martedì 19 settembre 2023

2..BIS..LED ZEPPELIN..I PIù GRANDI DI TUTTI UNICI..MITICI.INEGUAGLIABILI


 LED ZEPPELIN..I PIU’ GRANDI DI TUTTI..UNICI..MITICI..INEGUAGLIABILI

le storie dietro delle foto..perle rare

https://www.facebook.com/notes/348191742949702/


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Led Zeppelin 9-4-1970 The Great Western Forum Inglewood, CA Heartbreaker

https://youtu.be/8u6R3A4JBmU

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Jimmy Page & Robert Plant Live in New Orleans 3/11/1995 HD

Jimmy Page and Robert Plant

UNO Senator Nat G. Kiefner Lakefront Arena, New Orleans, LA

Saturday, March 11, 1995

House of the Rising Sun/Good Times Bad Times

Bring It On Home

Celebration Day

Thank You

https://youtu.be/ooGpdkzVfws

https://youtu.be/-YVdwDStB6M

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concerto di Milano 1998....con lancio anche qui di biancheria intima..di colore bianco e ben visibile agganciato all'impugnatura del bassista ..1998 uno degli ultimi live di Robert..assieme a Jimmy.. tante situazioni si sono evolute..distacchi e riavvicinamenti.ma una amicizia profonda..❤️ noi siamo stati e siamo solo spettatori ..loro saranno sempre i protagonisti e che protagonisti!!!❤️ e con questo...reggiseno della notte un abbraccio a tutti voi..Mondo.. https://youtu.be/NYKWkkOmM9s Page & Plant - November 19, 1998 Milan Forum, Italy https://youtu.be/FSFNfQ4QdI0 https://youtu.be/FSFNfQ4QdI0 https://youtu.be/NYKWkkOmM9s https://youtu.be/-YVdwDStB6M led zeppelin - going to california - Milano 19 11 1998 ogni volta che ascolto e vedo questa canzone..mi commuovo.. Mixo intanto, nel backstage, faceva questo video. Maledetto. https://m.youtube.com/watch?v=U628iT1CSnU&t=20s alla fine del concerto cantarono gli auguri..e Robert lo chiamò in itlaiano Michele....il video nel dietro le quinte è fantastico..soprattutto alle prese con i regali delle "dame" per i mitici..Jimmi quando abbraccia la moretta alla fine le palpa la natica..e Robert..giustamente ,quando la ragazza cerca di mettergli la collana tutta appoggiata a lui..sapientemente ci prova..comunque essere stati lì e parlare con loro deve essere stata una di quelle emozioni e congiunzioni planetarie che solo una volta accadono

led zeppelin - going to california - Milano 19 11 1998

concerto di Milano 1998....con lancio anche qui di biancheria intima..di colore bianco e ben visibile agganciato all'impugnatura del bassista

..1998 uno degli ultimi live di Robert..assieme a Jimmy..

tante situazioni si sono evolute..distacchi e riavvicinamenti.ma una amicizia profonda..❤️

noi siamo stati e siamo solo spettatori ..loro saranno sempre i protagonisti e che protagonisti!!!❤️

e con questo...reggiseno della notte un abbraccio a tutti voi..Mondo..

https://youtu.be/NYKWkkOmM9s

Page & Plant - November 19, 1998 Milan Forum, Italy

https://youtu.be/FSFNfQ4QdI0

https://youtu.be/FSFNfQ4QdI0

https://youtu.be/NYKWkkOmM9s

https://youtu.be/-YVdwDStB6M

led zeppelin - going to california - Milano 19 11 1998

ogni volta che ascolto e vedo questa canzone..mi commuovo..

Mixo intanto, nel backstage, faceva questo video. Maledetto. https://m.youtube.com/watch?v=U628iT1CSnU&t=20s

alla fine del concerto cantarono gli auguri..e Robert lo chiamò in itlaiano Michele....il video nel dietro le quinte è fantastico..soprattutto alle prese con i regali delle "dame" per i mitici..Jimmi quando abbraccia la moretta alla fine le palpa la natica..e Robert..giustamente ,quando la ragazza cerca di mettergli la collana tutta appoggiata a lui..sapientemente ci prova..comunque essere stati lì e parlare con loro deve essere stata una di quelle emozioni e congiunzioni planetarie che solo una volta accadono

ogni volta che ascolto e vedo questa canzone..mi commuovo..

Mixo intanto, nel backstage, faceva questo video. Maledetto. https://m.youtube.com/watch?v=U628iT1CSnU&t=20s

alla fine del concerto cantarono gli auguri..e Robert lo chiamò in itlaiano Michele....il video nel dietro le quinte è fantastico..soprattutto alle prese con i regali delle "dame" per i mitici..Jimmi quando abbraccia la moretta alla fine le palpa la natica..e Robert..giustamente ,quando la ragazza cerca di mettergli la collana tutta appoggiata a lui..sapientemente ci prova..comunque essere stati lì e parlare con loro deve essere stata una di quelle emozioni e congiunzioni planetarie che solo una volta accadono

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KEZAR STADIUM di SAN FRANCISCO il 2 giugno del 1973, quella che sarebbe dovuta essere l’ultima data della first leg dell’american tour del 1973 se il gruppo non avesse dovuto annullare la data del 30/05/1973 al LOS ANGELES FORUM e spostarla al 03/06/1973. Page ebbe grossi problemi ai legamenti di un dito della mano sinistra, e fu costretto a passare il 30 maggio di quell’anno con il dito immerso in un secchio di ghiaccio. DADGAD, oltre essere una delle famose accordature di PAGE (quella di Kashmir ad esempio, dalla sesta alla prima corda RE LA RE SOL LA RE), La data del Kezar fa da cuscinetto a due concerti (e bootleg) leggendari entrambi tenuti appunto all’altrettanto leggendario LOS ANGELES FORUM: 31/05/1973 BONZO’S BIRTHDAY PARTY (di cui circola una source soundboard mono e una audience) e THREE DAYS AFTER (di cui circola una discreta source audience)Il segmento soundboard è relativo all’ultima porzione del concerto, si parte con una MOBY DICK di circa di trenta minuti,

https://youtu.be/6l4kXOBoL-M Per il concerto furono venduti 44000 biglietti, il doppio di quelli staccati per i GRATEFUL DEAD (la band di casa a San Francisco) la settimana prima. Nel 1973 arrivare a certe cifre erano capaci solo in due un due o tre nomi. Nella prima data del tour, il 5 maggio 1973 a TAMPA in FLORIDA, fu raggiunto e superato il record di presenze che fino ad allora detenevano i BEATLES. I LZ arrivarono 56,500. Altri tempi, altra musica, altre vibrazioni. Lo show del KEZAR STADIUM rimane nell’immaginario collettivo anche grazie ad un famosissimo poster di ROBERT PLANT, quello con la colomba,Piccola curiosità: JOHN PAUL JONES usò in quell’occasione anche un basso a 5 corde.Il concerto si tenne se non rammento male alle 16 del pomeriggio, il gruppo si era svegliato da appena due ore, dunque le menti dei nostri non giravano ancora a pieno regime, c’è una leggera foschia che ammanta le performance, ...

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Come possono ventiquattr'ore
Piccola, a volte sembrano scivolare nei giorni?
Oh ventiquattr'ore
Piccola, a volte sembrano scivolare nei giorni, sì

Quando un minuto sembra durare una vita
Oh baby quando mi sento così.
Seduto a guardare l'orologio
Oh il tempo è molto lento.
Ho guardato per vedere le lancette muoversi
Fino a che non riesco più a guardare.

Come possono ventiquattr'ore
Piccola, a volte sembrano scivolare nei giorni?
Un minuto sembra durare una vita
Piccola, quando mi sento così.

Cantare una canzone per te
Ricordo che dicevi sempre
"Oh amore, questa è per noi due"
Che poi alla fine sei tu.

Come possono ventiquattr'ore
Piccola, a volte sembrano scivolare nei giorni?
Un minuto sembra durare una vita
Oh piccola, quando mi sento cos?.

Ci fu un tempo in cui
Io spiccavo agli occhi degli altri uomini
Ma ti ho lasciata per mia scelta, donna
E adesso non riesco più a riaverti.

Come possono ventiquattr'ore
A volte sembrano scivolare nei giorni sì, bene?
Bene, bene,bene, bene un minuto sembra durare una vita
Piccola, quando mi sento così.
Un minuto sembra durare una vita
Oh piccola, quando mi sento così, quando mi sento così

Come dichiarato dallo stesso cantante, l'ispirazione per il testo venne proprio dal fatto di essersi ritrovato solo ed ingessatopoco tempo prima ebbeil famoso incidente a Rodi con la sua famiglia..e poi per problemi fiscali tutti partirono dall'Inghlterra.. in camera d'albergo, escluso dal lavoro e dalla goliardia di amici e colleghi. ..lontano dalla famiglia E di aver perciò ordinato del "tè per uno". Nonostante ciò, è anche vero che la solitudine di cui parla Plant è raccontata in maniera tale da far sì che chiunque vi si possa riconoscere. Il pretesto è semplice ed immediato, adatto in particolar modo all'atmosfera blues del brano: una storia finita da tempo, troncata proprio da colui che ora ne soffre le conseguenze. Conseguenze espresse appunto con la solitudine e con la più totale apatia.

LED ZEPPELIN
Presence
1976 - Swan Song Records

Isola di Rodi, 4 agosto del 1975, un lunedì pomeriggio. Robert Plant e sua moglie Maureen, assieme ai figli Carmen e Karac, sono in vacanza in una terra che per il cantante rappresenta tanto un momento di svago, quanto di studio. Si trovano tutti in automobile, quando Maureen perde il controllo del mezzo. L'auto si schianta, ed il bilancio è impietoso: la donna ha una lacerazione al volto, il bacino rotto in quattro punti e fratture multiple ad una gamba. Plant è ridotto poco meglio, con l'anca rotta ed una gamba e un gomito fratturati. I figli, fortunatamente, riportano lesioni di più lieve entità: Karac, 4 anni, ne esce con una gamba fratturata, mentre la piccola Carmen, 7 anni, se la cava con un polso rotto. Tutti riportano tagli ed escoriazioni. Tempo dopo, col senno di poi, Robert Plant deve aver pensato che sarebbe potuta andare molto, molto peggio. Fortunatamente, a Rodi quel giorno non erano soli; con loro, su un'altra automobile, cerano la sorella di Robert e l'allora fidanzata di Jimmy Page, Charlotte Martin, assieme alla figlioletta del chitarrista, Scarlet. L'ufficio stampa della "Swan Song Records" - la giovanissima etichetta discografica fondata dai Led Zeppelin e Peter Grant - riportò la notizia dell'incidente pochi giorni dopo, l'8 agosto, aggiungendo l'avviso che qualsiasi esibizione live della band britannica era rinviata fino a data da destinarsi. Dopo solo un mini-tour negli Stati Uniti, gli Zeps si trovarono così a dover annullare un tour mondiale che sarebbe servito a consacrare il neonato sesto album in studio, Physical Graffiti. Non solo: le condizioni del cantante erano tali che ogni attività dal vivo subì uno stop di quasi un anno e mezzo, impedendo in tal modo alla band di pubblicizzare il disco seguente attraverso le consuete date di concerti in giro per il mondo. Ma le gambe di Robert Plant non rappresentavano l'unico problema; da tempo i rapporti tra John Paul Jones ed il resto del gruppo si erano fatti complicati, in particolare quelli con Jimmy Page. Già in passato il bassista aveva ponderato di lasciare la band ed intraprendere strade che ne valorizzassero di più le poliedriche abilità, ma dopo il quinto album e la splendida No Quarter pareva che l'ombra di un suo abbandono si fosse dileguata. Ora però, complice lo stress di quel particolare periodo, i vecchi dissapori erano tornato a galla. A peggiorare la situazione c'era l'esilio fiscale che costringeva la band a vivere lontana dall'Inghilterra già da diversi mesi. Negli anni '70, in Gran Bretagna, dovevano esserci praticamente più rockstar che sassi, tanto da indurre il governo britannico ad istituire una tassa ad hoc. Ne conseguì che molti gruppi musicali, tra cui i Led Zeppelin, preferirono cambiare aria e trasferirsi altrove. Il problema è che tranne piacevoli e tranquille vacanze, come quella di Plant a Rodi, i nostri erano sempre lontani dalle rispettive famiglie. Per John Bonham, rinomato per il suo tenero attaccamento alla famiglia, tale forzato distacco fu più devastante che per chiunque altro, ed i suoi già gravi problemi con l'alcol subirono un netto peggioramento. Inoltre, pare che Jimmy Page avesse preso a fare uso di sostanze più deleterie del solito, tra cui l'eroina. Ma sono solo voci, cui viene difficile dare fiducia considerato l'ottimo lavoro del chitarrista su "Presence". Impossibilitati a tornare in patria, i Led Zeppelin si trasferirono dapprima in Francia, poi a Malibu, in California. Robert Plant e Jimmy Page occuparono delle eleganti villette vicino alla spiaggia, l'una vicina all'altra, da dove cominciarono a delineare le prime bozze del settimo album. In realtà, con Plant depresso dal dubbio se fosse mai tornato a camminare come prima o meno, e con Jones e Bonzo apparentemente privi di idee e di creatività, a caricarsi sulle spalle il peso di portare alla luce il nuovo disco fu principalmente Jimmy Page. Neanche negli States era possibile rimanere per più di qualche mese, e così gli Zeps si trasferirono a Monaco, nell'allora Germania Ovest. Qui i nostri iniziarono le registrazioni ai Musicland Studios, un ambiente piuttosto anonimo che in qualche modo, dopo interi dischi registrati in viaggio o negli spazi evocativi di Headly Grange, riportò i quattro musicisti alle tumultuose origini. Ad ogni modo la sala era stata prenotata anche dai Rolling Stones, ragion per cui gli Zeppelin avevano i giorni contati per terminare la registrazione dei nuovi brani; diciotto, per l'esattezza. Ancora una volta Jimmy Page si caricò l'onere di fare il grosso del lavoro, chiudendosi in sala registrazione per venti ore al giorno assieme all'ingegnere del suono Keith Harwood. Incredibilmente, nonostante i tempi ristretti, nonostante la scarsa comunicazione tra i membri del gruppo, nonostante la gamba ingessata che costringeva Robert Plant a registrare seduto in sedia a rotelle, e nonostante, per chi vi credesse, la maledizione della Boleskine House, Presence venne completato secondo i tempi prestabiliti. L'unico album Zeppelin ad essere stato registrato in tempi più brevi è il primo, Led Zeppelin, trentasei ore come vuole la leggenda. Ma c'è una bella differenza: il primo disco era praticamente una raccolta di cover, stravolte e zeppeliniane, certo, ma pur sempre delle rivisitazioni che partivano totalmente da canzoni già elaborate in precedenza. Non solo; gran parte delle intuizioni venivano dall'esperienza che Jimmy Page e John Paul Jones avevano maturato negli Yardbirds, così come sarebbe stato per buona parte di Led Zeppelin II. Un bel vantaggio iniziale, di cui Presence era sprovvisto. Come se non bastasse, alla realizzazione del settimo album gli Zeps avevano esaurito anche il bacino di idee nato dal periodo passato a Bron Yr Aur, della cui influenza creativa avevano giovato tutti i dischi dei Led Zeppelin, dal secondo fino a Physical Graffiti. Oltre ai ristretti tempi di registrazione, c'è un altro aspetto che accomuna Presence con il primo album della band: entrambi sono fondamentalmente opera di Jimmy Page. Il chitarrista e Robert Plant sono gli unici accreditati in ben sei dei sette pezzi del disco. Non che non ci siano incisive esecuzioni di John Paul Jones, nonostante il suo contributo sia minore del solito, e naturalmente il tocco di Bonham fa una gran bella differenza come al solito, ma è indubbio che se c'è uno strumento che risalta come non mai, quello è la chitarra di Jimmy Page. Dopotutto è ovvio: il chitarrista si trovò praticamente solo nell'affrontare l'elaborazione del nuovo album, per non menzionare il fatto che a registrazione ultimata, intorno al novembre del '75, Page rimase a Monaco per curare come di consueto missaggio, sovraincisioni ed editing. D'altronde è sempre stato lui il regista della band, ma mai come su Presence anche attore protagonista e sceneggiatore. Dato che il completamento dell'album avvenne il giorno prima del Giorno del Ringraziamento, la prima idea fu di chiamare il nuovo full length Thanksgiving, proposta rapidamente scartata in favore del più evocativo Presence, simbolo della potente e mistica "presenza" dei Led Zeppelin; ma anche, paradossalmente, un richiamo all'assenza forzata della band dalla scena, riempita in fretta e furia con un disco nuovo e con l'uscita un po' disarticolata del film-concerto The Song Remains the Same, a mio avviso l'unico vero passo falso nella carriera degli Zeps. Ad ogni modo l'uscita del disco venne ritardata notevolmente per dare alla nuova creatura una copertina degna del suo nome, compito affidato ancora una volta alla maestria dello Studio Hipgnosis. Il risultato è una delle cover art più particolareggiate ed allusive di tutto il campionario Zeppelin, il cui valore è però rimasto offuscato dall'immaginario mistico già delineato sulle grafiche di Led Zeppelin IV e di Houses of the Holy, oramai fortemente associato a Page e compagni. Riguardo la cover art di Presence rimando il lettore alla recensione della stessa sulla sezione "Artworks" del nostro sito, in cui il lavoro di Storm Thorgeson ed Aubrey Powell viene analizzato per filo e per segno. D'altra parte, come accennato dallo stesso Jimmy Page, ciò che ci interessa ora è "quel che sta dietro l'immagine". Presence uscì il 31 marzo del 1976, e tra tutti gli album dei Led Zeppelin è in assoluto quello più carico di contraddizioni. Insieme al seguente ed ultimo disco è considerato un'opera "sfortunata" (non economicamente, sia chiaro), da alcuni è visto come "la morte" del dirigibile, mentre per altri è la massima espressione della maturità della band. E' l'unico disco dei Led Zeppelin a non risentire di alcuna intuizione nata in un contesto live, ovvero da ciò che per il gruppo rappresentava la massima "espressione Zeppelin", eppure è anche l'album più grezzo ed estemporaneo dai tempi del loro primo disco in studio (1969). Ma soprattutto, Presence è un'opera che trasuda disperazione. Quasi mai nei testi, o nelle melodie, ma proprio: nello spirito. E' una cosa che si avverte solo ascoltandolo. Per fare un esempio, ricorda le opere più mature del Michelangelo: da una parte erano opere di stampo religioso o neoclassico, certo, eppure dalla tensione dei corpi e dall'espressione contrita dei soggetti era possibile cogliere la tensione dell'animo dell'artista. Con Presence è lo stesso. Il cantante bloccato in sedia a rotelle a riflettere seriamente sul suo futuro, la band costretta a restarsene in disarmo senza suonare dal vivo, i dissapori tra i membri del gruppo e la lontananza da casa e dai figli - tutto questo si era tradotto in una tensione palpabile tra le note dell'album, che è al tempo stesso sia la prima crepa sul castello dorato dei Led Zeppelin, che un grido di sopravvivenza che sembra urlare: "noi siamo qui e ci resteremo".

https://youtu.be/4BOZxWJ-Io4

i Led Zeppelin non portarono mai Tea For One in concerto.
e non dimentichiamoci di
Achilles Last Stand

