and Marlon Brando's Son on the Michael Jackson He Knewhttp://larrykinglive.blogs.cnn.com/2009/06...ackson-he-knew/TESTIMONIANZA DEL 29 GIUGNO 2009TRADOTTA DA 4everMJJ www.mjj.ii/Michael era il mio idolo. E' stato la mia figura paterna quando mio padre è morto. E' strano vivere senza di lui. Io non sarò mai più lo stesso e non so se riuscirò mai a superare questa perdita. E' come perdere il proprio compagno, qualcuno che si è sempre pensato che ci sarebbe stato sempre. Non è giusto. Significava molto per me. Mi sento una persona diversa da quella che ero prima di giovedì mi sento intontito.... perso E' stato un buon amico per così tanti anni.Faccio tesoro del tempo che ho trascorso con Michael. Andavamo a fare shopping insieme, andavamo a Disneyland, a fare gite, passavamo il tempo a casa di papà. Lui veniva e ci accampavamo a casa di mio padre per un po'. Mi piaceva parlare di musica, mangiare insieme e divertirmi con Michael. Eravamo buoni amici, questo è il modo migliore in cui posso definirlo. Lui era sempre lì per me quando avevo bisogno di lui, e mi piacerebbe pensare che anch'io ero sempre lì per lui.In realtà non ho un ricordo solo di Michael che spicca sugli altri. E' difficile trovarlo quando si è stati amici per così tanto tempo. I miei migliori ricordi sono il tempo che abbiamo trascorso a parlare, lui che mi abbracciava, buone conversazioni, e quando lo facevo ridere, mi piaceva molto farlo ridere. Potevo dirgli delle cose, solo poche parole all'orecchio, e ottenevo una risata da lui. E accidenti, aveva una risata contagiosa.Soprattutto, Michael era una persona molto premurosa. Aveva un sacco di amore nel suo cuore. Si preoccupava per tutti, in particolare per la gente per strada. Non era pieno di sé, non si sentiva superiore e cercava di trovare il tempo per tutti, perché non voleva ferire i sentimenti di nessuno. Se pensava di aver fatto qualcosa di sbagliato ne era turbato. Aveva più amore di chiunque io conosca.Il Michael che vedevo tutti i giorni era uno che amava i suoi figli. Erano il suo obiettivo principale. Era un uomo molto impegnato, ma ha sempre fatto in modo che i bambini venissero accuditi.Quanta gente non si rende conto di che buon uomo d'affari fosse Michael. Il tour che stava pianificando ne è un perfetto esempio. Era un perfezionista e sapeva esattamente cosa voleva e come ottene..vi ricordate amiche e amici???'..
ringrazio tutte e mi scuso se ho dimenticato alcuni nomirlo. Tutto quanto riguardava il tour doveva essere approvato da Michael. Solo perché non è stato in tv o in pubblico di recente, non significa che non fosse impegnato e attivo. Un sacco di persone hanno ipotizzato che fosse veramente stressato dal tour, ma non credo che lo fosse. Erano le stesse procedure che aveva fatto per i tour precedenti.Ho pensato se ci sono delle somiglianze tra Michael e il mio papà, e non ne trovo neanche una. Avete mai sentito "gli opposti si attraggono"? Credo che questo spieghi la loro amicizia. Non avevano assolutamente nulla in comune, ma quando erano insieme non si riusciva a separarli. Lui amava mio padre, e hanno trascorso molti giorni insieme a casa di papà e a Neverland. Erano molto vicini.Michael è stato determinante nell'aiutare mio padre durante gli ultimi anni della sua vita. Per questo sarò sempre in debito con lui. Papà aveva difficoltà a respirare nei suoi ultimi giorni, ed era sotto ossigeno per gran parte del tempo. Amava stare all'aria aperta, per cui Michael lo invitava a Neverland. Papà conosceva tutti gli alberi lì, ed i fiori, ma essendo sotto ossigeno era difficile per lui andare in giro e vederli tutti, è un posto così grande. Perciò Michael gli ha fornito un golf cart con una bombola di ossigeno portatile in modo da poter andare in giro a godersi Neverland. Andavano semplicemente in giro, Michael Jackson, Marlon Brando, con una bombola di ossigeno in un golf cart.Alcuni dei migliori momenti che ho trascorso con Michael erano quando stavamo seduti su una panchina nella Main Street di Disneyland. Stavamo solo seduti a guardare la gente. A volte Michael era travestito per non farsi riconoscere, ma lo riconoscevano sempre. Quando era di cattivo umore o un po' giù, gli dicevo solo: "Michael, la panchina" e bastava per fargli cambiare umore. Se sapevo che voleva divertirsi, o semplicemente scappare, dicevo "andiamo alla panchina", e andavamo.Naturalmente Michael Jackson in un luogo pubblico come Disneyland era destinato ad attirare folle di gente, e a volte c'era la sicurezza del parco con noi. Ma loro non erano lì per proteggere Michael, erano lì per proteggere la folla. Non era mai davvero interessato a se stesso, ma che qualcuno potesse farsi male nella calca di gente che voleva vederlo. La gente semplicemente impazziva quando vedeva Michael Jackson.Michael raramente piangeva, ma credo che sarebbe in lacrime per la reazione alla sua morte. Lui sarebbe sopraffatto e felice che così tanto dell'amore che ha dato gli sia stato restituito dalla gente che amava. Penso che prenderebbe un respiro profondo e direbbe solo grazie.La famiglia sta ancora pianificando il funerale, ma penso che Michael avrebbe voluto che fosse una festa. Vorrebbe tutti lì. Amava i suoi fans. Sono stato intorno ad un sacco di grandi star del cinema, ma i fan di Michael sono oltre i semplici fan. Lui sapeva che i fan sono stati coloro che lo hanno reso quello che era, e non vorrebbe lasciare nessuno fuori. Ovunque andasse, i fan c'erano. Mi diceva che i fan sapevano sempre quello che stava facendo. Io non credo che qualcun altro abbia mai avuto fan del genere. Perciò Michael avrebbe voluto un funerale che includesse i suoi fan e li rendesse felici Lui avrebbe voluto dire: "Sono ancora con voi e saremo sempre insieme". Lui era felice, e voleva rendere felici tutti intorno a lui. Alla fine, lui voleva amare. Soprattutto, Michael era amore.
