sabato 22 ottobre 2022

54.♥ღ♥ ⁀⋱‿ 🍃🌿💓 Buongiorno 🍃🌿💓 ⁀⋱‿ 🍃🌿💓DAL MIO DIARIO:..”Ciao Anima mia..posso raccontarti una favola?⁀⋱‿ 🍃🌿💓⋱‿ 🍃🌿💓


 Credo nella diversità come valore,

come espressione della nostra libertà
e della nostra unicità.
La diversità non è mai prevaricazione,
ma capacità di essere se stessi,
di distinguersi,
di andare controcorrente.
È sbagliato limitarsi a tollerarla,
come è insufficiente limitarsi a rispettarla.
Lo scopo della diversità,
se c’è rispetto,
è l'arricchimento reciproco.
I più, temono la diversità
e preferiscono difendere la loro povertà interiore,
le loro paure, i loro pregiudizi.
Perché la diversità è per gli spiriti forti.
questo è il mio cartello, la mia carta di identità..
e non la baratto
con la dicitura "la prima volta al governo di una donna"
questo è un governo identitario di estrema destra
e non concepisce la diversità, unicità, rispetto, arricchimento
nel suo DNA
ed io invece sono altra cosa..


Ora decido io quello che succede!!!
“…È da quando sono caduta in quella tana di coniglio che mi dicono cosa devo fare e chi devo essere. Mi hanno accorciata, allungata, ingrassata e perfino messa in una teiera. Sono stata accusata di essere Alice e di non essere Alice. Ma questo è il mio sogno! E ora decido io quello che succede”.
Tim Burton, Alice in Wonderland


Volevo una libreria perché
avere a che fare con i libri
significa avere a che fare con la vita.
-George Whitman-


"Ci sono due tipi di persone al mondo:
i realisti e i sognatori.I realisti sanno dove stanno andando.
I sognatori sono già lì."

𝕴𝖑 𝖗𝖎𝖘𝖛𝖊𝖌𝖑𝖎𝖔 𝖊̀ 𝖘𝖊𝖒𝖕𝖗𝖊 𝖚𝖓 𝖒𝖔𝖒𝖊𝖓𝖙𝖔 𝖉𝖊𝖑𝖎𝖈𝖆𝖙𝖔.
𝖀𝖓 𝖗𝖎𝖙𝖚𝖆𝖑𝖊 𝖉𝖎 𝖕𝖆𝖘𝖘𝖆𝖌𝖌𝖎𝖔 𝖉𝖆𝖑 𝖘𝖔𝖓𝖓𝖔 𝖆𝖑𝖑𝖆 𝖋𝖆𝖙𝖎𝖈𝖆 𝖉𝖊𝖑 𝖛𝖎𝖛𝖊𝖗𝖊 𝖈𝖍𝖊 𝖗𝖎𝖈𝖍𝖎𝖊𝖉𝖊,𝖘𝖊 𝖓𝖔𝖓 𝖆𝖑𝖙𝖗𝖔,𝖚𝖓 𝖒𝖎𝖓𝖎𝖒𝖔 𝖉𝖎 𝖉𝖊𝖑𝖎𝖈𝖆𝖙𝖊𝖟𝖟𝖆.
𝕮𝖎 𝖘𝖔𝖓𝖔 𝖉𝖆 𝖎𝖓𝖋𝖎𝖑𝖆𝖗𝖊 𝖎 𝖕𝖎𝖊𝖉𝖎 𝖎𝖓 𝖚𝖓 𝖕𝖆𝖎𝖔 𝖉𝖎 𝖈𝖔𝖒𝖔𝖉𝖊 𝖈𝖊𝖗𝖙𝖊𝖟𝖟𝖊, 𝖈'𝖊̀ 𝖉𝖆 𝖆𝖕𝖗𝖎𝖗𝖊 𝖑𝖆 𝖋𝖎𝖓𝖊𝖘𝖙𝖗𝖆 𝖘𝖚𝖑 𝖋𝖚𝖙𝖚𝖗𝖔 𝖊 𝖉𝖆 𝖎𝖓𝖉𝖔𝖘𝖘𝖆𝖗𝖊 𝖚𝖓 𝖕𝖔'𝖉𝖎 𝖇𝖚𝖔𝖓𝖚𝖒𝖔𝖗𝖊 𝖕𝖊𝖗 𝖕𝖔𝖎 𝖆𝖓𝖉𝖆𝖗𝖊 𝖆 𝖇𝖊𝖗𝖊 𝖎𝖑 𝖕𝖗𝖎𝖒𝖔 𝖈𝖆𝖋𝖋𝖊̀ 𝖉𝖊𝖑𝖑𝖆 𝖌𝖎𝖔𝖗𝖓𝖆𝖙𝖆.
Buongiorno anime belle😘





