Nel 2011, il regno della cultura popolare Americana ha provato un sussulto quando un'icona Americana ha deciso di diventare globale. Nel numero 900 di “DC Comics” (è una delle più importanti e attive case editrici di fumetti negli Stati Uniti d'America, tra i suoi simboli ci sono personaggi come Superman, Batman e Wonder Woman, ndt), Superman ha rinunciato alla sua cittadinanza statunitense.
Sostenitore del "modello americano,"Superman ha deciso che la sua missione per la giustizia dovrebbe comprendere le persone ed i fenomeni al di là dei confini territoriali degli Stati Uniti, dopo essersi sentito moralmente obbligato a sostenere i dimostranti non violenti in Iran.
Le ripercussioni delle azioni di Superman hanno creato complicazioni per la politica estera degli Stati Uniti, e ha costretto l'egida dell’eroismo americano a differenziarsi ufficialmente per la sua posizione da quella del governo degli Stati Uniti.
Eppure, mentre Superman continua a vedere il mondo come sempre più interconnesso e si sforza di diventare un cittadino del mondo, gli editori di “DC Comics” Jim Lee e Dan Didio insistono sul fatto che Superman rimane vincolato alla sua base americana. Dopo tutto, l’alter ego di Superman, Clark Kent, è cresciuto nel cuore Americano.
Non ci sono solo icone immaginarie che rappresentano alcune sfaccettature dell’identità "all - American", che sono diventate soggetti cosmopoliti nel nostro mondo sempre più connesso, ma ci sono pure quelle vere. Anche se pochi hanno preso la drastica decisione di rinunciare alla loro cittadinanza statunitense, icone americane come Bill Gates e Oprah Winfrey, sono stati influenzati dalla circolazione globale dei loro prodotti così come le loro persone.
Eppure, anche se la frequenza con cui le persone ed i media oltrepassano sempre più i confini, rivelano che il transnazionalismo costituisce una caratteristica radicata e suggestiva dell'identità americana, l'identità nazionale resta una cornice predominante come realtà sociale e oggetto di analisi per le sue formazioni ed esternazioni specifiche, rese complesse dalla razza, classe e identità sessuale.
Come Superman, Michael Jackson è un'icona americana che è diventata globale.
La sua capacità di fondere insieme l'Africa occidentale, gli afro-americani, e le influenze musicali anglo-europei, nonché gli stili della coreografia del ghetto americano, Fred Astaire, e il mimo francese Marcel Marceau, ha supportato in linea di massima la maestria di Jackson, incluso il fascino.
Dalla Svezia alla Corea del Sud, le riprese dei tour mondiali di Jackson mostrano i fan che applaudono, che cantano, che piangono, e che svengono mentre si esibiva, nonostante le polemiche che lo circondavano.
La sua mobilità geografica ha ampliato la sua visione multinazionale;durante le molte pause dei suoi tour mondiali visitava anche ospedali e orfanotrofi ai quali donava denaro, regali e risorse.
Nel 1992 ha fondato la "Heal the World Foundation", che trasportò 46 tonnellate di forniture in una Sarajevo devastata dalla guerra. Secondo il libro dei Guinness dei primati, Jackson durante la sua vita ha donato una cifra stimata ai 300 milioni di dollari in beneficenza.
Della sua filantropia Jackson commentava: "non potevo vedere e non essere toccato dalle cose che ho visto, come in quel villaggio in Cina, e le cose che ho visto in Africa e in Russia e in Germania e in Israele".
Queste esperienze hanno determinato i suoi messaggi nelle canzoni come "Heal the World", "They don’t care about us" e "Earth Song" (vedi Vogel).
Dalla sua morte nel 2009, i fan hanno commemorato Jackson erigendo sue statue in Inghilterra, in Cina, in Russia e in India. Tuttavia, Jackson era un'icona americana ed è stato il suo status negli Stati Uniti che ha lanciato la sua iconicità globale.
Infatti, il giorno dopo che Jackson è morto, la Camera dei Rappresentanti a Washington DC, ha chiesto un minuto di silenzio per la pop star americana.
Ma quali sono i contorni precisi e le componenti dell'iconicità americana di Jackson? E come facciamo a capire le sfumature della sua identità razziale come afro-americano in relazione alla sua iconicità? La sua identità afro-americana è stata senza dubbio plasmata dalla storia della schiavitù, che ha menzionato nella sua autobiografia (Moonwalk), e alla quale fa riferimento nei suoi testi e nelle immagini visive.
Eppure, mentre Jackson riconosceva le esperienze della schiavitù negli Stati Uniti dei suoi antenati, anche lui era uscito dalla migrazione forzata della diaspora Africana, e perciò era sempre già transnazionale. Il commercio transatlantico di schiavi africani ha implicato una stima dai 12 ai 20 milioni di africani occidentali costretti in schiavitù e spediti al Sud, al Centro e nel Nord America.
In “Black Atlantic”, Paul Gilroy (professore presso la London School of Economics, ndt) sostiene che l'identità deve essere intesa in una prospettiva transnazionale e interculturale, al di là della stenosi dello stato-nazione.
Afferma quindi che non è sufficiente per analizzare le “radici" geografiche dell'identità nera, gli studiosi devono anche occuparsi dell'identità dei "percorsi", e la "interazione" che esiste tra di loro.
Percorsi, per quanto se non più radici, che ci permettono di vedere l'identità come "un processo di movimento e di mediazione".
I meccanismi delle categorie sociali, quali l’identità sessuale e il ceto sociale, variano attraverso i percorsi.
Comprendendo la "politica dell'identità" si ottiene una più ampia comprensione antropologica dei flussi transnazionali di idee, obiettivi, costumi, e la fluidità della società.
Riprendo l’appello di Gilroy per esaminare l'interazione delle radici/percorsi di Jackson e così facendo, espongo i modi in cui la sua iconicità americana è stata fondata sopra la sua multi-dimensionale identità americana, alimentata dalla sua iconicità globale.
Sostengo che districare nello specifico l'iconicità americana di Jackson, ciò che lui rifletteva e rappresentava dell'identità americana, ci aiuta a comprendere le radici e la determinazione della sua iconicità globale.
Per farlo, ho esaminato in che modo la sua presenza carismatica è invocata nelle arene principali della vita contemporanea americana, come le cerimonie presidenziali, sportive, e militari. Queste arene sono anche spazi molto mascolinizzati, e le performance di diverso genere di Jackson e personaggi poliedrici aiutano a de-essenzializzare le normative etero della mascolinità ribadite in tali istituzioni.
Ho poi discusso di come Jackson è stato sia criticato che celebrato negli Stati Uniti nelle storie razziali complesse del suo lavoro, in particolare nei suoi testi. Concludo seguendo la traiettoria del suo fascino transnazionale, che porta la sua iconicità fino in Cina e come è stata rafforzata dalla sua identità americana.
L'identità e l'iconicità nella vita Americana
Michael Jackson riflette e rappresenta le correnti della diversità dell'identità americana. Visto negli anni ‘70 come emblema del messaggio sulla “Parità dei Diritti Civili” (Dyson 1993), si era catapultato dallo status di performer bambino della classe operaia a editore miliardario della musica.
Jackson, che ha infranto i record nel settore della musica americana vincendo il suo Grammy Award nel 1982 con l’album "Thriller", ha raggiunto un successo senza precedenti "attraversando" la cultura popolare globale americana.
Il concetto importante di "crossover” è, in questo caso, il passaggio complicato di proteggere il pubblico di colore da quello bianco, era stata una tattica musicale e commerciale della Motown.
La Motown di Detroit era l’etichetta discografica che aveva lanciato a 10 anni Michael Jackson ed i suoi fratelli in una serie di numeri uno come i “Jackson Five”.
Il successo dei “Jackson Five”, timonati dal giovane Michael, era visto come l’aiutare la famiglia Jackson a realizzare il "sogno americano" della mobilità ascensionale sulla base della laboriosità.
Eppure la realtà vissuta del "sogno americano" generava alcune dinamiche inquietanti, in particolare per Michael Jackson. Dopo tutto, "il sogno americano era un discorso sia dell’essere bianco che sul razzismo", (Inderpal Grewal, professoressa all’università di Yale, ndt) un discorso reso evidente in momenti diversi, come nel 1980, quando il “Rolling Stone” rivista di primo piano di musica, rifiutò di mettere Jackson sulla sua copertina per il suo album "Off the Wall".
Questo rifiuto spinse Jackson ad accusare la rivista di razzismo. Come nota bell hooks (Gloria Jean Watkins meglio conosciuta con il suo pseudonimo di bell hooks (volutamente in minuscolo), autrice americana, femminista e attivista sociale,ndt) i media di proprietà dei bianchi "hanno ammesso che il controllo sulle immagini è fondamentale per il mantenimento di ogni sistema di dominazione razziale".
L'eredità di questo discorso del razzismo, risuona anche nel considerare a cosa Michael Eric Dyson (accademico americano, professore di sociologia alla Georgetown University, ndt) si riferisce come "apparente de-africanizzazione" degli interventi di chirurgia estetica di Jackson tra gli ideali oppressivi eurocentrici e gli standard di una industria dello spettacolo per lo più bianca.
Tenuto conto degli aspetti più strutturali della discriminazione razziale che permea tutti i settori dell’intrattenimento americano e contribuiscono ad orientare attori e cantanti asiatici, ebrei, latini, africani e altre etnie, di modificare, nel contesto, chirurgicamente le palpebre, il naso, gli zigomi, e varie parti del corpo, Jackson non può essere del tutto impeccabile, seguendo la logica di settore (che poggia su una logica culturale più ampia) di conformarsi ad una norma eurocentrica, al fine di raggiungere il successo commerciale in un settore prevalentemente bianco.
Per quanto riguarda lo schiarimento della pelle di Jackson al quale anche Dyson si riferisce, il coroner di Los Angeles ha confermato nel suo rapporto dell'autopsia, che Jackson soffriva di vitiligine, un disordine che causa perdite irregolari di pigmentazione.
Si ritiene che Jackson abbia subito un trattamento completo di depigmentazione che aveva schiarito la sua pelle in modo uniforme.
I membri della sua famiglia e del suo entourage, hanno parlato pubblicamente dopo la sua morte che Jackson aveva scelto questo trattamento, non insolito per le persone che soffrono di vitiligine, per i fini estetici uniformando le "macchie", come lui stesso descrisse gli effetti del disordine a Oprah Winfrey in una intervista televisiva del 1993.
È importante sottolineare che, mentre il trattamento della pelle di Jackson ha generato la diffidenza e il sensazionalismo dei media, lui ha sfidato anche i concetti avuti sulla commensurabilità tra il colore della pelle e l’identità socio- razziale, usando il suo corpo come un modo per destabilizzare la percezione sull'essenzialismo.
Il "Re" e lo Stato
Mentre la celebrità di Jackson è facile da respingere per coloro che "non sono innamorati della cultura popolare", (Paul Hollander sociologo, ndt) per decenni Jackson è stato una forza carismatica, capace di "coinvolgere passioni e dominare le menti" (Clifford Geertz antropologo statunitense, ndt) e come tale, merita maggiore attenzione.
Come ho sostenuto, Jackson ha scandito numerosi eventi determinanti nella vita americana, in particolare negli Stati Uniti all’apice della sua egemonia, con lo status di "superpotenza" alla fine della Guerra Fredda.
Nella sua esposizione sulla nozione Weberiana del carisma, (Il sociologo Max Weber definì l'autorità carismatica come "fondata sulla devozione all'eccezionale santità, eroismo o carattere esemplare di una singola persona, e dei modelli normativi o ordini rivelati o impartiti da tale soggetto", ndt) Geertz esplora i “simboli del potere", esaminando come gli individui carismatici si collocano nei "centri vitali della società" nelle istituzioni sociali principali e nei fulcri dell’ innovazione attraverso forme spettacolari che ne consacrano il loro potere.
Attraverso il loro coinvolgimento con la politica, le arti, la religione (e, vorrei aggiungere, i media e la tecnologia), le figure carismatiche confermano i loro interessi personali nelle storie culturali comuni sostenendole o sfidandole.
Jackson lo ha fatto sia attraverso la sua musica che in altre arene pubbliche per tutta la sua vita, come discusso di seguito. La presenza fondamentale di Jackson e l’invocazione nei settori centrali della vita americana, delle arti, politica, sport, e militari attestano, la sua personalità carismatica.
Dopo i fenomenali successi degli album "Thriller" e "Bad", Jackson praticamente è diventato un ambasciatore culturale per gli Stati Uniti.
Secondo Gerald L. Campbell, l'ex consulente della “United States Information Agency” per la promozione della diplomazia pubblica, le indagini intraprese dalla “Voice of America” nel corso degli anni ‘80 ha collocato Michael Jackson nella posizione più alta come artista pop per gli ascoltatori dell'ex blocco sovietico, con più del 50% di gradimento.
Mentre i tour mondiali di Jackson erano stati sponsorizzati dalla Pepsi-Cola e non dal governo degli Stati Uniti (come era stato per i tour della "diplomazia jazz” durante la guerra fredda), la musica e la storia della vita di Jackson sono state sostenute in patria e all'estero come prova convincente dell’ascesa dell'individualismo americano, dell’imprenditorialità, del multiculturalismo, e del capitalismo dei consumatori.
Una delle istituzioni più visibili della società americana in cui Jackson è stato chiamato in causa e rappresentato, è stata la sede del potere politico americano: la presidenza degli Stati Uniti. Jackson è stato invitato più volte alla Casa Bianca a ricevere riconoscimenti da diversi presidenti degli Stati Uniti ed a promuovere cause amministrative e celebrazioni.
Il riconoscimento più importante che Jackson ha ricevuto è stato il “Presidential Humanitarian Award” nel 1984 dal Presidente Reagan.
Alla cerimonia della Casa Bianca per ricevere il premio dal presidente e da Nancy Reagan, Jackson eclissò la First Lady comparendo in uniforme militare, ornato con una selezione di lustrini scintillanti più comunemente visti nei vestiti da ballo delle donne sedute alle serate di gala della Casa Bianca.
La sua scelta appariscente dell’ abbigliamento che comunque accennava alla militanza (un gesto astutamente ironico verso "Potere Nero"?) era in contrasto con il tradizionale tailleur scuro di Reagan.
Jackson rappresentava una sfida sartoriale che rivelava "l'esistenza di uomini neri, il cui rappresentante creativo, aveva permesso loro di sovvertire le regole e di sviluppare modi di pensare sulla mascolinità che sfidavano il patriarcato" (bell hooks) in particolare il patriarcato bianco al suo centro geopolitico.
Per quanto riguarda lo schiarimento della pelle di Jackson al quale anche Dyson si riferisce, il coroner di Los Angeles ha confermato nel suo rapporto dell'autopsia, che Jackson soffriva di vitiligine, un disordine che causa perdite irregolari di pigmentazione.
Si ritiene che Jackson abbia subito un trattamento completo di depigmentazione che aveva schiarito la sua pelle in modo uniforme.
I membri della sua famiglia e del suo entourage, hanno parlato pubblicamente dopo la sua morte che Jackson aveva scelto questo trattamento, non insolito per le persone che soffrono di vitiligine, per i fini estetici uniformando le "macchie", come lui stesso descrisse gli effetti del disordine a Oprah Winfrey in una intervista televisiva del 1993.
È importante sottolineare che, mentre il trattamento della pelle di Jackson ha generato la diffidenza e il sensazionalismo dei media, lui ha sfidato anche i concetti avuti sulla commensurabilità tra il colore della pelle e l’identità socio- razziale, usando il suo corpo come un modo per destabilizzare la percezione sull'essenzialismo.
http://www.academia.edu/…/The_Roots_and_Routes_of_Michael_J…
Jackson era stato premiato da Reagan per la sua presa di posizione antidroga e anti-alcool, da parte della Commissione presidenziale sulla “Drunk Driving”, un'iniziativa che, per inciso, derivava dalla più ampia campagna di Reagan "War on Drugs".
In particolare, la "War on Drugs" era stata criticata per il suo profilo razziale sugli autori dei reati di droga ed era quindi conosciuto da molti come la "War on Blacks", (Kenneth Nunn Professore di diritto, ndt) mostrando come Jackson, un maschio nero, era stato strategicamente schierato dall' amministrazione di Reagan come "l’eccezione" che si uniformava ai valori socialmente conservatori dell'amministrazione.
Così, questo evento spiegava come Jackson spettacolarmente si era presentato ed era in accordo con le narrazioni culturali sulla mascolinità (nera) ai "centri vitali della società".
Sotto la successiva amministrazione repubblicana del presidente George Bush Senior, Jackson si è aggiudicato due riconoscimenti in più.
Eppure nel 1992, Jackson fu invitato ad esibirsi durante la cerimonia di inaugurazione del presidente democratico Clinton trasmessa in televisione, evidenziando come, nonostante il passaggio dell’amministrazione da repubblicana conservatrice a populista democratica, l’iconicità di Jackson era rimasta una componente spettacolare della potenza presidenziale americana.
A questa cerimonia, Jackson espresse un accorato appello per la nuova amministrazione Clinton a dedicare maggiore attenzione e risorse alla ricerca di una cura per l'epidemia dell'AIDS (che le precedenti amministrazioni repubblicane socialmente conservatrici, non avevano adeguatamente finanziato e promosso).
