giovedì 5 ottobre 2023

ROBERT PLANT: L’UGOLA DIONISIACA DELL’HARD ROCK, blues..invenzione carisma talento..NON SOLO LED ZEPPELIN

 ROBERT PLANT: L’UGOLA DIONISIACA DELL’HARD ROCK, blues..invenzione carisma talento..NON SOLO LED ZEPPELIN

Blues..invenzione..carisma..talento..fascino

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Robert Plant, sensualità hard rock

Un artista dal timbro unico, potente, graffiante e allo stesso tempo delicato, pervaso da una sensualità immortale, fortemente voluto da Jimmy Page per dare parole e voce alla musica del nascente hard rock dei Led Zeppelin

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Robert Plant, sensualità hard rock

Un artista dal timbro unico, potente, graffiante e allo stesso tempo delicato, pervaso da una sensualità immortale, fortemente voluto da Jimmy Page per dare parole e voce alla musica del nascente hard rock dei Led Zeppelin


Le sue origini sono britanniche, Robert nasce nel West Midlands e cresce all’interno di un nucleo familiare che non approva il suo intenso amore per la musica. Per questo motivo, a diciassette anni va via di casa per inseguire i suoi sogni e per immergersi totalmente nell’apprendimento e nella conoscenza del blues. Fino a quando, nel 1965, durante la sua militanza nei The Crawing King Snakes, incontra un tanto gioviale quanto fenomenale batterista dal nome di John Bonham. Tra i due si crea un legame profondissimo, un’amicizia che sarà destinata a durare nel tempo per la loro affinità musicale e umana. Suonano insieme anche nella Band of Joy, nel ’67, esperienza in cui fondono il loro amato blues con le nuove vibrazioni psichedeliche che arrivavano dalla West Coast californiana.

Plant, nel mentre, è comunque alle prese con una turbinosa serie di collaborazioni. Tra queste, quella con i Hobbstweedle, un gruppo folk rock che univa blues, elementi psichedelici e tematiche connesse a Il Signore degli Anelli di Tolkien, un’opera di cui è un grande appassionato. Ma presto, una realtà più concreta avrebbe bussato alla sua porta. È durante la prima metà del 1968 che il chitarrista Jimmy Page è alla ricerca di un cantante adatto al sound del suo nuovo gruppo. Page viene a sapere che ce n’è uno dal carisma impressionante e dalla voce estremamente blues. A Birmingham assiste a una performance di Robert, ne rimane così impressionato che gli propone di raggiungerlo nella sua abitazione galleggiante a Londra per parlare di un innovativo progetto musicale. I due trascorrono alcuni giorni immersi nell’ascolto di vecchi dischi blues e folk, si confrontano sul nuovo suono e sull’impatto che il rock avrebbe dovuto dare negli anni Settanta, e propongono idee senza riserve. Era l’inizio di un’incredibile alchimia che avrebbe portato ad una epocale collaborazione. Il 21 ottobre di quell’anno Plant diventa padre di Carmen Jane, e pochi giorni dopo, durante le sessioni di registrazione di Led Zeppelin I, sposa la sua compagna indiana Maureen Wilson. Una tranquillità completamente sconvolta dal clamoroso successo della band: vita on the road fatta di sregolatezza, acclamanti folle, trasgressioni, lussuose camere d’albergo devastate ed eccessi di ogni tipo.

Plant diventa un sex symbol senza precedenti, con le sue pose e i suoi atteggiamenti sfrontati al limite dell’osceno, con la sua voce dotata di un’unica e selvaggia sensualità, i suoi abiti aderenti e la sua lunghissima criniera di lucenti riccioli biondi. La sua carriera è impegnativa, lo costringe spesso ad allontanarsi da casa, ma non gli impedisce di coronare il sogno di Maureen e avere un secondo figlio nell’aprile del ‘71, Karac Pendragon.

Qualche anno più tardi per Robert arriva un’operazione alle corde vocali per via di alcuni noduli. Una battuta d’arresto che comporterà gravi ripercussioni sulla sua incredibile voce che, col passare del tempo cambia livello di estensione e timbrica. E ancora, altro brutto imprevisto nell’agosto del ’75 quando viene coinvolto, insieme alla sua famiglia e alla figlia di Page, in un incidente. La convalescenza e la riabilitazione di Plant, sulla sedia a rotelle, ritardano l’inizio del tour e condizionano le vendite del nuovo disco, a causa della poca promozione dal vivo e della generale debolezza delle composizioni. La caparbia volontà del frontman riceve il colpo di grazia il 26 luglio ’77, con la tragica notizia della prematura morte del piccolo Karac, forse per un’infezione. I Led Zeppelin cancellano la tournèe e Robert si chiude in sè stesso arrivando a meditare anche un ritiro dalle scene. Le sorti del gruppo restano in sospeso sino al maggio successivo, quando i componenti si riuniscono al Castello di Clearwell per discutere sul da farsi: nuove registrazioni verso fine ’78 e un nuovo tour. Un bel periodo coronato con l’avvio del 1979, che regala a Robert e Maureen la nascita di un altro figlio, Logan Romero.

Nonostante il doloroso scioglimento dei Led Zeppelin nel 1980, a seguito della morte di Bonham, Plant non ha mai smesso di fare musica. Lui che ha introdotto radicali innovazioni non solo nello stile ma anche nelle tecniche di scrittura dei testi e nelle tematiche trattate, con quell’intuitivo accostare testi oscuri e mistici a esoterismo e filosofia. E di questa fusione, i Led Zeppelin sono i primi artefici. Perché l’hard rock epico non si era ancora visto, e non era altro che il punto di partenza per quella corrente heavy ed epic metal che sarebbe arrivata nei decenni successivi.

Come in molti sanno, ogni membro dei Led Zeppelin si è identificato in un simbolo specifico. Quello di Plant è una piuma inscritta dentro un cerchio. Forse, rispetto a quelli scelti dai suoi compagni, il suo è il meno difficile da decifrare, perché offre una prima e chiara interpretazione: la scrittura. Più profondamente, i devoti al gruppo hanno scoperto un altro significato. È la piuma della dea Ma’at, la dea egizia della verità, dell’equilibrio, della legge, della giustizia e della moralità. La piuma si posava sul capo della dea e serviva per capire se l’anima del defunto sarebbe riuscita a raggiungere l’aldilà: il cuore, veniva posto su un piatto della bilancia, mentre sull’altro c’era, appunto, la piuma. Il risaputo interesse di Plant per l’esoterismo, lo ha condotto verso un simbolo presente ancora oggi nella sua vita da artista.

Un incredibile esponente del carisma e della sensualità emanati da una voce cambiata, vissuta, ma pur sempre fantastica.

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chissà perchè quel tocco di "penombra" risplende di immensa luce
i colori non sono quelli che ci dipingono per apparire.
ma quelli che ci distinguono l'anima..
Lella.


who knows why that touch of "twilight" shines with immense light the colors are not what they paint us to appear. but those who distinguish our soul.. Lella.
chissà perchè quel tocco di "penombra" risplende di immensa luce
i colori non sono quelli che ci dipingono per apparire.
ma quelli che ci distinguono l'anima..
Lella.


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ROBERT PLANT: L’UGOLA DIONISIACA DELL’HARD ROCK, blues..invenzione carisma talento..NON SOLO LED ZEPPELIN

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Robert Plant al Roxy bar...

Robert Plant Live Giugno 1993 Al Roxy Bar Italy Un angelo passa e si siede in un elicottero!

Robert Plant ospite in Italia al Roxy Bar con la canzone ..Thankyou ! 1993

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foto in alto 2017 capelli raccolti

foto in basso 2005..capelli al vento nessuna differenza..grande gentleman ..grande carisma

Rare footage of Rainer Ptacek and Robert Plant in London April 1993 at Studio 4, RAK Studios, London. HD.

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https://youtu.be/Zu1b1akr9so

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https://youtu.be/Zu1b1akr9so

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https://youtu.be/Zu1b1akr9so

More rare footage of Rainer Ptacek and Robert Plant in London April 1993 at Studio 4, RAK Studios, London. HD.

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More rare footage of Rainer Ptacek and Robert Plant in London April 1993 at Studio 4, RAK Studios, London. HD.

https://youtu.be/LrLavXWQ9aw

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https://youtu.be/LrLavXWQ9aw parte 2

https://youtu.be/Zu1b1akr9so parte 1

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Robert Plant, pazzo di pesce a Ribadesella
L'ex cantante dei "Led Zeppelin" si è fermato alla spiaggia di Vega per mangiare e fare un pisolino sulla sabbia fino a quando i fan non sono venuti a cercarlo, cosa che lo ha spinto a proseguire il suo viaggio verso Gijón per dare il concerto.
P. Martínez 07.15.2016 | 02:04
Una leggenda del rock and roll con una grande "sensibilità a mangiare pesce". Si tratta di Robert Plant , ex cantante dei "Led Zeppelin", che martedì ha fatto tappa alla spiaggia di Riosellana de Vega prima del suo concerto a Gijón per mangiare e riposarsi un po '. È descritto da Abel Álvarez , del ristorante Güeyu Mar, che è rimasto colpito dalla passione del musicista per il pesce.

Plant, che compirà 68 anni in agosto, ha mangiato tataki di tonno e re e si è interessato alla brace, il processo che caratterizza la cucina di Álvarez. Il gruppo era composto da dieci persone e solo lui e un altro musicista mangiavano pesce, dato che gli altri erano tutti vegani e assaggiavano verdure grigliate e insalate. "Stava cinque minuti a cercare la brace", ha descritto lo chef, colpito dalla delicatezza e dalla gioia con cui la leggenda assaggiava i suoi piatti. Il musicista è stato chiaro che voleva mangiare al Vega e ha fatto chiamare la sua squadra fino a tre volte per ottenere un tavolo. "Abbiamo detto loro che avevamo tutto pieno e al terzo tentativo abbiamo cercato di fare un buco per loro vicino alle braci, dove li abbiamo avvertiti che si trattava di una zona frenetica, di movimento e rock and roll", ha detto il cuoco, prima di aggiungerlo all'altro capo del telefono hanno assicurato che non era un problema, dato che avevano abbastanza rocker. A Vega pensavano che sarebbe stato l'ex "Led Zeppelin", e avevano ragione, visto che dopo le due del pomeriggio sono arrivati ​​a bordo di tre furgoni neri e con un grosso dispositivo di sicurezza.
Le prime guardie furono poste all'ingresso di Vega, dove si trovava il tunnel, e le altre non lasciarono mai il bilanciere. La giornata è stata molto felice per Álvarez e il suo team, ma anche di grande pressione, poiché avevano a che fare con paparazzi e fan, e la band aveva chiesto loro discrezione. A poco a poco la presenza del vocalist in Vega si è diffusa e gli operai di Güeyu Mar hanno dovuto contenere chi voleva avvicinarlo. Questo momento è arrivato, fortunatamente per la leggenda, dopo il piacere di fare un pisolino.

"Quando ha finito di mangiare si è alzato, ha lasciato la banda lì ed è andato a fare un pisolino sulla spiaggia, in pantaloncini corti", ha detto Abel Álvarez, per il quale un gesto del genere è "un lusso" che parla molto Pianta. La tranquillità è durata per il musicista circa tre quarti d'ora - tempo in cui è stato sempre sorvegliato da vicino dalle sue guardie del corpo -, il che ha richiesto tempo per diffondere che si trovava sulla spiaggia di Vega. Presto cominciarono ad arrivare follower da tutti i luoghi vicini, alcuni di 16 anni, con indosso le maglie della banda e persino piangendo per non essere riusciti ad avvicinarlo. C'era chi si aggrappava alla sedia su cui si era seduto e sicuramente chi voleva assaggiare il pesce che la leggenda del rock assaggiava con tanto piacere quanto viveva la loro musica.

https://www.lne.es/.../robert-plant-loco.../1956675.html

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Robert Plant (Led Zeppelin), Barriemore Barlow (Jethro Tull) and Tony Iommi (Black Sabbath) during a session in Ibiza 1982

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Ibiza Sargent Peppers di San Antonio. 1982

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Ibiza Agosto 1993

Ibiza Agosto 1993

Robert Plant ha celebrato un 60 ° compleanno "tranquillo" il 20 agosto 2008 insieme alla sua famiglia a Ibiza (Spagna). Hanno cenato in un ristorante sulla spiaggia ammirando il tramonto. Robert ha anche detto che aveva con sé i suoi cinque nipoti.

