-FELICE SOLSTIZIO D’INVERNO-
Solstizio d’inverno: la leggenda celtica del re Quercia e del re Agrifoglio
Un’antica leggenda celtica, legata al solstizio d’inverno, è quella avente per protagosti re Quercia e re Agrifoglio. Il Re Quercia, che ha una connotazione più dinamica e attiva, è legato alla parte crescente dll’anno, alle giornate che si allungano, al risveglio della natura, alla crescita, all’energia mossa verso l’esterno. Al contrario, re Agrifoglio , più anziano e saggio, governa la parte calante dell’anno, caratterizzata da giorni più corti, notti più lunghe, dal tempo della maturazione, del ripiego, dell’energia volta verso l’interno. Giunti ai tempi del solstizio, i due re si dichiarano lotta per sapere chi avrebbe governato l’altra metà dell’anno. Durante il solstizio d’inverno, in particolare, è il re Quercia a prevalere sul re Agrifoglio. Nel momento in cui la forza dell’avversario è al culmine (notte più lunga dell’anno), comincia, però, il suo declino, lasciando spazio al ritorno della luce, del sole e dell’estate.
Il Re Quercia vincerà per permettere alla terra di rifiorire e produrre frutti, conquistando il favore e l’amore della Dea con cui si unirà a Beltane e da quell’unione nascerà nuova vita. Al contrario, durante il solstizio d’estate, sarà il Re Quercia a soccombere affinchè la terra possa sfiorire e riposarsi, preparandosi a un nuovo ciclo.
Si tratta, dunque, di due facce che rappresentano la dinamica vita-morte-rinascita, con riferimento alla ciclicità della vita naturale e spirituale.
In alcuni miti si dice che la forza sconfitta dimori, nei sei mesi successivi, presso la dea Arianrhod.
Le feste celtiche, in quanto religioni pagane legate alla madre terra e ai fenomeni della natura, sono legate alle fasi lunari o alle fasi solari. Yule o solstizio d’inverno è una delle quattro feste solari, assieme a Oestara, equinozio di primavera, Lithà solstizio d’estate e Mabon, equinozio di autunno.
Nonostante sia convenzionalmente presa come data il 21 dicembre, Yule e i suoi festeggiamenti si svolgevano tra il 19 dicembre e il 23 dicembre.
Spesso nell’antichità i popoli pensavano che, in quanto parte del cerchio della vita, ogni loro azione potesse influenzare i cicli del cosmo. Questo il motivo di tanti riti propiziatori che servivano per alimentare la “magia simpatica”.
Yule simboleggia il passaggio dalle tenebre alla luce; dopo il solstizio d’inverno, la notte più lunga, le giornate si allungano piano piano portandoci verso il risveglio lento della natura. La sua etimologia, che probabilmente deriva dal norreno “Hiol” cioè ruota, si collega alla ruota della vita che si trova nel suo estremo inferiore e comincia la risalita.
Festeggiamenti antichi
Tanti i popoli che celebravano questa festa, ognuno legato al proprio Dio e a delle date ben precise:
i celti: per loro il Re Oscuro, o vecchio sole morente, si trasformava nel Sole Bambino, tramite la rinascita dalla Dea, la Madre Terra. Festeggiavano il periodo dal 19 dicembre al 23 dicembre. I celti consideravano il Re Sole Oscuro come un sole-ombra, mentre il vero Sole, quello Bambino, era prigioniero di Arawan, re del mondo-di-sotto, che sarebbe rinato dal grembo di Ceridwen, la dea-strega dell’inverno.
gli antichi greci: rendevano omaggio al Dio Kronos per assisterlo nella battaglia contro Zeus e i titani.
neopaganesimo: una delle feste minori, celebrata il 21 dicembre. In questo caso si festeggia la morte di Holly King (“Re Agrifoglio”) simbolo dell’anno vecchio e del sole in declino, per mano di Oak King (“Re Quercia”)che gli succederà come anno nuovo e sole in rinascita.
i romani: festeggiavano Saturno (che corrisponde a Kronos). Per loro la festa Saturnalia iniziava il 15 dicembre e finiva il 1 gennaio.
i sassoni: celebrano Modranect, 24 e 25 dicembre, la notte della Dea Madre e la nascita del sole.
