"sii così grande che tutti vogliono raggiungerti.
e così umile che tutti vogliono starti accanto..
E poiché tutto questo bellezza non può essere Paradiso,
so che nel mio cuore è giugno...
e si distese all’improvviso nel tempo, come un campo di papaveri
Buongiorno anime belle...
AMORE
(Scritta da Michael Jackson)
Descrivere l’amore è una cosa
divertente
.È così facile sentire amore e allo stesso tempo così difficile parlarne.
È come una saponetta - c'è l’hai in mano finché non la stringi troppo forte.
Alcune persone passano la loro vita alla ricerca dell’amore, ma lo cercano fuori da se stessi.
Credono di doverlo afferrare per averlo.
Ma l’amore scivola via come quella saponetta.
Tener con se l’amore non è sbagliato, ma bisogna imparare a tenerlo con leggerezza, con dolcezza.
Lasciarlo volare quando vuole.
Quando gli permettiamo di essere libero, l’amore è ciò che rende l’esistenza viva, gioiosa e nuova.
È il succo e l’energia che motiva la mia musica, la mia danza, tutto.
Finché ci sarà amore nel mio cuore, sarà ovunque.
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𝕃𝕒 𝕤𝕖𝕟𝕤𝕚𝕓𝕚𝕝𝕚𝕥𝕒̀ 𝕟𝕠𝕟 𝕖̀ 𝕕𝕠𝕟𝕟𝕒, 𝕝𝕒 𝕤𝕖𝕟𝕤𝕚𝕓𝕚𝕝𝕚𝕥𝕒̀ 𝕖̀ 𝕦𝕞𝕒𝕟𝕒. ℚ𝕦𝕒𝕟𝕕𝕠 𝕝𝕒 𝕥𝕣𝕠𝕧𝕚 𝕚𝕟 𝕦𝕟 𝕦𝕠𝕞𝕠 𝕕𝕚𝕧𝕖𝕟𝕥𝕒 𝕡𝕠𝕖𝕤𝕚𝕒.
(𝔸𝕝𝕕𝕒 𝕄𝕖𝕣𝕚𝕟𝕚)
𝑵𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒅𝒊 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒂𝒄𝒄𝒂𝒅𝒆 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂 𝒔𝒆𝒏𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆 𝒔𝒊 𝒑𝒆𝒓𝒅𝒆 𝒏𝒆𝒊 𝒓𝒊𝒈𝒂𝒈𝒏𝒐𝒍𝒊 𝒆 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒂𝒍𝒖𝒅𝒆 𝒔𝒕𝒂𝒈𝒏𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒕𝒊𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒂 𝒄𝒂𝒎𝒑𝒂𝒓𝒆; 𝒔𝒖 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒆𝒅𝒊𝒕𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒐𝒏𝒅𝒂 𝒔𝒆𝒓𝒊𝒆𝒕𝒂̀, 𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒊𝒏 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒊𝒍 𝒔𝒊𝒈𝒏𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂𝒕𝒐 𝒓𝒊𝒑𝒐𝒔𝒕𝒐, 𝒍’𝒐𝒄𝒄𝒂𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝒖𝒏𝒂 𝒆𝒗𝒐𝒍𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝒅𝒊 𝒖𝒏𝒂 𝒆𝒍𝒆𝒗𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆. 𝑬̀ 𝒓𝒊𝒄𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒂 𝒏𝒆𝒍 𝒎𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒓 𝒔𝒆𝒏𝒔𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒆𝒔𝒑𝒓𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆: 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒔𝒖𝒐 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒆̀ 𝒔𝒑𝒂𝒍𝒂𝒏𝒄𝒂𝒕𝒐 𝒔𝒖𝒍 𝒎𝒊𝒔𝒕𝒆𝒓𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂.
Lella...
è stato immortalato "quell'oltre" di cui io ne sono innamorata..io adoro i chiaro scuri perchè posso vederci il colore dell'anima...è come un portale che si apre con una parola magica..sensibilità per me è proprio questo..