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Ibiza

Robert Plant ha celebrato un 60 ° compleanno "tranquillo" il 20 agosto 2008 insieme alla sua famiglia a Ibiza (Spagna). Hanno cenato in un ristorante sulla spiaggia ammirando il tramonto. Robert ha anche detto che aveva con sé i suoi cinque nipoti.

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Ibiza 2016

Ibiza 2016

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LE NURSE LO FANNO MEGLIO 🚑 (L) Robert riceve una maglietta ad uno spettacolo a Knoxville, TN-2008 che ha reso famoso durante gli ultimi spettacoli Zeppelin a Oakland, CA (R)-1977.

LE NURSE LO FANNO MEGLIO 📷

(L) Robert riceve una maglietta ad uno spettacolo a Knoxville, TN-2008 che ha reso famoso durante gli ultimi spettacoli Zeppelin a Oakland, CA (R)-1977.

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..DA LEGGERE TUTTA IN UN FIATO...

ADORO ROBERT...

Robert Plant: «Gli anni ’70 sono stati grandi, ma dovevo lasciarmi gli Zeppelin alle spalle»

In questa intervista, il rocker fa una cosa rara per lui: riconsidera il passato. Racconta com'è nata la carriera solista, spiega la vera storia del «dio dorato» di 'Almost Famous', ricorda John Bonham

Sei mesi e rotti dopo l’inizio della pandemia, Robert Plant non se la passa malaccio. «Riesco ancora a respirare, non ho perso il senso dell’umorismo perverso, posso ancora a cantare», dice con quel suo modo di scherzare rimanendo impassibile. «Detto questo, non chiedermi che giorno è. Le giornate mi sembrano tutti uguali».

A inizio anno Robert Plant era negli Stati Uniti. Si preparava a entrare in studio di registrazione e a fare un nuovo tour. L’idea era tenere un po’ di piccoli concerti con i Saving Grace, il gruppo che fa, così dice lui, «folk-rock psichedelico portato sui Monti Appalachi». Il tour previsto in maggio è stato rimandato a ottobre e poi indefinitamente. «Pensavamo, chissà, magari questa pandemia passerà velocemente, ma era un’illusione. E così ogni impegno è stato posticipato, spostato, fermato, sospeso».

Il cantante ne ha approfittato per leggere, ma non per scrivere musica. «Con tutto quel che sta succedendo nel mondo non riesco proprio a scrivere, per lo meno canzoni. È come se la portata degli eventi fosse troppo vasta e la canzone popolare fosse un mondo a parte. Non siamo mai stati così sotto attacco, per lo meno dai tempi dell’influenza spagnola».

Al posto di pubblicare nuova musica, Robert Plant ha fatto una cosa inusuale per lui: si è guardato indietro. È cominciato tutto l’anno scorso quando ha raccontato storie dietro le sue canzoni nel podcast Digging Deep. Ora ha messo assieme una doppia antologia di materiale post Zeppelin intitolata Digging Deep: Subterranea, comprendente tre inediti. Le canzoni non sono raccolte in ordine cronologico e sentirle una dopo l’altra mostra il filo rosso che lega le musiche soliste di Plant dal 1982 in poi.

Plant è uno che non sta mai fermo e passa da un’avventura musicale all’altra. È quindi curioso che per una volta abbia voluto fermarsi e guardasi alle spalle. «Quando riascolto questi pezzi mi viene da pensare: ma il tizio che canta s’è mai preso una pausa?», dice scherzando. «È mai andato in vacanza? Che diavolo stava facendo? Perché a un certo punto non ha chiuso il becco e si è messo a studiare qualcosa di nuovo, chessò, matematica applicata o astronomia? Ma Digging Deep scorre che è un piacere. Sembra l’opera di un artista sicuro di sé, che tanto sicuro però non è mai stato. Ho solo cercato di scompigliare le carte per vedere che cosa sarebbe successo. Nessuno di questi pezzi è all’altezza di Masters of War di Bob Dylan o canzoni di quel genere. Sono fotografie del momento in cui sono nate in una sala prove al confine gallese».

È sabato sera in Inghilterra e Plant concede un’ora di conversazione a Rolling Stone, finché non comincia in tv la partita della sua squadra di calcio. A 72 anni d’età, è incline a lunghe riflessioni sulla sua storia. «C’è molta incertezza, ma anche spirito di squadra», dice della situazione nel Regno Unito. «Nessuno ha il libro delle regole, per lo meno non da quando gli Heptons l’hanno registrato nel 1973», aggiunge riferendosi alla canzone Book of Rules.

A che cosa ti sei aggrappato per andare avanti durante il lockdown?

Ho una famiglia e amici vicini e lontani, conosco i miei vicini da una vita, c’è aria di cameratismo, c’è dell’ottimismo. Siamo una comunità coscienziosa e ci prendiamo cura di chi non è forte quanto noi. C’è una consapevolezza che mi fa sentire bene. E canto. Ne ho bisogno. Non sono tutte canzoni di Elvis, di quei tempi non puoi suonare granché al pub. Ho fatto qualcosa con altri cantanti, distanziati. È stato bello. Non c’è niente di frivolo in questa faccenda.

Non potendo andare in tour hai pubblicato Digging Deep. La tua musica solista era decisamente differente da quella dei Led Zeppelin. Come pensavi di andare avanti dopo la fine della band?

Avevo 32 anni. All’epoca, i media erano convinti che a quell’età uno dovesse farsi da parte. E ovviamente gli Zep erano più grandi dei suoi quattro membri. Era difficile vedere le cose per come stavano e cioè che dopo un po’ sviluppi una forma di dipendenza e quando molli tutto nella testa avviene un cambiamento di tipo chimico. Per venire alla tua domanda, potevo fare qualunque cosa. Dovevo far partire un qualche progetto e cambiare di continuo per non sentirmi istituzionalizzato.

Sapevo che stavo dicendo addio agli anni ’70. Succedevano grandi cose in quel decennio. Mi hanno dato dolore e piacere in grandi quantità, ma dovevo guardare avanti.

In che misura il sound dei tuoi primi lavori era influenzato dai tuoi collaboratori?

È successo nei primi due, due album e mezzo, forse fino a Shaken ’n’ Stirred, quando abbiamo cominciato a cambiare le cose. Richie Hayward [dei Little Feat] è entrato nel gruppo dopo la morte di Lowell George, io sono andato con Ahmet Ertegun a New York e ho messo in piedi gli Honeydrippers con altra gente. Per me era tutto un grande caleidoscopio musicale a cui tutti questi grandi musicisti contribuivano. Per 11 anni avevo avuto un’incredibile relazione con solo quattro persone, non sapevo come avere ha che fare con i musicisti se non in quel modo. Avevo fatto parte di una società segreta e protetta, non sapevo nulla di come si tratta con tanti musicisti.

Sono sempre riuscito a stringere buoni rapporti coi musicisti e per questo motivo trovavo particolarmente stimolante continuare a cambiarli. La gente entrava nella band, usciva, altri musicisti arrivavano, qualcuno tornava. Il turnover è diventato sempre più veloce. Significa che ci si trova a lavorare a un progetto sapendo di non avere prospettive nel lungo periodo. A volte vengono fuori grandi cose.

Big Log è uno dei tuoi primi successo solisti. Hai detto quando l’ha scritto volevi che fosse potente, ma non pesante. Perché?

Quella canzone metta assieme intensità e bellezza. Volevo allontanarmi dalla musica che avevo fatto in passato. Era un’idea ridicola quella di scappare da qualcosa che era stato così importante negli anni ’70 e trovarsi nel 1982 a pensare che, ok, non sono esattamente Andy Williams, però…

Ce ne ho messo di tempo per arrivare al risultato, ho messo sottosopra la mia musica. E sono arrivato a porre le fondamenta della musica, anche se all’epoca non sembrava, arrivando fino a qui, fino all’ultimo concerto che ho fatto l’anno scorso con gli Space Shifters all’Hardly Strictly Bluegrass di San Francisco. È stato un viaggio vario e intenso, ma a volte è stato una merda.

Le canzoni non sono esposte in ordine cronologico nell’antologia, ma credo ci sia un filo conduttore, al di là della tua voce. È così anche per te?

C’è tanta energia. All’epoca mi piaceva qualunque novità, come la rivoluzione techno degli anni ’80 a cui ora guardiamo con orrore. O forse no, forse pensiamo: che diavolo stavi facendo, Robert? La risposta è: facevo musica con entusiasmo e in modo chiassoso. Era divertente. Qualcosa però ha funzionato. È una fase che per molto tempo mi ha imbarazzato. Specialmente quando è arrivato il 1993 e Fate of Nations, che è stato il disco della svolta per me. È che all’epoca non hai prospettiva, ti butti in qualunque novità.

Dreamland del 2002 rappresenta un’altra svolta. In quel disco cantavi pezzi come Song to the Siren di Tim Buckley e Darkness Darkness degli Youngbloods con grande profondità e usando uno spettro di musiche più ampio. Che cosa era successo?

Dalla metà alla fine degli anni ’90 ero stato in tour con Unledded e poi Walking into Clarksdale con Jimmy Page. Avevo capito che la musica potente, o derivante da essa, aveva fatto il suo corso, almeno per me. Cercavo un modo per uscirne. Facevo cover con un piccolo gruppo chiamato Priory of Brion che era un modo per non finire a suonare in una zona industriale tedesca di fronte a 15 mila persone che aspettavano Godot. Il mio manager mi disse che da quella roba nonavrebbe ricavato nemmeno una sterlina di commissioni. E io: benissimo, perché suoniamo per 200 persone a sera.

Quando sono nati gli Strange Sensation, Charlie Jones mi ha presentato Clive Deamer, che aveva lavorato con Roni Size e su Dummy dei Portishead. Volevo introdurre nella mia musica quel modo nuovo di fare i beat. Il modo di suonare la batteria [di Deamer] è stato fondamentale. Volevo rifare canzoni che amavo. La voce e le canzoni di Jesse Colin Young [degli Youngbloods] non erano solo inni per noialtri negli anni ’60, ma riuscivano ad essere brevi e significative. Ecco come mi è venuta l’idea di fare Darkness Darkness. In quanto a Tim Buckley, i This Mortal Coil che incidevano per la 4AD come i Cocteau Twins aveva rifatto la sua Song to the Siren in modo davvero evocativo.

Prima di allora non sarei stato in grado di fare cose del genere perché non c’entravano nulla col clima musicale e con i musicisti che m’accompagnavano. Mi ha dato modo di ripartire riconciliandomi con la musica da trip che amavo alla fine degli anni ’60 e rifarla con musicisti post trip hop inglesi, che erano davvero unici. Gli Strange Sensation sono in sostanza gli Space Shifters, a parte un paio di musicisti che se ne sono andati. La flessibilità nel loro modo di suonare ci ha dato modo di tradurre, di rivisitare quella musica.

Ogni tanto metti nei testi riferimenti ai Led Zeppelin. Canti di “dancing days” in Dance With You Tonight. E usi la frase “sing in celebration” e “the accident remains the same” in Great Spirit. Hai persino scritto per il tuo ultimo album un pezzo titolato The May Queen, che rimanda a Stairway to Heaven. Sono riferimenti voluti al passato?