Un urlo la cui essenza è rappresentata dal primo brano del disco: "Achilles Last Stand (L'ultima resistenza di Achille)". Innanzitutto una precisazione riguardo il titolo: il termine "last stand", qui riferito al personaggio mitologico di Achille e da me tradotto "ultima resistenza", non è traducibile in italiano. "Last stand" è un'espressione di origine militare che sottintende una battaglia disperata, un'ultima difesa quasi certamente perdente contro un nemico soverchiante. In virtù del titolo e di alcuni passi del testo, molti fans hanno pensato che Achilles Last Stand fosse stata ispirata dall'incidente occorso a Robert Plant in Grecia, o più in generale alla situazione in cui allora versavano i Led Zeppelin. Non è impossibile che sia così per quel che riguarda il titolo, ma l'ispirazione per le liriche ebbe origine un paio di mesi prima i fatti di Rodi, da un viaggio in Marocco che il cantante intraprese insieme a Jimmy Page. Con i suoi oltre dieci minuti di durata, la ricercatezza poetica, l'incisività e la potenza di basso e batteria, nonché per la complessità compositiva delle sue parti di chitarra, questa canzone merita un posto d'onore nella top ten dei migliori pezzi Zeppelin. Ma non è solo per l'aspetto tecnico; Achilles Last Stand riesce a trasmettere con grande intensità un senso di eroismo e dramma, anche senza capire un'acca del testo. Esattamente quanto si propone fin dal titolo. Gran parte del merito va al lavoro svolto da Jimmy Page, che in pochi giorni di lavoro intensivo confezionò una complessa struttura compositiva: numerose tracce di chitarra sovraincise, magistralmente condotte verso uno degli assoli più importanti della carriera di Page nei Led Zeppelin. L'intento del chitarrista era di far sì che le due sezioni da cui è composto il pezzo non fossero ridondanti, ma esprimessero lo stesso concetto attraverso sensazioni differenti, e decise di raggiungere tale obiettivo orchestrando tra loro le varie parti di chitarra. D'altronde, considerato che era praticamente l'unico a preoccuparsi della resa creativa, cos'altro poteva inventarsi Jimmy Page se non portare all'estremo un espediente già usato (con successo) in pezzi come Stairway to Heaven e Ten Years Gone? A detta di Page, Jones e gli altri pensavano che una simile "guitar army" non potesse funzionare, rendendo la resa generale sconclusionata e confusa. Ed invece, funzionò. La sola sovraincisione delle tracce, per alcuni addirittura una dozzina, per altri circa sei, venne realizzata in appena una notte di lavoro no-stop, nello spirito che contraddistingue l'intero album; la fretta di dover realizzare un lavoro così importante in pochi giorni, così come i dubbi sulla salute di Plant ed il futuro del gruppo, si rifletterono sul lavoro di Jimmy Page, rendendo il suono teso, cupo e drammatico. Achilles Last Stand è un continuo prendere la rincorsa ed accelerare, soccombere solo per rialzarsi faticosamente e tornare a correre, senza tregua né pietà. Il brano comincia immediatamente con una corsa a perdifiato, e se si riesce a distrarsi un momento dall'intricato quadro disegnato da Page ci si accorge immediatamente di un altro protagonista; John Bonham è colui che delinea allo stesso tempo sia la possanza che la concitazione del pezzo, e se è corretto dire che Presence nasce soprattutto dalle mani e dalla mente di Jimmy Page, è pur vero che Bonzo dà il meglio di sé come e più del solito. Delineare il merito di Bonham, di rado accreditato a qualche pezzo, non è mai facile; d'altra parte non è tanto quello che scrive o propone, ma proprio un fatto di personalità e di stile, entrambi unici. Questo non vuol dire che il cantante ed il bassista, il cui apporto appare meno spiccato del solito, facciano un lavoro mediocre; pur senza grandi picchi creativi, quel che sanno fare lo fanno al meglio, come sempre. Jones tiene il passo di Page sfoderando il suo basso a otto corde, mentre Robert Plant riesce ad elevarsi, in senso metaforico, oltre la sedia a rotelle che lo imprigiona ed a lanciarsi in echeggianti urla che ricordano da vicino quelle di The Immigrant Song; un accostamento forse non del tutto casuale. Il consueto incisivo alternarsi di breaks e fills di Bonzo, caratterizzato da rapidissime rullate, apre ben presto la strada al primo exploit di Jimmy Page, che prima rallenta il tempo ed alza i toni facendo salire la tensione, poi torna improvvisamente a correre sul riff principale della canzone. La voce di Plant è tesa e quasi sofferente, limitandosi a riempire lo spazio tra l'orchestra personale di Page e l'assolo centrale del chitarrista, vero e proprio virtuosismo carico di tensione eroica. Sempre accompagnato dal sottofondo delle proprie sovraincisioni, Page tira l'assolo fino allo stremo per rallentare proprio nell'istante di massima tensione, portato all'estremo dall'improvviso e pesante incedere di basso e batteria; pare davvero di guardare un guerriero allo stremo delle forze rialzarsi nonostante tutto, fino a quando il chitarrista non riprende tutta la sua energia nell'assolo per portarlo a termine e continuare a correre, ancora e ancora. E' a questo punto che la voce di Plant cessa di essere semplice cornice e si trasforma in vero e proprio strumento, essenziale ed evocativo, i cui lamenti divengono veri e propri urli di guerra. La sua situazione fisica, altrimenti un handicap (anche psicologico), è più che adatta a delineare un eroismo che fa capo ad ogni energia rimasta pur di sopravvivere. Achilles Last Stand segue questo schema fino alla fine, ma tra mille sfumature sempre diverse eppure sempre uguali, fino a sfumare su un arpeggio vacuo e tranquillo, circolare; come se la battaglia non avesse avuto davvero fine, ma durasse in eterno. Il testo di Robert Plant è un ottimo esempio della migliore poetica del cantante: criptico, ricco di metafore evocative e volto ad una sorta di "ricerca del sé" dai toni epici, esistenzialismo e misticismo che diventano vera e propria guerra interiore, ed ogni figura o esperienza esterna dall'Io è un simbolo che ricava il proprio valore su un piano che è allo stesso tempo individuale ed universale. Non è la prima volta che Plant accosta tematiche di tale natura a sonorità dai toni epici, ed è ammirevole come egli dimostri quanto questi aspetti abbiano, in realtà, così tanti elementi concettuali da spartire. Fosse stato un altro, forse il testo di Achilles Last Stand avrebbe parlato di antichi guerrieri britanni impegnati a resistere coraggiosamente contro l'avanzata dei romani, o di pochi cavalieri caledoni soverchiati dai normanni; ma lo stile di Robert Plant era un altro e, piaccia o no, questo brano non fa eccezione. I riferimenti al viaggio in Marocco (e nel Mediterraneo in generale), sono puramente di stampo evocativo e paesaggistico. Uno tra tutti riguarda l'ultima strofa, laddove il cantante cita il mitologico titano Atlante (Atlas) che sorregge il mondo, in un riferimento alla catena montuosa dell'Atlante situata proprio tra Marocco, Algeria e Tunisia. Ma vi sono altre ispirazioni, come ad esempio William Blake ed il suo The Dance of Albion, ove Plant afferma: "i resti di Albione ora dormono per sorgere di nuovo". Un omaggio sia allo scrittore che al paese d'origine del cantante, dal momento che Albione è il più antico nome delle isole britanniche; un luogo di cui Plant aveva grande nostalgia, visto l'esilio fiscale dei Led Zeppelin. Come prevedibile, data la complessa natura compositiva del brano, eseguire Achilles Last Stand dal vivo rappresentò una bella sfida per i quattro musicisti, e tuttavia non mancò mai di venir suonata durante tutto il tour del '77, dimostrando ampiamente quanto questa canzone avesse fatto breccia nel cuore del pubblico. Nonostante l'ostica struttura chitarristica, Page non ebbe nemmeno bisogno di ricorrere alla sua iconica Gibson a doppio manico, preferendo affidarsi alla solida sicurezza della sua vecchia Les Paul Standard del '59. Riassumendo: Achilles Last Stand è un piccolo capolavoro, nonché senza dubbio il brano più potente ed incisivo di Presence. Basterebbe questo pezzo da solo a dare un senso all'intero album, alla faccia di alcune drastiche critiche che gli furono mosse. Non sorprende affatto che i Led Zeppelin avessero deciso di usarlo per aprire il loro disco, piuttosto che porlo come "baricentro" dell'opera così come fu per pezzi come Kashmir e Stairway to Heaven. Perché questa canzone è l'emblema stesso dell'album che la ospita, quel che occorre per dire: siamo ancora in campo, feriti ma non sconfitti, e questa è la nostra Presenza. Come da consuetudine, la traccia che segue tende a smorzare la tensione per portarsi su sonorità più distese; è la tipica alternanza di "luci e ombre" tanto cara a Jimmy Page.
https://youtu.be/YWOuzYvksRw

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Achilles Last Stand
LED ZEPPELIN
Presence
1976 - Swan Song Records
Un urlo la cui essenza è rappresentata dal primo brano del disco: "Achilles Last Stand (L'ultima resistenza di Achille)". Innanzitutto una precisazione riguardo il titolo: il termine "last stand", qui riferito al personaggio mitologico di Achille e da me tradotto "ultima resistenza", non è traducibile in italiano. "Last stand" è un'espressione di origine militare che sottintende una battaglia disperata, un'ultima difesa quasi certamente perdente contro un nemico soverchiante. In virtù del titolo e di alcuni passi del testo, molti fans hanno pensato che Achilles Last Stand fosse stata ispirata dall'incidente occorso a Robert Plant in Grecia, o più in generale alla situazione in cui allora versavano i Led Zeppelin. Non è impossibile che sia così per quel che riguarda il titolo, ma l'ispirazione per le liriche ebbe origine un paio di mesi prima i fatti di Rodi, da un viaggio in Marocco che il cantante intraprese insieme a Jimmy Page. Con i suoi oltre dieci minuti di durata, la ricercatezza poetica, l'incisività e la potenza di basso e batteria, nonché per la complessità compositiva delle sue parti di chitarra, questa canzone merita un posto d'onore nella top ten dei migliori pezzi Zeppelin. Ma non è solo per l'aspetto tecnico; Achilles Last Stand riesce a trasmettere con grande intensità un senso di eroismo e dramma, anche senza capire un'acca del testo. Esattamente quanto si propone fin dal titolo. Gran parte del merito va al lavoro svolto da Jimmy Page, che in pochi giorni di lavoro intensivo confezionò una complessa struttura compositiva: numerose tracce di chitarra sovraincise, magistralmente condotte verso uno degli assoli più importanti della carriera di Page nei Led Zeppelin. L'intento del chitarrista era di far sì che le due sezioni da cui è composto il pezzo non fossero ridondanti, ma esprimessero lo stesso concetto attraverso sensazioni differenti, e decise di raggiungere tale obiettivo orchestrando tra loro le varie parti di chitarra. D'altronde, considerato che era praticamente l'unico a preoccuparsi della resa creativa, cos'altro poteva inventarsi Jimmy Page se non portare all'estremo un espediente già usato (con successo) in pezzi come Stairway to Heaven e Ten Years Gone? A detta di Page, Jones e gli altri pensavano che una simile "guitar army" non potesse funzionare, rendendo la resa generale sconclusionata e confusa. Ed invece, funzionò. La sola sovraincisione delle tracce, per alcuni addirittura una dozzina, per altri circa sei, venne realizzata in appena una notte di lavoro no-stop, nello spirito che contraddistingue l'intero album; la fretta di dover realizzare un lavoro così importante in pochi giorni, così come i dubbi sulla salute di Plant ed il futuro del gruppo, si rifletterono sul lavoro di Jimmy Page, rendendo il suono teso, cupo e drammatico. Achilles Last Stand è un continuo prendere la rincorsa ed accelerare, soccombere solo per rialzarsi faticosamente e tornare a correre, senza tregua né pietà. Il brano comincia immediatamente con una corsa a perdifiato, e se si riesce a distrarsi un momento dall'intricato quadro disegnato da Page ci si accorge immediatamente di un altro protagonista; John Bonham è colui che delinea allo stesso tempo sia la possanza che la concitazione del pezzo, e se è corretto dire che Presence nasce soprattutto dalle mani e dalla mente di Jimmy Page, è pur vero che Bonzo dà il meglio di sé come e più del solito. Delineare il merito di Bonham, di rado accreditato a qualche pezzo, non è mai facile; d'altra parte non è tanto quello che scrive o propone, ma proprio un fatto di personalità e di stile, entrambi unici. Questo non vuol dire che il cantante ed il bassista, il cui apporto appare meno spiccato del solito, facciano un lavoro mediocre; pur senza grandi picchi creativi, quel che sanno fare lo fanno al meglio, come sempre. Jones tiene il passo di Page sfoderando il suo basso a otto corde, mentre Robert Plant riesce ad elevarsi, in senso metaforico, oltre la sedia a rotelle che lo imprigiona ed a lanciarsi in echeggianti urla che ricordano da vicino quelle di The Immigrant Song; un accostamento forse non del tutto casuale. Il consueto incisivo alternarsi di breaks e fills di Bonzo, caratterizzato da rapidissime rullate, apre ben presto la strada al primo exploit di Jimmy Page, che prima rallenta il tempo ed alza i toni facendo salire la tensione, poi torna improvvisamente a correre sul riff principale della canzone. La voce di Plant è tesa e quasi sofferente, limitandosi a riempire lo spazio tra l'orchestra personale di Page e l'assolo centrale del chitarrista, vero e proprio virtuosismo carico di tensione eroica. Sempre accompagnato dal sottofondo delle proprie sovraincisioni, Page tira l'assolo fino allo stremo per rallentare proprio nell'istante di massima tensione, portato all'estremo dall'improvviso e pesante incedere di basso e batteria; pare davvero di guardare un guerriero allo stremo delle forze rialzarsi nonostante tutto, fino a quando il chitarrista non riprende tutta la sua energia nell'assolo per portarlo a termine e continuare a correre, ancora e ancora. E' a questo punto che la voce di Plant cessa di essere semplice cornice e si trasforma in vero e proprio strumento, essenziale ed evocativo, i cui lamenti divengono veri e propri urli di guerra. La sua situazione fisica, altrimenti un handicap (anche psicologico), è più che adatta a delineare un eroismo che fa capo ad ogni energia rimasta pur di sopravvivere. Achilles Last Stand segue questo schema fino alla fine, ma tra mille sfumature sempre diverse eppure sempre uguali, fino a sfumare su un arpeggio vacuo e tranquillo, circolare; come se la battaglia non avesse avuto davvero fine, ma durasse in eterno. Il testo di Robert Plant è un ottimo esempio della migliore poetica del cantante: criptico, ricco di metafore evocative e volto ad una sorta di "ricerca del sé" dai toni epici, esistenzialismo e misticismo che diventano vera e propria guerra interiore, ed ogni figura o esperienza esterna dall'Io è un simbolo che ricava il proprio valore su un piano che è allo stesso tempo individuale ed universale. Non è la prima volta che Plant accosta tematiche di tale natura a sonorità dai toni epici, ed è ammirevole come egli dimostri quanto questi aspetti abbiano, in realtà, così tanti elementi concettuali da spartire. Fosse stato un altro, forse il testo di Achilles Last Stand avrebbe parlato di antichi guerrieri britanni impegnati a resistere coraggiosamente contro l'avanzata dei romani, o di pochi cavalieri caledoni soverchiati dai normanni; ma lo stile di Robert Plant era un altro e, piaccia o no, questo brano non fa eccezione. I riferimenti al viaggio in Marocco (e nel Mediterraneo in generale), sono puramente di stampo evocativo e paesaggistico. Uno tra tutti riguarda l'ultima strofa, laddove il cantante cita il mitologico titano Atlante (Atlas) che sorregge il mondo, in un riferimento alla catena montuosa dell'Atlante situata proprio tra Marocco, Algeria e Tunisia. Ma vi sono altre ispirazioni, come ad esempio William Blake ed il suo The Dance of Albion, ove Plant afferma: "i resti di Albione ora dormono per sorgere di nuovo". Un omaggio sia allo scrittore che al paese d'origine del cantante, dal momento che Albione è il più antico nome delle isole britanniche; un luogo di cui Plant aveva grande nostalgia, visto l'esilio fiscale dei Led Zeppelin. Come prevedibile, data la complessa natura compositiva del brano, eseguire Achilles Last Stand dal vivo rappresentò una bella sfida per i quattro musicisti, e tuttavia non mancò mai di venir suonata durante tutto il tour del '77, dimostrando ampiamente quanto questa canzone avesse fatto breccia nel cuore del pubblico. Nonostante l'ostica struttura chitarristica, Page non ebbe nemmeno bisogno di ricorrere alla sua iconica Gibson a doppio manico, preferendo affidarsi alla solida sicurezza della sua vecchia Les Paul Standard del '59. Riassumendo: Achilles Last Stand è un piccolo capolavoro, nonché senza dubbio il brano più potente ed incisivo di Presence. Basterebbe questo pezzo da solo a dare un senso all'intero album, alla faccia di alcune drastiche critiche che gli furono mosse. Non sorprende affatto che i Led Zeppelin avessero deciso di usarlo per aprire il loro disco, piuttosto che porlo come "baricentro" dell'opera così come fu per pezzi come Kashmir e Stairway to Heaven. Perché questa canzone è l'emblema stesso dell'album che la ospita, quel che occorre per dire: siamo ancora in campo, feriti ma non sconfitti, e questa è la nostra Presenza. Come da consuetudine, la traccia che segue tende a smorzare la tensione per portarsi su sonorità più distese; è la tipica alternanza di "luci e ombre" tanto cara a Jimmy Page.

https://youtu.be/YWOuzYvksRw

da completare


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16 settembre 1970 ~~~~~~~~~~~~~~~~
I Led Zeppelin sono stati votati Top British Group nel sondaggio Melody Maker
Nel 1970, i Led Zeppelin erano saliti nelle categorie di The Melody Maker Poll. Melody Maker era il più prestigioso dei giornali musicali del Regno Unito all'epoca. La cerimonia di premiazione del sondaggio Melody Maker è stata ospitata al Savoy Hotel di Londra. I Led Zeppelin sono stati premiati al primo gruppo, al primo album britannico e al secondo album internazionale con i Led Zeppelin II, Robert Plant numero uno cantante maschile. Nella categoria di chitarra, ero il numero due, con Eric Clapton numero uno e Jimi Hendrix numero tre.
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Premi del sondaggio Melody Maker ~~~~~~~~~~~
Il Savoy Hotel di Londra ha ospitato i Melody Maker Poll Awards del 1970, dove i Led Zeppelin hanno spostato i Beatles nella categoria più popolare del gruppo. (La prima volta che i Beatles non erano stati classificati al primo posto in otto anni). Robert Plant è stato anche votato come miglior cantante maschile.
John Bonham e Robert Plant fanno una rara apparizione in TV, intervistati per la BBC Nationwide.
Zeppelin - band magica nella tradizione dei Beatle ~~~~~~
I posizionamenti alti dei Led Zeppelin sono fenomenali, ma non del tutto inaspettati. Non c'è dubbio che gli Zeppelin meritino tutti i loro complimenti.
Hanno magia, capacità e il giusto atteggiamento nel loro approccio al business di fare musica.
La cosa peggiore che la gente possa dire di loro nella posta in gioco è che potrebbero lasciarsi. Ogni volta che gli artisti in qualsiasi campo ottengono uno straordinario grado di successo, ci sono voci contrarie.
Come funziona la magia degli Zeppelin? Innanzitutto, sono un'unità affiatata, ma quattro personalità distinte, molto nella tradizione dei Beatle.
Uniscono il fascino del tradizionale format di gruppo pop con l'eccitazione, la grinta e la convincente validità del rock moderno
Jimmy Page È un grande chitarrista, John Paul Jones è un talento inestimabile come polistrumentista, John Bonham è uno dei batteristi più rispettati e potenti ad emergere negli ultimi anni e Robert Plant è una figura eroica che emoziona più sentimenti con il suo canto rispetto al venditore medio dell'anima.
C'è entusiasmo per la loro presenza e un'attenta gestione ha assicurato che la giusta quantità di Led Zeppelin venga data in pasto ai fan affamati.
Non pubblicano singoli. Non si vedono mai sulla TV britannica. Eppure i loro due album hanno venduto abbastanza da vincere dischi di platino e possono comodamente riempire sale da concerto e festival in tutta Europa e America.
Se domani si sono lasciati, avranno lasciato un'eredità di due album perfetti come esempi del tipo di musica rock che ha acceso una generazione.
Entrambi gli album hanno riff molto memorabili e momenti elettrici. Rivelano una astuta consapevolezza del valore dei tempi. "Whole Lotta Love" per esempio non è solo un riff, ma un'intelligente accumulo di idee.
I fan degli Zeppelin aspettano col fiato sospeso il momento in cui Bonham batte con la sua rullante e Jimmy scambia frasi di chitarra con lui dopo un lungo passaggio "freak out".
C'è il momento in cui la batteria, i piatti e i bassi si rimuovono nella sensazione altalenante di "How Many More Times. "
Anche quando i vari brani sono stati suonati molte volte hanno il potere di sorprendere e dare quel piccolo brivido di attesa.
I collocamenti del gruppo nel sondaggio di quest'anno parlano da soli. Robert Plant, miglior cantante britannico, "Led Zeppelin II", Jimmy Page secondo solo a Eric Clapton tra i chitarristi mentre il gruppo vince sia le sezioni britanniche che quelle internazionali come gruppo top.
Inoltre, "Led Zeppelin II" è il secondo album nella sezione Internazionale, Jimmy Page è il sesto miglior produttore discografico, John Bonham è il quinto batterista e John Paul Jones è il secondo a Jack Bruce nella sezione basso. Plant è il terzo cantante maschile internazionale.
Non c'è dubbio - questi ragazzi hanno ritmo......

Led Zeppelin in Giappone 1971
(CREDITO OBBLIGATORIO Koh Hasebe/Shinko Music/Getty Images) Una vista dal pubblico che mostra la folla esultare e un fan sul palco mentre i Led Zeppelin si esibiscono alla palestra della prefettura di Hiroshima, Hiroshima, Giappone, 27 settembre 1971. (Foto di Koh Hasebe/ Shinko Music/Getty Images)

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The Ludwig Stainless Steel Kit shown here on June 8, 1977 at Madison Square Gardens, New York.


1-Madarin Hotel rooms of the band Led Zeppelin , Hong Kong,October 1972
un biglietto in un cassetto
..oggi sono andata
per ..
Hotel.. ma non ho trovato nessuno..
Madarin Hotel rooms of the band Led Zeppelin , Hong Kong,October 1972
mi sà che sono arrivata tardi..molto tardi😊☺️



The Song Remains The Same - Premiere 1976


A rare picture of Pete Townsend together with John Paul Jones.


-Robert Minneapolis 1975

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6 ottobre 1972
I Led Zeppelin atterrano a Hong Kong
Il China Mail news riporta: "Il famoso gruppo britannico Led Zeppelin è volato a Hong Kong ieri sera e è stato assalito dai fan che chiedevano autografi. Il gruppo di quattro uomini sta proprio attraversando Hong Kong mentre torna a casa dopo i concerti in Giappone." Il giorno successivo tengono una conferenza stampa al Mandarin Hotel.
7 ottobre 1972
Conferenza stampa di Hong Kong
Il gruppo tiene una rara conferenza stampa a Hong Kong al Mandarin Hotel.
8-10-72 | Norma di Hong Kong
"Siamo solo quattro gentiluomini inglesi qui per guardarsi intorno", ha detto Robert Plant, ieri a Hong Kong per la prima volta insieme al suo gruppo, i Led Zeppelin.
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In merito al bigliettino ..numeri camera..
allora
6 ottobre 1972
I Led Zeppelin atterrano a Hong Kong
Il China Mail news riporta: "Il famoso gruppo britannico Led Zeppelin è volato a Hong Kong ieri sera e è stato assalito dai fan che chiedevano autografi. Il gruppo di quattro uomini sta proprio attraversando Hong Kong mentre torna a casa dopo i concerti in Giappone." Il giorno successivo tengono una conferenza stampa al Mandarin Hotel.
7 ottobre 1972
Conferenza stampa di Hong Kong
Il gruppo tiene una rara conferenza stampa a Hong Kong al Mandarin Hotel.
8-10-72 | Norma di Hong Kong..
l'Hotel Mandarin Hotel...i numeri segnati sono quelli delle camere..
e il famoso biglietto è scritto per ricordare alla cucina e ai vari inservienti le camere dei ragazzi...
fu scritto da qualcuno della reception..che lo mise in evidenza per due giorni, poi fu riposto in un cassetto..dopo qualche anno ..qualcuno lo ha ritrovato nelle proprie tasche..quelle di Jimmy. .
Un po' difficile da credere, forse, ma è anche un po' difficile credere che quattro musicisti pop dai capelli lunghi inciampano lungo i corridoi altezzosi del Mandarin Hotel.
Ma eccoli lì, quasi più grandi della vita, quindi suppongo che sia possibile credere a qualsiasi cosa di questi tempi.
Uno dei gruppi rock di maggior successo dell'era post-Beatle, i Led Zeppelin - Jimmy Page, John Paul Jones, John Bonham e Robert Plant - sono esattamente ciò che ci si aspetterebbe che fosse un gruppo rock: sicuri di sé, sfacciati e talvolta brutali.
Fiduciosi che la loro musica sia la migliore, sfacciati nel senso che è la musica e non i soldi a renderla utile, e brutali nel loro attacco non richiesto all'imprenditore Pato Leung.
Sembra che Pato abbia portato i ragazzi in città venerdì e si sia dimenticato di sborsare i soldi. "È la nostra mamma Yiddesher. Aveva solo 50 centesimi in tasca", risero i quattro. Sono felice che qualcuno abbia trovato divertenti le osservazioni.
I Led Zeppelin potrebbero essere l'epitome dei musicisti rock ma, ha detto il cantante e portavoce principale Robert Plant, non sono l'epitome di un gruppo rock. "Il rock è una cosa del passato, appartiene a Chuck Berry. Non puoi classificarci. Se ascolti i nostri album, vedrai lo spettro che copriamo nella nostra musica."
"È uno spettro", ha continuato Plant, "che abbraccia la musica di tutto il mondo: la musica di strada", la chiamava, "musica ascoltata in posti come il Marocco e il Giappone.
"Non possiamo individuare un pezzo in particolare", interviene John Paul Jones, "e dire che proviene da una certa parte del mondo. Ma l'influenza c'è".
Durante tutta la conferenza stampa, molti fan del gruppo hanno ascoltato attentamente, pendendo da ogni parola pronunciata da questi eroi del mondo moderno.
Purtroppo, anche il loro eroe principale, il super chitarrista Jimmy Page, è rimasto in secondo piano, lasciando la maggior parte delle risposte alle abili corde vocali di Plant.
Il pacato Page interveniva solo per chiarire un punto o per rispondere a un giornalista che sembrava mettere in dubbio la sincerità del gruppo.
Il gruppo ha dichiarato di essere ansioso di esibirsi a Hong Kong e che i colloqui tra il suo manager e due imprenditori locali – Capital Artists e Just Good Productions – sono ora in corso.
John Paul Jones ha negato che la musica del gruppo sarebbe stata troppo forte per Hong Kong. "Quando suoni davanti a 20.000 persone (come hanno fatto gli Zeppelin in Giappone) , devi essere forte per essere ascoltato da chi sta in fondo. C'è un volume buono e un volume orribile. È tutta una questione di dinamica. Noi siamo rumorosi minuto e morbido quello dopo. Un momento Jimmy sta facendo qualcosa alla chitarra e puoi sentire uno spillo cadere. È davvero fantastico quando ci sono 20.000 persone e puoi sentire uno spillo cadere, " ha detto Jones.
Il convegno, a tratti piuttosto acceso, si è concluso. Plant era andato a cercare una parrucca; Jones alcuni strumenti musicali cinesi; Pagina verso pascoli sconosciuti e quanto a John Bonham, era scomparso molto prima che la conferenza giungesse alla conclusione.
I Led Zeppelin lasciano Hong Kong oggi (8 ottobre) per il Giappone per continuare il loro tour dei ciliegi in fiore prima di tornare in Inghilterra più avanti nel mese.
Lasceranno senza dubbio Hong Kong con sentimenti contrastanti, sentimenti che saranno ovviamente condivisi da coloro che sono entrati in contatto con il gruppo durante il loro breve soggiorno. (8 ottobre 1972 – Hong Kong Standard | Un ringraziamento speciale al membro del forum LZ.com "PlanetPage".)