"Chi mi conosce, Sa.
Chi non mi conosce, Giudica.
Chi pensa di sapere tutto di me, S'illude.
Per vedere ciò che pochi hanno visto
dovete andare dove pochi sono andati."
Buddha,
"Sta arrivando l'estate, Lloyd"
"Con lei il sole e le belle giornate, sir"
"L'afa, il caldo, le zanzare..."
"E gli aperitivi al tramonto in terrazza, sir"
"Tu vedi sempre il lato migliore di tutto. Eh, Lloyd?"
"No, sir. Solo di ciò che ne ha uno"
"La saggezza sta nel trovarlo, immagino"
"In realtà sta nel non rinunciare a cercarlo, sir"
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E vado avanti così.
Prendendomi cura di me
quando posso
come posso.
Sempre meno di quanto dovrei.
Senza mai mettermi in mostra.
Ma sentendomi speciale.
Cosciente di aver lasciato qualcosa di vero
nei ricordi di tutte le persone
che mi sono state accanto
e anche di esser stato meraviglia
per gli occhi di qualcuno
che non mi ha saputo riconoscere
per mani che non mi hanno saputo accarezzare.
Sono vivo soltanto così.
Opponendo sorrisi
a chi pratica odio e giudizi.
A chi fugge dai sogni e dai guai.
A chi crede di conoscere la tua guerra.
A chi abbraccia una sola verità.
A chi ha il vizio di dire: per sempre.
A chi alza la voce.
A chi non sceglie, non sbaglia.
A chi non muore mai.
Vado avanti così.
A volte sono vento. A volte aquilone.
Il corpo quando trema è poesia.
Quando piange.
Quando Ama.
Per auesto ho imparato
a non trattenere più
nessuna emozione.
Se esiste una persona disadattata al mondo
quella sono io.
Scelgo di essere una nuvola oggi
che non ho niente di meglio da fare
se non tenermi stretto
al solo cielo che conosco
Il mio.
(Andrew Faber)
.il bianco e nero
è carico..di sensi..
𝙊𝙜𝙣𝙞 𝙢𝙖𝙩𝙩𝙞𝙣𝙖 𝙚̀ 𝙪𝙣𝙖 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙖𝙩𝙖 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙧𝙞𝙘𝙚𝙫𝙞𝙖𝙢𝙤…
𝙉𝙤𝙣 𝙫𝙞 𝙚̀ 𝙣𝙪𝙡𝙡𝙖 𝙙𝙞 𝙩𝙧𝙤𝙥𝙥𝙤 𝙚 𝙣𝙪𝙡𝙡𝙖 𝙙𝙞 “𝙣𝙤𝙣 𝙖𝙗𝙗𝙖𝙨𝙩𝙖𝙣𝙯𝙖”,
𝙣𝙪𝙡𝙡𝙖 𝙙𝙞 𝙞𝙣𝙙𝙞𝙛𝙛𝙚𝙧𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙚 𝙣𝙪𝙡𝙡𝙖 𝙙𝙞 𝙞𝙣𝙪𝙩𝙞𝙡𝙚. 𝙀̀ 𝙪𝙣 𝙘𝙖𝙥𝙤𝙡𝙖𝙫𝙤𝙧𝙤.
Every morning is a full day that we receive ...
There is nothing too much and nothing "not enough",
nothing indifferent and nothing useless. It's a masterpiece.
..di nuovo Buongiorno anime belle
Ogni artista intinge il pennello nella sua anima, e dipinge la sua stessa natura nelle sue immagini.
"ragioni"
Non voltarti indietro
vedrai solo tanta tristezza e ragione di vita..
guarda avanti
e vedrai il sole illuminarsi
il mare più cristallino
la gioia negli occhi
il sorriso sulle labbra dell futuro!
Tutto racchiuso in un momento
ammira ciò che è lì
dinanzi a te!
Antonella Mei
"Le radici del mio vecchio albero sono sane. Così, alla mia età, spuntano foglie verdi e fiori ancora profumati. E' una primavera continua".