Esiste un mondo che non vediamo.
Lo abitano le persone gentili, gli sconfitti per il mondo e i sognatori.
È un luogo di piccole cose, di profili sottili, di ombre.
Gli unici suoni che si sentono sono i respiri e anche questi sono trasparenti come tutto il resto.
Questo mondo veste il nostro con un velo così impalpabile che basta uno sbuffo o uno sguardo scocciato per spingerlo da parte e un sorriso o un cenno per farlo ritornare.
I gentili, gli sconfitti e i sognatori sono creature leggere come nebbia. Sono tessuti attorno al mondo come fili di ragnatela e lo tengono assieme.
State attenti quando camminate e a quello che dite, perché senza questa rete il loro mondo potrebbe svanire, e il nostro con il loro.
[Filippo Tapparelli]
Dipinto di Mihail Aleksandrov, "Yuth and a Bird"


IL BACIO SULLA FRONTE ♡
Si dice che il bacio sulla fronte sia il simbolo per eccellenza di protezione, tenerezza e affetto.
È un gesto che rappresenta l’amore profondo e superiore a quello erotico che si da sulle labbra.. ma perchè?
Quando qualcuno ti bacia la fronte, spesso si dice che bacia la tua anima.
Secondo Cartesio, infatti, colui che fa questa sorta di “regalo” è come se entrasse in contatto con l’anima di quella persona.
Questa idea di origine Cartesiana si basa sul fatto che proprio dietro la fronte nella zona centro frontale del nostro cervello, si trovi una piccola ghiandola chiamata ghiandola pineale, che rappresenterebbe l'accesso diretto all’anima di colui che riceve quel bacio...
Questo dolce gesto va a rappresentare i profondi sentimenti che una persona prova per l’altra.
Il motivo va ricercato nel fatto che, nel nostro corpo, esiste una piccola ghiandola, chiamata pineale, o più comunemente terzo occhio, situata proprio al centro della testa, tra emisfero destro ed emisfero sinistro del cervello, che, si dice, dia accesso diretto all’anima.
Questa, inoltre, è come se fosse una sorta di “orologio biologico” che, grazie alla melatonina, permetterebbe di gestire il sonno. Ci si innamora dell’anima di una persona perché “il vero amore è un sentimento spirituale.”. Quando si parla di amore, solo l’anima è una costante: cambia l’età, per esempio, ma la parte più intrinseca dell’individuo rimane immutata.
Perciò con il bacio sulla fronte, si bacia l’anima di una persona e si entra in contatto diretto con lei, con la sua parte più interiore e vera. Nella filosofia fenomenologica questo luogo si chiama “Kern” ed è la parte più intrinseca dell’individuo che, qualora, per così dire, “toccata” da un’alta persona, ne svela tutti i segreti, ne tocca tutti i meandri.
Anche se c’è chi sostiene che l’abbraccio sia più importante del bacio, questo antico rito è ormai diventato di uso comune, scavallando le generazioni e non facendo alcuna distinzione tra continenti, persone e culture. Ed è subito magia.


"Accanto" è un posto per pochi.
"Ti domandi mai che senso ha continuare a lottare, Lloyd?"
"Sono un maggiordomo, sir. Più che domandare, passo il tempo a spolverare"
"Appunto, Lloyd. A cosa serve? Tanto la polvere ritorna"
"Serve a ricordarci una cosa importante, sir"
"E cosa?"
"Che la bellezza di ciò che ci circonda non è una qualità ma una conquista di ogni giorno, sir"
"Pensiero impegnativo, Lloyd"
"Come tutto ciò che rende la vita brillante... sir"
Vita con Lloyd





L’Anima è invisibile. Un angelo è invisibile. Il pensiero è invisibile.
Eppure, delicatamente, se l’Anima può vedere, si può intuire l’angelo,
si può sentire il vento, è possibile cambiare il mondo, con alcuni pensieri.
Esiste un luogo “sacro” che si chiama anima. Laddove tutto quello che conta si incide in modo indelebile. Parole gesti e pensieri sono fotografati per l’eternità. Perciò … quando bussi a quella “porta” prima di entrare…lima le unghie togli le scarpe spogliati delle bugie e vestiti solamente di te… sii te stesso.
Silvana Stremiz)
piccoli grandi tasselli di emozioni..
la vita è composta da pasgliuzze di emozioni..momenti del tempo che ti abbracciano ,ti coccolano..ti fanno andare avanti con la speranza nel cuore e nell'anima..frammenti di luce..di colore..di buio..di amare,salate lacrime e dolci parole sussurrate...
la vita è musica da sempre...ed io ne voglio far parte fino a confondermi con lei..musica vita anima e cuore
diventar farfalla
libera..avvolta dall'infinito universo...
Lella..




