martedì 3 ottobre 2023

69..ROBERT PLANT LA Più GRANDE VOCE DEL ROCK E NON SOLO..(.INTERVISTE ..FOTO.. e CITAZIONI VARIE anni 70 80 90 anni 2000.)

“Non andare dove ti porta il sentiero, vai invece dove non c’è sentiero e lascia una traccia.” ―





“Credo esista un legame tra fotografia e musica che và oltre il ponderabile e il conosciuto"”💞
“I believe there is a link between photography and music that goes beyond the ponderable and the known" "💞
Lella.
un abbraccio del buongiorno Family.


















suadente..avvolgente..morbido..
""L'ottobre del cuore ".

suadente..avvolgente..morbido..
..le stagioni del cuore
.persuasive..soft..
..the seasons of the heart❤

Happy Sunday friends

---------

Kate Bush and Robert Plant..



Robert Plant con sua moglie Maureen tra il pubblico per vedere The Band allo stadio di Wembley, Londra 1974.










 𝓛’𝓪𝓬𝓺𝓾𝓪 𝓹𝓸𝓻𝓽𝓪 𝓼𝓮𝓶𝓹𝓻𝓮 𝓺𝓾𝓪𝓵𝓬𝓸𝓼𝓪 𝓭𝓪 𝓻𝓪𝓬𝓬𝓸𝓷𝓽𝓪𝓻𝓮…
𝓒𝓸𝓼𝓪 𝓽𝓲 𝓱𝓪 𝓭𝓮𝓽𝓽𝓸 𝓵𝓪 𝓹𝓲𝓸𝓰𝓰𝓲𝓪?
water always brings something to tell..
what did the rain tell you


-------


le storie dietro delle foto perle rare
Zeppelin rinati: il racconto della reunion più attesa della storia del rock
«Vuoi sapere quali sono le mie aspettative? Solo che, se lo facciamo, lo dobbiamo fare molto bene»: parola di Page. A dicembre 2007 i Led Zeppelin hanno suonato di nuovo insieme dopo 27 anni, ecco come era andata
Il 10 giugno 2007, alle due e mezza di pomeriggio, i membri sopravvissuti dei Led Zeppelin, il chitarrista Jimmy Page, il cantante Robert Plant e il bassista John Paul Jones si ritrovano in una sala prove per suonare alcune canzoni. È la prima volta che si ritrovano nella stessa stanza con gli strumenti in mano, da quando nel 1995 hanno suonato quattro pezzi durante la cerimonia per la loro introduzione nella Rock & Roll Hall of Fame. Questa volta la posta in gioco è più alta: devono scoprire se hanno la forza, l’empatia e il desiderio di esibirsi come Led Zeppelin nel loro primo vero concerto dalla morte del batterista John Bonham avvenuta nel 1980.
Il luogo delle prove, che si trova da qualche parte in Inghilterra, è segreto. Nelle interviste che hanno rilasciato per promuovere il concerto, un evento benefico che si svolgerà il 10 dicembre 2007 alla O2 Arena di Londra in onore di Ahmet Ertegun (cofondatore della Atlantic Records), Page, Plant e Jones hanno detto di non ricordarsi il giorno in cui si sono incontrati, cosa hanno suonato e nemmeno come è nata l’idea di riunire la band per rendere omaggio a Ertegun, amico e mentore della band nei loro anni con la Atlantic. Tutti e tre, però, d’accordo nel dire che suonare ancora insieme dopo così tanto tempo è stato un momento emozionante e molto importante. «È stato istantaneo», dice Page, che ha il mignolo sinistro steccato, conseguenza di una caduta che ha costretto la band a posticipare il concerto originariamente previsto per il 26 novembre: «Siamo arrivati tutti pieni di voglia di lavorare e di divertirci. È stata una delizia». Plant ricorda «tanti sorrisi» e mentre lo fa sorride anche lui: «È stato un momento catartico e terapeutico. Nessun peso, nessuna pressione». Jones afferma di non aver avuto «alcun dubbio. Qualcuno ha scelto una canzone, l’abbiamo fatta, funzionava». Il figlio di John Bonham, Jason, ricorda invece benissimo il giorno e l’ora in cui i Led Zeppelin sono tornati a esistere, perché lui era lì, seduto nel posto che una volta era di suo padre: «Loro forse non se lo ricordano, ma io sì. Avevo un nodo in gola». Jason ha 41 anni, due figli e suona con i Foreigner: «Non pensavo che avremmo trovato subito un suono. Mi dicevo: “Ci vorrà tempo”». Aveva torto. La band era immersa nella furia lenta e oscura di No Quarter dall’album Houses of the Holy del 1973: «Quando siamo arrivati al riff, ci siamo guardati tutti negli occhi. Era fantastico». Il pezzo successivo è stato la marcia della carovana nel deserto di Kashmir, da Physical Graffiti del 1975: «Poi ci siamo fermati e Jimmy ha detto: “Possiamo abbracciarci?” e Robert ha gridato: “Sì, figli del tuono!”». Alla fine della giornata, racconta Jason: «Mi hanno detto: “La prossima volta…”», si ferma e scoppia a ridere: «Ho pensato: “Ci sarà una prossima volta?”».
Led Zeppelin - Black Dog (Live at Celebration Day) (
Robert Plant riflette, sorseggiando caffè nella suite di un hotel di Londra con vista su Hyde Park: «La cosa più difficile è stata riuscire ad arrivare tutti e quattro nella stessa sala prove senza che nessuno lo sapesse. Avremmo potuto crollare subito, al primo ostacolo. Sarebbe stato pericoloso avere intorno altre persone in preda al delirio per questo momento». È sempre stato questo, del resto, il piano della band. Quando Page ha formato i Led Zeppelin nel 1968, non voleva solo una band ma: «Una potenza, quattro musicisti virtuosi in grado di dare vita al quinto elemento».
Solo un anno dopo, i Led Zeppelin erano la più grande band del mondo, pronti a dominare gli anni ’70, distruggere il pubblico e riempire gli stadi. La fine improvvisa della band dopo la sbornia fatale di John Bonham poco prima di iniziare un tour in Nord America nel 1980 ha fatto crescere costantemente l’attesa per una reunion. Tecnicamente il concerto alla O2 Arena Londra è molto di più. Il ricavato andrà all’Ahmet Ertegun Education Fund e gli altri che si esibiranno – l’ex cantante di Free e Bad Company Paul Rodgers, Pete Townshend, i Foreigner, l’ex bassista dei Rolling Stones Bill Wyman e Paolo Nutini – sono tutti artisti della Atlantic che, come gli Zeppelin, erano molto legati a Ertegun. Ma per i circa 20 milioni di fan che hanno cercato di comprare uno dei 18mila biglietti disponibili, la serata del 10 dicembre è la realizzazione di un sogno che sembrava impossibile: un concerto dei Led Zeppelin.
Jimmy Page, 63 anni e una tempesta di capelli bianchi lunghi fino alle spalle al posto della sua celebre chioma nerissima e lucente, dice di essere rimasto scioccato dall’isteria scatenata da questa reunion a sorpresa: «Non ce lo aspettavamo assolutamente». È sempre stato lui il guardiano dell’eredità della band, si è occupato personalmente di tutte le rimasterizzazioni e riedizioni del loro catalogo. Quando parla dei Led Zeppelin il suo sguardo è d’acciaio. Durante le prove, dice Jason: «Jimmy è sempre molto attento. È concentratissimo su quello che vuole ottenere».
«Quali sono le mie aspettative?», dice Page: «Una sola: se lo facciamo lo dobbiamo fare molto bene, visti i casini che abbiamo combinato in passato». Si riferisce alle mezze reunion del “Live Aid” nel 1985 e al miniconcerto del 1988 con Jason alla batteria per la celebrazione dei 40 anni della Atlantic. Jones si lamenta del fatto che «al “Live Aid” avevamo dei batteristi che non conoscevano le nostre canzoni», riferendosi a Phil Collins e Tony Thompson degli Chic, ma si prende anche la responsabilità del concerto del 1988: «L’ho dato per scontato, non ho fatto i compiti a casa». Questa volta, dice Page con decisione: «Dobbiamo essere preparati e impegnarci molto». L’organizzazione gli ha detto che il tempo a loro disposizione è un’ora, ma Page dice che dopo le prime prove in giugno e la seconda session a luglio è parso subito chiaro che non sarebbe abbastanza. Adesso, infatti, la scaletta dura «100 minuti, e non ci sono solo Whole Lotta Love, Dazed and Confused e No Quarter».
La band ha passato il secondo e il terzo giorno di prove a lavorare su For Your Life, un pezzo mai fatto dal vivo estratto dall’album Presence del 1976: «Poi l’abbiamo scartata, ma questo per farti capire lo spirito con cui abbiamo affrontato la cosa», mi dice Plant. A 59 anni, con la barba grigia curata e un misto di biondo e argento nella lunga chioma, Robert Plant sembra la versione “anziano capotribù” del vichingo ventenne che è sbarcato in America per la prima volta nel 1968, ma anche seduto sul divano nell’ufficio del suo manager a Londra la sua voce e il suo atteggiamento così sicuro di sé lo fanno sembrare un conquistatore.
«All’inizio c’era molto rispetto reciproco, ma è svanito presto. John Paul ha cominciato ad alzare le sopracciglia come fa lui di solito, e ha tirato fuori il suo sorriso ironico. Sapevo che eravamo tornati al punto in cui ci siamo lasciati con In Through the Out Door del 1979», dice Plant. Poi si corregge: «No, siamo andati anche più indietro» John Paul Jones, 61 anni, parla con un melodioso tono sottovoce pieno di umorismo sagace (ha definito i suoi 12 anni nei Led Zeppelin come «il lavoro più stabile e lungo che abbia mai avuto»): «C’era un pezzo in cui non mi ricordavo cosa dovessi suonare, poi ho capito che era perché non l’avevamo mai fatto dal vivo». Fortunatamente Jason Bonham ha una conoscenza enciclopedica di tutti i bootleg dei concerti e degli outtakes in studio: «A volte ci domandiamo: “Cosa succede adesso?”, e lui risponde subito: “Nel 1971 avete fatto questo, nel 1973 in quello e quell’altro concerto invece avete fatto così». «Jason conosce le canzoni», dice Page, «ma soprattutto le capisce. Fa una gran differenza». «Questa è la seconda buona ragione per farlo, secondo me», dice Plant. «Quando era più giovane, Jason pensava che suonare nei Led Zeppelin gli spettasse di diritto». Jason ammette che i rapporti con Plant non sono stati facili «prima di diventare sobrio, quando bevevo troppo». «Adesso invece», continua Plant, «Jason sa che non solo è la persona giusta per suonare nella band, ma che con il suo entusiasmo e la sua abilità la sta anche cambiando». Molte cose sono cambiate del resto. Nel 2004 Jason Bonham è andato a seguire un festival bluegrass in North Carolina: «Ho incontrato una grande comunità di musicisti, tutti fan dei Led Zeppelin, e ho suonato con loro quella musica così antica». Recentemente ha prodotto un album per il quartetto bluegrass femminile Uncle Earl, e la sera prima di questa intervista le ha raggiunte in un club di Londra per suonare il mandolino. Plant fa dischi solisti dal 1982, esegue le sue versioni indiane e nordafricane di pezzi dei Led Zeppelin e ha avuto molto successo con l’album Raising Sands, un sublime disco di blues del Delta e gothic-country registrato in collaborazione con la cantante e violinista Alison Krauss. L’anno scorso, dopo le registrazioni di questo disco a Nashville, io stesso ho fatto a Plant la solita domanda sulla reunion: «Mi piacerebbe lavorare ancora con Page, a patto che non diventi una questione troppo importante e che sia una cosa vera», mi ha risposto. Glielo ricordo. Lui scrolla le spalle e non accetta il suggerimento implicito che questa reunion sia in effetti una questione molto importante: «No, non lo è», dice, «le prime prove sono state ottime». E per quanto riguarda il fatto che deve essere una cosa vera? «Quello che è successo in quella stanza, senza avere nessuno intorno, è stato in certi momenti buono come in passato. Prima non lo volevo fare, adesso invece non voglio fare altro. Che te ne pare?».
«Avevo un progetto in mente», dice Page a proposito di quell’estate del 1968 in cui ha formato i Led Zeppelin: «Cercavo un cantante simile a Steve Winwood o a Steve Marriott. Qualcuno che non avesse paura di farsi avanti, per questo volevo Terry Reid». Reid era un giovane e precoce cantante britannico soul, che passa alla storia per aver rifiutato l’offerta di Page e aver suggerito Robert Plant al suo posto, per poi proseguire la sua carriera nella scena delle band psichedeliche delle Midlands.
John Paul Jones, invece, conosce Page dai tempi in cui era uno dei più richiesti session man di Londra, e non vede l’ora di entrare nella sua nuova band. Ricorda di averlo sentito al telefono poco prima che Page andasse in un college di Birmingham a sentire Plant: «Mi ha detto: “Ti faccio sapere”, e quando è tornato mi ha detto: “È incredibile, ha una voce potentissima”».
Plant è fluido, intuitivo, e come Page è interessato alle possibilità espressive che si possono trovare dentro e fuori dalle progressioni di accordi blues: «L’idea era quella di espandere i confini», dice Page. L’esempio migliore secondo lui è Babe I’m Gonna Leave You da Led Zeppelin del 1969: «In origine è un pezzo folk», per l’esattezza una ballad che Page ha sentito in un disco di Joan Baez del 1962, «ma è pieno di colori, con quella chitarra ipnotica e increspata nelle strofe, e gli stacchi flamenco in mezzo. C’è la chitarra acustica, la pedal steel e tutti quegli elementi tipici di un suono potente e duro, ma estremamente sensibile».
I Led Zeppelin raccontano il live del 2007 alla presentazione del DVD del live, uscito nel 2012
«Ho riascoltato le canzoni dopo molto tempo, le ho analizzate per capire il numero di battute tra le singole parti», dice Plant, «hanno una specie di combinazione chimica molto astuta che le fa andare a volte in una direzione, a volte in un’altra. In Nobody’s Fault But Mine è pungente, cattiva, ti fa digrignare i denti, In My Time of Dying è spettacolare e gigantesca: ogni tanto è più veloce e ogni tanto più lenta, va da una parte all’altra, si avvolge a spirale o sbanda di lato. E in mezzo a tutto questo ci sono io». «La mia prima idea», dice Plant a proposito della reunion, «era di rifare tutta la scaletta del concerto alla Royal Albert Hall (del 9 gennaio 1970, ndr), cominciando da We’re Gonna Groove». Attacca la prima strofa del classico di Ben E. King, originariamente registrato da King dal vivo all’Apollo Theater di New York nel 1963 per la Atlantic, e scelto dai Led Zeppelin come pezzo di apertura di quasi tutti i concerti del tour del 1960: «C’ero anche io quella sera alla Albert Hall, ma non mi ricordo niente di quello che è successo!», dice sorridendo: «Stavo volando in mezzo a una specie di grande tempesta». L’aura di invincibilità che circonda i Led Zeppelin comincia a vacillare nel 1975, quando Plant rimane ferito in un incidente d’auto in Grecia. Nell’estate del 1977 i Led Zeppelin cancellano le ultime settimane di un tour sold out in America per la morte improvvisa del figlio di Plant, Karac, a causa di un virus sconosciuto. In seguito, ci sono stati i due concerti all’aperto a Knebworth nel 1979 per promuovere In Through the Out Door, l’ultimo album dei Led Zeppelin, un breve tour europeo nel 1980 e poi più niente.
Page dice che non c’era modo di andare avanti dopo la morte di Bonham: «Ne abbiamo discusso, io e John pensavamo di fare un disco più potente, pieno di riff. Ogni album doveva essere un passo in avanti rispetto a quello precedente, anche se non era il nostro credo». In ogni caso, dice Page, la musica che i Led Zeppelin avrebbero fatto negli anni ’80 «non sarebbe certo stata più leggera».
Dopo lo scioglimento ognuno di loro ha fatto pezzi dei Led Zeppelin nei rispettivi lavori solisti, sotto varie forme. Page e Plant hanno collaborato nello speciale di MTV “Unledded” del 1994 e hanno trascorso gran parte degli anni ’90 in tour insieme: «Ma non erano i Led Zeppelin», insiste Page, «erano due membri dei Led Zeppelin». Jones non viene invitato a partecipare a “Unledded”, anzi scopre la sua esistenza solo quando vede lo show in televisione durante un tour in Germania. Oggi dice che l’ha superata: «È successo tanto tempo fa. L’anno prossimo saranno 40 anni da quando abbiamo iniziato a suonare insieme. È una cosa da non credere».
«Non mi sorprende il fatto che oggi abbiamo ancora questa connessione», dice Page, «è sempre stato così: un attimo prima non c’è niente e un attimo dopo… Boom! La vera tragedia per me è se un giorno non fossi più capace di farlo. Essere in grado di venire qui e lavorare con gli altri è un dono, una cosa che rispetto e apprezzo moltissimo».
C’è solo una differenza tra questa e una vera reunion dei Led Zeppelin: manca Bonzo. Jason è molto schietto nel parlare di cosa voglia dire a livello emotivo essere il sostituto di suo padre, che veniva chiamato Bonzo o The Beast per il suo modo di suonare, ma anche per il suo modo di bere e per il suo comportamento animalesco fuori dal palco. Jason racconta che, dopo le prime prove, sua madre Pat gli ha chiesto come era andata: «E io non me la sono sentita di dire che era andata benissimo. Non volevo togliere niente a papà. Così ho risposto: “È andata bene, ma non come papà”».
«John aveva una tecnica favolosa», dice Page, «ma aveva anche una grande immaginazione. La struttura che ha tirato fuori in Good Times Bad Times nel primo album è una cosa che ancora oggi lascia perplessi molti batteristi. Nessun altro è in grado di farlo. Nessuno ha la stessa immaginazione».
«Io me ne sono accorto subito», dice Jones. La prima volta che hanno provato insieme nel 1968 sono partiti con una cover degli Yardbirds, The Train Kept a Rollin’. «In quanto bassista la mia prima preoccupazione era: “Com’è il batterista?” Se non siamo uniti, è inutile. Abbiamo iniziato a suonare e sembravamo due che avevano fatto venti tour insieme». L’edizione in dvd di The Song Remains the Same, un film che mette insieme in modo singolare immagini girate dal vivo al Madison Square Garden nel 1973 e alcune scene fantasy interpretate dalla band, mostra un John Bonham diverso dall’animale che ogni sera faceva per un quarto d’ora l’assolo di Moby Dick. Bonham guida un trattore nella sua fattoria, gioca a biliardo e bacia Pat, mentre camminano insieme lungo una strada di campagna. In una scena dal valore profetico, si vede Jason piccolissimo suonare la batteria sotto lo sguardo orgoglioso del padre che lo accompagna ai bongos. «Quello era il vero John Bonham», dice Jason, «era un padre di famiglia. In un paio di libri è stato descritto molto male, ma in realtà per lui la cosa più difficile era stare lontano da casa».
Jason ha visto suonare suo padre solo tre volte, ma è l’unico batterista oltre a lui ad aver suonato con i Led Zeppelin negli anni ’70. È successo durante il soundcheck di Knebworth, mentre John controllava l’impianto ascoltando dal prato. Jason aveva 13 anni: «Abbiamo suonato Trampled Under Foot, papà me l’aveva fatta provare per una settimana intera. Gli ho chiesto: “Sarà uguale al disco?”, e lui mi ha risposto: “No, l’assolo sarà più lungo. Aspetta il segnale di Jimmy. Quando alza la mano vuole dire che ha finito”». Durante una delle prove, Jason ha chiesto agli altri di fare un omaggio a John durante il concerto a Londra: «Mi hanno risposto: “Stai facendo un ottimo lavoro, non credi che lui vorrebbe che tu prendessi il merito che ti spetta, invece di fare un passo indietro e dire: eccolo, è tuo?”. Non è stato facile per me, voglio essere rispettoso al massimo. Non mi ha potuto dare gli ultimi 27 anni della sua vita, lasciate che sia io a ridarglieli per una notte». Gli altri non penseranno troppo al passato, almeno non pubblicamente. Robert Plant mostra tutta la sua serenità d’animo e fiducia in se stesso: «Lo faremo con lo spirito giusto, Ahmet guarderà giù e dirà: “Ciao ragazzi”. Bonzo sorriderà. Pat sarà molto felice. Jason si alzerà in piedi e griderà: “Yeah!”. Jimmy farà un inchino. Jones scrollerà le spalle come fa di solito. E io…», dice ritrovando il suo grido da Dio del rock, «io canterò: “baby, baby, baby!”».
Whole Lotta Love
https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/zeppelin-rinati-il-racconto-della-reunion-piu-attesa-della-storia-del-rock/342657/?fbclid=IwAR3bUKPr2vFgP5ycxGe2mDrLFGOx9RPpeKeMXfG1hANl4qEXLW-acoKuPR8