Quello che Spike Lee ha imparato collaborando con Michael Jackson
Spike Lee parla al TEDx Brooklyn il 6/12/13
Visto che ci hanno fatto il riassunto di questo intervento di Spikuccio perché non postarlo? Spike Lee parla al TEDx Brooklyn venerdì 6 dicembre 2013 Durante il discorso di Spike Lee sulla collaborazione con Michael Jackson la lezione che ha imparato è che a volte lavorare con persone di talento significa sapere quando cedere il controllo. Spike Lee ha attaccato il telefono a Michael Jackson per tre volte prima di capire finalmente che era davvero lui all'altro capo del filo. Al momento della conversazione Lee viveva nel "pre-imborghesito" Fort Greene, Brooklyn, a circa un'ora e mezzo di treno attraverso il distretto dall'evento TEDx Brooklyn a Williamsburg in cui Lee ha parlato oggi. Jackson voleva che Lee facesse un "cortometraggio, non un video musicale" per un brano estratto dall'imminente album HIStory, pubblicato dalla Epic Records nel 1995. Dopo che Jackson aveva convinto Lee ad incontrarsi con lui a casa del regista a Ft. Greene, i due si incontrarono faccia a faccia nel suo salotto. Jackson dette a Lee una scelta di brani inediti tra cui scegliere e dopo aver ascoltato il lotto lui scelse Stranger in Moscow. "No, no, no, non farai quello!" ha ricordato Lee che Jackson gli disse, facendo ridere il pubblico di TEDx. Venne fuori che Jackson sperava davvero che Lee avrebbe scelto They Don’t Care About Us, una canzone che aveva raggiunto la posizione numero 30 nella classifica americana Billboard Hot 100. Dopo che i due ebbero concordato sulla canzone volarono in Brasile, dove Lee consigliò di utilizzare il team di percussionisti Olodum come parte della produzione del film - gli stessi musicisti che Paul Simon aveva impiegato per il suo album andato in vetta delle classifiiche, Rhythm of the Saints. "Di solito gli artisti non vogliono che tu tocchi la traccia", ha detto Lee, ma Jackson era aperto all'idea, e il risultato è stata una delle migliori esperienze del regista con i film, ha detto. Qualcosa è successo quando hanno aggiunto i tamburi. La gente continuò a ballare a lungo dopo che la canzone era finita. "Stanno ancora suonando", ha ricordato di aver detto a Jackson quando finì la produzione del video. "Michael era un grande artista con cui collaborare perché di solito quando la canzone finisce, finisce il video. Ma in questo caso finita la canzone il 'cortometraggio' è continuato". Il regista non l'ha detto esplicitamente, ma il messaggio era chiaro: circondati di persone di talento, e quando i tuoi piani pre-concepiti cambiano non aver paura di avvicendare il controllo creativo. Il nuovo film di Spike Lee, Oldboy, un remake del film sudcoreano, è uscito a novembre con recensioni fiacche. E ad agosto il regista di successo 56enne ha raccolto 1,4 milioni di dollari su Kickstarter per fare un film su "Gli esseri umani che sono dipendenti dal sangue. Divertente, sexy e sanguinoso. Un nuovo tipo di storia d'amore (e non un remake di 'Blacula')".
Nessuna notizia se lui collaborerà o meno. upstart.bizjournals.com/entrepreneurs/hot-shots/2013/12/06/spike-lee-learns-from-michael-jack...