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10 ottobre 1972
Jimmy Page / Robert Plant Visita Bangkok, Tailandia
"Siamo rimasti per un bel po' di tempo a Bangkok, c'è sicuramente abbastanza gente lì per un concerto, anche se sarebbe un po' pesante, con le autorità che sono uno di quei governi sottosopra del tipo 'colpo di stato militare una volta alla settimana'.
"Ci siamo fermati a Bombay e abbiamo suonato in un bar lì per una bottiglia di scotch. È stato davvero fantastico, cantavo attraverso un vecchio Fender Cabinet che è grande all'incirca quanto una televisione da dodici pollici e Pagey suonava una chitarra che doveva avere corde di pianoforte sopra... ma la gente era contenta semplicemente perché "chiunque fosse passato di qui prima non si era mai preso la briga di suonare... e avrebbero dovuto farlo. Quindi, ovunque tu vada, scoprirai che" Ho una sorta di dovere da compiere."
10 October 1972
Jimmy Page / Robert Plant Visit Bangkok, Thailand
"We stayed for quite a while in Bangkok, there's definitely enough people there for a gig, although it would be a bit heavy with the authorities being one of those upside down 'military coup once a week' type governments.
' We stopped in Bombay and played in a bar there for a bottle of scotch. It was really great, I was singing through an old Fender Cabinet that's about the size of a twelve inch television and Pagey was playing a guitar that must have had piano strings on it... but people were happy simply because 'whoever had come through here before had never bothered to play... and they should have. So wherever you go, you'll find that" I have some sort of duty to perform."


Led Zeppelin - The Bombay Sessions
Jimmy Page and Robert Plant undertook with the Bombay Symphony Orchestra in India in 1972. These sessions yielded rerecordings of Friends and Four Sticks in a radical rearrangement. They are quite a fascinating listen and a glimpse into Page and Plant's broadening musical horizons.
0:00 Rehearsing Friends
31:26 Four Sticks Take 1
36:16 Friends False Start
36:32 Friends Take 1
41:10 Friends Take 2
45:38 Four Sticks Take 1 (false start)
45:59 Four Sticks Take 2 (false start)
47:52 Four Sticks Take 2 (cut)
Bootleg: Studio Magik Sessions 1968-1980 (Godfather)
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Robert Plant Rivela Il Suo Momento Preferito Con John Bonham
Era sicuramente una convergenza predestinata del meglio del rock. Jimmy Page, sopravvissuto agli Yardbirds, voleva che l'influente gruppo blues rock continuasse. Dopo aver sperimentato e suonato al fianco di artisti del calibro di Jeff Beck ed Eric Clapton, sapeva quello che aveva e sapeva come andare avanti.
Tutto ciò di cui aveva bisogno erano i membri.
Con l'aiuto di un devoto Peter Grant, Page selezionò quelli che pensava fossero gli ingranaggi perfetti di una futura macchina da rock and roll: un esperto sessionista che aveva incontrato una volta e una coppia di amici di lunga data ed ex compagni di band delle Midlands.
Un cantante di nome Robert Plant portò con sé il suo amico John Bonham, che una volta gli disse: "Va tutto bene, ma staresti molto meglio se avessi dietro di te il miglior batterista del mondo".
Quando suonarono per la prima volta nell'agosto del 1968, sapevano di aver trovato qualcosa di straordinario. Ciò di cui non si rendevano conto era che avrebbero sostanzialmente ridefinito il rock and roll nei successivi dodici anni.
Ma il fulcro del gruppo è sempre stato l'inimitabile Bonham, che sarebbe diventato uno dei più grandi batteristi del rock, rimodellando il genere inserendo i colpi più pesanti e ben pensati dell'hard rock.
Plant è sempre stato il complice di Bonham, e il cantante ha sempre avuto un profondo rispetto e riverenza nei confronti del suo amico batterista. Quando gli è stato chiesto quale fosse il suo pezzo preferito di batteria Bonzo su disco, Plant aveva in mente una risposta unica.
Era la canzone del 1973 “Crunge”, una delle creazioni più squallide della band nella loro altrimenti superba discografia.
"È Il Batterista Che Ce La Fa."
"Quello che sta facendo Bonzo è grandioso", ha dichiarato Plant in un'intervista del 1988 con Tony Bacon. “Senza nemmeno pensarci, si imbatteva in cose del genere: il suo lavoro era così eccessivamente adeguato, così estremo e tuttavia così discreto. C'erano così tanti elementi diversi in quello che stava facendo. Quindi un riempimento ci sarebbe stato solo se fosse stato necessario, ma quando sarebbe arrivato, beh…”
Il frontman, che ha sempre pensato con affetto al suo caro amico, aveva costantemente riconosciuto in Bonham la forza dietro il successo della band.
È il batterista che lo fa. Perché Bonzo non cominciò ad agitarsi come una piovra demente, come facevano tutti gli altri in quel momento."
"Crunge" era una canzone carica di funk ispirata a James-Brown che i critici odiavano. La canzone, che si è evoluta da una jam session, è stata suonata in 5/4 come un tentativo ironico di creare una melodia dance non ballabile.
Lo scherzo era il lato B di un'altra impresa che attraversava i generi, l'imitazione del reggae "D'yer Mak'er" (che era un gioco di parole sulla parola "Jamaica"). Entrambe le canzoni provengono dal loro album in studio del 1973, Houses of the Holy .
Anche se era davvero una canzone divertente che la band fece per i lolz, oltre ad essere stata liquidata come una delle peggiori canzoni che avessero mai fatto, "Crunge" era comunque una magistrale clinic di batteria del devoto Bonham.
Bonham naviga senza sforzo attraverso una sequenza di tempi in chiave mutevoli, trasformando i ritmi funky di James Brown con la spavalderia e l'ondeggiamento distintivi dei Led Zeppelin. Questa traccia si distingue come una delle composizioni più intricate della band, ma la performance sicura e sicura di Bonham ne nasconde magistralmente la complessità.
Come se fosse solo un altro martedì per il divino Bonzo.
Quando gli è stato chiesto perché gli piacesse "Crunge", Plant ha pensato che la canzone fosse "così bella".
Almeno al frontman, Houses of the Holy sembrava essere una parte importante del repertorio dei Led Zeppelin. Ha anche selezionato "The Ocean" e "The Song Remains the Same" come altre due canzoni che rappresentavano la band, ciascuna per lui e John Paul Jones come il loro lavoro migliore.
Una canzone che ha scelto come pezzo forte per Page è stata la traccia Physical Graffiti "In My Time of Dying".


La storia della canzone più lunga dei Led Zeppelin
I Led Zeppelin, i leggendari pionieri dell'heavy rock degli anni '70, hanno lasciato un segno indelebile nel mondo della musica. Il quartetto - Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones e John Bonham - ha realizzato alcuni dei brani di chitarra più iconici di sempre, dall'intramontabile "Stairway to Heaven" all'energica "Immigrant Song".
La loro abilità musicale spaziava da brani brevi e sorprendenti a paesaggi sonori tentacolari e coinvolgenti. Alcune delle loro tracce sono estese quanto la loro eredità.
Quindi, quali canzoni dei Led Zeppelin sono le registrazioni in studio più lunghe?
A dare il via alla lista è "In the Light" dal loro album del 1975 "Physical Graffiti", che dura otto minuti e 46 secondi.
La canzone prevedeva che Page suonasse la sua chitarra con un archetto di violino e una lunga introduzione basata sul sintetizzatore di Jones. È interessante notare che i Led Zeppelin non hanno mai eseguito questa canzone dal vivo a causa della sua natura pesantemente sintetizzata.
Subito dopo "In the Light" c'è "Tea for One", che rivendica il quarto posto più lungo nella collezione dei Led Zeppelin.
Questo malinconico pezzo blues conclude il loro settimo album in studio “Presence” del 1976, con una durata di nove minuti e 28 secondi. In un'intervista con Trouser Press, Page ha affermato di voler creare un'atmosfera "davvero rilassata" per questa traccia.
Entrando tra i primi tre, troviamo "Achilles Last Stand" a dieci minuti e 31 secondi.
Questa traccia ha funzionato sia come apertura che come dichiarazione monumentale per l'album "Presence". Plant, in un'intervista con la rivista Mojo, lo descrisse come una dimostrazione della loro massima competenza: "una traccia Bonzo in cui nessuno poteva nemmeno credere che un essere umano potesse farlo".
A conquistare il secondo posto è "Carouselambra", che supera "Achilles Last Stand" di soli tre secondi.
Con una durata di dieci minuti e 34 secondi, questa canzone scava nella storia dei Led Zeppelin. Plant ha notato in un'intervista con Mojo che i testi riflettono le difficoltà della band in quel periodo, catturando la storia dei loro ultimi anni. L'ironia, dice, è che adesso non riesce nemmeno a distinguere il testo.
Tuttavia, la corona della canzone più lunga dei Led Zeppelin spetta a 'In My Time of Dying'.
Apparso in "Physical Graffiti" nel 1975, questo brano dura 11 minuti e otto secondi. Una rivisitazione della composizione gospel blues di Blind Willie Johnson, la versione dei Led Zeppelin accompagna gli ascoltatori in un viaggio ben oltre le sue origini. In particolare, anche Bob Dylan ha interpretato questa canzone nel suo album di debutto, ma la versione dei Led Zeppelin vanta una portata epica.
Per riassumere, ecco la scaletta delle canzoni più lunghe dei Led Zeppelin:
- 'In My Time of Dying'11:08
'Carouselambra' – 10:34
Achilles' Last Stand' - 10:31
'Tea for One' - 9:28
'In the Light' - 8:47



"È stato davvero come un grido di sopravvivenza", ha detto una volta Plant alla rivista Circus mentre rifletteva su Presence. “Non ci sarà un altro album come questo – mettiamola così. Era un grido dal profondo, l’unica cosa che potevamo fare”.
Nobody's Fault but Mine


Bonham non era un cantautore nato, ma gli è stato attribuito il merito di aver scritto una selezione di brani per i Led Zeppelin. Tuttavia, non era perché si allontanasse con carta e penna. Invece, è stata in gran parte la sua presenza ispiratrice in studio, e senza che il batterista nemmeno ci provasse, ha fornito il nucleo di un'idea per una canzone con cui i suoi compagni di band hanno corso.
La prima volta che Bonham ricevette un credito di scrittura per i Led Zeppelin fu nel brano di apertura del loro omonimo album di debutto. "Good Times, Bad Times" è attribuito a tutti i membri della band tranne al frontman Robert Plant.
Page ha raccontato alla BBC la genesi della canzone: "'Good Times, Bad Times', come al solito, è nata da un riff con una grande quantità di John Paul Jones al basso, e ha davvero sbalordito tutti quando hanno sentito il pattern di grancassa". , perché penso che tutti scommettessero che Bonzo usasse due grancasse, ma ne aveva solo una.
Un altro contributo alla composizione delle canzoni della band è stato "Out on the Tiles" dal terzo album della band. La frase nel titolo del brano si riferisce a una serata fuori, e quando Bonham discusse il suo piano di “uscire sulle piastrelle”, si accese un'idea nella mente di Page. Come ringraziamento, il batterista è stato elencato come uno degli autori.
Bonham è stato anche indicato come uno degli artefici di "Moby Dick" da Led Zeppelin II del 1969, la sua canzone simbolo. La traccia è costruita attorno al suo potente assolo di batteria e durante i concerti gli ha permesso di mostrare la sua genialità al pubblico pagante. Una volta, durante un'esibizione alla Royal Albert Hall, Bonham suonò una versione estesa di 15 minuti del mostruoso successo rock.
Infine, Bonham è stato nominato come uno degli autori di "Kashmir", il brano che Plant considera la sua creazione preferita dei Led Zeppelin. Nel frattempo, Page ha detto della creazione della canzone: "L'intensità di 'Kashmir' era tale che quando l'abbiamo completata, sapevamo che c'era qualcosa di veramente ipnotico in essa, non potevamo nemmeno descrivere una tale qualità."
Ha aggiunto: “All’inizio c’eravamo solo io e Bonzo [il batterista John Bonham] negli Headley Grange. Suonava il ritmo alla batteria e ho trovato il riff e le sovraincisioni che sono stati successivamente duplicati da un'orchestra, per dare più vita alla traccia. All’inizio sembrava così spaventoso”.
I quattro contributi di Bonham alla discografia dei Led Zeppelin non si adattano alla descrizione tradizionale di un paroliere, è stato fondamentale per la creazione di ciascuna delle tracce sopra menzionate e, senza di lui, non esisterebbero nella loro forma attuale.
Le canzoni che John Bonham ha scritto per i Led Zeppelin:
'Moby Dick'
'Kashmir'
'Good Times, Bad Times'
'Out on the Tiles'
LED ZEPPELIN - Good times, Bad Times (1969)

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https://www.facebook.com/notes/649428815767510/

le storie dietro delle foto perle rare

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Festival internazionale del pop del Texas, Lewisville, Texas. Il 31 agosto 1969.

Quante altre volte (incl. Suzie Q / The Hunter / The Lemon Song / Boogie / All Shook Up)

incredibile..performance da oscar

https://youtu.be/vtWBuzlziLk

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1969-01-31 - New York, New York Fillmore East They are the opening act for Iron Butterfly..

1969 How Many More Times

performance da..urlo...da non perdere✌️❤️..e in una..siamo oltre ogni limite..non riuscirete ad immaginare...che cosa fà sul palco..purtroppo non si vede..ma si sente..e si sente bene eccome

non perdetele assolutamente..

vi dò un indizio..una versione "particolare" molto particolare

di How Many More Times 1969...

https://youtu.be/7RsaTZ7eJcE

altri filmati sempre stessa canzone e stesso live..

1969-05-27 - Boston, Massachusetts

https://youtu.be/ESSLp9zyhto

1969-05-30 - New York, New York Great show

https://youtu.be/HegdUFNuRVg

1969-05-30 - New York, New York

https://youtu.be/C-V_7W54C1U

1969-01-31 - New York, New York

1969-01-31 - New York, New York Fillmore East

https://youtu.be/emUxEKplOHM

https://youtu.be/nb8trcRJ3ZU

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Led Zeppelin - Keith Moon On Stage (Los Angeles 1977) (Rare Film Series)

Keith Moon joins Led Zeppelin on stage in Los Angeles in 1977

https://youtu.be/GyM6-QibDFM

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*RARE LOST SONG* Led Zeppelin: Untitled Drum Track non è proprio una canzone, ma appartiene a una canzone di cui nessuno sa nulla. È stato registrato per In Through the Out Door in studio, il che significa che Jimmy ce l'ha da qualche parte. Tutto ciò che abbiamo per questa canzone, però, è la traccia di batteria, i sintetizzatori di JPJ all'inizio e qualche chitarra che sanguina nel mix di tanto in tanto.

https://youtu.be/5DgRUD31yUg

non è proprio una canzone, ma appartiene a una canzone di cui nessuno sa nulla. È stato registrato per In Through the Out Door in studio, il che significa che Jimmy ce l'ha da qualche parte. Tutto ciò che abbiamo per questa canzone, però, è la traccia di batteria, i sintetizzatori di JPJ all'inizio e qualche chitarra che sanguina nel mix di tanto in tanto.

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https://youtu.be/JmUhnTHFL3Q

Led Zeppelin Japan 1971 (8mm film) RARe

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Brief patches in Rock and Roll synced to 1975.02.07.

Led Zeppelin - 1975.02.08 Philadelphia - 8mm film

https://youtu.be/d0Uh-xubKY0

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Led Zeppelin - 1971.08.22 LA - 8mm film

https://youtu.be/Pfw2ghKwWts

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Led Zeppelin - 1969.08.31 Texas Pop Festival - 16mm film

https://youtu.be/5M7eTzdR-z4

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31 agosto 1969

Lewisville, TX negli Stati Uniti

Festival pop internazionale del Texas

Gli Zeppelin concludono il loro tour estivo negli Stati Uniti.

Stampa: L'avanguardia di circa 100.000 fan del rock era già accampata venerdì nel vasto parco federale intorno al bacino idrico di Garza-Litlle Elm vicino a Lewisville, in Texas. Il parco è vicino al Dallas International Motor Speedway, dove oggi si apre un festival di tre giorni. Tra le attrazioni del festival del Texas c'erano Janis Joplin, Herbi Mann, Led Zeppelin, Johnny Winter e Tony Joe White.

https://youtu.be/2PWrC_hMOk8

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Led Zeppelin: Badgeholder Blues - The Best of LA 77 on Video (Trailer

https://youtu.be/YeOOj_FQBwU

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Prova di Carouselambra, con il titolo provvisorio The Epic, al Castello di Clearwell nel 1978. Da quanto si sa, questa è la prima canzone che è stata provata per In Through the Out Door.

https://youtu.be/so2-YXmO7pU

https://youtu.be/so2-YXmO7pU

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Played once during the 1980 Tour Over Europe. This was part of the encore in the June 30th show in Frankfurt, Germany. It features Atlantic vice president Phil Carson joining the band to play bass while Jonesy played piano.

Ha suonato una volta durante il Tour Over Europe del 1980. Questo faceva parte del bis dello spettacolo del 30 giugno a Francoforte, in Germania. Presenta il vicepresidente di Atlantic Phil Carson che si unisce alla band per suonare il basso mentre Jonesy suonava il piano.

https://youtu.be/W_0if2woQ2I

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*RARE SONG* Led Zeppelin: It'll Be Me (With Mick Ralphs of Bad Company) Cover della canzone scritta da Jack Clement nel 1957, con un tocco classico degli Zeppelin. I Led Zeppelin hanno suonato questa canzone solo due volte durante il tour del 1977, questa versione ha una qualità immensamente migliore. https://youtu.be/6ev7FLnXD2k

*RARE SONG* Led Zeppelin: It'll Be Me (With Mick Ralphs of Bad Company)

Cover della canzone scritta da Jack Clement nel 1957, con un tocco classico degli Zeppelin. I Led Zeppelin hanno suonato questa canzone solo due volte durante il tour del 1977, questa versione ha una qualità immensamente migliore.

https://youtu.be/6ev7FLnXD2k

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Questa fu registrata quando la band iniziò a provare per In Through The Out Door, al Castello di Clearwell nel maggio 1978. Alcuni dicono che questa canzone "suona come la sezione iniziale di un capolavoro epico non portato al compimento".

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Questa fu registrata quando la band iniziò a provare per In Through The Out Door, al Castello di Clearwell nel maggio 1978. Alcuni dicono che questa canzone "suona come la sezione iniziale di un capolavoro epico non portato al compimento".

https://youtu.be/8zKMkVzqH7s

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Led Zeppelin - Nut Rocker (Live in Cleveland, April 28, 1977)

Questo è uno snippet di No Quarter. Di tanto in tanto, la band faceva una jam su Nut Rocker, una versione di "March of the Toy Soldiers" di Tchaikovsky da The Nutcracker Suite, durante la metà di No Quarter nel tour americano del 1977. Questa versione è tratta da uno dei miei 77 programmi preferiti: la seconda notte a Cleveland, Ohio. Una performance decisamente migliore rispetto al più famoso concerto dei Destroyer della notte precedente.

https://youtu.be/6bKo_JsD2kY

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Il 20 settembre del 1968, Robert Plant, John Bonham, Jimmy Page e John Paul Jones si recano presso gli Olympic Studios di Londra per iniziare le registrazioni del loro primo album. Il debut sulla cui copertina il dirigibile in fiamme che ‘racconta’ il disastro di Hindenburg. Le registgra

Le sessioni si sono svolte prima che il gruppo si fosse assicurato un contratto discografico (la band si presentò all’Atlantic con i nastri in mano, senza chiedere del denaro prima di entrare in studio – parola di Jimmy Page) e sono durate 36 ore, nell’arco di alcune settimane. Uno dei motivi principali del breve tempo di registrazione è dato dal fatto che il materiale selezionato per l’album era stato ben preparato e pre-organizzato dalla band durante il tour scandinavo, quando ancora i quattro non si chiamavo Led Zeppelin. Le registrazioni sono state pagate direttamente dallo stesso Page, che aveva una certa esperienza con il music business per via della sua precedete militanza negli Yarbirds, e dal manager dei Led Zeppelin, Peter Grant, e sono costate 1.782 sterline (equivalenti a 29.546 sterline nel 2019). Sono stati prodotti da Page…

Il resto… è ormai storia!!!