--------------------------



L'Achille che adoro
Achille - La nascita del Pelìde
Non ha sicuramente bisogno di presentazioni il più grande eroe tra tutti gli Achei. Dopo millenni, si parla ancora delle sue gesta, del suo valore e della sua ferocia in battaglia, come si parla anche della sua invulnerabilità e del suo unico punto debole: il tallone. Tuttavia non tutti conoscono le diverse versioni della sua nascita e della sua vita, come neanche il fatto che inizialmente, nei primi poemi come l'Iliade e l'Odissea, non fosse mai stata menzionata né la sua invulnerabilità né il suo famoso tallone.
Achille, che alla nascita venne chiamato Ligirone (che significa "il piangente") nacque dall’unione tra il re di Ftia, Peleo, che era diretto di discendente di Zeus, e l’oceanina Teti, divinità del mare
all'età di nove anni ad Achille venne fatta una profezia dall'indovino Calcante: egli vaticiniò che presto tutti gli Achei avrebbero mosso guerra alla città di Troia, ma che Achille sarebbe morto sotto le mura di essa. Spaventata per la sorte del figlio, sua madre Teti decise di travestirlo da femmina e lo mandò a Sciro per nasconderlo, presso la corte di re Licomede. Lì visse e crebbe insieme alle figlie del re, confondendosi tra di loro. Venne soprannominato "Pirra", cioè la "Fulva", a causa dei suoi capelli biondissimi. Lì visse per nove lunghi anni, ma neanche un indomito guerriero come lui poteva sfuggire al fato e illudere la tela del destino tessuta dalle Moire.
Achilles last stand
Il titolo e il testo quindi si rifanno ad Achille che deve stare in piedi nonostante la vulnerabilità del tallone come gioco-riferimento alla condizione di disabilità temporanea di Plant. Il riferimento alle montagne dell’Atlante oltre che al mito fa anche capo al Marocco, meta di un viaggio magnifico che aveva segnato Plant (è il suo posto del cuore) e dove il cantante avrebbe voluto tornare ma la condizione successiva all’incidente rende impossibile quel bisogno di fuga e di libertà.
C’è però un piano di lettura più profondo. Plant aveva vissuto intensamente la vita del rock and roll ma come anni dopo affermerà lui stesso, nell’incidente era morta una parte di lui. È stato una specie di cerniera, di cesura, inaugurando una stagione più contemplativa e meno potente.
Il bisogno di viaggiare in Marocco non esprime solo il bisogno fisico di sfuggire alla carrozzina ma un bisogno più generale di evadere dalla vita potente ed emozionante ma anche distruttiva di una rock star per un luogo più naturale e contemplativo, un luogo come le alture dell’Atlante dove “le montagne abbracciano il cielo” e una anima libera può elevarsi spiritualmente.
Come nella canzone e come per Achille bisogna però fare i conti col proprio destino e i desideri si scontrano col fato che indirizza là nostre vite e le incanala in una determinate direzione.

----
..e tutto rimane lo stesso....
Guarda le mani, come promettono, evocano, appellano, minacciano, pregano, supplicano, rifiutano, invitano, interrogano, ammirano, confessano, rabbrividiscono, istruiscono,
sono una parte del nostro corpo che in qualche modo rappresenta chi siamo e cosa facciamo nella vita.
La nostra presenza nel mondo inizia dalle mani.❤
Lella..
and everything remains the same....
Look at the hands, how they promise, summon, appeal, threaten, beg, plead, refuse, invite, question, admire, confess, shudder, instruct,
they are a part of our body that somehow represents who we are and what we do in life.
Our presence in the world begins with our hands.


Pearcy mi ha detto..che le bollicine sono frizzanti..fanno il solletico al palato
ma non saranno mai come il piacere che ho a sprigionare
il mio canto ilare e sognante..❤️
io sono le bollicine❤️


.e tutto rimane lo stesso....
Guarda le mani, come promettono, evocano, appellano, minacciano, pregano, supplicano, rifiutano, invitano, interrogano, ammirano, confessano, rabbrividiscono, istruiscono,
sono una parte del nostro corpo che in qualche modo rappresenta chi siamo e cosa facciamo nella vita.
La nostra presenza nel mondo inizia dalle mani.❤
Lella..
and everything remains the same....
Look at the hands, how they promise, summon, appeal, threaten, beg, plead, refuse, invite, question, admire, confess, shudder, instruct,
they are a part of our body that somehow represents who we are and what we do in life.
Our presence in the world begins with our hands.