Simboli & rituali
Tanti i simboli legati a questa festa celtica e tanti i rituali che oggi si compiono come nei tempi passati e che legano la festa di Yule al nostro Natale:
il vischio pianta simbolo della vita, era considerata sacra soprattutto per i Druidi, in quanto discesa dal cielo, figlia del fulmine. Spesso viene unita alla quercia, simbolo dell’eternità, per formare una ruota attraverso cui passare per la rinascita. Oggi il vischio rientra nelle nostre tradizioni natalizie, per cui baciarsi sotto il vischio è un rito propiziatorio.
l’albero solstiziale è un albero decorato con tante rappresentazioni del sole e del Dio della Luce e con dei campanelli. Questo albero veniva portato in casa per dare riparo agli spiriti del bosco. Sulla cima dell’albero veniva posta una stella a 5 punte che simboleggiava i 5 elementi. Chiari richiami all’albero di Natale.
il ramo dei desideri si tratta di un albero di buone dimensioni, dipinto di vernice color oro addobbato con dei nastrini di colore rosso. 9 giorni prima del solstizio si appende il ramo nell’atrio di casa e ognuna delle persone che entra in casa, scrive un desiderio sulla strisciolina di carta rossa; la ripiega e la appende al ramo. Il 21 dicembre si accende il ceppo del Solstizio e si brucia il ramo dei desideri, in modo da far salire il fumo in alto fino alle entità celesti, che nella loro bontà potrebbero esaudirli.
il ceppo di Yule semplicemente un ceppo di quercia che viene acceso e spento per 12 giorni, dal più giovane o dal più vecchio; le sue ceneri, se sparse, sono a protezione degli eventi negativi (sparse nell’orto ci proteggono dai parassiti e sulle travi ci proteggono dia fulmini).
l’agrifoglio le ghirlande di questa pianta dalle bacche rosse simboleggiano la ruota dell’anno. In Irlanda ancora oggi, dopo il periodo di Natale, si spezzano e si gettano fuori casa per simboleggiare la fine dell’oscurità e l’inizio della luce. Le ghirlande di agrifoglio nel periodo natalizio spesso adornano le nostre case o le nostre tavole.
gli ometti di marzapane che spesso si appendono agli alberi sono la trasposizione delle impiccagioni che venivano fatte in questo periodo per chiedere aiuto a Wodan, Dio della vittoria (a sua volta impiccato all’albero della vita), per attraversare il freddo e scuro inverno.
Qualunque sia il vostro modo di festeggiare questa festa, che si chiami Yule, Natale o Solstizio di inverno, rimane una celebrazione del rinnovamento della vita, una vacanza tranquilla dove le persone si rifugiano nelle case per ringraziare un Dio.
Curiosità
Il solstizio di inverno era una festa molto sentita nel mondo celtico e ci sono dei luoghi dove celebrare la festa e i riti legati ad essa risulta particolarmente suggestivo. Uno di questi è Newgrange, county Meath, dove il giorno di Yule il sole si allinea in un modo particolare da illuminare la camera interna, correndo lungo il corridoio. E pensare che questo miracolo di ingegneria e astronomia ha solo 5.000 anni! Ci sei mai stato? Per visitarlo il 21 dicembre devi visitarlo in un altro periodo dell’anno e partecipare alla lotteria.
Un altro luogo simile è Stonehenge, dove il 21 dicembre si raggruppano druidi moderni e orde di turisti per ammirare l’allineamento del sole con la porta principale del sito nel momento dell’alba.
Terre del Nord.....
Questa sarà la giornata più breve dell'anno, quella in cui le tenebre sembreranno prendere il sopravvento, quella del Solstizio d'Inverno.
Agli antichi non era sfuggito il fatto che il sole in questo periodo fosse sempre più basso e fugace, per questo compivano grandi celebrazioni accendendo fuochi e cercando la vicinanza dei loro cari, al fine di rendere la Luce più forte, permettendole di contrastare le tenebre.
Nella tradizione nordica, la grande festa nel cuore dell'inverno si chiamava Jól, (conosciuta anche come Yule).
Nella Saga di Hakon il Buono, contenuta nell'Heimskringla assieme a tutte le altre cronache dei re del Nord, si descrive l'usanza di compiere tre brindisi:
il primo per Odino, in modo da assicurarsi la vittoria in battaglia
il secondo per Njord e Frey, affinché garantissero pace e prosperità al regno
il terzo era infine in onore del re.