http://healtheworldpro.forumfree.it/?t=45676258
MICHAEL JACKSON, IL MESSAGGERO FERITOSenza maschera, il suo addio pieno di lacrime lo ha umanizzato agli occhi dei milioni di fans adulanti e anche agli occhi dei detrattori scettici di tutto il mondo. Paris Jackson è stata la commovente conclusione del funerale di suo padre, Michael. Allo stesso tempo, le sue poche parole sono dolorosamente servite a ricordare l’eredità conflittuosa che, come alcuni sostengono, il miglior entertainer di sempre lascia dietro di sé all’indomani della sua improvvisa, tragica e misteriosa morte. Con la scomparsa di Michael Jackson, un’icona internazionale, sorgono altrettanti interrogativi riguardo alla vita ordinaria che egli conduceva dietro il sipario del suo palcoscenico privato.Un’intensa speculazione sulla reale causa di morte della star spazia da un’overdose accidentale alle accuse esplosive da parte di alcuni membri della famiglia di omicidio. Negli stadi finali della sua vita, Jackson era intrappolato nella spirale vertiginosa della dipendenza da farmaci incoraggiata da una rete di disabilitatori di stars e membri senza scrupolo dello staff medico. Come nella vita, Michael Jackson era inghiottito da complessi dilemmi etici e legali, così lo era anche nel preciso momento della sua morte.Domande concernenti la custodia dei bambini di Jackson, il controllo e la divisione della sua complessa proprietà, il luogo e le procedure di sepoltura per i resti della star, l’utilizzo del denaro pubblico di L.A. per la celebrazione commemorativa svoltasi allo Staples Center e infinite altre questioni si sono sollevate come un fitta nebbia nei giorni e nelle settimane successivi al 25 giugno.Sulla sua morte, il vaso di Pandora che è la vita segreta ma ampliamente scrutinata di Michael Jackson, si è nuovamente aperto e i media così come anche l’insaziabile appetito del pubblico per i succulenti dettagli, si sono subito manifestati. I titoli di giornale letti come vividi registri medici. “La Foto dell’Autopsia di Michael Jackson”, “I Capelli di Michael Jackson a Fuoco”, “Le ferite alle gambe di Michael Jackson e i Segni di Punture” e “Michael Jackson era Sterile” sono solo alcuni. Solo il più creativo degli scrittori di fiction potrebbe creare una storia così altamente drammatica e piena di colpi di scena. Nonostante il valore dell’intrattenimento di questi tabloids, è un oltraggio alla memoria di Michael Jackson non analizzare ragionevolmente i suoi significativi contributi culturali, in particolar modo nell’ambito dei diritti umani e della giustizia sociale, oscurati nell’esaminare la sua morte ed ora il suo corpo.Attraverso il suo prolifico lavoro, sostegno e donazioni multimilionarie, Michael Jackson ha innalzato la consapevolezza internazionale e supportato alcune delle problematiche più complesse e persistenti che affliggono la condizione umana. L’AIDS, il cancro, la fame, i senzatetto, la criminalità, il razzismo, la dittatura, il degrado ambientale, l’abuso dei minori, la violazione dei diritti degli animali, le restrizioni sulla libertà di parola ed altri infrangimenti di libertà civili basilari sono solo alcune delle questioni difficili che Jackson ha affrontato sfruttando il potere della sua celebrità.La comprensione intuitiva di Michael Jackson per i problemi riguardanti il sistema umano ecologico era sorprendente ed inusuale per ogni entertainer del suo calibro.Tanti sono stati abbagliati dall’imponente spettacolarità e le notevoli controversie connesse alla sua vita e alla sua morte, da non riconoscere le tematiche politiche e sociali dominanti intrinseche nella sua musica, nei suoi video e nelle sue interviste. La forte influenza emotiva, i messaggi e i sentimenti crudi che riverberano nei testi e nelle immagini di video, a volte inquietanti, di canzoni come “They Don’t Care About Us”, “Heal The World”, “Earth Song” e “Man in the Mirror” sono lancinanti. La passione e l’intensità con cui Jackson affonda le mani nella terra e si aggrappa agli alberi nel video di “Earth Song”, un capolavoro dedicato al benessere degli animali e dell’ambiente, sono il riflesso di un leader dell’umanità che tiene profondamente alle problematiche che egli stesso sfida.Anche solo gli eventi globali delle settimane successive alla morte di Jackson bastano a riflettere direttamente i problemi complicati per cui egli ha cercato di scuotere le coscienze a livello internazionale.In Iran davanti agli occhi di tutto il mondo, dimostrazioni civili sono state soppresse e vittime innocenti come la giovane Neda Agha-Soltan, sono state brutalmente assassinate dagli strumenti di uno stato totalitario.A Washigton D.C., un sostenitore della supremazia dei bianchi motivato da puro odio ha tentato di compiere una strage al U.S. Holocaust Memorial Museum, uccidendo una guardia afro-americana. Nella Corea del Nord le giornaliste statunitensi, Laura Ling e Euna Lee, sono state ingiustamente condannate a 12 anni di lavori forzati per servire da semplice merce di scambio per un malefico dittatore. Michael Jackson ha apertamente protestato contro queste forme di razzismo e repressione e ha tentato di accendere la nostra passione per prevenire la continuità di tali abusi, negligenze e discriminazioni. Come abbiamo fatto a non recepire questo messaggio quando, oggi più che mai, è necessario che venga assorbito dalla mente pubblica? Non solo gli allarmi lanciati da Michael Jackson continuano ad essere ignorati ma la sua reputazione continua ad essere infangata.Con l’attuale fissazione sui macabri dettagli relativi alla morte di Jackson, abbiamo perso di vista la rilevanza sociale di Michael