le storie dietro delle foto perle rare
LED ZEPPELIN: RARO BOOTLEG DELLE PROVE PRIMA DEL CONCERTO
Questo raro estratto che vi proponiamo oggi è sicuramente uno dei più discussi tra gli appassionati dei Led Zeppelin. Si combatte tra chi lo associa alle prove tenutesi al Chicago Auditorium il 6 luglio del 1973, chi invece associa la registrazione a quelle del 17 Gennaio del 1975 al Metropolitan Sports Center in Minneapolis.
Chi sostiene la data più tarda fa notare che la voce di Robert Plant sembra essere chiaramente quella più affaticata della metà dei '70; inoltre, è presente del materiale musicale contenuto poi nell'album Chi sostiene la data più tarda fa notare che la voce di Robert Plant sembra essere chiaramente quella più affaticata della metà dei '70; inoltre, è presente del materiale musicale contenuto poi nell'album Physical Graffiti, pubblicato il mese successivo.
D'altronde, chi invece rimarca l'attribuzione al '73 lo fa sostenendo che comunque molti brani del disco erano già parzialmente strutturati qualche anno prima e difatti nelle registrazioni si sentono strutture per certi versi non ancora "sgrezzate" per come saranno nell'album. In più, lo stato della voce di Plant poteva anche essere un calo temporaneo.
Indipendentemente da chi ha ragione, è sicuramente un documento molto interessante.
Led Zeppelin - Soundcheck 1973 Awesome RARE
https://youtu.be/7gnEYJMZAQk Led Zeppelin at an unknown venue on an unknown date, probably sometime between May and July, 1973. Many dates are speculated, but none are confirmed. This soundcheck recording is everywhere, so I figured I'd do it some justice. I remastered the entire thing, and edited it down to make it as coherent as possible. 0:00 Sugar Baby (Strawberry Jam) [Unknown, probably Page and Plant] 3:22 The Wanton Song {Work in Progress} [Page, Plant] 4:51 The Rover [Page, Plant] 8:55 Night Flight [Jones, Page, and Plant] 11:31 School Days [Chuck Berry] 14:16 Nadine [Chuck Berry] 15:17 Around and Around [Chuck Berry] 18:04 Move On Down the Line [Roy Orbison] 19:41 Please Don't Tease [Cliff Richard] 22:17 Move It [Cliff Richard] 23:39 Dynamite [Cliff Richard] 24:23 Shakin' All Over [Johnny Kidd, Gus Robinson] 26:56 Hungry For Love [Gordon Mills] 28:37 I'll Never Get Over You [Gordon Mills] 30:51 Reelin' and Rockin' [Chuck Berry]
Led Zeppelin at an unknown venue on an unknown date, probably sometime between May and July, 1973. Many dates are speculated, but none are confirmed. This soundcheck recording is everywhere, so I figured I'd do it some justice. I remastered the entire thing, and edited it down to make it as coherent as possible. 0:00 Sugar Baby (Strawberry Jam) [Unknown, probably Page and Plant] 3:22 The Wanton Song {Work in Progress} [Page, Plant] 4:51 The Rover [Page, Plant] 8:55 Night Flight [Jones, Page, and Plant] 11:31 School Days [Chuck Berry] 14:16 Nadine [Chuck Berry] 15:17 Around and Around [Chuck Berry] 18:04 Move On Down the Line [Roy Orbison] 19:41 Please Don't Tease [Cliff Richard] 22:17 Move It [Cliff Richard] 23:39 Dynamite [Cliff Richard] 24:23 Shakin' All Over [Johnny Kidd, Gus Robinson] 26:56 Hungry For Love [Gordon Mills] 28:37 I'll Never Get Over You [Gordon Mills] 30:51 Reelin' and Rockin' [Chuck Berry]
(LZ Minneapolis tour rehearsals 1975)
FIRST ALBUM:
– “The Bells” (with Steve Winwood)
– “Babe I’m Gonna Leave You” (with Steve Winwood)
– Untitled guitar/keyboard instrumentals
– Unknown soul ballad (mentioned by Page in 2009)
– “Chest Fever” (rehearsed, maybe recorded)
– “Flames” (rehearsed, maybe recorded)
– “As Long As I Have You” (rehearsed, maybe recorded)
– “Fresh Garbage” (possibly rehearsed)
– “Watch Your Step” (rehearsed but probably not recorded)
– “The Train Kept A-Rollin'” (rehearsed but probably not recorded)
Led Zeppelin-As Long As I Have You Medley part1
Led Zeppelin As Long As I Have You Medley part2
SECOND ALBUM:
– “Sugar Mama” (June 1969, Morgan Studios)
– rest of Bonham’s solo from “Moby Dick”
Led Zeppelin-Suga Mama
THIRD ALBUM:
– “Jennings Farm Blues (instrumental electric version of BRON YR AUR STOMP ndtim)” (December 1969, Olympic Studios)
– “Blues Mama” (May 1970, Olympic Studios)
– all-piano-piece by John Paul Jones
– possibly an early version of “Down By The Seaside”
– unknown song titles (at least 17 songs were written for the album, but only 14 are confirmed to have been recorded)
Led Zeppelin - Feel So Bad - That's Alright Mama
FOURTH ALBUM:
– “St. Tristan’s Sword” (1970)
– “Sloppy Drunk” (possibly just an early title for “Boogie With Stu”)
– possibly an early version of “No Quarter”
– unknown song titles (at least 14 songs were written for the album, but only 11 are confirmed to have been recorded)
HOUSES OF THE HOLY:
– “Slush” (possibly just an early title for “The Rain Song”)
The Rain Song "è una ballata di oltre 7 minuti di lunghezza. Il chitarrista Jimmy Page ha originariamente costruito la melodia di questa canzone nella sua casa di Plumpton, in Inghilterra, dove aveva recentemente installato una console da studio. Un nuovo modello Vista, è stato in parte realizzato dal Pye Mobile Studio che era stato utilizzato per registrare la performance della Royal Albert Hall del 1970 e l'album The Who's Live at Leeds.
Page è stato in grado di portare un arrangiamento completo della melodia, per il quale il cantante Robert Plant ha composto alcuni testi. Questi testi sono considerati dallo stesso Plant la sua migliore performance vocale complessiva. La canzone presenta anche un mellotron suonato da John Paul Jones per aggiungere all'effetto orchestrale, mentre Page suona una chitarra Danelectro.
Sicuramente questa canzone ha il testo più intenso scritto da Plant.
“Tu sei luce del sole nella mia crescita. Sentivo cosi poco calore prima”. Un verso semplice ma proprio per questo devastante, che immortala questa poesia tra le più belle canzoni d’amore mai scritte. E poi, una di quelle melodie che riesce a farti cambiare dimensione…
La leggenda vuole che sia nata per controbattere all’affermazione di George Harrison riguardo il fatto che i Led Zeppelin componessero poche ballad. L’essenza languida e finanche sensuale del brano si trasforma nel finale in un senso di liberazione, un lasciarsi alle spalle “le tenebre” carico di positività e rinnovata saggezza. Ed è su queste sensazioni, su questi ampi spazi carezzati dal vento, dove infelicità e gioia sembrano alternarsi e dipendere da un meccanismo naturale, che anche noi ci lasciamo trasportare, nel personale perseguimento della nostra, unica felicità.
versione acustica, molto emozionante di Plant e Page.
– “Friends” (with the Bombay Symphony Orchestra)
– “Four Sticks” (with the Bombay Symphony Orchestra)
1972 Friends Final Mix Take 1 1972 Complete Bombay Sessions
1972 Four Sticks Final Mix Stereo 1972 Complete Bombay Sessions
PHYSICAL GRAFFITI:
– “Let There Be Drums” (October 1973, Headley Grange)
– “Baby I Don’t Care” (October 1973, Headley Grange)
– “Jailhouse Rock” (October 1973, Headley Grange)
– “One Night” (October 1973, Headley Grange)
– “Don’t Be Cruel” (October 1973, Headley Grange)
– “The Girl Of My Best Friend” (October 1973, Headley Grange)
– “Money Honey” (October 1973, Headley Grange)
– “Summertime Blues” (October 1973, Headley Grange)
– 3 alternate versions of “In The Light” (1973-74, Headley Grange)
– “Swan Song” (February 1974, Headley Grange)
– “Lost In Space” (1973-74)
Rare* Led Zeppelin In The Light *In The Morning*
Led Zeppelin Physical Graffiti Outtake *Swan Song*
PRESENCE: da passare su album foto
– “Don’t Start Me Talkin'” (October 1975 rehearsal at SIR Studios)
– “Minnie The Moocher/Tea For One” (October 1975 rehearsals at SIR Studios)
Outtake - Don't Start Me Talking
IN THROUGH THE OUT DOOR: da passare su album foto
– “Fire” (May 1978 rehearsal at Clearwell Castle)
– unknown song title (brief clip available on bootleg as ‘Polar Studio Fragment’)
– unknown song title (drum track available on bootleg)
Led Zeppelin In Through The Outdoor Sessions (1978)
Led Zeppelin In Through The Outdoor Sessions (1978)
73:59): All My Love, Fire, Carouselambra, canzone sconosciuta, Wearing And Tearing, Fool In The Rain, Hot Dog, In The Evening, Southbound Suarez, Darlene, Fool In The Rain
In Through The Outdoor Sessions è un'altra eccellente raccolta di outtakes precedentemente disponibili dalle sessioni finali in studio dei Led Zeppelin. La qualità del suono su Boogie Mama è paragonabile alle migliori versioni disponibili di questi nastri, ed è confezionata in un attraente digipack e molto conveniente per il collezionista medio.
Il disco inizia con l'incredibile outtake di "All My Love" registrato a Stoccolma nel novembre 1978. Questa è la ripresa usata per la versione finale, ma manca di sovraincisioni, l'assolo di tastiera nel mezzo e non si dissolve. La sezione finale, che è stata purtroppo modificata, ha un piccolo assolo di chitarra lirico di Jimmy Page.
Le due tracce successive risalgono alle demo di Clearwell Castle del maggio 1978. Questa è stata la prima prova della band degli Zeppelin dalla brusca fine del tour dell'anno precedente a causa della tragedia personale di Robert Plant. È una registrazione amatoriale che contiene la traccia incompiuta "Fire". Questo suona come l'inizio di quella che sarebbe una traccia epica scritta e dominata da Page. è in contrasto con i numeri dominati dalle tastiere che avrebbero formato l'album finale con la forte batteria di Bonham e Page che prendeva il volo nel caos. È simile a "When The Levee Breaks", ed è un peccato che gli Zeppelin non abbiano mai completato la canzone.
Il numero si interrompe per alcune conversazioni prima che il nastro si interrompa. Questa canzone purtroppo non è mai passata oltre il palco delle prove e, per quanto ne sappiamo, non è mai stata registrata in studio.
Ci sono tre riprese del brano di John Paul Jones scritto "Carouselambra". Le tre riprese arrivano fino alla prima sezione. Gli altri due, il ponte a movimento lento suonato sul doppio manico e le sezioni "disco" dal ritmo veloce, non sarebbero stati scritti fino a molto tempo dopo.
Si dice che gli Zeppelin lo abbiano provato per i concerti di Knebworth e il successivo tour estivo in Europa, ma non sono mai arrivati ​​alla scaletta. Si dice anche che questo sarebbe stato presentato nel tour nordamericano tra la fine del 1980 e l'inizio del 1981, ma con la fine della band non lo sapremo mai. Questo è quanto di più vicino abbiamo a una versione live di questo pezzo ed è piacevole sentirlo suonare con abbandono.
Il resto del disco è occupato da mix alternativi di canzoni dalle sessioni di Stoccolma alla fine del 1978 che hanno prodotto In Through The Outdoor a partire dalla "canzone sconosciuta", un frammento di otto secondi di Dio sa cosa.
"Wearing And Tearing" sarebbe stato un EP speciale per commemorare i concerti di Knebworth, ma è stato demolito e non sarebbe stato pubblicato fino a Coda del 1982. Questa è la versione finale del pezzo con un count-in di Bonham e ulteriori interiezioni di Plant durante la canzone.
"Fool In The Rain" inizia con un count-in di Bonham. E Plant, riferendosi al sapore latino della canzone, grida "quartro!" C'è un ulteriore "oh sì" all'inizio, ma mancano il fischio, la voce di Plant al ponte e l'assolo di chitarra.
"Hot Dog" è lo stesso della versione finale tranne che con l'assolo di chitarra mancante e Plant che lancia in divertenti interiezioni come "questo è il mio tipo di musica" e "dai, signor Philips, puoi farlo di nuovo".
"In The Evening" suona noioso e confuso rispetto agli altri. Dal momento che ha la voce, l'assolo di chitarra e le sovraincisioni di voce e chitarra, questo è il prodotto finale ma ha un'introduzione drone piuttosto che quella utilizzata per la ripresa finale.
Questa è una versione molto forte di Boogie Mama. Negli ultimi due anni hanno rilasciato diversi ottimi titoli Zeppelin. In Through The Outdoor Sessions, pur avendo del materiale comune, offre un'ottima presentazione per coloro che potrebbero non averlo già, o per coloro che non possono permettersi i costosi set Empress Valley e Scorpio.
Led Zeppelin May 1978 rehearsal at Clearwell Castle in England da passare su album foto
This is something I found on a website that a friend of mine sent me. A song called Fire. Recorded in May 1978 at Clearwell Castle in England. Rehearsals right before they recorded "In Through the Out Door".
Fire (Say You're Gonna Leave Me) is an outtake from the Clearwell Castle Sessions, recorded in 1978. Led Zeppelin composed and rehearsed some new material of their album In Through the Out Door there in 1978. Years later, this song was used by Jimmy Page for his album The Firm, recorded with his new band. The song's riff became part of Closer, the first track of The Firm self-titled and first album, released in 1985. The powerful Hard Rock style of the song put off to the epic parts of Achilles Last Stand, the best song from Led Zeppelin's album Presence, released in 1976.
THE COMPLETE BBC SESSION GIA’ PASSATO SUL ALBUM FOTO
Provided to YouTube by Rhino Atlantic Whole Lotta Love (Medley) (1/4/71 Paris Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar, Theremin: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Bass Guitar: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Arthur Crudup Writer: Bukka White Writer: Doc Pomus Writer: Jimmy Page Writer: John Bonham Writer: John Lee Hooker Writer: John Paul Jones Writer: Mort Shuman Writer: Robert Plant Writer: Willie Dixon
Travelling Riverside Blues (29/6/69 Top Gear) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Guitar: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant Writer: Robert Johnson
The Girl I Love She Got Long Black Wavy Hair (Live on Tasty Pop Sundae from BBC Sessions) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Guitar: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant Writer: John Paul Jones Writer: John Bonham Writer: John Estes Writer: Willie Dixon Writer: Robert Johnson
You Shook Me (10/8/69 Playhouse Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Pedals Keyboards: John Paul Jones Organ: John Paul Jones Harmonica, Vocals: Robert Plant Writer: J B Lenoir Writer: Willie Dixon
Stairway to Heaven (Live: 1/4/71 Paris Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Pedals Keyboards: John Paul Jones Organ: John Paul Jones Electric Piano: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant.
Since I've Been Loving You (1/4/71 Paris Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Pedals Keyboards: John Paul Jones Organ: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant Writer: John Paul Jones
Led Zeppelin - Live in Bloomington, MN (Jan. 18th, 1975) - NEW SOUNDBOARD PORTIONS
https://youtu.be/-i5_4CArPL4 già passato su album foto
At long last, a portion of the soundboard for the band's first show of their 1975 North American tour has just come out. This show is notable for occurring before Plant became sick with the flu, and for its unique setlist. Special thanks to TAFCIA for liberating and transferring this soundboard!
0:00 Intro
1:02 The Song Remains the Same
6:18 The Rain Song
14:58 Kashmir
23:49 The Wanton Song (cut)
Bootleg: Led Zeppelin: Wanton Song 1975 Met Center (no label)
Silver CD - EAC - WAV - TLH - FLAC
Due frammenti di una registrazione inedita della performance dei Led Zeppelin del 18 gennaio 1975 a Minneapolis sono emersi online all'inizio di questa settimana.
Non sono state rilasciate registrazioni del pubblico o della tavola armonica dello spettacolo, rendendo gli snippet potenzialmente il primo audio dello spettacolo emerso dal 1975.
Il primo campione mostra Robert Plant che racconta alla folla l'infortunio di Jimmy Page al suo dito. "Jimmy ha avuto la sfortuna di rompersi una delle sue dita ... una delle sue dita", dice, prima dell'inizio di "The Song Remains The Same".
Il secondo esempio include Plant che fa riferimento a "Kashmir", che presumibilmente la band ha appena suonato, e poi introduce "The Wanton Song". Lo snippet termina a metà della canzone.
Recensione di giornali: i Led Zeppelin sono scesi a Minneapolis lo scorso fine settimana e hanno dimostrato a una folla gremita di oltre 20.000 devoti che è ancora la prima band heavy metal rock and roll al mondo.
Il concerto, che ha dato il via al tour nordamericano della band nel 1975, ha segnato la prima apparizione dei Led Zeppelin su questo lato dell'Oceano Atlantico in quasi 18 mesi. Pochi gruppi sono in grado di avvicinarsi al livello di energia che Jimmy Page e la compagnia hanno mantenuto dall'inizio alla fine durante la performance di 2 ore e mezza di Zep. Ancora intatti dopo quasi sette anni insieme come un'unità musicale compatta e coesa, i Led Zeppelin si sono evoluti dai suoi inizi come un gruppo blues pesante, specializzato in prosciutti lunghi serpeggianti in un sofisticato gruppo rock professionale ad alta energia, in grado di vendere fino a 50.000- sede di uno stadio di calcio dopo l'altro tutto da solo, senza il beneficio di un atto di riscaldamento.
Il gruppo è apparso sul palco quasi esattamente all'orario di inizio previsto per le 20:00, con un fragoroso ruggito dalla folla e ha fatto irruzione nel Rock and Roll, guidato dalle linee di chitarra dure e taglienti di Jimmy Page. Con l'eccezione di Moby Dick, la vetrina standard della band per il batterista John Bonham, e un breve estratto di 30 secondi da Whole Lotta Love durante il bis, il gruppo ha limitato la sua attenzione ai suoi album più recenti, Led Zeppelin 4 e Houses Of The Holy, insieme a una serie di selezioni dal suo prossimo LP Physical Grafitti. Il nuovo materiale è stato un punto culminante particolare, in particolare Kashmir, un numero minacciosamente lunatico con alcuni intriganti lavori di sintetizzatore di John Paul Jones e Trampled Underfoot, un rocker in ascesa il cui titolo è molto autoesplicativo. Una tremenda Una tremenda versione di Stairway To Heaven,
È stata la presenza scenica dinamica del gruppo che mi ha colpito più di ogni altra cosa. Questi ragazzi sono totalmente responsabili della situazione in ogni momento, con l'istrionismo vocale travolgente di Plant e il corpo allampanato e biondo (estremamente sexy, secondo la maggior parte delle ragazze con cui ho parlato prima e dopo lo spettacolo) che attira l'attenzione di tutti. . Page è diventato un performer energico ed eccitante, saltellando e scambiando sorrisi consapevoli con Plant mentre lancia una serie di assoli stupendi, ognuno più incredibile del precedente.
Altre chicche per la serata includevano arrangiamenti straordinariamente potenti di When The Levee Breaks e The Song Remains The Same, che, insieme al materiale Physical Graffiti, venivano eseguiti per la prima volta, secondo Plant. Verso la fine, Plant si è scusato con il pubblico perché la band era "arrugginita". Non doveva preoccuparsi: se i Led Zeppelin funzionassero solo a metà velocità, mi sarebbe difficile immaginare quanto sarebbe stata sensazionale questa band in una buona notte!
Durante la sua lunga permanenza in cima alla classifica del rock heavy metal, i Led Zeppelin hanno affrontato e sconfitto le sfide di un numero incalcolabile di pretendenti al suo trono, e se la performance dello scorso sabato è un'indicazione di ciò che verrà, dubito seriamente che esiste una band capace di eguagliare, molto meno di superare, ciò che i Led Zeppelin potrebbero fare nel sonno. Il superbo sistema audio del gruppo e gli effetti di luce colorati, che hanno immerso gli artisti in una varietà Avide di colori intensi; aggiunto considerevolmente all'effetto complessivo. In questa epoca altamente inflazionistica, i Led Zeppelin danno ai suoi fan il valore dei loro soldi e anche di più. Cinque anni fa ho pagato volontariamente $ 10 per un biglietto della diciottesima fila per lo spettacolo del gruppo nello stesso Bloomington Sports Center (1970), la casa del club di hockey del Minnesota North Stars,
Mi sarebbe piaciuto vedere il gruppo suonare più a lungo, e dubito che ci fossero più di una manciata di persone che avrebbero lasciato l'edificio se il gruppo avesse suonato 15 bis nelle prime ore del mattino. - Free Press, 23 gennaio 1975 .
At long last, a portion of the soundboard for the band's first show of their 1975 North American tour has just come out. This show is notable for occurring before Plant became sick with the flu, and for its unique setlist. Special thanks to TAFCIA for liberating and transferring this soundboard! 0:00 Intro 1:02 The Song Remains the Same 6:18 The Rain Song 14:58 Kashmir 23:49 The Wanton Song (cut) Bootleg: Led Zeppelin: Wanton Song 1975 Met Center (no label) Silver CD - EAC - WAV - TLH - FLAC
già passato su album
Most people know the soundboard for this show (known as "Flying Circus") or the excellent matrix by Bluecongo (known as "Four Blocks in the Snow"), but the raw audience source is damn good in and of itself. Stairway once again had to be edited due to copyright. 0:00 Intro 1:46 Rock and Roll 5:26 Sick Again 11:58 Over the Hills and Far Away 21:01 In My Time of Dying 33:14 The Song Remains The Same 38:42 The Rain Song 47:58 Kashmir 57:35 No Quarter 1:16:08 Trampled Underfoot 1:25:16 Moby Dick 1:46:05 Dazed and Confused 2:19:15 Stairway to Heaven (partial) 2:31:38 Whole Lotta Love 2:33:02 Black Dog 2:40:33 Heartbreaker/That's Alright Mama Bootleg: AUD Master Cassette - DAT - CD - SHN
You're watching Led Zeppelin perform 'I Can't Quit You Baby' in front of a sold out crowd, live at Royal Albert Hall in 1970. già passato su album
Led Zeppelin - Kashmir (Stereo) già passato su album
già passato su album
Bron y Aur Stomp on Led Zeppelin's 1977 tour. CLICK HERE FOR JAZZ 7:53 The concert was shot on film cameras that were not set for the low light levels on stage. The result is both artistic and frustrating at times.
Bron y Aur Stomp on Led Zeppelin's 1977 tour. CLICK HERE FOR JAZZ 7:53 The concert was shot on film cameras that were not set for the low light levels on stage. The result is both artistic and frustrating at times.
già passato su album
25 MAGGIO - EARLS COURT ARENA, LONDRA, REGNO UNITO (DOMENICA, 20:00) Il
DJ Alan "Fluff" Freeman ha presentato la band. L'intero concerto è stato registrato e filmato professionalmente. I frammenti sono stati usati nel video promozionale di "Whole Lotta Love" nel 1997, Latter Days - The Very Best Of Led Zeppelin Volume 2 nel 2000 e DVD nel 2003. l'ultima esibizione in assoluto di Dazed And Confused.
Stairway To Heaven era dedicato alla figlia di Plant: "Carmen - questa canzone è per una bambina che si siede probabilmente chiedendosi di cosa si tratta ... quindi, dov'è il ponte? Beh, Carmen, hai avuto la possibilità di scoprire dove si trova il ponte ... e se lo sai, fammelo sapere dopo lo spettacolo. "
al minuto 2.53.16 la dedica a sua figlia Carmen..
led zeppelin live 25/05/1975 ful(show completo)
Led Zeppelin - Immigrant Song - Rehearsal/Practice Tape già passata su album
Led Zeppelin - The Wanton Song - Practice Rehearsal Soundcheck Tape già passata su album
The Wanton Song - Led Zeppelin live in Indianapolis (25/1/1975) già passata su album
hanno iniziato e Percy ha avuto un raffreddore, un terribile terribile e un raffreddore che ha rovinato la vita, Jimmy ha avuto un dito rotto, ..alcuni problemi anche Jonesy e Bonzo
in questo concerto Robert canta in tonalità più bassa, dato che ha un raffreddore ancora fastidioso..
non è stato un ottimo live...in quella sera...Robert lo dice all'inizio che la sua voce ha problemi
Led Zeppelin outtakes/studio sessions già passato su album
Led Zeppelin outtakes/studio sessions
Robert canta a cappella....
e si vanno un sacco di risate....
parte da solo..poi si aggiunge la chitarra..poi la batteria..
blues all'estrema potenza..
Led Zeppelin outtakes/studio sessions
posto un commento che ho già descritto in altri post....cosa dobbiamo aggiungere?...niente..tutto è nato..tutto si è compiuto..e possiamo dire..solo...c'eravamo..e ci siamo ancora...questa è l'Arte con la A maiuscola..perchè la musica è un patrimonio della intera esperienza umana..a volte io penso che ci siano genialità aliene..nascono..arrivano dritto a compimento dell'intento preposto e ne solcano poi il cammino futuro..
Led Zeppelin In My Time of Dying già passato su album
Led Zeppelin In My Time of Dying
Led Zeppelin In My Time of Dying https://youtu.be/B9lBKVjuNFU
Led Zeppelin: Communication Breakdown 5/25/1975 HD già compreso in album foto
Led Zeppelin: Communication Breakdown 5/25/1975 HD con balletto compreso
Led Zeppelin - Ripartizione della comunicazione live maggio / 25/1975
Robert ha parlato:
Un momento.
Vorremmo farne un altro. Stiamo solo facendo una chiacchierata, se volete scusarci un minuto. Beh, nel frattempo, vedrai che i signori con le camicie bianche passeranno un cappello perché l'attrezzatura e Dennis ci costano così tanto che abbiamo preso, non abbiamo pane per volare via dal paese. Quindi, se vedete arrivare un cappello, metteteci il pane dentro. Qualcuno deve fare soldi da qualche parte. Aspetta un minuto. Stiamo solo provando a pensare se mai avessimo avuto qualche colpo. Non facciamo saltare la nostra immagine facendo due chiacchiere, vero? C ' è un gentiluomo quaggiù che, che ci ha suggerito di Credo che dovremmo farlo, sì, ok? Questo è un problema che non capiamo, ma forse alcuni, alcune persone sì. Charles Scharr Murry, ovunque tu sia, continua a prendere le pillole.
---------------------------------------------------------------------
Beh, sono passate circa tre ore quarantacinque minuti da quando siamo arrivati, ed è ora di tornare indietro e ascoltare Bob Marley and the Wailers. Grazie mille per averci mostrato che l'Inghilterra è ancora viva e viva. Ed è buona notte da parte mia e buona notte da parte sua. Buonanotte e attenzione al Santo Graal.
Berkeley, California 1971. GIà PASSATO SU ALBUM FOTO
Berkeley, California 1971.
Boogie Chillun'- Hello Mary Lou - My Baby Left Me - Mess O' Blues 9-14-71
Led Zeppelin - For What It's Worth (Buffalo Springfield cover GIà PASSATO SU ALBUM FOTO
Led Zeppelin che coprono dal vivo For What it's Worth di Buffalo Springfield. In questo video sono incluse due esibizioni dal vivo della copertina. Il primo è stato durante il medley Communication Breakdown registrato nel famoso bootleg "Live on Blueberry Hill", il secondo viene da un'esecuzione molto più oscura e inquietante della canzone registrata dal vivo a Seattle il 21 marzo 1975, entrambi sono tra i miei preferiti momenti live dei Led Zeppelin. BTW aggiungi & fmt = 18 alla fine dell'URL per ottenere un suono di alta qualità.
Inoltre è estremamente bello quando Plant canta alcuni testi di I Shot the Sheriff nella seconda versione.
Led Zeppelin - For What It's Worth (Buffalo Springfield cover
Led Zeppelin che coprono dal vivo For What it's Worth di Buffalo Springfield. In questo video sono incluse due esibizioni dal vivo della copertina. Il primo è stato durante il medley Communication Breakdown registrato nel famoso bootleg "Live on Blueberry Hill", il secondo viene da un'esecuzione molto più oscura e inquietante della canzone registrata dal vivo a Seattle il 21 marzo 1975, entrambi sono tra i miei preferiti momenti live dei Led Zeppelin. BTW aggiungi & fmt = 18 alla fine dell'URL per ottenere un suono di alta qualità.
Inoltre è estremamente bello quando Plant canta alcuni testi di I Shot the Sheriff nella seconda versione.
LED ZEPPELIN-"BLUEBERRY HILL" GIà PASSATO SU ALBUM FOTO
Led Zeppelin nel 1970 che si esibivano a Blueberry Hill su
Led Zeppelin nel 1970 che si esibivano a Blueberry Hill su
LED ZEPPELIN-"BLUEBERRY HILL"
Una performance audio bootleg dei Led Zeppelin nel 1970 che si esibivano a Blueberry Hill suonando la canzone "Blueberry Hill" Tutte le immagini in questa presentazione sono del 1970, anno di questo concerto.

-------------------------
Robert canta a cappella....
e si vanno un sacco di risate....
parte da solo..poi si aggiunge la chitarra..poi la batteria..
blues all'estrema potenza..
Led Zeppelin outtakes/studio sessions
cosa dobbiamo aggiungere?...niente..tutto è nato..tutto si è compiuto..e possiamo dire..solo...c'eravamo..e ci siamo ancora...questa è l'Arte con la A maiuscola..perchè la musica è un patrimonio della intera esperienza umana..a volte io penso che ci siano genialità aliene..nascono..arrivano dritto a compimento dell'intento preposto e ne solcano poi il cammino futuro..


"Suonava la batteria come qualcuno che non sapeva cosa sarebbe successo dopo, come se fosse in equilibrio sul bordo di un burrone. Da allora nessuno è più riuscito ad avvicinarsi a lui, e non credo che in futuro nessuno sarà mai capace di farlo. Sarà per sempre il più grande batterista di tutti i tempi"
Dave Grohl (Nirvana e Foo Fighters)
---------------
. il rumore che diventa suono, il battito che diventa ritmo, f spingere la nostra vita a tutta velocità e non smettete mai di fare rivoluzioni... la luna diventa il sole, la notte il giorno, perché dietro ogni persona se ne nasconde un'altra, forse più bella, forse più nuova...siamo noi con tutto quel bagaglio di meraviglia..e Bonzo era ed è meraviglia🥰
Lella.