Assolutamente sì. Ma la May Queen (la reginetta di calendimaggio, ndr) è sempre stata importante nella storia, nell’arte, nel folclore. Forse la citazione migliore sta in Charlie Patton Highway: “This car goes ’round in circles, the road remains the same”.

Ho notato.

Furbo bastardo. Ho pensato che fosse divertente, oltre a descrivere una scena vera. Il giorno in cui ho scritto la canzone ero a Como, Mississippi. Stavo andando a Clarksdale e mi sembrava che la strada girasse in circolo. Ero da solo e ascoltavo Patton alla radio.

Mi piacciono le citazioni. Mi piace l’idea di continuità. O forse non continuità, ma riferimenti a un’altra epoca. Ce ne sono tanti sparsi nei dischi.

La nuova New World mi sembra quasi un aggiornamento di Immigrant Song. La vedi anche tu così?

In un certo senso sì. Page e io abbiamo scritto Immigrant Song dopo un concerto in Islanda. Viene dall’interesse che provo fin da ragazzo per le invasioni che hanno interessato quelle isole, per le tribù e le culture che si sono avvicendate. Tutta l’Inghilterra settentrionale era una provincia vichinga. L’ultimo re danese ha lasciato l’Isola di Man, a nord-ovest di Liverpool, nel 1400-e-qualcosa.

Ho scritto New World dopo un viaggio nel South Dakota dove ho incontrato uno scrittore chiamato Kent Nerburn. È autore di una trilogia, il cui primo libro è titolato Neither Wolf Nor Dog. È roba che ti tiene inchiodato alla sedia. Parla di nativi americani e cultura anglosassone. Ho frequentato a lungo gli Stati Uniti, pensavo di essermi fatto un’idea della loro complessità, ma in ogni Stato ci sono centri urbani e rurali dove vive gente proveniente da ogni parte del pianeta. Ho cominciato a vedere posti come il Nord e il Sud Dakota e il Wyoming con occhi diversi quando ci ho passato un paio d’anni, specialmente quando non ero in tour, gravitando attorno a Austin. Sono diventato più consapevole della realtà di quei luoghi.

Che musica stai ascoltando?

Non ho un buon rapport con la radio inglese. Non voglio dire che la radio sia sparita, ma è diventata obsoleta, o quasi. A New Orleans ci sono un paio di ottime stazioni radio, ti scarichi la app e senti tutti i colori della Louisiana nella musica. Continuo ad ascoltare i Low Anthem, mi piacciono i pezzi con melodie forti. Sento quel che gira. Non molto tempo fa ero a Nashville e ho sentito molti nuovi cantanti e autori. Ascolto musica vecchia e nuova. L’ultimo di Dylan è pieno di cose belle e il pezzo che lo apre mi ha steso. È fantastico. È un epitaffio e un battesimo allo stesso tempo. Davvero forte.

So che durante la pandemia hai passato del tempo con Tony Iommi dei Black Sabbath, anche se non so se avete registrato qualcosa assieme. Avete messo all’asta una chitarra e posato per una foto, con le mascherine. Com’è stato rivederlo?

Ci siamo incrociati all’aeroporto di Nashville in gennaio o febbraio. Un tizio ci ha visti mentre aspettavamo il volo per l’Inghilterra e ha detto: “Grandi, vi siete riformati”. Forse pensava che si fossero riformati i Led Zeppelin o i Black Sabbath o una cosa come quando il tipo dei Guns N’ Moses è andato in tour con gli AC/DC. La cosa mi ha divertito e ho detto a Tony: tu potresti suonare Kashmir e io cantare Paranoid. Alla fine abbiamo fatto un evento di beneficienza assieme.

Lui è molto serio su questa cosa: sa che deve la vita a chi lavora in un ospedale vicino a casa sua, perciò partecipa a molte iniziative di beneficenza. Anch’io faccio qualcosa con il Servizio sanitario nazionale della zona dove vivo, mi ha sorpreso la mancanza di mezzi. Nel Regno Unito c’è un grande sentimento di riconoscenza verso il Servizio sanitario nazionale e i lavoratori della salute che hanno oprato senza protezioni adeguate in condizioni pericolose. Ecco perché abbiamo fatto l’asta. E Tony è un brav’uomo. Credo che ce l’abbia fatta.

Di recente abbiamo intervistato Cameron Crowe per i 20 anni di Quasi famosi, e ci ha raccontato di quando ha fatto vedere il film a te e a Jimmy Page e tu hai confermato che la frase «sono un dio dorato» è tua. Ma cosa volevi dire? Che significa «sono un dio dorato»?

Nella maggior parte dei casi, nel primo periodo dei Led Zeppelin, quello che dicevamo era puro intrattenimento comico. Credo che fossimo nel mezzo di un momento particolarmente ridicolo, forse al compleanno di Bonzo da qualche parte a Beverly Hills, e qualcuno aveva fatto una torta a tre piani. Eravamo a questo evento e John la mostrava a tutti, poi è arrivato George Harrison che l’ha colpita con una mossa di karate. Bonzo ha deciso che era il caso di rispondere, ed è successo di tutto, era un’altra di quelle situazioni… erano scherzi tra ragazzi. Mancava solo qualcuno che chiudesse la questione con un gesto ancora più privo di senso. Quindi ho aperto le braccia e proclamato quella cosa. Poi un pezzo di torta è casualmente finito sul mio naso, qualcosa del genere.

La settimana scorsa cadeva l’anniversario dei 40 anni dalla morte di John Bonham. Come l’hai ricordato?

È una cosa enorme. Tante altre persone che mi erano vicine ora non ci sono più, ma lui è onnipresente perché abbiamo vissuto assieme una grande avventura. Le nostre strade si erano incrociate anche prima degli Zeppelin e sono sempre state esperienze caotiche finite nelle lacrime. Ma con gli Zeppelin riuscivamo sempre a tornare indietro: dividevamo la macchina, tornavamo dall’aeroporto e andavamo nelle nostre case al confine col Galles. Eravamo molto uniti, in senso lato, lo siamo stati fino alla fine. Venivamo dallo stesso posto, dallo stesso nido.

Vivo ancora in quella zona, quindi lo sento ancora presente. Tanta gente lo conosceva, come conosce me. Non siamo andati molto lontano, a parte qualche triste avventura. È ancora molto presente, è una cosa curiosa per chi vive da queste parti. Qui si ricordano soprattutto la sua presenza fisica e la sua personalità, ma nel mondo dellla batteria ha trasceso molti altri musicisti. Insieme a Jonesy (John Paul Jones), che dava al tutto molta classe, hanno fatto sì che gli Zeppelin fossero diversi dalle altre band del periodo, quei due avevano un modo di lavorare unico. Quindi sì, sono 40 anni ed è ancora una grande perdita per tutti. Ora, quando è notte, guardo il cielo nuvoloso. Sono sicuro che è in un pub da qualche parte a fare battute.

Era un batterista magnifico.

Sì. Suonava con grande feeling. Una sera siamo andati al Burning Spear, un club nero nel South Side di Chicago, per vedere Bobby “Blue” Bland e la sua orchestra. A un certo punto John è salito sul palco e ha suonato Further on Up the Road, Turn on Your Love Light e roba del genere, è stato assurdo. I musicisti sembrano dipendere da lui, perché aveva davvero tanto feeling. Era a suo agio con Bobby “Blue” Bland tanto quanto lo sarebbe stato anni dopo con Fool in the Rain. Era unico.

Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US.

6 OTTOBRE 2020 10:49

diKORY GROW

https://www.rollingstone.it/.../robert-plant.../533878/...

https://www.rollingstone.it/musica/interviste-musica/robert-plant-gli-anni-70-sono-stati-grandi-ma-dovevo-lasciarmi-gli-zeppelin-alle-spalle/533878/?fbclid=IwAR0V66EdFl7ViZ0mSAKByZ94Z6sdkoGt987-i0NeYHRmXqMNm1GXbc2GJmM#Part1

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le storie dietro delle foto perle rare

Robert Plant possedeva il cottage negli anni '50 come rifugio per le vacanze estive. Nel 1970, Plant e Jimmy Page, la moglie di Plant Maureen, la fidanzata di Page, Charlotte Martin, e i roadies dei Led Zeppelin Clive Coulson e Sandy MacGregor rimasero tutti al Bron-Yr-Aur dopo l'estenuante tour a sostegno di LZII. Il cottage non aveva elettricità né acqua corrente.

Mentre erano al cottage, Page e Plant scrissero gran parte del terzo album dei Led Zeppelin. I brani che possono essere fatti risalire a Bron-Yr-Aur includono "Bron-Y-Aur-Stomp", "Friends", "That's the Way", "Over the Hills and Far Away", "The Crunge", "Down by the Seaside ”,“ The Rover ”,“ Poor Tom ”, e una melodia strumentale acustica chiamata“ Bron-Yr-Aur ”che, secondo la storia, Page ha scritto mentre guardava il sole sorgere sulle colline del cottage.

il cottage si chiama "Bron-Yr-Aur", ma la canzone si chiama "Bron-Y-Aur Stomp". È stato un errore di ortografia sull'artwork della stampa originale del terzo album che non si sono mai presi la briga di sistemare fino all'uscita di How the West Was Won, dove l'hanno chiamato "Bron-Yr-Aur Stomp". Hanno anche chiamato quell'alba strumentale "Bron-Yr-Aur"

sarà la giornata..uggiosetta..tempo rallentato..accendere caminetto e magari qualche pensiero

shakespiriano o forse è solo mio il pensiero

"evoca i sentimenti di un'alba"

Darei assolutamente qualsiasi cosa per vedere Plant e Page tornare al cottage oggi e parlare di scrivere tutte quelle canzoni e altri hijink. E naturalmente spero che parlino molto di Bron-Y-Aur Stomp.

Lella..

premessa è un commento un pò variegato e lungo

un ascolto musicale che prende per mano

e

in una giornata che sembra non finire mai..con la pioggia che batte forte..magari con una tazza di cioccolata o the,

è un bellissimo viaggio immaginario..e come dicono alcuni

non costa niente..solo una carezza di rispetto e di ammirazione

Lella..'

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Bron-Yr-Aur, pronunciato "bronrar" è liberamente tradotto dal gallese per significare "Hill of the Gold" o "Golden Hill" o "Breast of Gold" o Golden Breast "; il gallese è una lingua complicata. Il cottage è situato nella regione dei boschi del sud di Snowdonia, in Galles, fu costruito nel XVIII secolo ed era privo di acqua corrente o elettricità. Robert Plant e la sua famiglia avevano già visitato il cottage quando era ragazzo negli anni '50. Nel 1970 dopo un periodo di estenuanti tour in tutta l'America, con i ricordi della sua ambientazione pittoresca e la solitudine nella sua mente, Plant invitò Page in vacanza con lui e suggerì Bron-Yr-Aur.

Jimmy Page ha ricordato più tardi su Uncut Magazine: "Robert (Plant) e io siamo andati a Bron-Yr-Aur nel 1970. Abbiamo lavorato duramente fino a quel punto. Anche le registrazioni sono state fatte in viaggio. e Robert ha suggerito il cottage. Di certo non ero stato in quella zona del Galles. Quindi abbiamo portato le nostre chitarre laggiù e abbiamo suonato qualche pezzo. Questa meravigliosa campagna, viste panoramiche e le chitarre ... era solo un cosa automatica da suonare. E abbiamo iniziato a scrivere ".

Robert Plant ha anche ricordato la situazione relativa al viaggio a Bron-Yr-Aur. "Zeppelin stava iniziando a diventare molto grande e volevamo che il resto del nostro viaggio seguisse un corso molto livellato. Da qui il viaggio nelle montagne e l'inizio dell'etereo Page and Plant. Ho pensato che saremmo stati in grado di ottenere un po ' pace e tranquillità e goditi il ​​tuo vero blues californiano, Marin County, che siamo riusciti a fare in Galles piuttosto che a San Francisco ".