𝐍𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐩𝐨𝐜𝐫𝐢𝐬𝐢𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐚𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐝𝐮𝐜𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚 𝐠𝐫𝐞𝐜𝐚 𝐢𝐥 𝐜𝐮𝐢 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐞̀ “𝐬𝐢𝐦𝐮𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞”, 𝐜’𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐦𝐞𝐜𝐜𝐚𝐧𝐢𝐬𝐦𝐨, 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐫𝐞𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥’𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚. 𝐔𝐧𝐚 𝐩𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 𝐦𝐞𝐫𝐚𝐯𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐕𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥𝐨 𝐞̀ 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐆𝐞𝐬𝐮̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐢 𝐬𝐞𝐩𝐨𝐥𝐜𝐫𝐢 𝐢𝐦𝐛𝐢𝐚𝐧𝐜𝐚𝐭𝐢: 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐚 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨, 𝐦𝐚 𝐩𝐢𝐞𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐫𝐜𝐢𝐮𝐦𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨. 𝐋’𝐢𝐩𝐨𝐜𝐫𝐢𝐭𝐚 𝐡𝐚 𝐮𝐧 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐩𝐮𝐥𝐢𝐭𝐨, 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐫𝐮𝐠𝐡𝐞 𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐦𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐞, 𝐬𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐭𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐟𝐟𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢, 𝐜𝐨𝐧 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐬𝐮𝐚𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞.
𝐂𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐨𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢𝐫𝐜𝐢, 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐩𝐚𝐥𝐥𝐞, 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐢𝐧𝐢𝐬𝐦𝐨. 𝐌𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐩𝐨𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐚𝐫𝐞: 𝐬𝐦𝐚𝐬𝐜𝐡𝐞𝐫𝐚𝐥𝐢 𝐞̀ 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐫𝐞.
𝐔𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐥𝐢, 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐨 𝐩𝐨𝐢 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢.
𝐆𝐥𝐢 𝐢𝐩𝐨𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢, 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐧𝐚𝐫𝐜𝐢𝐬𝐢𝐬𝐦𝐨, 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐧𝐭𝐢 𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐦𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐨, 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐨𝐦𝐛𝐫𝐚 𝐚𝐢 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐢
𝐔𝐬𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐥𝐮𝐧𝐧𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐝𝐞𝐧𝐢𝐠𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐬𝐢𝐚𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐫𝐢𝐭𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐩𝐞𝐬𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐛𝐮𝐠𝐢𝐞. 𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚 𝐧𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐞𝐭𝐨 𝐜𝐢𝐜𝐚𝐥𝐞𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢, 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐟𝐞𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨.
𝐆𝐥𝐢 𝐢𝐩𝐨𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢 𝐯𝐢𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐛𝐥𝐢𝐧𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐞𝐳𝐳𝐞, 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐟𝐢𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐮𝐛𝐛𝐢𝐨. 𝐎𝐠𝐧𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐭𝐚𝐯𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚̀: 𝐠𝐮𝐚𝐢 𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐝𝐝𝐢𝐫𝐥𝐢, 𝐬𝐞 𝐬𝐢 𝐯𝐚 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐬𝐩𝐫𝐞𝐜𝐚𝐭𝐚.
𝐒𝐞 𝐯𝐢 𝐯𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐞, 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐭𝐞 𝐬𝐨𝐦𝐦𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐬𝐮𝐥𝐭𝐢. 𝐆𝐥𝐢 𝐢𝐩𝐨𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐭𝐨 𝐬𝐢 𝐚𝐮𝐭𝐨-𝐝𝐞𝐜𝐥𝐚𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐦𝐚𝐞𝐬𝐭𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐨𝐫𝐚𝐥𝐞. 𝐍𝐨𝐧 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢, 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐭𝐭𝐨𝐧𝐨 𝐧𝐞́ 𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢 𝐧𝐞́ 𝐩𝐞𝐜𝐜𝐚𝐭𝐢. 𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐭𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐟𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐚𝐧𝐨. 𝐏𝐞𝐜𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐟𝐢𝐧𝐭𝐨.