Anche in una arena dell’esercito americano, Jackson è stato invocato e strumentalizzato, anche se postumo. Come riportato dalla “UPI.com” il 6 maggio 2011, la hit di Jackson "Thriller" è stata eseguita da una banda militare statunitense quando il presidente Obama ha incontrato i “Navy SEALs” statunitensi per congratularsi con loro per il loro raid che aveva ucciso il leader di “Al Qaida”, Osama Bin Laden.
Mentre la canzone di Jackson suonava in sottofondo, i SEALs hanno ricevuto la “Presidential Unit Citation” (onorificenza militare, ndt) dal Presidente Obama.
Le notizie di stampa non offrono una spiegazione per cui la canzone di Jackson è stata usata per raccontare questo momento della “Guerra al Terrore” in America, anche se il testo di "Thriller" si riferisce all'attività furtiva nella notte in mezzo allo spettro della morte, uno scenario stranamente simile al raid notturno dell’eliminazione di Bin Laden.
Forse la banda militare o i funzionari della Casa Bianca che hanno scelto il brano, hanno pensato che il presidente Obama e Jackson sono due uomini di colore che hanno giocato diversi ruoli di primo piano nel mantenere l'immagine americana sulla scena internazionale.
Come per l'iper-mascolinità del Superbowl, è interessante prendere in considerazione qui l'alterità di Jackson.
Noto per la sua predilezione per l'abbigliamento militare scintillante che a volte si combinava con i capelli lunghi, qui l'invocazione a Jackson accenna alle diverse rappresentazioni della mascolinità, forse nascoste all'interno della uniformità forzata dei militari.
http://www.academia.edu/1499988/The_Roots_an...sons_Global_Identity
Traduzione: Niki64.mjj - Michael Jackson FanSquare Forum
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L'imbarazzo collettivo verso Michael Jackson 28 Gennaio 2011
Nei mesi che sono passati dopo la morte di Michael Jackson, la crescente esigenza di una ricerca sulla leggenda si è intensificata.
Dopo esser stato fan per molti anni, aver avvicinato i miei figli alla sua musica e testimone diretto dell'isteria intorno a lui in Francia, è successo solo dopo la sua morte che in realtà ho iniziato la ricerca e l'ascolto di "Man in the Mirror '.
A quali conclusioni sono arrivata su
questo uomo che ha così tanto incuriosito il mondo? Ad essere onesti, sono tante, ma una spicca più di ogni altra. C'è una vergogna collettiva che il mondo deve assorbire circa questo uomo (e sì, era un uomo, anche se a volte sembrava più grande della vita) e il modo in cui lo abbiamo trattato.
Ho pensato che prima di scrivere un articolo sulle mie impressioni su di lui dovevo prendere del tempo per assorbire le informazioni. Diciamoci la verità ... questo uomo ha passato più di quattro decenni fornendo materiale (tanto buono come cattivo), e quindi era il minimo che potessi fare.
E' stato un piacere ascoltare i suoi brani, capire i suoi messaggi ed estremamente interessante saperne di più su di lui.
Ora vorrei qualificare questo prima di iniziare il mio pezzo.
1- Sono sempre stato fan. Non è un fan pazzo .. non una parcheggiato fuori dalle prove. Avevo la mia vita e la mia carriera, ma ho ballato con la sua musica, ho sempre ammirato il suo genio, ma non ho seguito tutti i dettagli che circondavano la sua vita o gli scandali. Ho ascoltato i pettegolezzi, le accuse, lo scherno. Penso che sarei dovuto vivere su Marte per non esserne a conoscenza. Nel fare la mia ricerca mi sono reso conto di quanto poco avessi seguito, mentre stava accadendo.
2- Era più o meno della mia età. L'ho visto come un mio pari. Sono cresciuto con la sua musica, ballato per ore (letteralmente sulla pista da ballo) con il suo ritmo, ammirando i suoi passi, la sua sessualità, il suo fascino e scuotendo la testa quando un uomo bello, una volta sentito il bisogno di cambiare il suo aspetto, in certi momenti è diventato ... irriconoscibile.
3- Ho sempre creduto alla sua innocenza delle accuse contro di lui. Non riuscivo a capire come qualcuno che aveva dato tanto ai bambini e che irradiava bontà con la sua presenza potesse fare queste cose. Sapevo che aveva mentito su molte cose e ha mantenuto la pretesa della fama con tutte le sue manipolazioni? Assolutamente .... Ma queste accuse erano sorprendenti. Ho pensato che fosse un uomo terribilmente viziato dalla fama e di tutto ciò che porta ad annegare nell'isolamento l'autocommiserazione e la paranoia.
Ho creduto alle storie di dipendenza che potrebbero cambiare il comportamento di qualcuno? Ammetto di non averci pensato. Ora sembra abbastanza strano alla luce delle storie su come è morto. Penso sia stato un uomo di buone intenzioni e con molta scarsa capacità di giudizio su come le cose possono andare a finire. Lo avrebbe fatto di nuovo? Ovviamente no, anche perché nei suoi ultimi anni era stato chiaramente stabilito allo staff che le persone non erano autorizzate ad entrare nelle sue stanze private ... quindi ovviamente non avrebbe invitato dei bambini.
Sì, aveva imparato.
4- Ho capito che coloro che lo credevano colpevole, lo odiavano. Niente mezzi termini per lui e le accuse. Ci sono stati alcuni gruppi come gli omosessuali che erano estremamente sensibili a questo. Collettivamente, alcuni di questi gruppi sono stati accusati di tutto il male fatto ai bambini. Li hanno definiti 'pervertiti' e sentendo le grida di condanna, non è sorprendente che chi pensava che fosse colpevole non apprezzasse il confronto.
E' un peccato che un uomo che ha trascorso gran parte della sua vita predicando l'amore e urlando contro il pregiudizio abbia ricevuto condanna invece di appoggio. Che ironia.
Quello che mi ha sorpreso durante la mia ricerca era il grande dolore per la caduta in disgrazia che poteva sentire una persona. Era un bambino privato della sua infanzia che ha trascorso anni cercando di recuperare. Era un uomo/bambino.
Era un uomo che non conosceva i piaceri semplici come giocare una partita di calcio su un campo o permettersi il lusso di vedere i propri figli fare lo stesso, perché era sempre inseguito e assediato ovunque andasse. Era un prigioniero nella sua "casa".
A mi piace muovermi liberamente, e una situazione del genere mi avrebbe portato alla follia. Nessuna somma di denaro o la fama vale tanto.
Era un poeta attraverso i suoi testi, un creatore di arte attraverso i suoi video, probabilmente il miglior ballerino mai vissuto e un artista come nessun altro.
Ma ciò che ha attirato la mia attenzione - da parte di tutti noi - ..è l'assoluta vergogna collettiva che dovremmo provare nei suoi confronti per come lo abbiamo trattato.
Michael ha aiutato a creare MTV, l'era dei video e dei mega concerti come nessun altro aveva fatto. E' stato un “interruttore di terra” in tantissimi modi, ma ha anche “contribuito” a plasmare la presentazione di informazioni scandalose, di celebrità vendicative e messo in evidenza l'inclinazione che ha la società nel creare e, letteralmente, distruggere le celebrità.
Nel complesso, i media lo prendevano in giro per cose di cui non aveva colpa, anche quando ne ha parlato in proposito. Era riservato, ha 'mentito' e manipolato la sua immagine, ha chiesto nelle interviste di essere gentili con lui … ma quando alcuni dei cambiamenti fisici del suo aspetto, che si basavano su reali condizioni mediche (da lui stesso confessati), sono diventati troppo visibili...i media e tutti quelli che li leggevano lo hanno attaccato nel modo più vergognoso. Lo abbiamo ridicolizzato per essere 'Wacko Jacko' e lo abbiamo deriso mentre lo dicevamo.
Questa generazione può meravigliarsi dal fatto che essa ha prodotto e sperimentato un vero genio e ha goduto da ciò che ha ricevuto da lui.
Possiamo ricordare - guardando le sue esibizioni ,i suoi “salti” - METTERE FOTO DANGEROUS] tutta la gioia e l'eccitazione che provocava con quel modo di fare spettacolo, ma allo stesso tempo dobbiamo chinare il capo e affrontare, tutti insieme, l'imbarazzo per il modo in cui abbiamo contribuito a distruggere un essere umano.
Collettivamente, è la nostra vergogna.
Posso solo sperare che qualcuno di noi - o molti di più -, si prenda un momento e assimili realmente questa mancanza.. e che la prossima volta che consumeremo la spazzatura gettataci dai media, saremo in grado di riconoscere che siamo parte del problema. Ammettiamolo ... il corpo morente di quest'uomo è stato fotografato e inviato a tutti i mezzi di comunicazione.
Che infamia ....
Nell'ascoltare la sua musica - intendo ogni ultima canzone che ha fatto e alle quali ho potuto mettere mano - solo ora mi rendo conto che i suoi messaggi erano semplici ma potenti.
La sua musica è iniziata nella luce ed è cresciuta in profondità e creatività. I suoi lavori sono belli, completi e hanno superato la prova del tempo. I movimenti, le parole e i suoni sono ancora oggi contemporanei come lo erano quando furono creati. Molti sono anche molto spirituali, il che mi sembra anche ironico perché alcuni hanno suggerito che non lo era affatto.
Basta ascoltare qualche brano, il coro in sottofondo e il chiaro messaggio per capire che quest'uomo era molto spirituale. Mi colpisce alcune delle cose che la gente intorno a me ha detto di lui ... molte delle quali sono state dette tranquillamente e onestamente non credo a causa dell'emotività del momento.
Esempio:
. Era un uomo che trascendeva dal colore, dal sesso, dall'età e la nazionalità.
. Siamo proprio sicuri di sapere chi era veramente o quali fossero le sue preferenze? È importante o ci interessa solo saperlo?
Era un uomo che nel vederlo esibirsi dal vivo, una folla di uomini e donne andavano in crisi isterica. Anche i maschi hanno gridato, pianto e ballato.. Lo amavano tanto quanto le donne del pubblico.
Anche se sembrava molto ' femminile ', nessuno di loro si è mai fermato a prendere in considerazione il biasimo circa le sue scelte o si sono mai preoccupati di questo. Lo hanno preso “alla lettera” e lo hanno adorato.
Chi altro è riuscito a fare questo? I maschi di solito sono molto consapevoli della ' femminilità ' di un altro maschio, ma non lo ammettono. A loro non importava se era gay, asessuato o eterosessuale. Erano presi da lui che li faceva ' impazzire ' con il suo talento. Tutte le persone omosessuali del pianeta dovrebbero ringraziare perché, per una volta, alla società non interessava ...discriminare.
Se solo questo atteggiamento potesse esistere per tutti gli altri che vengono criticati ogni giorno da coloro che li odiano solo per aver scelto un percorso diverso!
Si è innalzato oltre ogni colore e nazionalità. Ogni angolo del pianeta conosceva questo ragazzo. Nessuno di noi poteva immaginare il suo colore, perchè era cambiato nel corso degli anni. Nei primi tempi ha rotto le barriere innalzate contro la razza nera..
Al mondo non importava perché ha visto il suo stravagante talento e lo ha amato per questo.
Mentre diventava visivamente più bianco la sua popolarità cresceva. Lo sarebbe diventato in ogni caso, anche se la pelle o le caratteristiche fisiche fossero rimaste quelle di un uomo di colore? chi lo sa ... ma ancora una volta a nessuno importava.
Se il mondo prendesse il messaggio che trasmetteva e il modo in cui è stato accolto e lo applicasse agli altri... i pregiudizi scomparirebbero. Il mondo sarebbe un posto migliore.
Era l'uomo più generoso che la nostra generazione ha conosciuto e ha contribuito a creare il movimento di fama mondiale per il cambiamento.
Ho sempre saputo che era un forte sostenitore delle organizzazioni benefiche, ma non avevo idea di quanto denaro e tempo quest'uomo ha dedicato a queste cause. Si stima che ha donato la metà della sua fortuna, circa $ 500 milioni, in beneficenza.
Abbiamo deriso e ridicolizzato quello che gli è successo e affermando che morì con un debito eccessivo, ma è stato un uomo che ha dato via dei soldi come nessun altro. Tutti i profitti di alcuni dei suoi concerti, letteralmente durati anni (ad esempio il tour Dangerous), li ha donati in beneficenza.
Non conosco nessuno dare tutto il suo denaro soprattutto quando lo sta facendo per gli altri. Amava le cose belle e si circondava di questi oggetti, ma molti dei debiti li ha anche accumulati con infinite cause legali, l'assunzione di guardie di sicurezza per tenere a distanza gente isterica che inavvertitamente lo avrebbe “fatto a pezzi” se avessero potuto mettere le mani su di lui, ecc
Sì, ha speso come un 'matto', ma ha anche donato come 'un matto'. Allora perché siamo così critici?
Al culmine della sua carriera ha usato il suo potere per riunire dei buoni candidati per la preparazione di "We Are the World" per raccogliere fondi per l'Africa. Ha contribuito a creare la coscienza collettiva di amare e la necessità di affrontare i problemi del mondo.
Dopo, Jackson non si è fermato lì.
Ha continuato a creare alcuni dei suoi migliori balletti sociali (album Dangerous è legato con loro), ma ha anche realizzato altri inni ((Heal the World, Will you be there, Earth Song ecc) tra lo stupore del pubblico in tutto il mondo.
Fino alla sua partecipazione nel Super Bowl, considerato come lo spettacolo più visto nella storia in termini di audience, cantando 'Heal The World,' dove l'intero stadio è diventato una rappresentazione visiva dei bambini di tutto il mondo …. lui stava usando il suo potere e fama per diffondere un messaggio d'amore. Se solo il destino potesse essere modificato, che cosa avrebbe dato per continuare a diffondere questo messaggio?
La sfortunata serie di eventi non ci permette di sapere, ma penso che sia giusto dire che, se il suo percorso non fosse stato interrotto, avrebbe consegnato al mondo tante altre meravigliose opere di carità.
Oltre a donare in beneficenza ha creato la sua organizzazione 'Heal the World', impegnandosi in prima persona alla propria causa, incluso più vicino a casa (ad esempio: gli eventi del 9/11, visitando le truppe) nonostante il suo continente lo avesse rifiutato e, nella morte, quando gran parte del mondo ancora lo derideva e ridicolizzava, quest'uomo ha perdonato e ha destinato il 20% del proprio patrimonio in beneficenza per sempre.
La sua generosità veramente non conosceva limiti.
Si interessava più profondamente di ogni altro artista.
L'amore e le parole espresse da chi è stato più vicino a questo uomo ha ammesso i suoi demoni e le abitudini, ma hanno anche testimoniato con convinzione che lui era l'uomo più gentile e generoso che avevano mai conosciuto.
Il suo isolamento era il prodotto del suo essere una celebrità e la sua paranoia è basata sulla realtà. Come ti sentiresti se il mondo si prendesse gioco di te? La paranoia suggerisce che la paura non è reale. Beh, la sua paura era molto reale per quello che la gente voleva farne di lui. Le accuse che hanno contribuito a distruggere la sua vita (e non solo la sua carriera) erano reali.
Dopo aver fatto più ricerche leggendo libri, guardando conferenze e interviste, ora mi rendo conto che ci sono molti fatti che sostengono la sua innocenza. Lui stesso ha dichiarato a tutti in entrambe le occasioni - che era innocente - ma in molti gli hanno voltato le spalle perché non hanno creduto.
Documenti presentati al processo dimostrano chiaramente che il primo caso non è stato risolto perché Jackson non voleva, ma è stato costretto dalla compagnia di assicurazione (che tra l'altro sono stati coloro che hanno pagato) che rifiutò l'obiezione di Jackson e dei suoi avvocati.
E' stato detto che lui doveva per forza essere colpevole ( la seconda volta) a causa del pagamento nei confronti del primo 'accusatore' ma non esiste alcuna prova che dimostri che voleva risolverlo al di fuori di una aula di tribunale.. al contrario, aveva espresso il suo fermo desiderio di combattere le accuse.
I nastri dove il padre dell'accusatore dice che lo rovinerà (senza tener conto di suo figlio) sono stati pubblicati da persone vicine alla causa originaria, affermando che era una trappola.
Alcuni sono stati pubblicati senza il supporto di una editoriale importante perchè volevano solo la sporcizia. Il suo avvocato durante il processo è stato intervistato e ha dichiarato di essere stato contattato per fargli scrivere un libro a condizione che fosse 'sporco'.
Nessuno voleva sentir dire che era innocente. Fu assolto, ma in tanti hanno ritenuto che lo è stato a causa delle manovre legali e non per l'innocenza.
Nella ricerca di ulteriori approfondimenti, tuttavia, dati recenti mostrano che ha vinto perché i fatti non supportano il caso, tutti i testimoni a sostegno delle accuse hanno dimostrato di essere inaffidabili (al punto che molti di questi testimoni non potevano nemmeno essere presentati in tribunale) Molti ex dipendenti che avevano cercato di estorcere denaro prima di testimoniare non hanno convinto la giuria, etc.
Persino i media e alcune persone vicine al caso, convinti della sua colpevolezza, sono arrivati alla conclusione che non lo era..… hanno cambiato la loro convinzione per il modo in cui è stata gestita l'inchiesta e la presentazione dei fatti. Hanno poi dichiarato che in realtà era solo una "caccia alle streghe". Ci dispiace.
Così chiudo questo pezzo dicendo anch'io che mi dispiace tanto. Volevo vederlo quando si diceva che stava andando a Las Vegas, ma sentivo una sfumatura di vergogna ad ammetterlo.