Page e Plant camminano vicino a Bron-Yr-Aur

Inoltre il cantante e il chitarrista hanno deciso di portare con sé anche un gruppo selezionato di persone per accompagnarli. Plant ha portato Carmen, sua figlia di 18 mesi e sua moglie Maureen, mentre Page ha portato la sua ragazza Charlotte Martin. A seguire c'erano anche i roadies dei Led Zeppelin Clive Coulson e Sandy MacGregor, che erano loro a soddisfare le esigenze dei due uomini e dei loro compagni.

Page ha ricordato che il ritiro "è stata la prima volta che ho conosciuto veramente Robert [Plant]. In realtà vivevo insieme a Bron-Yr-Aur, invece di occupare stanze d'albergo vicine. Le canzoni ci hanno portato in aree che hanno cambiato la band, e ha stabilito uno standard di viaggio per l'ispirazione ... che è la cosa migliore che un musicista possa fare ". I due si sono davvero legati durante il viaggio, prima Jimmy Page era stato il leader indiscusso del gruppo, a una stazione più alta rispetto al resto della band, ma mentre a Bron-Yr-Aur, Page e Plant hanno stabilito una partnership creativa che ha elevato lui agli occhi di Jimmy, e fu l'inizio di una miniera d'oro di musica creativa e che altera il mondo che sarebbe stata accreditata a "Page & Plant".

Una serie di nuove canzoni sarebbero emerse dal viaggio nel Bron-Yr-Aur che avrebbero trovato la loro strada verso le versioni ufficiali dei Led Zeppelin, tra cui "Stairway to Heaven", "Over the Hills and Far Away" e "The Crunge", "The Rover", "Bron-Yr-Aur", "Down by the Seaside", "Poor Tom", "Friends", "Bron-Y-Aur Stomp" e "That's the Way". Inoltre, hanno anche creato e registrato due canzoni, "Another Way To Wales" e "I Wanna Be Her Man", che non sono mai state rilasciate ufficialmente, ma possono essere ascoltate in vari bootleg.

Robert Plant presso Bron-Yr-Aur

Naturalmente, poiché non c'era elettricità, tutte le canzoni erano originariamente abbozzate su una chitarra acustica e mantenute in questo modo, oppure sono state rielaborate in seguito con strumenti elettrici. "Stairway to Heaven" ha avuto origine in questo modo, come ha ricordato John Paul Jones, "Page e Plant tornavano dalle montagne gallesi con l'introduzione e la strofa di chitarra. L'ho letteralmente sentito davanti a un fuoco scoppiettante in una casa padronale di campagna (Headly Grange)! Ho preso un registratore per basso e ho suonato un riff fatiscente che ci ha dato un'introduzione, poi sono passato al piano per la sezione successiva, doppiando con le chitarre ".

Il viaggio al cottage ha davvero ispirato gran parte del tono e dell'atmosfera del terzo album della band, come ha ricordato Jimmy Page, "Robert e io siamo andati via ed eravamo in un cottage senza elettricità. Avevamo dei registratori a batteria e stavamo scrivendo in un modo più dolce così quando il terzo album è uscito come musica dolce, non hanno capito di cosa si trattasse ".

Jimmy Page presso Bron-Yr-Aur

Per inciso, Robert Plant ha menzionato nel tour Page & Plant del 1994 che la figlia di Jimmy, Scarlet, è stata concepita a Bron-Yr-Aur circa mezz'ora dopo che i due uomini

Per inciso, Robert Plant menzionò nel tour Page & Plant del 1994 che la figlia di Jimmy, Scarlet, era stata concepita al Bron-Yr-Aur circa mezz'ora dopo che i due uomini avevano scritto la canzone "That's the Way".

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Jimmy and his daughter Scarlet with Uncle Bonzo

http://findingzoso.blogspot.com/2012/04/page-places-bron-yr-aur-cottage.html

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https://youtu.be/ulF2tYsJNWg

Robert Plant - Bron-Y-Aur Stomp (22.10.2012 São Paulo BRA

Robert Plant possedeva il cottage negli anni '50 come rifugio per le vacanze estive. Nel 1970, Plant e Jimmy Page, la moglie di Plant Maureen, la fidanzata di Page, Charlotte Martin, e i roadies dei Led Zeppelin Clive Coulson e Sandy MacGregor rimasero tutti al Bron-Yr-Aur dopo l'estenuante tour a sostegno di LZII. Il cottage non aveva elettricità né acqua corrente.

Mentre erano al cottage, Page e Plant scrissero gran parte del terzo album dei Led Zeppelin. I brani che possono essere fatti risalire a Bron-Yr-Aur includono "Bron-Y-Aur-Stomp", "Friends", "That's the Way", "Over the Hills and Far Away", "The Crunge", "Down by the Seaside ”,“ The Rover ”,“ Poor Tom ”, e una melodia strumentale acustica chiamata“ Bron-Yr-Aur ”che, secondo la storia, Page ha scritto mentre guardava il sole sorgere sulle colline del cottage.

il cottage si chiama "Bron-Yr-Aur", ma la canzone si chiama "Bron-Y-Aur Stomp". È stato un errore di ortografia sull'artwork della stampa originale del terzo album che non si sono mai presi la briga di sistemare fino all'uscita di How the West Was Won, dove l'hanno chiamato "Bron-Yr-Aur Stomp". Hanno anche chiamato quell'alba strumentale "Bron-Yr-Aur"

al collage fu composta anche Jennings Farm Blues Sessions [1970 @ Bron-Yr-Aur Cottage, Wales]

https://youtu.be/kr_4G35Zg08

https://youtu.be/8dSsh9hk67c

La fan dei Led Zeppelin ha il suo pezzo di storia del rock and roll

Ruth Dale è l'orgogliosa residente di Bron-yr-Aur, una fattoria gallese dove la famosa band ha creato le loro leggendarie gemme acustiche

Porta per il paradiso: Ruth Dale all'ingresso di Bron-yr-Aur..

Non è esattamente una scala per il paradiso, più un lungo vialetto che necessita di molta manutenzione, che conduce a 500 piedi su una ripida collina.

Ma l'ex insegnante di Birmingham Ruth Dale non si preoccupa del duro lavoro quotidiano.

Neanche un po '.

È l'orgogliosa residente di Bron-yr-Aur, l'ex casetta del contadino gallese in cima al pendio risalente al 1790 circa che in seguito ha ispirato un cambiamento sismico nella musica rock.

L'ambientazione idilliaca, e in particolare i suoi limiti, ha indotto il chitarrista dei Led Zeppelin Jimmy Page e il cantante di West Bromwich Robert Plant ad abbassare il volume per il quale erano diventati famosi, mentre hanno iniziato a creare alcune leggendarie gemme acustiche su nastro mentre si ritiravano lì in 1970, durante una vera e propria macchia viola di creatività.

È un posto così speciale: il mio cuore si solleva ogni volta che torno a casa", ha detto Ruth, che insegnava alla Walmley Infant School di Sutton Coldfield , alla Westminster Primary a Handsworth , alla Park Hill Primary a Moseley e all'Anderton Park a Sparkbrook .

E ora lei e la sua famiglia si trovano a salutare i visitatori rispettosi, che vengono in pellegrinaggio da tutto il mondo, nel giardino della loro dimora incontaminata ricca di storia, mentre si preparano a scrivere un libro sul cottage.

Led Zep non aveva altra scelta che scendere a Bron-yr-Aur, che si affaccia sulla valle di Dyfi vicino a Machynlleth, poiché semplicemente non aveva elettricità.

Page e Plant, lì con i loro partner, più un paio di roadie per raccogliere legna da ardere e acqua, si innamorarono del luogo fatiscente.

Hanno trovato un nuovo suono pastorale nei paesaggi drammatici che in seguito avrebbero fuso con il loro tremendo tuono, con un effetto leggendario. La loro permanenza si riflette direttamente in due canzoni: il bron-Y-Aur Stomp con errori di ortografia, che sarebbe apparso quasi immediatamente sul disco dei Led Zeppelin III della band, e lo strumentale solista di Page, Bron-Yr-Aur, che ha aggiunto una dimensione extra al Doppio album già caleidoscopico del 1975 Physical Graffiti.

Altri classici a basso volume That's The Way, Tangerine and Friends sono stati scritti lì, mentre sono iniziati i lavori all'interno dei muri di pietra per gli inni successivi tra cui Over The Hills And Far Away, The Rover e Down By The Seaside.

Secondo il biografo di Zep Mick Rock, anche il capolavoro più venerato del gruppo, Stairway To Heaven, 

iniziò a vedere la luce del giorno, tra le candele e il gas Calor che sostituì il potere moderno nel cottage.

È stato il padre di Ruth, John, un vicario con sede nel Worcestershire, che ha acquistato la proprietà come casa per le vacanze - per una canzone - proprio mentre stava per entrare al college teologico nel 1972.

Era ignaro del lavoro dei Led Zeppelin lì due anni prima.

"I miei genitori l'hanno comprato senza alcuna conoscenza della presenza della band", ha detto Ruth, fan di Zep, che ha fatto della casa la sua residenza permanente due anni fa con suo marito e la loro figlia di sei anni.

“Mamma e papà hanno appena guardato dalla finestra di un'agenzia immobiliare nelle Midlands e hanno visto un cottage in vendita nella zona in cui erano stati accampati e hanno pensato 'forse dovremmo usare i nostri risparmi e comprarlo'. Hanno pagato la tariffa corrente per una proprietà remota, niente di più.

“Sarebbe stato più duro e pronto quando i Led Zeppelin erano qui di quanto non sia stato in tutta la mia vita. I miei genitori dovevano renderlo più confortevole, per assicurarsi che l'edificio fosse sicuro.

“In generale, il layout sarebbe stato lo stesso allora. Certamente le finestre hanno lo stesso aspetto, con le stesse viste. "

Ruth ha detto che l'unico grande cambiamento è stato un ampliamento sul retro della casa per accogliere la tecnologia dell'energia verde, inclusi pannelli solari per il riscaldamento dell'acqua e piccole turbine eoliche e idrauliche.

"È un tradizionale cottage gallese in pietra con tetto in ardesia", ha detto Ruth, che ha rinunciato all'insegnamento a tempo pieno alla nascita della figlia.

“Ha i pavimenti originali in ardesia al piano di sotto e le travi in ​​legno originali nel soffitto e nel tetto. Ha una piccola, minuscola cucina e solo due camere da letto. Un agente immobiliare direbbe "mantiene le sue caratteristiche originali"!

“Mio marito, che è un gestore di boschi, ha cercato di compensare le emissioni di anidride carbonica del suo lavoro, il che ha portato a un profondo interesse per la vita verde.

“Abbiamo una cucina a gas e tutto il resto è rinnovabile.

“La proprietà richiede molto lavoro e manutenzione, e dobbiamo rendere possibile la pista di accesso per guidare la nostra piccola auto. Non abbiamo ferro da stiro o asciugacapelli e scegliamo di non avere una TV - in questo settore non è raro ".

Ai fan viene chiesto di lasciare le loro riflessioni sulla visita a Bron-yr-Aur su una nuova pagina Facebook, "therealbronyraur ", creata dai proprietari.

"Possono inviarci storie sul motivo per cui sono venuti qui e cosa significa per loro il posto", ha detto Ruth, che ha iniziato ad andare al cottage per le vacanze quando aveva solo tre settimane.

“Se finisce per essere qualcosa di buono, un giorno potremmo considerare di trasformarlo in un libro da tavolino.