𝐈𝐥 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐩𝐨𝐜𝐫𝐢𝐭𝐚 𝐞̀ 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐥𝐚 𝐫𝐚𝐟𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐟𝐮𝐜𝐢𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐩𝐚𝐫𝐠𝐞 𝐢 𝐬𝐮𝐨𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢 𝐚 𝟑𝟔𝟎 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐢. 𝐈𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢. 𝐅𝐢𝐧𝐠𝐞 𝐯𝐢𝐫𝐭𝐮̀ 𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢, 𝐦𝐚 𝐢𝐧 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐧𝐞́ 𝐥𝐞 𝐮𝐧𝐞 𝐧𝐞́ 𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐞. 𝐒𝐞𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐢𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐚𝐥𝐞, 𝐦𝐚 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐩𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐫𝐥𝐢. 𝐀𝐧𝐳𝐢, 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐞̀ 𝐥𝐚 𝐜𝐥𝐚𝐬𝐬𝐢𝐜𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐦𝐨𝐫𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢: 𝐯𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐞́ 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐢.
𝐋’𝐢𝐩𝐨𝐜𝐫𝐢𝐭𝐚 𝐡𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐨 𝐟𝐚 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐞𝐬𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐞̀ 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀.
𝐍𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐥𝐢𝐧𝐞𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐩𝐨𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐢 𝐢𝐧 𝐛𝐚𝐬𝐞 𝐚𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐧𝐞 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚𝐭𝐢. 𝐍𝐞́ 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧’𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐚𝐥𝐠𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢. 𝐈𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐨𝐫𝐚 𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐭𝐫𝐚 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐧𝐞́ 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐫𝐢 𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐛𝐚𝐬𝐞 𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐨𝐥𝐨.
𝐃𝐢 𝐚𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨, 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨. 𝐋𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐞 𝐥𝐞 𝐥𝐢𝐪𝐮𝐢𝐝𝐚𝐭𝐞 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐧𝐝𝐨, 𝐢𝐧 𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚, 𝐥𝐞 𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐃𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐝𝐢 𝐓𝐨𝐭𝐨̀. 𝐃𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐩𝐨𝐞𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐡𝐚 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥 “𝐍𝐨𝐧 𝐭𝐢 𝐜𝐮𝐫𝐚𝐫 𝐝𝐢 𝐥𝐨𝐫𝐨, 𝐦𝐚 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚 𝐞 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚“. 𝐏𝐞𝐫𝐟𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐩𝐫𝐞𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐚𝐧𝐧𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐫𝐛𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐥𝐬𝐢𝐭𝐚̀. 𝐓𝐨𝐭𝐨̀ 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐜𝐢 𝐡𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐚𝐥𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐧𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚, 𝐮𝐧 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐯𝐚𝐥𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐬𝐜𝐞𝐧𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐭𝐞𝐚𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐚𝐧𝐭𝐞𝐬𝐜𝐚.
𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐮𝐧 𝐛𝐮𝐠𝐢𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐥𝐢𝐦𝐢𝐭𝐞, 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐧𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚. 𝐑𝐞𝐚𝐥𝐞 𝐨 𝐯𝐢𝐫𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀.
𝐈𝐩𝐨𝐜𝐫𝐢𝐬𝐢𝐚 𝐞 𝐟𝐚𝐥𝐬𝐢𝐭𝐚̀ 𝐯𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐢 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐨. 𝐔𝐧𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 𝐢𝐩𝐨𝐜𝐫𝐢𝐭𝐚, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐨, 𝐡𝐚 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐛𝐮𝐠𝐢𝐞 𝐞 𝐜𝐡𝐢 𝐞̀ 𝐟𝐚𝐥𝐬𝐨 𝐡𝐚 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐬𝐜𝐡𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐬𝐮𝐞 𝐦𝐞𝐧𝐳𝐨𝐠𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥’𝐢𝐩𝐨𝐜𝐫𝐢𝐬𝐢𝐚.