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https://youtu.be/Cys07W5vifk

Led Zeppelin: Nut Rocker [MSG 1977]

Played June 7th, 1977, in No Quarter

Prominently featured in a competing "lost song" collection

https://youtu.be/Cys07W5vifk

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https://youtu.be/MUOHg6yGBGg

Led Zeppelin - Live in Long Beach, CA - March 12, 1975 (

Up until recently, the majority of this show was only available in a rather distorted and overloaded audience recording. However, recently, a new source popped up that is much better. It's a tad bass heavy but still very listenable. This has been patched with the previously mentioned distorted source, along with an outstanding third source taped by the legendary Mike Millard. Unfortunately, due to a traffic accident, Millard was only able to capture Stairway and the encores. Still, by mixing these sources, the entire show has been preserved very well, with mostly excellent sound quality. This is easily one of the best shows of 1975. The energy is high right from the start and stays high for all three hours. Page is on fire, and Plant actually sounds pretty decent for this period. Unfortunately, I had to leave off Stairway in order to avoid a copyright claim. To my knowledge, this three source mix is not on YouTube, so here it is. Here's a guide to the songs and which source encompasses which song: 

Fino a poco tempo fa, la maggior parte di questo spettacolo era disponibile solo in una registrazione del pubblico piuttosto distorta e sovraccarica. Tuttavia, recentemente, è apparsa una nuova fonte che è molto migliore. I bassi sono un po' pesanti ma sono comunque molto ascoltabili. Questo è stato corretto con la fonte distorta menzionata in precedenza, insieme ad una terza fonte eccezionale registrata dal leggendario Mike Millard. Sfortunatamente, a causa di un incidente stradale, Millard è riuscito a catturare solo Stairway e i bis. Tuttavia, mescolando queste fonti, l'intero spettacolo è stato preservato molto bene, con una qualità del suono per lo più eccellente. Questo è senza dubbio uno dei migliori spettacoli del 1975. L'energia è alta fin dall'inizio e rimane alta per tutte e tre le ore. La pagina è in fiamme e Plant suona davvero abbastanza bene per questo periodo. Sfortunatamente, ho dovuto interrompere Stairway per evitare un reclamo sul copyright. Per quanto ne so, questo mix di tre fonti non è su YouTube, quindi eccolo qui. Ecco una guida alle canzoni e quale fonte comprende quale canzone:

0:00 Intro *** 1:34 Rock and Roll *** 5:25 Sick Again *** 11:39 Over The Hills And Far Away *** 19:39 In My Time Of Dying *** 31:39 The Song Remains The Same (False Start) *** 33:10 The Song Remains The Same *** 38:25 The Rain Song *** 46:56 Kashmir *** 56:59 No Quarter *** 1:21:02 Trampled Under Foot *** 1:29:08 Moby Dick *** 1:46:34 Dazed And Confused ***/* 2:19:42 Whole Lotta Love (incl. The Crunge) ** 2:27:34 Black Dog ** 2:33:04 Audience Sound *** 2:39:25 Heartbreaker *** * - Source 1 (Long source) ** - Source 2 (Mike Millard source) *** - Source 3 (New source)

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https://youtu.be/0UenT0hd-KI

Led Zeppelin - In My Time Of Dying - Long Beach 03-12-1975 Part 4

Led Zeppelin 1975-03-12 Long Beach Arena CA

In My Time Of Dying

01. Intro-Rock and Roll

02. Sick Again

03. Over The Hills And Far Away

04. In My Time Of Dying

05. The Song Remains The Same

06. The Rain Song

07. Kashmir

08. No Quarter

09. Trampled Underfoot

10. Moby Dick

11. Dazed & Confused

12. Stairway To Heaven

13. WHole Lotta Love(Featuring The Crunge)

14. Black Dog

15. Heartbreaker

One of the best, most visceral shows of 1975! The sound is crisp and bassy and really adds to the show. The opening string of numbers is brutal and fast and this may be one of the best versions of No Quarter ever! It is savage and the improvisations are excellent. In My Time Of Dying was dedicated to Bob Dylan: "An old work song. A long time before Mr Zimmerman listened to it in the Village back in the Sixties." The reason why The Song Remains The Same was repeated is that Jimmy Page broke a string. Trampled Underfoot moves like nobody's business and Dazed And Confused, dedictaed tonight to Roy Harper (:Wherever you are Roy, don't stay in thatstate too long!"), is a glorious 1975 version in full flight. An exquisite Stairway To Heaven closes the show and the relentless and surprising inclusions in the encores end a show that seems leagues ahead of the sluggishness of just the night before!

The band's second night in Long Beach begins with a brief soundcheck before Rock and Roll explodes into motion. Page blazes through the guitar solos during a blistering Sick Again. He hints at White Summer briefly at the beginning of Over the Hills and Far Away. In My Time of Dying is devastatingly heavy. Page's guitar cuts out at the beginning of The Song Remains the Same, causing the band to stop playing and start over after a short pause. Bonzo hammers at his drums with incredible intensity as Page's fingers tear across the fretboard at lightning speed. A fantastically epic Kashmir is dedicated to "anybody who got divorced today." The walls of the arena quake under the power of the band's thunderous attack. An excellent performance, one of the best thus far.

No Quarter is preceded by a haunting electric piano introduction. Page solos wildly as Bonzo and Jones explore an upbeat jazzy rhythm during the outstanding instrumental section. A truly amazing performance. Unfortunately, the song is cut during the final verse. Page shreds frantically through the guitar solo during a frenzied Trampled Underfoot. Plant introduces Dazed and Confused as "the first climax that we reached together" before dedicating the song to an absent Roy Harper. The Woodstock interlude is brutally heavy. The band is absolutely on fire during the guitar solo/workout section. Bonzo thrashes wildly at anything within reach as Page erupts in a furious cascade of notes. The relentless sonic assault threatens to destroy the taper's equipment. The frenzy reaches its peak with the explosive outro jam. A phenomenal performance, one of the best thus far.

Before Stairway to Heaven, Plant tells the crowd "the vibes are really good tonight, they're better than last night... too many reds," adding "by the time we get to The Forum, we should be sky high!" Page delivers a fantastic guitar solo, one of the best in recent memory. As the band returns to the stage, Plant leads the crowd in a Happy Birthday sing-along in honor of their attorney Steve Weiss. The funky theramin freakout during Whole Lotta Love features an excellent rendition of Licking Stick-Licking Stick in addition to the usual The Crunge interlude. Plant is in top form during a riotous Black Dog. Heartbreaker features an outstanding I'm a Man blues interlude between the guitar solos. A truly amazing performance. Must hear.

Uno degli spettacoli migliori e più viscerali del 1975! Il suono è nitido e basso e aggiunge davvero valore allo spettacolo. La serie di numeri di apertura è brutale e veloce e questa potrebbe essere una delle migliori versioni di No Quarter di sempre! È selvaggio e le improvvisazioni sono eccellenti. In My Time Of Dying è stata dedicata a Bob Dylan: "Una vecchia canzone di lavoro. Molto tempo prima che il signor Zimmerman la ascoltasse al Village negli anni Sessanta". Il motivo per cui The Song Remains The Same è stato ripetuto è che Jimmy Page ha rotto una corda. Trampled Underfoot si muove come nessuno è affare di nessuno e Dazed And Confused, dedicato stasera a Roy Harper (:Ovunque tu sia Roy, non restare in quello stato troppo a lungo!"), è una gloriosa versione del 1975 in pieno volo. Chiude una squisita Stairway To Heaven lo spettacolo e le implacabili e sorprendenti inclusioni nei bis concludono uno spettacolo che sembra molto più avanti della lentezza della sera prima!


La seconda serata della band a Long Beach inizia con un breve soundcheck prima che il Rock and Roll esploda. Page divampa negli assoli di chitarra durante una violenta Sick Again. Accenna brevemente a White Summer all'inizio di Over the Hills and Far Away. In My Time of Dying è tremendamente pesante. La chitarra di Page si interrompe all'inizio di The Song Remains the Same, facendo sì che la band smetta di suonare e ricominci da capo dopo una breve pausa. Bonzo martella sulla sua batteria con incredibile intensità mentre le dita di Page sfrecciano sulla tastiera alla velocità della luce. Un Kashmir straordinariamente epico è dedicato a "tutti coloro che hanno divorziato oggi". Le pareti dell'arena tremano sotto la potenza del fragoroso attacco della banda. Un'ottima prestazione, una delle migliori finora.


No Quarter è preceduto da un'inquietante introduzione di pianoforte elettrico. Page assolo sfrenati mentre Bonzo e Jones esplorano un ritmo jazzistico ottimista durante l'eccezionale sezione strumentale. Una prestazione davvero sorprendente. Sfortunatamente, la canzone viene tagliata durante la strofa finale. Page distrugge freneticamente l'assolo di chitarra durante una frenetica Trampled Underfoot. Plant presenta Dazed and Confused come "il primo climax che abbiamo raggiunto insieme" prima di dedicare la canzone all'assente Roy Harper. L'intermezzo di Woodstock è brutalmente pesante. La band è assolutamente in fiamme durante la sezione di assolo di chitarra/allenamento. Bonzo si scaglia selvaggiamente contro qualsiasi cosa gli capiti a tiro mentre Page esplode in una furiosa cascata di note. L'implacabile assalto sonoro minaccia di distruggere l'attrezzatura del cono. La frenesia raggiunge il suo apice con l'esplosiva jam outro. Una performance fenomenale, una delle migliori finora.


Prima di Stairway to Heaven, Plant dice al pubblico "le vibrazioni sono davvero buone stasera, sono migliori di ieri sera... troppi rossi", aggiungendo "quando arriviamo al Forum, dovremmo essere alle stelle!" Page offre un fantastico assolo di chitarra, uno dei migliori degli ultimi tempi. Mentre la band torna sul palco, Plant guida il pubblico in un canto di buon compleanno in onore del loro avvocato Steve Weiss. Il funky freak-theramin durante Whole Lotta Love presenta un'eccellente interpretazione di Licking Stick-Licking Stick oltre al consueto interludio di The Crunge. La pianta è al top della forma durante uno sfrenato Black Dog. Heartbreaker presenta un eccezionale intermezzo blues di I'm a Man tra gli assolo di chitarra. Una prestazione davvero sorprendente. Devo sentire.

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Led Zeppelin - Live in Long Beach, CA 1975 (Rare Film Series)

https://youtu.be/jFGK03jRyZA

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Led Zeppelin - Live in Long Beach, CA - March 12, 1975 (Three Source Mix)

Up until recently, the majority of this show was only available in a rather distorted and overloaded audience recording. However, recently, a new source popped up that is much better. It's a tad bass heavy but still very listenable. This has been patched with the previously mentioned distorted source, along with an outstanding third source taped by the legendary Mike Millard.

Unfortunately, due to a traffic accident, Millard was only able to capture Stairway and the encores. Still, by mixing these sources, the entire show has been preserved very well, with mostly excellent sound quality.

This is easily one of the best shows of 1975. The energy is high right from the start and stays high for all three hours. Page is on fire, and Plant actually sounds pretty decent for this period. Unfortunately, I had to leave off Stairway in order to avoid a copyright claim.

To my knowledge, this three source mix is not on YouTube, so here it is. Here's a guide to the songs and which source encompasses which song:

Led Zeppelin - Live in Long Beach, CA - 12 marzo 1975 (Three Source Mix)


Fino a poco tempo fa, la maggior parte di questo spettacolo era disponibile solo in una registrazione del pubblico piuttosto distorta e sovraccarica. Tuttavia, recentemente, è apparsa una nuova fonte che è molto migliore. I bassi sono un po' pesanti ma sono comunque molto ascoltabili. Questo è stato corretto con la fonte distorta menzionata in precedenza, insieme ad una terza fonte eccezionale registrata dal leggendario Mike Millard.


Sfortunatamente, a causa di un incidente stradale, Millard è riuscito a catturare solo Stairway e i bis. Tuttavia, mescolando queste fonti, l'intero spettacolo è stato preservato molto bene, con una qualità del suono per lo più eccellente.


Questo è senza dubbio uno dei migliori spettacoli del 1975. L'energia è alta fin dall'inizio e rimane alta per tutte e tre le ore. La pagina è in fiamme e Plant suona davvero abbastanza bene per questo periodo. Sfortunatamente, ho dovuto interrompere Stairway per evitare un reclamo sul copyright.


Per quanto ne so, questo mix di tre fonti non è su YouTube, quindi eccolo qui. Ecco una guida alle canzoni e quale fonte comprende quale canzone:

0:00 Intro ***

1:34 Rock and Roll ***

5:25 Sick Again ***

11:39 Over The Hills And Far Away ***

19:39 In My Time Of Dying ***

31:39 The Song Remains The Same (False Start) ***

33:10 The Song Remains The Same ***

38:25 The Rain Song ***

46:56 Kashmir ***

56:59 No Quarter ***

1:21:02 Trampled Under Foot ***

1:29:08 Moby Dick ***

1:46:34 Dazed And Confused ***/*

2:19:42 Whole Lotta Love (incl. The Crunge) **

2:27:34 Black Dog **

2:33:04 Audience Sound ***

2:39:25 Heartbreaker ***

* - Source 1 (Long source)

** - Source 2 (Mike Millard source)

*** - Source 3 (New source)

Bootleg: "Old School" 3 source mix (David E.)

https://youtu.be/MUOHg6yGBGg

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https://youtu.be/h6tVzrfnEXQ

Led Zeppelin -The Crunge - Long Beach 03-12-1975 Part 13

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https://youtu.be/h6tVzrfnEXQ

Led Zeppelin -The Crunge - Long Beach 03-12-1975 Part 13

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https://youtu.be/7l0FgUL_PyU

Money (That's What I Want) - Led Zeppelin

Dal concerto del 30 giugno 1980 a Francoforte, in Germania

Hanno suonato solo una volta durante il Tour Over Europe del 1980. Questo faceva parte del bis dello spettacolo del 30 giugno a Francoforte, in Germania. Presenta il vicepresidente di Atlantic Phil Carson che si unisce alla band per suonare il basso mentre Jonesy suonava il piano.

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...anche mia nonna..una volta lo disse all mio fidanzatino di quel tempo...
24 luglio 1973 - BP Fallon ricorda: "Erano i Led Zeppelin in tournée nel 1973... E questo ricca signora cara che viveva al Drake stava rimproverando Robert e gli prendeva i capelli, 'Perché dovresti avere i capelli così lunghi? Perché non sembri un vero uomo?' Robert era molto dolce con lei, tutto pace e amore.
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le storie dietro delle foto perle rare

TBL ARCHIVE GENNAIO 1975

LUNEDI '20 GENNAIO 1975
CHICAGO, ILLINOIS
CHICAGO STADIUM

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http://www.tightbutloose.co.uk/tbl-news/tbl-archive-january-1975-snapshot-robert-plant-leicester-88-lz-news-john-bonham-drumsticks-deborah-bonham-at-the-stables-mk-victoria-record-fair-transmissions-1969-dl-diary-blog-update/

testimonianza

Set: Rock and Roll / Sick Again / Over The Hills And Far Away / When The Levee Breaks / The Song Remains The Same / The Rain Song / Kashmir / The Wanton Song / No Quarter / In My Time Of Dying / Calpestato sotto i piedi / Moby Dick / Quante altre volte / Stairway To Heaven / Whole Lotta Love - Black Dog / Interruzione della comunicazione.

La canna fumaria di Robert è ora in pieno effetto e Jimmy sta lottando con un dito ferito. How Many More Times 'è stato richiamato sul set per lasciare spazio all'improvvisazione con la chitarra. Come Page ha detto a Chris Charlesworth di Melody Maker: “Abbiamo dovuto tagliare 'Dazed And Confused' dal set e sostituire 'How Many More Times' che non suonavamo da quattro anni. Sto ancora eseguendo la routine dell'arco da violino, ma abbiamo dovuto modificare anche quella e non posso farlo come vorrei. Posso dire che non è buono come di solito, ma il pubblico non sembra accorgersene.

Oltre a questi problemi, il sistema audio era un po 'difettoso, assicurando che le recensioni della stampa non erano tutte del tutto favorevoli.
"Led Zeppelin: i malfunzionamenti riducono la potenza", ha riferito Al Rudis: "I Led Zeppelin sono vivi, ma non stanno bene. La voce influenzata dall'influenza di Robert Plant ha ferito la band britannica nel suo concerto lunedì. Anche Jimmy Page si stava allattando un dito rotto. La cosa peggiore di tutte era il vecchio bugaboo del rock and roll: apparecchiature audio difettose. Nel caso degli Zeppelin, è comprensibile che il gruppo non vorrebbe essere gravato dal mantenimento del proprio sistema audio se andasse in tour solo ogni anno e mezzo; ma sono quelli che hanno affittato il sistema usato lunedì sera, quindi devono essere ritenuti responsabili ".

"I Kinky Led Zeppelin sono ancora i re del funky", ha scritto Jack Hafferkamp: "Da parte sua, la band ha suonato una nuova variazione sul suo standard pesante-pesante, super rumoroso, a torso nudo, decadente vittoriano, smalto per unghie e rossetto, bacio -me-because-I'm-really-funky, cartoon performance. Vale due ore.
“C'erano ancora alcune sorprese. La mia compagna, ad esempio, ha notato che possiede una camicetta proprio come quella che indossava Robert Plant. John Bonham ha suonato quello che doveva essere l'assolo di batteria più lungo nella storia dell'umanità. E Plant ha rivelato ancora e ancora e ancora di avere l'influenza. Lo ha detto quasi tutte le volte che ha menzionato il titolo del nuovo disco della band. In effetti, penso che il punteggio finale sia stato New Record 8, Flu 5. "

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https://youtu.be/tMWiLFFpNq4

Led Zeppelin - Live in Chicago 1975 (Rare Film Series)

https://youtu.be/yNjfpgkSWho

LED ZEPPELIN LIVE CHICAGO 1975/01/20

https://youtu.be/qFEnvWlX-7s

Led Zeppelin live in Chicago 21st January 1975

Led Zeppelin - 1971.09.05 Chicago - 8mm film (SYNCED)

https://youtu.be/liKxNloQISI

Rare 8mm film of Led Zeppelin performing in Chicago on 1/21/75

https://youtu.be/tMWiLFFpNq4

https://youtu.be/tMWiLFFpNq4

https://youtu.be/JJ6chcMbb1I

https://youtu.be/MC89gumwsy4

https://youtu.be/DJ7BVFmxwiY

https://youtu.be/h3vi6TEO8H8

Led Zeppelin - Live in Chicago, IL (Jan. 22nd, 1975)

https://youtu.be/g102IgG5_PI

Trampled Under Foot Chicago 1975 Led Zeppelin

Led Zeppelin - Live in Chicago, IL (Jan. 22nd, 1975)

https://youtu.be/qFEnvWlX-7s

https://youtu.be/OYBU4sGaIZo

https://youtu.be/foEsz_O0RT8

https://youtu.be/5cs1_nD1sfc

https://youtu.be/q0aV-egLPuc

https://youtu.be/g102IgG5_PI

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MARTEDI '21 GENNAIO 1975
CHICAGO, ILLINOIS
CHICAGO STADIUM
Set: Rock And Roll / Sick Again / Over The Hills And Far Away / When The Levee Breaks / The Song Remains The Same / The Rain Song / Kashmir / The Wanton Song / No Quarter / In My Time Of Dying / Trampled Underfoot / Moby Dick / How Many More Times / Stairway To Heaven / Whole Lotta Love - Black Dog / Communication Breakdown

La seconda notte a Chicago è stata un netto miglioramento, come notoriamente riportato da Lisa Robinson: “Quindici secondi sul palco e tutti sanno che farà CALDO. Sono stati veramente depressi e confusi tutto il giorno per il primo spettacolo di Chicago. Non importa, stasera suonano di nuovo con quella vecchia magia nera degli Zeppelin e il pubblico si scatena. Sembra che i Beatles abbiano combattuto gli Stones in un parcheggio e gli Zeppelin abbiano vinto! "

Snapshot Listen - come suonava oggi:

Led Zeppelin Live On The Levee (Silver Rarities)

Lo spettacolo di Chicago del 21 gennaio è disponibile su varie versioni di CD - In realtà è composto principalmente dalla 20a notte con quattordici minuti dal 21. Ce l'ho sulle Silver Rarities acquistate alla Victoria Record Fair nei primi anni '90. Il nastro è una registrazione del pubblico abbastanza chiara anche se rumorosa, ma a volte soffre di interruzione del nastro e fluttuazioni.
"Ho un tocco di influenza" ammette Robert all'inizio e la sua voce sta sicuramente soffrendo. Da parte sua, Jimmy continua a combattere indipendentemente dal problema alle dita. Over The Hills si sta già estendendo in lunghezza con quel meraviglioso assolo lirico. Jimmy è anche ben animato per When the Levee Breaks e In My Time of Dying riprodotti uno dopo l'altro - dal punto di vista strumentale entrambi sono risultati davvero fantastici - che emozione deve essere stata assistere a questa rara doppia dose di spavalderia da collo di bottiglia dal vivo sul palco. Levee è particolarmente minaccioso.

Kashmir ("Jonesy su mellotron - salva tutto il pane per il popolo dell'orchestra") funziona bene nonostante Robert a volte fatica. The Wanton Song ("dall'album tanto atteso anche da noi") è un pezzo forte, Page che attacca il riff con forte intento. È un vero peccato che non siano rimasti nel set. No Quarter è ancora in uno stato di transizione prima che diventasse una specie di maratona, Trampled Underfoot è una consegna abbastanza standard mentre Moby Dick è tornato con il solito aplomb Bonham ("Un uomo ha l'influenza, un uomo è in forma come un violino!") E poi a Quante altre volte.

Una consegna compatta di undici minuti che presenta l'episodio dell'arco e poi passa al segmento di Oh Rosie e al rettilineo di casa. Stairway To Heaven è una performance epica e da questo punto, Robert si raduna bene vocalmente. In effetti, in una qualsiasi notte del 1975, Stairway è stata eseguita con immensa dedizione. Encores - qualcosa di un arrangiamento unico per Whole Lotta Love with Plant che va dritto nel solito ritornello di chiusura "mantieni un bambino figo, voglio essere il tuo uomo della porta sul retro" e poi hanno colpito Black Dog frontalmente e ragazzo - dopo tutti gli inconvenienti fisici , la potenza dei Led Zeppelin nel 1975 è chiaramente in evidenza.