Le persone che salgono vogliono sempre condividere le loro storie sul motivo per cui sono qui. Il numero di visitatori varia e lo è sempre stato nel corso degli anni. È un rivolo rispettoso di persone dedicate, direi. Abbiamo avuto qualcuno recentemente dall'America e un altro dalla Nuova Zelanda. È molto remoto e non è affatto segnalato, quindi dovresti essere un seguace devoto della band e ricercarlo in anticipo per trovarci.

“Non permettiamo alle persone di entrare in casa dal punto di vista della privacy.

“Mio padre ha vissuto qui a tempo pieno per tre anni, ma ora vive nella valle di Machynlleth. Era preoccupato che l'interesse dei fan potesse sfuggirgli di mano e non si aspettava che estranei apparissero nel suo giardino.

“Il giardino ora è recintato e recintato e lì coltiviamo ortaggi. Se non usciamo per salutare i visitatori, le persone camminano fino al cancello e scattano foto, poi si allontanano: il sentiero costiero non va molto lontano da qui.

“Se li vediamo, li invitiamo a sedersi in giardino sulla panchina e ammirare il panorama.

"Quelli che vengono qui per essere ispirati da ciò che ha ispirato la band - quelli sono quelli per cui ho più tempo."

Sebbene Ruth e la famiglia abbiano avuto pochissimi problemi con i devoti di Zep, la privacy è stata ulteriormente rafforzata nell'ultimo mese dopo che un fan ha cercato la sua fetta di heavy rock.

"Purtroppo abbiamo dovuto spostare la roccia in fondo al vialetto che aveva il nome della casa su di essa, e metterla all'interno dei locali", ha detto.

“Sembrava che qualcuno avesse cercato di rubarlo. Al momento non ci sono segni che dimostrino che sei arrivato qui.

“Dato il peso e le dimensioni della roccia, probabilmente era un britannico. Le persone di tutto il mondo sono estremamente rispettose e comunque non sarebbero in grado di trasportarlo.

Potremmo lasciarlo senza niente, il che è triste. Penso che la frase di Stairway To Heaven "c'è un segno sul muro, ma lei vuole essere sicura" ha fatto pensare a persone di un certo tipo che fosse un magnifico souvenir. I veri fan ci troveranno comunque. E agli amici che vengono, diamo loro indicazioni dettagliate ".

Ruth ora gestisce un coro di bambini, chiamato Tangerine dopo la già citata canzone degli Zeppelin.

Citando il testo di quella bellissima ballata dalle sfumature country, ha detto: "Per me è il riflesso vivente di un sogno qui".

https://youtu.be/RpyQYg7SyUo

https://www.birminghammail.co.uk/.../led-zeppelin-fan...

https://youtu.be/lDGp3QjAF3k

Robert Plant e Pet..

https://youtu.be/ulF2tYsJNWg

Robert Plant - Bron-Y-Aur Stomp (22.10.2012 São Paulo BRA.

Ahh

mi hai beccato sorridendo

È così che dovrebbe essereCome anche

una foglia è un albero

Così bene

Ahh

Tutti i bei momenti che abbiamo passato

Ho cantato canzoni d'amore così felice

Sempre sorridendo mai triste

Così bene

Mentre camminiamo per i vicoli di campagna

canterò una canzone, sentimi chiamare il tuo nome

Ascolta il vento sussurrare tra gli alberi

Raccontare madre natura di te e me

Beh,

se il sole splende così luminoso

o sulla nostra strada è la notte più buia

La strada che scegliamo è sempre giusta

Così bella

Ahh

Può un amore essere così forte

Quando così tanti amori vanno male

Il nostro amore andrà avanti

E avanti e avanti e avanti e avanti e su

Mentre camminiamo per i vicoli di campagna

canterò una canzone, sentimi chiamare il tuo nome

Ascolta il vento sussurrare tra gli alberi

Raccontare madre natura di te e me

Mia, mia

La de la

Vieni adesso

Non è troppo lontano

Dì ai tuoi amici in tutto il mondo

Non c'è un compagno come un merle dagli occhi azzurri

Andiamo, beh, lascia che ti dica '

Cosa ti manca, scherzando su quei muri di mattoni

Quindi

di una cosa sono sicuro che

sia un'amicizia così pura Gli

angeli cantano tutt'intorno alla mia porta

Così bene

Non c'è che una cosa da fare

Trascorro la mia vita naturale con te

Sei il miglior cane che conoscevo

Così bene

Quando sei vecchio e i tuoi occhi sono offuscatiNon

ci sarà nessun Old Shep che succederà di nuovo

Andremo ancora a camminare per le strade di campagna

Canterò la stessa vecchia canzone

Hear me call your name

Robert Plant - Bron-Y-Aur Stomp (22.10.2012 São Paulo BRA

https://youtu.be/ulF2tYsJNWg

https://www.facebook.com/notes/636355320386639/

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https://www.facebook.com/notes/344237249984963/
LED ZEPPELIN..I PIU’ GRANDI DI TUTTI..UNICI..MITICI..INEGUAGLIABILI

Il momento migliore dei Led Zeppelin di John Paul Jones rimane difficile da definire

Il lavoro di John Paul Jones in "Ramble On" è stato un momento clou del suo modo di suonare il basso dei Led Zeppelin

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..parliamo di Jonsey...

intanto mi scuso se ci fossero errori..tradotto e ritradotto

Il momento migliore dei Led Zeppelin di John Paul Jones rimane difficile da definire

Quando hai una band famosa e amata come i Led Zeppelin , ti ritroverai ad entrare nei dibattiti "best of". Puoi scegliere una delle migliori canzoni degli Zeppelin? È difficile. (Robert Plant una volta ha chiamato "Kashmir" la traccia definitiva degli Zep , per riferimento.)

Ad un certo punto, entrerai nelle considerazioni del miglior assolo di chitarra di Jimmy Page . E anche se Page ottiene molti voti per "Stairway to Heaven", ne sentirai moltissimi con "Achilles Last Stand" o "Heartbreaker". Ci sono molti contendenti.

Lo stesso vale per il lavoro di batteria di John Bonham. Se desideri un tipo di binario da cucina, potresti votare per "Fool in the Rain". O forse andresti con la spavalderia genuina del suo beat " When the Levee Breaks ".

Scegliere il miglior momento Zeppelin di John Paul Jones rappresenta un'altra decisione difficile. Oltre al lavoro di basso e tastiera di Jones, devi considerare il suo riff di "Black Dog" e il resto del suo modo di scrivere e arrangiare. Quindi probabilmente dovresti attenersi al basso e alle chiavi.

Non è facile limitare le migliori parti di basso di Jones negli otto album in studio di Zep. Fin da "Good Times Bad Times", Jones ha chiarito che la band aveva tre musicisti virtuosi a bordo. E lo fa di nuovo più volte prima della chiusura del lato 1.

Su Led Zeppelin II , Jones arriva con una delle sue migliori linee di basso in "Ramble On". Dopo che Page si apre con il riff acustico principale, Jones stabilisce una contromelodia oscillante sul suo basso jazz. Una volta che la band interrompe il ritornello, Jones prende il ritmo con un riff assassino e veloce.

https://youtu.be/EAmIuTI4wRg

Bonham gli lascia molto spazio nel ritornello, e quando la band torna sulla strofa ti rendi conto che la parte principale della traccia appartiene fondamentalmente a Jones. Ciò cambia dopo il secondo ritornello, quando Page aggiunge una parte di chitarra elettrica che duella con il basso di Jones. Ma il bassista ha già fatto la sua dichiarazione.

Ci sono molti altri plettri con cui potresti andare nel catalogo Zep (vedi: "Dazed and Confused"), ma indicherò "The Song Remains the Same", un altro in cui il basso di Jones sembra lo strumento solista . Anche quando Page è impegnato con figure di chitarra complesse, Jones trova uno spazio incredibile per il groove.

LE PARTI DELLA TASTIERA DI JONES IN "TRAMPLED UNDER FOOT" E "NO QUARTER" SONO TRA LE SUE MIGLIORI

Sebbene Plant non abbia abbastanza credito per il suo lavoro con l'armonica , potresti sostenere che il lavoro alla tastiera di Jones sugli album di Zep è ancora più sottovalutato. Certo, Page e Bonham hanno dato alla gente molto di cui parlare, ma Jones mette in mostra i tasti di ogni album oltre a Presence (1976).

In Physical Graffiti (1975), Jones guida " Trampled Under Foot " con il suo ringhiante riff di Clavinet. È una linea implacabile (ispirata a "Superstition" di Stevie Wonder), e con Bonham alla batteria (più Jones al basso) suona più come una locomotiva che la macchina / donna che Plant descrive.

https://youtu.be/ftknR1gf9qw

Alle 2:06, Jones esegue un pulsante assolo di Clavinet (accompagnato dagli effetti per chitarra di Page). I Led Zeppelin adoravano suonare questa traccia dal vivo, ed è una vetrina per l'intera band, ma questo vale il doppio per Jones, che se ne va qui.

In "No Quarter", la traccia di sequenza fantasy di Jones in The Song Remains the Same , Jones ha la parola principalmente per se stesso. Questa volta porta gli ascoltatori in un tour oscuro e onirico con il suo piano elettrico. Si colloca tra le migliori tracce di Houses of the Holy ed è sicuramente uno dei suoi migliori momenti di Zep sui tasti.

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https://www.cheatsheet.com/entertainment/john-paul-jones-finest-led-zeppelin-moment-remains-hard-to-pin-down.html/?fbclid=IwAR1-EPRVs9KkOLeX5anDmc_gHXZfSTJgbFZ4kxPAaVlyb48O45QDrA_2V_Y

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“al Palais des Sports di Lione, in Francia, il 26 giugno 1973.

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In questo giorno del 1973, i Led Zeppelin suonarono a Lione, in Francia. A quel tempo, i francesi volevano vedere la musica gratis e dovemmo interrompere il tour francese a causa della mancanza di sicurezza durante i concerti per combattere la rabbia all'interno dell'edificio. ⁣Tuttavia, siamo stati blanditi a suonare come ultima data del tour francese. È stato così caotico entrare nell'edificio e, sebbene il pubblico fosse davvero entusiasta, l'intera storia ha lasciato un sapore così amaro che non abbiamo suonato in Francia con i Led Zeppelin fino a Parigi nel tour del 1980.⁣”

I Led Zeppelin in realtà tennero altri tre concerti in terra di Francia dopo quello di Lione, suonarono infatti la sera seguente, il 27 marzo, al Parc des Expositions di Nancy. Per spostarsi poi, l'1 e il 2 aprile, al Centre sportif de l'Île de Vannes vicino Parigi a chiusura dell'European Tour.

https://youtu.be/xfNGTupkhQ4

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https://youtu.be/yal4p7ituqE

..la testimonianza vale come informazione generale..non ho avuto la possibilità ancora di verificare ...