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“Lloyd, mi sono imbarcato in una nuova avventura”
“Noto, sir”
“Potrei finire in un mare di guai…”
“Probabile, sir”
“Ma allora perché non mi hai fermato?”
“Perché i buoni marinai sanno affrontare le tempeste, ma i grandi comandanti non le temono, sir”
“E noi cosa siamo, Lloyd?”
“In viaggio, sir... In viaggio…”


Nei momenti di grande felicità
sento le favole del cielo.



mi stò già preparando


..................
𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐠𝐚 𝐞 𝐦𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨𝐬𝐚 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐝𝐨 𝐫𝐢𝐯𝐞𝐫𝐛𝐞𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐥𝐮𝐜𝐞..
𝐋𝐞𝐥𝐥𝐚..
𝐋𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐞𝐧𝐢𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚𝐭𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐠𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐦𝐚𝐠𝐢𝐜𝐨, 𝐢𝐧 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀.
𝐒𝐞𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐫𝐢𝐮𝐬𝐜𝐢𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐚 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐞 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨.
𝐋𝐞 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐥 𝐜𝐡𝐞 𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 - 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐧𝐚𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐢𝐭𝐚̀, 𝐨 𝐢𝐥 𝐝𝐨𝐧𝐨 (𝐨, 𝐟𝐨𝐫𝐬𝐞, 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞) 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐟𝐢𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐬𝐮𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐧𝐞̀ 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞: 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐢 𝐟𝐢𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐜𝐢 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐧𝐞𝐦𝐧𝐞𝐧𝐨 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐜𝐞𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐨, 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐝𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐝𝐨𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚𝐭𝐢, 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐞𝐦𝐛𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐢, 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐦𝐦𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 - 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐜𝐨𝐧𝐯𝐢𝐧𝐜𝐞𝐫𝐜𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐟𝐚𝐫 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐢𝐫𝐞.
𝐋𝐨𝐫𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐞 𝐥'𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚𝐧𝐨 - 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐠𝐮𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐨 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚, 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐨 𝐦𝐚𝐥𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞𝐫𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚: 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐞, 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐞𝐦𝐩𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐞, 𝐯𝐨𝐥𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐚 𝐮𝐧 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐚 𝐫𝐞𝐜𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥 𝐩𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐜𝐞𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢.
𝐏𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐢𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐬𝐨𝐥𝐚𝐭𝐞.