Ci sarebbe voluto un po 'prima che tornassero alla forma fisica al 100% in questo tour, ma c'erano già indicazioni sugli abbellimenti sul palco a venire.
Continua…

DL - 22 gennaio 2020

https://www.wikiwand.com/en/Led_Zeppelin_North_American_Tour_1975

Storia

https://youtu.be/tMWiLFFpNq4

Led Zeppelin - Live in Chicago 1975 (Rare Film Series)

https://youtu.be/yNjfpgkSWho

LED ZEPPELIN LIVE CHICAGO 1975/01/20

https://youtu.be/qFEnvWlX-7s

Led Zeppelin live in Chicago 21st January 1975

https://youtu.be/JJ6chcMbb1I

https://youtu.be/MC89gumwsy4

https://youtu.be/DJ7BVFmxwiY

https://youtu.be/h3vi6TEO8H8

Led Zeppelin - Live in Chicago, IL (Jan. 22nd, 1975)

https://youtu.be/g102IgG5_PI

Trampled Under Foot Chicago 1975 Led Zeppelin

Led Zeppelin - Live in Chicago, IL (Jan. 22nd, 1975)

https://youtu.be/qFEnvWlX-7s

https://youtu.be/OYBU4sGaIZo

https://youtu.be/foEsz_O0RT8

https://youtu.be/5cs1_nD1sfc

https://youtu.be/q0aV-egLPuc

https://youtu.be/g102IgG5_PI

Led Zeppelin dal vivo allo stadio di Chicago , gennaio 1975.

Questo tour ha avuto luogo quasi 18 mesi dopo la conclusione del loro precedente tour di concerti , che è stata la pausa più lunga tra i concerti mai presa dalla band. Di conseguenza, alcuni critici hanno suggerito che la band sembrava pigra e arrugginita al loro ritorno sul palco, con il gruppo privo di dinamiche e che dava prestazioni piuttosto "pesanti". [1]

A peggiorare le cose, il chitarrista Jimmy Page ha subito un anulare rotto dopo aver sbattuto la punta in una porta del treno prima di lasciare l'Inghilterra per questo tour. Questo lo ha costretto a prendere antidolorifici ea sviluppare una tecnica di gioco con tre dita durante la prima parte del tour. [2] Inoltre, Robert Plant ha contratto un brutto caso di influenza all'inizio del tour, causando la cancellazione di uno spettacolo e influenzando negativamente la sua capacità di canto per gran parte del resto del tour, portando ad alcune recensioni sfavorevoli. [3] Tuttavia, verso la fine del tour è stato notato che il gruppo sembrava essersi ripreso, portando ad alcune performance memorabili. [1] [4] Infatti, alla fine di questa serie di date, lo stesso Plant ha affermato che:

Questo è stato il nostro tour di maggior successo a tutti i livelli e mi sono divertito moltissimo. [2]

Per questo stint di concerti, Led Zeppelin impiegato un molto più grande spettacolo di luci di quanto era stato utilizzato durante i giri precedenti, con un grande neon -lit 'Led Zeppelin' del contesto e krypton laser effetti per Jimmy Page 's violino arco intermezzo . [5]

Un concerto in programma in questo tour, il 4 febbraio al Boston Garden , è stato cancellato dal sindaco di Boston , Kevin White , quando i fan, che aspettavano i biglietti al freddo, sono stati presi da pietà dai proprietari dello stadio e sono stati lasciati dentro ma si è ribellato e ha distrutto lo stadio. Anche un concerto dell'8 marzo al West Palm Beach Speedway in Florida è stato cancellato in seguito al fallimento dei promotori di apportare miglioramenti alla proprietà presso la sede.

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Il tour di concerti è stato promosso dalla società Concerts West e ha segnato uno dei primi tour in cui una società di promozione di concerti individuali ha promosso l'intero tour negli Stati Uniti di un artista o gruppo. La compagnia stabilì ulteriormente il suo marchio promuovendo il successivo tour del 1977 della band in Nord America .Un'immagine di Katharine Hepburn in Christopher Strong con indosso il suo abito da aviatore è apparsa sul poster del tour.Durante questo tour i Led Zeppelin hanno assunto indosso il suo abito da aviatore è apparsa sul poster del tour.Durante questo tour i Led Zeppelin hanno assunto The Starship , un ex aereo passeggeri Boeing 720B della United Airlines , per il trasporto tra le città. Questa è stata la seconda e ultima volta che la band ha utilizzato questo aereo, dopo averlo fatto inizialmente nel loro precedente tour del Nord America nel 1973 .Verso la fine di questo tour, Lynette Alice "Squeaky" Fromme , un membro della "Famiglia" di Charles Manson , ha affrontato Danny Goldberg , vicepresidente della casa discografica della band chiedendo di parlare con Jimmy Page per avvertirlo della "cattiva energia . " Fromme ha affermato di aver previsto il futuro e di voler avvertire Page del pericolo imminente. L'ultima volta che è successo, ha giurato di aver visto qualcuno colpito a morte davanti ai suoi occhi. Goldberg ha dichiarato che nemmeno lui avrebbe potuto vedere Page fino alla notte successiva, a cui Fromme ha risposto "domani sera sarà probabilmente troppo tardi". Goldberg la convinse a scrivere una lunga nota a Page, dopodiché se ne andò. La nota è stata bruciata, non letta. [6]Nello stesso anno, Fromme ha tentato senza successo di assassinare il presidente degli Stati Uniti Gerald Ford .


La seconda tappa del tour negli Stati Uniti della band si è conclusa a marzo ed è stata seguita da una serie di spettacoli all'Earl's Court di Londra nel maggio 1975 . La band aveva programmato di continuare il tour dopo una pausa, con un ulteriore round di otto spettacoli negli Stati Uniti in programma dal 23 agosto al 9 settembre; questa tappa sarebbe iniziata con due date esaurite all'Oakland Coliseum e includeva uno spettacolo al Rose Bowl di Pasadena, in California, oltre ai concerti a Tempe, Arizona ( Sun Devil Stadium ), Kansas City, Missouri ( Arrowhead Stadium ), Atlanta ( Atlanta – Fulton County Stadium ),New Orleans ( Louisiana Superdome ) e Norman, Oklahoma ( Lloyd Noble Center ). [7] Per l'autunno era previsto anche un tour europeo, incluso un concerto in programma a Helsinki . Questi piani furono cancellati quando Robert Plant rimase gravemente ferito in un incidente d'auto sull'isola greca di Rodi il 5 agosto. Durante la convalescenza di Plant, nel tempo originariamente assegnato per il tour, la band decise di prendersi una pausa prima di scrivere per l' album Presence .

Registrazioni
Le registrazioni audio di molti degli spettacoli del tour sono state conservate su registrazioni bootleg non ufficiali. Diversi di alta qualità tavola armonica registrazioni bootleg di spettacoli di questo tour sono emerse negli ultimi anni, tra cui il 12 febbraio al Madison Square Garden, il 13 e 14 febbraio contea di Nassau Coliseum, e 16 febbraio date St. Louis Arena. La registrazione dello spettacolo di Dallas del 5 marzo rivaleggia con la qualità delle registrazioni ufficialmente rilasciate e mostra che nelle fasi successive del tour, la band suonava abilmente come nei tour precedenti.

Scaletta
La nuova scaletta includeva materiale dall'album recentemente pubblicato dalla band, Physical Graffiti . Le canzoni di quell'album che furono suonate per la prima volta in questo tour includevano " Sick Again ", " In My Time of Dying ", " Kashmir ", " The Wanton Song " e " Trampled Under Foot ". Questo nonostante il fatto che l'album stesso non sia stato pubblicato fino alla seconda metà del tour. Ritardi imprevisti nella produzione dell'elaborata copertina dell'album ne hanno impedito l'uscita prima dell'inizio del tour. [2]Inizialmente, sia " When the Levee Breaks " che "The Wanton Song" sono stati inclusi nel set; l'unico periodo durante il quale queste canzoni sono state suonate dal vivo dai Led Zeppelin. Entrambi sono stati abbandonati dopo poche settimane. È stata anche l'ultima volta che è stato giocato " How Many More Times ", essendo stato temporaneamente riportato per sostituire "Dazed and Confused", che Page non è stato in grado di riprodurre fino a quando il suo dito ferito non è guarito. [2] " Since I've Been Loving You ", l'altra canzone che Page non è riuscita a suonare a causa di un infortunio al dito, è stata suonata solo tre volte durante il tour: il 14 febbraio al Nassau Coliseum ,Forum di Los Angeles . [10]La scaletta abbastanza tipica per il tour era:" Rock and Roll " ( Page , Plant , Jones , Bonham )
" Sick Again " (Page, Plant)
" Over the Hills and Far Away " (Page, Plant)
" When the Levee Breaks " ( Minnie , Bonham, Page, Plant, Jones) (rilasciato dopo il 21 gennaio)
" In My Time of Dying " (Page, Plant, Jones, Bonham)
" Since I've Been Loving You " (Page, Plant, Jones) (solo il 14 febbraio, 21 marzo e 27 marzo)
" The Song Remains the Same " (Page, Plant)
" The Rain Song " (Page, Plant)
" Kashmir " (Bonham, Page, Plant)
" The Wanton Song " (Page, Plant) (rilasciato dopo il 25 gennaio)
" No Quarter " (Page, Plant, Jones)
" Calpestato sotto i piedi " (Page, Plant, Jones)
" Moby Dick " (Bonham)
" How Many More Times " (Page, Jones, Bonham) (dal 18 gennaio al 2 febbraio) / " Dazed and Confused " (Page) (dal 3 febbraio al 27 marzo) *
" Stairway to Heaven " (Page, Plant)
Encores (variazioni del seguente elenco):" Whole Lotta Love " (Bonham, Dixon , Jones, Page, Plant) (incluso " The Crunge ")
" Black Dog " (Page, Plant, Jones)
" Heartbreaker " ( Bonham , Page, Plant) (riprodotto dal 6 al 16 febbraio e 4, 12, 14, 20, 21 e 24 marzo)
" Communication Breakdown " (Bonham, Jones, Page) (riprodotto il 20, 22, 24 e 29 gennaio, 1, 3 e 13 febbraio e 21 marzo)
* Le esibizioni di questa canzone durante la prima tappa del tour includevano " San Francisco ", mentre la band passò a " Woodstock " durante la seconda tappa. Inoltre, durante l'esecuzione, è stato incluso "Mars, Bringer of War"AppuntiA Uniondale dal 13 al 14 febbraio, Ronnie Wood si unisce alla band durante il bis di " Communication Breakdown "

DataCittàNazioneLuogoSpettacoli di riscaldamento europei11 gennaio 1975RotterdamOlandaAhoy Hallen12 gennaio 1975BruxellesBelgioForest NationalTappa 1 - Nord America18 gennaio 1975Bloomingtonstati UnitiCentro sportivo metropolitano20 gennaio 1975ChicagoStadio di Chicago21 gennaio 197522 gennaio 197524 gennaio 1975RichfieldRichfield Coliseum25 gennaio 1975IndianapolisMarket Square Arena29 gennaio 1975GreensboroGreensboro Coliseum31 gennaio 1975DetroitOlympia Stadium1 febbraio 1975PittsburghArena civica3 febbraio 1975New York CityMadison Square Garden4 febbraio 1975UniondaleNassau Coliseum
Sostituito il concerto annullato al Boston Garden, originariamente previsto per questa data6 febbraio 1975MontrealCanadaIl Forum7 febbraio 1975New York Citystati UnitiMadison Square Garden8 febbraio 1975FiladelfiaLo spettro10 febbraio 1975LandoverCapital Center12 febbraio 1975New York CityMadison Square Garden13 febbraio 1975UniondaleColosseo di Nassau14 febbraio 197516 febbraio 1975St. LouisSt. Louis ArenaTappa 2 - Nord America27 febbraio 1975Houstonstati UnitiSam Houston Coliseum28 febbraio 1975Baton RougeCentro di assemblaggio LSU3 marzo 1975Fort WorthCentro congressi della contea di Tarrant4 marzo 1975DallasDallas Memorial Auditorium5 marzo 19755 marzo 19758 marzo 1975West Palm BeachCircuito internazionale di Palm Beach10 marzo 1975San DiegoSan Diego Sports Arena11 marzo 1975Lunga spiaggiaArena civica12 marzo 197514 marzo 1975San DiegoSan Diego Sports Arena17 marzo 1975SeattleSeattle Center Coliseum19 marzo 1975VancouverCanadaPacific Coliseum20 marzo 197521 marzo 1975Seattlestati UnitiSeattle Center Coliseum24 marzo 1975InglewoodIl Forum25 marzo 197527 marzo 1975Date del tour

https://www.facebook.com/notes/1671451089699596/

da completare..

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Telegram from Peter Grant inviting Robert Plant to join The Yardbirds
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«All'inizio erano 1000 spettatori, poi 5mila, 10mila, 20mila, e così via. Al Madison Square Garden abbiamo suonato davanti a 60mila spettatori»
John Paul jones..detto Jonsey😊
Dire che Jones era “il basso dei Led-Zeppelin” è assolutamente riduttivo, certamente una personalità meno appariscente dei suoi compagni, ma le sue prodezze tastieristiche e pianistiche compensano qualsiasi cosa.
Figlio di musicisti imparò a suonare il piano sin da bambino, e sin da bambino iniziò a suonare, oltre che col padre, in numerose formazioni come bassista. Negli anni ’60 si fece avanti come arrangiatore e musicista di studio, diventando uno dei più quotati professionisti nel settore, tanto che arrivò pure a curare canzoni dei Rolling Stones.
In un modo o nell’altro Jimmy Page e John Paul Jones si erano già conosciuti prima del 1968, durante le loro rispettive attività come session-men, e sicuramente anche in quell’anno avevano condiviso il posto di lavoro, ad esempio durante le sessions per Truth. Jimmy Page ricorda di aver deciso l’ingaggio di Jones in questo modo: “Stavo lavorando per l’album di Donovan Hurdy Gurdy Man e c’era anche John, che aveva composto alcuni arrangiamenti. Mi chiese se nei Led Zeppelin avevo intenzione di avere un bassista. Sapevo che era un incredibile arrangiatore e musicista, non aveva bisogno di me per trovare lavoro, ma sentiva il bisogno di doversi esprimere, pensando che potessimo farlo insieme”. John Paul Jones ricorda che fu sua moglie a consigliargli, dopo aver letto una notizia su Disc, di provare a contattare Page per entrare a far parte del suo nuovo gruppo. La professionalità di Jones lo confermò subito come membro fondatore dei Led Zeppelin, a differenza di Bonham e Plant che, ufficialmente, per il primo anno erano “in prova”.
“Non mi accade mai nulla di eccitante” o “Preferisco stare sullo sfondo” o “Alla stampa interessano le star, non la sezione ritmica” sono tutte dichiarazioni di Jones che lo hanno sempre posto come una figura in secondo piano nei Led Zeppelin, procurandogli il soprannome di “The Quiet One”. “Robert mi diceva sempre che sul palco dovevo stare davanti -avere i riflettori su di me e tutte quelle cose, per una questione d’immagine. Io ci provavo. Iniziavo a suonare davanti, e poi piano piano andavo indietro. Alla fine stavo sempre nella mia posizione preferita, che era il più vicino possibile alla cassa della batteria”. E’ questo senso di professionalità e rigore che caratterizza il modo di lavorare di Jones: preferire una base ritmica perfettamente in sintonia a un posto sotto ai riflettori.
Nei Led Zeppelin Jones ha un ruolo determinante, forse non distintivo, ma determinante. Dal primo album con l’apertura e la ritmica di Dazed And Confused alla sua composizione per organo: Your Time Is Gonna Come. Sin da Led Zeppelin I è evidente che l’appellativo di “bassista dei Led Zeppelin” gli sta stretto, e la sua abilità alle tastiere esce fuori anche nel blues di You Shook Me, soprattutto nelle esibizioni dal vivo. Led Zeppelin II racchiude Thank You, pezzo nato da un’improvvisazione di Jones e che, nei concerti dal 1970 al 1973 diventa uno dei bis preferiti dal pubblico, consistente di un lungo assolo alle tastiere e, saltuariamente, di medley e citazioni. The Lemon Song invece racchiude uno straordinario assolo di basso. In Led Zeppelin III Jones lavora ancora alla tastiere su Since I’ve Been Loving You, a potenti linee di basso in Immigrant Song, e, non va dimenticato, suona banjo e mandolino nei pezzi acustici, sia in studio che nei concerti. Nel quarto album è l’autore di uno dei più celebrati riffs dei Led Zeppelin: Black Dog, ma è in Houses Of The Holy che Jones sfrutta appieno le sue potenzialità di musicista. Si dedica ad arrangiamenti di archi al mellotron come in The Rain Song e si sofferma sul suo primo amore, il piano, e la sua musica preferita, il jazz, in No Quarter, naturalmente arricchita dal contributo del resto della band, che la rende inequivocabilmente un pezzo rock, nonostante le lunghe improvvisazioni dei concerti del 1975 e 1977 (versioni da oltre venti minuti) mettano in mostra la sua natura “jazz”.
Dopo la tournée del 1973, la storica Song Remains The Same, a detta del manager della band la popolarità dei Led Zeppelin aveva iniziato a esercitare pressioni anche negative sui suoi membri. Se Page ha sempre dichiarato di lavorare al meglio sotto pressione, per Jones è diverso, e la vita durante il tour per lui stava diventando troppo sregolata ed eccessiva. Da aggiungere a ciò tutti i problemi relativi alla sicurezza, come i temuti “firecrakers”, i botti, che costantemente venivano fatti esplodere durante i concerti, o il terrore di minacce di morte. Nel 1974 Jones prende in considerazione l’idea di abbandonare i Led Zeppelin, ma forse il fatto che nel maggio dello stesso anno era stata fondata la Swan Song (e quindi completa libertà artistica) e il fatto che la band era al suo apice di successo convincono Jones a rimanere. Esce dunque Physical Graffiti, dove il contributo e le nuove idee di Jones si fanno sentire in pezzi come Trampled Underfoot, In The Light, Down By The Seaside e, anche se non è accreditato come compositore, Kashmir, dove il suo uso del mellotron è magistrale. Nell’album successivo, Presence, il suo contributo creativo non si fa sentire, cosa che Page farà notare anni più tardi, anche perché, per sua stessa ammissione, quello era il periodo in cui ne avrebbe avuto più bisogno. La tournée USA del 1977 vede un Jones in grande forma: la sua No Quarter comprende una lunga sezione al piano, uno Steinway a coda lunga, e nel set acustico per The Battle Of Evermore lo si vede con una chitarra Andy Manson a triplo manico. Nel 1979 l’uscita di In Through The Out Door segna, a differenza dell’album precedente, un particolare e cospicuo contributo di Jones, sia nelle sonorità (largo uso di sintetizzatori) che negli arrangiamenti (a detta di molti più vicini che mai al pop). Il fatto è che Page in questo periodo aveva forse perso un poco il controllo di se stesso, Bonham ugualmente era in una fase di apatia e quindi Plant e Jones avevano iniziato a collaborare più da vicino e più incisivamente, e infatti Jones viene accreditato su sei canzoni delle sette che compongono il disco.
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Parole di Jonesy..è c'è da crederci
:“Non mi piacerebbe essere là davanti come Page. Essere artista implica comunque una minima dose di esibizionismo… Credo che si debba fare ciò che si deve e, se sono il bassista, piuttosto che cercare di impormi per diventare il leader del gruppo preferisco dare il mio contributo eseguendo un buon giro di basso”
“In realtà fu l’organo il mio primo amore, ma per il mio lavoro di session-man scoprii che era più facile portarsi dietro un basso di un organo Hammond”
“Preferirei l’inferno ad andare in tour. Una volta avevo tutto il tempo del mondo e niente denaro. Ora ho il denaro ma non il tempo”
“Andare in tournée ti trasforma in una persona diversa, penso. Te ne rendi sempre conto quando torni a casa dopo un tour. Solitamente ci vogliono settimane per riprendersi dall’aver vissuto come un animale così a lungo”