20 dicembre 1972 Brighton, Regno Unito Brighton Dome Rock and Roll, Over the Hills and Far Away, Black Dog, Misty Mountain Hop, Since I've Been Loving You, Dancing Days, Bron-Y-Aur Stomp, The Song Remains the Same , Canzone della pioggia, Stordito e confuso, Stairway to Heaven, Whole Lotta Love (medley incl. Everybody need someone to love, Let That Boy Boogie, Let's Have a Party, Mystery Train, Heartbreak Hotel, I Can't Quit You Baby, Going Down Slow), rubacuori. Questo spettacolo è un vero gioiello, purtroppo solo un frammento. È stato registrato da un adolescente che aveva pochi soldi per le cassette e ha registrato gran parte di questo concerto più tardi in un concerto di Rory Gallagher. Che peccato perché è stato un concerto fantastico a detta di tutti. Nel 1972 ero solo un tenero 15 anni con l'amore per tutte le cose dal lato rock, io e un amico ci siamo seduti a New Rd fuori dalla biglietteria del Dome per 5 ore in coda per ottenere i biglietti per lo spettacolo. La notte sembrava che la folla fosse composta da coppie più anziane (sai lì dentro vent'anni) dell'Università del Sussex con uno sguardo lontano negli occhi e fumi arrotolati a mano, all'inizio Zep ha scosso la stanza ma ha cucito per non ottenere alcuna reazione da la folla fino a circa un terzo passaggio sul set, quando Robert ha imprecato contro la stanza in generale per la mancanza di input e da quel momento in poi tutto quello che posso ricordare è la musica del corpo e il sudore, una vera notte da ricordare! Ho avuto un giorno libero dal lavoro per il concerto ed essendo un fan accanito di Zepp, ho pensato di fare un salto alla cupola nel pomeriggio solo per vedere se potevo vedere la band arrivare. Alcuni camion hanno iniziato ad arrivare e hanno parcheggiato fuori dal Duomo. Uno degli autisti è sceso e si è avvicinato a me e al mio amico (non ricordo il suo nome) e ha chiesto se volevamo aiutare a scaricare i camion. Cosa !! .. stai scherzando? Tre ore dopo ero assolutamente distrutto. All'improvviso la porta del palcoscenico si aprì ed entrarono Page e Plant seguiti da vicino da JPJ dritti nel camerino. Nessun segno fuori Bonzo. Mi sembra di ricordare che erano in ritardo a causa della nebbia e non potevano fare un sound check. È arrivato lo spettacolo e io e il mio amico siamo stati autorizzati a stare sul palco per guardare il concerto. Ricordo distintamente Bonzo che ha tirato fuori diverse sfumature di merda dalla sua grancassa durante Song rimane lo stesso e Pagey suonava la chitarra sopra la sua testa durante Heartbreaker. È stato incredibile! Dopo che lo spettacolo era finito stavamo aiutando a mettere via l'attrezzatura quando BP Fallon è venuto da noi e ci ha chiesto se volevamo incontrare Page e Plant. OH MIO DIO!!! Ci siamo seduti e abbiamo parlato con loro per circa 30 minuti ed erano così semplici e amichevoli per niente come pensi che saranno i tuoi idoli. Ma il mio ricordo più importante è di Bonzo dopo il concerto. All'improvviso si era trasformato in Long John Silver ed era precipitato attraverso la porta del palcoscenico gridando "Brividi i miei legni!" La prossima cosa che so è che ha guidato uno dei camion sui prati del Dome lasciando un enorme sbandata. Quindi è sceso dal camion e ci è salito sopra gridando ancora "tremare i miei legni" prima di correre nella notte come una scimmia in velocità. Non sto scherzando. Tutto sommato una grande notte Digita & fmt = 18 alla fine dell'URL per un suono e immagini di alta qualità!

Let's have a party

December 20, 1972

Brighton, UK

Brighton Dome

Rock and Roll,

Over the Hills and Far Away,

Black Dog,

Misty Mountain Hop,

Since I've Been Loving You,

Dancing Days,

Bron-Y-Aur Stomp,

The Song Remains the Same,

Rain Song,

Dazed and Confused,

Stairway to Heaven,

Whole Lotta Love (medley incl. Everybody Needs Someone To Love, Let That Boy Boogie, Let's Have a Party, Mystery Train, Heartbreak Hotel, I Can't Quit You Baby, Going Down Slow),

Heartbreaker.

This show is a real gem, sadly only a fragment. It was recorded by a teenager who had little money for cassettes, and he recorded over much of this concert later at a Rory Gallagher concert. What a terrible shame as it was an amazing concert by all accounts. In 1972 I was just a tender 15 years with a love of all things on the rock side me and a friend sat in New Rd outside the Dome ticket office for 5 hours queuing to get tickets for the show. On the night it seamed the crowd was made up of older couples (you know in there twenty's) from Sussex University with a far away look in there eyes and hand rolled smokes, come the start Zep rocked the room but seamed to get no reaction from the crowd until about a third way through the set when Robert swore at the room in general for there lack of input and from then on all I can remember is bodies music and sweat, a true night to remember! I had the day off from work for the gig and being a rabid Zepp fan, I thought i'd pop along to the dome in the afternoon just to see if I could catch the band arriving. Some lorries started to turn up and parked up outside the Dome. One of the drivers got out and came over to myself and my mate ( I can't remember his name.) and asked if we would like to help unload the trucks. What!!..are you kidding? Three hours later I was absolutely knackered. Suddenly the stage door opened and in walked Page and Plant closely followed by JPJ straight to the dressing room. No sign off Bonzo. I seem to remember that they were late because of fog and couldn't do a sound check. Showtime came and my friend and I were allowed to stand side stage to watch the gig. I can distinctly remember Bonzo kicking several shades of shit out of his bass drum during Song remains the same and Pagey playing his guitar over his head during Heartbreaker. It was awesome! After the show had finished we were helping to pack the gear away when BP fallon came up to us and asked if we would like to meet Page and Plant. OH MY GOD!!! We sat and talked to them for about 30 minutes and they were so down to earth and friendly not at all like you think your idols are going to be. But my overiding memory is of Bonzo after the gig. He had suddenly turned into Long John Silver and crashed through the stage door shouting "shiver my timbers!" The next thing I know he has driven one of the lorries on to the Dome lawns leaving a massive skid. He then got out of the truck and climbed on top of it still shouting "shiver my timbers" before running of into the night like a monkey on speed. I kid you not. All in all a great night

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testimonianza non verificata

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questa performance non posso non metterla..

l'abbraccio notturno stasera vi farà rimanere svegli fino a domani mattina..senza aver bisogno di caffè!!!

https://youtu.be/xjBXO-F_vcY

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allora riposto uno dei tanti filmati amatoriali di cui avevo fatto menzione sia nel post di ieri sera che stamani mattina..

Led Zeppelin - 1972.02.27 Sydney - 8mm film è una vera chicca

https://youtu.be/_G9_kEQboo0

e ringrazio ancora l'amico LEDzepfilm.. e i collaboratori

amatoriale..è un pò sgranato ma godibile...

ho messo il link di riferimento così sono sicura che lo possiate vedere tutti...

da vedere mettendosi comodi..siamo tutti sul palco..da non perdere

state attenti a Bonzo..la batteria è una pentola a pressione dal minuto 10 è una locomotiva

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https://youtu.be/CmO_8NYxl1A
Led Zeppelin - 1972.02.27 Sydney
La musica in questo video
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Brano
Rock and Roll (Remaster)
Artista
Led Zeppelin
Album
Rock and Roll
Writers
Winter Johnny
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Some fragments synced to 1972.02.25 or 1972.02.29

sul video amatoriale

parliamo del Tour in Austrialia

ARCHIVIO TBL 1: AUSTRALIA 1972: SONO STATI 45 ANNI FA ...

Per celebrare il 45 ° anniversario del tour australiano dei Led Zeppelin, ecco un concerto da completare compilato da Mike Tremaglio per TBL ...

Mercoledì 16 febbraio 1972 Subiaco Oval, Perth, Australia

I Led Zeppelin hanno tenuto il loro primo concerto in Australia al Subiaco Oval di Perth. Il concerto è stato recensito da John Bryant di " The West Australian " in un pezzo intitolato "Heavy Rock - With Discipline".

Ecco alcuni estratti chiave dalla recensione di Bryant del primo spettacolo della band nel "land down under":

“Il ritmo battente e le parentesi distintive del gruppo ... erano diversi da qualsiasi gruppo rock apparso a Perth. E le 8.000 persone che hanno partecipato si sono godute ogni minuto delle due ore e mezza di spettacolo ".

“I Led Zeppelin rappresentano un'espressione di musica rock il cui contributo principale è l'originalità… può produrre un suono prepotente e pulsante in cui la sezione ritmica pesante è l'unica caratteristica distinguibile. In alternativa, la chitarra elettrica e acustica di Page, con Jones al basso o all'organo e la potente voce di Plant, può produrre una forma dominante ".

Si dice da molti anni che esista una registrazione della tavola armonica dello spettacolo di Perth, ma è stata accumulata. Nessuna prova di ciò è mai emersa.

La band ha registrato una serie di interviste e trailer promozionali per la stazione radio 3XY di Melbourne il 16 febbraio. Segmenti di queste interviste e brani non trasmessi sono circolati su vari dischi Interview non ufficiali, tra cui la serie Ramble.

Sabato 19 febbraio 1972 Memorial Drive, Adelaide, Australia

Setlist (da 96 minuti di registrazione del pubblico):

Immigrant Song, Heartbreaker, Out on the Tiles (Intro) / Black Dog, Da quando ti ho amato, Stairway to Heaven, Going to California, That's the Way, Tangerine, Bron-Y-Aur Stomp, Dazed and Confused, Moby Dick, Whole Lotta Love Medley (incl. Boogie Chillun ', Hello Mary Lou, facciamo una festa, va tutto bene, mamma, andiamo piano piano)

“Led Zeppelin Visualizza Off fino a questa sera” esclamò l'Adelaide Advertiser il 19 febbraio ° , il giorno dopo il loro concerto in programma al Memorial Drive era stata rinviata. Il rinvio di un giorno è stato causato dalla pioggia che ha inumidito l'equipaggiamento elettrico della band e ha allacciato il palco.

Richard Mitchell dell'Adelaide Advertiser ha recensito il concerto in un articolo intitolato "Led Zeppelin Shattering Rock Experience":

“Il concerto dei Led Zeppelin al Memorial Drive di sabato è stata un'esperienza sconvolgente di alcuni dei rock più pesanti e selvaggi del mondo. La violenza controllata con cui il gruppo britannico ha prodotto molti dei suoi suoni, lanciata da due gigantesche file di altoparlanti contro la folla di 8000 persone, non è mai stata vista qui ".

“Fin dall'inizio, tutti gli occhi erano puntati sul brillante chitarrista Jimmy Page. Ha usato chitarre acustiche a sei e dodici corde con la facilità che molti si erano accalcati per vedere. Il suo lavoro con la chitarra elettrica è stato straordinario. Ad un certo punto, usando un arco, ha rotto una serie di note penetranti solo per terminare con una serie di delicata musica dal suono di sitar. Applausi fragorosi hanno seguito tutto il suo lavoro. "

“Il ritmo costante del batterista John Bonham che a volte suonava come un martello che colpisce l'acciaio includeva molte imprese che altri batteristi avrebbero trovato impossibili. Un magnifico assolo in cui ha usato i pugni e le bacchette ha completato la sua performance ".

Domenica 20 febbraio 1972 Kooyong Stadium, Melbourne, Australia

Setlist (da registrazioni del pubblico di 93, 66, 57 e 51 minuti):

Immigrant Song, Heartbreaker (incl. The 59 th Street Bridge Song (Feelin 'Groovy)), Out on the Tiles (Intro) / Black Dog, Since I've Been Loving You, Stairway to Heaven, Going to California, That's the Way , Tangerine, Bron-Y-Aur Stomp, Dazed and Confused, Rock and Roll, Whole Lotta Love Medley (incl. Sing a Simple Song, Boogie Chillun ', Let's Have a Party)

Lo spettacolo di Melbourne della domenica pomeriggio al Kooyong Stadium è stato seguito abbastanza ampiamente dalla stampa. Ancora una volta, il tema familiare tra i revisori erano i decibel travolgenti del sistema audio della band. Il concerto è stato eseguito davanti a oltre 12.000 fan nello stadio solitamente riservato ai tornei di tennis. La copertina della prima edizione di " The Concert File" dello stesso Dave Lewis di TBL con Simon Pallett ha un'incredibile ripresa panoramica dietro il palco del gruppo sul palco di Melbourne (la foto era stata originariamente pubblicata sulla rivista Go-Set - 4 marzo).