Jackson nella nostra cultura odierna. La figura di Jackson ha il potere di forzare quello che potrebbe essere un periodo di difficile e scomoda autoriflessione pubblica. Quali progressi sono stati fatti nelle problematiche dei diritti civili e umanitari globali che Jackson aveva evidenziato alle masse? Cos’è effettivamente rimasto da realizzare in ciascuno di questi ambiti per poter davvero compiere dei progressi in futuro? Sono queste le domande fondamentali su cui bisognerebbe riflettere nel contesto della morte di Michael Jackson.Tanti potrebbero domandarsi perché mai dare a questa figura controversa, un uomo che è stato oggetto di forti critiche e reazioni pubbliche contrastanti, una simile importanza tra le notizie di cronaca odierne. A volte occorre una persona, non necessariamente un leader politico o spirituale, in grado di distinguersi simbolicamente dal resto della società, per far sì che quella stessa società rifletta sui principi che ritiene di seguire e sui valori che sostiene di abbracciare.Jackson, durante la sua vita e la sua morte, è stato ridicolizzato e venerato, calunniato e vantato. Sotto tanti aspetti, la sua storia rappresenta il punto più alto e il più basso che un essere umano possa mai raggiungere. L’eccezionale talento, il successo, la ricchezza e la pubblica adulazione di Michael Jackson si contrapponevano alla sua estrema solitudine, paura, dipendenza e distruzione della reputazione da parte dell’opinione pubblica. Alla fine, però Michael Jackson è stato molto più di un entertainer. I suoi contributi al mondo dello spettacolo sono senza dubbio profondi. Comunque, è il suo ampio impatto culturale a trascendere le barriere economiche, sociali, razziali, religiose e generazionali. Jackson si è trasformato da semplice magico performer a umanitario di importanza storica. Era un messaggero dei nostri tempi, un cantastorie visionario che ha innalzato i livelli di consapevolezza per i cittadini di ogni nazionalità. Questo è il livello di contributo che un contratto sociale richiede a coloro che sono stati benedetti con talenti naturali, potere e ricchezza. Non dovremmo dunque abbracciare e sostenere le persone con una simile missione, anziché deriderle? Con l’evolversi della storia e con il lavoro e la figura di Jackson che verranno analizzati congiuntamente al susseguirsi degli eventi umani, l’importante rilevanza culturale della sua persona verrà svelata. Come un pezzo di letteratura classica greca che abbraccia tematiche senza tempo di sofferenze e lotte umane, il canone e la celebrità di Michael Jackson occuperanno un posto simile nel pantheon culturale dei nostri giorni. Perché, dunque, è stato necessario sparare al messaggero?Il controverso documentario del 2003 di Martin Bashir “Living with Michael Jackson” è solo uno dei tanti esempi di come Jackson sia stato ingiustamente ritratto dai media. Il documentario è stato un incubo pubblicitario per la star. Le interviste e i commenti di Bashir furono palesemente montate con lo scopo di dipingere Jackson come un pedofilo, maniaco e megalomane. Il film fu incentrato, in maniera assolutamente negativa, sugli abusi che Jackson ha subito dal padre in tenera età, sui rumours riguardanti la sua drastica trasformazione fisica, sulle sue grandi amicizie con i ragazzini, sulla natura dei suoi precedenti rapporti sentimentali e sulle questioni concernenti i tratti somatici dei suoi bambini insieme ad altre notizie delicate. Bashir tagliò intenzionalmente del footage che poteva dare un’altra impressione di Jackson. La succesiva confutazione di Michael Jackson al documentario di Bashir trasmesso sotto forma di uno speciale TV presentato da Maury Povich, fornì uno sguardo inedito e schietto alla vera persona di quest’uomo. Sotto molti aspetti, Michael Jackson era un’anima sola che trovò gran conforto isolandosi dietro i cancelli del Neverland ranch in compagnia di animali, bambini, giostre e possedimenti sfarzosi.Negli ultimi anni, Jackson divenne così recluso da non riuscire ad ambientarsi nemmeno nella società delle celebrità, tanto era l’immensità della sua fama e l’attenzione parassitaria che scaturiva finanche dalla più breve delle apparizioni. Esaminando queste interviste, è chiaro che Michael Jackson è una delle figure più incomprese della cultura popolare moderna.L’incessante critica dei media contro Michael Jackson durante la sua carriera ed ora durante la sua morte è stata causata dal fatto che Jackson, come figura simbolica, ci obbliga a guardarci allo specchio e ad affrontare I problemi difficili e a volte intrattabili della nostra società che inconsciamente non vogliamo accettare. Come osa? Jackson mette in risalto, brillantemente, i traguardi e i fallimenti della civiltà nelle loro forme più estreme. L’essere ripudiato per la drastica trasformazione del suo viso era come riconoscere, allo stesso tempo, l’eccesso di una cultura ossessionata dalla bellezza che permette al denaro di cambiare finanche i componenti più fondamentali del nostro DNA. Nell’osservare e commentare la sua maschera, non stavamo forse, segretamente, riconoscendo le maschere letterali e figurate dietro le quali noi stessi, a volte, ci nascondiamo? Ironicamente, i cambiamenti fisici di Michael Jackson lo portarono ad essere etichettato come uno “strambo” o un “mostro” dalla cultura dei media che promuove la perfezione fisica attraverso ogni mezzo necessario. Come affermò Jackson in nella sua interviste con Bashir, “La chirurgia plastica non è stata inventata per Michael Jackson!”Le accuse per molestie sessuali a danno di un minore rivolte contro Jackson prima nel 1993 e di nuovo