Alda Merini
Ciao Musa..
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“Stavo chiedendomi cosa serve per essere davvero speciali, Lloyd”
“E si è dato una risposta, sir?”
“Alcuni dicono che per essere speciali bisogna essere più unici che rari”
“Se mi permette, sarebbe meglio più rari che unici, sir”
“Perché, Lloyd?”
“Perché ciò che è unico non è di tutti. Ma essere raro non è da tutti, sir”
“Questo vuol dire che non c'è una regola per essere speciali, Lloyd”
“No, sir. Ma esiste sempre un'eccezione che ci rende eccezionali”
Vita con Lloyd
“Lloyd, senti che pace…”
“Oggi il mare della sua memoria è particolarmente placido, sir”
“Ma come ci siamo finiti?”
“Spesso la mente si imbarca nei ricordi senza preavviso, sir”
“E quelle nuvole?”
“Niente di cui preoccuparsi, sir. È solo un po’ di nostalgia”
“E se si intensifica, Lloyd?”
“Potrebbe cadere qualche goccia, sir”
“Dalle nuvole, Lloyd?”
“Dagli occhi, sir”
Vita con Lloyd
Le persone speciali sono quelle che senti dentro anche quando non ti sono vicine.
Di per sé l'emozione smuove, agita, è espressione di un sentimento che si porta dentro.
Ci sono persone che ti piacciono perché le stimi, altre perché sono intelligenti, altre perché sono belle. Ci sono quelle di cui apprezzi l’ironia, la spontaneità, il coraggio. Ci sono quelle che ti stupiscono con un gesto, quelle su cui puoi contare sempre, quelle che ti insegnano qualcosa. Ci sono persone che ti piacciono per come si muovono, per il tono della voce, perché sanno raccontare le cose. Ci sono quelle che ti conquistano con la determinazione, con la bontà, con il talento. Ci sono esseri umani che ti fanno commuovere, che ti illuminano, che hanno il tuo stesso sangue. Ci sono gli amici che scegli, quelli che ti deludono e perdoni, quelli grazie ai quali cambi, quelli per cui non cambi mai.
Ci sono persone che ti convincono, che ti sorprendono, che ti affascinano.
E poi ci sono le persone che senti.
E non necessariamente sono queste cose, forse ne sono alcune, a volte nessuna.
Magari non sono perfette, non sono infallibili e sbagliano tutto. Eppure sono le persone che senti.
Quelle che sembra che qualcuno vi abbia sintonizzato sulla stessa frequenza radio in un tempo in cui la radio non esisteva ancora.
A me, più di tutte, piacciono quelle.
Ciao piccolina,
perdonaci perché non siamo più capaci di niente.
Perdonaci perché non siamo più capaci di amare, perché non siamo più capaci di sentire.
Perdonaci per non aver capito, per il silenzio, per le carezze che sono arrivate troppo tardi, come la verità.
Perdonaci perché non abbiamo più vergogna, non abbiamo più timore nemmeno di noi stessi.
Perdonaci per questa vita che ha perso il suo valore, che ha perso la sua unicità.
Come le persone, tutte uguali e sostituibili.
Perdonaci, per non aver difeso solo quello che c'era da difendere: l'amore...
Paola Delton
Art. dal web
“Lloyd, senti che pace...”
“Oggi il mare della sua memoria è particolarmente placido, sir”
“Ma come ci siamo finiti?”
“Spesso la mente si imbarca nei ricordi senza preavviso, sir”
“E quelle nuvole?”
“Niente di cui preoccuparsi, sir. È solo un po’ di nostalgia”
“E se si intensifica, Lloyd?”
“Potrebbe cadere qualche goccia, sir”
“Dalle nuvole, Lloyd?”
“Dagli occhi, sir”
Vita con Lloyd
"Ho bisogno di alleggerire le spalle.
Perché è da troppo tempo
che sono cariche di pesi che non ho voluto e non ho chiesto.