𝐄 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐞𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 - 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐟𝐚 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐥𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚̀: 𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐬𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐟𝐞𝐫𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐮𝐬𝐚𝐫𝐥𝐨 𝐞𝐝 𝐚𝐧𝐧𝐢𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐥𝐨 𝐩𝐮𝐫 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐫𝐥𝐚, 𝐩𝐮𝐫 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐨𝐥𝐞𝐫𝐥𝐚 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞.
𝐄 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐨𝐠𝐠𝐢 𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐠𝐡𝐞 - 𝐞𝐝 𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐢 𝐥𝐞 𝐯𝐮𝐨𝐥𝐞 𝐛𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞.
𝐒𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐠𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐢 𝐩𝐨𝐧𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐞, 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐫𝐞. 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐢 𝐫𝐢𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐝 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚, 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐫𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐚. 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐩𝐥𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐨𝐦𝐛𝐫𝐞, 𝐚𝐦𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐢 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐢 𝐝𝐢𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢, 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨.
𝐒𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐠𝐡𝐞 - 𝐞, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞 𝐯𝐨𝐥𝐞𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐛𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐫𝐜𝐢, 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐢.
𝐦𝐲 𝐛𝐞𝐢𝐧𝐠 𝐚 𝐰𝐢𝐭𝐜𝐡 𝐚𝐧𝐝 𝐦𝐲𝐬𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨𝐮𝐬 𝐢𝐧 𝐭𝐡𝐢𝐬 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐝 𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫𝐛𝐞𝐫𝐚𝐭𝐞𝐬 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭 ..
𝐋𝐞𝐥𝐥𝐚 ..
𝐓𝐡𝐞 𝐰𝐨𝐦𝐞𝐧 𝐰𝐡𝐨 𝐰𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐚𝐥𝐥𝐞𝐝 𝐰𝐢𝐭𝐜𝐡𝐞𝐬 𝐡𝐚𝐝 𝐧𝐨 𝐦𝐚𝐠𝐢𝐜𝐚𝐥 𝐩𝐨𝐰𝐞𝐫𝐬, 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐥𝐲.
𝐓𝐡𝐞𝐲 𝐬𝐢𝐦𝐩𝐥𝐲 𝐜𝐨𝐮𝐥𝐝 𝐬𝐞𝐞 𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠𝐬 𝐛𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫.
𝐓𝐡𝐞𝐲 𝐬𝐚𝐰 𝐭𝐡𝐞𝐦 𝐟𝐨𝐫 𝐰𝐡𝐚𝐭 𝐭𝐡𝐞𝐲 𝐰𝐞𝐫𝐞 - 𝐛𝐞𝐜𝐚𝐮𝐬𝐞 𝐭𝐡𝐞𝐲 𝐰𝐞𝐫𝐞 𝐛𝐨𝐫𝐧 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐭𝐡𝐞 𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐲, 𝐨𝐫 𝐭𝐡𝐞 𝐠𝐢𝐟𝐭 (𝐨𝐫, 𝐩𝐞𝐫𝐡𝐚𝐩𝐬, 𝐭𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐬𝐞) 𝐭𝐨 𝐡𝐚𝐯𝐞 𝐧𝐨 𝐟𝐢𝐥𝐭𝐞𝐫𝐬 𝐨𝐧 𝐭𝐡𝐞 𝐞𝐲𝐞𝐬 𝐨𝐫 𝐨𝐧 𝐭𝐡𝐞 𝐦𝐢𝐧𝐝: 𝐧𝐨𝐧𝐞 𝐨𝐟 𝐭𝐡𝐨𝐬𝐞 𝐟𝐢𝐥𝐭𝐞𝐫𝐬 𝐭𝐡𝐚𝐭 𝐰𝐞 𝐨𝐟𝐭𝐞𝐧 𝐜𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐚𝐫𝐨𝐮𝐧𝐝 𝐰𝐢𝐭𝐡𝐨𝐮𝐭 𝐞𝐯𝐞𝐧 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐢𝐧𝐠 𝐢𝐭, 𝐭𝐡𝐚𝐭 𝐭𝐡𝐞𝐲 𝐭𝐞𝐥𝐥 𝐮𝐬 𝐡𝐨𝐰 𝐰𝐞 𝐡𝐚𝐯𝐞 𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐞 𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠𝐬 𝐭𝐨 𝐛𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐩𝐭𝐞𝐝, 𝐭𝐨 𝐥𝐨𝐨𝐤 𝐫𝐢𝐠𝐡𝐭, 𝐭𝐨 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐚𝐫 𝐚𝐬 𝐰𝐞 𝐬𝐡𝐨𝐮𝐥𝐝 𝐛𝐞 - 𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐢𝐧𝐜𝐞 𝐨𝐮𝐫𝐬𝐞𝐥𝐯𝐞𝐬 𝐭𝐡𝐚𝐭 𝐰𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐥𝐲 𝐚𝐫𝐞 𝐰𝐡𝐚𝐭 𝐰𝐞 𝐰𝐚𝐧𝐭 𝐭𝐨 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐚𝐫.