------

..e per ricordare che Robert è stato operato a noduli alle corde vocali nel 1974 cosa assai abituale in cantanti che hanno e usano tonalità quasi a freddo nel cantare
,infatti i primi concerti negli stati uniti del 1975 ha fatto un pò fatica..ma poi..cambiando cure e svariati dottori è riuscito a ritrovare equilibrio..
cosa che negli agli inizi anni 90 lo vede ancora in difficoltà, con l'aggravante che gli fu predetto che doveva smettere di cantare perchè avrebbe perso la voce,
ma facendo leva su professionisti più competenti e sulla "ginnastica vocale" come si chiama in gergo, ha scongiurato tutto ciò...
certo la sua voce ha calato di un tono..ma la potenza di estensione è incredibilmente eterogenea..anzi in alcuni vibrati più profonda..
lui è sempre stato capace di modulare la sua timbrica come nessun altro ha mai fatto..cantanti versatili come lui non ce ne sono..
a parte quel mio mito d'anima e di cuore8per me) che è Michael Jackson..due genialità e talenti stratosferici..diversi fra loro..
ma unici nel loro genere...
Since I've been loving you from No Quarter: Jimmy Page and Robert Plant Unledded with the London Metropolitan Orchestra Vocals: Robert Plant...
.and to remember that Robert was operated on for vocal cord nodules in 1974, which is very common in singers who have and use almost cold tones when singing
In fact, during his first concerts in the United States in 1975 he struggled a bit... but then... changing treatments and various doctors he managed to find his balance again...
something which in the early 90s still saw him in difficulty, with the aggravating circumstance that he was told that he would have to stop singing because he would lose his voice,
but by leveraging more competent professionals and "vocal gymnastics" as it is called in jargon, he averted all of this...
certainly his voice has dropped a tone...but his power of extension is incredibly heterogeneous...in fact in some vibratos it's deeper...
he has always been able to modulate his tone like no one else has ever done... there are no versatile singers like him...
apart from that myth of my soul and heart8 for me) which is Michael Jackson..two geniuses and stratospheric talents..different from each other..
but one of a kind...
Since I've been loving you from No Quarter: Jimmy Page and Robert Plant Unledded with the London Metropolitan Orchestra Vocals: Robert Plant...

-----


Robert Plant - Little Sister 1979..in un intervallo dopo il concerto live dei LED..del 1979
gli fu chiesto di partecipare..prima di cominciare poi il tour 1980
e questa è veramente una chicca stratosferica..
..e per ricordare che Robert è stato operato a noduli alle corde vocali nel 1974 cosa assai abituale in cantanti che hanno e usano tonalità quasi a freddo nel cantare
,infatti i primi concerti negli stati uniti del 1975 ha fatto un pò fatica..ma poi..cambiando cure e svariati dottori è riuscito a ritrovare equilibrio..
cosa che negli agli inizi anni 90 lo vede ancora in difficoltà, con l'aggravante che gli fu predetto che doveva smettere di cantare perchè avrebbe perso la voce,
ma facendo leva su professionisti più competenti e sulla "ginnastica vocale" come si chiama in gergo, ha scongiurato tutto ciò...
certo la sua voce ha calato di un tono..ma la potenza di estensione è incredibilmente eterogenea..anzi in alcuni vibrati più profonda..
lui è sempre stato capace di modulare la sua timbrica come nessun altro ha mai fatto..cantanti versatili come lui non ce ne sono..
a parte quel mio mito d'anima e di cuore che è Michael Jackson..due genialità e talenti stratosferici..diversi fra loro..
ma unici nel loro genere...


--------


suonano alla porta..
rappresentanti Furetto..
beh mi è venuto un colpo..
prestante, biondo scuro riccioli velati grigi codino..con biglietto da visita..
era Robert che mi chiedeva se avevo bisogno di una dimostrazione pulizia casa..ha cambiato merce da vendere..non asfalta più le strade..
ma ha asfaltato me!!..roba da non crederci""".si dice che tutti noi abbiamo sosia sparsi per il Mondo.."vuoi vedere che Pearcy ha un duplicato..
un buongiorno così me lo sognavo!!!! e giuro è la verità!!!💞💞
Buongiorno "asfaltato"Zeppfamily💞


---------------------------------------------
ROBERT PLANT: L’UGOLA DIONISIACA DELL’HARD ROCK, blues..invenzione carisma talento..NON SOLO LED ZEPPELIN
https://www.facebook.com/notes/1787852621390559/

Blues..invenzione..carisma..talento..fascino


Non ci siamo classificati. E non credo che ci siamo lanciati contro il pubblico tanto quanto molte altre persone che dicono di no - non ci mettiamo sulla via della gloria. Ma tre anni sono un tempo così breve per iniziare a fare una grande valutazione. Abbiamo avuto l'opportunità di essere delle star incredibili superduper, e avremmo potuto vivere molto di più di quanto abbiamo fatto, ma penso che sia solo un caso di trattenersi tutto il tempo, perché se prendi le redini tu, finisci per distruggere te stesso - esagerando, suonando, vivendo e scoprendo improvvisamente che le cose del tuo passato non si adattano affatto a ciò che stai facendo ora. Quindi è molto meglio per me tornare a casa ed essere come sono stato per anni e anni e anni, piuttosto che creare un nuovo essere di me stesso ... - Robert Plant(Rock Magazine, agosto 1971)

immagine

testimonianza giornaliera. 2011

.....❤️🙏

. È successo al suo spettacolo del 20 aprile a Seattle. Gli avevamo realizzato una tracolla per chitarra in pelle con disegni di uccelli e foglie con un centrotavola "R" decorato con perline. Abbiamo aspettato che arrivasse il suo autobus prima dello spettacolo, e quando è arrivato siamo stati in grado di attirare la sua attenzione e fargli il suo regalo. È stato incredibilmente gentile, ringraziandoci più volte e firmando un paio di autografi per noi. Dopo essere entrato nell'edificio per il sound check, si è persino preso la briga di rimandare fuori il suo road manager con foto promozionali patinate firmate personalmente per ciascuno di noi. Si è anche offerto di coprire i nostri biglietti per entrare nello spettacolo se non li avevamo già, e il tour manager ci ha detto che lo avevamo "davvero toccato". È stata una serata davvero bellissima che ricorderemo per il resto della nostra vita.

Stiamo rivivendo questo ricordo da quando è stato esattamente un anno fa. Siamo ancora in soggezione per la sua gentilezza e speriamo di essere abbastanza fortunati da vedere un altro dei suoi spettacoli un giorno.

immagine

Robert Plant?..
lo adoro....

Diciamolo subito: Robert Plant è un mattacchione. E con lui anche la più formale della conferenze stampa si trasforma in un happening di aneddoti e risate. Sa come tenere desta la platea, l'ex Zep, persino quella un po' sonnacchiosa dei giornalisti mattutini, ancora in debito di sonno e caffè. Alto, capelli un pò più corti, jeans e camicia, qualche chilo di troppo, sorriso sornione e battuta lesta. Soprattutto quando si tratta di donne. “La cosa che più mi interessa oggi? Il culo di Kyle Minogue” e via sghignazzando. El il bello, se permettete, sta proprio qui. Nel non tirarsela da leggenda vivente, nel giocare ancora con la musica e con la vita. Anche se sulle spalle ha l'eredità e il peso di una delle più micidiali macchine da rock che la storia ricordi. Plant è un mito. Mito vero, indistruttibile, intramontabile. Lo sanno benissimo anche tanti ragazzi del nuovo millennio. Quelli che strimpellano nelle sale prova, divorano classici in versione rimasterizzata e imparano a memoria biografie e traduzioni di testi. Alzi la mano chi, da dilettante chitarrista, non s'è mai cimentato con Starway to Heaven, per esempio. Un mito che resiste, però. E che nel tempo continua a ispirare decine di band, dal grunge al crossover, superando il puro effetto nostalgia. Così può capitare che ora persino quello spudorato di Eminem citi i Led Zeppelin fra i numi tutelari del suo nuovo disco. Confermando quel blues rabbioso, carico di elettrica sensualità, come uno dei momenti decisivi e imprescindibili della storia del rock. Di ieri, di oggi, di domani. Tutto questo Robert Plant lo sa. Ma tiene a distanza i fantasmi. E precisa: “Oggi proprio non mi vedrei in un gruppo come i Led Zeppelin. E' stato bellissimo, ma a un certo punto devi dire basta. Se no finisci come i Pink Floyd. Adesso adoro sentirmi libero di andare in giro per il mondo con le mie canzoni: ho suonato nell'Antartide, sul Baltico, addirittura in una specie di rave in Germania con un dj. Mi sembrava d'essere tornato ai tempi degli hippies: in quel momento ho pensato a Mick Jagger e a tutti i casini dei megatour. E mi sono sentito felice”.

Le canzoni che ora Plant ama spargere per il pianeta sono quelle di Dreamland, album uscito il 21 giugno e inciso con una nuova band, Strange Sensation, dove spicca il tocco di Porl Thmpson, ex chitarrista dei Cure. Canzoni vecchie, vecchissime. Come One More Cup of Coffee, traccia meno conosciuta del Dylan di Desire. Come Skip Song, che riporta alla luce la San Francisco anni Sessanta dei Moby Grape di Skip Pence. Come Darkness Darkness del folksinger newyorchese Jesse Colin Young. Come Win My Train Fare Home, tributo a maestri blues come Robert Johnson e Arthur “Big Boy” Cudrup. Come l'omaggio (ardito) alla voce più struggente del rock, Tim Buckley, con Songs to the Siren. Più due inediti. “Ho una vastissima collezione di dischi e sono un ascoltatore ancora follemente innamorato della musica: mi piace riscoprire certi gruppi come i Love, che hanno inciso due/tre album splendidi e, poi, sono usciti di scena. Ma in bellezza. Così ho voluto rifare i pezzi che nel passato ho amato e mi hanno regalato quelle emozioni che non ritrovo nella musica di oggi. Rappresentando un'era che non c'è più. Un'epoca dove essere giovani aveva un valore: allora pensavamo davvero di poter cambiare qualcosa. Riascoltarli e respira ancora quelle atmosfere mi ha dato la spinta per scrivere qualche canzone nuova. Cosa che, a un certo punto, non credevo d'essere più in grado di fare”.

Nostalgia canaglia? Fino a un certo punto. Perché la sfida di Plant è un'altra:rivisitare il passato in una chiave diversa. Anche lasciando a bocca aperta l'ascoltatore. Come? Prendendo le canzoni e stravolgendone il blues primitivo, lavorando su una contaminazione fra rock classico e world-music, con frequente ricorso a improvvisazioni, scale mediorientali, suoni arabeggianti e influssi afro. Comer capita, tanto per fare un titoli, al classico hendrixiano Hey Joe, restituito in una versione quasi sperimentale. Un vizietto, quello dell'etnoworld, peraltro già sperimentato in tempi non sospetti cogli Zep di Kashmir, nel lontano1975. “Il rock attuale, dopo Seattle e la grunge, ha perso la sua ingenuità. Vedo queste nuove rockband perfettine sulle copertine delle riviste: mi sembrano costruite a tavolino delle compagnie che vendono whisky. Fra i gruppi in circolazione ne salvo pochi: i Primal Scream, che uniscono radici psichedeliche e dance/beat. E sono abbastanza pazzi e stravaganti da piacermi. Ma, in generale, m'interessano molto di più i suoni che arrivano dall'Egitto e dal Nord Africa. Adesso mi fanno impazzire i Tinariwen, una band maliana di musicisti e attivisti politici: i miei amici mi credono matto a vedermi in loro compagnia. Temono che, prima o poi, verrà arrestato. Il mio approccio non è da studioso come Ry Cooder, ma nemmeno da bianco che vuole rubare ai neri: mi stimola l'incontro fra musiche e culture, la contaminazione. E credo che mescolando la psichedelia anni Sessanta con la sonorità etniche possa nascere una nuova frontiera”.

Diego Perugini – L'UNITA' – 13/06/2002

Robert Plant non è certo un nostalgico dei meravigliosi anni Settanta che lo hanno incoronato re immortale: si considera un uomo fortunato, felice del suo passato ma proiettato nel presente, e mentre vende palate di dischi con uno straordinario live del Led Zeppelin datato 1972 ma pubblicato solo oggi, ha messo su da an paio d'anni una nuova band, gli Strange Sensation, e con loro si diverte a fare cover del passato, da Tim Buckley a Bob Dylan passando persino per il suo vecchio gruppo-icona, con ironia. Gli Strange Sensation, strano combo di musicisti che arrivano dalle esperienze più disparate: Portishead, Dr John, Massive Attack. “Un fantastico patchwork di esperienze e influenze. E' come un bel cielo al mattino: ci sono tantissimi colori differenti”.

Signor Plant, tutti si chiedono se suonerà brani dei Led Zeppelin...

Sicuramente sperimenteremo le nuove cose che finiranno nel disco in uscita il prossimo marzo. Poi credo che suonerò una piccola parte del repertorio degli Zeppelin, forse quattro o cinque canzoni.

Per esempio?

Another brick in the wall e Yellow submarine.

Sia serio, signor Plant...

Va bene...ci sarà la parte rumorosa ed esotica dei Led Zeppelin. Ma non posso dirti cosa, cambio scaletta ogni notte.

Un titolo?

Faremo What is and what should never be da Led Zeppelin II, una bellissima canzone che non canto da tantissimo tempo. Te la ricordi? Fa così: “And if I say to you tomorrow, take my hand, child, come with me...” (canta,ndr).

Ci sono canzoni che odia di quel periodo?

O certo, honey! Ce ne sono moltissime. Quando inizi a comporre e cantare così giovane, alcune canzoni mantengono negli anni la stessa credibilità e forza, ma molte altre no, sono frutto di un'epoca troppo lontana. E dici: non la voglio mai più sentire. Ma è incredibile rendersi conto che pezzi come No quarter sono per me tutt'oggi splendidi. Amo quella canzone, quel piano che la domina...

Con la nuova band si è dato all'interpretazione di pezzi altrui...

Sì, ad esempio abbiamo fatto una nuova versione di Hey Joe di Hendrix, ma anche una Gallows pole trasformata quasi completamente. Fare cover dei Led Zeppelin mi diverte. Sai, a questo punto della mia vita e della mia carriera, la cosa che più mi interessa è essere leggero e felice. Per questo scelgo i piccoli festival, le piazze, i posti strani come il circolo polare artico, dove sono stato due settimane fa.

Da dove comincia Robert Plant per realizzare una cover?

Già con i Led Zeppelin avevamo fatto un sacco di cover blues: cose di Muddy Waters o Otis Rush, ma era un sacco di tempo fa. Nella mia carriera solista invece l'unico brano altrui era stato If I were a carpenter di Tim Hardin. Così mi è venuta voglia di reinterpretare le canzoni che avevo sempre amato. E lo volevo fare nello stesso modo, con lo stesso cuore, con cui John Lennon aveva fatto l'album Rock and Roll.

Ha parlato di blues. Questo è l'anno del blues, non solo perché così ha decretato il congresso americano, ma perché è un genere tornato di moda...

Certo, il revival del blues è forte, ma il blues è sempre esistito e sempre esisterà: irregolare, sotto diverse forme, diversi modi di interpretarlo, di suonarlo. E se i Rolling Stones oggi per la metà dei loro ultimi concerti suonano blues, fanno bene, vuol dire che si divertono ancora a suonare.

Nella rinascita del rock che stiamo vivendo negli ultimi anni, molti pagano tributo proprio agli Zeppelin, non trova?

C'è una band che ha sicuramente ascoltato la stessa musica che ascoltavamo noi da giovani. Parlo dei White Stripes. Sì, Jack White deve aver ascoltato molto Robert Johnson e Son House, il re del blues del Delta. Ma non si tratta di venir ispirati da noi. Dietro ai Led Zeppelin ci sono prima di tutto Howlin' Wolf, Robert Johnson e l'intera storia del blues tradotta in rock'n'roll. Puoi arrivare dall'Australia, dalla Svezia, dagli Stati Uniti, l'importante è cha fiamma sia viva. E il blues la tiene viva: l'immaginazione, la fantasia di un gruppo dipendono da quanto il cuore è grande; solo così riesci ad impossessarti della musica.

Come si spiega l'enorme successo, con il primo posto nelle classifiche americane, del doppio disco live dei Led Zeppelin da poco uscito, “How the west has won”?

Molta gente non sa veramente come i Led Zeppelin suonavano dal vivo, c'era un passa-parola, ma tanti non li hanno vissuti in prima persona, perché troppo giovani negli anni Settanta. E' come successe per me con artisti del calibro di Edith Piaf o Buddy Holly: diventano parti del tuo subconscio, ma non li hai mai vissuti realmente. Poi, quando la verità viene fuori, è un piccolo shock. In questo caso, uno shock buono: in quel concerto di Los Angeles del 1972 ci sono tutti i Led Zeppelin positivi, potenti, freschi. Riascoltandolo io stesso mi rendo conto di essere stato parte di una fantastica band. Una band che non esiste e non esisterà più, ma quel fuoco lo puoi sentire in ognuno di noi, separatamente.

Intervista di Silvia Boschero – L'UNITA' – 10/07/2003
http://www.ilportoritrovato.net/html/robertplant.html

immagine

Il cantante dei Led Zeppelin Robert Plant ha messo insieme il messaggio per Neil Taylor, il padrone di casa della Fox a Shipley e una nota raccolta fondi per il Birmingham Children's Hospital.

Neil ha recentemente trascorso diverse settimane gravemente malato al New Cross Hospital con Covid-19 dopo essere stato ricoverato a marzo, ma ha continuato a riprendersi completamente.

Da allora ha lavorato per raccogliere fondi per il servizio sanitario nazionale, con più di 5,000 sterline raccolte dalla vendita di una maglia Conor Coady indossata match.

Robert Plant, vicepresidente dei Wolves e vive a Kidderminster, ha inviato il messaggio per augurare il bene a Neil mentre suonava la chitarra.

Daz Hale, che co-ospita Sam e Daz allo show di colazione su BBC Radio WM, ha pubblicato il video su Twitter.