E poi sotto ci sono le mie ali. Ci sono io, che ho bisogno di volare."
Alda Merini
Le Muse, ispiratrici di artisti e poeti, erano figlie di Zeus e Mnemosine, la personificazione della memoria, e il 13 giugno si celebrava la loro nascita.
Vivevano sul monte Elicona, in Beozia, dove trascorrevano le giornate tra giochi, canti e danze, allietando Apollo, il loro patrono.
In genere esse sono nove, e ciascuna presiede a una diversa disciplina artistica:
Calliope è la musa della poesia epica e tiene in mano una tavoletta coperta di cera e uno stilo, strumenti usati per la scrittura nei tempi antichi.
Clio è la musa della storia, spesso rappresentata con una pergamena srotolata.
Erato è la musa della poesia erotica e amorosa, di solito appare nell'atto di suonare la cetra.
Euterpe ispira invece la poesia lirica e la musica, infatti viene raffigurata mentre suona l'aulos, il tipico flauto greco.
Melpomene è legata alla poesia tragica, e si riconosce a causa della maschera dalla smorfia triste e dalla spada che impugna, simboleggiando il destino tragico di molti eroi greci.
Polimnia viene associata alla poesia sacra, agli inni e alla danza rituale. Talvolta è coperta da un velo, oppure porta un grappolo d'uva.
Tersicore è invece la musa della danza e di solito porta con sé una lira con cui accompagna i movimenti delle danzatrici.
Thalia è la musa della commedia, mostra una maschera sorridente e impugna un bastone da pastore.
Urania è infine la musa dell'astronomia: ha con sé un globo terrestre e di solito è meditabonda e guarda il cielo.
Siete riusciti a riconoscerle tutte?
...Buongiorno da una Musa che non si trova nei libri di storia o di leggende.non è un mito
ma solo un anima in cammino..una Musa viandante come dico sempre io
portate sempre con voi la conoscenza e la maestosità di una Musa..quando meno ve lo aspettate
può renderVi la giornata sempre luminosa..e meno faticosa..
un abbraccio..
Per la Giornata Mondiale del Vento, il 15 giugno, un racconto del vento nell'arte dall'antica Grecia al Novecento (copertina tratta da Andrew Wyeth, Vento dal mare, 1947)
Il vento dipinto
È come la luce, inafferrabile e invisibile.
Il vento lo senti sulla pelle e lo ascolti fischiare ma non puoi prenderlo e non puoi vederlo. Eppure è una forza potente: spazza i villaggi, soffia sui mulini, piega gli alberi e spinge le vele. È vita ed energia.
Per questo il vento è considerato un dio nell’antichità.
Per i Greci il signore dei venti era Eolo. Dall’isola di Lipari poteva liberare Austro, il vento caldo del sud, Borea, il freddo vento del nord, Euro dell’est, Zefiro dell’ovest e Noto, un vento umido del sud.
Il vento non veniva rappresentato nei suoi effetti sulle cose, ma nella sua personificazione. Sempre maschile e alata. Come nei vasi e nei bronzi…
… o come nei rilievi della torre dei Venti, ad Atene.
Nel Medioevo i venti perdono la loro essenza divina e diventano simboli meteorologici. In genere sono delle faccione paffute che soffiano verso il mondo dai quattro punti cardinali.
La rappresentazione del vento torna a figura intera nel celeberrimo quadro di Botticelli con la Nascita di Venere (1485). Sulla sinistra il vento Zefiro e la brezza Aura soffiano sulla dea per spingerla fino alla riva di Cipro, come narra il mito.
I lunghi capelli biondi svolazzano verso destra e il mantello che una ninfa porge a Venere è gonfio d’aria. Eppure non c’è la sensazione fisica di questa corrente. Tutto appare fermo e armonioso. Solo alcune linee che escono dalla bocca dei due venti, alla maniera medievale, e le guance gonfie di Zefiro danno l’idea della folata che investe la dea.