𝐓𝐡𝐞𝐲 𝐝𝐢𝐝 𝐧𝐨𝐭 𝐡𝐚𝐯𝐞 𝐢𝐭 - 𝐛𝐞𝐜𝐚𝐮𝐬𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐪𝐮𝐞𝐧𝐜𝐞, 𝐨𝐫 𝐭𝐡𝐞 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐞, 𝐨𝐟 𝐭𝐡𝐞𝐢𝐫 𝐠𝐢𝐟𝐭 𝐨𝐫 𝐜𝐮𝐫𝐬𝐞 𝐰𝐚𝐬 𝐚𝐥𝐬𝐨 𝐭𝐡𝐢𝐬: 𝐧𝐨𝐭 𝐭𝐨 𝐛𝐞 𝐚𝐟𝐫𝐚𝐢𝐝 𝐨𝐟 𝐥𝐨𝐧𝐞𝐥𝐢𝐧𝐞𝐬𝐬, 𝐧𝐨𝐭 𝐧𝐞𝐞𝐝𝐢𝐧𝐠 𝐭𝐨 𝐟𝐢𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐜𝐞 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐞𝐦𝐩𝐭𝐲 𝐭𝐚𝐥𝐤, 𝐰𝐚𝐧𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐬𝐨𝐦𝐞𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐭𝐡𝐚𝐧 𝐚 𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐭𝐨 𝐩𝐥𝐚𝐲. 𝐨𝐧 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐞 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐞𝐯𝐞𝐫𝐲𝐨𝐧𝐞.
𝐅𝐨𝐫 𝐭𝐡𝐢𝐬 𝐭𝐡𝐞𝐲 𝐰𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐬𝐨𝐥𝐚𝐭𝐞𝐝.
𝐀𝐧𝐝 𝐟𝐨𝐫 𝐭𝐡𝐢𝐬 𝐭𝐡𝐞𝐲 𝐰𝐞𝐫𝐞 𝐟𝐫𝐢𝐠𝐡𝐭𝐞𝐧𝐢𝐧𝐠 - 𝐚𝐬 𝐟𝐫𝐢𝐠𝐡𝐭𝐞𝐧𝐢𝐧𝐠 𝐭𝐡𝐨𝐬𝐞 𝐰𝐡𝐨 𝐭𝐞𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐞 𝐭𝐫𝐮𝐭𝐡: 𝐚𝐧𝐝 𝐨𝐟𝐭𝐞𝐧 𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐟𝐞𝐫𝐬 𝐭𝐨 𝐚𝐜𝐜𝐮𝐬𝐞 𝐚𝐧𝐝 𝐚𝐧𝐧𝐢𝐡𝐢𝐥𝐚𝐭𝐞 𝐡𝐢𝐦 𝐫𝐚𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐭𝐡𝐚𝐧 𝐡𝐞𝐚𝐫𝐢𝐧𝐠 𝐢𝐭, 𝐫𝐚𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐭𝐡𝐚𝐧 𝐰𝐚𝐧𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐞 𝐢𝐭.
𝐀𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐚𝐭 𝐢𝐬 𝐰𝐡𝐲 𝐰𝐢𝐭𝐜𝐡𝐞𝐬 𝐬𝐭𝐢𝐥𝐥 𝐞𝐱𝐢𝐬𝐭 𝐭𝐨𝐝𝐚𝐲 - 𝐚𝐧𝐝 𝐭𝐡𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐫𝐞 𝐭𝐡𝐨𝐬𝐞 𝐰𝐡𝐨 𝐰𝐚𝐧𝐭 𝐭𝐨 𝐛𝐮𝐫𝐧 𝐭𝐡𝐞𝐦.
𝐖𝐞 𝐚𝐫𝐞 𝐰𝐢𝐭𝐜𝐡𝐞𝐬 𝐰𝐡𝐞𝐧 𝐰𝐞 𝐚𝐬𝐤 𝐨𝐮𝐫𝐬𝐞𝐥𝐯𝐞𝐬 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐬, 𝐰𝐡𝐞𝐧 𝐰𝐞 𝐰𝐚𝐧𝐭 𝐭𝐨 𝐮𝐧𝐝𝐞𝐫𝐬𝐭𝐚𝐧𝐝. 𝐖𝐡𝐞𝐧 𝐰𝐞 𝐫𝐞𝐛𝐞𝐥 𝐚𝐠𝐚𝐢𝐧𝐬𝐭 𝐚 𝐫𝐮𝐥𝐞, 𝐰𝐡𝐞𝐧 𝐰𝐞 𝐭𝐡𝐢𝐧𝐤 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐨𝐮𝐫 𝐡𝐞𝐚𝐝𝐬. 𝐖𝐡𝐞𝐧 𝐰𝐞 𝐚𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐭 𝐚𝐟𝐫𝐚𝐢𝐝 𝐭𝐨 𝐞𝐱𝐩𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐨𝐮𝐫 𝐬𝐡𝐚𝐝𝐨𝐰𝐬, 𝐚𝐝𝐦𝐢𝐭 𝐨𝐮𝐫 𝐟𝐚𝐮𝐥𝐭𝐬, 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐬𝐬 𝐰𝐡𝐚𝐭 𝐰𝐞 𝐰𝐚𝐧𝐭.
𝐖𝐞'𝐫𝐞 𝐰𝐢𝐭𝐜𝐡𝐞𝐬 - 𝐚𝐧𝐝 𝐞𝐯𝐞𝐧 𝐢𝐟 𝐲𝐨𝐮 𝐰𝐚𝐧𝐭 𝐭𝐨 𝐤𝐞𝐞𝐩 𝐛𝐮𝐫𝐧𝐢𝐧𝐠 𝐮𝐬, 𝐰𝐞'𝐫𝐞 𝐬𝐭𝐢𝐥𝐥 𝐡𝐞𝐫𝐞.
Halloween è la notte più magica e paurosa dell’ anno. Quella delle streghe, degli gnomi, dei folletti. Dei gatti neri, dei pipistrelli e delle zucche svuotate al cui interno brilla una candela. La festa di Halloween nasce da un rito pagano di tradizione celtica: secondo la leggenda, la notte del 31 ottobre le anime dei morti tornano sulla terra per cercare di entrare nei corpi dei vivi. Il nome Halloween deriva dal fatto che la festa si celebra la vigilia (“Eve”) di Ognissanti (“All Hallows”). Si usa mascherarsi da spiriti per ingannare le anime dei morti che ritornano e i dolci servono a ingraziarseli I bambini sono i veri protagonisti della festa. Negli Stati Uniti girano mascherati bussando alle porte del vicinato: “Treats or tricks?”, “Dolcetto o scherzetto?”. E i vicini offrono loro dei dolci
Finché ci saranno una notte buia, una luna piena di misteri e una zucca che ride, ci sarà sempre Halloween.
Halloween è il giorno in cui ci si ricorda che viviamo in un piccolo angolo di luce circondati dall’oscurità di ciò che non conosciamo. Un piccolo giro al di fuori della percezione abituata a vedere solo un certo percorso, una piccola occhiata verso quell’oscurità.
...
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"Perché la mia vita deve essere sempre in salita, Lloyd?"
"Più alti sono gli obiettivi, più aspra è la salita per raggiungerli, sir"
"Sarà... ma per alcuni mi sembra sia tutto così semplice"
"Capita solitamente a chi viene calato dall'alto, sir"
"E noi?"
"Noi abbiamo solo gambe e il coraggio di usarle, sir"
"Questa è tutta fatica da fare, Lloyd"
"No, sir. Sono soddisfazioni da conquistare"