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https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_kBuigfoB79x8bX2p32UZw1DcZHo7bkMWA
LED ZEPPELIN: Led Zeppelin First Album.
Mi avvicinai al mondo zeppeliniano in ritardo rispetto ad altre band di una certa portata. Avevo appena compiuto i diciott'anni e già allora gruppi come i Rolling Stones, i Beatles gli Animals, i Velvet Underground, David Bowie, Neil Young, Bob Dylan, gli AC/DC,i Jefferson Airplane, gli Who e fra quelle più vicine ai miei anni gli U2 e i Simple Minds e i Gun's'Roses erano già realtà consolidate.
E poi vennero gli Yardbirds. Assieme a John Mayall mi aprirono le porte al british blues e poi a tutto il mondo del blues, fino alla risalita alle origini come fanno i salmoni che risalgono i fiumi verso la sorgente.
La saga Yardbirds la seguì dagli esordi con Eric Clapton, poi con Jeff Beck e infine con il terzo chitarrista Jimmy Page.
Quando si sciolsero fu Page a prendere in mano il timone per una nuova compagine e chiamò a se Robert Plant alla voce, John Paul Jones al basso e John "Bonzo" Bonham alla batteria. Dovevano chiamarsi New Yardbirds (come i New Animals rifondati da Eric Buffon ex novo). Ma subito dopo la ragione sociale venne cambiata in Led Zeppelin
Alla fiera del vinile di Novegro, che ai tempi era una seconda casa per me, un sabato ci andai con un mio amico di nome Fulvio, già di tanti anni più geande di me, che portò con sé uno dei personaggi clou della scena musicale italiana: parlo di Riki Maiocchi, il leader dei Camaleonti che - ahimè - lasciò questa valle di lacrime nell'ormai lontano 2004.
Posso dire di averlo conosciuto in tempo Riki Maiocchi, personaggio carismatico con un atteggiamento da rocker che non ha perso con l'avanzare dell'età.
Fu proprio un suggerimento di Maiocchi che mi spinse ad acquistare il primo storico album degli Zeppelin ("sei fan degli Stones e degli Animals e non hai ancora ascoltato i Led Zeppelin? Grave, ragazzo, molto grave!" - ricordo ancora le parole di Maiocchi).
Così mi portò al banco di un austriaco e a un buon prezzo acquistai il loro primo album.
Alla mensa di Novegro eravamo noi tre, io Fulvio e Maiocchi, a parlare di musica e altro, dopodiché ci salutammo, Riki tornò a casa e Fulvio è io rimanemmo a fare in altro giro fra i banchi degli espositori.
Ricordo con piacere l'incontro con Riki Maiocchi, una persona rimasta semplice e genuina con tutto che negli anni 60 aveva tanta fama e successo coi suoi Camaleonti e poi fondatore di una delle più importanti compagini del prog italiano: I Trip
La domenica successiva misi il vinile sul piatto e fu subito amore a prima vista. Mi trovavo davanti a un suono che a parte le radici blues aveva poco che spartire con i vecchi Yardbirds.
Esigenze di tempo mi portano a stringere molto, perché su questo disco ci sarebbe molto da dire, non dico scrivere un trattato ma poco ci manca. Perciò mi limito a parlare dei tratti salienti
Con questo disco gli Zeps seppero riscrivere le regole basi del blues (il blues di Chicago prima di tutto) e di tradurle in un linguaggio ai tempi nuovo che era l'hard rock. Un album che raccoglie tutta l'eredità del british blues degli anni 60, più il classico blues americano, e anche un'influenza mutuata dal folk inglese (sarà molto più presente nel terzo album); il tutto con una certa ricercatezza sonora che porta a soluzioni che mescolano sonorità grezze e aspetti più raffinati, con la tendenza che - secondo alcuni è una virtù secondo altri è un limite - a creare effetti che mirano al roboante.
Il primo disco dei Led Zeppelin è il risultato genuino dell'eredità del british blues degli anni sessanta, la quale è stata assimilata fino in fondo, rielaborata per poi essere consegnata all'hard rock settantiano.
Ecco perché il primo Zeppelin, più del.
secondo e del terzo rientra nell'alveo dei dischi cuspide: riassume gli anni sessanta inglesi e suggella il passaggio alla decade successiva.
Il blues, che rimane la matrice di questo album, viene celebrato quale padre naturale dell'hard rock, prima ancora che altre band come i Deep Purple e gli Uriah Heep contaminassero quest'ultimo col prog e prima ancora che una band come i Black Sabbath rendesse le radici blues più spigolose e dure spianando la via all'heavy metal. Anni dopo verranno gli AC/DC a ripulire l'hard rock settantiano da tutte le scorie per riportarlo alla sua primigenia fonte blues.
Ma senza i Led Zeppelin del primo album per una faccenda di sliding doors la strada del rock avrebbe imboccato una via diversa.
Gli Zeps con il loro disco di esordio hanno avuto il merito di rinnovare una musica, il british blues, che stava diventando ormai stantia e rugginosa; merito condiviso coi Cream di Disraeli Gears e coi Ten Years After di Stonedhenge.
Non hanno inventato un suono nuovo, inedito rispetto al passato (quello sarà prerogativa dei King Crimson che di lì a poco con il loro In The Court Of Crimson King daranno l'abbrivio alla saga prog), ma hanno apportato nuove acque a un fiume che stava imputridendo come uno stagno.
Un rinnovamento che è frutto di un rimescolamento di carte: nuovo approccio alla fedeltà del Magistero blues, utilizzo del verbo lisergico come corredo, maggiore propensione a indurire il suono con riff di chitarra e decisi colpi di batteria, ruolo della voce da urlatore. Tutti elementi che in passato erano già presenti, pensiamo a un urlatore come Little Richard o a quell'anticipatore del suono heavy che fu il chitarrista Link Wray, ma che ora vengono rivitalizzati in una nuova ventata fresca rock il cui nome si chiama hard rock.
Il primo Zeppelin è la dimostrazione che l'hard rock non è stato un genere sorto dal nulla oppure rinato dalle ceneri di un qualcosa di preesistente come un'araba fenice.
L'hard rock è il risultato di un evoluzione che innanzitutto parte da lontano, dalle radici nel prewar blues, e poi è il traguardo finale di una serie di microvariazioni che attraversano il rhythm&blues della fine degli anni quaranta, il rock'n'roll degli anni cinquanta e il british blues degli anni sessanta.
Ergo il primo disco degli Zeppelin è il rinnovamento di un linguaggio che parte da lontano, la summa della stratificazione di diversi ieri che getta i ponti per il domani.
Con quest'album non si parla più di premessa per l'hard rock ma di cuspide che già in nuce possiede tutti i germi dell'hard rock settantiano.
Il passaggio fra il primo Zeps e Led Zeppelin IV è stato discontinuo.
Led Zeppelin II prosegue nel solco del primo album ma personalmente lo trovo leggermente inferiore; ma non tanto per il gioco della carta carbone di Willie Dixon di Whole Lotta Love (la storia della musica, fin dalla classica, pullula di riappropriazioni ae non plagi veri e propri), quanto per la fattura dei brani che a mio parere non è al livello del primo.
Led Zeppelin III rialza decisamente il tiro anche grazie alle straordinarie aperture verso il folk. È un disco perfetto dalla prima nota all'ultima, cito solo il monumentale blues in scala minore di Since I've Been Loving You, la crescente giga Gallows Pole e la soave acustica Tangerine.
Led Zeppelin IV è la summa del suono zeppeliniano per la presenza dell'icona riconosciuta della band nella stratosferica Stairway to Heaven, e di grandi pezzi hard come Black Dog e Rock'n'Roll.
Se Led Zeppelin IV è il traguardo del percorso zeppeliniano dei primi quattro album, Led Zeppelin I è il traguardo di tutta la storia del rock fino al 1968, anno della sua uscita.
Ora l'analisi per ogni singolo brano.
Good Times Bad Times. Un inizio da brivido! Impalcatura ritmica sorretta dalla batteria di Bonham, circonvoluzioni chitarristiche di Jimmy Page che rasentano la psichedelica è la voce acuta e coinvolgente di Plant creano un impasto sonoro di stampo blues e che, cosa che pochi hanno notato, possiede ancora una struttura armonica che riporta al freak-beat inglese. Questo pezzo raccoglie l'eredità della psuchedelia inglese degli anni sessanta e arriva a prefigurare il futuro hard rock settantiano glissando l'heavy-psych.
Babe I'm Gonna Leave You. Una totale rivisitazione di un folk della folksinger Anne Bredon. Gli Zeps ne fanno una versione che alterna fraseggi folk dal sapore etereo e bucolico a furibonde cavalcate elettriche, con in mezzo volute psichedeliche di elettronica. Tutto il brano è pervaso da un senso forte di dramma esistenziale - direi proprio un "drama" secondo i canoni della tragedia greca - sulla storia di una fine di una relazione amorosa. È un brano pervaso da picchi e voragini emotive, costituiti da momenti di sospesa e accorata sofferenza alternativa a dirompenti scarpate di vorticoso impeto disperati, ben recitati da una chitarra impetuosa che ci trascina nel girone di disperazione del protagonista.
You Shook Me. Altra cover, questa volta del bluesman chicagoano Willie Dixon. Il rifacimento è all'insegna di un blues nello stile di Chicago, sporco e grezzo, nel quale John Paul Jones vi infila un assolo di tastiera alla Brian Auger e Plant un altro assolo di armonica in pura ortodossia blues. Notevole la chitarra di Page sempre nell'articolato nel bridge centrale, e la voce di Plant che al termine di ogni verso si dilata in un volo estatico (uno degli aspetti definiti roboanti circa il suono della band). Il blues primigenio subisce una mutazione a un ralenti che rasenta la lisergia e si veste di un abito rock in modo da creare una continuità fra la cultura originaria afroamericana e quella del rock inglese di fine sessanta. La batteria di John Bonham con la sua pesante e ponderata ritmica suggella il trait-d-union fra blues e hard rock.
Dazed and Confused. È veniamo a quello che per me è il pezzo più forte del disco. Anche questa è una cover, del cantante folk Jack Holmes. Fin dall'inizio con il basso di John Paul Jones gli Zeps creano un'atmosfera gotica e terra con questo brano, arricchita da chitarre in estasi lisergica e furiose schitarrate hard rock. Qui si deve menzionare una pratica che Jimmy Page ha introdotto e poi ripreso in seguito: il suono della chitarra elettrica con l'archetto che crea stranianti volute lisergiche è da un tono ancora più misterioso e oscuro al brano. Altra cosa da segnalare è il bridge, uno dei più potenti della storia del rock che accelera con una sarabanda rock-blues e pesante hard rock per poi rallentare di nuovo di riportare il brano alle atmosfere cupe di prima. Questo pezzo è un'avventura sonora che arriva addirittura a prefigurare il futuro heavy metal: non sto esagerando! Provate ad ascoltare i riff di chitarra e poi ditemi se la NWOBHM non è dietro l'angolo, per non dire addirittura del doom metal.
Your Time is Gonna Come. Un solenne intro chiesastico di organo ad opera di John Paul Jones seguito da fraseggi sempre d'organo di sapore barocco aprono a questo bel folk rock inglese che è a metà fra una melodia rinascimentale, un canto medievale gregoriano e un'arcadia pastorale barocca. Lontano dalle stucchevolezza di certo prog così come lontano dagli elementi grezzi di certo blues e certo hard rock è uno dei brani che meglio rappresentano l'origine folk e british degli Zeps. Infatti a partire dall'intro di organo, destinata a rimanere negli annali della storia del rock, questo brano trasuda fino al midollo di Terra d'Albione, mentre il Delta del Mississippi è messo in un angolo.
Black Montain Side. Il brano precedente dal sapore folk inglese sfuma nei vapori indiani di questo strumentale. Non poteva certo mancare l'omaggio all'India in fede allo spirito controculturale e hippie del tempo. La melodia in realtà è tratta da un antico motivo popolare irlandese e qui è dominato dal finger picking acustico di Page che accompagnato dalke tablas (di un musicista indiano convocato alla bisogna) ne da un sottile e raffinato tocco indianeggiante. L'abilità della band in questo pezzo consiste nell'armonizzare due culture musicali completamente differenti, quella irlandese e quella indiana.
Communication Breakdown. A contrasto del brano precedente irrompe questo grintoso hard rock che spezza con la sua irruenza la rilassante atmosfera indiana. Brano breve e dai contenuti sessuali è giocato dal rincorrersi furioso fra la chitarra di Page, il basso di Paul Jones e la batteria di Bonham. Niente orientalismi, niente divagazioni folkeggianti ma genuino spirito rock'n'roll nella forma e nella sostanza. Un pezzi di quelli che spaccano proprio per la sua irruenza rock'n'roll che sfuma nell'hard rock.
I Can't Quit You Baby. Un'altra cover di Willie Dixon. Questa volta siamo devoti ai canoni del Chicago blues più ortodosso, senza slanci e imperi hard rock. Ma non ci troviamo affatto di fronte a un esercizio puramente scolastico perché l'esecuzione è tipicamente zeppeliniana, con la pesante severità della chitarra di Page e del basso di Paul Jones. È la voce di Plant limpida come poche. Il Chicago blues diventa una palestra, il trampolino di lancio per l'edificazione di un poderoso e monumentale rock-blues zeppeliniano.
How Many More Times. Gran finale e summa di tutto il primo album zeppeliniano. Il riferimento è a un classico blues di Howlin Wolf, How Many More Years. Otto minuti di furia zeppeliniana costituiti in una sorta di collage nel quale trova spazio anche una citazione di The Hunter di Albert King. Il citazionismo come elemento dell'enthusiasmos zeppeliniano.
Il brano inizia con una ritmica di basso e batteria molto smooth e fumosa cui si aggiungono liquidi e lisergici wah wah di chitarra: questo è il diapason che da la scocca. Quindi prorompe a tuono il tema centrale: un tempestoso hard blues con un Plant che si riscopre Willie Dixon. La furia chitarristica a guisa di walchiria cavalcante nel cielo ogni tanto rompe la diga e scarica una cateratta d'acqua. Poi la carovana cavalcante si ferma; rullante di batteria e arabescature di chitarra paiono emulare un guerriero che compie un rito sacro prima della battaglia. Si rasentano sommità epiche. Quindi entra in ballo una fanfara, un pomposo slogan di guerra a base di epiche note di chitarra e di ossessivi rullanti di batteria a raffica. Successivamente tutto tace e una dilatazione di chitarra lisergica lontanante e colpi di batteria in caduta libera creano uno straniamento, entro il quale un Robert Plant in preda al delirio declama versi a guisa di prigioniero dei fumi da un baccanale cosmico, sempre più in preda della follia fino alla ripresa del tema iniziale. Un brano che riassume tutto il disco è il suo ruolo gattopardesco di cambiare tutte le carte in tavola per non cambiare nulla: ovvero ridisegnare le coordinate del blues per non cambiare e perpetrare l'antico linguaggio blues in nome a quello che Muddy Waters diceva in una sua canzone: the blues has a baby and his name is rock'n'roll.
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https://www.facebook.com/notes/781885169258126/
ROBERT PLANT: L’UGOLA DIONISIACA DELL’HARD ROCK, blues..invenzione carisma talento..NON SOLO LED ZEPPELIN

Blues..invenzione..carisma..talento..fascino

AMNESTY INTERNATIONAL
Former Led Zeppelin members singer Robert Plant and guitarist Jimmy Page perform at the Amnesty International Human Rights concert, presented by The Body Shop at Bercy Stadium, Paris. The concert is aid of of the 50th anniversary of the Universal Declaration of Human Rights. (Photo by Peter Jordan - PA Images/PA Images via Getty Images)

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AMNESTY INTERNATIONAL
Former Led Zeppelin members singer Robert Plant and guitarist Jimmy Page perform at the Amnesty International Human Rights concert, presented by The Body Shop at Bercy Stadium, Paris. The concert is aid of of the 50th anniversary of the Universal Declaration of Human Rights. (Photo by Peter Jordan - PA Images/PA Images via Getty Images)

The Paris Concert for Amnesty International (1999)

https://youtu.be/etNV9YnQC1k

01. Get Up, Stand Up (Gabriel, Chapman, Springsteen, N'Dour) 02. Baba (Morissette) 03. Hand in My Pocket (Morissette) 04. Thank U (Morissette) 05. Medley (Kassiv') 06. Se Dam Bon Jou (Kassiv') 07. Black White (Asian Dub Foundation) 08. Buzzin' (Asian Dub Foundation) 09. Free Satpal Ram (Asian Dub Foundation) 10. Signal to Noise (Peter Garbiel with Youssou N'Dour) 11. In Your Eyes (Peter Garbiel with Youssou N'Dour) 12. New Beginning (Tracy Chapman) 13. Fast Car (Tracy Chapman) 14. Baby I Can Hold You (Tracy Chapman) 15. No Surrender (Bruce Springsteen) 16. Born in the USA (Bruce Springsteen) 17. Working on the Highway (Bruce Springsteen) 18. When the World Was Young (Jimmy Page and Robert Plant) 19. Babe I'm Gonna Leave You (Jimmy Page and Robert Plant) 20. Gallows Pole (Jimmy Page and Robert Plant) 21. Rock and Roll (Jimmy Page and Robert Plant) 22. You're Still the One (Shania Twain) 23. Black Eyes, Blue Tears (Shania Twain) 24. Karma Police (Radiohead) 25. Bones (Radiohead) 26. Paranoid Android (Radiohead) 27. Shaking the Tree (Youssou N'Dour with Peter Gabriel) 28. 7 Seconds (N'Dour, Gabriel, Chapman and Jocelyn Beroard) Peter Gabriel, Bruce Springsteen, Alanis Morissette, Tracy Chapman, Jimmy Page and Robert Plant, Shania Twain, Radiohead, Kassiv', Asian Dub Foundation e Youssou N'Dour.

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Former Led Zeppelin members singer Robert Plant and guitarist Jimmy Page perform at the Amnesty International Human Rights concert, presented by The Body Shop at Bercy Stadium, Paris. The concert is aid of of the 50th anniversary of the Universal Declaration of Human Rights. (Photo by Peter Jordan - PA Images/PA Images via Getty Images)

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The Paris Concert for Amnesty International (1999)

https://youtu.be/etNV9YnQC1k

https://youtu.be/DQfouYE7kEM

https://youtu.be/UNwp-zq_XGo

https://youtu.be/muGN_1N_ykI

https://youtu.be/7VUd2xZmoB8

01. Get Up, Stand Up (Gabriel, Chapman, Springsteen, N'Dour) 02. Baba (Morissette) 03. Hand in My Pocket (Morissette) 04. Thank U (Morissette) 05. Medley (Kassiv') 06. Se Dam Bon Jou (Kassiv') 07. Black White (Asian Dub Foundation) 08. Buzzin' (Asian Dub Foundation) 09. Free Satpal Ram (Asian Dub Foundation) 10. Signal to Noise (Peter Garbiel with Youssou N'Dour) 11. In Your Eyes (Peter Garbiel with Youssou N'Dour) 12. New Beginning (Tracy Chapman) 13. Fast Car (Tracy Chapman) 14. Baby I Can Hold You (Tracy Chapman) 15. No Surrender (Bruce Springsteen) 16. Born in the USA (Bruce Springsteen) 17. Working on the Highway (Bruce Springsteen) 18. When the World Was Young (Jimmy Page and Robert Plant) 19. Babe I'm Gonna Leave You (Jimmy Page and Robert Plant) 20. Gallows Pole (Jimmy Page and Robert Plant) 21. Rock and Roll (Jimmy Page and Robert Plant) 22. You're Still the One (Shania Twain) 23. Black Eyes, Blue Tears (Shania Twain) 24. Karma Police (Radiohead) 25. Bones (Radiohead) 26. Paranoid Android (Radiohead) 27. Shaking the Tree (Youssou N'Dour with Peter Gabriel) 28. 7 Seconds (N'Dour, Gabriel, Chapman and Jocelyn Beroard) Peter Gabriel, Bruce Springsteen, Alanis Morissette, Tracy Chapman, Jimmy Page and Robert Plant, Shania Twain, Radiohead, Kassiv', Asian Dub Foundation e Youssou N'Dour.

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DENVER, CO - SEPTEMBER 30: Guitarist Jimmy Page and Singer Robert Plant, late of the rock band "Led Zeppelin", perform onstage at the Fiddler's Green on September 30, 1995 in Denver, Colorado. (Photo by Larry Hulst/Michael Ochs Archives/Getty Images)

DENVER, CO - SEPTEMBER 30: Guitarist Jimmy Page and Singer Robert Plant, late of the rock band "Led Zeppelin", perform onstage at the Fiddler's Green on September 30, 1995 in Denver, Colorado. (Photo by Larry Hulst/Michael Ochs Archives/Getty Images)

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AUSTRALIA - JANUARY 01: Photo of Jimmy PAGE and PAGE & PLANT and Robert PLANT and LED ZEPPELIN; L-R: Robert Plant, Jimmy Page of Led Zeppelin performing live onstage (Photo by Bob King/Redferns)

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https://www.rollingstone.it/musica/tutti-i-dischi-di-robert-plant-dal-peggiore-al-migliore/533623/#undici
Chiusa l'avventura coi Led Zeppelin, Plant ha flirtato con il synth pop, ha fatto hard rock, ha suonato blues americano e africano, ha rievocato folk e psichedelia. Ma quali sono i suoi album più riusciti?
La sera del 10 dicembre del 2007, sul palco della O2 Arena di Londra accanto a Jimmy Page, John Paul Jones e Jason Bonham, Robert Plant aveva puntati addosso gli occhi adoranti del mondo, 20 mila fortunati spettatori – fan, rock star, celebrities, addetti ai lavori – accorsi all’Ahmet Ertegun Tribute Concert per assistere con il fiato sospeso alla prima rimpatriata dei Led Zeppelin in quasi trent’anni. Un evento mediatico di proporzioni enormi, con 20 milioni di richieste di biglietti pervenute on line e una pressione difficile da reggere per i musicisti: subito dopo lo show il cantante si dileguò, rifugiandosi in un anonimo ristorante turco di Chalk Farm Road, periferia nord della capitale inglese, per scaricare stress e adrenalina davanti a un piatto di hummus e a mezza bottiglia di vodka. Il 22 dicembre del 2019, prima che il blocco totale dei concerti mandasse all’aria il suo calendario di impegni per il nuovo anno, lo si è visto in azione alla Town Hall di Birmingham in un concerto di basso profilo: stavolta molto più rilassato e a fianco dei Saving Grace, quartetto di semisconosciuti innamorati come lui del blues, del folk angloamericano e della musica acustica con cui si esibisce nei club e in piccoli teatri senza alcun clamore pubblicitario.

La si potrebbe leggere come la malinconica parabola discendente di una rock star sul viale del tramonto, ma è tutt’altra cosa perché l’ultima impresa all’insegna dell’understatement di Mr. Plant dice molto della sua personalità volitiva e imprevedibile, della sua natura di uomo e artista irrequieto e curioso. Tetragono alle offerte multimilionarie e ricorrenti di chi (non ultimo lo stesso Page) vorrebbe rimettere in piedi una volta ancora i Led Zeppelin, sempre attento ad anteporre le sue priorità esistenziali e la ricerca di nuovi stimoli alle lusinghe del music business, sistematicamente impegnato a demolire la figurina stereotipata del dio dorato, l’icona sexy dalla voce deflagrante che aveva il mondo ai suoi piedi.

Ci sono corsi e ricorsi, nel cammino tutto stop e ripartenze del vocalist di West Bromwich la cui carriera solista viene oggi riassunta da Digging Deep: Subterranea, doppio CD retrospettivo nato sulla scia di una omonima e apprezzata serie di podcast e confezionato pescando da tutto il suo back catalog (escluse le collaborazioni con Jimmy Page e con Alison Krauss, e il mini album degli Honeydrippers) con tre titoli inediti inclusi tra i 30 brani selezionati. Primo ex Zeppelin a reagire al torpido sbigottimento che colse la band dopo la morte di John Bonham, fin dal primo album pubblicato a proprio nome e dai primi concerti senza i vecchi compagni, all’alba degli anni ’80, Percy ha messo in chiaro l’intenzione di voltare pagina. In seguito, è vero, il repertorio storico del quartetto è rientrato nelle scalette dei suoi show: ma sempre reinventato, rielaborato e rigurgitato con modalità che a volte sconcertano chi viene ad ascoltarlo indossando magliette con i simboli runici di IV o il logo dell’etichetta Swan Song.

Nei dischi – escludendo il ricongiungimento con Page celebrato a metà anni ’90 con il progetto No Quarter/Unledded – se n’è tenuto alla larga cercando e trovando altre strade. Ha flirtato con il synth pop e con l’elettronica, è tornato a strizzare l’occhio all’hard rock dialogando con chitarristi abili e virtuosi che nello stile richiamavano spesso l’ingombrante predecessore. Ha recuperato sigle utilizzate nel suo passato recente e remoto – Honeydrippers, Band Of Joy – per progetti una tantum e messo in piedi nuove, agguerrite band – gli Strange Sensation, poi evolutisi nei Sensational Space Shifters – per tornare ad antichi amori e coltivare infatuazioni più recenti. L’r&b e il rockabilly degli anni ’50 e la psichedelia californiana dei Sixties, il blues di Chicago e quello del Mali, la grande canzone d’autore americana e la musica del deserto maghrebino, il folklore delle Marche gallesi e quello degli Appalachi statunitensi. Sfoggiando, senza pedanteria, una immensa passione e cultura musicale coltivate in decenni di ricerche e di ascolti voraci.