L'ho fatto conoscere ai miei figli e spiegato quello che credo siano i punti di forza e di debolezza dell'uomo, ho ascoltato la sua musica in macchina negli ultimi due anni (a volte con lo sgomento dei miei figli) con la consapevolezza che non sono "salito sul carro" dopo la sua morte.
Nonostante questo, tuttavia, sento una profonda tristezza e senso di colpa nei suoi riguardi e penso che forse avrei potuto fare di più, sostenendolo almeno. Per questo motivo io dico ... mi Dispiace ... ora hai la pace.
Te lo sei meritato e noi siamo davvero dispiaciuti …
Le radici e i percorsi dell'identità globale di Michael Jackson
Nel 2011, il regno della cultura popolare Americana ha provato un sussulto quando un'icona Americana ha deciso di diventare globale. Nel numero 900 di “DC Comics” (è una delle più importanti e attive case editrici di fumetti negli Stati Uniti d'America, tra i suoi simboli ci sono personaggi come Superman, Batman e Wonder Woman, ndt), Superman ha rinunciato alla sua cittadinanza statunitense.
Sostenitore del
"modello americano,"Superman ha deciso che la sua missione per la giustizia dovrebbe comprendere le persone ed i fenomeni al di là dei confini territoriali degli Stati Uniti, dopo essersi sentito moralmente obbligato a sostenere i dimostranti non violenti in Iran.
Le ripercussioni delle azioni di Superman hanno creato complicazioni per la politica estera degli Stati Uniti, e ha costretto l'egida dell’eroismo americano a differenziarsi ufficialmente per la sua posizione da quella del governo degli Stati Uniti.
Eppure, mentre Superman continua a vedere il mondo come sempre più interconnesso e si sforza di diventare un cittadino del mondo, gli editori di “DC Comics” Jim Lee e Dan Didio insistono sul fatto che Superman rimane vincolato alla sua base americana. Dopo tutto, l’alter ego di Superman, Clark Kent, è cresciuto nel cuore Americano.
Non ci sono solo icone immaginarie che rappresentano alcune sfaccettature dell’identità "all - American", che sono diventate soggetti cosmopoliti nel nostro mondo sempre più connesso, ma ci sono pure quelle vere. Anche se pochi hanno preso la drastica decisione di rinunciare alla loro cittadinanza statunitense, icone americane come Bill Gates e Oprah Winfrey, sono stati influenzati dalla circolazione globale dei loro prodotti così come le loro persone.
Eppure, anche se la frequenza con cui le persone ed i media oltrepassano sempre più i confini, rivelano che il transnazionalismo costituisce una caratteristica radicata e suggestiva dell'identità americana, l'identità nazionale resta una cornice predominante come realtà sociale e oggetto di analisi per le sue formazioni ed esternazioni specifiche, rese complesse dalla razza, classe e identità sessuale.
Come Superman, Michael Jackson è un'icona americana che è diventata globale.
La sua capacità di fondere insieme l'Africa occidentale, gli afro-americani, e le influenze musicali anglo-europei, nonché gli stili della coreografia del ghetto americano, Fred Astaire, e il mimo francese Marcel Marceau, ha supportato in linea di massima la maestria di Jackson, incluso il fascino.
Dalla Svezia alla Corea del Sud, le riprese dei tour mondiali di Jackson mostrano i fan che applaudono, che cantano, che piangono, e che svengono mentre si esibiva, nonostante le polemiche che lo circondavano.
La sua mobilità geografica ha ampliato la sua visione multinazionale;durante le molte pause dei suoi tour mondiali visitava anche ospedali e orfanotrofi ai quali donava denaro, regali e risorse.
Nel 1992 ha fondato la "Heal the World Foundation", che trasportò 46 tonnellate di forniture in una Sarajevo devastata dalla guerra. Secondo il libro dei Guinness dei primati, Jackson durante la sua vita ha donato una cifra stimata ai 300 milioni di dollari in beneficenza.
Della sua filantropia Jackson commentava: "non potevo vedere e non essere toccato dalle cose che ho visto, come in quel villaggio in Cina, e le cose che ho visto in Africa e in Russia e in Germania e in Israele".
Queste esperienze hanno determinato i suoi messaggi nelle canzoni come "Heal the World", "They don’t care about us" e "Earth Song" (vedi Vogel).
Dalla sua morte nel 2009, i fan hanno commemorato Jackson erigendo sue statue in Inghilterra, in Cina, in Russia e in India. Tuttavia, Jackson era un'icona americana ed è stato il suo status negli Stati Uniti che ha lanciato la sua iconicità globale.
Infatti, il giorno dopo che Jackson è morto, la Camera dei Rappresentanti a Washington DC, ha chiesto un minuto di silenzio per la pop star americana.
Ma quali sono i contorni precisi e le componenti dell'iconicità americana di Jackson? E come facciamo a capire le sfumature della sua identità razziale come afro-americano in relazione alla sua iconicità? La sua identità afro-americana è stata senza dubbio plasmata dalla storia della schiavitù, che ha menzionato nella sua autobiografia (Moonwalk), e alla quale fa riferimento nei suoi testi e nelle immagini visive.
Eppure, mentre Jackson riconosceva le esperienze della schiavitù negli Stati Uniti dei suoi antenati, anche lui era uscito dalla migrazione forzata della diaspora Africana, e perciò era sempre già transnazionale. Il commercio transatlantico di schiavi africani ha implicato una stima dai 12 ai 20 milioni di africani occidentali costretti in schiavitù e spediti al Sud, al Centro e nel Nord America.
In “Black Atlantic”, Paul Gilroy (professore presso la London School of Economics, ndt) sostiene che l'identità deve essere intesa in una prospettiva transnazionale e interculturale, al di là della stenosi dello stato-nazione.
Afferma quindi che non è sufficiente per analizzare le “radici" geografiche dell'identità nera, gli studiosi devono anche occuparsi dell'identità dei "percorsi", e la "interazione" che esiste tra di loro.
Percorsi, per quanto se non più radici, che ci permettono di vedere l'identità come "un processo di movimento e di mediazione".
I meccanismi delle categorie sociali, quali l’identità sessuale e il ceto sociale, variano attraverso i percorsi.
Comprendendo la "politica dell'identità" si ottiene una più ampia comprensione antropologica dei flussi transnazionali di idee, obiettivi, costumi, e la fluidità della società.
Riprendo l’appello di Gilroy per esaminare l'interazione delle radici/percorsi di Jackson e così facendo, espongo i modi in cui la sua iconicità americana è stata fondata sopra la sua multi-dimensionale identità americana, alimentata dalla sua iconicità globale.
Sostengo che districare nello specifico l'iconicità americana di Jackson, ciò che lui rifletteva e rappresentava dell'identità americana, ci aiuta a comprendere le radici e la determinazione della sua iconicità globale.
Per farlo, ho esaminato in che modo la sua presenza carismatica è invocata nelle arene principali della vita contemporanea americana, come le cerimonie presidenziali, sportive, e militari. Queste arene sono anche spazi molto mascolinizzati, e le performance di diverso genere di Jackson e personaggi poliedrici aiutano a de-essenzializzare le normative etero della mascolinità ribadite in tali istituzioni.
Ho poi discusso di come Jackson è stato sia criticato che celebrato negli Stati Uniti nelle storie razziali complesse del suo lavoro, in particolare nei suoi testi. Concludo seguendo la traiettoria del suo fascino transnazionale, che porta la sua iconicità fino in Cina e come è stata rafforzata dalla sua identità americana.
L'identità e l'iconicità nella vita Americana
Michael Jackson riflette e rappresenta le correnti della diversità dell'identità americana. Visto negli anni ‘70 come emblema del messaggio sulla “Parità dei Diritti Civili” (Dyson 1993), si era catapultato dallo status di performer bambino della classe operaia a editore miliardario della musica.
Jackson, che ha infranto i record nel settore della musica americana vincendo il suo Grammy Award nel 1982 con l’album "Thriller", ha raggiunto un successo senza precedenti "attraversando" la cultura popolare globale americana.
Il concetto importante di "crossover” è, in questo caso, il passaggio complicato di proteggere il pubblico di colore da quello bianco, era stata una tattica musicale e commerciale della Motown.
La Motown di Detroit era l’etichetta discografica che aveva lanciato a 10 anni Michael Jackson ed i suoi fratelli in una serie di numeri uno come i “Jackson Five”.
Il successo dei “Jackson Five”, timonati dal giovane Michael, era visto come l’aiutare la famiglia Jackson a realizzare il "sogno americano" della mobilità ascensionale sulla base della laboriosità.
Eppure la realtà vissuta del "sogno americano" generava alcune dinamiche inquietanti, in particolare per Michael Jackson. Dopo tutto, "il sogno americano era un discorso sia dell’essere bianco che sul razzismo", (Inderpal Grewal, professoressa all’università di Yale, ndt) un discorso reso evidente in momenti diversi, come nel 1980, quando il “Rolling Stone” rivista di primo piano di musica, rifiutò di mettere Jackson sulla sua copertina per il suo album "Off the Wall".
Questo rifiuto spinse Jackson ad accusare la rivista di razzismo. Come nota bell hooks (Gloria Jean Watkins meglio conosciuta con il suo pseudonimo di bell hooks (volutamente in minuscolo), autrice americana, femminista e attivista sociale,ndt) i media di proprietà dei bianchi "hanno ammesso che il controllo sulle immagini è fondamentale per il mantenimento di ogni sistema di dominazione razziale".
L'eredità di questo discorso del razzismo, risuona anche nel considerare a cosa Michael Eric Dyson (accademico americano, professore di sociologia alla Georgetown University, ndt) si riferisce come "apparente de-africanizzazione" degli interventi di chirurgia estetica di Jackson tra gli ideali oppressivi eurocentrici e gli standard di una industria dello spettacolo per lo più bianca.
Tenuto conto degli aspetti più strutturali della discriminazione razziale che permea tutti i settori dell’intrattenimento americano e contribuiscono ad orientare attori e cantanti asiatici, ebrei, latini, africani e altre etnie, di modificare, nel contesto, chirurgicamente le palpebre, il naso, gli zigomi, e varie parti del corpo, Jackson non può essere del tutto impeccabile, seguendo la logica di settore (che poggia su una logica culturale più ampia) di conformarsi ad una norma eurocentrica, al fine di raggiungere il successo commerciale in un settore prevalentemente bianco.
Per quanto riguarda lo schiarimento della pelle di Jackson al quale anche Dyson si riferisce, il coroner di Los Angeles ha confermato nel suo rapporto dell'autopsia, che Jackson soffriva di vitiligine, un disordine che causa perdite irregolari di pigmentazione.
Si ritiene che Jackson abbia subito un trattamento completo di depigmentazione che aveva schiarito la sua pelle in modo uniforme.
I membri della sua famiglia e del suo entourage, hanno parlato pubblicamente dopo la sua morte che Jackson aveva scelto questo trattamento, non insolito per le persone che soffrono di vitiligine, per i fini estetici uniformando le "macchie", come lui stesso descrisse gli effetti del disordine a Oprah Winfrey in una intervista televisiva del 1993.
È importante sottolineare che, mentre il trattamento della pelle di Jackson ha generato la diffidenza e il sensazionalismo dei media, lui ha sfidato anche i concetti avuti sulla commensurabilità tra il colore della pelle e l’identità socio- razziale, usando il suo corpo come un modo per destabilizzare la percezione sull'essenzialismo.
Mentre la celebrità di Jackson è facile da respingere per coloro che "non sono innamorati della cultura popolare", (Paul Hollander sociologo, ndt) per decenni Jackson è stato una forza carismatica, capace di "coinvolgere passioni e dominare le menti" (Clifford Geertz antropologo statunitense, ndt) e come tale, merita maggiore attenzione.
Come ho sostenuto, Jackson ha scandito numerosi eventi determinanti nella vita americana, in particolare negli Stati Uniti all’apice della sua egemonia, con lo status di "superpotenza" alla fine della Guerra Fredda.
Nella sua esposizione sulla nozione Weberiana del carisma, (Il sociologo Max Weber definì l'autorità carismatica come "fondata sulla devozione all'eccezionale santità, eroismo o carattere esemplare di una singola persona, e dei modelli normativi o ordini rivelati o impartiti da tale soggetto", ndt) Geertz esplora i “simboli del potere", esaminando come gli individui carismatici si collocano nei "centri vitali della società" nelle istituzioni sociali principali e nei fulcri dell’ innovazione attraverso forme spettacolari che ne consacrano il loro potere.
Attraverso il loro coinvolgimento con la politica, le arti, la religione (e, vorrei aggiungere, i media e la tecnologia), le figure carismatiche confermano i loro interessi personali nelle storie culturali comuni sostenendole o sfidandole.
Jackson lo ha fatto sia attraverso la sua musica che in altre arene pubbliche per tutta la sua vita, come discusso di seguito. La presenza fondamentale di Jackson e l’invocazione nei settori centrali della vita americana, delle arti, politica, sport, e militari attestano, la sua personalità carismatica.
Dopo i fenomenali successi degli album "Thriller" e "Bad", Jackson praticamente è diventato un ambasciatore culturale per gli Stati Uniti.
Secondo Gerald L. Campbell, l'ex consulente della “United States Information Agency” per la promozione della diplomazia pubblica, le indagini intraprese dalla “Voice of America” nel corso degli anni ‘80 ha collocato Michael Jackson nella posizione più alta come artista pop per gli ascoltatori dell'ex blocco sovietico, con più del 50% di gradimento.
Mentre i tour mondiali di Jackson erano stati sponsorizzati dalla Pepsi-Cola e non dal governo degli Stati Uniti (come era stato per i tour della "diplomazia jazz” durante la guerra fredda), la musica e la storia della vita di Jackson sono state sostenute in patria e all'estero come prova convincente dell’ascesa dell'individualismo americano, dell’imprenditorialità, del multiculturalismo, e del capitalismo dei consumatori.
Una delle istituzioni più visibili della società americana in cui Jackson è stato chiamato in causa e rappresentato, è stata la sede del potere politico americano: la presidenza degli Stati Uniti. Jackson è stato invitato più volte alla Casa Bianca a ricevere riconoscimenti da diversi presidenti degli Stati Uniti ed a promuovere cause amministrative e celebrazioni.
Il riconoscimento più importante che Jackson ha ricevuto è stato il “Presidential Humanitarian Award” nel 1984 dal Presidente Reagan.
Alla cerimonia della Casa Bianca per ricevere il premio dal presidente e da Nancy Reagan, Jackson eclissò la First Lady comparendo in uniforme militare, ornato con una selezione di lustrini scintillanti più comunemente visti nei vestiti da ballo delle donne sedute alle serate di gala della Casa Bianca.
La sua scelta appariscente dell’ abbigliamento che comunque accennava alla militanza (un gesto astutamente ironico verso "Potere Nero"?) era in contrasto con il tradizionale tailleur scuro di Reagan.
Jackson rappresentava una sfida sartoriale che rivelava "l'esistenza di uomini neri, il cui rappresentante creativo, aveva permesso loro di sovvertire le regole e di sviluppare modi di pensare sulla mascolinità che sfidavano il patriarcato" (bell hooks) in particolare il patriarcato bianco al suo centro geopolitico.
Per quanto riguarda lo schiarimento della pelle di Jackson al quale anche Dyson si riferisce, il coroner di Los Angeles ha confermato nel suo rapporto dell'autopsia, che Jackson soffriva di vitiligine, un disordine che causa perdite irregolari di pigmentazione.
Si ritiene che Jackson abbia subito un trattamento completo di depigmentazione che aveva schiarito la sua pelle in modo uniforme.
I membri della sua famiglia e del suo entourage, hanno parlato pubblicamente dopo la sua morte che Jackson aveva scelto questo trattamento, non insolito per le persone che soffrono di vitiligine, per i fini estetici uniformando le "macchie", come lui stesso descrisse gli effetti del disordine a Oprah Winfrey in una intervista televisiva del 1993.
È importante sottolineare che, mentre il trattamento della pelle di Jackson ha generato la diffidenza e il sensazionalismo dei media, lui ha sfidato anche i concetti avuti sulla commensurabilità tra il colore della pelle e l’identità socio- razziale, usando il suo corpo come un modo per destabilizzare la percezione sull'essenzialismo.
Le radici americane nella musica di Jackson..
- Passo ora ad un esempio di come la musica di Jackson rifletteva e rappresentava l'identità americana, e di come la sua identità afro-americana ha trovato espressione nella sua musica.
Prima della canzone e del video di Jackson "Black or White" dell’album Dangerous del 1991, che contestava il concetto di limitare le categorie razziali, Jackson aveva già affrontato il tema delle esclusioni razziali nell’album del 1982 "Thriller".
In "The Girl Is Mine", che io considero essere tra le sue canzoni che ha scritto la più sotto apprezzata e non esaminata con occhio critico, Jackson ha promosso un forte diritto razziale e sessuale, addolcito da testi e da arrangiamenti mielosi.
In "The Girl Is Mine" si è esibito in un duetto con Paul McCartney, ed è una sfida sottile ma significativa a qualsiasi retaggio persistente di leggi contro gli incroci delle razze negli Stati Uniti, che erano state completamente dichiarate incostituzionali non più tardi del 1967, solo 15 anni prima.