..ombelico del Mondo..
il cuore e mente

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"...Nei soffi del nostro tempo, altro non rimane che il tuo Amore; senza tempo e senza limiti...... hai liberato le anime prigioniere di quel tempo e del loro cuore.. hai aperto quel profondo essere "io" nell'universo.. hai lenito il dolore e hai accarezzato di immensa meraviglia d'amore ogni affratto del cuore.. l'anima si sente lieta e leggera coccolata dal tuo cantico.... io ,piccola goccia di lacrima vagante ho trovato il fiume,il mare, l'oceano a cui appartenevo. .e ho ritrovato l'eternità"... Lella...
Un ricordo e un sogno
Custodito nella mente
un ricordo,
un sogno ricorrente
onnipresente.
Passano le stagioni
cambiano i colori
ma il sogno non si altera
non muta,
alimenta la mia vita.
Ossigeno puro
abbatte ogni muro
spezza ogni catena
e addolcisce la pena.
Nell’oscuro labirinto
fra tanti pensieri
vola in alto col vento
nell’azzurro dei cieli.
Un ricordo vestito di sogno
affinchè il cuore resti sveglio
una dose di adrenalina
quando leggo, “in copertina”
frasi scherzose, ironiche
a volte malinconiche
ritratto ben nascosto
nel buio e fitto bosco
nitida solo ad un anima
che in perfetta sintonia
sa leggere e ascoltare
le note di quella sinfonia.




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“Coraggio significa seguire il cuore.
Ogni giorno milioni di donne compiono atti di coraggio.
Non sono i singoli atti a rimodellare una collettività arida, ma la loro continuità…
L’importante è che la ribellione assuma una forma efficace… Sarebbe bello poter dire che non esistono più trappole per le donne, o che queste sono diventate tanto sagge da individuarle da lontano.
Ma non è così.
Nella cultura esiste ancora il predatore, e questo cerca ancora di tagliare e di distruggere la consapevolezza e qualsiasi tentativo di raggiungere l’integrità.
C’è del vero nell’affermazione che per la libertà bisogna ricominciare daccapo a lottare ogni vent’anni.
A volte pare che per lei si debba combattere ogni cinque minuti.
Ma la natura selvaggia insegna che affrontiamo le sfide quando si presentano.
I lupi, quando vengono molestati, non dicono: 'Oh no! Di nuovo!'
Balzano, si avventano, corrono, si tuffano, si inerpicano, si lanciano alla gola.
Fanno tutto ciò che è necessario fare”
Da 'Donne che corrono coi lupi'


Le donne sono come le mele sugli alberi. Le migliori sono sulla cima dell'albero. Gli uomini non vogliono arrivare alle migliori, perché hanno paura di cadere e ferirsi. Alcuni prendono le mele che sono cadute a terra, e che, pur essendo meno buone, sono facili da raggiungere. Perciò le mele che stanno sulla cima dell'albero, pensano che qualcosa non vada in loro, mentre in realtà "esse sono grandiose".
Semplicemente devono essere pazienti e aspettare che l'uomo giusto arrivi e che sia cosi coraggioso da arrampicarsi fino alla cima dell'albero proprio per loro.
Non devono cadere per essere raggiunte! Chi ha bisogno di loro e le ama davvero, farà di tutto per raggiungerle.
(William Shakespeare)



MICHIGAN, USA. 💚
Il ghiaccio avvolge il famoso faro di
Saint Joseph
Un' opera d'arte della natura !
La natura non ha fretta, eppure tutto si realizza.





“Non si è bambini per gli anni che si hanno, ma per i sogni che si contano”




“Ma perché gli ignoranti son tanto fastidiosi, Lloyd?”
“Perché l'ignoranza è come un cattivo odore, sir. Chi lo emana non lo sente”
“Però lo sentono gli altri, Lloyd”
“Peggio, sir. Lo devono sopportare”
“Spero di non diventare mai così, Lloyd”
“Con dei regolari bagni di umiltà con sali di consapevolezza non dovrebbe correre il rischio, sir”
“Preparami la vasca, Lloyd”
“Immediatamente, sir”
Vita con Lloyd



Ciao tempo, ti ho visto portare via il bene e il male. Ti ho ascoltato passare in un silenzio
assordante, impotente di fronte ai tuoi rintocchi. Sei stato breve nei momenti più belli e troppo lento a passare dentro i vuoti bagnati di lacrime. Ti ho visto fermarti troppo presto laddove ancora di tempo per vivere ce ne era e tanto. Ti ho preso in prestito spesso, facendoti mio per dedicarti a chi amavo e ti ho tenuto stretto a me, per non rischiare più di sprecarti invano. Ti ho amato quando anche in modo breve, ti sei colorato di emozioni e gioie. Ti dico grazie "Tempo" anche per le volte che ti sei fermato di fronte a me per dirmi:
"Rialzati e vai, perché io devo passare!".
Potrebbe essere un'immagine raffigurante testo
Emma Lindgren Mellone

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