Talvolta viene descritta anche la tradizione di prendere un sorso dal corno chiamato Bragarfull, onorando i defunti e facendo una solenne promessa da mantenere entro l'anno.
Odino era particolarmente connesso a questa notte, in quanto veniva chiamato anche Jólfaðr (Padre di Yule, una specie di Babbo Natale ) o Jólnir.
Secondo la tradizione popolare, era proprio questa la notte in cui Odino scatenava la Caccia Selvaggia, cavalcando attraverso i cieli del nord con il suo esercito di guerrieri caduti.
In questa notte le saghe narrano di draugar (morti viventi), troll e draghi pronti ad approfittare delle tenebre per uscire dai loro tumuli e attaccare i viventi, per questo era necessario stare uniti e festeggiare per scacciare le ancestrali paure che l'oscurità da sempre porta con sé.
La Stirpe di Frey - Heimskringla: Cronache dei Re del Nord:
Amici miei - schiaffi alla stazione (scena cult)
tutta la scena fu girata al binario 16 della stazione di S.Mnovella di Firenze
...all'epoca delle riprese io andavo a scuola proprio a Firenze e prendevo il mio bel trenino al mattino e al ritorno proprio dal binario 16..
fummo contattati e quasi presi d'assalto da alcuni operatori di regia..avevano bisogno di comparse..
noi, come molti altri ragazzi arrivammo al binario tutto transennato e ci fù detto che il nostro treno sarebbe partito da un altro binario perchè si stava facendo la ripresa di una scena per un film..non ci fu detto chi erano i protagonisti..
prima che il nostro gruppo di amici facesse mente locale..vedemmo Ugo tognazzi e un attimo dopo alzarono e spostarono le transenne ed io con altri 4 ragazzi ci disssero "andate sui binari e attendete il nsotro segnale.."..ci misero da una parte insieme dicendo che dovevamo chiaccherare come se nulla fosse..,altre comparse salutavano..altre salivano sul treno..
la scena del treno che partiva fu girata 4 volte..e gli schiaffi vi assicuro che erano veri..
fu una ripresa memorabile durata pochissimo ma il racconto ha fatto poi il giro di tutta la nsotra classe e scuola..
benedetto fu quel binario 16 che portava nel mugello..noi ragazzi "di campagna.."
Per FB ,i miei post non hanno colore!!
.non importa..l'arcobaleno mi spalanca sempre le sue porte...e colora la mia vita...
buongiorno family..e arcobaleno sia
Lella..
,, By FB, my posts have no color !!
. it doesn't matter .. the rainbow always opens its doors to me ... and colors my life ...
good morning family..and rainbow it is
una piccola dedica per Voi tutti..
....è bellissimo leggervi tutti
e averVi nel mio cuore..
sono veramente fortunata
e felice di abbracciarvi
anche se solo virtualmente.
.una foto non è semplice un attimo
è una emozione che unisce.
.unisce i veri sentimenti
e le vere emozioni.
.grazie a tutti voi
e sia un Natale sereno
buongiorno anime belle
a small dedication for you all ..
.... it is wonderful to read you all
and have you in my heart ..
I am really lucky
and happy to hug you
even if only virtually.
.a photo is not easy a moment
it is an emotion that unites.
.unites true feelings
and real emotions.
.thank you all
and let it be a peaceful Christmas
good morning beautiful souls
Il bene, l'amore , l'affetto possono guarire quasi tutti i mali del mondo e una piccola carezza può dare molto di più di un fiume di parole."
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...il mio lato bambinesco..
ogni tanto salta fuori..
anzi spesso...
.
ah la camicetta è di Robert..io non ne avevo di adatta
parola di Jonsey!!!
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quando l’amore diverrà l’autentico respiro dell’anima, quando l’amore sarà uno stato naturale dell’essere dell’uomo, la società potrà trasformarsi in un Paradiso letteralmente terrestre.