Nel duetto, Jackson e McCartney rivaleggiano per una donna, rivendicando entrambi la proprietà su di lei. Anche se le parole di Jackson non rivelano in modo esplicito l’etnia della donna, ciò che è stato interpretato da molti ascoltatori (in particolare da numerose stazioni radio negli Stati Uniti che avevano rifiutato di far ascoltare la canzone) è che un uomo nero e un uomo bianco, stavano litigando per una donna bianca.
Nel raccogliere questa ipotesi, possiamo vedere come apparentemente questa canzone era drastica, Jackson aveva inviato un messaggio concreto oltrepassando i limiti razziali.
Il coro ruota intorno a queste due righe: “The Girl Is Mine/The Doggone Girl Is Mine”.
Anche se il brano è stato stroncato da molti critici come banale e da alcuni fan come un segno per attrarre il pubblico pop bianco, Jackson sta sfidando i concetti ricevuti sulle categorie razziali e sui vincoli, e lo sta facendo nientedimeno che con un insigne musicista bianco, un ex Beatle.
Il linguaggio patriarcale del possesso nella canzone "The Girl Is Mine" è problematico, e la "ragazza" senza voce è una figura comune sulla quale gli uomini bianchi e gli uomini di colore, storicamente, hanno inscenato i loro incontri impari. Eppure il tono gioioso di Jackson allontana da qualsiasi messaggio effettivo di sessismo o di misoginia come è comunemente sentito in altri generi come il rock, il punk o hip hop.
Jackson attenua apertamente le tensioni razziali nella canzone attraverso la scelta dei testi. Ciò che ha portato a ridicolizzare la canzone che tuttavia aveva salvato il suo messaggio radicale dalla disapprovazione tradizionale, è stato l'uso sdolcinato in modo astuto di Jackson del vernacolo di "doggone" nelle parole "The doggone girls is mine (dannazione la ragazza è mia)".
"Doggone" è in realtà un eufemismo per "God damn" (maledetto, fottuto).
Facendo appello ad una imprecazione, attenuandone tuttavia il suo impatto, Jackson indica abilmente la posta in gioco dell’appuntamento interrazziale e come si differenzia tra lui e un uomo bianco, in primo piano come sono contro una storia di timori e di violenze sugli appuntamenti interrazziali e meticciati.
Le prime parole di Jackson, infatti, suggeriscono con cautela che la ragazza esiste solo nel suo mondo dei sogni:
"Ogni notte lei appare nei miei sogni...". Mettendo in scena il (presunto) incontro birazziale come una possibile fantasia, ci attira dolcemente l'ascoltatore.
Nel "rap" alla fine della canzone, Jackson minimizza ulteriormente qualsiasi minaccia di tensioni razziali. Dopo McCartney dichiara, "Michael, non stiamo litigando su questo, okay? " Jackson risponde: "Paul, credo di avertelo detto, io sono un amante, non un combattente", ponendosi come un innocuo romantico pacifista rispetto a un militante (nero) maschile.
L’eloquio di Jackson nella canzone modera anche gli animi: la sua voce è concitata e giocosa mentre amoreggia sulla "sua" ragazza. Eppure Jackson riesce a esprimere un profondo affetto per la sua ragazza, mentre il linguaggio di McCartney ne esce come relativamente indifferente, dato il suo indiscusso privilegio di maschio bianco.
La competizione di Jackson e McCartney termina, e la ragazza omonima serve anche come precursore di una battaglia finanziaria e artistica che non si separa dalle avvisaglie razziali o dalle radici di Jackson.
Nei primi anni '80, McCartney aveva accennato a Jackson del buon senso nel possedere i diritti d'autore sulla musica e la licenza sulle canzoni come fonte proficuo di reddito, una possibilità per un artista di impossessarsi del controllo in un ambiente d’impresa mediatico. Pochi anni dopo, molti dei successi di McCartney, che aveva scritto con il collega dei Beatle John Lennon, sarebbero diventati disponibili per la proprietà che era conosciuta come il catalogo ATV.
Nel 1984 Jackson cominciò a negoziare per acquistare il catalogo “ATV Music Publishing” contro McCartney, che non era contento dell’ offerta del suo amico. Nel 1985 l'offerta di Jackson di 47,5 milioni dollari per il catalogo ATV era stata accettata, e quindi entrò in possesso dei diritti di proprietà della casa editrice delle canzoni di McCartney e di Lennon (nel 1995, Jackson l’avrebbe incorporata con la Sony Corporation per diventare Sony/ATV).
Dal momento che gli editori musicali incassano le royalty ogni volta che le canzoni sono autorizzate e utilizzate, pochi anni dopo Jackson autorizzò diverse canzoni dei Beatles per la pubblicità. Questa mossa aveva ulteriormente alienato McCartney che pensava che la sua musica non doveva essere usata per vendere articoli commerciali come i prodotti della Nike.
Eppure, per tutto il lavoro nero non retribuito e non riconosciuto che è subentrato nel successo dell'economia delle piantagioni del sud americane, e per la quasi secolare appropriazione della musica nera da parte di artisti bianchi, Jackson, le cui origini familiari i sono coinvolte nella schiavitù americana, e che aveva studiato gli artisti neri sfruttati dalle aziende della musica bianca, affrontò una sfida del privilegio maschile bianco e impossessandosi della proprietà dei diritti del catalogo che crescerà fino ad includere anche le hit di Elvis.
L'acquisto di Jackson del catalogo e la successiva commercializzazione di alcune delle canzoni dei Beatles, è stata anche il tipo di mossa commerciale aggressiva che sarebbe stata lodata da gente del calibro di Donald Trump (un amico di Jackson, per inciso) e altro bianco, taglia-gole di magnati americani nel grintoso mondo degli affari degli anni '80, come rappresentato nel film del 1987 "Wall Street".
In realtà, Jackson ha incarnato il tipo di imprenditore che la società americana continua a valorizzare, come è evidente nei reality show televisivi come "The Apprentice".
Allo stesso tempo, Jackson sarebbe stato sempre più coinvolto negli anni ‘90 in questioni umanitarie in tutto il mondo, e questo si riflette nei testi e nelle immagini delle sue canzoni e nei video musicali.
http://www.academia.edu/1499988/The_Roots_an...sons_Global_Identity
Traduzione: Niki64.mjj - Michael Jackson FanSquare Forum
Le radici e gli itinerari di una icona globale
Al culmine della sua popolarità negli Stati Uniti, Jackson fu coinvolto in quello che sarebbe stato l'inizio dell’impegno per la filantropia in tutto il mondo.
Nel 1985 ha co-scritto "We Are the World" per il sostegno agli “United Artists for Africa” che ha venduto 30 milioni di singoli con i proventi designati per la carestia in Africa, il continente da cui hanno origine gli antenati di Jackson.
Mentre si dedicava alle sue “radici", Jackson stava per intraprendere i suoi "itinerari" trasformativi attraverso i suoi tour mondiali. Jackson, infatti, era stato consigliato da un altro afro-americano le cui idee, afferma Gilroy erano state influenzate dai suoi viaggi all'estero: Quincy Jones.
Gilroy fa notare la crescita artistica e personale del musicista e compositore jazz, attraverso i suoi tour in Europa e nel Medio Oriente per la missione diplomatica dell’ “America Jazz” durante la Guerra Fredda. Fra l’altro, fu Jones che alla fine produsse probabilmente gli album da solista di Jackson più iconici: "Off the Wall", "Thriller" e "Bad".
Attraverso le visite di ospedali e di orfanotrofi in luoghi diversi come la Romania e le Filippine, Jackson apprese in prima persona degli effetti della povertà e della disuguaglianza sociale al di fuori degli Stati Uniti e donò denaro, risorse, e regali.
Nel 1993, si esibì in due concerti a San Paulo, in Brasile, ciascuno con 100.000 persone. L'organizzatore dei concerti ricorda che Jackson invitò le persone provenienti dalle zone più povere per trascorrere una giornata con lui in un parco dei divertimenti locale e ha detto alla rivista “Billboard” l’11 luglio 2009, “egli mostrò grande preoccupazione per ogni cosa nel paese, insieme alla povertà".
Come afferma Gilroy, gli artisti neri hanno avuto un impatto dai loro percorsi temporanei o dal trasferimento permanente o dall’esilio, con il risultato che "queste figure che iniziano come afro-americani ... vengono poi trasformati in qualcosa d'altro che elude le etichette particolari e, con loro, tutte le rigide opinioni sulla nazionalità e sulla identità nazionale".
La trasformazione quindi, è un fattore che fa colpo sull’esperienza transnazionale sia su scala privata che collettiva. Come risultato del raccolto di questi tour mondiali (ad esempio, il suo “Bad World Tour” del 1987 è durato 16 mesi e ha percorso 15 paesi, suonando per oltre 4 milioni di persone), Jackson si è occupato dei problemi della povertà, del razzismo, della giustizia sociale e del degrado ambientale a livello mondiale, nella musica e nelle immagini di canzoni come "They don’t care about us" e "Earth Song" del suo album HIStory del 1995.
In tal modo, Jackson ha seguito lo spirito internazionalista di Paul Robeson. Robeson era un cantante americano di colore che è stato anche un attore, un intellettuale e un’attivista, e che è arrivato ad essere caratterizzato dai suoi "itinerari" nei suoi viaggi attraverso l'Unione Sovietica e il Galles, così come le sue "radici".
Di seguito c’è un esempio lampante di come le "radici" ed i "percorsi" di Jackson sono intersecati e come la sua identità americana ha fondato la sua iconicità globale. Per la sua canzone del 1995 "They don’t care about us", una canzone che parla delle persone emarginate in tutto il mondo, Jackson ha girato due video musicali, uno dei quali in Brasile.
Il Brasile, secondo lo storico Gerald Horne, è stato uno dei "due grandi imperi di schiavi del 19° secolo insieme agli Stati Uniti; nel 1850, si stima che 4,5 milioni schiavi africani sono stati spediti dall’Africa in Brasile.
Il risultato attinente l’impegno di Jackson verso le sue radici americane e africane attraverso i suoi percorsi, è che una delle località scelte per il video musicale brasiliano è stata Pelourinho, nella città di Salvador.
Dal 1600 al 1800, Salvador era stata una destinazione per la vendita di schiavi dall'Africa, e Pelourinho (che significa "gogna") è il luogo in cui gli schiavi africani, sono stati frustati, torturati, venduti, e anche uccisi . Pelourinho ora è un patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Jackson ha usato nel suo video anche il famoso gruppo degli Olodum percussionisti neri del Brasile, e il loro abbigliamento di color rosso, giallo, verde e nero, riflette la loro eredità africana alla quale rendono omaggio con le loro percussioni.
Nel video, Jackson balla nel luogo dove una volta agli schiavi africani era negata la libertà, la loro vita; il suo è un atto artistico di riverenza e di risanamento. La sua performance è accompagnata dai membri dell'Olodum, i cui colori sono indossati da Jackson anche a significare la sua difesa per la loro posizione.
Jackson è cresciuto come membro di una comunità giuridicamente, politicamente, e socio-economicamente emarginata negli Stati Uniti per diversi secoli e che erano in esilio, e l'impronta di quella storia stratificata non ha mai lasciato la sua espressione artistica anche se ha intrapreso un suo percorso personale.
Questo è evidente dai testi di "The Girl Is Mine" alle sue riprese nel sito di uno dei luoghi di destinazione per il commercio degli schiavi africani in Brasile. In questo modo la complessa identità di Jackson rafforza non solo la sua iconicità americana, ma anche una sua universalità.
Made in China
Per finire, voglio citare le mie osservazioni di quando ho partecipato all’inaugurazione della statua di Michael Jackson presso il Parco delle Sculture di Guangzhou, nella provincia di Guangdong in Cina durante un viaggio di ricerca.
Il 1° gennaio 2011, nella città capoluogo della provincia cinese di Guangdong, il Michael Jackson fan club con sede a Guangzhou, ha presentato una scultura in bronzo di Jackson per la quale avevano raccolto 158, 000 yuan (23.000 dollari).
Con le sue braccia aperte, Jackson è in piedi in una posa dalla sua performance del Superbowl, collegando il suo ruolo nella storia dello sport americano alla Cina.
Quando ho parlato con i fan, alcuni di loro mi hanno detto che non vedevano Jackson come semplicemente americano, ma piuttosto, lo vedevano come un simbolo globale.
Tuttavia, Jackson fu la prima pop star americana la cui musica e danza era stata autorizzata a essere mostrata in televisione in Cina negli anni ‘80 quando la Cina si stava aprendo, e ha venduto e continua più o meno (a vendere) allo stesso modo in cui lo fanno MacDonald e la Coca Cola.
Per i fan che ho intervistato che ricordano gli anni ‘80 e '90, lui è sinonimo di cultura pop americana e di consumatore di capitalismo. Per gli appassionati più giovani, Jackson rappresenta l'epitome dello spirito imprenditoriale americano e dell'umanitarismo; questo giunge in un momento in cui la Cina, nel processo di privatizzazione, ha sentito Bill Gates e Warren Buffett parlare della necessità di filantropia.
Questi fan hanno commentato che loro amavano guardare su Youku (la versione cinese di YouTube) i filmati di ospedali e orfanotrofi che Jackson visitava, perché apprezzavano la sua sincerità.
Michael Jackson rimane un'icona globale, eppure le sue esibizioni in luoghi determinanti e nelle istituzioni della vita americana, significano che egli sarà sempre indissolubilmente legato con l'America.
Innegabilmente, le sue esperienze hanno contribuito a plasmarlo, proprio come il Kansas ha lasciato il suo imprimatur su Superman, la visione di un'altra icona americana ha oltrepassato la nazione.
Nel frattempo, soddisfatti per la popolarità della scultura, un contingente di funzionari del governo cinese, artisti e gente del mondo del business, hanno inviato una riproduzione della scultura di Jackson negli Stati Uniti in Kansas, di fatto come parte di una programma di scambio culturale Cina-USA.
Così, gli Stati Uniti riceveranno la prima scultura di una sua icona dalla Cina, un esempio di come iconicità e identità sono ugualmente in movimento vicino all’approdo.
http://www.academia.edu/1499988/The_Roots_an...sons_Global_Identity
Traduzione: Niki64.mjj - Michael Jackson FanSquare Forum
DA RISCOPRIRE: LA STORIA DI “BAD” DI MICHAEL JACKSON
Pochi album hanno segnato un’era come “Thriller” fece per gli anni ’80: uscì alla fine del 1982 e finì per diventare il disco più venduto di tutti i tempi, stabilendo uno standard per la musica pop. Quincy Jones e Michael Jackson mischiarono pop, dance, rock, black music in un suono che è il suono degli anni ’80, ma a differenza di tutte le sue imitazioni, non è invecchiato per niente. Come non è invecchiato per niente il
suo seguito, “Bad”, che arrivò ben 5 anni dopo. Un disco che consolidò il trono del re del pop.
I 5 anni che separano i due dischi sono un’eternità, molto più lunghi della loro durata reale, per la quantità di eventi che hanno segnato la storia di Jackson: la storica partecipazione ai 25 anni della Motown in TV (in cui esplode il mito, attraverso i suoi simboli più noti: il moonwalking, il guanto e i calzini…); la pubblicità con la Pepsi, la reunion con i fratelli per un tour, “We are the world” e USA for Africa, i problemi di salute e la pelle che inizia a diventare meno scura, l’attenzione ossessiva dei media… Tutti eventi che permeano la musica di questo album.
Jackson iniziò a pensare a nuove canzoni già nel 1984, alla fine del “Victory tour” dei Jacksons. Ma le registrazioni vere e proprie iniziarono solo a gennaio 1987: quello che sarebbe diventato “Bad” sarebbe stato anche l’ultimo disco con Quincy Jones. Le registrazioni sarebbero durate quasi sette mesi e la leggenda vuole che gli studi Westlake Audio vennero modificati costruendo una pedana per permettere a Jackson di ballare mentre incideva.
Vennero incise decine e decine di canzoni, tanto che inizialmente Jacko voleva un triplo album, da 30 brani. Fu Quincy Jones a convincerlo a scendere ad una decina. Il primo singolo, “I just can’t stop living you” arrivò già a luglio: una dolce ballata in duetto con Siedah Garreth, una dei due soli ospiti in una lista che inizialmente prevedeva nomi come Diana Ross, Whitney Houston, Aretha Franklin e Barbra L’unico altro ospite del disco è Stevie Wonder, in "Just Good Friends”. Al primo singolo non venne associato un videoclip - Jackson aveva standard altissimi per il mezzo: di fatto è anche grazie a lui e ai suoi clip se MTV negli anni ’80 è diventata quello che è diventata. E infatti fu il secondo singolo a fare scalpore, anche in questo campo.
Si dice che “Bad”, la title track, dovesse essere un duetto con Prince. Ma il vero intento della canzone era di riposizionare Jackson come artista più “edgy”, con un’immagine più da duro. E infatti il video fu un altro cortometraggio epocale che ripeteva il modello di "Thriller". Questa volta dietro la macchina da presa ci fu Martin Scorsese , a raccontare la storia della canzone, una canzone sul ritorno nella strada, con citazioni da "West side story"..