nel 2005, per le quali fu messo allo spiedo e arrostito dai media e dal pubblico, furono semplici tentativi di estorsione alimentati dalla pura ingordigia e gelosia degli accusatori. Nonostante l’accordo del 1993 e l’assoluzione dalle accuse del 2005, l’immagine pubblica e commerciale di Michael Jackson fu severamente danneggiata. Le accuse per molestie sessuali contro Jackson rappresentarono una moderna caccia alla strega nella sua forma più spregevole. Sfortunatamente per Jackson, la caccia non era localizzata solo a Salem ma si estendeva in tutto il mondo grazie all’aiuto della tecnologia moderna dei media. Le accuse per molestie furono alimentate da sentimenti di inadeguatezza provati dai genitori dei bambini “abusati” che adoravano Jackson. Probabilmente questi genitori sentendo di non poter competere con l’amore e la fantasia concreta che Michael Jackson dava ai loro bambini, decisero disperatamente di attaccarlo. La gelosia combinata all’avidità genera un forte combustibile. La rappresentazione di Michael Jackson da parte dei media come un essere eccentrico ossessionato dalla chirurgia plastica, lo ha reso un target facile e una vittima sgradevole. Semplicemente non era concepibile che qualcuno che agiva e appariva come lui potesse essere gentile, sensibile, compassionevole e amorevole. Qual’era la motivazione dietro tutto questo? Cos’è che non andava in lui? Doveva esserci qualcosa di losco. E se l’unica motivazione di Michael Jackson fosse stata semplicemente quella di dare speranza ai meno fortunati? Forse tutto questo non è stato altro che l’insensata distruzione di un essere umano per soddisfare le nostre insicurezze e reprimere le nostre paure per l’ignoto e l’incompreso.Riflettendo sulla vita e la morte di Michael Jackson, è difficile non rattristarsi e non vederlo sotto una luce tragica. Con tutto il suo potere, la sua ricchezza e la sua fama, giace ora dinanzi a noi come un uccello schiacciato dopo esser stato ripetutamente colpito da enormi sassi. Demoralizzato, Jackson continuava a ripiegare su sé stesso, preoccupato per ciò che quel mondo, a cui lui teneva tanto e che sperava cambiasse per il meglio, gli stava scagliando contro. I farmaci sono serviti soltanto ad alleviare il dolore di un’artista e di un umanitario sovraccarico di una missione che credeva di non aver portato a termine. Assuefatta, era l’ingordigia di coloro che circondavano Michael Jackson continuando ad assecondare i suoi desideri per auto proteggersi. Il torpore degli antidolorifici alleviava il dolore causato dal sapere che nonostante ciò che avesse cercato di dare o cambiare nella società circostante, il fardello delle sue creazioni e della critica sarcastica che da esse scaturì era divenuto troppo pesante per una persona sola da sostenere. Michael Jackson era il Sisifo dei nostri giorni, l’uomo primitivo vestito di pelli condannato a lanciare ripetutamente una pietra su una montagna solo per vederla rotolare giù nuovamente. Tristemente però, il nostro Sisifo è collassato sotto il peso della sua battaglia.A Michael Jackson è stato attribuito il ruolo eccessivo di divinità del pop, di figura mitica, solo per essere crocefisso e lapidato dagli stessi onnipotenti media che crearono il suo successo. Le sue audaci stravaganze andavano al di là del comportamento standard socialmente accettabile ma erano necessariamente illegali o sbagliate? No. La maggior parte delle azioni di Jackson erano sì poso convenzionali ma, allo stesso tempo, la grandezza della sua celebrità e il suo status globale non erano forse al di là di qualsiasi altra cosa che la cultura odierna avesse mai visto? La sua megalomania e la sua eccentricità si sono influenzati ed ingigantiti a vicenda.E’ innegabile che l’immensa celebrità e ricchezza di Michael Jackson gli hanno permesso di distaccarsi dalla società tradizionale e osservare il mondo da una posizione privilegiata. A volte però, occorre proprio quella posizione fortunata ed isolata per essere in grado di fare le osservazioni sociali meno contaminate ed infine elaborare il commento sociale più efficiente attraverso l’arte. Nella storia, il lavoro e le vite di tanti artisti sono stati ridicolizzati e disprezzati dal pubblico durante i loro tempi d’oro, per essere compresi solo dopo la morte nel canone dei Grandi. Senza dubbio anche Michael Jackson, a tempo dovuto, riceverà dalla critica lo stesso livello di acclamazione come artista ma anche e soprattutto, come umanitario
.Matt Semino - avvocato di New York,
Michael Jackson "Extremely Well-Read"
Articolo pubblicato il libro Patrol - 2 luglio 2009
Il Re del Pop disadattato un dweeby libro lovin '?
A quanto pare sì, e evviva. Era un avido lettore che aveva una biblioteca adeguatamente maestoso a Neverland che ha tenuto 10.000 volumi sui suoi scaffali, secondo due recenti articoli di giornale di Los Angeles.
Nel bel mezzo di una lunga intervista a LA Weekly, Jackson avvocato Bob Sanger ha rivelato quanto segue come l'ultimo dei tre attributi d'oro che ha definito il guantata One.
"Michael era estremamente ben leggere ... Sapevo che Michael, ma ho avuto modo di conoscerlo molto meglio al processo. Il giudice stava facendo la selezione della giuria, e che era tempo di pausa. Il giudice Melville ha detto: 'Signore e signori, voglio che tu sappia che il servizio giuria è molto, Tvery importante.' Sta cercando di convincere le persone a non avere scuse stupide per ottenere fuori servizio giuria. Tutti i giudici fanno. Egli dice: 'Il sistema della giuria è un sistema tempo-onorato molto. E 'stato intorno per 200 anni.Stiamo andando a fare una pausa e tornare in 15 minuti '.