È un vento che dà solennità ed eleganza anche quello che investe Napoleone a cavallo nel dipinto di Jacques-Louis David del 1801. Provate ad immaginare la scena senza vento: il mantello pesante sulle spalle del condottiero, la criniera e la coda dell’animale dritti verso il basso. Perderebbe metà della sua enfasi.
Il vento come fenomeno naturale interessa poco. Solo il nostro buon Leonardo, patito di osservazioni dal vero, ha cercato di rappresentare il vento senza ricorrere alle antiche personificazioni. Nei suoi schizzi della fine del Quattrocento le piante si piegano, le raffiche si avvolgono in turbini e le linee suggeriscono il movimento dell’aria.
Una passione simile per le forze della natura si ritrova solo nell’Ottocento, quando il Romanticismo scopre l’emozione del paesaggio tempestoso, come abbiamo già visto per la rappresentazione delle onde marine. E proprio il mare, nella prima metà del secolo, è il luogo dove soffia il vento più impetuoso.
Dalla seconda metà del secolo il vento è spesso associato all’immagine degli alberi completamente piegati dalle raffiche. Diventa così per la prima volta protagonista dell’opera d’arte.
Sembra quasi di sentirlo stormire. Sembra di sentire addosso brividi di freddo. Come quelli che ci vengono nel vedere le donne parigine che trattengono la gonna mentre gli uomini tengono stretto il cappello nei dipinti di Jean Béraud (1849-1935). Un vero specialista in giornate ventose tra le strade della capitale francese.
La donna con le vesti gonfie d’aria, d’altra parte, era un tema piuttosto frequentato…
… talmente frequentato da diventare una nuova personificazione del vento, come la bellissima Borea del preraffaellita John William Waterhouse (1902).
All’elegante Borea somigliano molto anche Miranda (1916) e Colpo di vento (1902), sempre di Waterhouse.
vento sulel donne di waterhouse
C’è qualcosa di mitico nel vento che avvolge queste figure. Mi fa venire in mente il vento che trascina Paolo e Francesca nel loro girone infernale…
vento di paolo e francesca
… o quello che avvolge un’altra storia d’amore tormentata, quella tra il pittore Oskar Kokoschka e Alma Mahler, raffigurata ne La sposa del vento (1914).
sposa del vento di kokoschka
Molto più prosaico è il vento che asciuga i panni o solleva dei drappi per aria.
vento sui tessuti
Persone nelle strade ventose e biancheria svolazzante sono temi tipici anche della fotografia.
vento in fotografia
È vento che entra negli spifferi sotto le porte, vento che soffia nelle piazze. Vento che rompe finestre e porta voci lontane, come canta Pino Daniele…
Ma c’è anche un vento lieve, quello che smuove le tende. È una brezza buona, porta il profumo del mare, rinfresca i pomeriggi d’estate. Non c’è altro nel quadro di Andrew Wyeth “Vento dal mare” (1947) se non una finestra piena d’aria.
Ed è così che mi piace l’arte. Quando racconta cose piccole, cose ordinarie, anche cose che non si vedono e che sfuggono tra le dita, come l’aria e come il vento, e le trasforma in perfezione.
Per un giorno basa tutte le tue decisioni lasciandoti guidare dall’intuito.
Immagina che la voce della gioia dentro di te sappia quali sono i tuoi migliori interessi.
Confida nel fatto che questa voce saprà rispondere alle tue richieste in qualunque momento. Quando devi prendere una decisione, chiediti: “Dov’è lo slancio?” Dov’è la carica che ti elettrizza, la passione, la gioia, ciò che ti dà forza? A ogni bivio, segui sempre il sentiero a più alta intensità di gioia. Per un giorno, metti in stand by la razionalità nel decidere e rivolgi la tua vita allo Spirito. Alla fine della giornata, sdraiati sul letto e mettiti una mano sul cuore. Senti l’energia, la vitalità e la pace che provengono dal vivere basandosi sulla guida del cuore invece che su quella della mente.
-Alan Cohen, Tutto il bello che c’è-
Buongiorno anime belle
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