Squisito interprete di cover, riconosce i suoi limiti autorali e per questo predilige da sempre il lavoro di squadra mostrando un fiuto particolare nella scelta dei collaboratori, si tratti del nashvilliano Buddy Miller o di Justin Adams, inglese cresciuto in Egitto che tanta world music gli ha fatto scoprire. Con altrettanta intelligenza, ha saputo fare i conti con l’usura delle sue, un tempo poderose, corde vocali trovando nuove sfumature timbriche e toni più contenuti in una voce che resta inconfondibile ed emozionante, capace di sorprendere per duttilità ed eleganza di fraseggio in uno straordinario disco di Americana come Raising Sand, inciso in coppia con la star del bluegrass Alison Krauss e con T Bone Burnett in cabina di regia (album dell’anno e cinque premi complessivi ai Grammy 2009, oltre un milione di copie vendute nei soli Stati Uniti e probabilmente la cosa migliore da lui incisa nel dopo Zeppelin).

È un provinciale delle Midlands inglesi ancora disposto a sorprendersi e un disincantato cittadino del mondo, Robert Plant. Una icona del rock perfettamente a suo agio nei panni dell’anti star. Un’eccezione quasi unica, tra i sopravvissuti del classic rock che continuano a ripetere se stessi cavalcando l’onda retro-maniaca di questi anni. Un hippie impenitente incapace di star fermo, un’anima inquieta che, a 72 anni suonati, non ne vuole sapere di scrivere un’autobiografia da tanti richiesta «perché c’è ancora tanto da fare e certe cose è meglio tenerle per sé». Sempre in ebollizione, oggi tiene il piede in più scarpe – i Saving Grace, i Sensational Space Shifters, i Band of Joy in procinto di pubblicare un secondo album anticipato da un pezzo della nuova antologia – e preannuncia una nuova impresa a fianco dell’angelica Krauss, mentre con il vecchio amico Jimmy (ultimo progetto comune l’incerto Walking Into Clarksdale nel 1998) le uniche occasioni d’incontro sembrano confinate a premi, serate di gala e conferenze stampa di lancio di qualche operazione celebrativa (che lui, Robert, affronta sempre con ironico distacco e nonchalance).

L’ascolto di Digging Deep: Subterranea spinge a riascoltare e approfondire i dischi di cui rappresenta una sintesi e una chiave di lettura: non tutti di primissimo livello, in parte anche dimenticabili, ma sempre – dal peggior titolo al migliore – contraddistinti da un coraggio e da una voglia di rimettersi in gioco che non possono non suscitare rispetto e ammirazione.

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Robert Plant, sensualità hard rock

Un artista dal timbro unico, potente, graffiante e allo stesso tempo delicato, pervaso da una sensualità immortale, fortemente voluto da Jimmy Page per dare parole e voce alla musica del nascente hard rock dei Led Zeppelin

Le sue origini sono britanniche, Robert nasce nel West Midlands e cresce all’interno di un nucleo familiare che non approva il suo intenso amore per la musica. Per questo motivo, a diciassette anni va via di casa per inseguire i suoi sogni e per immergersi totalmente nell’apprendimento e nella conoscenza del blues. Fino a quando, nel 1965, durante la sua militanza nei The Crawing King Snakes, incontra un tanto gioviale quanto fenomenale batterista dal nome di John Bonham. Tra i due si crea un legame profondissimo, un’amicizia che sarà destinata a durare nel tempo per la loro affinità musicale e umana. Suonano insieme anche nella Band of Joy, nel ’67, esperienza in cui fondono il loro amato blues con le nuove vibrazioni psichedeliche che arrivavano dalla West Coast californiana.

Plant, nel mentre, è comunque alle prese con una turbinosa serie di collaborazioni. Tra queste, quella con i Hobbstweedle, un gruppo folk rock che univa blues, elementi psichedelici e tematiche connesse a Il Signore degli Anelli di Tolkien, un’opera di cui è un grande appassionato. Ma presto, una realtà più concreta avrebbe bussato alla sua porta. È durante la prima metà del 1968 che il chitarrista Jimmy Page è alla ricerca di un cantante adatto al sound del suo nuovo gruppo. Page viene a sapere che ce n’è uno dal carisma impressionante e dalla voce estremamente blues. A Birmingham assiste a una performance di Robert, ne rimane così impressionato che gli propone di raggiungerlo nella sua abitazione galleggiante a Londra per parlare di un innovativo progetto musicale. I due trascorrono alcuni giorni immersi nell’ascolto di vecchi dischi blues e folk, si confrontano sul nuovo suono e sull’impatto che il rock avrebbe dovuto dare negli anni Settanta, e propongono idee senza riserve. Era l’inizio di un’incredibile alchimia che avrebbe portato ad una epocale collaborazione. Il 21 ottobre di quell’anno Plant diventa padre di Carmen Jane, e pochi giorni dopo, durante le sessioni di registrazione di Led Zeppelin I, sposa la sua compagna indiana Maureen Wilson. Una tranquillità completamente sconvolta dal clamoroso successo della band: vita on the road

Plant diventa un sex symbol senza precedenti, con le sue pose e i suoi atteggiamenti sfrontati al limite dell’osceno, con la sua voce dotata di un’unica e selvaggia sensualità, i suoi abiti aderenti e la sua lunghissima criniera di lucenti riccioli biondi. La sua carriera è impegnativa, lo costringe spesso ad allontanarsi da casa, ma non gli impedisce di coronare il sogno di Maureen e avere un secondo figlio nell’aprile del ‘71, Karac Pendragon.📷

Qualche anno più tardi per Robert arriva un’operazione alle corde vocali per via di alcuni noduli. Una battuta d’arresto che comporterà gravi ripercussioni sulla sua incredibile voce che, col passare del tempo cambia livello di estensione e timbrica. E ancora, altro brutto imprevisto nell’agosto del ’75 quando viene coinvolto, insieme alla sua famiglia e alla figlia di Page, in un incidente. La convalescenza e la riabilitazione di Plant, sulla sedia a rotelle, ritardano l’inizio del tour e condizionano le vendite del nuovo disco, a causa della poca promozione dal vivo e della generale debolezza delle composizioni. La caparbia volontà del frontman riceve il colpo di grazia il 26 luglio ’77, con la tragica notizia della prematura morte del piccolo Karac, forse per un’infezione. I Led Zeppelin cancellano la tournèe e Robert si chiude in sè stesso arrivando a meditare anche un ritiro dalle scene. Le sorti del gruppo restano in sospeso sino al maggio successivo, quando i componenti si riuniscono al Castello di Clearwell per discutere sul da farsi: nuove registrazioni verso fine ’78 e un nuovo tour. Un bel periodo coronato con l’avvio del 1979, che regala a Robert e Maureen la nascita di un altro figlio, Logan Romero.

Nonostante il doloroso scioglimento dei Led Zeppelin nel 1980, a seguito della morte di Bonham, Plant non ha mai smesso di fare musica. Lui che ha introdotto radicali innovazioni non solo nello stile ma anche nelle tecniche di scrittura dei testi e nelle tematiche trattate, con quell’intuitivo accostare testi oscuri e mistici a esoterismo e filosofia. E di questa fusione, i Led Zeppelin sono i primi artefici. Perché l’hard rock epico non si era ancora visto, e non era altro che il punto di partenza per quella corrente heavy ed epic metal che sarebbe arrivata nei decenni successivi.

  1. Un incredibile esponente del carisma e della sensualità emanati da una voce cambiata, vissuta, ma pur sempre fantastica.
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Robert Plant joins Rockpile for a steaming version of Little Sister at the Concerts for the People of Kampuchea event, filmed at Hammersmith Odeon, London, UK on December 29, 1979. "Concert For Kampuchea" https://youtu.be/ylt5i8srOPI Robert Plant - Little Sister 1979..in un intervallo dopo il concerto live dei LED..del 1979 gli fu chiesto di partecipare..prima di cominciare poi il tour 1980 e questa è veramente una chicca stratosferica.. https://youtu.be/htGxkpt64ho?list=RDhtGxkpt64ho

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Robert Plant joins Rockpile for a steaming version of Little Sister at the Concerts for the People of Kampuchea event, filmed at Hammersmith Odeon, London, UK on December 29, 1979.

"Concert For Kampuchea"

https://youtu.be/ylt5i8srOPI

Robert Plant - Little Sister 1979..in un intervallo dopo il concerto live dei LED..del 1979

gli fu chiesto di partecipare..prima di cominciare poi il tour 1980

e questa è veramente una chicca stratosferica..

https://youtu.be/htGxkpt64ho?list=RDhtGxkpt64ho

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..e per ricordare che Robert è stato operato a noduli alle corde vocali nel 1974 cosa assai abituale in cantanti che hanno e usano tonalità quasi a freddo nel cantare
,infatti i primi concerti negli stati uniti del 1975 ha fatto un pò fatica..ma poi..cambiando cure e svariati dottori è riuscito a ritrovare equilibrio..
cosa che negli agli inizi anni 90 lo vede ancora in difficoltà, con l'aggravante che gli fu predetto che doveva smettere di cantare perchè avrebbe perso la voce,
ma facendo leva su professionisti più competenti e sulla "ginnastica vocale" come si chiama in gergo, ha scongiurato tutto ciò...
certo la sua voce ha calato di un tono..ma la potenza di estensione è incredibilmente eterogenea..anzi in alcuni vibrati più profonda..
lui è sempre stato capace di modulare la sua timbrica come nessun altro ha mai fatto..cantanti versatili come lui non ce ne sono..

a parte quel mio mito d'anima e di cuore che è Michael Jackson..due genialità e talenti stratosferici..diversi fra loro..
ma unici nel loro genere...

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Since I've been loving you from No Quarter: Jimmy Page and Robert Plant Unledded with the London Metropolitan Orchestra Vocals: Robert Plant...

https://youtu.be/wZEwimJ3GZE

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Led Zeppelin perform 'Rock And Roll' live at Knebworth in 1979

https://youtu.be/QM5NkLnVzVY

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Robert Plant # The Early Years Robert Plant esordi prima di LED ZEPPELIN https://youtu.be/-NWJ827VaII

Robert Plant # The Early Years Robert Plant esordi prima di LED ZEPPELIN

https://youtu.be/-NWJ827VaII

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Robert Plant # The Early Years Robert Plant esordi prima di LED ZEPPELIN https://youtu.be/-NWJ827VaII

Robert Plant # The Early Years Robert Plant esordi prima di LED ZEPPELIN

https://youtu.be/-NWJ827VaII

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Led Zeppelin - Bring It On Home (Live at Royal Albert Hall 1970)

https://youtu.be/uX5yhpO52AA

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Robert Plant - You Shook Me - Montreux 1993

https://youtu.be/C-mdsCKSjwE

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Robert Plant - Going to California [Montreux - 1993]

https://youtu.be/9_AdKGIC9gA

Robert Plant - Montreux 1993 (Fate of Nations) concerto live

https://youtu.be/mNQXoA_p9wY

https://youtu.be/mNQXoA_p9wY

https://youtu.be/omOdO0giuCg

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Robert Plant..2006

..uno sguardo che "blocca"..e ti dice "attenta...ti osservo..

è magnetismo.. arriva dritto..

sempre ...

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Album: Manic Nirvana Rilasciato: 19 marzo 1990 Video: Jockey Club Paraguayo, Asunción Paraguay, 19 marzo 2015 Robert Anthony Plant, CBE (nato il 20 agosto 1948 a West Bromwich) è un musicista, cantante e autore di canzoni inglese meglio conosciuto come cantante e paroliere della rock band Led Zeppelin. Una gamma vocale potente e ampia (particolarmente evidente nella sua voce acuta) gli ha dato una carriera da solista di successo che dura da oltre 30 anni. Plant è considerato uno dei più grandi cantanti nella storia del rock and roll; ha influenzato altri cantanti rock come Freddie Mercury, Axl Rose e Chris Cornell. Nel 2006, la rivista Heavy Metal Hit Parader ha nominato Plant il "Greatest Metal Vocalist of All Time". Nel 2009, Plant è stata votata "la più grande voce del rock" in un sondaggio condotto da Planet Rock. Nel 2008, gli editori di Rolling Stone lo hanno classificato al 15 ° posto nella loro lista dei 100 migliori cantanti di tutti i tempi. Nel 2011, i lettori di Rolling Stone hanno classificato Plant il più grande di tutti i cantanti principali. https://youtu.be/crTtQq3Exc0

Album: Manic Nirvana

Rilasciato: 19 marzo 1990

Video: Jockey Club Paraguayo, Asunción Paraguay, 19 marzo 2015

Robert Anthony Plant, CBE (nato il 20 agosto 1948 a West Bromwich) è un musicista, cantante e autore di canzoni inglese meglio conosciuto come cantante e paroliere della rock band Led Zeppelin. Una gamma vocale potente e ampia (particolarmente evidente nella sua voce acuta) gli ha dato una carriera da solista di successo che dura da oltre 30 anni. Plant è considerato uno dei più grandi cantanti nella storia del rock and roll; ha influenzato altri cantanti rock come Freddie Mercury, Axl Rose e Chris Cornell. Nel 2006, la rivista Heavy Metal Hit Parader ha nominato Plant il "Greatest Metal Vocalist of All Time". Nel 2009, Plant è stata votata "la più grande voce del rock" in un sondaggio condotto da Planet Rock. Nel 2008, gli editori di Rolling Stone lo hanno classificato al 15 ° posto nella loro lista dei 100 migliori cantanti di tutti i tempi. Nel 2011, i lettori di Rolling Stone hanno classificato Plant il più grande di tutti i cantanti principali.

https://youtu.be/crTtQq3Exc0

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Watching You - (Robert Plant) LIVE

https://youtu.be/yrRB2CTuOTk

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Led Zeppelin - Going to California - Live Earls Court 1975 (Full Performance)

https://youtu.be/rSfpwuUauwI

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Led Zeppelin - Going to California - Live Earls Court 1975 (Full Performance)

https://youtu.be/rSfpwuUauwI

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Led Zeppelin - Going to California - Live Earls Court 1975 (Full Performance)

https://youtu.be/rSfpwuUauwI

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Led Zeppelin - Going to California - Live Earls Court 1975 (Full Performance)

https://youtu.be/rSfpwuUauwI

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Led Zeppelin - Going to California - Live Earls Court 1975 (Full Performance)

https://youtu.be/rSfpwuUauwI

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https://youtu.be/IasJ3oTSBNI

When The Levee Breaks - Led Zeppelin live at Brussels (1/12/1975)

https://youtu.be/IasJ3oTSBNI

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https://youtu.be/HhGHbHJWXSY

https://youtu.be/SC98cVBJ784

Led Zeppelin - Live in Houston, TX - May 21, 1977 (

https://youtu.be/lv_RienN_64

Nel '77 decisero di aprire con The Song Remains the Same, che, se sia Percy che Jimmy stanno bene, è una delle migliori introduzioni di sempre! Quando escono le prime note è già un vero spasso! La qualità della tavola armonica ti aiuta ad ascoltare l'alambicco di Jonesy e la batteria di Bonzo, in cui entrambi sono i maghi dello spettacolo; Ti dirò, le uniche cose a cui ho prestato attenzione, soprattutto, in questo spettacolo sono stati quei due magnifici musicisti; A Sick Again Bonzo è una vera macchina, inoltre, il basso di Jonesy ha rimosso completamente la necessità di una chitarra ritmica! (Se mai ce ne fosse uno)

È solo durante Nobody's Fault But Percy's, noterai che Robert ha avuto alcuni piccoli problemi con la sua voce, ma sembrava averli superati entro la fine della performance

Sia Nobody's Fault But Mine che In My Time of Dying sono ora accreditati come "Blues act from the turn of the century, with a bit of Zepp on it", la definizione perfetta per queste due tracce; Su entrambi Bonzo è una vera macchina, se hai mai dubitato di lui, cosa che io dubito tu abbia mai fatto, ascolta quelle; In seguito una versione potente e sorprendente di SIBLY (da quando ho amato, faresti meglio a fare attenzione, più tardi lo chiamerò SIBLY tutto il tempo hahahaha)

Nonostante abbia brillato durante lo spettacolo fino ad ora, No Quarter è stato il tempo reale di Jonesy per farlo; 25 minuti di pura eccitazione, più una speciale jam blues della band (dopo questa lunga jam in realtà dimentichi quale canzone stavano suonando per primo)

Un punto di forza del '77 è che Percy sembrava sempre più rilassato e per niente preoccupato quando si esibiva, di solito divagando alcune battute e divagando alcuni discorsi divertenti (A questo spettacolo, la morte di suo figlio era a un mese di distanza: /); Se ascolti completamente questo, vedrai che da Ten Years Gone alla fine del set acustico menziona e scherza con Jonesy circa 7 volte

Dopo un breve discorso, viene riprodotta una bellissima versione di Ten Years Gone, e una molto speciale per me, dato che è la prima volta che sento la `` Turchia '' a tre manici di Jonesy (secondo Percy, è un tacchino , ascoltalo, si sta divertendo!)

Quindi, abbiamo il set acustico! È passato un po 'di tempo dall'ultima volta che non l'avevo ascoltato dal vivo, ma è sempre una grande parte dello spettacolo; The Battle of Evermore, con Jonesy che canta, non ha prezzo, Going to California non è come le versioni del '72, ma è comunque molto bello; C'è una presa in giro di Custard Pie di Jimmy e Robert prima di un cortometraggio Black Country Woman e un grande Bron-Y-Aur Stomp

Da quando ho avuto la spiacevole esperienza di ascoltare Tempe '77 sono stato traumatizzato con Achilles Last Stand suonato dal vivo, ma mentre lo ascoltavo il trauma scompare, e mi sono reso conto che Jimmy cullava! (Achille continuava a stare in piedi!)

Stairway, secondo lo stesso Percy, non aveva bisogno di presentazioni, e davvero no; Ha cantato molto bene e la strumentale è perfetta!

Per il bis più insolito che abbia mai sentito suonare i Led, una delle migliori versioni che ho sentito da un po 'di tempo di Rock And Roll, che non credo davvero dovrebbe essere suonato come bis, più come intro, e Trampled Sotto i piedi

Godere!

* Jonesy è la cosa principale a cui ho prestato attenzione in questo spettacolo, ecco perché l'immagine selezionata per il caricamento è sua, te lo meriti Jonesy!

* Dopo Sick Again Percy spiega il loro ritardo dicendo "Mi dispiace per il ritardo, ma c'era del cibo nel camerino"

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https://youtu.be/HhGHbHJWXSY

https://youtu.be/SC98cVBJ784

Led Zeppelin - Live in Houston, TX - May 21, 1977 (

https://youtu.be/lv_RienN_64

Nel '77 decisero di aprire con The Song Remains the Same, che, se sia Percy che Jimmy stanno bene, è una delle migliori introduzioni di sempre! Quando escono le prime note è già un vero spasso! La qualità della tavola armonica ti aiuta ad ascoltare l'alambicco di Jonesy e la batteria di Bonzo, in cui entrambi sono i maghi dello spettacolo; Ti dirò, le uniche cose a cui ho prestato attenzione, soprattutto, in questo spettacolo sono stati quei due magnifici musicisti; A Sick Again Bonzo è una vera macchina, inoltre, il basso di Jonesy ha rimosso completamente la necessità di una chitarra ritmica! (Se mai ce ne fosse uno)

È solo durante Nobody's Fault But Percy's, noterai che Robert ha avuto alcuni piccoli problemi con la sua voce, ma sembrava averli superati entro la fine della performance

Sia Nobody's Fault But Mine che In My Time of Dying sono ora accreditati come "Blues act from the turn of the century, with a bit of Zepp on it", la definizione perfetta per queste due tracce; Su entrambi Bonzo è una vera macchina, se hai mai dubitato di lui, cosa che io dubito tu abbia mai fatto, ascolta quelle; In seguito una versione potente e sorprendente di SIBLY (da quando ho amato, faresti meglio a fare attenzione, più tardi lo chiamerò SIBLY tutto il tempo hahahaha)

Nonostante abbia brillato durante lo spettacolo fino ad ora, No Quarter è stato il tempo reale di Jonesy per farlo; 25 minuti di pura eccitazione, più una speciale jam blues della band (dopo questa lunga jam in realtà dimentichi quale canzone stavano suonando per primo)

Un punto di forza del '77 è che Percy sembrava sempre più rilassato e per niente preoccupato quando si esibiva, di solito divagando alcune battute e divagando alcuni discorsi divertenti (A questo spettacolo, la morte di suo figlio era a un mese di distanza: /); Se ascolti completamente questo, vedrai che da Ten Years Gone alla fine del set acustico menziona e scherza con Jonesy circa 7 volte

Dopo un breve discorso, viene riprodotta una bellissima versione di Ten Years Gone, e una molto speciale per me, dato che è la prima volta che sento la `` Turchia '' a tre manici di Jonesy (secondo Percy, è un tacchino , ascoltalo, si sta divertendo!)

Quindi, abbiamo il set acustico! È passato un po 'di tempo dall'ultima volta che non l'avevo ascoltato dal vivo, ma è sempre una grande parte dello spettacolo; The Battle of Evermore, con Jonesy che canta, non ha prezzo, Going to California non è come le versioni del '72, ma è comunque molto bello; C'è una presa in giro di Custard Pie di Jimmy e Robert prima di un cortometraggio Black Country Woman e un grande Bron-Y-Aur Stomp

Da quando ho avuto la spiacevole esperienza di ascoltare Tempe '77 sono stato traumatizzato con Achilles Last Stand suonato dal vivo, ma mentre lo ascoltavo il trauma scompare, e mi sono reso conto che Jimmy cullava! (Achille continuava a stare in piedi!)

Stairway, secondo lo stesso Percy, non aveva bisogno di presentazioni, e davvero no; Ha cantato molto bene e la strumentale è perfetta!

Per il bis più insolito che abbia mai sentito suonare i Led, una delle migliori versioni che ho sentito da un po 'di tempo di Rock And Roll, che non credo davvero dovrebbe essere suonato come bis, più come intro, e Trampled Sotto i piedi

Godere!

* Jonesy è la cosa principale a cui ho prestato attenzione in questo spettacolo, ecco perché l'immagine selezionata per il caricamento è sua, te lo meriti Jonesy!