"Ci alziamo e il giudice lascia, e Michael si rivolge a me e dice, 'Bob, il sistema della giuria è molto più antica di 200 anni, non è vero?' Ho detto, 'Beh, sì, risale ai Greci.' Egli dice, 'Oh sì, Socrate ha avuto un processo con giuria, non è vero?' Ho detto, 'Sì, beh, sai come si è rivelato per lui.' Michael dice: 'Sì, ha dovuto bere la cicuta.' Questo è solo un piccolo bocconcino. Abbiamo parlato di psicologia, Freud e Jung, Hawthorne, sociologia, storia nera e la sociologia si occupano di questioni razziali. Ma lui era molto ben letto i classici della psicologia e della storia e della letteratura.
"Amava leggere. Aveva oltre 10.000 libri a casa sua. E so perché - e io odio tenere riferendosi al caso, perché non voglio che il caso - il caso non lo dovrebbe definire. Ma una delle cose che abbiamo imparato - la DA ha attraversato tutta la sua biblioteca e trovato, per esempio, un libro d'arte tedesca dal 1930-qualcosa. E si è scoperto che il ragazzo che era l'artista dietro il libro era stato perseguito dai nazisti. Nessuno lo sapeva, ma poi i poliziotti arrivare lì e dire: 'Abbiamo trovato questo libro con le foto di persone nude in esso.' Ma era l'arte, con un sacco di testo. E 'stato art . E hanno trovato alcune altre cose, una valigetta che non gli appartiene, che aveva alcuni Playboys in esso o qualcosa del genere. Ma che ha attraversato tutta la casa del ragazzo, 10.000 libri. E ci ha causato a fare la stessa cosa, e guardare. "
«E ci sono luoghi che egli amava sedersi, e si poteva vedere i libri con i suoi segnalibri in esso, con note e tutto ciò che contiene, dove amava sedersi e leggere. E posso dirvi per parlare con lui che aveva una molto - soprattutto per chi era autodidatta, per così dire, e aveva la sua lista di lettura - lui era molto ben leggere. E io non voglio dire che sto ben leggere, ma ho certamente letto un sacco, mettiamola in questo modo, e mi piace la filosofia e la storia e tutto me stesso, ed è stato molto bello parlare con lui , perché era molto intellettuale, e gli piaceva parlare di queste cose. Ma lui non ostentare, ed era molto raro che avrebbe avviare la conversazione del genere, ma se hai in una conversazione del genere con lui, lui era lì. "
Fonte: . # UI5upo4cvao
"L'intera vita di Michael Jackson stava ricevendo e dando e l'intero scopo di ricevere era così poteva dare. Ha lavorato con ogni cellula del suo corpo per dare il dono di quello stupore, quello stupore di altri esseri umani. Avendo bisogno l'adulazione delle folle WAS connessione di Michael per gli altri, la sua più profonda connessione, molto più profondo di parenti e amici (anche se quelli sono indispensabili), e molto più di guarigione. Tale atto di donazione mantiene una persona iconica, una persona che non sa mai normalness, vivo.
Sembra strano dirlo, ma Michael sarà sempre una parte di me. Nessun altro superstar Ho lavorato con ferita se stesso in filetti al mio nucleo come lui. Michael aprì una finestra per una qualità di meraviglia diverso da qualsiasi cosa avessi mai stato esposto in vita mia. Per quel dono, ho sentito che gli dovevo. Ho sentito che tutti gli doveva. E dobbiamo ancora fare. Gli dobbiamo una visione onesta di chi fosse. Lo dovra che finché noi finalmente spazzare via la **** di titoli sensazionalistici e chiaramente capire perché coloro che lo amano sapere di più su di lui che qualsiasi esperto o giornalista che sostiene di aver sondato la sua vita. Quei giornalisti ed esperti non sanno Michael Jackson. Ma se tu lo ami, c'è una buona probabilità che si fa ".
Howard Bloom
" Michael Jackson è stato - e sta andando essere difficile per me dire questo in pochi secondi, e mi vorrebbero ore per raccontare le storie di una copia di backup - lui è la persona più profondamente sorprendente che io abbia mai incontrato nella mia vita. Era capace di guardare un dito, era capace di guardare il più piccolo delle cose, era capace di guardare una mosca, e lui era in grado di vedere l'infinito in questo. E voleva ... era profondamente buono, perché la sua generosità verso gli altri esseri umani e il suo senso del dovere da parte loro era quasi sconfinata. Sentiva che era stato dato un dono stupefacente da Dio, e che era che la capacità di vedere le cose assolutamente mozzafiato in quasi tutto ciò che guardava. E sentiva che era suo obbligo di dare quell'esperienza a te, a me, a tutti quelli che forse potrebbe su questo pianeta. E ha messo tutta la sua vita in prima linea per adempiere a tale obbligo. Egli è stato - ancora una volta, le generalizzazioni non catturarlo - era al di là di qualsiasi cosa avessi mai immaginato nella mia vita. E ricordo, avevo lavorato con Bette Midler e Bob Marley e AC / DC, Aerosmith e Kiss e la regina, ma sul lato più positivo, Billy Joel e Paul Simon e tutti i tipi di persone straordinarie. E se vuoi impilati cinque di queste persone finiscono per finire non avreste ottenuto un Michael Jackson. "
- Howard Bloom - autore e scientifica americana pensatore
http://mjjjusticeproject.wordpress.com/2013/12/12/12081999-michael-jackson-interview/
http://www.michaeljacksonthelastangel.com/
--------------------
-----
https://michaeljacksongold.forumfree.it/?t=66471399
Aggiornato con l'articolo completo del 3 luglio 2009!