Lo spettacolo è stato recensito su The Sun (21 febbraio) in un articolo intitolato "I suoni di uno Zeppelin". Il recensore ha detto che il gruppo era "iniziato in modo deludente", ma ha detto che sono migliorati man mano che il concerto andava avanti e alla fine dello spettacolo "il pubblico applaudiva e urlava per averne di più".

Sally Aurisch della rivista Go-Set (4 marzo) concorda con il recensore di The Sun nel suo pezzo intitolato "Melbourne A Slow Start But a Wild Finish". Ha scritto che inizialmente "l'acustica dello stadio era contro di loro", ma "verso la fine del loro set acustico gli Zeppelin avevano il suono leccato, e da allora non c'è stato altro che accumulo".

La recensione di Aurisch includeva anche i seguenti punti salienti:

"Il lavoro con la chitarra di Page è diventato impeccabile, mentre si pavoneggiava e camminava sul palco e, per qualche motivo, mi ha ricordato Chuck Berry, quando camminava con l'oca sul palco, con la chitarra abbassata."

“John Bonham e John Paul Jones devono anche valutare le menzioni per quanto riguarda la musica, perché erano parte integrante del suono. Page e Plant, tuttavia, dominano l'aspetto visivo, quindi sono questi due che ricordi quando te ne vai. "

"A metà delle due ore in cui il gruppo ha suonato, il pubblico è stato catturato, e alla fine del concerto, quando ti sei guardato intorno, tutto ciò che hai visto era un mare in movimento di corpi e corpi che saltavano su e giù contro il cielo."

“Gli ultimi due numeri dopo la pausa (di dieci minuti di pioggia) sono stati probabilmente i migliori della giornata, con il vento che si alzava aggiungendo un altro aspetto alla musica di guida degli Zeppelin e alle buffonate di Plant nei suoi jeans attillati. Un grande concerto che si è concluso con la folla impazzita. "

Venerdì 25 febbraio 1972 Western Springs Stadium, Auckland, Nuova Zelanda

Setlist (da registrazioni del pubblico di 113 e 86 minuti):

Immigrant Song, Heartbreaker, Out on the Tiles (Intro) / Black Dog, Since I've Been Loving You, Celebration Day (incl. Black Mountain Rag), Stairway to Heaven, Going to California, That's the Way, Tangerine, Bron- Y-Aur Stomp, Dazed and Confused (incl. The Song Remains the Same Instrumental), What is and What Should Never Be, Moby Dick, Rock and Roll, Whole Lotta Love Medley (incl. Sing a Simple Song,?, Boogie Chillun ', Hello Mary Lou, facciamo una festa, rallentiamo), interruzione della comunicazione

Nel bel mezzo del loro tour australiano, la band ha fatto un breve viaggio ad Auckland, in Nuova Zelanda, per eseguire il loro unico concerto lì. Il New Zealand Herald del giorno successivo dice tutto: "Bombardamento dei Led Zeppelin". Il recensore ha detto che "i Led Zeppelin sono stati un successo", ma ha fatto eccezione al livello dei decibel, affermando che "vivere su una traiettoria di volo durante il ponte aereo di Berlino sarebbe stato qualcosa del genere", "o stare accanto a un lancio di un razzo". Nonostante il "rumore e tonnellate di esso", la band "ha lasciato circa 40.000 timpani che suonano e 20.000 persone felici" in uno spettacolo di due ore.

La rivista Groove (aprile 1972) pubblicò due recensioni, entrambe molto favorevoli. Il primo è stato intitolato "Led Zeppelin Concert a Mindblower" di Lynne Barber, mentre il secondo è stato intitolato "An Incredible Group" da un "corrispondente speciale".

La recensione di Barber ha anche commentato quanto fosse rumoroso lo spettacolo, dicendo "immagina di stare seduto su un piccolo bagno con sette stereo tutti in piena inclinazione" e "timpani sono stati aggrediti da ogni angolazione". Ha affermato che la folla sbalordita "non poteva credere che stesse realmente accadendo" dopo aver atteso tre ore per l'inizio dello spettacolo.

È degno di nota il fatto che Jimmy Page suonò una versione strumentale di mezzo minuto di The Song Remains The Same durante Dazed and Confused (l'unica volta in cui la canzone sarebbe stata riferimento fino alla sua esibizione di debutto a Tokyo il 2 ottobre 1972). E su una nota "fashion", Jimmy deve aver deciso che era finalmente arrivato il momento di radersi definitivamente la barba; questa è stata la sua prima esibizione senza peli sul viso dall'aprile 1970.

Domenica 27 febbraio 1972 Showground, Sydney, Australia

📷

Setlist (da registrazioni del pubblico di 130 e 45 minuti):

Out on the Tiles (Intro) / Black Dog, Stairway to Heaven, Going to California, That's the Way, Tangerine, Bron-Y-Aur Stomp, Dazed and Confused, What is and What should never be, Moby Dick, Rock and Roll , Whole Lotta Love Medley (incl. Sing a Simple Song, Boogie Chillun ', Hello Mary Lou, The Rover (Instrumental), Let's Have a Party, Lawdy Miss Clawdy, Going Down Slow), Communication Breakdown (incl. It's Your Thing) , Organ Solo, grazie

Il giornalista del Sydney Morning Herald David D. McNicholl nella sua rubrica del 19 dicembre 1971 intitolata "It's a Happening World - Glitter Scene si chiedeva se Zeppelin sarebbe arrivato presto a Sydney alla fine di febbraio o all'inizio di marzo poiché quella era la" voce più forte nel mondo della musica . " Nell'articolo della settimana successiva, McNicholl è stato più che felice di annunciare che la sua "previsione" era corretta con un titolo che diceva: "Te l'avevo detto: Zeppelin sarà presto qui". L'articolo ha continuato a dire che il tour di Zeppelin avrebbe cominciato il 16 febbraio e giocare a Sydney il 27 ° .

La rivista Go-Set (11 marzo 1972) ha parlato del concerto di Sydney in un articolo di Stephen Maclean intitolato "Grazie per la fantasia, Zeppelin". Maclean è rimasto molto colpito dalla spettacolarità della band e ha offerto quanto segue:

“Nello showground di Sydney, a metà strada durante la finale dei Led Zeppelin ( ndr: penultima) Concerto australiano, Robert Plant ha guardato il vasto pubblico e ha annunciato: "Adesso siamo ventiseimila. Wow ... ventiseimila di noi. ' Il "noi" implicava che gli Zeppelin fossero tutt'uno con il pubblico, ma la soddisfacente verità è che non lo erano. Erano completamente separati dalla folla legata alla terra, vivevano i loro sogni rock and roll fino al punto in cui loro, i creatori, diventavano effettivamente la loro immagine. L'immaginazione e il talento permettono a Robert Plant di diventare qualunque cosa la musica gli faccia. Non ha eseguito le sue canzoni allo showground di Sydney, le ha vissute. Quando ha detto che eravamo "ventiseimila di noi" si sbagliava completamente. Robert Plant era completamente diverso da chiunque in quel pubblico, motivo per cui finalmente abbiamo avuto un concerto che valeva davvero i quattro dollari di ammissione ".

“I Led Zeppelin si muovono in un'aura che Creedence Clearwater, visitatori di qualche settimana fa, non poteva sperare di toccare con mano. Mentre i Creedence sono musicisti famosi, gli Zeppelin sono delle vere rock star dal vivo. Hanno continuato a ballonzolare per tutta Sydney durante il loro soggiorno, lasciando una scia di eccitazione e pettegolezzi di tipo show-biz sul loro cammino ".

Una delle sorprese dell'esibizione della band fu l'inclusione di una versione strumentale di 50 secondi di The Rover, che fu successivamente registrata nella primavera del 1972 ma non sarebbe stata pubblicata fino a quando non apparve su Physical Graffiti tre anni dopo (e oltre a essere usato come breve introduzione a Sick Again nel 1977, non fu mai più eseguito dal vivo).

Thank You è stato eseguito come bis finale - l'unica e unica volta in cui è stato eseguito in questo tour.

Nell'uscita ufficiale del DVD nel 2003, il secondo disco inizia con un potente film a colori della band che si esibisce a Sydney (sincronizzato con l'audio di Immigrant Song dalla Long Beach Arena, 27 giugno 1972). Questo film cinematografico è stato girato dal lato del palco dai membri della troupe Zep Road. Esistono anche filmati della stessa fonte dell'arena vuota e dei fan in arrivo.

📷

L'uscita in DVD del 2003 include anche clip in bianco e nero della band che esegue Rock and Roll per intero e alcune brevi interviste. Questo filmato professionale era stato originariamente trasmesso nel 1972 nel programma Sunday Night dell'Australian Broadcasting Corporation, Get To Know. Anche il finale di Whole Lotta Love, Let's Have a Party e altre interviste sono stati inclusi nella trasmissione originale ma sono stati modificati dal DVD ufficiale.

Le interviste sono state girate durante un ricevimento con la stampa tenuto a Sydney dalla casa discografica locale. Il filmato completo inedito mostra una giovane Germaine Greer che si mescola con Plant e Jones. Plant parla con un accento molto ampio da paese nero del raid della polizia di Perth. JPJ discute dei recenti programmi di beneficenza di George Harrison in Bangla Desh e ha chiesto se avrebbero preso in considerazione la possibilità di realizzare un film da soli, lui risponde in modo esplicito "Senza dubbio ci arriveremo". John Bonham si presenta molto articolato quando viene visto commentare i cambiamenti nella loro musica.

Martedì 29 febbraio 1972 Festival Hall, Brisbane, Australia

Setlist (da registrazioni del pubblico di 143 e 106 minuti):

Immigrant Song, Heartbreaker (incl. The 59 th Street Bridge Song (Feelin 'Groovy)), Out on the Tiles (Intro) / Black Dog, Since I've Been Loving You, Celebration Day, Stairway to Heaven, Going to California, That's the Way, Tangerine, Bron-Y-Aur Stomp, Dazed and Confused, What is and What should never be, Moby Dick, Rock and Roll, Whole Lotta Love Medley (incl. Sing a Simple Song, Just a Little Bit, Boogie Chillun ', Cocaine Blues, Bottle Up and Go, The Wanderer, Hello Mary Lou, Let's Have a Party, Going Down Slow)

Gli Zeppelin si sono esibiti nel loro ultimo concerto in Australia e per la prima volta durante il tour hanno suonato in uno spettacolo al coperto non da stadio. Il pubblico era piuttosto chiassoso mentre Plant cercava continuamente di reprimere la folla, dicendo loro prima di Dazed and Confused: "Devi renderti conto che le persone che incontri per strada domani sono le persone che hanno urlato e rendendo questo un momento un po 'nauseante . "

Durante il medley di Whole Lotta Love la band ha sorpreso il pubblico con la loro interpretazione di Dion e The Wanderer dei Belmont - l'unica volta in cui hanno eseguito la canzone.

Nonostante il duro inizio del tour iniziato con l'inutile incursione di droga la mattina dopo il loro primo spettacolo a Perth, il tour australiano è stato un successo clamoroso. Ancora una volta, la band aveva conquistato nuovi territori, suonando per migliaia di persone in stadi esauriti in tutto il continente. Basta vedere il segmento australiano dell'uscita ufficiale in DVD della band del 2003 per avere un'idea dell'ampiezza degli spettacoli e della risposta del pubblico. I nastri dal vivo del tour hanno catturato la band che si esibiva costantemente in esibizioni di alto livello davanti a fan selvaggi e affamati di rock. Fortunatamente, tra le registrazioni illecite, i video pro-shot, la copertura della stampa, le interviste e le innumerevoli fotografie dei concerti, il tour australiano dei Led Zeppelin del 1972 viene ancora goduto 40 anni dopo.