Nel corso dell’anno successivo, altri tre singoli arrivarono appunto al numero 1: "The Way You Make Me Feel”, "Man in the Mirror”, "Dirty Diana”, con quest'ultima, forse la cosa più rock incisa da Jackson fino ad allora - e per questo anche criticata, assieme alle parole, da alcuni ritenute misogine. Ma si tratta di un episodio, perché come scrisse al tempo Rolling Stone:
“I paragoni con ‘Thriller’ sono irrilevanti, eccetto questo: pur senza un capolavoro come "Billie Jean”, “Bad” è un disco migliore. I riempitivi - "Speed Demon," "Dirty Diana," forse "Liberian Girl" — sono pur sempre i riempitivi di Michael, il che lo rende migliore dei momenti più trascurabili di "Thriller".
I giudizi sul disco non furono tutti così nettì, ma unanime è tuttora il giudizio nel considerare “Bad” un degno successore e mattone fondamentale nella costruzione del trono del re del pop. Uno dei picchi di una carriera enorme, prima dell’inizio del declino degli anni ’90. "Bad" arrivò a vendere oltre 30 milioni di copie - è tutt’ora tra i dischi più venduti di tutti i tempi. I suoi 5 singoli da numero uno costituiscono un risultato ripetuto solo da Katy Perry, nel 2010 con “Teenage dream” Poco dopo l’uscita, Jackson si imbarcherà nel primo vero tour da solo: 123 concerti in 15 nazioni, 4 milioni e mezzo di spettatori. Altri tempi, altre cifre, altra musica. Che Michael Jackson fosse o meno davvero cattivo, poco importa: in "Bad" ha ripreso la formula di "Thriller", il mix di suoni e stili, e l'ha portato ad un livello mai più ripetuto.
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“𝑳𝒂 𝒎𝒖𝒔𝒊𝒄𝒂 𝒑𝒖𝒐̀ 𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒓𝒆 𝒅𝒊𝒓𝒆𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒐𝒓𝒑𝒐 𝒆 𝒔𝒄𝒐𝒏𝒗𝒐𝒍𝒈𝒆𝒓𝒍𝒐, 𝒑𝒓𝒐𝒗𝒐𝒄𝒂𝒓𝒆 𝒅𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒆 𝒄𝒂𝒏𝒕𝒐, 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒑𝒑𝒂𝒓𝒆 𝒎𝒂𝒈𝒊𝒄𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒍'𝒖𝒐𝒎𝒐 𝒂 𝒔𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒐.”🥰 lella..
..La danza può rivelare tutto il mistero che la musica tiene nascosto.
Con le vesti ondeggianti e iridescenti, anche quando cammina si direbbe che danzi.
ciao Michael..nel cuore sempre
https://michaeljacksongold.forumfree.it/?t=67665471
Michael Jackson’s “A Place With No Name” - La Storia dietro la canzone
Di Damien Shields
Il 16 luglio del 2009, appena tre settimane dopo la sua tragica scomparsa , una parte di un brano inedito di Michael Jackson è trapelato online. Il tabloid TMZ ha pubblicato una piccola parte di circa 24 secondi dell'inedito dal titolo " A Place With No Name" . Negli ultimi quattro anni e mezzo questa parte, di 24 secondi, è tutto ciò che i fan di Michael Jackson hanno potuto ascoltare. Cioè, .. sino ad ora.
Pochi giorni fa , il 3 dicembre 2013 , la versione integrale del brano , che è essenzialmente una melodia che riprende le note di un brano del 1972 " A Horse With No Name" della band America , è comparso online per la gioia di tutti gli appasionati di Jackson in tutto il mondo . Con il rilascio della traccia, molte sono le domande circa le sue origini - alcune delle quali( domande) potrebbero trovare risposta leggendo alcune interviste pubblicate anni prima da parte di coloro che hanno lavorato nella traccia , e altre che restano tutt'ora senza risposta. Questo articolo si propone di mettere tutti i pezzi del puzzle in un unico racconto della storia di questa canzone .
" A Place With No Name" è stata scritta da Elliot Straite , una cantante di talento , compositore e produttore musicale che va sotto il nome di " Dr. Freeze " . L'allora produttore esecutivo John McClain , manager di Michael Jackson in quel momento ( ed è ora per coincidenza un co- esecutore della Michael Jackson Estate ) dette a Dr Freeze l' opportunità migliore di tutta la sua vita - collaborare con il Re del Pop .
"Conoscevo il suo manager , John McClain , e stavo lavorando su un album con il mio patner , Spydermann ", ricorda Freeze . "Dopo aver completato l'album , non è andata come previsto e dovemmo annullare il progetto . Ero molto deluso . Dopo di che John McClain mi disse: ' Non ti preoccupare Freeze . Ho un altro progetto per te . Lavorerai con Michael . ' , gli risposi, ' Michael chi ? ' E lui mi disse , ' Michael Jackson ! ' "
"Credo di aver pensato li per li che era impazzito . E poi un giorno ero al telefono con mio padre e qualcuno mi chiamò sull'altra linea ... Ed era Michael! Ecco come tutto è cominciato ... Ecco come ci siamo incontrati " .
"E 'stato abbastanza incredibile per me ! Mi sentivo come se fossi tornato alle scuole elementari e non avessi nessuna nozione di produzione ! Con Michael ho riscoperto tutto ", ha detto Freeze . " Gli altri produttori e io eravamo come studenti davanti ad un insegnante . Con Michael ti sentivi come se le proprie conoscenze sul business fossero banali e inutili, con lui, abbiamo ricominciato da capo e imparato tutto di nuovo . Ci ha insegnato a fare tutto nel miglior modo possibile . Michael era un perfezionista ... ero molto nervoso . Molto nervoso , ma molto onorato ! Sapeva tutto sul mondo della musica ; tutto di tutto . Niente gli era estraneo , e mi ha insegnato molto " .
"Gli ho fatto ascoltare molte canzoni . Le principali canzoni su cui abbiamo lavorato sono ' Break Of Dawn' , ' A Place With No Name' e 'Blue Gangsta ' ", ha spiegato Freeze . "Queste tre canzoni erano le nostre preferite ... le adorava ! Michael ed io , abbiamo un ottimo orecchio per la melodia ", ha continuato . " Così ogni volta che proponevo qualcosa, era facile per lui studiare la canzone perchè era come se già la conoscesse . Gli ho dato alcune canzoni che lui adorava . Le ha amate . "
"Io ho composto la musica , e lui doveva solo imparare i testi ", ha continuato Freeze . "' A Place With No Name' è di per sé una sorta di fuga, una canzone dove basta chiudere gli occhi per ritrovarsi immediatamente trasportati in un mondo meraviglioso. In realtà , questa canzone è stata ispirata da 'A Horse With No Name' della band America. Il testo di questa canzone è molto profondo . Volevo aggiornarlo , fare una versione per il 2000 ... La Band America lo ha amato . Hanno trovato questo ' aggiornamento ' assolutamente eccezionale . Erano davvero entusiasti di questo progetto . "
Dopo aver presentato i brani a Jackson , la coppia cominciò a a collaborare sulle proprie idee negli studi della Record Plant Recording di Los Angeles , nel mese di agosto del 1998. A quel tempo , l' ingegnere e bassista CJ deVillar li stava aiutando . Durante una delle sessioni Freeze disse a CJ che voleva un basso di chitarra per " A Place With No Name" .
"Risposi a Freeze che potevo farlo e che sarei stato bene felice di collaborare", racconta CJ . "Così portai il mio basso agli Studi , e pochi giorni dopo ero pronto a registrare . Il problema era che ero un po 'preoccupato di lavorare su tracce di MJ , mentre MJ era nei paraggi . Io non volevo compromettere la mia posizione come ' ingegnere ' scherzando sulla musica di Michael , ma alla fine mi sono reso conto che era solo una mia paranoia infondata ".
" Indipendentemente da questo, abbiamo aspettato sino a molto tardi , quando cioè di solito Michael se ne andava molto prima ", ricorda . "Almeno basandosi sulle sue abitudini nelle settimane precedenti "
Era il 25 Agosto 1998 quando CJ portò la parte di basso alla Record Plant . Ma non incise fino a quando sicuro che Jackson non lo cogliesse in flagrante !
"Quando sono stato sicuro che Michael aveva lasciato lo studio ho inserito il mio basso e ho iniziato a lavorare sulla pista insieme a Freeze . Ma al secondo tentativo , ho visto Michael sbucare fuori dal vetro della stanza accanto alla sala di controllo , ho fatto un espressione tipo, ' Uh oh! ' "
"Michael appena entrò disse: ' Cosa state facendo ? ' gli risposi quasi timidamente , ' lavoro sulla parte di basso, Mike '".
E poi disse: ' Sentiamo ', così gli feci ascoltare un paio di note del basso e lui immediatamente : ' Stai registrando ? '
" Umm , no Mike , sto solo cercando di trovare la giusta vibrazione . "
"Mike disse , 'Lavoraci e registrare tutto ! ' Così ho dato il via all'incisione . Beh , Michael alzò il volume degli autoparlanti ed era entusiasta di quello che stavo registrando "
Quello che successe dopo fra Michael e CJ fu veramente un momento magico .
"Dopo diversi secondi Michael si fece trascinare dentro tirando fuori idee di tutti i tipi sulla parte di basso ", ricorda . "Alla fine di un passaggio mi diceva di farne un altro . Michael schioccava le dita e batteva il ritmo davanti alla console, mentre passavamo le note della chitarra".
"Diceva , ' Oh sì CJ , questo è stinky! Davvero stinky! ' ( che voleva dire che era buono per Mike) ' Ancora una volta ! ' "
"Abbiamo continuato così per 5 o sei volte con l'ultima delle quali incidendo direttamente nella traccia e quindi non è stato necessario poi ricompattare le molteplici idee sulla parte di basso per rendere la canzone ascoltabile da subito ", ha spiegato CJ . " Dopo più di mezz'ora insieme a Michael compresa una riproduzione della melodia vocale ho registrato velocemente un mix da incidere su nastro per darglielo . Lui mi ringraziò e andammo a casa ... è stato divertentissimo registrare con Michael e Freeze ... Ho assorbito l'energia di Michael in modo così vivido " .
Il giorno successivo , il 26 agosto 1998 , Jackson tornò agli studi della Record Plant Recording pronto per registrare i cori e i "na nas " con Dr. Freeze, l' ingegnere capo Mike Ging e il secondo ingegnere Jeff Burns .
Mentre la maggior parte dei cori nella traccia appartengono quasi esclusivamente a Freeze , ci sono alcuni passaggi nei quali i due cantano insieme per poi essere assemblati da Ging .
Dopo circa una settimana di tentativi per modificare la parte grezza , il mix di" A Place With No Name" mix , era arrivato a 8 minuti di durata , a quel punto , Jackson era pronto per registrare la voce da solista . Questa sessione , ancora una volta registrata con Ging , ebbe luogo alla Record Plant l'8 settembre 1998.
Gli studi della Record Plant Recording sono composti di circa sei sale - due delle quali erano state affittate dal team di Jackson . Questo significava che Jackson non aveva molta privacy e molti altri artisti andavano e venivano continuamente dagli altri 4 studi . Per questo motivo , Jackson si preparava alle parti vocali con Seth Riggs prima di arrivare in studio per registrare .
" Non gli ho mai visto fare esercizi di riscaldamento della voce prima di noi ", ricorda Dr Freeze . "Entrava in studio , si fermava davanti al microfono e dava fuoco alla canzone . Mentre usciva , lo studio era in cenere e le nostre mascelle sul pavimento . E 'stato davvero impressionante da vedere ".
La voce solista di Jackson veniva registrata da Mike Ging su un microfono Neumann M149 . Parti aggiuntive vennero registrate il 16 ottobre 1998 , da Ging alla Ocean Way Recording . Il giorno seguente , il 17 ottobre , Ging lavorò sul nuovo mix . Da lì , " A Place With No Name" ha passato altre fasi.
"Era un turbinio tremendo in quei giorni, " racconta il tecnico Michael Prince, che rimbalzava dallo studio di Brad Buxer a quello di Freeze . " A un certo punto ci siamo ritrovati nello studio di Marvin . Poi ci siamo spostati di nuovo al Record Plant , poi di nuovo al Record One "
"In genere io lavoravo sui suoni e Brad [ Buxer ] e Michael [ Jackson ] sullo scritto . Lavoravamo contemporaneamente in cinque o sei canzoni , due delle quali , ' Speechless ' e ' The Lost Children' per l'album [ Invincible ] "
Al Record One il 21 febbraio 1999, sei mesi dopo l'inizio dei lavori Jackson , Freeze, Prince, Buxer e Ging tornarono su " A Place With No Name" , facendo ulteriori modifiche meno importanti .
"Ci siamo trovati davvero bene al Record One che è il posto dove abbiamo composto la maggior parte del nostro lavoro. Questo fu il momento in cui Rodney [ Jerkins ] entrò nel team . Per tutto il periodo che siamo stati al Record One, Rodney , Fred [ Jerkins ] e LaShawn Daniels erano lì . "
Alla fine di marzo del 1999, Jackson volò a New York per lavorare al The Hit Factory con Cory Rooney su una traccia chiamata " She Was Lovin’ Me" . Jackson trascorse circa un mese in studio con Rooney , che ricorda , avevano talmente riso e scherzato da non sapere nemmeno come avessero fatto a comporre musica .
"Abbiamo speso tanto tempo - direi che abbiamo lavorato per ben due settimane - racconta Rooney . "Non solo per la parte vocale , ma cose diverse, altre composizioni . E ci sono volute due settimane, perché abbiamo passato più tempo a ridere e scherzare e parlare e passare del tempo di qualità insieme che altro . Alla fine avevamo passato la maggior parte del mese di aprile in studio a progettare e ideare. "
"Avrei potuto approfittare della situazione e registrare sei canzoni da far registrare a Michael, avendolo li, ma non mi importava ", ha aggiunto Rooney . "Volevo solo dargli quel niente di cui aveva bisogno . E sentivo che aveva bisogno di divertirsi e di avere un amico accanto piuttosto che un compositore che cercava di spingerlo a fare delle canzoni . Questo era ciò che sentivo nel cuore . Sono stati bei momenti . "
Dopo aver archiviato la sessione di "She Was Lovin’ Me" con Rooney , Jackson ha deciso di spostare tutte le sessioni in colaborazione dal Record One di Los Angeles al The Hit Factory di New York .
" Ci sono voluti giorni per fare le copie di tutti i nastri e dischi rigidi , per etichettarli e spedire tutto all' Hit Factory di New York e li abbiamo poi trascorso dei mesi ", ha detto Michael Prince.
L'ingegnere del Hit Factory era Paul J. Falcone e lavorò sui mix di " A Place With No Name" i primi di maggio del 1999 a New York . Tuttavia, dopo che Falcone finì di lavorare , la canzone venne accantonata di nuovo , per lavorare con Cory Rooney a "She Was Lovin’ Me" e Dr Freeze su "Blue Gangsta" , con il quale stava lavorando contemporaneamente anche su " A Place With No Name " .
Durante la metà del 1999, Jackson sembrava aver apparentemente abbandonato molti dei suoi ex collaborazioni concentrandosi sul lavoro con Rodney Jerkins , e Jerkins aveva in sostanza fatto la stessa cosa.
"Era con me per finire la musica (per' She Was Lovin’ Me ' ) , per rendere il brano maggiormente musicale e più forte ", spiega Rooney . " Ma non l'abbiamo fatto, eravamo così presi ad aiutare Rodney Jerkins a concludere per Michael . "
Alla fine, sino al gennaio del 2004, " A Place With No Name" non venne ripresa . Jackson chiese di sentirla di nuovo e alcune altre piccole modifiche vennero fatte a Neverland .
"E ' un brano che è migliorato progressivamente ", ha detto Freeze . "Un lavoro incrementale. Ha ascoltato le diverse miscele e ha cambiato alcuni dettagli qua o là . Era in pieno controllo creativo . Volevamo che il brano fosse perfetto ... Un pò come fa un regista che cerca di migliorare il suo film cambiando la sceneggiatura o cambiando gli attori. Questo è il tipo di processo che è stato usato per creare questa canzone , e in generale , l'album ' Invincible ' ... Tutto ciò che gli interessava era avere tutte hits " .
La dichiarazione di Freeze sul desiderio di Michael di volere dei risultati è stato ripresa anche da RedOne , e anche da Jackson stesso.
"Michael era sempre focalizzato sul principio di avere dei risultati ", ha detto RedOne , che ha lavorato con Jackson tra il 2008 e il 2009 . "Registrava sempre moltissime canzoni per poi prendere il meglio di ognuna . Ecco la sua formula , che adoro . "
"E 'stato Tchaikovsky che mi ha influenzato di più ", rivelò Jackson in un'intervista del 2007 . " Se si prende un album come ' Nutcracker Suite' , ogni canzone è pazzesca , ognuna ... C'è chi è abituato a fare un album in cui c'è solo una canzone buona , e il resto sono come dei lati B . Per cui mi sono chiesto : ' Perché non tutte le canzoni di un album non dovrebbero essere dei successi ? Perché non si può fare un album in cui ogni canzone è così fantastica che le persone vogliono comprarla, e tali da poterle rilasciare tutte come singoli ? ' Così ho sempre cercato di lavorare per ottenere questo ... Quella era l'idea ... Ho lavorato duro per questo . "
Nonostante i 2.004 ritocchi e modifiche , " A Place With No Name" venne nuovamente messa da parte , per essere risuscitata solo una anno prima della morte di Jackson , a metà del 2008 .