"STEPHEN?... Stephen King? ... Sono ... ummm ... Michael, Michael Jackson". La voce è acuta, ansiosa, speranzosa, eccitata, vivace'. "Io sono, oh mio Dio, io sono un così grande fan!"
Gli assicuro che il sentimento è reciproco, ma quello che provo di più è sconcerto. E' il 1993, io sono sul set della miniserie "Stand" e all'improvviso qualcuno mi ha consegnato un telefono con l'auto-consacrato Re del Pop all'altro capo della linea. Quello che vuole, spiega, è che io scriva il più spaventoso, il più SPAVENTOSO in assoluto video musicale di sempre, dal titolo "Ghosts". Sarà come i vecchi film di Frankenstein, spiega, solo più spaventoso! Terrificante! "Stephen" dice, "dobbiamo farlo. Scioccheremo il mondo".
Ho fatto il mio tentativo migliore, non perché era Michael Jackson e non perché pensavo che avremmo scioccato il mondo, ma perché sono sempre interessato a provare qualcosa di nuovo e, per me, scrivere un minimusical sarebbe stato una cosa nuova. La storia di base che mi descrisse quel giorno era su una folla di cittadini arrabbiati - conservatori dei sobborghi non contadini che brandiscono le torce - che vogliono che lo "strano" che vive nel castello vicino lasci la città. Perché, dicono, ha una cattiva influenza sui loro figli. Ho associato questo con quello che i genitori vedevano nel rock & roll quando ero piccolo, e che ancora vedono negli artisti più strani di quella razza, come Ozzy Osbourne e Marilyn Manson (che nel 1995 pubblicava un album intitolato "Smells Like Children"). Non sapevo che i rumor su Jackson e gli abusi sui bambini avevano cominciato a circolare, ma probabilmente sarei andato avanti anche se lo avessi saputo. Quando sei famoso tutti ti accusano di tutto, dai piccoli furti all'assassinio di John Lennon.
Il film è stato girato per tre settimane, poi ha chiuso bottega per tre anni. Probabilmente una volta sapevo il motivo, ma se è così non lo ricordo più. Il mio vecchio amico (e regista di
Stand
) Mick Garris ha fatto le riprese iniziali. Un giorno, durante la pre-produzione, mi trovavo in una conferenza telefonica sulla coreografia e Michael si addormentò. In un'altra occasione chiamò mia moglie chiedendole il numero di telefono di dovunque fossi quel giorno. Lei glielo dette. Michael richiamò cinque minuti dopo, quasi in lacrime. Non aveva una matita, disse, così aveva provato a scrivere il numero sul tappeto col dito e non riusciva a leggerlo. Mia moglie gli dette di nuovo il numero. Michael la ringraziò tantissimo... ma non mi ha mai chiamato.
Le riprese del video di Michael Jackson Ghosts ricominciarono bruscamente come si erano fermate. Mick ricorda di aver ricevuto una chiamata da Michael nel 1996: "Mick, sta per succedere! Dobbiamo credere che succederà!" E' successo, ma senza Mick dietro la macchina da presa. Stava lavorando alla versione miniserie di Shining e Stan Winston ha preso le redini della regia. La storia si era allontanata dalla mia sceneggiatura originale, ma questo poco importa. Quello che conta è che il video contiene alcuni dei migliori e più ispirati passi di danza della carriera di Jackson. Guardandolo credo che capirete perché Fred Astaire aveva definito Jackson 'un diavolo di ballerino'. Vedrete anche la tristezza di Jackson e il desiderio quasi doloroso di piacere. Sì, io sono strano, dicono i suoi occhi, ma io sto facendo il meglio che posso e voglio rendervi felici. E' così male?
Si tratta di una tristezza che è fin troppo comune nelle persone che possiedono così tanto talento che è diventato un peso, invece di una benedizione. Pur essendo straordinariamente bello (anche se probabilmente aveva già iniziato quella chirurgia che avrebbe rovinato quell'incredibile bellezza), Jackson era terribilmente timido ed era difficile (talvolta impossibile) parlarci, ma guardare quel vecchio video mi rende ancora felice... e no, questo non è un male.
Vale la pena notare che non fu mai condannato per qualcosa in un tribunale penale, e quando ho chiesto a Mick - che era in contatto con Michael ogni tanto
(sta parlando di Mick Garris, regista di Shining, ndt)
- era enfatico nella sua convinzione che Michael Jackson era davvero innocente delle accuse di abuso. Nel tribunale dell'opinione pubblica, tuttavia, egli è stato giudicato colpevole di Stranezza di Primo Grado, ed è finito isolato in un castello infestato dopo l'altro. Infine, è morto in uno di essi. Uomo strano. Uomo perduto. E non unico nella sua dipartita. Come James Dean, Elvis Presley, Kurt Cobain, Heath Ledger, e una dozzina di altri che potremmo nominare, se n'è andato troppo presto.
Perché, cavolo, quel ragazzo sapeva ballare.
he called my wife, wanting the phone number for wherever I was that day. She gave it to him. Michael called back five minutes later, on the verge of tears. He hadn’t had a pencil, he said, so he’d tried to write the number on the carpet with his finger, and he couldn’t read it
Ha chiamato mia moglie, chiedendo il numero di telefono per sapere dov'ero quel giorno. Lei glielo ha dato. Michael la richiamò dopo 5 minuti, sul punto di piangere. Non aveva una matita, ha detto, e ha tentato di scrivere il numero sul tappeto con il dito e non riusciva più a leggerlo.