---------------------------

https://vocidelrock.wordpress.com/2017/10/27/robert-plant-lugola-dionisiaca-dell-hard-rock-ugola/

ROBERT PLANT: L’UGOLA DIONISIACA DELL’HARD ROCK

Dai Led Zeppelin alla carriera solista, la sua voce nel tempo

La natura lo ha aiutato donandogli buona estensione con un timbro suadente e ben centrato sulle note medio-alte, e lui ha spinto al massimo. Un tenore sexy che si è espresso in tanti memorabili vocalizzi e acute sirene orgasmiche, live come in studio, ci basti pensare alla parte finale di Whole lotta love. Sedotti tutti e tutte.

Voce squillante e cristallina, capace anche di essere grintosa e graffiante all’occorrenza. Tecnicamente legato al blues, un canto intenso ed emotivo, a tratti dolce ma sempre pronto a esplodere. In poco tempo è diventato un punto di riferimento per i cantanti che sarebbero venuti dopo. Nei live sempre generoso nel belting, anche fin troppo vista l’operazione alle corde vocali a cui è dovuto ricorrere nel ’74. Insieme agli innumerevoli potenti acuti al limite dello strillo, ripetuti di continuo in un’attività live frenetica, anche lo stile di vita nel primo periodo del successo planetario ha inciso negativamente sulla sua voce, che nei primi anni sembrava quasi non avere limiti per resistenza e altitudini. Tra i tanti vizi quello delle sigarette è durato decenni.

Da Phisycal Graffiti si nota un cambio nella sua vocalità, energica ma brunita usando  tessiture più basse. A suo parere l’operazione per rimuovere i noduli ha avuto ripercussioni permanenti sulla qualità della sua voce e che se potesse tornare indietro non urlerebbe così tanto come nei concerti degli anni ’70. Nella sua carriera solista post zeppelin, ha abbracciato più generi. Rock meno hard, blues, un folk farcito di tematiche celtiche, musiche orientaleggianti, ma le fortune sono state alterne e l’abbassamento della sua voce da metà anni ’80 è diventato evidente.

Meno divinità e più umano negli ultimi tempi, ha sottolineato come non ci si possa aspettare da lui di cantare pezzi dei Led Zeppelin allo stesso modo di quarant’anni fa, ora deve adottare linee vocali e tonalità più consone alla sua età. “Non voglio urlare Immigrant Song ogni notte per il resto della mia vita – confessò Plant al The Guardian -, e non sono sicuro di poterlo fare”.

Dopo aver detto di no, nel 2014, a 500 milioni di sterline per la reunion dei Led Zeppelin, lo storico frontman della band rimane tuttora saldamente convinto della sua decisione. “Non puoi mai tornare indietro – ha dichiarato il cantante in una recente intervista -, è abbastanza difficile ripetere qualcosa che risale a un anno fa, figuriamoci una cosa che risale a 49 anni fa. Devo continuare ad andare avanti“.

E cosa importa se, simpaticamente, negli ultimi anni con quella barbetta grigia e bianca assomiglia più a un barboncino che al sex symbol che è stato, rimarrà un’icona intramontabile del rock, e per noi Robert sarà sempre un ventenne scatenato, il vero bomber degli anni ’70.


--------

..in risposta a chi ha pubblicato la foto con quella didascalia..
"Robert Plant sta invecchiando, 2023"
Rock Music World
Rock Music World
"ages pass for everyone..but if at 75 he goes around the world to give concerts..he still has a crystalline and sensual voice..he has a lot of fun..well I would put my signature on it and if you consider that others singers of his age are struggling with health problems and have canceled commitments...He is the eternal country boy who regenerates himself with every note he sings...and for information...this photo was taken in Taormina for the tour Italian with Saving Grace this year..I attended an Italian stage and I can tell you that you missed something wonderful.."
"gli anni passano per tutti..ma se a 75 anni và in giro per il Mondo a fare concerti..ha una voce ancora cristallina e sensuale..si diverte tantissimo..beh io ci metterei la firma e se si considera che altri cantanti della sua età sono alle prese con problemi di salute e hanno disdetto impegni ..Lui è l'eterno ragazzo di campagna che si rigenera ad ogni nota che canta..e per informazione..questa foto è stata scattata a Taormina per il tour italiano con Saving Grace di questo anno..io ho assistito ad una tappa italiana e vi posso dire che vi siete persi qualcosa di meraviglioso.."
la foto è di un fan..scattata a Taormina di fronte alla villa comunale e già postata su web e in vari gruppi..è nota..nei giorni in cui Robert si preparava per il live al Teatro Antico di taormina..
..quello che non è noto..è il contenuto dell'involucro da asporto
.io sò cosa c'è nell'involucro!!!...ho avuto una diciamo soffiata..
melanzane alla siciliana🥰




Perché i Led Zeppelin sembrano essere così contrari all'utilizzo delle loro canzoni in film o programmi TV?
Perché i Led Zeppelin, uno dei gruppi rock più adorati di sempre, hanno esitato a concedere in licenza la loro musica? Una delle band più famose nella storia del rock and roll sono i Led Zeppelin. I Led Zeppelin dominarono l’industria musicale e conquistarono il cuore di molti giovani in tutto il mondo durante il loro apice tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70. Classici del rock come "Rock and Roll", "Stairway to Heaven" e "Immigrant Song" hanno consolidato la loro reputazione di gruppo prolifico che ha resistito alla prova del tempo. Non sorprende che numerosi produttori cinematografici e televisivi abbiano desiderato utilizzare le loro canzoni in progetti data la popolarità della loro musica. I membri dei Led Zeppelin sono stati storicamente riluttanti a soddisfare queste richieste per una serie di ragioni importanti.
La band non solo ha venduto milioni di dischi grazie al carisma e all'abilità vocale di Plant, ma è diventata anche una band dal vivo altamente redditizia grazie ai metodi chitarristici creativi e dinamici di Page. Migliaia di persone li hanno visti suonare in spettacoli esauriti a causa del fascino di Plant. I Led Zeppelin erano il prototipo della rock band durante il suo periodo di massimo splendore ed erano più conosciuti della maggior parte delle persone. La band possedeva anche un aereo privato che chiamavano The Starship! Nel gennaio 1969 fu pubblicato l'album di debutto omonimo degli Zeppelin. Il disco, che ebbe un buon successo commerciale, fece conoscere il suono degli Zeppelin in tutto il mondo. Aiutò la band a guadagnare notorietà mentre scalava le classifiche rock negli Stati Uniti e nel Regno Unito. "Led Zeppelin II" fu l'album che venne dopo; è stato rilasciato nell'ottobre dello stesso anno. Nel secondo album del gruppo, sono state incluse canzoni come "Whole Lotta Love" e "Living Loving Maid (She's Just A Woman)". L'album era più popolare del primo della band e raggiunse il numero 1 negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Pubblicato nell'ottobre del 1970, "Led Zeppelin III" presentava la classica canzone "Immigrant Song" come traccia di apertura. L'album, come i suoi predecessori, entrò bene nelle classifiche e venne riconosciuto come uno dei migliori dei Led Zeppelin. Il gruppo pubblicò un album senza titolo nel novembre 1971; ora è conosciuto come “Led Zeppelin IV”. ha ottenuto buoni risultati nelle classifiche ed è diventato uno dei migliori dei Led Zeppelin. Il gruppo pubblicò un album senza titolo nel novembre 1971; ora è conosciuto come “Led Zeppelin IV”. ha ottenuto buoni risultati nelle classifiche ed è diventato uno dei migliori dei Led Zeppelin. Il gruppo pubblicò un album senza titolo nel novembre 1971; ora è conosciuto come “Led Zeppelin IV”.
L'album, che includeva standard come "Stairway to Heaven", "Rock and Roll" e "Black Dog", finì per diventare il lavoro più venduto del gruppo. Nonostante il fatto che lo stesso Robert Plant non sia in grado di articolare il significato preciso della canzone, "Stairway to Heaven" è diventata la melodia caratteristica dei Led Zeppelin. "Led Zeppelin III" è stato acclamato dalla critica come uno degli album più belli del 20° secolo. Anche in un sondaggio tra i lettori condotto da Rolling Stone, "Led Zeppelin IV" è risultato il miglior album dei Led Zeppelin con un'ampia maggioranza. Nel marzo 1973 debuttò "House of the Holy", portando con sé canzoni come "The Song Remains the Same" e "The Rain Song". Ha venduto oltre 10 milioni di copie ed è stato inserito nella lista dei 500 migliori album di sempre stilata da Rolling Stone. Seguì “Physical Graffiti” nel febbraio 1975. L'album ha venduto più di 8 milioni di copie e ha debuttato al numero 1 sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito. "Presence", il settimo album dei Led Zeppelin, fu pubblicato nel marzo del 1976. Nonostante il successo economico, l'album ottenne solo recensioni mediocri e non fu così apprezzato come i suoi predecessori. L'ultimo album del gruppo, "In Through the Out Door", fu pubblicato nell'agosto del 1979. Fu un enorme successo e raggiunse il numero 1 in diverse classifiche straniere.
L'album, che includeva canzoni come "Fool in the Rain" e "In the Evening", servì come forte conclusione del gruppo prima del loro scioglimento nel 1980. Perché i Led Zeppelin sono contrari al leasing della loro musica? I restanti membri della band, Robert Plant, Jimmy Page e John Paul Jones, sono stati spesso riluttanti a concedere il permesso di utilizzare la loro musica in film e serie televisive. Sebbene i dettagli della loro obiezione siano sconosciuti, si può presumere che fossero riluttanti per il desiderio di preservare la loro eredità e il loro corpo di lavoro. Durante gli anni di attività della band, Plant e Page, entrambi perfezionisti, hanno dedicato il loro cuore e la loro anima alla creazione di musica per i Led Zeppelin ed erano consapevoli del significato del loro lavoro per i numerosi seguaci della band in tutto il mondo. Col passare del tempo, i Led Zeppelin sono stati più ricettivi nel concedere in licenza la loro musica. Durante la pre-produzione della commedia classica del 2003 School of Rock, Jack Black ha inviato un video di supplica ai Led Zeppelin chiedendo il permesso di utilizzare "Immigrant Song" nel film. Sapendo come il film avrebbe potuto presentare il loro lavoro a una nuova generazione, Plant, Page e Jones hanno dato la loro benedizione. Plant era contento che avessero preso la decisione di lasciare che "Immigrant Song" fosse a School of Rock.
“Quindi dallo ai bambini, è fantastico. Voglio dire, Jack Black ha capito bene”, ha spiegato Plant. School of Rock è stato tra i primi successi a campionare la musica dei Led Zeppelin nel 21° secolo. Secondo Screen Rant, il classico degli anni '80 Fast Times at Ridgemont High presentava "Kashmir". Uno dei primi film ad alto budget del ventunesimo secolo a utilizzare la colonna sonora dei Led Zeppelin è stato School of Rock. Secondo Screen Rant, la canzone "Kashmir" è stata inclusa nel classico degli anni '80 Fast Times at Ridgemont High. La grande scommessa, American Hustle, Shrek terzo, Silver Linings Playbook, Arthur: Legend of the Sword e molti altri film hanno utilizzato una canzone dei Led Zeppelin. La band è stata più aperta a concedere in licenza la propria musica, anche se è costato denaro. È noto che i Led Zeppelin esercitano un certo controllo creativo su come le sue canzoni vengono utilizzate nelle produzioni, oltre a chiedere un compenso considerevole a carico dei produttori cinematografici e televisivi che desiderano utilizzare una delle loro canzoni. Secondo il Los Angeles Times, il prezzo di licenza dei Led Zeppelin sarebbe a sette cifre. Rispetto ai costi del film, questo è piuttosto costoso. È noto che i produttori di film e programmi televisivi stabiliscono un legame con la band prima di chiedere il permesso e poi di mostrare come una canzone dei Led Zeppelin potrebbe influenzare il loro particolare progetto. Fortunatamente per i produttori, Plant, Page e Jones sono stati più ricettivi alla comunicazione, anche se i Led Zeppelin continuano a essere ferocemente protettivi nei confronti della loro produzione creativa. secondo il Los Angeles Times. Rispetto ai costi del film, questo è piuttosto costoso. È noto che i produttori di film e programmi televisivi stabiliscono un legame con la band prima di chiedere il permesso e poi di mostrare come una canzone dei Led Zeppelin potrebbe influenzare il loro particolare progetto. Fortunatamente per i produttori, Plant, Page e Jones sono stati più ricettivi alla comunicazione, anche se i Led Zeppelin continuano a essere ferocemente protettivi nei confronti della loro produzione creativa. secondo il Los Angeles Times. Rispetto ai costi del film, questo è piuttosto costoso. È noto che i produttori di film e programmi televisivi stabiliscono un legame con la band prima di chiedere il permesso e poi di mostrare come una canzone dei Led Zeppelin potrebbe influenzare il loro particolare progetto. Fortunatamente per i produttori, Plant, Page e Jones sono stati più ricettivi alla comunicazione, anche se i Led Zeppelin continuano a essere ferocemente protettivi nei confronti della loro produzione creativa.
https://ps5storage.com/why-do-led-zeppelin-seem-to-be.../... 



e qualche critico musicale..dice
che invecchia, con un certo astio e non riconoscenza..
quanto si sbagliano!!!..
lui ad ogni nota che canta si rigenera e sbalordisce..
75 anni e se ne và in giro per il Mondo a fare concerti..
e questo 2023 li ha e ci ha dato milioni di soddisfazioni❤🌹
che bello poter ancora abbracciare il suo carisma, il suo fascino, la sua maestosità..la sua sinuosa voce..
Robert..grazie di cuore
and some music critics...say
that he grows old, with a certain resentment and lack of gratitude..
how wrong they are!!!..
with every note he sings he regenerates and amazes..
75 years old and he goes around the world doing concerts..
and this 2023 has them and has given us millions of satisfactions ❤🌹
how nice it is to still be able to embrace his charisma, his charm, his majesty... his sinuous voice...
Robert..thank you very much
Robert Plant. 



Non ci siamo classificati. E non credo che ci siamo lanciati contro il pubblico tanto quanto molte altre persone che dicono di no - non ci mettiamo sulla via della gloria. Ma tre anni sono un tempo così breve per iniziare a fare una grande valutazione. Abbiamo avuto l'opportunità di essere delle star incredibili superduper, e avremmo potuto vivere molto di più di quanto abbiamo fatto, ma penso che sia solo un caso di trattenersi tutto il tempo, perché se prendi le redini tu, finisci per distruggere te stesso - esagerando, suonando, vivendo e scoprendo improvvisamente che le cose del tuo passato non si adattano affatto a ciò che stai facendo ora. Quindi è molto meglio per me tornare a casa ed essere come sono stato per anni e anni e anni, piuttosto che creare un nuovo essere di me stesso ... - Robert Plant(Rock Magazine, agosto 1971)


Anna Gabriel; fotografa, regista e figlia di Peter Gabriel; ha realizzato un progetto fotografico chiamato Eye-D:
Gli occhi sono le nostre finestre sul mondo e le finestre sulle nostre anime. Ogni occhio è la cronaca di una vita. I colori dell'iride cambiano con gli anni e le linee e le ciglia rivelano le nostre storie a chi le sa leggere. EyeD è una serie di fotografie ravvicinate estreme che focalizza l'obiettivo artificiale su quello umano e si concentra su ciò che ci rende unici. Ogni soggetto è un'icona che conosciamo, ma le fotografie rappresentano una verità completamente nuova che i lettori non hanno mai visto prima. Guardare qualcuno negli occhi per un periodo prolungato può contemporaneamente innervosire e avvicinare. L'ossitocina viene rilasciata e i confini personali che manteniamo vengono messi in discussione. Connessioni, emozioni, sottolinguaggio, guarigione, tutto scorre tra di noi attraverso gli occhi.
Un libro e una mostra di Eye-D usciranno nel 2020