"Michael Jackson aveva canzoni preferite , o canzoni che erano in lavorazione perenne ", ha dichiarato Michael Prince. "Una volta Neff - U prese il posto di Brad [ Buxer ] quando Brad iniziò a viaggiare molto nel 2008 , Michael tirò fuori alcune canzoni , tra cui" A Place With No Name " , e disse: ' Ecco lavoriamo con questa canzone . Vediamo cosa si può fare con questa canzone . ' Così i cori erano sempre più o meno gli stessi, ma Neff - U avrebbe aggiunto nuova musica "
" Neff - U aveva inizialmente lavorato con Michael e Brad molto prima del 2008 ", ha continuato Prince. "aveva lavorato con Brad anni prima su alcune tracce che poi non sono mai uscite , come ' Fun Hot In The Summertime ' - la canzone del 1969 di Sly Stone . Penso che MJ abbia registrato poco su quel brano, ma stavano cercando un mucchio di roba . Neff - U ha molto talento . "
La versione finale di " A Place With No Name" è questa, quella che Michael ha ascoltato e approvato nel 2008.
" Rispetto alla versione del 2004 è possibile sentire che il suono dei tamburi è diverso rispetto a quella trapelata del 2008. C'è una diversa grancassa , un rullio molto più forte , e i ' na nas ' vengono copiati a ripetuti sino alla dissolvenza ", ha detto Prince , che ha mixato personalmente i " na nas "per Jackson .
Le modifiche della metà del 2008 sono state tutte realizzate nello studio a casa di Jackson , al 2710 di Palomino Lane a Las Vegas . Casualmente , Freeze fece visita a Jackson nel suo studio di Vegas poco prima che Jackson si trasferisse a Los Angeles . La coppia si era riunita per discutere il prossimo capitolo del viaggio musicale di Jackson .
"Ero in studio con lui poco prima della sua morte ", ricorda freeze . " Per essere precisi , mi ricordo di essere andato a trovarlo nella sua casa a Las Vegas , e c'era uno studio lì ... Non abbiamo registrato niente , solo buttato giù qualcosa . Stavamo per iniziare le sessioni di registrazione ... gli avevo dato delle nuove canzoni che avevo scritto appositamente per lui . "
" Amava [ quei brani ] molto ", dice Freeze . " Quella fu la nostra ultima sessione . Ha detto ' I love you' e voilà , era finita . Voleva cantare [ quelle canzoni ] , ma è morto . "
All'indomani della morte di Jackson , come descritto all'inizio di questo articolo , un frammento di " A Place With No Name" è trapelato online, via TMZ .
E ' stato subito identificato come un remake di "A Horse With No Name" degli America , spingendo il gruppo a commentare la performance di Jackson .
"Siamo onorati che Michael Jackson abbia scelto di registrarlo e siamo impressionati dalla qualità della traccia , " avevano detto alcuni membri della band ,Dewey Bunnell e Gerry Beckley, in una dichiarazione fatta su MTV . " Speriamo che uscirà presto in modo che gli appassionati di musica di tutto il mondo possano ascoltare l'intero brano e ancora una volta sperimentare la brillantezza incomparabile di Michael Jackson ", avevano aggiunto . "Michael Jackson ha fatto davvero giustizia e davvero speriamo che i suoi fan - e i nostri fan - possano sentirla nella sua interezza . E 'davvero toccante . "
Dr. Freeze ha ricordato i suoi momenti con Jackson durante un'intervista con il fansite MJFrance.com , citato in numerose occasioni nel corso di questa storia .
"Era semplicemente la persona più incredibile con la quale non si potrebbe mai sognare di lavorare ", ricorda Dr Freeze . "Era molto umile e creativo . Dal tramonto fino all'alba, ha creato suoni, melodie , armonie ... Poteva fare tutto da solo . Sai , Michael era davvero un ' strumento vivente' ... E 'stata una bella esperienza per me . Ho imparato molto da lui . "
" A Place With No Name" resta ufficialmente inedito fino ad oggi . Dr. Freeze ha dichiarato in diverse occasioni che " A Place With No Name" , così come "Blue Gangsta" , saranno incluse nel prossimo album di Michael Jackson . « Questo lo so . Questo è confermato. ", Ha detto, aggiungendo che l'album è previsto per uscire nella primavera del 2014.https://youtu.be/eJrWWVXfgrU
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DAL MIO DIARIO.."LETTERE A MICHAEL"..Ciao anima mia..posso raccontarti una favola?
...non ho adottato bandiere,..non ho adottato immagini
ho adottato solo e unicamente
milioni di cuori
non ho adottato colori, non ho adottato lacrime perlacee
ho adottato solo e unicamente
milioni di sguardi
non ho adottato il dolore, non ho adottato silenzio
ho adottato solo e unicamente
il grido della speranza
Lella 13 novembre 2015
La violenza cieca colpisce ancora..ma nessuno può sentirsi più al sicuro, quando civili inermi diventano i bersagli di tanta ferocia, quando una guerra così insensata viene combattuta in modo così vigliacco...da oggi siamo tutti francesi...sono nostri padri,madri,figli, fratelli,nipoti ........;Il loro dramma è un dramma di tutta l'Umanità..
Heal The World...Pray for France.
..io voglio che il nero si tramuti in rosa...
L'Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra. Questa è la strada, la strada della pace che noi dobbiamo seguire.
Sandro Pertini
Qualcuno trema quando il vento soffia
A qualcuno manca un amico, sù
A qualcuno manca un eroe
E non hanno idea
Di quando tutto finirà
Storie sepolte e mai rivelate
Qualcuno sta nascondendo la verità, sù
Quando verrà svelato questo mistero
E il sole risplenderà
Negli occhi di un uomo cieco quando piange?
Tu puoi cambiare il mondo (non posso farlo da solo)
Puoi toccare il cielo (Devo avere l'aiuto di qualcuno)
Sei il prescelto (Ho bisogno di un segno)
Se noi tutti piangiamo allo stesso tempo stanotte
Le persone ridono quando si sentono tristi
Qualcuno sta prendendo una vita, sù
Abbi rispetto se vuoi credere nei tuoi sogni
Dimmi dov'eri tu
Quando i tuoi bambini piangevano l'altra notte?
Volti pieni di pazzia
Miracoli mai uditi, sù
La fede si trova nei venti
Tutto quello che dobbiamo fare
E' cercare la verità
E quando quella bandiera sventola
Non ci saranno più guerre
E quando tutti chiamano
Risponderò a tutte le tue preghiere
Cambia il mondo
https://www.youtube.com/watch?v=mj3MfUR35CM
Ci vogliono per forza portare alla guerra che, mascherata come religiosa ed etnica, è solo una guerra di potere economico. Eppure la guerra non si vince con altra guerra ma solo con la ricerca sistematica della pace e della convivenza civile.... E questo significa essere disposti a rinunciare a parte del proprio dominio economico....
https://www.facebook.com/MichaelRighini/videos/870755199688908/
I bambini giocano alla guerra.
È raro che giochino alla pace
perché gli adulti
da sempre fanno la guerra,
tu fai “pum” e ridi;
il soldato spara
e un altro uomo
non ride più.
È la guerra.
C’è un altro gioco
da inventare:
far sorridere il mondo,
non farlo piangere.
Pace vuol dire
che non a tutti piace
lo stesso gioco,
che i tuoi giocattoli
piacciono anche
agli altri bimbi
che spesso non ne hanno,
perché ne hai troppi tu;
che i disegni degli altri bambini
non sono dei pasticci;
che la tua mamma
non è solo tutta tua;
che tutti i bambini
sono tuoi amici.
E pace è ancora
non avere fame
non avere freddo
non avere paura.
Bertold Brecht
"Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini,
è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace"
Costituzione dell'UNESCO, 1947
Il sangue non è indio, polinesiano o inglese.
Nessuno ha mai visto
Sangue ebreo
Sangue cristiano
Sangue mussulmano
Sangue buddista
Il sangue non è ricco, povero o benestante.
Il sangue è rosso
Disumano è chi lo versa
Non chi lo porta.
L'Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra. Questa è la strada, la strada della pace che noi dobbiamo seguire.
Sandro Pertini
...non ho adottato bandiere,..non ho adottato immagini
ho adottato solo e unicamente
milioni di cuori
non ho adottato colori, non ho adottato lacrime perlacee
ho adottato solo e unicamente
milioni di sguardi
non ho adottato il dolore, non ho adottato silenzio
ho adottato solo e unicamente
il grido della speranza
Lella 13 novembre 2015
Il sangue non è indio, polinesiano o inglese.
Nessuno ha mai visto
Sangue ebreo
Sangue cristiano
Sangue mussulmano
Sangue buddista
Il sangue non è ricco, povero o benestante.
Il sangue è rosso
Disumano è chi lo versa
Non chi lo porta.
I bambini giocano alla guerra.
È raro che giochino alla pace
perché gli adulti
da sempre fanno la guerra,
tu fai “pum” e ridi;
il soldato spara
e un altro uomo
non ride più.
È la guerra.
C’è un altro gioco
da inventare:
far sorridere il mondo,
non farlo piangere.
Pace vuol dire
che non a tutti piace
lo stesso gioco,
che i tuoi giocattoli
piacciono anche
agli altri bimbi
che spesso non ne hanno,
perché ne hai troppi tu;
che i disegni degli altri bambini
non sono dei pasticci;
che la tua mamma
non è solo tutta tua;
che tutti i bambini
sono tuoi amici.
E pace è ancora
non avere fame
non avere freddo
non avere paura.
Bertold Brecht
"Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini,
è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace"
Costituzione dell'UNESCO, 1947
..io piango anche per loro...nei nostri profili..ogni nostra foto dovrebbe avere il simbolo di ogni bandiera di questo pianeta....
perchè ogni Paese ha dei morti da piangere..hanno assistito a massacri ...
io non sono solo Francese.ITALIANA
..io voglio essere CITTADINA DEL MONDO..IO SONO IN OGNI LORO LACRIMA..PENSIERO ..EMOZIONE..
LE LACRIME E IL DOLORE ASSIEME AL SANGUE SONO TUTTI UGUALI..
Lella...
"Fermate la guerra e costruite la pace”
...solo il pensiero di premere un bottone..e la morte arriva..mi fà agghiaciare..
..
porto nel cuore infiniti nomi...infiniti sguardi,infinite lacrime,infiniti sorrisi
voglio ricordare così ogni vittima di atti barbarici, vili,vigliacchi...
ogni vittima lacerata non solo da ferite sanguinolente..ma lacerata da pregiudizio ed ignoranze..anticamera dello sfregio all'umanità più bella
Lella..
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LA BELLISSIMA “HEAL THE WORLD” DI MICHAEL JACKSON COMPIE 30 ANNI!
Singolo scritto e composto da Michael Jackson, il brano rappresenta (per ammissione dello stesso cantante) la canzone di cui Michael Jackson si è sentito più orgoglioso, tant’è che da questo singolo nasce la “Heal the World Foundation“, organizzazione di beneficenza creata di proposito per migliorare sensibilmente la vita dei bambini. Il brano – che è stato usato oltretutto il 7 luglio del 2009 durante la
funzione commemorativa del cantante presso lo Staples Center di Los Angeles – è anche un inno (donato da Jackson) del James Bulger Red Balloon Center, scuola a sostegno dei bambini vittime di bullismo che porta il nome del povero James Bulger, compianto bambino che il 12 febbraio del 1993 venne rapito e ucciso a Liverpool da due bambini di soli dieci anni.
Stuart Backerman ricorda Michael
Stuart Backerman, ex portavoce ufficiale di Michael Jackson, i suoi ricordi del periodo trascorso con Michael.
Michael Jackson. Il nome risuona ancora per milioni di persone in tutto il mondo, evocando dozzine di canzoni di successo e le performance incandescenti che erano un'esperienza ultraterrena per coloro che vi assistevano: Michael Jackson all'apice delle sue capacità.
Ero uno dei più grandi fan di Michael molto prima di iniziare a
lavorare per lui, quindi quando ho ricevuto una telefonata da Michael a Neverland che mi chiedeva di diventare il suo portavoce e pubblicitario ufficiale, è stato un sogno che si è avverato.
Ero entusiasta, non c'è bisogno di dirlo, quando ho sentito la sua voce gentile al telefono che diceva: "Stuart, voglio solo dirti che sono felicissimo di averti a bordo come parte del team. Non vedo l'ora di conoscerti. Voglio solo dirti: 'Benvenuto'".
Ho ripensato a quel momento speciale mentre ero seduto al Neil Simon Theatre di New York, all'inizio di quest'anno, in attesa che si alzasse il sipario su un'altra rappresentazione sold-out di MJ: The Michael Jackson Musical, e sentivo l'elettrica sensazione di attesa che attraversava la folla.
Ho iniziato a lavorare per Michael nella primavera del 2002, come parte di un nuovo team di gestione che si dedicava a rilanciare il successo di Michael, non solo attraverso la sua musica, ma anche attraverso una serie di imprese visionarie che avrebbero sfruttato la sua visione artistica unica e il suo genio dell'intrattenimento.
Ho ancora un ricordo vivido di quei giorni inebrianti ed esaltanti e del nostro primo incontro quando volai da Vancouver, nella Columbia Britannica, a Los Angeles, noleggiando un'auto per il viaggio a Neverland.
Mentre attraversavo gli iconici cancelli in un'idilliaca mattina di sole, passando davanti a migliaia di fiori.
mattina, passando davanti alle migliaia di fiori che costeggiavano i vialetti ombreggiati, le melodiche note di "Fantasia" di Walt Disney, provenienti da altoparlanti sapientemente nascosti, mi hanno trasportato dolcemente nel magico mondo di Neverland.
Michael stava pranzando nel patio dietro la sua imponente casa in stile Tudor, così mi sono unito a lui, alla sua tata Grace Rwaramba e a Blanket, Paris e Prince, rispettivamente di undici mesi e di cinque e sei anni, insieme a Dieter Wiesner, il più stretto consigliere di Michael, che aveva incontrato per la prima volta in Germania nel 1995 e che nel corso degli anni era diventato una figura paterna per lui.
"Piacere di conoscerti, Stuart", disse, stringendo con entusiasmo la mia mano, con una presa forte e mascolina, più salda di quanto mi aspettassi.
Mi presentò a Paris e Prince, spiegandomi che lavoravo per lui e che venivo dal Canada.
Gli occhi di Paris si allargarono.
Non sapevo cosa avesse letto o sapesse del Canada, ma almeno era curiosa del mio Paese, perché le parole le uscirono di bocca con un'ingenuità coinvolgente: "In Canada nevica sempre, Stuart?", chiese.
Io sorrisi. "No, Paris, e non viviamo nemmeno tutti negli igloo".
Lei rise, con gli occhi lucidi.
Non ero sicuro che Paris sapesse cosa fosse un igloo, ma le dissi che a Vancouver avevamo un clima mite e invitai lei e i suoi fratelli a venire a trovarci con il loro papà.
"Sarei felice di farvi fare un giro e sono sicuro che vi piacerebbe molto", aggiunsi.
Entrambi si rallegrarono al pensiero prima di alzarsi, togliersi i top e tuffarsi in piscina, lanciando un pallone da spiaggia gonfiabile avanti e indietro e sguazzando tra strilli di risate.
Dieter, Michael e io discutemmo dei piani del team per la carriera di Mi-chael e gli parlai dei suoi fan, dicendogli quanto fosse fortunato ad avere i più grandi fan di qualsiasi altro artista al mondo e che avevamo intenzione di raggiungerli in modi nuovi e senza precedenti.
Michael ha risposto immediatamente, dicendo quanto amasse i suoi fan e apprezzasse il loro sostegno.
"Stuart, al di fuori della mia famiglia, i miei fan sono la cosa più importante per me. Voglio che tu faccia tutto il possibile per aiutarmi a entrare in contatto con loro in modo più personale".
I membri del team e io abbiamo preso a cuore la direttiva di Michael, dando inizio a una serie di eventi che hanno fatto esattamente questo.
Abbiamo orchestrato il suo ritorno a Gary, nell'Indiana, organizzato una sontuosa festa per il 45° compleanno all'Orpheum Theatre di Los Angeles con l'aiuto dei fan club di Michael Jackson, che hanno dimostrato ancora una volta il loro impegno costante nei confronti del loro idolo e l'importanza fondamentale per il successo della sua carriera, e aperto Neverland ai fan per un evento di beneficenza per le celebrità.
Credo che il ritorno di Michael a Gary sia stato il più significativo per lui. Tornare alle sue radici è stata davvero un'esperienza di guarigione e non credo che abbia mai firmato tanti autografi in un solo giorno quanti ne ha firmati il giorno in cui è tornato nella sua casa natale al 2300 di Jackson Street e dove è iniziata la sua incredibile carriera.
Voglio che Dieter ti mostri tutto qui a Neverland", disse Mi-chael quando finimmo di chiacchierare. "Voglio che tu veda tutto, così saprai quanto è bello".
Dieter e io salimmo su un golf cart per fare un giro della tenuta, in modo che potessi vedere i famosi punti di riferimento di cui avevo già letto tanto, tra cui lo zoo con l'elefante, dono di Elizabeth Tay-lor, le giraffe e altri animali esotici assortiti.
Michael uscì dalla casa quando tornammo e mi chiese se Dieter mi avesse mostrato il cinema.
Ci eravamo solo passati davanti, ma non eravamo entrati.
"Devi vederlo", disse Michael. "Ti ci porto".
Così saltai di nuovo sul golf cart e sfrecciammo via, arrivando pochi istanti dopo.
Michael mi accompagnò nell'atrio e mi mostrò con orgoglio il teatro con una cinquantina di poltrone bordeaux.