Una gentilezza innata. Un carattere seducente. Uno sguardo incantatore. Un’aura magnifica, illuminante qualsiasi cosa. Una vita tormentata da pregiudizi e false accuse, ma uno splendido desiderio sempre vivo di essere bambino almeno per un attimo. Un incredibile senso di umanità e altruismo. Un complesso di meraviglia e Amore puro. Un cuore estremamente sensibile. Una voce angelica, incisiva, tagliente, incantatrice. Un talento sfolgorante. Una perenne ricerca della perfezione. Un'incontrastabile immortalità. Il tutto racchiuso in un genio leggendariamente inestinguibile. In altre parole, Michael Jackson.
traduzione...
Un giorno durante la pre-produzione, mi trovavo in una conferenza telefonica sulla coreografia e Michael si addormentò. In un'altra occasione chiamò mia moglie chiedendole il numero di telefono di dovunque fossi quel giorno. Lei glielo dette. Michael richiamò cinque minuti dopo, quasi in lacrime. Non aveva una matita, disse, così aveva provato a scrivere il numero sul tappeto col dito e non riusciva a leggerlo. Mia moglie gli dette di nuovo il numero. Michael la ringraziò tantissimo... ma non mi ha mai chiamato! Il video (parla di Ghosts, ndt) contiene alcuni dei migliori e più ispirati passi di danza della carriera di Jackson. Guardandolo credo che capirete perché Fred Astaire aveva definito Jackson 'un diavolo di ballerino'. Vedrete anche la tristezza di Jackson e il desiderio quasi doloroso di piacere. Sì, io sono strano, dicono i suoi occhi, ma io sto facendo il meglio che posso e voglio rendervi felici. E' così male? Si tratta di una tristezza che è fin troppo comune nelle persone che possiedono così tanto talento che è diventato un peso, invece di una benedizione. Pur essendo straordinariamente bello (anche se probabilmente aveva già iniziato quella chirurgia che avrebbe rovinato quell'incredibile bellezza), Jackson era terribilmente timido ed era difficile (talvolta impossibile) parlarci, ma guardare quel vecchio video mi rende ancora felice ... e no, questo non è un male.Vale la pena notare che non fu mai condannato per qualcosa in un tribunale penale, e quando ho chiesto a Mick? Che era in contatto con Michael ogni tanto (sta parlando di Mick Garris, regista di Shining, ndt)? Era enfatico nella sua convinzione che Michael Jackson era davvero innocente delle accuse di abuso. Nel tribunale dell'opinione pubblica, tuttavia, egli è stato giudicato colpevole di Stranezza di Primo Grado, ed è finito isolato in un castello infestato dopo l'altro. Infine, è morto in uno di essi. Uomo strano. Uomo perduto. E non unico nella sua dipartita. Come James Dean, Elvis Presley, Kurt Cobain, Heath Ledger, e una dozzina di altri che potremmo nominare, se n'è andato troppo presto. Perché, amico, oh amico, quel ragazzo sapeva ballare.
Un giorno durante la pre-produzione, mi trovavo in una conferenza telefonica sulla coreografia e Michael si addormentò.In un'altra occasione chiamò mia moglie chiedendole il numero di telefono di dovunque fossi quel giorno. Lei glielo dette. Michael richiamò cinque minuti dopo, quasi in lacrime. Non aveva una matita, disse, così aveva provato a scrivere il numero sul tappeto col dito e non riusciva a leggerlo. Mia moglie gli dette di nuovo il numero. Michael la ringraziò tantissimo... ma non mi ha mai chiamato!
Il video (parla di Ghosts, ndt) contiene alcuni dei migliori e più ispirati passi di danza della carriera di Jackson. Guardandolo credo che capirete perché Fred Astaire aveva definito Jackson 'un diavolo di ballerino'. Vedrete anche la tristezza di Jackson e il desiderio quasi doloroso di piacere. Sì, io sono strano, dicono i suoi occhi, ma io sto facendo il meglio che posso e voglio rendervi felici. E' così male? Si tratta di una tristezza che è fin troppo comune nelle persone che possiedono così tanto talento che è diventato un peso, invece di una benedizione. Pur essendo straordinariamente bello (anche se probabilmente aveva già iniziato quella chirurgia che avrebbe rovinato quell'incredibile bellezza), Jackson era terribilmente timido ed era difficile (talvolta impossibile) parlarci, ma guardare quel vecchio video mi rende ancora felice ... e no, questo non è un male.Vale la pena notare che non fu mai condannato per qualcosa in un tribunale penale, e quando ho chiesto a Mick? Che era in contatto con Michael ogni tanto (sta parlando di Mick Garris, regista di Shining, ndt)? Era enfatico nella sua convinzione che Michael Jackson era davvero innocente delle accuse di abuso. Nel tribunale dell'opinione pubblica, tuttavia, egli è stato giudicato colpevole di Stranezza di Primo Grado, ed è finito isolato in un castello infestato dopo l'altro. Infine, è morto in uno di essi. Uomo strano. Uomo perduto. E non unico nella sua dipartita. Come James Dean, Elvis Presley, Kurt Cobain, Heath Ledger, e una dozzina di altri che potremmo nominare, se n'è andato troppo presto. Perché, amico, oh amico, quel ragazzo sapeva ballare.
-------------------
Nessun commento:
Posta un commento