----

-----



"Ci sono due cose che non avró piû la fortuna di fare: scrivere un'altra Stairway to Heaven e cantare con Janis Joplin, lei é stata la piû grande.Noi abbiamo fatto la storia, lei é stata la storia..." (Robert Plant.) ❤
Jimmy Page avrebbe detto, durante un’intervista per Rolling Stone, che Robert “aveva sempre desiderato essere Janis” perchè a sentirla cantare, lui si sentiva “in Paradiso”.
una curiosità..
4 settembre 1970: i Led Zeppelin stanno suonando al LA Forum (tecnicamente è a Inglewood, ma tutti si sono abituati a dire al LA Forum), e i Fairport Convention stanno facendo uno stand di 4 notti al Troubadour, un piccolo club a Santa Monica Boulevard e Doheny a West Hollywood.
Dopo che gli Zeppelin finiscono il loro concerto, presto immortalati nel bootleg "Live on Blueberry Hill", si dirigono al Troubadour (immagino l'autista della limousine diretto su La Brea Ave., che porta da Inglewood a Hollywood, magari fermandosi per un po' da Pink lungo la strada, poi girando a sinistra su Santa Monica Blvd.) per guardare il resto del concerto dei Fairport. Dopo un po' di discussioni sul set, gli Zeppelin si uniscono ai Fairport per una jam di rock oldies e folk tradizionale... che dovrebbe durare fino a 3 ore!
Dato che Fairport stava registrando gli spettacoli dei Troubadour per un album dal vivo ("House Full"), i nastri ci devono essereda qualche parte
Comunque, dopo lo spettacolo, tutti si dirigono al Barney's Beanery e diciamo che brindano festeggiando abche con Janis Joplin..avrei voluto essere una mosca...e godermi sia i concerti sia il cin cin🥰 ahah.
Janis Joplin ci ha lasciato in eredità delle interpretazioni audio e video fenomenali, che continuano a scuoterci nel profondo ad ogni nuovo ascolto e visione. La capacità di controllare l’emissione vocale pur lasciandosi sopraffare dall’emotività, l’esposizione corporea, spudorata di cuore e fragilità, l’esagerata eppur necessaria potenza canora sono senza dubbio tratti di un’estetica del sublime, paragonabile solo a quella di Robert Plant dei Led Zeppelin, di cui appare uno dei modelli più evidenti.🥰--
25 giugno del 1964: in una casetta a Santa Clara (California) un sì e no ventitreenne Jorma Kaukonen schiacciò il tasto REC del suo Sony TC-100 tape recorder, mentre sua moglie Margareta scriveva a macchina stanza a fianco. La ragazza davanti a lui, che chiamava “Janice” (da quando, un paio d’anni prima, l’aveva incontrata all’Università), iniziò a cantare, mentre lui l’accompagnava con la chitarra, alcuni brani composti insieme. Venivano così registrati per la prima volta non solo il bootleg The Typewriter Tape, ma anche la leggendaria voce di Janis Joplin.
Per inciso, Janis avrebbe anche offerto a Jorma l’occasione (dandogli buca a un evento) per improvvisarsi solista country-blues: episodio a cui poi si sarebbero concatenati vari eventi legati alla fondazione dei Jefferson Airplane. Ma questa è un’altra storia.
La storia che ci interessa oggi inizia invece, almeno anagraficamente, nel 1943: nata in Texas da un’ex “ragazza facile” che cercò redenzione diventando una donna tutta casa e famiglia, Janis ebbe una vita quasi ordinaria fino al diploma. Quasi, eh! Perchè tra l’acne che la divorava, la goffaggine, la pubertà tardiva e le sue idee non troppo popolari (il suo antirazzismo, in un territorio avvelenato dal Ku Klux Klan, le valse l’appellativo di negrofila), tre anni di bullismo al liceo non glieli risparmiò nessuno. Anche all’Università, dove venne inizialmente eletta Uomo più brutto del campus, l’esordio non fu indolore. Ma le arti ormai erano già il suo rifugio: pittura, teatro, canto corale. E poi ancora Kerouac, la Beat generation e la scena psichedelica della San Francisco di fine anni ’60…
Dapprima incise due dischi con i Big Brother and the Holding Company (l’album omonimo del 1967, e Cheap Thrills, 1968), in cui confluirono le sue passioni per il folk e il blues. Poi si dedicò alla carriera solista con gli album I Got Dem Ol’ Kozmic Blues Again Mama! (1969) e soprattutto Pearl (1971), a cui ancora stava lavorando quando la ritrovarono, esanime e prona, in un albergo di Los Angeles, la testa incastrata tra il letto e il comodino e una siringa nel braccio.
Di lei l’immaginario pop ci ha lasciato le famose lenti tonde (che rese “trendy” molto prima di John Lennon), un’alone di selvaggia sensualità e sregolatezza (per l’aperta bisessualità, la promiscuità, l’avventatezza nello sperimentare alcool e droghe) e soprattutto l’inaugurazione – suo malgrado – dello sfortunato “Club 27” con un’overdose di eroina che interruppe, troppo precocemente, la sua carriera.
Ma è senza dubbio il suo canto istintuale a renderla davvero immortale: roco, graffiante, straziato, potente. Una vocalità aspra e carismatica, ricercata a più riprese nella storia del rock, sia dentro che fuori dallo sfortunato club di sua fondazione: non solo la scena grunge (Kurt Cobain, Dave Pirner, Kevin Martin…) ma anche altri grandi del rock, come Robert Plant, la ammirarono senza raggiungerla mai del tutto. Di quest’ultimo Jimmy Page avrebbe detto, durante un’intervista per Rolling Stone, che “aveva sempre desiderato essere Janis” perchè a sentirla cantare lui si sentiva “in Paradiso”.
Vederla oggi nel live registrato durante il Festival Pop di Monterey (1967) non ci può svelare molto della Janis “oltre” il nastro magnetico. La Janis che scriveva, in una lettera alla famiglia del 1966: “Voglio che il pubblico mi veda come una vera interprete, mentre ora ho un’aria di una di noi che è salita sul palco”. La Janis nullatenente, smagrita per il Methedrine, che rientrava a casa, col supporto della sorella minore Laura, con un desiderio di pace e “normalità” (persino in odore di matrimonio… salvo scoprire che il suo amato Peter De Blanc aveva un’altra, e anche un figlio). Ma anche la Janis della rabbia femminista ante litteram, quella della scritta Quando la diga si rompe le donne vengono, trasferita da un muro di New York alla sua T-shirt, o quella degli appassionati tira-e-molla con la cantante folk-rock Sandy Denny (anche mentre era ufficialmente impegnata in relazioni etero). E ancora, la Janis d’ispirazione magico-mistica, forse sopravvissuta solo in alcuni bootleg registrati dai Led Zeppelin dopo un intenso (e “sotterraneo”) scambio reciproco.
Ma vederla non è poi così necessario. Al di là del gossip da rotocalco e delle leggende metropolitane, dopo aver sentito Piece of my heart o Move over, come continuare a credere nell’esistenza di qualcosa che le rotture disfoniche della sua voce soul-rock non riescono a esprimere?





L'età non si misura in anni. La natura non distribuisce equamente l'energia. Alcune persone sono nate vecchie e stanche mentre altre diventano forti a settant'anni.”
e non importa quanto il tempo passa,
non importa cosa prende posto provvisoriamente,
ci sono cose che non verranno mai assegnate all'oblio,
memorie che nessuno può rubare.😘
lella..

"Ci sono due cose che non avró piû la fortuna di fare: scrivere un'altra Stairway to Heaven e cantare con Janis Joplin, lei é stata la piû grande.Noi abbiamo fatto la storia, lei é stata la storia..." (Robert Plant.) ❤
Jimmy Page avrebbe detto, durante un’intervista per Rolling Stone, che Robert “aveva sempre desiderato essere Janis” perchè a sentirla cantare, lui si sentiva “in Paradiso”.
una curiosità..
4 settembre 1970: i Led Zeppelin stanno suonando al LA Forum (tecnicamente è a Inglewood, ma tutti si sono abituati a dire al LA Forum), e i Fairport Convention stanno facendo uno stand di 4 notti al Troubadour, un piccolo club a Santa Monica Boulevard e Doheny a West Hollywood.
Dopo che gli Zeppelin finiscono il loro concerto, presto immortalati nel bootleg "Live on Blueberry Hill", si dirigono al Troubadour (immagino l'autista della limousine diretto su La Brea Ave., che porta da Inglewood a Hollywood, magari fermandosi per un po' da Pink lungo la strada, poi girando a sinistra su Santa Monica Blvd.) per guardare il resto del concerto dei Fairport. Dopo un po' di discussioni sul set, gli Zeppelin si uniscono ai Fairport per una jam di rock oldies e folk tradizionale... che dovrebbe durare fino a 3 ore!
Dato che Fairport stava registrando gli spettacoli dei Troubadour per un album dal vivo ("House Full"), i nastri ci devono essereda qualche parte
Comunque, dopo lo spettacolo, tutti si dirigono al Barney's Beanery e diciamo che brindano festeggiando abche con Janis Joplin..avrei voluto essere una mosca...e godermi sia i concerti sia il cin cin🥰 ahah.
Janis Joplin ci ha lasciato in eredità delle interpretazioni audio e video fenomenali, che continuano a scuoterci nel profondo ad ogni nuovo ascolto e visione. La capacità di controllare l’emissione vocale pur lasciandosi sopraffare dall’emotività, l’esposizione corporea, spudorata di cuore e fragilità, l’esagerata eppur necessaria potenza canora sono senza dubbio tratti di un’estetica del sublime, paragonabile solo a quella di Robert Plant dei Led Zeppelin, di cui appare uno dei modelli più evidenti.🥰--



---------------------------
“Credo esista un legame tra fotografia e musica che và oltre il ponderabile e il conosciuto"”💞
“I believe there is a link between photography and music that goes beyond the ponderable and the known" "💞
Lella.






chissà perchè quel tocco di "penombra" risplende di immensa luce
i colori non sono quelli che ci dipingono per apparire.
ma quelli che ci distinguono l'anima..
Lella.


who knows why that touch of "twilight" shines with immense light the colors are not what they paint us to appear. but those who distinguish our soul.. Lella.
chissà perchè quel tocco di "penombra" risplende di immensa luce
i colori non sono quelli che ci dipingono per apparire.
ma quelli che ci distinguono l'anima..
Lella.



-------

Robert Plant?..
lo adoro....
Diciamolo subito: Robert Plant è un mattacchione. E con lui anche la più formale della conferenze stampa si trasforma in un happening di aneddoti e risate. Sa come tenere desta la platea, l'ex Zep, persino quella un po' sonnacchiosa dei giornalisti mattutini, ancora in debito di sonno e caffè. Alto, capelli un pò più corti, jeans e camicia, qualche chilo di troppo, sorriso sornione e battuta lesta. Soprattutto quando si tratta di donne. “La cosa che più mi interessa oggi? Il culo di Kyle Minogue” e via sghignazzando. El il bello, se permettete, sta proprio qui. Nel non tirarsela da leggenda vivente, nel giocare ancora con la musica e con la vita. Anche se sulle spalle ha l'eredità e il peso di una delle più micidiali macchine da rock che la storia ricordi. Plant è un mito. Mito vero, indistruttibile, intramontabile. Lo sanno benissimo anche tanti ragazzi del nuovo millennio. Quelli che strimpellano nelle sale prova, divorano classici in versione rimasterizzata e imparano a memoria biografie e traduzioni di testi. Alzi la mano chi, da dilettante chitarrista, non s'è mai cimentato con Starway to Heaven, per esempio. Un mito che resiste, però. E che nel tempo continua a ispirare decine di band, dal grunge al crossover, superando il puro effetto nostalgia. Così può capitare che ora persino quello spudorato di Eminem citi i Led Zeppelin fra i numi tutelari del suo nuovo disco. Confermando quel blues rabbioso, carico di elettrica sensualità, come uno dei momenti decisivi e imprescindibili della storia del rock. Di ieri, di oggi, di domani. Tutto questo Robert Plant lo sa. Ma tiene a distanza i fantasmi. E precisa: “Oggi proprio non mi vedrei in un gruppo come i Led Zeppelin. E' stato bellissimo, ma a un certo punto devi dire basta. Se no finisci come i Pink Floyd. Adesso adoro sentirmi libero di andare in giro per il mondo con le mie canzoni: ho suonato nell'Antartide, sul Baltico, addirittura in una specie di rave in Germania con un dj. Mi sembrava d'essere tornato ai tempi degli hippies: in quel momento ho pensato a Mick Jagger e a tutti i casini dei megatour. E mi sono sentito felice”.
Le canzoni che ora Plant ama spargere per il pianeta sono quelle di Dreamland, album uscito il 21 giugno e inciso con una nuova band, Strange Sensation, dove spicca il tocco di Porl Thmpson, ex chitarrista dei Cure. Canzoni vecchie, vecchissime. Come One More Cup of Coffee, traccia meno conosciuta del Dylan di Desire. Come Skip Song, che riporta alla luce la San Francisco anni Sessanta dei Moby Grape di Skip Pence. Come Darkness Darkness del folksinger newyorchese Jesse Colin Young. Come Win My Train Fare Home, tributo a maestri blues come Robert Johnson e Arthur “Big Boy” Cudrup. Come l'omaggio (ardito) alla voce più struggente del rock, Tim Buckley, con Songs to the Siren. Più due inediti. “Ho una vastissima collezione di dischi e sono un ascoltatore ancora follemente innamorato della musica: mi piace riscoprire certi gruppi come i Love, che hanno inciso due/tre album splendidi e, poi, sono usciti di scena. Ma in bellezza. Così ho voluto rifare i pezzi che nel passato ho amato e mi hanno regalato quelle emozioni che non ritrovo nella musica di oggi. Rappresentando un'era che non c'è più. Un'epoca dove essere giovani aveva un valore: allora pensavamo davvero di poter cambiare qualcosa. Riascoltarli e respira ancora quelle atmosfere mi ha dato la spinta per scrivere qualche canzone nuova. Cosa che, a un certo punto, non credevo d'essere più in grado di fare”.
Nostalgia canaglia? Fino a un certo punto. Perché la sfida di Plant è un'altra:rivisitare il passato in una chiave diversa. Anche lasciando a bocca aperta l'ascoltatore. Come? Prendendo le canzoni e stravolgendone il blues primitivo, lavorando su una contaminazione fra rock classico e world-music, con frequente ricorso a improvvisazioni, scale mediorientali, suoni arabeggianti e influssi afro. Comer capita, tanto per fare un titoli, al classico hendrixiano Hey Joe, restituito in una versione quasi sperimentale. Un vizietto, quello dell'etnoworld, peraltro già sperimentato in tempi non sospetti cogli Zep di Kashmir, nel lontano1975. “Il rock attuale, dopo Seattle e la grunge, ha perso la sua ingenuità. Vedo queste nuove rockband perfettine sulle copertine delle riviste: mi sembrano costruite a tavolino delle compagnie che vendono whisky. Fra i gruppi in circolazione ne salvo pochi: i Primal Scream, che uniscono radici psichedeliche e dance/beat. E sono abbastanza pazzi e stravaganti da piacermi. Ma, in generale, m'interessano molto di più i suoni che arrivano dall'Egitto e dal Nord Africa. Adesso mi fanno impazzire i Tinariwen, una band maliana di musicisti e attivisti politici: i miei amici mi credono matto a vedermi in loro compagnia. Temono che, prima o poi, verrà arrestato. Il mio approccio non è da studioso come Ry Cooder, ma nemmeno da bianco che vuole rubare ai neri: mi stimola l'incontro fra musiche e culture, la contaminazione. E credo che mescolando la psichedelia anni Sessanta con la sonorità etniche possa nascere una nuova frontiera”.
Diego Perugini – L'UNITA' – 13/06/2002
Robert Plant non è certo un nostalgico dei meravigliosi anni Settanta che lo hanno incoronato re immortale: si considera un uomo fortunato, felice del suo passato ma proiettato nel presente, e mentre vende palate di dischi con uno straordinario live del Led Zeppelin datato 1972 ma pubblicato solo oggi, ha messo su da an paio d'anni una nuova band, gli Strange Sensation, e con loro si diverte a fare cover del passato, da Tim Buckley a Bob Dylan passando persino per il suo vecchio gruppo-icona, con ironia. Gli Strange Sensation, strano combo di musicisti che arrivano dalle esperienze più disparate: Portishead, Dr John, Massive Attack. “Un fantastico patchwork di esperienze e influenze. E' come un bel cielo al mattino: ci sono tantissimi colori differenti”.
Signor Plant, tutti si chiedono se suonerà brani dei Led Zeppelin...
Sicuramente sperimenteremo le nuove cose che finiranno nel disco in uscita il prossimo marzo. Poi credo che suonerò una piccola parte del repertorio degli Zeppelin, forse quattro o cinque canzoni.
Per esempio?
Another brick in the wall e Yellow submarine.
Sia serio, signor Plant...
Va bene...ci sarà la parte rumorosa ed esotica dei Led Zeppelin. Ma non posso dirti cosa, cambio scaletta ogni notte.
Un titolo?
Faremo What is and what should never be da Led Zeppelin II, una bellissima canzone che non canto da tantissimo tempo. Te la ricordi? Fa così: “And if I say to you tomorrow, take my hand, child, come with me...” (canta,ndr).
Ci sono canzoni che odia di quel periodo?
O certo, honey! Ce ne sono moltissime. Quando inizi a comporre e cantare così giovane, alcune canzoni mantengono negli anni la stessa credibilità e forza, ma molte altre no, sono frutto di un'epoca troppo lontana. E dici: non la voglio mai più sentire. Ma è incredibile rendersi conto che pezzi come No quarter sono per me tutt'oggi splendidi. Amo quella canzone, quel piano che la domina...
Con la nuova band si è dato all'interpretazione di pezzi altrui...
Sì, ad esempio abbiamo fatto una nuova versione di Hey Joe di Hendrix, ma anche una Gallows pole trasformata quasi completamente. Fare cover dei Led Zeppelin mi diverte. Sai, a questo punto della mia vita e della mia carriera, la cosa che più mi interessa è essere leggero e felice. Per questo scelgo i piccoli festival, le piazze, i posti strani come il circolo polare artico, dove sono stato due settimane fa.
Da dove comincia Robert Plant per realizzare una cover?
Già con i Led Zeppelin avevamo fatto un sacco di cover blues: cose di Muddy Waters o Otis Rush, ma era un sacco di tempo fa. Nella mia carriera solista invece l'unico brano altrui era stato If I were a carpenter di Tim Hardin. Così mi è venuta voglia di reinterpretare le canzoni che avevo sempre amato. E lo volevo fare nello stesso modo, con lo stesso cuore, con cui John Lennon aveva fatto l'album Rock and Roll.
Ha parlato di blues. Questo è l'anno del blues, non solo perché così ha decretato il congresso americano, ma perché è un genere tornato di moda...
Certo, il revival del blues è forte, ma il blues è sempre esistito e sempre esisterà: irregolare, sotto diverse forme, diversi modi di interpretarlo, di suonarlo. E se i Rolling Stones oggi per la metà dei loro ultimi concerti suonano blues, fanno bene, vuol dire che si divertono ancora a suonare.
Nella rinascita del rock che stiamo vivendo negli ultimi anni, molti pagano tributo proprio agli Zeppelin, non trova?
C'è una band che ha sicuramente ascoltato la stessa musica che ascoltavamo noi da giovani. Parlo dei White Stripes. Sì, Jack White deve aver ascoltato molto Robert Johnson e Son House, il re del blues del Delta. Ma non si tratta di venir ispirati da noi. Dietro ai Led Zeppelin ci sono prima di tutto Howlin' Wolf, Robert Johnson e l'intera storia del blues tradotta in rock'n'roll. Puoi arrivare dall'Australia, dalla Svezia, dagli Stati Uniti, l'importante è cha fiamma sia viva. E il blues la tiene viva: l'immaginazione, la fantasia di un gruppo dipendono da quanto il cuore è grande; solo così riesci ad impossessarti della musica.
Come si spiega l'enorme successo, con il primo posto nelle classifiche americane, del doppio disco live dei Led Zeppelin da poco uscito, “How the west has won”?
Molta gente non sa veramente come i Led Zeppelin suonavano dal vivo, c'era un passa-parola, ma tanti non li hanno vissuti in prima persona, perché troppo giovani negli anni Settanta. E' come successe per me con artisti del calibro di Edith Piaf o Buddy Holly: diventano parti del tuo subconscio, ma non li hai mai vissuti realmente. Poi, quando la verità viene fuori, è un piccolo shock. In questo caso, uno shock buono: in quel concerto di Los Angeles del 1972 ci sono tutti i Led Zeppelin positivi, potenti, freschi. Riascoltandolo io stesso mi rendo conto di essere stato parte di una fantastica band. Una band che non esiste e non esisterà più, ma quel fuoco lo puoi sentire in ognuno di noi, separatamente.
Intervista di Silvia Boschero – L'UNITA' – 10/07/2003