"Stuart, voglio mostrarti una cosa", disse.
Aprì una porta laterale nell'atrio e lo seguii in una grande stanza con una dozzina di appendiabiti su ruote carichi dei suoi costumi e delle sue uniformi, oltre che di guanti con paillettes.
Scostò gli appendiabiti per rivelare uno specchio a tutta altezza che correva per tutta la lunghezza della parete.
"Stuart, guarda qui", disse, prendendo un borsalino nero da un baschetto e mettendoselo in testa con un sorriso malizioso.
Lo abbassò sugli occhi e iniziò a fare il moonwalk.
Io rimasi immobile, ipnotizzata dall'illusione di Michael che camminava all'indietro e in avanti allo stesso tempo, e sentii un brivido attraversarmi mentre lo vedevo eseguire la sua iconica mossa di danza al momento giusto.
L'ha fatto due volte accanto allo specchio, un classico di Michael Jackson, una performance privata della leggenda in persona.
Mi sono sentita così privilegiata in quel momento, così toccata dalla sua generosità di spirito e dal suo dono di amicizia.
Che te ne pare, Stuart?", disse ridendo, sollevando il cappello e sorridendo verso di me. "Ecco, voglio che tu abbia questo", disse, lanciandomi il cappello. "So che faremo grandi cose insieme".
Tornammo a casa e ci ricongiungemmo a Dieter, Michael e io che ci salutavamo.
Con mia grande sorpresa, proprio mentre stavo per andarmene, lui uscì di corsa dalla casa con un libro in mano.
"Stuart", chiamò. "Voglio che tu abbia questo".
Sapevo che Michael amava i fumetti e aveva sempre desiderato acquistare la Marvel e persino recitare in una sua produzione di Spiderman, quindi forse sperava che il team potesse aiutarlo a riaccendere quel sogno quando mi consegnò Comic Wars: How Two Tycoons Battled Over the Marvel Comics Empire-And Both Lost, di Dan Raviv.
La aprii e lessi l'iscrizione che aveva scritto: "Stuart, grazie per il tuo gentile aiuto e per favore non fare progetti per il prossimo decennio".
Ahimè, non sarebbe mai stato così, perché prima che potessimo impedirlo, la carriera di Michael avrebbe iniziato la spirale discendente che si sarebbe conclusa con la sua tragica e prematura morte.
Sì, i ricordi di Michael mi sono tornati alla mente nel Neil Simon Theatre mentre si svolgeva lo spettacolo, un brillante assemblaggio di successi di Michael Jackson da Billie Jean, Beat It, Thriller e tanti altri, interpretati dal brillante Myles Frost, vincitore del Tony Award.
Lo spettacolo è stato spettacolare, con standing ovation alla fine.
Sapevo che, senza dubbio, Michael era tornato.
La sua reputazione offuscata si stava rapidamente ritirando nella memoria, mentre la sua musica e la sua arte performativa rimanevano invincibili.
Dopo lo spettacolo, mi sono mescolata alla folla all'esterno della 42ª strada, assorbendo l'emozione che solo gli spettacoli di successo di Broadway possono dare, e congratulandomi con Myles il giorno dopo per la sua straordinaria performance.
Michael non solo era tornato, ma la sua eredità di più grande intrattenitore della storia era sicura.
Ho ricordato ciò che mi aveva detto il suo collaboratore di lunga data Brian Oxman quando sono entrato a far parte del team come portavoce di Michael: "Lavorare per Michael Jackson è una cosa quasi mistica. È un'esperienza che non dimenticherai mai, qualcosa che ti rimarrà dentro per il resto della vita".
Michael non c'è più, ma il suo ricordo continua a vivere nei cuori e nelle menti dei membri del suo fan club e dei suoi milioni di fan in tutto il mondo che mantengono viva la fiamma della vita e dello spirito di Michael nei loro cuori.
Sì, era davvero il Re del Pop, ma era anche uno spirito gentile che ha cercato di rendere il mondo un posto migliore attraverso la sua arte, di sollevare l'umanità dalle sue sofferenze e di creare un futuro migliore per i bambini di questa Terra.
Credo che sia importante ricordarlo e onorare semplicemente l'anima di Michael Jackson.
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L'umiltà era una virtù importante per Michael, e le sue azioni la dicono lunga.
Che si dedichi alla beneficenza, alla creazione di bambini malati, o al lavoro per salvare l'ambiente, Jackson pensava più agli altri che al proprio successo personale.
Come artista rivoluzionario che ha letteralmente cambiato il mondo con i suoi talenti, non si è mai lasciato mettere alla testa il successo ed è stato in grado di produrre costantemente straordinari lavori creativi concentrandosi
sugli altri piuttosto che su se stesso.
Il suo umile atteggiamento e il suo cuore al servizio sono stati indubbiamente un fattore determinante per il suo successo. (di Michael Jackson Golden World)
Il 5 Dicembre 2013 9 anni fa ci lasciava
Nelson Mandela.ll leader della lotta contro l'apartheid, è fu il Presidente del Sudafrica.
L'UOMO CHE MICHAEL JACKSON CHIAMAVA NONNO.Avevano un rapporto molto speciale queste due icone globali.
Una delle tante qualità che condivideva con il suo "nipote" Michael, era quella rara combinazione di umiltà e mitezza , accoppiata con un tranquillo eppure furioso e invincibile coraggio , il tipo di coraggio che non fa battere il petto o
gonfiare le piume , tuttavia , riesce a spostare le montagne . Entrambi hanno sopportato tanto e sofferto molto a modo loro, ma ne sono usciti più forti.
Mandela, ovviamente, aveva molti amici famosi . Michael Jackson è stato solo uno di una lunga lista che comprendeva molte delle celebrità più potenti e d'elite (ma di solito quelle più attive in cause politiche o sforzi umanitari) . Tra i suoi amici , Mandela contava luminari , leader mondiali , e umanitari come la principessa Diana , Bono , Stevie Wonder , Oprah Winfrey , Papa Giovanni Paolo II , Tony Blair , Hillary Clinton , e molti altri.
Michael era diventato più che solo un amico di Mandela ; egli era, come Mandela stesso ha dichiarato nella lettera letta al memoriale di Michael, "famiglia".
"Michael Jackson era orgoglioso di chiamare Nelson Mandela il suo amico . Come milioni di ammiratori in tutto il mondo, Michael si è ispirato al coraggio del Presidente Mandela , alla sua lotta per la dignità umana e al suo impegno per la pace . Durante le sue visite in Sud Africa Michael ha incontrato spesso il presidente Mandela , che ha descritto Michael come “Uno stretto membro della nostra famiglia ". I nostri cuori vanno alla famiglia del presidente Mandela e ai suoi amati sudafricani nel momento in cui piangono la loro incalcolabile perdita" - . John Branca e John McClain , co esecutori della Estate di Michael Jackson .
Il montaggio di apertura del Tour di Michael HIStory comprendeva riferimenti a molti leader mondiali iconici e a personaggi politici tra i quali JFK, Franklin Delano Roosevelt , il Dr. Martin Luther King , Jr. , Neil Armstrong , Ghandi, e, naturalmente, Nelson Mandela . Mentre alcuni hanno visto i continui riferimenti di Michael a tali figure - Michael ha trascorso tutta la sua vita rendendo omaggio a coloro che lo avevano influenzato. È Michael è stato attratto da queste persone , non a causa del loro potere o dell' adulazione di massa che ispiravano , ma perché il loro idealismo e le loro realizzazioni incarnavano quegli stessi ideali che egli più apprezzava, da cui si sentì ispirato e che aveva cercato di emulare in se stesso. Michael non era perfetto e non lo erano neppure le persone che spesso citava. Ma ci hanno ispirato a raggiungere il meglio di ciò che possiamo essere, date le nostre limitazioni umane.
Michael Jackson non è quello che ha effettivamente compiuto, o quello che era. E' quello che aspirava ad essere.I sogni di Michael - la sua visione per il mondo e per ciò che l'umanità potrebbe realizzare - erano illimitati e vasti come il cielo che si estendeva al di là della vista della finestra della sua piccola camera da letto in 2300 Jackson Street .
Tutti i più grandi eroi di Michael sembravano condividere caratteristiche simili, come operatori di pace che pure hanno avuto il coraggio delle proprie convinzioni ; come " agnelli ", che però si rifiutavano di sdraiarsi. Erano uomini (e alcune donne) che avevano vinto le loro battaglie con garbo, e portavano le loro cicatrici con forza d'animo e grazia. Erano persone sulle quali soffiavano tempeste, senza mai compromettere il loro nucleo interno. Questo è ciò che Michael stesso ha dovuto dire riguardo il suo amico Nelson Mandela:
Lui ( Mandela ) è divenuto agnello in carcere. Non aveva amarezza, ad oggi anche se ha ottanta anni e la sua giovinezza è andata , perché è stato in carcere così a lungo, egli non rimpiange nulla di tutto ciò." "Lui [ Nelson Mandela ] è dolce, molto infantile . "D: gli piace ridere ? “[ Nelson Mandela ] ama i bambini, perché quando sono andato per vederlo avevo alcuni bambini con me e la gente diceva che i bambini dovevano restare, ma Michael Jackson poteva venire. Ho detto . "Sono sicuro che al signor Mandela non dispiacerebbe vedere i bambini. Non voglio andare senza i bambini . "Ricordo che i suoi rappresentanti mi guardavano così [fa un’espressione facciale severa e sospettosa ] e tornati, poi hanno detto " Venite tutti. "La prima cosa che Mandela ha fatto è stato correre verso i bambini e prenderli per abbracciarli . Sapevo che era quel tipo di uomo e li amava. Stava parlando con loro e poi mi strinse la mano. Sapevo che avevo ragione. "~ Michael Jackson
Mandela ha dato egli stesso qualche accenno di questo nella sua lettera di condoglianze alla famiglia Jackson dopo la morte di Michael:
"Cara famiglia Jackson , è con grande tristezza che abbiamo appreso della prematura scomparsa di Michael Jackson.
Michael era diventato un vicino abituale quando aveva iniziato a visitare e a fare spettacoli in Sud Africa regolarmente. Ci siamo affezionati a lui ed era diventato uno stretto membro della nostra famiglia.
Avevamo una grande ammirazione per il suo talento e del fatto che stia stato in grado di trionfare sulla tragedia in molte occasioni nella sua vita.
Michael era un gigante e una leggenda nel settore della musica e piangiamo con i milioni di fan in tutto il mondo. Noi piangiamo anche con la sua famiglia ei suoi amici per la perdita di un caro amico. Mancherà e avremo preziosi ricordi di lui per molto tempo.
Siate forti.
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un master tape è stato recentemente trovato da un collezionista di videogiochi in una svendita in Inghilterra. Il video, di ottima qualità, contiene tutte le sequenze registrate da Michael Jackson.
Master footage digitalizzato di Michael Jackson in Scramble Training, un ridefilm interattivo del 1993 per il simulatore di movimento AS-1 sviluppato da Sega.
Pensato per essere perso anche dallo stesso personale Sega, il filmato di cui sopra - tutti i
segmenti localizzati realizzati dallo sceneggiatore/regista Hiroshi Uemura e Kenji Sasaki, così come le scene filmate di Jackson - è stato recentemente trovato su un nastro master D2 venduto a una svendita di auto. nel Regno Unito, e gentilmente digitalizzato dalla Oxford Duplicatio
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Michael Jackson e i videogiochi
Nel 1993, Michael è di nuovo protagonista di un gioco arcade. SEGA sta sviluppando un videogioco chiamato Michael Jackson's Scramble Training per l' attrazione Advance Simulator One (AS-1) del Sega Amusement Park .
Si tratta di un gigantesco simulatore di volo idraulico che può ospitare otto persone, e Michael Jackson è il pilota che impartisce istruzioni al giocatore in pista. Questo apprende i comandi poi esegue alcune manipolazioni/cifre per convalidare e ricevere una licenza di pilota.
“Benvenuti a tutti allo Scramble Training. Sono il tuo ufficiale di volo, comandante della nave A. Sono il comandante Jackson. Completando con successo questo addestramento, otterrai la tua licenza di pilota spaziale. Tieniti forte alle maniglie di fronte a te: AS1. »
La voce e l'immagine di Michael sono quindi presenti durante tutto il gioco.....un vero piacere per i fan.
Michael Jackson - AS-1 (Space Pilot License) - SEGA - 1993
Sfortunatamente, quello stesso anno, SEGA, temendo una cattiva pubblicità a causa delle false accuse che Michael stava affrontando in quel momento, rimosse silenziosamente Scramble Training dalla sua flotta.
Aggiornamento del 12/10/2022 : un master tape è stato recentemente trovato da un collezionista di videogiochi in una svendita in Inghilterra. Il video, di ottima qualità, contiene tutte le sequenze registrate da Michael Jackson.
Michael Jackson e Sonic 3
Nel 1994, il gioco Sonic The Hedgehog 3 ( Sonic 3) è stato rilasciato per le console Mega Drive. La mascotte di Sega, il porcospino blu con le scarpe rosse e bianche, è l'eroe di questo gioco dal 1991. Secondo il suo creatore, il designer di videogiochi giapponese Naoto Oshima, le scarpe sono ispirate all'album Bad di Michael Jackson: "Beh, è blu perché è più o meno il colore ufficiale di Sega. Le sue scarpe sono state ispirate dalla copertina di Bad, di Michael Jackson, che contrastava fortemente tra il bianco e il rosso, questo colore tipico di Babbo Natale. Ho anche pensato che il rosso avrebbe funzionato bene per un personaggio che può correre molto velocemente, quando gli girano le gambe. »
Per questa terza versione si diffonderà rapidamente la voce che Michael Jackson avrebbe partecipato alla colonna sonora.
Fin dall'inizio, i giocatori di Sonic 3 trovano una somiglianza tra la musica del gioco e i titoli di successo della star. Musica Carnaval Next Zone ricorda Jam dall'album Dangerous , e la musica finale del gioco ricorda Stranger In Moscow (che sarebbe stata pubblicata l'anno successivo nell'album HIStory ). Si ipotizzano anche alcune somiglianze con i brani Who Is It , Smooth Criminal e Black or White .
Inoltre, tra i nomi citati nei titoli di coda del gioco ci sono persone che hanno collaborato con Michael Jackson e in particolare Brad Buxer, che ha lavorato con il Re del Pop durante gran parte della sua carriera da solista.
Nel 2005 Roger Hector, all'epoca responsabile di Sega negli Stati Uniti, ammise, durante un'intervista concessa per un forum Sega, l'esistenza di una collaborazione tra l'azienda giapponese e il re del pop, ma spiegò che era stata annullata .
Nel febbraio 2009, con l'uscita di Sega Mega Drive Ultimate Collection, alcune nuove aggiunte al menu hanno portato curiosità sui giochi. E tra quelli di Sonic 3, è scritto che Michael Jackson doveva originariamente essere il compositore della musica del gioco.
Lo stesso Brad Buxer confermerà il lavoro di Michael per il gioco, durante un'intervista concessa per l'ultimo numero della rivista Black & White, nel novembre 2009. Estratto dall'intervista:
Puoi chiarire la voce secondo cui Michael nel 1993 avrebbe composto la musica per il videogioco Sonic 3, di cui sei accreditato?
Non l'ho mai suonato e non so cosa gli sviluppatori abbiano tenuto dalle tracce su cui io e Michael abbiamo lavorato, ma abbiamo composto la musica per il gioco.Michael mi ha chiamato in quel momento per dargli una mano su questo progetto, e questo è quello che ho fatto. E se non gli viene attribuito il merito di aver composto la musica, è perché non era contento del risultato sonoro uscito dalla consolle. A quel tempo, le console di gioco non consentivano una riproduzione audio ottimale e Michael lo trovava frustrante. Quindi non voleva essere associato a un prodotto che svalutava la sua musica.
Una delle cose sorprendenti della musica di Sonic 3 è che puoi sentire gli accordi di Stranger In Moscow, che si suppone sia stato composto più tardi...
Sì, Michael ed io avevamo composto questa sequenza di accordi per il gioco, ed è servita come base per Stranger In Moscow. (…..)
Resa sonora finale poco convincente? Alcuni fan si affrettano ad affermare che questa partecipazione al gioco sarebbe stata annullata a causa delle false accuse che Michael affrontò nel 1993 e che all'epoca misero fine ad alcuni dei suoi progetti. Un articolo su
huffingtonpost.com indica che è probabile che ci siano due ragioni dietro l'espulsione di Michael.
Sega ha quindi assunto un altro compositore, Howard Drossin, che ha appena toccato la musica ma che ora è considerato l'unico compositore della musica del gioco.
L'articolo di Huffingtonpost, pubblicato a gennaio 2016, spiega anche come è nato il progetto tra Michael Jackson e Sega.
Una sera, all'inizio del 1993, Roger Hector riceve una telefonata: Michael Jackson vuole venire a visitare il Sega Institute of Technology di Palo Alto (California), semplicemente perché gli piace il gioco Sonic 2 (uscito l'anno precedente) e vuole incontrare il personale. Una visita molto semplice, senza formalità. Poiché la receptionist ha terminato la sua giornata, Hector chiama sua figlia Leslie e le chiede se vuole interpretare questo ruolo e incontrare la star. “È arrivata in otto secondi ”, scherza Hector. Quest'ultimo ricorda di aver trovato molto eccitante “fare la receptionist” per Michael e il suo entourage. “Ma purtroppo i cellulari non esistevano ancora e non potevo farmi un selfie con lui. Ma è un momento che non dimenticherò".spiega.