..lasciatemi sognar d'amore
lella
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“Quando suoni la chitarra stai tracciando una cornice attorno a un momento e stai dicendo all'ascoltatore, 'ecco come voglio che tu sperimenti questo.' Come inizi e finisci un assolo è incorniciare, come strutturi una canzone è incorniciare, come ti presenti sul palco è incorniciare. Guarda ogni angolo, non solo il centro, incorniciare dovrebbe elevare l'impatto dell'arte e dare chiarezza alla tua visione.”
dal mio anonimato diario
“When you play the guitar you are tracing a frame around a moment and you are saying to the listener, 'this is how I want you to experience this.' How you start and finish a solo is framing, how you structure a song is framing, how you present yourself on stage is framing. Look at every corner, not just the center, framing should elevate the impact of the art and give clarity to your vision. "
from my anonymity diary
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The most fascinating navigations are sudden and adventurous and it is not certain that it is necessary to change route or destination to come across them. They know how to leave you breathless, they touch you deeply and even if they end up they leave you something that will never go away ... "
“The years tend to reserve for us the beauty of past delicacies.
The body is a geography of stories. ”
Lella ..
WHAT HAPPENS IS NOT SIMPLY A MUSIC MATTER: IT IS A RELATIONSHIP
THAT TRANSPORTS MUSIC FROM A GROUND LEVEL TO SOMETHING ALMOST ABOVE ...
THIS IS HOW I LIKE TO IMAGINE IT. THIS IS THE POINT TO START AD
TAKE RISKS AND BECOME LIKE KING ARTUS. THIS IS THE POINT WHERE REALLY
THE STRENGTH RESIDES IN THE POPULARITY WHEN YOU CAN SAY TO YOURSELF:
"LOOK, THERE ARE NO SECOND PURPOSES". […] IN EVERY CASE, IT IS NOT JUST A THING FROM
CHILDREN HOW TO MAKE THE AIR MICROPHONE ROTATE. THERE IS SOMETHING MORE
DEEP THAT IS HAPPENING. ALSO SONGS WE HAVE PLAYED FOR YEARS
THEY CAN BE CHANGED EVERY NIGHT.
ROBERT PLANT ...
Le navigazioni più affascinanti sono improvvise e avventurose e non è detto che occorra cambiare rotta o destinazione perché ci si imbatta in esse. Sanno lasciarti senza fiato, ti toccano nel profondo ed anche se poi finiscono ti lasciano qualcosa che non se ne andrà più…”
“Gli anni tendono a riservarci la bellezza delle delicatezze passate.
Il corpo è una geografia di storie.”
Lella..
CIÒ CHE ACCADE NON È SEMPLICEMENTE UNA QUESTIONE DI MUSICA: È UNA RELAZIONE
CHE TRASPORTA LA MUSICA DA UN LIVELLO TERRENO A QUALCOSA CHE È QUASI AL DI SOPRA DI…
E' COSÌ CHE MI PIACE IMMAGINARLA. QUESTO È IL PUNTO IN CUI SI INCOMINCIA AD
ASSUMERE DEI RISCHI E SI DIVENTA COME RE ARTÙ. QUESTO È IL PUNTO DOVE VERAMENTE
LA FORZA RISIEDE NELLA POPOLARITÀ, QUANDO SI RIESCE A DIRE A SE STESSI:
"GUARDA, NON CI SONO SECONDI FINI". […] IN OGNI CASO, NON È SOLO UNA COSA DA
RAGAZZINI COME FARE ROTEARE IL MICROFONO PER ARIA. C'È QUALCOSA DI BEN PIÙ
PROFONDO CHE STA ACCADENDO. ANCHE BRANI CHE ABBIAMO SUONATO PER ANNI
POSSONO ESSERE CAMBIATI OGNI SERA.
ROBERT PLANT...
“Tu suoni per il vento e viaggi
dove la pace sussurra tra le piante
tutta una nostalgia.”
You play for the wind and travel
where peace whispers among the plants
all a nostalgia. "
...Ci vediamo lassù dove il sentiero corre dritto e alto
Meet you up there where the path runs straight and high
Sai niente di uno che gira soffiando in un'armonica?
Se lo vedi te lo ricordi; invece di parlare, suona..
Do you know anything about one who whirls blowing into a harmonica?
If you see it, you remember it; instead of talking, he plays ..
“Tu suoni per il vento e viaggi
dove la pace sussurra tra le piante
tutta una nostalgia.”
You play for the wind and travel
where peace whispers among the plants
all a nostalgia. "
Robert Plant - Going To California (Live)
...Ci vediamo lassù dove il sentiero corre dritto e alto
Meet you up there where the path runs straight and high
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