Scritto e compilato da Mike Tremaglio - pubblicato per la prima volta nel numero 32 di TBL.

https://youtu.be/CmO_8NYxl1A Led Zeppelin - 1972.02.27 Sydney

Rock and Roll with WLL, and the press party.

https://youtu.be/PSy7ay9GrGs audio del concerto intero

…………http://www.tightbutloose.co.uk/.../australia-1972-it-was.../…………………………



https://www.facebook.com/notes/260107358660014/


ROBERT PLANT: L’UGOLA DIONISIACA DELL’HARD ROCK, blues..invenzione carisma talento..NON SOLO LED ZEPPELIN

Blues..invenzione..carisma..talento..fascino

immagine

Robert Plant: quando il rock è di classe

Maresa Galli luglio 24, 2016




Un concerto carico di attesa non delusa, con migliaia di fan ad attendere la star del rock, la mitica voce e front dei leggendari Led Zeppelin all’Arena Flegrea di Napoli. Apre il concerto un gruppo favoloso, quello di Mike Sanchez and The Portions. L’ottimo blues singer, pianista, autore, band leader inglese conquista il pubblico con un repertorio irresistibile di r’n’b, r’n’r, blues, rockabilly, con il suo omaggio a John Lee Hooker e alla sua mitica Boom Boom, a Bo Diddley e ad altri mostri sacri.
Poi la scena si apre con l’ingresso di Robert Plant, che torna dopo dieci anni dall’ultimo concerto al Neapolis Festival, e della sua band The Sensational Space Shifters ed è un boato. La voce è ancora melodiosa, dolce e roca, versatile, sexy quando incanta con Rainbow, Al the king’s horses, brani tratti dal suo repertorio post Zeppelin, alternandoli con nuovi brani composti con la band attuale fino alla carrellata di vecchi successi della più importante band della storia del rock attesissimi dal pubblico.
Con i Sensational, ottimi musicisti, Plant riscopre le radici folk, un repertorio più world che concede lunghi assolo agli ottimi solisti tutti autori dei brani che interpretano. Suona banjo e chitarra acustica Liam “Skin” Tyson, chitarra elettrica, blues, rock’n’roll e rockabilly Justin Adams, John Baggott i synth, il goje Juldeh Camara dal Gambia, e la strepitosa sezione ritmica è composta da Billy Fuller al basso e Dave Smith alla batteria. Suggestivo il goje di Camara, il violino africano che con il mandolino e il banjo scandaglia sonorità folk e melodie napoletane.
Un momento di pura poesia è quello in cui Plant miscela Baby I’m gonna leave you con
Surrender (Torna a Sorrento), cantata nello stile di Elvis che il musicista di West Bromwich ha tanto ammirato. Il suo ultimo album, Lullaby and the… Ceaseless Roar mostra la capacità di Plant di
rimettersi in gioco
senza vivere di gloria passata e nostalgia. Con i Sensational approda alla poliritmia africana
passando per il blues, il folk, la trance, riscoprendo le tradizioni celtiche. I suoni giungono sino all’elettronica dei sintetizzatori di John Baggott (già membro degli Strange Sensation di
Robert Plant e dal vivo con Portishead e Massive Attack) per poi tornare al grande r’n’r.
Da Black Dog a What Is and What Should Never Be
passando per la tradizionale Little Maggie, suonate con uno stile più intimo, country, Plant delizia
i fan con No Place To Go dei Fleetwood Mac, How Many More Times, Dazed And Confused, Black Dog, Whole lotta love,
Hey! Bo Diddley. E ancora
I just want to make love with you di Willie Dixon, una travolgente Whole lotta love, intercalate da
Blubirds over the mountain di Ersel Hickley prima della celebre Rock and Roll in un rutilante medley di folk rock: All the King’s Horses, Babe, I’m gonna leave you, Fixin’ to die di Bukka White prima della struggente Going to California.
La bravura e l’intelligenza di Plant fanno si che le note prolungate dell’hard rock diventino
oggi sopracuti di velluto, che le parentesi più acide si trasformino in caldi abbracci vocali,
per un artista oggi sessantottenne ancora caposcuola di stile ed eleganza che non vive seduto
sugli allori ma guarda avanti con sapienza e ironia.








Robert Plant - Live a Napoli
Robert Plant ha incantato l'Arena Flegrea di Napoli. Il suo concerto è stata un'esplorazione musicale che è andata dai Led Zeppelin all'Africa.
Napoli, Robert Plant incanta l’Arena Flegrea con la sua musica
24 LUGLIO 2016 01:59 DI ANDREA AVERSA
Sono le 22 in punto quando si spengono le luci e i Sensational Space Shifters fanno il loro ingresso sul palco. Subito dopo appare lui: camicia azzurra (chissà se è un caso) e inconfondibile chioma.
Napoli, Robert Plant incanta l'Arena Flegrea con la sua musica
Robert Plant ha 68 anni ma la sua figura ricorda sempre quella leggendaria degli anni ’70, quando cantava con i Led Zeppelin. Le sue movenze sono solo un pò più lente ma quando inizia a cantare dimostra di avere ancora una voce unica e inimitabile.
Il concerto è uno show dove il rocker instaura subito un rapporto empatico con la platea. Il pubblico si fa trovare pronto e stupisce per un dettaglio: ci sono giovani e meno giovani ad assistere al live. Questo dimostra come la musica di Plant sia multigenerazionale.
Sir Robert propone insieme alla sua nuova band, composta da eccellenti musicisti, nuovi brani ma anche grandi successi risalenti ai tempi dei Led Zeppelin. È qui che si comprende la grandezza dell’artista. Plant ha dimostrato di poter andare oltre il mito della sua vecchia band. Ha reso possibile il poter recidere un legame indissolubile, per esplorare la propria libertà musicale e creativa.
Se Plant fosse stato un contenitore e l’avremmo aperto, sarebbero usciti il blues, il rock, il folk, il country, melodie africane e suoni elettronici. Il bello è che insieme ai Sensational, tutti questi generi si fondono, diventandone uno soltanto.
La serata si infiamma quando vengono suonati e cantati i successi dei Led Zeppelin: “Black Dog” con una base ritmica nuova e magnificamente riarrangiata; “What Is and What Should Never Be” mostra quanto Plant sia un animale da palcoscenico; “Dazed and Confused” lasciata così come è, fedele alla versione originale; “Babe I’m Gonna Leave You” che emoziona e commuove gli spettatori; “Whole Lotta Love” e “Rock and Roll”, semplicemente il gran finale, il momento dove tutti balzano in piedi perché è impossibile resistere ai quei riff di chitarra.
Robert Plant ha anche fatto capire che non può fare a meno di chitarristi virtuosi e scenici allo stesso tempo. Justin Adams e Liam “Skin” Tyson sono perfetti per il ruolo. L’alchimia tra loro è incredibile.
Il rocker e frontman regala anche una chicca ai napoletani accorsi numerosi (più di 6mila persone) ad assistere al suo concerto. Una versione poetica, ovviamente tradotta in inglese, del capolavoro della canzone napoletana: “Torna a Surriento”.
Ha affermato Plant: “Io adoro, amo la canzone e la musica napoletana. Hanno una funzione epica e muovono sentimenti che nessuna altra melodia potrà mai comunicare“.
Anche noi ti amiamo Robert, amiamo il modo con cui fai e vivi la musica. Vieni a Napoli quando vuoi, sarai il benvenuto. Se oltre con i Sensational vuoi tornare anche in compagnia di Jimmy Page e John Paul Jones meglio ancora. O forse no, non ne hai più bisogno e da tempo ormai.
Guarda il video dell’esibizione:
Napoli [Arena Flegrea]2016
Robert Plant, la mitica voce dei Led Zeppelin trascorre due giorni all'Hotel Francia & Quirinale
Montecatini, 12 luglio 2014 - Robert Plant ha scelto Montecatini come base nei due giorni che ha trascorso in Toscana. La voce della grande bans Led Zeppelin è stato protagonista della seconda serata del Pistoia Blues Festival, dove si è esibito ieri insieme con i Sensational Space Shifters. Per il suo soggiorno ha scelto la la nostra città dove ha alloggiato all’Hotel Francia & Quirinale. Robert Plant, accompagnato dai musicisti e dai tecnici, in tutto circa 20 persone, ha trascorso due giorni in albergo, al riparo dai fan che hanno saputo della sua presenza solo dopo la partenza. Nonostante fosse ormai alla sua sesta partecipazione al Pistoia Blues, era la prima volta che soggiornava a Montecatini.
Il cantante è rimasto molto colpito dalla città, della sua tranquillità e ,allo stesso tempo, dall’eleganza dei suoi edifici storici e del parco termale. Nel pomeriggio di ieri si è anche dedicato allo shopping. Plant ha giudicato molto soddisfacente il soggiorno all’Hotel Francia & Quirinale, dove ha potuto rilassarsi nella sua suite prestige, una delle nuovissime camere dell'albergo, e sull’elegante terrazza prima e dopo il concerto. Montecatini e i suoi centri benessere hanno anche conquistato i musicisti della band Sensational Space Shifters, alcuni di loro hanno infatti voluto provare i trattamenti termali o correre nel parco. Gary Trew, il manager di Robert Plant, e anche di Peter Gabriel, ex Genesis, ha promesso che tornerà di nuovo a Montecatini in occasione di futuri concerti in Toscana.
Robert Plant, la mitica voce dei Led Zeppelin trascorre due giorni all'Hotel Francia & Quirinale
Montecatini, 12 luglio 2014 - Robert Plant ha scelto Montecatini come base nei due giorni che ha trascorso in Toscana. La voce della grande bans Led Zeppelin è stato protagonista della seconda serata del Pistoia Blues Festival, dove si è esibito ieri insieme con i Sensational Space Shifters. Per il suo soggiorno ha scelto la la nostra città dove ha alloggiato all’Hotel Francia & Quirinale. Robert Plant, accompagnato dai musicisti e dai tecnici, in tutto circa 20 persone, ha trascorso due giorni in albergo, al riparo dai fan che hanno saputo della sua presenza solo dopo la partenza. Nonostante fosse ormai alla sua sesta partecipazione al Pistoia Blues, era la prima volta che soggiornava a Montecatini.
Il cantante è rimasto molto colpito dalla città, della sua tranquillità e ,allo stesso tempo, dall’eleganza dei suoi edifici storici e del parco termale. Nel pomeriggio di ieri si è anche dedicato allo shopping. Plant ha giudicato molto soddisfacente il soggiorno all’Hotel Francia & Quirinale, dove ha potuto rilassarsi nella sua suite prestige, una delle nuovissime camere dell'albergo, e sull’elegante terrazza prima e dopo il concerto. Montecatini e i suoi centri benessere hanno anche conquistato i musicisti della band Sensational Space Shifters, alcuni di loro hanno infatti voluto provare i trattamenti termali o correre nel parco. Gary Trew, il manager di Robert Plant, e anche di Peter Gabriel, ex Genesis, ha promesso che tornerà di nuovo a Montecatini in occasione di futuri concerti in Toscana.
Live performance at Pistoia Blues Festival, Piazza Duomo 11.07.2014.
"Rock and Roll" is a song by the English rock band Led Zeppelin, which was first released as the second track from the band's fourth album in 1971. The song includes a guest appearance by the Rolling Stones pianist Ian Stewart. In 1972 Robert Christgau called it "simply the most dynamic hard-rock song in the music."
Robert Plant - Rock and Roll ~ Pistoia 2014 [Archive]

https://www.notizieteatrali.it/robert-plant-quando-il-rock-e-di-classe/?fbclid=IwAR25gnpvqjLgjvZIu1e2nJlyQ_9vgs57e8NtRZ67mVWWeOwdSayfoDmDqpM

https://www.lanazione.it/montecatini/cronaca/robert-plant-la-mitica-voce-dei-led-zeppelin-trascorre-due-giorni-allhotel-francia-quirinale-k1xy5e3i

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