Michael ha visitato la compagnia. “Camminava con le stampelle e si scusava per tutto il tempo. Non aveva bisogno di scusarsi, siamo stati felicissimi di averlo con noi ”, dice Hector. Durante questa visita, uno degli sviluppatori di Sonic 3 gli chiede se gli piacerebbe scrivere la musica per il gioco….. la collaborazione è partita da questa semplice osservazione?
Qualche tempo dopo, Michael chiama Brad Buxer per discutere del progetto con lui e Buxer è responsabile della creazione di una squadra: vengono reclutati Bobby Brooks, Doug Grigsby III, Darryl Ross e Geoff Grace che stanno già lavorando con Michael e Brad. Cirocco Jones completa la squadra.
“Sega voleva che questo rimanesse segreto. Abbiamo dato una demo del gioco a Michael Jackson e lui ha iniziato a creare la musica" , spiega Roger Hector.
Per quasi quattro settimane, Michael e il suo team hanno lavorato al Record One Studio di Los Angeles e hanno creato circa 41 brani. Cirroco Jones ricorda che Michael a volte chiamava durante la notte per condividere idee o cantare melodie che potevano essere incorporate nel gioco.
In studio, Michael aveva una stanza dove poteva rilassarsi ea volte giocava ai videogiochi. " Nessuno di noi era un giocatore ", dice Matt Forger, il famoso ingegnere del suono di Michael, che ha anche lavorato al progetto. “Michael era l'unico a giocare. Conoscevamo Sonic the Hedgehog, che non lo conosceva, e i videogiochi in generale, ma a Michael piaceva molto".
"A volte le persone di Sega venivano in studio, per vedere come andavano le cose o per aiutarci a comprimere le canzoni ", spiega Grisby. "Il processo non era esattamente lo stesso delle canzoni per un album o un altro progetto di Michael", secondo Matt Forger. “Abbiamo registrato un sacco di beatboxing, le percussioni della bocca di Michael. Stava ridendo, scherzando e ci ha fatto sentire come se non stessimo lavorando. Michael sapeva che era per un gioco ed era sempre di buon umore quando lavorava.
"Abbiamo utilizzato diversi campioni realizzati dai beatboxer di Michael", aggiunge Brad Buxer. “Li tagliavamo e li aggiungevamo. E c'erano anche l'ih ih e altre firme di Michael.
Alla fine dell'estate del 1993, più o meno nel periodo in cui iniziarono le accuse sull'affare Chandler, il team di Michael inviò la colonna sonora a Sega. "C'era chiaramente il suono di Michael Jackson, chiunque l'avesse ascoltato avrebbe riconosciuto che era firmato Michael Jackson ", dice Hector, l'ex capo di Sega.
Quando finalmente uscì Sonic 3 , nel febbraio del 1994, scoppiò l'affare Chandler. La squadra di Michael è accreditata ma non lo stesso Michael. Nel frattempo, a seguito delle accuse, Howard Drossin ha rilevato il progetto. Prima gli spieghiamo che lavorerà con Michael Jackson e poi finalmente che non sarà così. "C'era già molta musica pronta quando ho scoperto il progetto" , spiega Drossin, "non ho scritto io la musica".
Michael Jackson ha scritto la musica per Sonic 3, chi ha lavorato con lui lo dice chiaramente!
Joypolis è una catena di parchi divertimento dedicati all'universo Sega in Giappone e Cina. Gli appassionati di videogiochi e terminali arcade troveranno la loro felicità lì, ma sono presenti anche altri tipi di attrazioni.
Il primo parco Joypolis è stato aperto nel 1994 a Yokohama (Giappone). Nel dicembre 1996, il quarto parco è stato aperto sull'isola artificiale di Odaiba nella baia di Tokyo. Michael Jackson, in quanto amante dei videogiochi, è presente il giorno dell'inaugurazione. Certo, approfitta di certe attrazioni e mette il suo autografo su una delle pareti.
Sega ancora e ancora... e altre collaborazioni
Space Channel 5 è un videogioco sviluppato da United Game Artists e pubblicato da Sega per le console Dreamcast (1999), PlayStation 2 (2003) e Game Boy Advance (2004, sviluppato e pubblicato da Atari).
Questo videogioco propone di incarnare un apprendista reporter per il canale televisivo spaziale Space Channel 5, Ulala. Lo scopo del gioco è salvare gli esseri umani ballando e cantando. Nei livelli finali del gioco, Ulala deve salvare Michael Jackson, che appare come Space Michael, dai suoi carcerieri. Il Re del Pop, vestito con un outfit non dissimile da quello del video musicale di Scream del 1995 , si alleerà con Ulala una volta liberato.
In un'intervista rilasciata nel 2007, Tetsuya Mizuguchi, il creatore del gioco, evoca questa collaborazione:"Eravamo a metà della progettazione di Space Channel 5, nel 1998 o 1999. Ho ricevuto una telefonata da uno dei miei (il produttore esecutivo del gioco) e mi ha detto: 'Michael vuole essere in Space Channel 5". Ho detto "Chi è Michael?" "Chi è Michael Jackson?!" mi ha detto, "IL Michael Jackson, il vero Michael Jackson!" ". Il mio collaboratore gli ha mostrato il 60-70% della versione completa, quando siamo arrivati verso la fine del gioco, poi abbiamo avuto un mese per finalizzarlo. Ma Michael voleva fare qualcosa. Quindi gli abbiamo offerto, se gli andava bene, di includere una delle sue mosse più famose eseguite dagli alieni alla fine del gioco, e lui ha detto "Okay". Inizialmente c'erano cinque alieni che ballavano. Uno di loro è diventato Michael Jackson”.
Nel 2002 è stata pubblicata una seconda parte su Dreamcast (solo in Giappone), Space Channel 5 – Part 2 . Sarà poi adattato su PlayStation 2 nel 2003, per una distribuzione mondiale.
In questo sequel, Michael Jackson ha un ruolo molto più importante. Il suo personaggio di Space Michael è ora il capo di Space Channel 5, ma ancora una volta verrà catturato dai cattivi. Ulala dovrà salvare Space Michael e respingere i temibili avversari.
Nel 2000, Michael ha accettato di apparire in un gioco di boxe in 3D, Ready To Rumble Boxing, Round 2 e ha indossato i guantoni da boxe.
Il gioco è sviluppato da Midway su Dreamcast, PlayStation, PlayStation 2, Nintendo 64 e Game Boy Advance. Michael Jackson è un combattente nascosto, proprio come Shaquille O'Neil, Bill Clinton o un finto principe. Il personaggio ha uno stile unico, ma molto riconoscibile mentre combatte con i famosi passi di danza del cantante. Pertanto, per attivare il suo indicatore Rumble (modalità rabbia), Michael Jackson deve eseguire un Moonwalk. I costumi del personaggio sono quasi identici a quelli indossati dall'artista, ma Michael non ha doppiato il suo personaggio.
Durante gli anni 2000, diversi videogiochi presentavano titoli del Re del Pop. Citiamo tra gli altri GTA Vice City nel 2002, Elite Beat Agent nel 2005, Boogie nel 2007, Guitar Hero-World Tour nel 2008, Rock Band nel 2009, …
Nel novembre 2010, un anno e mezzo dopo la morte del Re del Pop, Michael Jackson ha pubblicato The Experience , un videogioco musicale basato sulle canzoni e sulle coreografie dell'artista. Sviluppato e pubblicato da Ubisoft, il gioco è stato rilasciato prima su Wii, Nintendo DS, PlayStation Portable e poi su PS3 e 360 durante l'anno 2011.
Michael Jackson aveva dato la sua approvazione a Ubisoft per lavorare su un videogioco utilizzando l'universo dell'artista. Tuttavia, non ha mai visto il prodotto finito. Michael Jackson The Experience non è mai stato approvato dall'artista ma anche andato, possiamo dire che continua a far suonare i suoi fan.
Michael amava molto i videogiochi e senza dubbio avrà apprezzato vedere il suo nome associato a questo mezzo ludico. Forse più che essere associato alle slot machine del casinò!
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Incredibile filmato perduto di Michael Jackson Sega Game scoperto dai fan
Il lavoro di Michael Jackson con Sega non è solo vasto, ma continua a sorprenderci tutti. Le sue esibizioni in Moonwalker e Space Channel 5 sono roba da leggende, ma il suo ruolo di compositore per la colonna sonora di Sonic the Hedgehog 3 è stato confermato solo a giugno dalla leggenda di Sega Yuji Naka . Tuttavia, ha anche recitato in una simulazione Sega perduta da tempo, una performance che è stata appena documentata, fino ad ora.
Un filmato inedito di Jackson come attore principale nel gioco di simulazione di movimento Advanced System-1 (AS-1) in gran parte sconosciuto Scramble Training è stato finalmente reso pubblico da una coppia di appassionati di Sega, in seguito alla scoperta casuale di un nastro apparentemente dimenticato trovato a un mercato delle pulci nel Regno Unito.
Fino ad ora, l'esperienza di Scramble Training era limitata solo a filmati traballanti e di scarsa qualità degli anni '90. Tuttavia, in seguito alla scoperta casuale di Ben Bizley, con l'aiuto di altri fan e conservatori nel Regno Unito, possiamo finalmente vedere ogni pezzo della più strana collaborazione di Sega con il defunto Re del Pop, uno pseudo-gioco che poteva solo essere goduto in una delle tante sedi SegaWorld ormai scomparse in tutto il mondo.
Bizley, un commerciante di videogiochi e PC di 35 anni di Gosport, Hampshire, aveva incontrato un contatto locale per acquistare una selezione di cimeli di gioco, ma questo particolare incontro prometteva di offrire alcune vere rarità. "Aveva del merchandising Sega che aveva ricevuto da un signore il cui padre, un ex dipendente Sega, era morto di recente", dice Bizley. "Ho comprato alcuni poster promozionali e giocattoli, ma dopo che me ne sono andato, mi ha inviato le foto di un nastro D-2 che ha dimenticato di dire che aveva pagato un bel po'."
Incuriosito, Bizley sapeva di essere su qualcosa di speciale. “È stato principalmente istinto, in realtà, un acquisto un po' alla cieca, dato che non avevo mai visto nulla di simile prima. Ho dovuto sborsare £ 300 ($ 364) per ottenere l'acquisto oltre la linea.
Ancora non più saggio sui contenuti del nastro, e senza la tecnologia necessaria per guardarlo lui stesso, ha messo le immagini del misterioso D-2 sui gruppi di gioco di Facebook per scoprire tutto ciò che poteva. "Un collega collezionista che conosco ha sottolineato che era il nastro di un simulatore AS-1 in SegaWorld", dice.
Lo scrittore e musicista di giochi Nick Greenfield, 38 anni, del West Sussex, ha identificato rapidamente il nastro: aveva scritto della corsa Scramble Training e dei suoi due titoli AS-1 Megalopolis: Tokyo City Battle e Muggo! , come parte di una più ampia retrospettiva sullo sfortunato SegaWorld London a maggio .
"Stavo scorrendo i post nel gruppo Facebook di Galaxy Sega quando Ben è comparso per dirci che aveva comprato il nastro a una svendita di auto, ma non aveva idea di cosa fosse", dice Greenfield. “Alcune altre persone nei commenti hanno cronometrato l'AS-1, ma mi sembrava di essere l'unico a sapere cosa avrebbe potuto trovare. Avevo visto il filmato che esisteva, ma la natura della corsa significava che nessuno dei video era completo.
Rivolgendosi a Ted Haydon, un collaboratore di 18 anni del collettivo di preservazione dei giochi Gaming Alexandria che da allora ha compilato la storia definitiva di Scramble Training , i sospetti di Greenfield sono stati confermati: il film originale non era in circolazione in nient'altro che granuloso, filmati di fine anni '90.
Greenfield ha contattato immediatamente Bizley per chiedergli se avrebbe preso in considerazione l'idea di digitalizzarlo. Era pronto, ma il compito si è rivelato più complicato di quanto la coppia si rendesse conto.
“Ho pensato di essere un nastro per la trasmissione”, continua Greenfield, “quindi ho iniziato a cercare aziende che potessero eseguire un trasferimento digitale. Questo si è trasformato in un problema molto più grande di quanto pensassi inizialmente: solo un paio di organizzazioni potevano farlo, e gli amici dell'Oxford Duplication Centre sono stati gli unici a rispondermi.
Bizley lo ha spedito e, per la principesca somma di £ 126 ($ 154), l'ODC si è messo al lavoro. È stato un processo lungo settimane, che ha reso la potenziale scoperta ancora più eccitante.
"Ci siamo scervellati su cosa potesse essere", dice Greenfield. “La documentazione suggeriva che gli AS-1 trasmettessero film da LaserDisc. Ci siamo chiesti se Sega avesse dotato gli AS-1 di esportazione di uno spazio di archiviazione più economico per i film sulle corse, ma abbiamo anche pensato che potesse essere una copia master per la creazione di LaserDisc stessi, o forse anche per materiale promozionale per la TV. In ogni caso, nessuno di questi era stato visto e valeva la pena archiviarli tutti, ma ovviamente speravamo nel maestro!
Passarono le settimane e, nonostante un paio di intoppi, il film finale tornò, ed era esattamente quello che avevano sperato: ogni singolo minuto dell'esperienza di Scramble Training .
Greenfield afferma: “Poiché la natura interattiva della corsa significava che non era mai stata vista per intero online, con tutte le sue opzioni simili a Star Tour su come poteva iniziare e finire, il nastro Scramble Training aveva tutto, insieme a tutti i crediti per la produzione, oltre a test sonori e schede di test visivi. È davvero un esemplare squisito.
Infine, puoi goderti 14 GB di buffonate di MJ ad alta risoluzione nello spazio, caricate da Haydon affinché tutti possano vederle su YouTube:
Mentre è facile ripensare all'incursione di Sega nella simulazione del movimento come meravigliosa, strana, stravagante, ma alla fine senza successo, proprio come l' iconica macchina cult R360 , Greenfield e Haydon continuano a battersi per Sega, che credono sia stata rivoluzionaria nel campo del parco a tema.
“Sega ha progettato l'AS-1 con Douglas Trumball, il tizio che aveva appena costruito la giostra Ritorno al futuro per la Universal. Parliamo dell'efficacia con cui la Sony ha parcheggiato i propri carri armati sui prati di Sega e Nintendo, ma Sega ha fatto un ottimo lavoro nel fare lo stesso con Universal, Disney e Warner Bros. È un peccato che, alla lunga, il loro modello semplicemente non abbia funzionato non pagare.
Mentre Bizley era completamente all'oscuro di Scramble Training fino all'inizio dell'intera saga di Sega - aveva solo tre o quattro anni quando c'era SegaWorld - considera la sua scoperta come il suo momento clou della raccolta. "È stato tutto piuttosto sorprendente", dice. “Ho avuto alcuni oggetti di gioco rari e ricercati, ma niente del genere.
"Al momento il nastro resta con me fino a quando non riesco a scoprire altre informazioni al riguardo", dice Bizley. "Dopodiché, penso che potrei venderlo, anche se penso che sia qualcosa che appartiene a una vera casa d'aste, piuttosto che a eBay!"
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𝑳𝒂 𝒔𝒆𝒏𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕𝒂̀ 𝒆̀ 𝒊𝒍 𝒈𝒆𝒏𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒄𝒊𝒂𝒔𝒄𝒖𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒏𝒐𝒊...
𝒑𝒖𝒓𝒕𝒓𝒐𝒑𝒑𝒐 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒍𝒂 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒗𝒂𝒈𝒂 𝒔𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒎𝒆𝒕𝒂 ..𝒍𝒂 𝒈𝒆𝒏𝒊𝒂𝒍𝒊𝒕𝒂̀ 𝒔𝒆 𝒏𝒆 𝒂𝒄𝒄𝒐𝒓𝒈𝒆 𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕'𝒖𝒍𝒕𝒊𝒎𝒂 𝒔𝒄𝒆𝒈𝒍𝒊𝒆 𝒊𝒏 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒆 "𝒄𝒂𝒔𝒂 "𝒂𝒃𝒊𝒕𝒂𝒓𝒆...
𝑪𝒊𝒂𝒐 𝑴𝒊𝒄𝒉𝒂𝒆𝒍..𝒍𝒂 𝒕𝒖𝒂 𝒆𝒓𝒂 𝒆 𝒓𝒊𝒎𝒂𝒓𝒓𝒂̀ 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒎𝒊𝒔𝒖𝒓𝒂𝒕𝒂 𝒆 𝒎𝒆𝒓𝒂𝒗𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒔𝒂 𝒄𝒂𝒔𝒂..
𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒔𝒄𝒓𝒊𝒗𝒆𝒗𝒂
𝑰𝒍 𝒕𝒂𝒍𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒆̀ 𝒄𝒊𝒐̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒆𝒅𝒊; 𝒊𝒍 𝒈𝒆𝒏𝒊𝒐 𝒆̀ 𝒄𝒊𝒐̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒆𝒅𝒆 𝒕𝒆.”
Sensibility is the genius of each of us ...
unfortunately when the former wanders aimlessly ..genius notices and the latter chooses in which "house "to dwell....
Hello Michael..yours was and will always remain a boundless and wonderful home..
and as
MALCOLM COWLEY..
Talent is what you possess; genius is what possesses you."
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