-------



Carmen Jane Plant è la figlia fortunata di uno dei più grandi frontmen del rock 'n' roll, Robert Plant. È nata il 21 ottobre 1968 a Birmingham, in Inghilterra. Carmen è stata la prima figlia del matrimonio di Robert con Maureen Plant e la sua unica figlia.femmina..
La canzone dei Led Zeppelin del 1972, " The Ocean ", in realtà fa riferimento a Carmen Jane Plant in uno dei testi. Non molte persone possono dire di avere un testo dei Led Zeppelin a loro dedicato!
'Sto cantando tutte le mie canzoni alla ragazza che ha vinto il mio cuore.
Ha solo tre anni ma è un ottimo modo per iniziare.
Ma non finisce qui ...
Nel 1989, ha avuto il privilegio di assistere a ciò che ogni fan della musica rock degli anni '70 avrebbe sognato. Una performance privata degli unici Led Zeppelin. Con Jason Bonham alla batteria, la band apparentemente ha suonato "Trampled Under Foot", "Misty Mountain Hop" e "Rock and Roll" per il suo 21esimo compleanno.
Durante un'intervista con la rivista People il 20 dicembre 1976, Robert parlò di ciò che pensavano i suoi figli quando era in viaggio. “Carmen pensava di avere due padri: quello di cui sentiva il canto attraverso gli altoparlanti e quello sulle cui ginocchia era seduta. Loro (Carmen e Karac) adorano quando torno per raccontare loro delle storie ".
Più tardi, nel 2007, Plant ammise di essersi pentito di essere stato in tour negli anni '70. Esprimendo che sentiva che sua figlia era cresciuta senza sapere chi fosse veramente. Tanto che nel 2007 ha affermato che lei lo aveva persino scambiato per un ladro quando era tornato a casa da un tour particolarmente lungo.
Ha detto: "Quello che ricordo per i primi due anni è che mia figlia non sapeva veramente chi fossi e si agitava piuttosto quando tornavo dal tour, perché pensava che sarei venuto a rapinare la casa".
.......
Carmen da piccola assomigliava molto a Robert.aveva i capelli biondi e con i riccioli...c'è una foto bellissima..dove Robert se la tiene sulle ginocchia...all'incirca 3 anni...e Karac a quella età era identito..riccioluto e stessi occhi di papà Robert..il papà di Robert in più riprese ha dichiarato che stravedeva per i suoi bambini.. a Carmen dedicò The Ocean..disse ad una bambina di tre anni che mi ha preso il cuore..a Karac purtroppo ha dedicato un pianto incontrollabile..loro due si adoravano..Karac e Robert erano in simbiosi..e la perdita di quel figlio ho segnato per sempre Robert..ha ricominciato..è in qualche modo risorto..in una intervista , una delle tante, Robert disse..Nel 1977 abbiamo perso nostro figlio, Karac. Aveva solo cinque anni. Avevo passato così tanto tempo a cercare di essere un padre decente, ma allo stesso tempo ero davvero attratto da quello che stavo facendo in Zeppelin ".“Quindi, quando si è ritirato, ho pensato: 'Quanto vale? Di cosa si tratta? Sarebbe stato diverso se fossi stato lì, se fossi stato in giro? '"
“Quindi stavo pensando al merito della mia vita in quel momento, e se avevo bisogno o meno di mettere molto di più nella realtà delle persone che amavo e tenevo - mia figlia e la mia famiglia in generale. Quindi sì, ero pronto a collegarmi, fino a quando [il batterista dei Led Zeppelin John Bonham] Bonzo è arrivato ".Aveva una limousine Mercedes a sei porte e veniva fornita con un cappello da autista. Vivevamo a cinque o sei miglia di distanza, non lontano da qui, e qualche volta uscivamo a bere qualcosa.
«Si metteva il cappello da autista e io mi sedevo sul sedile posteriore di questa Mercedes allungata e uscivamo di corsa. Poi si rimetteva il cappello e mi accompagnava a casa.
"Certo, sarebbe stato tre fogli al vento, e passavamo davanti alla polizia e loro dicevano: 'C'è un altro povero stronzo che lavora per i ricchi!' Ma a quel tempo era molto solidale, con sua moglie e i bambini. Quindi sono tornato [allo Zeppelin] per un'altra raffica.Allo stesso modo, alcuni anni dopo, Phil Collins ti ha aiutato quando sei andato da solo.
“Phil ha raggiunto un picco così enorme e molto prolifico. Mi sono seduto in una stanza con Atlantic Records e [il manager degli Zeppelin] Peter Grant, parlando della cosa solista.
“Ho detto: 'Guarda, non c'è altro modo per farlo, davvero. Devo andare avanti - perché ho 32 anni e in realtà non ho sentito nient'altro che questa cosa del successo da colosso. Ho bisogno di scoprire com'è l'altro aspetto. '
“Di conseguenza, Phil Carson, di Atlantic, aveva a che fare con le cose da solista di Phil Collins, post-Genesis. Phil era un così grande fan di John [Bonham] che mi ha mandato un messaggio: "Mi piacerebbe davvero aiutarti, perché questa deve essere una delle cose più difficili che tu abbia mai dovuto fare, musicalmente".
“Stava parlando di me che ero senza il ragazzo con cui suonavo da quando avevo sedici anni, anche se avevamo una relazione focosa, io e Bonzo. Quindi Phil è entrato e se n'è andato.
“Avevamo quattro giorni per il primo album e quattro per il successivo. Quindi stavamo tagliando le basi musicali senza sosta. E se qualcosa non gli piaceva, si fermava a metà, si alzava e diceva alla gente perché non era del tutto giusto. L'ho adorato, perché ero ancora in punta di piedi, non sapendo come comportarmi con gli altri musicisti ".





Robert Plants alternative ‘dream sequence’ ft. Maureen Wilson in The Song Remains The Same
purtroppo queste scene girate con Maureen , la moglie di Robert, furono tagliate prima della messa in onda e della presentazione del documentario
The song remains the same con la visione del concerto..
il link sopra farà vedere la sequenza in movimento


CIÒ CHE ACCADE NON È SEMPLICEMENTE UNA QUESTIONE DI MUSICA: È UNA RELAZIONE
CHE TRASPORTA LA MUSICA DA UN LIVELLO TERRENO A QUALCOSA CHE È QUASI AL DI SOPRA DI…
E' COSÌ CHE MI PIACE IMMAGINARLA. QUESTO È IL PUNTO IN CUI SI INCOMINCIA AD
ASSUMERE DEI RISCHI E SI DIVENTA COME RE ARTÙ. QUESTO È IL PUNTO DOVE VERAMENTE
LA FORZA RISIEDE NELLA POPOLARITÀ, QUANDO SI RIESCE A DIRE A SE STESSI:
"GUARDA, NON CI SONO SECONDI FINI". […] IN OGNI CASO, NON È SOLO UNA COSA DA
RAGAZZINI COME FARE ROTEARE IL MICROFONO PER ARIA. C'È QUALCOSA DI BEN PIÙ
PROFONDO CHE STA ACCADENDO. ANCHE BRANI CHE ABBIAMO SUONATO PER ANNI
POSSONO ESSERE CAMBIATI OGNI SERA.
ROBERT PLANT...
..molti hanno seguito e seguono i LED per la loro forza espressiva, talento puro, visione e innovazione epocale
io li seguo e li adoro per quelle parole citate sopra da Robert..
che vale la pena far proprie e sentirle con tutta l'anima..
perchè la Musica, quando si ciba del proprio sangue, lo irrora di vita, capisci che non può solo solcar mari noti..essa viene da lontano, da quel lontano che spazia oltre ogni confine immaginabile..e và lontano...corre fiera..proprio come Re Artù..non ti rende invincibile ma ti rende credibile a te stesso e a chi ti ascolta..perchè proprio come la "spada nella roccia" solo all'eletto sarà concesso il potere di beneficiare dei suoi servizi e beltà..

..Lella..💞

“Credo esista un legame tra fotografia e musica che và oltre il ponderabile e il conosciuto"”💞
“I believe there is a link between photography and music that goes beyond the ponderable and the known" "💞
Lella.



“Credo esista un legame tra fotografia e musica che và oltre il ponderabile e il conosciuto"”💞
“I believe there is a link between photography and music that goes beyond the ponderable and the known" "💞
Lella.




-------


Neal Preston.e Robert Plant..
il fotografo accreditato e il Gold..
..e quella volta che Grant lo mise in punizione(il fotografo)...
l'articolo è comunque più ampio..
e Neal parla del suo amore..la fotografia
Di Ivor Levene
Il fotografo Neal Preston e molti dei suoi amici più cari stanno per cambiare ciò che pensi di sapere sulla storia del rock.
Come? Rilasciando un tesoro di fotografie storiche di musica rock mai viste prima. Se un'immagine vale davvero più di mille parole, una foto di Neal Preston non ha bisogno di così tante parole, lo spettatore raramente riesce a superare esclamazioni di una sola parola come "Wow!" o "Dannazione!"
E Neal Preston ha dato l'esclusiva a Goldmine .
Cosa differenzia esattamente una foto di Neal Preston dalla foto di un altro fotografo con lo stesso soggetto?
"Prendo lo spettatore per la collottola", spiega Preston, "e lo metto proprio di fronte!"
Tuttavia c'è di più. Una foto di Preston ti porta sul palco, dietro il palco e sull'aereo con la band. Molto semplicemente, è andato dove pochi fotografi erano andati prima. Ad esempio, è stato l'unico fotografo mai assunto dai Led Zeppelin per andare in tournée con loro. Era così intimamente coinvolto con i Queen che portò Brian May a casa per incontrare sua madre. Molti dei suoi soggetti hanno insistito affinché Preston fosse il fotografo scelto per rappresentarli fotograficamente. Se lo chiami “fotografo rock”, ti fermerà subito e ti dirà quanto disdegna quel titolo, perché la musica rock è solo una parte della sua eredità. Ha girato quattro Olimpiadi, numerosi altri eventi sportivi ed è un grande scrittore.
Neal non è timido riguardo alla sua abilità, sarà il primo a dirti: "Sono il più grande fotografo di concerti dal vivo di sempre", quantificando l'affermazione con: "Non importa quanto sei bravo, ci sarà sempre qualcuno in piedi accanto a te nella fossa chi può scagliare anelli intorno a te”. Contraddittorio? Forse, ma essenzialmente a Neal piace lasciare che siano le sue foto a parlare per lui.
“Il mio ego non ha mai richiesto 'Non sai chi sono?' una specie di stronzata. Conosco molti fotografi che giocano questa carta, e non sono io. Non me ne potrebbe fregare di meno se le persone sanno o meno chi sono. Se conosci le foto, allora so di aver fatto il mio lavoro. Il piacere più grande che provo è quando qualcuno riceve una mia stampa, la incornicia, la appende al muro e ne trae piacere. Questo è il massimo complimento per me. Non importa se la gente conosce il mio nome oppure no.
"Non sono un nome familiare, ma sono conosciuto da una fetta della torta mondiale del rock and roll. Le foto sono molto più famose di quanto lo sarà mai il mio nome, ed è così che mi sono sempre sentito più a mio agio. Io conosco i fotografi che vanno sul palco e pensano: "guardami, guardami, sono sul palco". Non me ne potrebbe importare di meno.
Più ci allontaniamo da quei giorni felici degli anni ’70, più rosea sembra diventare la lente attraverso la quale vediamo queste cose. Un presupposto facile da fare è che Neal Preston avesse il miglior lavoro del mondo, ma nei primi minuti dopo averlo incontrato, ti metterà le cose in chiaro. “Il lavoro non è affascinante, è stressante da morire. Le scadenze sono infinite e ci sono personalità. Non le personalità individuali dei membri della band, ma il tour. Ogni tour ha la sua personalità e può cambiare in un attimo. Alla band non piace il suono, non gli piace l'impianto audio, qualcuno ha incasinato una canzone, il batterista ha incasinato la fidanzata del chitarrista a Memphis. Lo dici, ho visto tutto, e anche di più.
I Led Zeppelin erano i ragazzi simbolo della dissolutezza del rock and roll, le loro imprese con sesso, droga e camere d'albergo spazzatura sono diventate quasi mitologiche nel tempo. Dato il suo status di insider nella band, è un dato di fatto che Preston avrebbe preso parte, ma Neal tiene queste storie piuttosto nascoste e, se glielo chiedi, di solito risponde con: "Certo, alcuni membri della band si sono lasciati andare". , chi non l'ha fatto? Di solito stavo molto attento a queste cose quando lavoravo, perché devi consegnare la merce, e anche se era ai tempi in cui tutti lo facevano e veniva condonato, dovevi comunque fare il tuo lavoro. "
Neal ha pubblicato il suo libro, Exhausted and Exhilarated nel 2017, pieno di storie fantastiche e foto killer. Una di queste storie racconta il momento in cui i Led Zeppelin erano gli headliner del festival di Knebworth nel 1979, e le preoccupazioni di Peter Grant che i promotori del concerto tentassero di sminuirlo per quanto riguarda le cifre sull'affluenza ai cancelli. Grant aveva ordinato a Preston di salire su un elicottero, dove stava quasi uscendo dall'elicottero, e di fargli scattare quante più foto possibile della folla. Come dice Neal, “Peter aveva avuto accesso ad un nuovo software in grado di guardare una foto e capire quante persone c'erano nell'inquadratura. È riuscito a ottenere un conteggio molto preciso di quante persone erano presenti, e questo è tornato utile perché il promotore ha cercato di sminuirlo sulle ricevute dei biglietti. Peter ha vinto quella causa!”
Intervistare Neal può essere un compito infinito e, francamente, chi vorrebbe che finisse mai? Ha più storie di quante ne abbia il tempo. Ho deciso di iniziare con la sua impresa più recente: un sito web con la fotografia più esclusiva che il mondo abbia mai visto .
https://www.goldminemag.com/interviews/photographer-neal-preston-is-about-to-change-rock-history?fbclid=IwAR0Qx_20rZ3r3vudsAU6qJb6xqVLlDPqgM7DfT_v-ce3YAZ4DQ5dU47XPB0



1-Los Angeles - 1973
2-Milano, Italia
2011
3-stasera "borsht"


LE NURSE LO FANNO MEGLIO 🚑(riferimento oa sua moglie Maureen)
(L) Robert riceve una maglietta ad uno spettacolo a Knoxville, TN-2008 che ha reso famoso durante gli ultimi spettacoli Zeppelin a Oakland, CA (R)-1977.


testimonianza giornaliera. 2011
.....❤️🙏
. È successo al suo spettacolo del 20 aprile a Seattle. Gli avevamo realizzato una tracolla per chitarra in pelle con disegni di uccelli e foglie con un centrotavola "R" decorato con perline. Abbiamo aspettato che arrivasse il suo autobus prima dello spettacolo, e quando è arrivato siamo stati in grado di attirare la sua attenzione e fargli il suo regalo. È stato incredibilmente gentile, ringraziandoci più volte e firmando un paio di autografi per noi. Dopo essere entrato nell'edificio per il sound check, si è persino preso la briga di rimandare fuori il suo road manager con foto promozionali patinate firmate personalmente per ciascuno di noi. Si è anche offerto di coprire i nostri biglietti per entrare nello spettacolo se non li avevamo già, e il tour manager ci ha detto che lo avevamo "davvero toccato". È stata una serata davvero bellissima che ricorderemo per il resto della nostra vita.
Stiamo rivivendo questo ricordo da quando è stato esattamente un anno fa. Siamo ancora in soggezione per la sua gentilezza e speriamo di essere abbastanza fortunati da vedere un altro dei suoi spettacoli un giorno.

sidney 2018


-------
-------


Ogni volta che ho dato un addio frettoloso a una persona cara, mi sono sempre assicurato che la mia collezione di dischi fosse conservata al sicuro nel bagagliaio dell'auto.
Whenever I have said a hasty farewell to a loved one, I always made sure that my record collection was kept safely in the trunk of the car.
.a phrase full of emotional meaning
.una frase piena di significato emotivo
-Robert Plant..

“Non andare dove ti porta il sentiero, vai invece dove non c’è sentiero e lascia una traccia.” ―

-----

ROBERT PLANT: "VI RACCONTO DI QUANDO IN CONCERTO NON RICORDAVO IL TESTO DI STAIRWAY TO HEAVEN". L'INTERVISTA

Il frontman dei Led Zeppelin ha raccontato di quando il manager lo aiutava a ricordare il testo con dei cartelli nel tour '72/'73









La storica voce dei Led Zeppelin , Robert Plant, ha rilasciato di recente un'intervista a The Project in cui ha raccontato di come il manager del gruppo, Peter Grant , lo aveva aiutato a ricordare le parole corrette di "Stairway to Heaven", nel periodo di maggior successo della band.
Lo ha svelato lo stesso Plant dicendo:
So che è una canzone lunga e so anche che ho avuto un po' di problemi a ricordare le parole, nel '72, '73. Il nostro manager, che era una personalità abbastanza formidabile ... era arrivato davanti al palco nel bel mezzo di tutto con il testo, come quella cosa che faceva Bob Dylan (nel video di 'Subterranean Homesick Blues') ... Comunque, è stato molto divertente. '" e poi a tutta quella roba ".
Durante l'intervista è stato poi chiesto a Plant se si aspettava di ottenere un così grande successo.
“Non pensavo che nulla sarebbe stato così grande”.
Plant ha anche ribadito di non avere intenzione di scrivere un libro , spiegando: 
Ci sono tante storie umoristiche ma rimarranno con me ".
Infine ha aggiunto che, anche se teneva un diario, si trattava di una sorta di codice che nessun altro avrebbe capito.
https://www.virginradio.it/news/rock-news/246325/robert-plant-vi-racconto-di-quando-in-concerto-non-ricordavo-il-testo-di-stairway-to-heaven-l-intervista.html

ROBERT PLANT SU STAIRWAY TO HEAVEN: "NON HO IDEA DI COSA PARLI. RIFLETTE L’OTTIMISMO DEL RAGAZZO CHE ERO A 23 ANNI"

Il frontman dei Led Zeppelin: "All'epoca tutti parlavano di Vietnam. Io credo di aver fatto un lavoro migliore parlando di speranza"












Ogni musicista spera di scrivere una canzone che duri nel tempo» ha detto Jimmy Page in una intervista celebrativa della carriera dei Led Zeppelin nel 1992, «Noi abbiamo fatto Stairway to Heaven. Ha tutti gli elementi che ci rappresentano, è stata una pietra miliare per noi. Per questo siamo stati molto attenti a non farla uscire mai come singolo e non tagliarla». Secondo il chitarrista dei Led Zeppelin, Stairway to Heaven (che la band ha suonato per la prima volta il 5 marzo 1971 alla Ulster Hall di Belfast) doveva spingere il pubblico a comprare l’intero album Led Zeppelin IV che esce l’8 novembre 1971, arriva al numero 1 in Inghilterra e al numero 2 in America e vende 35 milioni di copie.

Con sette minuti e 55 secondi di durata e diversi cambi di tempo e genere, dalla ballad folk alla sezione hard rock, Stairway to Heaven è diventata una della canzoni più importanti nella storia del rock, la più richiesta dagli ascoltatori delle radio americane di sempre e il monumento definitivo della grandezza dei Led Zeppelin. Robert Plant e Jimmy Page iniziano a scriverla durante il periodo trascorso in isolamento in Galles nel cottage di Bron-Y-Aur, subito dopo aver concluso il quinto trionfale tour consecutivo in America e la finiscono durante le session di Led Zeppelin IV ad Headley Grange

«Una sera ci siamo seduti davanti al fuoco e io ho scritto le prime due strofe del pezzo, che mi sembravano perfette per quello che Jimmy stava suonando» ha raccontato Robert Plant, «Volevo mettere insieme tutti i riferimenti alle antiche tradizioni britanniche e al mondo Celtico». Il cantante dei Led Zeppelin, però, non ha spiegato davvero il significato del testo e delle sue immagini affascinanti, dalla “scala verso il paradiso” alla “foresta che riecheggia di risate”, dalla Regina di Maggio al “pifferaio” alla “signora anziana che pensa sia oro tutto ciò che luccica.”


https://youtu.be/Ly6ZhQVnVow

Nel 2022 in una intervista con Rolling Stone ha ammesso: «Non ho idea di cosa parli. Credo sia una canzone sulla speranza, ma piuttosto grande. Riflette l’ottimismo di un ragazzo di soli 23 anni». Robert Plant ha detto che Stairway to Heaven contiene anche degli inevitabili riferimenti alla situazione politica del tempo: «Tutti i cantautori del tempo parlavano del Vietnam e della corruzione, ed erano tutti molto eloquenti e impegnati nei loro testi. Io credo di aver fatto un lavoro migliore per arrivare al punto e parlare della speranza».  

https://www.virginradio.it/news/rock-news/1348599/robert-plant-su-stairway-to-heaven-non-ho-idea-di-cosa-parli-riflette-lottimismo-del-ragazzo-che-ero-a-23-anni.html


-------

Robert Plant spiega il significato di “Stairway to Heaven”

L’artista sul brano dei Led Zeppelin: “Ai tempi dicevo che era una canzone di speranza”.
 Robert Plant ha recentemente rilasciato un’intervista all’edizione statunitense di “Rolling Stone”. A colloquio con Kory Grow, il cantante britannico ha parlato della nascita dei Led Zeppelin e ha ricordato la sua prima prova con John Bonham insieme a Jimmy Page e John Paul Jones. Ma non solo, nelle parti finali dell’intervista, gli è stato chiesto quale fosse il significato del testo di “Stairway to Heaven”. Per l’intervistatore Kory Grow, si tratterebbe di un brano contro l’egoismo.

A Robert Plant viene chiesto se secondo lui gli ascoltatori lo hanno mai interpretato nel modo giusto e lui ha risposto: “Non ne ho idea. Voglio dire, è passato così tanto tempo. Lo dicevo negli Zeppelin: ‘Questa è una canzone di speranza’. Ed è pazzesco, davvero, perché all'epoca era gigantesca. La costruzione musicale era, all'epoca, qualcosa di molto speciale, e so che Jimmy e i ragazzi erano davvero molto orgogliosi della musica. E così mi hanno detto dopo avermela passata: ‘Cosa hai intenzione di fare a riguardo?’ Quindi ho iniziato a provare a scrivere qualcosa che suppongo rientri nello stesso idioma di qualcosa come "The Rover", o forse "Rain Song". Dentro c'è un po' di ottimismo e riflessione da parte di qualcuno che non era vecchio. Avevo 23 anni infatti o qualcosa del genere”.

Poi prosegue: “E quindi cosa penso adesso? Quando lo sento da solo, mi sento sopraffatto per ogni singolo motivo che potresti immaginare. C'era l'atmosfera e l'aria di cercare di farcela. Il mondo oggi è un posto diverso. All’epoca tutti si stavano riprendendo dal Vietnam. C'erano persone davvero brave con le parole che hanno raccontato tutto quel periodo in modo molto meno pittorico e hanno fatto un lavoro molto migliore nel raggiungere quel punto. Ma io sono quello che sono e, come diceva mio nonno, non posso essere di più che quello che sono”.

https://www.rockol.it/news-731914/led-zeppelin-robert-plant-spiega-significato-di-stairway-to-heaven

----


-----


 ROBERT PLANT: L’UGOLA DIONISIACA DELL’HARD ROCK, blues..invenzione carisma talento..NON SOLO LED ZEPPELIN

https://www.facebook.com/notes/371464567546217/

https://youtu.be/aozqwtmlUWg

Robert con suo figlio Logan..assieme a Jimmy Page..
Video in marocco..
Filmed in Marrakech, Morroco on August 9th & 10th 1994
The Truth Explodes-Yallah-(HQ)-Live in Marrakesh-'95- (Page+Plant- No Quarter)

immagine

https://youtu.be/aozqwtmlUWg

Robert con suo figlio Logan..assieme a Jimmy Page..

Video in marocco..

Filmed in Marrakech, Morroco on August 9th & 10th 1994

https://youtu.be/Q20I71ITpP4

https://youtu.be/aH93ooH3eTM

https://youtu.be/QJzjHrJqOcw?list=RDaH93ooH3eTM

The Truth Explodes-Yallah-(HQ)-Live in Marrakesh-'95- (Page+Plant- No Quarter)

immagine

immagine

https://youtu.be/aozqwtmlUWg

Robert con suo figlio Logan..assieme a Jimmy Page..

Video in marocco..

Filmed in Marrakech, Morroco on August 9th & 10th 1994

https://youtu.be/Q20I71ITpP4

https://youtu.be/aH93ooH3eTM

https://youtu.be/QJzjHrJqOcw?list=RDaH93ooH3eTM

The Truth Explodes-Yallah-(HQ)-Live in Marrakesh-'95- (Page+Plant- No Quarter)

Il viaggio nel Mali di Robert Plant..

Nel 2003 Robert Plant, in viaggio verso il Mali in occasione di un suo show al famoso Festival au Désert, intraprese un trip unico ed entusiasmante che lo colpì molto.
Fu un viaggio rivelatore, una delle esperienze più illuminanti della mia vita”, dichiarò.

Al festival Plant condivise l’esperienza live con Ali Farka Toure, Tinariwen e tantissimi altri musicisti africani incominciando a filmare tutto quello che poteva registrare.
Dopo dieci anni Robert Plant ha deciso di pubblicare, come una piccola web-series, Zirka c

Nel primo episodio Plant attraversa il territorio maliano, a Timbuctu documenta una improvvisata danza collettiva notturna, poi viaggia verso Essakane fermandosi presso un tempio il cui altare è costruito con vecchi fucili automatici. L’arrivo nel deserto è ben sintetizzato dalla session improvvisata con la superstar Ali Farka Touré, con il quale finisce a cantare Ben E. King intorno al fuoco. Il viaggio continua fino alla patria dei Tuareg, nel Sahel maliano dove Plant vive momenti magici e dichiara: “un viaggio che è servito a rinforzare in me il grande dono della musica attraverso e fra le culture… una condivisione che va al di là del linguaggio“.

immagine

I

https://youtu.be/0O5Y9d0MQhA?list=PLWmdrxukffoBAO0AYTIN74lP5Hrv_7o-O

qui potete vedere tutte le parti del documentario

https://www.youtube.com/watch?v=0O5Y9d0MQhA&list=PLWmdrxukffoBAO0AYTIN74lP5Hrv_7o-O

Sito web: www.robertplant.com

Twitter: www.Twitter.com/RobertPlant

Facebook: www.Facebook.com/RobertPlant

Instagram: RobertPlantOfficial

immagine

Page and Plant released a version on the 2001 compilation, Good Rockin' Tonight - The Legacy Of Sun Records.

https://youtu.be/UYj2J6RMivk

immagine

https://youtu.be/TX50EE65W_c

Robert Plant with his band Priory of Brion. Live at Shrewsbury,Shropshire,England, Shrewsbury Castle-World Music Day July 9th, 2000 A House Is Not A Motel Lazy Me/Bummer in the Summer Bluebird If I Were a Carpenter Darkness Darkness Flames Gloria Baby Please Don't Go Song of the Siren Goodnight Irene As Long as I Have You (incl. Houses of the Holy)

immagine

Page & Plant 3 11 95 New Orleans

https://youtu.be/bwtRnEchl88

all'inizio un piccolo frammento di una nota canzone non LED

immagine

Page & Plant 3 11 95 New Orleans https://youtu.be/bwtRnEchl88 all'inizio un piccolo frammento di una nota canzone non LED

immagine

immagine

London. 25.03.98

duetto Plant e Page .voce che si intreccia a chitarra acustica..

la loro solita sintonia..abbracciata dalla suadente voce di Robert in toni blues..

fantastici❤️

Part 8 .Great gig from Page and Plant. Recorded at the Shepherds Bush Empire, London. 25.03.98. The whole gig is loaded in 10min sections...check them out.

Set list is:

1.Intro

2.Wanton Song

3.Bring it on Home

4.Heartbreaker

5.Ramble On

6.Walking into Clarksdale

7.No Quarter

8.When I was Child

9.Going To California

10.Tangerine

11.Gallows Pole

12.Burning Up

13.Babe Im Gonna Leave You

14.How Many More Times

15.Most High

16.Whole Lotta Love

17.Encore 1: House Of Love

18.Encore 1 : Crossroads

19.Encore 2 : Thank You

20.Encore 2 : Rock and Roll

https://youtu.be/N7EcJwvSqUU

immagine

immagine

Robert Plant , When The Levee Break , Vancouver B.C. June 29Th 2018

https://youtu.be/b3hDoyrqsV0

immagine

immagine

Robert Plant , When The Levee Break , Vancouver B.C. June 29Th 2018

https://youtu.be/b3hDoyrqsV0

immagine

https://youtu.be/lTi7Pdj2a8c?list=RDlTi7Pdj2a8c
Rare 16mm newsreel footage of Led Zeppelin in Montreux, Switzerland in August 1971

immagine

A lungo a galla su oceani senza navi

Ho fatto del mio meglio per sorridere

Finché i tuoi occhi e le tue dita cantano

Mi ha attirato amorevolmente per la tua isola

E hai cantato

Naviga da me

Naviga da me

Lascia che ti avvolga

Eccomi qui

Eccomi qui

In attesa di stringerti

Ho sognato che hai sognato di me?

Eri qui quando sono stato costretto a lasciare

Ora la mia sciocca barca è inclinata

Infelice spezzato sulle tue rocce

Per te canti: "Non toccarmi, non toccarmi, torna domani

Oh mio cuore, oh il mio cuore teme il dolore "

Beh, sono perplesso come il neonato

Sono crivellato come la marea

Dovrei stare in mezzo agli interruttori?

O dovrei mentire con la morte, mia sposa?

Ascoltami cantare: "Nuota per me, nuota per me, lascia che ti avvolga

Eccomi, eccomi, aspettando di stringerti "

Long afloat on shipless oceans

I did all my best to smile

'Til your singing eyes and fingers

Drew me loving to your isle

And you sang

Sail to me

Sail to me

Let me enfold you

Here I am

Here I am

Waiting to hold you

Did I dream you dreamed about me?

Were you here when I was forced out

Now my foolish boat is leaning

Broken lovelorn on your rocks

For you sing, "Touch me not, touch me not, come back tomorrow

Oh my heart, Oh my heart shies from the sorrow"

Well I'm as puzzled as the newborn child

I'm as riddled as the tide

Should I stand amid the breakers?

Or should I lie with death, my bride?

Hear me sing, "Swim to me, swim to me, let me enfold you

Here I am, here I am, waiting to hold you"

Robert Plant_Song To The Siren

https://youtu.be/sqOHGXyajxM

immagine

..stiamo per partire..

qualcuno aspetta...

La figlia di Robert, Carmen, con la chitarra Gibson di Jimmy

..sembra una bambolina..picccola piccola..

..è una foto bellissima

immagine

vola con un bacio...

quel bacio che volteggia prendendo aliti di vento....

fatene tesoro sempre di un bacio e come anche di un abbraccio...

..il vento ci scompiglia non i capelli

ci scompiglia l'anima..

l'ha rinfresca e rigenera..

siate sempre quel"bacio" e quell'anima scompigliati

da leggeri aliti di vento..

lella..

immagine

"Big fire, on top of the hill A hopeless gesture, and last farewell Tears from your mother,

from the pits of her soul Look at your father, see his blood run cold Like the wind, you are free Just a whisper - I hear you, so talk to me

I believe, eye to eye Say brothers, sister, see your brothers in the sky Neighbour, neighbour,

don’t be so cold With so much glory from the story untold” I Believe..

immagine

vola con un bacio...

quel bacio che volteggia prendendo aliti di vento....

fatene tesoro sempre di un bacio e come anche di un abbraccio...

..il vento ci scompiglia non i capelli

ci scompiglia l'anima..

l'ha rinfresca e rigenera..

siate sempre quel"bacio" e quell'anima scompigliati

da leggeri aliti di vento..

lella..

immagine

immagine

immagine

immagine

Tampa Stadium, 3 giugno 1977, Photo credit: Terry O'Neill

Le prime due fotografie sono state scattate prima dello spettacolo, probabilmente in uno dei due spogliatoi (i luoghi normalmente consentivano agli artisti di utilizzare lo spogliatoio della squadra ospite). In una delle foto alla lavagna, Jason Bonham è a sinistra e Warren Grant (il figlio di Peter Grant) è a destra. All'inizio della giornata Robert, Maureen, Carmen e Karac Plant hanno accompagnato JPJ, sua moglie Mo e le loro tre figlie per una giornata di divertimento a Disney World a Orlando in Florida. Non sono sicuro che anche Jason e Warren fossero stati d'accordo con loro. In ogni caso, questo concerto è stato tristemente interrotto dopo circa 45 minuti a causa di un acquazzone torrenziale.

..verificata testimonianza..

SteveAJones

forum e sito Led Zeppelin

immagine

Tampa Stadium, 3 giugno 1977, Photo credit: Terry O'Neill

Le prime due fotografie sono state scattate prima dello spettacolo, probabilmente in uno dei due spogliatoi (i luoghi normalmente consentivano agli artisti di utilizzare lo spogliatoio della squadra ospite). In una delle foto alla lavagna, Jason Bonham è a sinistra e Warren Grant (il figlio di Peter Grant) è a destra. All'inizio della giornata Robert, Maureen, Carmen e Karac Plant hanno accompagnato JPJ, sua moglie Mo e le loro tre figlie per una giornata di divertimento a Disney World a Orlando in Florida. Non sono sicuro che anche Jason e Warren fossero stati d'accordo con loro. In ogni caso, questo concerto è stato tristemente interrotto dopo circa 45 minuti a causa di un acquazzone torrenziale.

..verificata testimonianza..

SteveAJones

forum e sito Led Zeppelin

immagine

- Mick Bonham, dal suo libro John Bonham: the Powerhouse Behind Led Zeppelin

“Ma per me il concerto più divertente è stato quando la Band of Joy ha suonato la Queen Mary Ballroom a Dudley. Una delle cover che hanno suonato è stata "If I Were a Carpeneter" di Tim Hardin. Ma a differenza dell'originale, la loro versione si è sviluppata costantemente in un potente crescendo, ed è stato durante le battute finali della canzone, quando Robert ha cantato "Marry me, Marry me" ha avvolto le gambe attorno a uno dei pilastri a lato del il palcoscenico ed emulato, quello che a tutti gli effetti, era un tremito al ginocchio. Questa è stata l'ultima goccia per la mamma, che stava guardando lo spettacolo. Con la borsetta appesa al braccio si è avvicinata al palco e sopra gli applausi si poteva sentire: "John! Scendi da quei tamburi adesso! Non stai giocando con quel ragazzo, è un pervertito! '"

- Mick Bonham, dal suo libro John Bonham: the Powerhouse Behind Led Zeppelin

questa performance però è del 1994 Robert Plant - If I Were A Carpenter - Hollywood Rock Live Rio De Janeiro, Brazil 1994

https://youtu.be/yHa8KHJ4S90

.il video è un frammento di un concerto live del 1994..è un concerto pazzesco perchè Robert non si risparmia ne con la voce nè con il ifisico..si cambia tre volte il bolero perchè si è strappato..è quel concerto che lo vediamo a torso nudo..ho postato tempo fà delle immagini amatoriali..quindi presumo la sua stanchezza..2 ore da leone!!!... metto il link se và di rivederlo...https://youtu.be/98SmbfPV7ps

immagine

Brimingham town hall

Robert Plant Hoochie coochie man

https://youtu.be/Y08i_tNuZIQ

immagine

Robert che fa le mosse, Live in Malta, venerdì 20 luglio 2007, scuotendo i suoi soliti riccioli al suo marchio di fabbrica volteggiare e ondeggiare, Robert Plant è salito sul palco alle 22.30 per un'interpretazione di Tin Pan Valley, generata dal suo acclamato dalla critica Mighty Rearranger album. In pochi secondi, ha avuto il pubblico di circa 4.000 persone che mangiavano dal palmo della sua mano.

whole lotta love robert plant live

https://youtu.be/dpPu9h-A3GE

immagine

Robert che fa le mosse, Live in Malta, venerdì 20 luglio 2007, scuotendo i suoi soliti riccioli al suo marchio di fabbrica volteggiare e ondeggiare, Robert Plant è salito sul palco alle 22.30 per un'interpretazione di Tin Pan Valley, generata dal suo acclamato dalla critica Mighty Rearranger album. In pochi secondi, ha avuto il pubblico di circa 4.000 persone che mangiavano dal palmo della sua mano.

whole lotta love robert plant live

https://youtu.be/dpPu9h-A3GE

immagine

immagine

Robert che fa le mosse, Live in Malta, venerdì 20 luglio 2007, scuotendo i suoi soliti riccioli al suo marchio di fabbrica volteggiare e ondeggiare, Robert Plant è salito sul palco alle 22.30 per un'interpretazione di Tin Pan Valley, generata dal suo acclamato dalla critica Mighty Rearranger album. In pochi secondi, ha avuto il pubblico di circa 4.000 persone che mangiavano dal palmo della sua mano.

whole lotta love robert plant live

https://youtu.be/dpPu9h-A3GE

Robert Plant - Sempre meglio ogni anno

da completare

https://artistpicturesblog.com/2014/06/13/


------



Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
Robert non ha mai mollato!!!💞

“Divinità dalla suprema voce
la tua temporalità mi é entrata nelle ossa.”💞

Nessun commento:

Posta un commento

79.ROBERT PLANT LA Più GRANDE VOCE DEL ROCK E NON SOLO..(.INTERVISTE ..FOTO.. e CITAZIONI VARIE anni 70 80 90 anni 2000.

  Robert Plant si racconta dal backstage della Royal Albert Hall: “Con i Led Zeppelin un’esperienza mistica e non solo hard rock”.. https://...