* Dopo Sick Again Percy spiega il loro ritardo dicendo "Mi dispiace per il ritardo, ma c'era del cibo nel camerino"

Robert Plant and Pearl Jam - Fool in the Rain Live

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Robert Plant and Pearl Jam - Fool in the Rain Live

https://youtu.be/CCMkWgIkk3Y

https://youtu.be/7lRyJRQOaiE

  1. LA CANZONE IN CUI JOHN BONHAM DIMOSTRA DI ESSERE UN FENOMENO

Ma allora quale è la canzone dei Led Zeppelin in cui John Bonham ha dato il meglio di sè, secondo Robert Plant? Il cantante del gruppo ha definito il pezzo “The Crunge” come la canzone che vede John Bonham dare il suo 200% tirando fuori dal cilindro una cosa straordinaria. “The Crunge” è tratto da Houses of the Holy del 1973 ed è nota come una canzone in stile James Brown con un insolito tempo in 5/4. Si tratta di una canzone piuttosto particolare ma che Plant ama tantissimo.


LE PAROLE DI ROBERT PLANT

“È davvero un pezzo molto bello e quello che suono Bonzo è fantastico, soprattutto la grancassa. Il suo contributo è davvero molto coerente ed estremo allo stesso punto e purtroppo davvero sottovalutato. Ci sono tanti mood diversi in quello che suona, bastava al tempo mettere solo una parte riempitiva di batteria. Ma quando ha iniziato a suonare…”. Inutile dire che Robert era innamorato del lavoro di Bonzo.

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https://youtu.be/h6tVzrfnEXQ

Led Zeppelin 1975-03-12 Long Beach Arena CA

The Crunge

https://www.r3m.it/led-zeppelin-robert-plant-ho-amato-la-batteria-di-john-bonham-nella-canzone/?fbclid=IwAR0EjZht6PC2RL21r4Io3RrOYqvSbKoh12hKNWBLYZqB2yETTqD90FmgFmM

https://youtu.be/lqub8fRn3w8
This is a clip from a 1985 UK charity gig performed by Robert Plant. Band includes Robbie Blunt, Richie Haywood and a few others.
Robert Plant - Georgia On My Mind

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https://youtu.be/lqub8fRn3w8
This is a clip from a 1985 UK charity gig performed by Robert Plant. Band includes Robbie Blunt, Richie Haywood and a few others.
Robert Plant - Georgia On My Mind

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A cover of the famous Ray Charles song, played live once during the 1973 tour. This was improvised while Jimmy has a broken guitar string replaced.

A cover of the famous Ray Charles song, played live once during the 1973 tour. This was improvised while Jimmy has a broken guitar string replaced.

RARE SONG* Led Zeppelin: Georgia on My Mind

A cover of the famous Ray Charles song, played live once during the 1973 tour. This was improvised while Jimmy has a broken guitar string replaced.

https://youtu.be/jiS6vk201Ys

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https://www.facebook.com/notes/1272661146433149/

LED ZEPPELIN..I PIU’ GRANDI DI TUTTI..UNICI..MITICI..INEGUAGLIABILI

le storie dietro delle foto perle rare

LED ZEPPELIN: RARO BOOTLEG DELLE PROVE PRIMA DEL CONCERTO

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Questo raro estratto che vi proponiamo oggi è sicuramente uno dei più discussi tra gli appassionati dei Led Zeppelin. Si combatte tra chi lo associa alle prove tenutesi al Chicago Auditorium il 6 luglio del 1973, chi invece associa la registrazione a quelle del 17 Gennaio del 1975 al Metropolitan Sports Center in Minneapolis.

Chi sostiene la data più tarda fa notare che la voce di Robert Plant sembra essere chiaramente quella più affaticata della metà dei '70; inoltre, è presente del materiale musicale contenuto poi nell'album Chi sostiene la data più tarda fa notare che la voce di Robert Plant sembra essere chiaramente quella più affaticata della metà dei '70; inoltre, è presente del materiale musicale contenuto poi nell'album Physical Graffiti, pubblicato il mese successivo.
D'altronde, chi invece rimarca l'attribuzione al '73 lo fa sostenendo che comunque molti brani del disco erano già parzialmente strutturati qualche anno prima e difatti nelle registrazioni si sentono strutture per certi versi non ancora "sgrezzate" per come saranno nell'album. In più, lo stato della voce di Plant poteva anche essere un calo temporaneo.

Indipendentemente da chi ha ragione, è sicuramente un documento molto interessante.

https://youtu.be/oXd9lGybKqQ

Led Zeppelin - Soundcheck 1973 Awesome RARE

https://www.musicoff.com/performance/led-zeppelin-raro-bootleg-delle-prove-prima-del-concerto

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https://youtu.be/7gnEYJMZAQk Led Zeppelin at an unknown venue on an unknown date, probably sometime between May and July, 1973. Many dates are speculated, but none are confirmed. This soundcheck recording is everywhere, so I figured I'd do it some justice. I remastered the entire thing, and edited it down to make it as coherent as possible. 0:00 Sugar Baby (Strawberry Jam) [Unknown, probably Page and Plant] 3:22 The Wanton Song {Work in Progress} [Page, Plant] 4:51 The Rover [Page, Plant] 8:55 Night Flight [Jones, Page, and Plant] 11:31 School Days [Chuck Berry] 14:16 Nadine [Chuck Berry] 15:17 Around and Around [Chuck Berry] 18:04 Move On Down the Line [Roy Orbison] 19:41 Please Don't Tease [Cliff Richard] 22:17 Move It [Cliff Richard] 23:39 Dynamite [Cliff Richard] 24:23 Shakin' All Over [Johnny Kidd, Gus Robinson] 26:56 Hungry For Love [Gordon Mills] 28:37 I'll Never Get Over You [Gordon Mills] 30:51 Reelin' and Rockin' [Chuck Berry]

https://youtu.be/7gnEYJMZAQk

Led Zeppelin at an unknown venue on an unknown date, probably sometime between May and July, 1973. Many dates are speculated, but none are confirmed. This soundcheck recording is everywhere, so I figured I'd do it some justice. I remastered the entire thing, and edited it down to make it as coherent as possible. 0:00 Sugar Baby (Strawberry Jam) [Unknown, probably Page and Plant] 3:22 The Wanton Song {Work in Progress} [Page, Plant] 4:51 The Rover [Page, Plant] 8:55 Night Flight [Jones, Page, and Plant] 11:31 School Days [Chuck Berry] 14:16 Nadine [Chuck Berry] 15:17 Around and Around [Chuck Berry] 18:04 Move On Down the Line [Roy Orbison] 19:41 Please Don't Tease [Cliff Richard] 22:17 Move It [Cliff Richard] 23:39 Dynamite [Cliff Richard] 24:23 Shakin' All Over [Johnny Kidd, Gus Robinson] 26:56 Hungry For Love [Gordon Mills] 28:37 I'll Never Get Over You [Gordon Mills] 30:51 Reelin' and Rockin' [Chuck Berry]

https://timtirelli.com/2012/11/14/led-zeppelin-2013-studio-album-reissue-campaign-possibili-outtakes-inediti/

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(LZ Minneapolis tour rehearsals 1975)

FIRST ALBUM:
– “The Bells” (with Steve Winwood)
– “Babe I’m Gonna Leave You” (with Steve Winwood)
– Untitled guitar/keyboard instrumentals
– Unknown soul ballad (mentioned by Page in 2009)
– “Chest Fever” (rehearsed, maybe recorded)
– “Flames” (rehearsed, maybe recorded)
– “As Long As I Have You” (rehearsed, maybe recorded)
– “Fresh Garbage” (possibly rehearsed)
– “Watch Your Step” (rehearsed but probably not recorded)
– “The Train Kept A-Rollin'” (rehearsed but probably not recorded)

https://youtu.be/wmpio0yAzF8

Led Zeppelin-As Long As I Have You Medley part1

Led Zeppelin As Long As I Have You Medley part2

https://youtu.be/TsvzCakdGoM

SECOND ALBUM:
– “Sugar Mama” (June 1969, Morgan Studios)
– rest of Bonham’s solo from “Moby Dick”

https://youtu.be/DF7JEpABl5s

Led Zeppelin-Suga Mama

THIRD ALBUM:
– “Jennings Farm Blues (instrumental electric version of BRON YR AUR STOMP ndtim)” (December 1969, Olympic Studios)
– “Blues Mama” (May 1970, Olympic Studios)
– all-piano-piece by John Paul Jones
– possibly an early version of “Down By The Seaside”
– unknown song titles (at least 17 songs were written for the album, but only 14 are confirmed to have been recorded)

https://youtu.be/MjXV1mYhqZ8

Led Zeppelin - Feel So Bad - That's Alright Mama

FOURTH ALBUM:
– “St. Tristan’s Sword” (1970)
– “Sloppy Drunk” (possibly just an early title for “Boogie With Stu”)
– possibly an early version of “No Quarter”
– unknown song titles (at least 14 songs were written for the album, but only 11 are confirmed to have been recorded)

https://youtu.be/MviBlaTIV-s

HOUSES OF THE HOLY:
– “Slush” (possibly just an early title for “The Rain Song”)

The Rain Song "è una ballata di oltre 7 minuti di lunghezza. Il chitarrista Jimmy Page ha originariamente costruito la melodia di questa canzone nella sua casa di Plumpton, in Inghilterra, dove aveva recentemente installato una console da studio. Un nuovo modello Vista, è stato in parte realizzato dal Pye Mobile Studio che era stato utilizzato per registrare la performance della Royal Albert Hall del 1970 e l'album The Who's Live at Leeds.

Page è stato in grado di portare un arrangiamento completo della melodia, per il quale il cantante Robert Plant ha composto alcuni testi. Questi testi sono considerati dallo stesso Plant la sua migliore performance vocale complessiva. La canzone presenta anche un mellotron suonato da John Paul Jones per aggiungere all'effetto orchestrale, mentre Page suona una chitarra Danelectro.

Sicuramente questa canzone ha il testo più intenso scritto da Plant.

“Tu sei luce del sole nella mia crescita. Sentivo cosi poco calore prima”. Un verso semplice ma proprio per questo devastante, che immortala questa poesia tra le più belle canzoni d’amore mai scritte. E poi, una di quelle melodie che riesce a farti cambiare dimensione…

La leggenda vuole che sia nata per controbattere all’affermazione di George Harrison riguardo il fatto che i Led Zeppelin componessero poche ballad. L’essenza languida e finanche sensuale del brano si trasforma nel finale in un senso di liberazione, un lasciarsi alle spalle “le tenebre” carico di positività e rinnovata saggezza. Ed è su queste sensazioni, su questi ampi spazi carezzati dal vento, dove infelicità e gioia sembrano alternarsi e dipendere da un meccanismo naturale, che anche noi ci lasciamo trasportare, nel personale perseguimento della nostra, unica felicità.

versione acustica, molto emozionante di Plant e Page.

https://youtu.be/Mvw--mNvPXQ


– “Friends” (with the Bombay Symphony Orchestra)
– “Four Sticks” (with the Bombay Symphony Orchestra)

https://youtu.be/BIB2QuHJsdA

1972 Friends Final Mix Take 1 1972 Complete Bombay Sessions

1972 Four Sticks Final Mix Stereo 1972 Complete Bombay Sessions

https://youtu.be/kyOQiOx8fX8

https://youtu.be/kyOQiOx8fX8

PHYSICAL GRAFFITI:
– “Let There Be Drums” (October 1973, Headley Grange)
– “Baby I Don’t Care” (October 1973, Headley Grange)
– “Jailhouse Rock” (October 1973, Headley Grange)
– “One Night” (October 1973, Headley Grange)
– “Don’t Be Cruel” (October 1973, Headley Grange)
– “The Girl Of My Best Friend” (October 1973, Headley Grange)
– “Money Honey” (October 1973, Headley Grange)
– “Summertime Blues” (October 1973, Headley Grange)
– 3 alternate versions of “In The Light” (1973-74, Headley Grange)
– “Swan Song” (February 1974, Headley Grange)
– “Lost In Space” (1973-74)

Rare* Led Zeppelin In The Light *In The Morning*

https://youtu.be/O4OXbiWtArw

Led Zeppelin Physical Graffiti Outtake *Swan Song*

https://youtu.be/w7NP47UKeRE

PRESENCE: da passare su album foto
– “Don’t Start Me Talkin'” (October 1975 rehearsal at SIR Studios)
– “Minnie The Moocher/Tea For One” (October 1975 rehearsals at SIR Studios)

Outtake - Don't Start Me Talking

https://youtu.be/-StOyU2IT4g

IN THROUGH THE OUT DOOR: da passare su album foto
– “Fire” (May 1978 rehearsal at Clearwell Castle)
– unknown song title (brief clip available on bootleg as ‘Polar Studio Fragment’)
– unknown song title (drum track available on bootleg)

Led Zeppelin In Through The Outdoor Sessions (1978)

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Led Zeppelin In Through The Outdoor Sessions (1978)

https://classicrockreview.wordpress.com/category/led-zeppelin-in-through-the-outdoor-sessions/

73:59): All My Love, Fire, Carouselambra, canzone sconosciuta, Wearing And Tearing, Fool In The Rain, Hot Dog, In The Evening, Southbound Suarez, Darlene, Fool In The Rain


In Through The Outdoor Sessions è un'altra eccellente raccolta di outtakes precedentemente disponibili dalle sessioni finali in studio dei Led Zeppelin. La qualità del suono su Boogie Mama è paragonabile alle migliori versioni disponibili di questi nastri, ed è confezionata in un attraente digipack e molto conveniente per il collezionista medio.


Il disco inizia con l'incredibile outtake di "All My Love" registrato a Stoccolma nel novembre 1978. Questa è la ripresa usata per la versione finale, ma manca di sovraincisioni, l'assolo di tastiera nel mezzo e non si dissolve. La sezione finale, che è stata purtroppo modificata, ha un piccolo assolo di chitarra lirico di Jimmy Page.


Le due tracce successive risalgono alle demo di Clearwell Castle del maggio 1978. Questa è stata la prima prova della band degli Zeppelin dalla brusca fine del tour dell'anno precedente a causa della tragedia personale di Robert Plant. È una registrazione amatoriale che contiene la traccia incompiuta "Fire". Questo suona come l'inizio di quella che sarebbe una traccia epica scritta e dominata da Page. è in contrasto con i numeri dominati dalle tastiere che avrebbero formato l'album finale con la forte batteria di Bonham e Page che prendeva il volo nel caos. È simile a "When The Levee Breaks", ed è un peccato che gli Zeppelin non abbiano mai completato la canzone.


Il numero si interrompe per alcune conversazioni prima che il nastro si interrompa. Questa canzone purtroppo non è mai passata oltre il palco delle prove e, per quanto ne sappiamo, non è mai stata registrata in studio.


Ci sono tre riprese del brano di John Paul Jones scritto "Carouselambra". Le tre riprese arrivano fino alla prima sezione. Gli altri due, il ponte a movimento lento suonato sul doppio manico e le sezioni "disco" dal ritmo veloce, non sarebbero stati scritti fino a molto tempo dopo.


Si dice che gli Zeppelin lo abbiano provato per i concerti di Knebworth e il successivo tour estivo in Europa, ma non sono mai arrivati ​​alla scaletta. Si dice anche che questo sarebbe stato presentato nel tour nordamericano tra la fine del 1980 e l'inizio del 1981, ma con la fine della band non lo sapremo mai. Questo è quanto di più vicino abbiamo a una versione live di questo pezzo ed è piacevole sentirlo suonare con abbandono.


Il resto del disco è occupato da mix alternativi di canzoni dalle sessioni di Stoccolma alla fine del 1978 che hanno prodotto In Through The Outdoor a partire dalla "canzone sconosciuta", un frammento di otto secondi di Dio sa cosa.


"Wearing And Tearing" sarebbe stato un EP speciale per commemorare i concerti di Knebworth, ma è stato demolito e non sarebbe stato pubblicato fino a Coda del 1982. Questa è la versione finale del pezzo con un count-in di Bonham e ulteriori interiezioni di Plant durante la canzone.


"Fool In The Rain" inizia con un count-in di Bonham. E Plant, riferendosi al sapore latino della canzone, grida "quartro!" C'è un ulteriore "oh sì" all'inizio, ma mancano il fischio, la voce di Plant al ponte e l'assolo di chitarra.


"Hot Dog" è lo stesso della versione finale tranne che con l'assolo di chitarra mancante e Plant che lancia in divertenti interiezioni come "questo è il mio tipo di musica" e "dai, signor Philips, puoi farlo di nuovo".


"In The Evening" suona noioso e confuso rispetto agli altri. Dal momento che ha la voce, l'assolo di chitarra e le sovraincisioni di voce e chitarra, questo è il prodotto finale ma ha un'introduzione drone piuttosto che quella utilizzata per la ripresa finale.


Questa è una versione molto forte di Boogie Mama. Negli ultimi due anni hanno rilasciato diversi ottimi titoli Zeppelin. In Through The Outdoor Sessions, pur avendo del materiale comune, offre un'ottima presentazione per coloro che potrebbero non averlo già, o per coloro che non possono permettersi i costosi set Empress Valley e Scorpio.

Led Zeppelin May 1978 rehearsal at Clearwell Castle in England da passare su album foto

This is something I found on a website that a friend of mine sent me. A song called Fire. Recorded in May 1978 at Clearwell Castle in England. Rehearsals right before they recorded "In Through the Out Door".

https://youtu.be/FDogYqitoFQ

https://youtu.be/8zKMkVzqH7s

Fire (Say You're Gonna Leave Me) is an outtake from the Clearwell Castle Sessions, recorded in 1978. Led Zeppelin composed and rehearsed some new material of their album In Through the Out Door there in 1978. Years later, this song was used by Jimmy Page for his album The Firm, recorded with his new band. The song's riff became part of Closer, the first track of The Firm self-titled and first album, released in 1985. The powerful Hard Rock style of the song put off to the epic parts of Achilles Last Stand, the best song from Led Zeppelin's album Presence, released in 1976.

https://youtu.be/5RKAAYHjdPY

THE COMPLETE BBC SESSION GIA’ PASSATO SUL ALBUM FOTO

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Provided to YouTube by Rhino Atlantic Whole Lotta Love (Medley) (1/4/71 Paris Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar, Theremin: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Bass Guitar: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Arthur Crudup Writer: Bukka White Writer: Doc Pomus Writer: Jimmy Page Writer: John Bonham Writer: John Lee Hooker Writer: John Paul Jones Writer: Mort Shuman Writer: Robert Plant Writer: Willie Dixon

https://youtu.be/Kap8Oo3agdg

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Travelling Riverside Blues (29/6/69 Top Gear) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Guitar: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant Writer: Robert Johnson

https://youtu.be/AsLxKlmxbV0

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The Girl I Love She Got Long Black Wavy Hair (Live on Tasty Pop Sundae from BBC Sessions) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Guitar: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant Writer: John Paul Jones Writer: John Bonham Writer: John Estes Writer: Willie Dixon Writer: Robert Johnson

https://youtu.be/DEYGDDbeKcY

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You Shook Me (10/8/69 Playhouse Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Pedals Keyboards: John Paul Jones Organ: John Paul Jones Harmonica, Vocals: Robert Plant Writer: J B Lenoir Writer: Willie Dixon

https://youtu.be/bHINZKaHwcM

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Stairway to Heaven (Live: 1/4/71 Paris Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Pedals Keyboards: John Paul Jones Organ: John Paul Jones Electric Piano: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant.

https://youtu.be/BWZ70axkero

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Since I've Been Loving You (1/4/71 Paris Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Pedals Keyboards: John Paul Jones Organ: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant Writer: John Paul Jones

https://youtu.be/MSeviGS1vM4

Led Zeppelin - Live in Bloomington, MN (Jan. 18th, 1975) - NEW SOUNDBOARD PORTIONS

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https://youtu.be/-i5_4CArPL4 già passato su album foto

At long last, a portion of the soundboard for the band's first show of their 1975 North American tour has just come out. This show is notable for occurring before Plant became sick with the flu, and for its unique setlist. Special thanks to TAFCIA for liberating and transferring this soundboard!

0:00 Intro
1:02 The Song Remains the Same
6:18 The Rain Song
14:58 Kashmir
23:49 The Wanton Song (cut)

Bootleg: Led Zeppelin: Wanton Song 1975 Met Center (no label)
Silver CD - EAC - WAV - TLH - FLAC

Due frammenti di una registrazione inedita della performance dei Led Zeppelin del 18 gennaio 1975 a Minneapolis sono emersi online all'inizio di questa settimana.

Non sono state rilasciate registrazioni del pubblico o della tavola armonica dello spettacolo, rendendo gli snippet potenzialmente il primo audio dello spettacolo emerso dal 1975.

Il primo campione mostra Robert Plant che racconta alla folla l'infortunio di Jimmy Page al suo dito. "Jimmy ha avuto la sfortuna di rompersi una delle sue dita ... una delle sue dita", dice, prima dell'inizio di "The Song Remains The Same".

Il secondo esempio include Plant che fa riferimento a "Kashmir", che presumibilmente la band ha appena suonato, e poi introduce "The Wanton Song". Lo snippet termina a metà della canzone.

Recensione di giornali: i Led Zeppelin sono scesi a Minneapolis lo scorso fine settimana e hanno dimostrato a una folla gremita di oltre 20.000 devoti che è ancora la prima band heavy metal rock and roll al mondo.

Il concerto, che ha dato il via al tour nordamericano della band nel 1975, ha segnato la prima apparizione dei Led Zeppelin su questo lato dell'Oceano Atlantico in quasi 18 mesi. Pochi gruppi sono in grado di avvicinarsi al livello di energia che Jimmy Page e la compagnia hanno mantenuto dall'inizio alla fine durante la performance di 2 ore e mezza di Zep. Ancora intatti dopo quasi sette anni insieme come un'unità musicale compatta e coesa, i Led Zeppelin si sono evoluti dai suoi inizi come un gruppo blues pesante, specializzato in prosciutti lunghi serpeggianti in un sofisticato gruppo rock professionale ad alta energia, in grado di vendere fino a 50.000- sede di uno stadio di calcio dopo l'altro tutto da solo, senza il beneficio di un atto di riscaldamento.

Il gruppo è apparso sul palco quasi esattamente all'orario di inizio previsto per le 20:00, con un fragoroso ruggito dalla folla e ha fatto irruzione nel Rock and Roll, guidato dalle linee di chitarra dure e taglienti di Jimmy Page. Con l'eccezione di Moby Dick, la vetrina standard della band per il batterista John Bonham, e un breve estratto di 30 secondi da Whole Lotta Love durante il bis, il gruppo ha limitato la sua attenzione ai suoi album più recenti, Led Zeppelin 4 e Houses Of The Holy, insieme a una serie di selezioni dal suo prossimo LP Physical Grafitti. Il nuovo materiale è stato un punto culminante particolare, in particolare Kashmir, un numero minacciosamente lunatico con alcuni intriganti lavori di sintetizzatore di John Paul Jones e Trampled Underfoot, un rocker in ascesa il cui titolo è molto autoesplicativo. Una tremenda Una tremenda versione di Stairway To Heaven,

È stata la presenza scenica dinamica del gruppo che mi ha colpito più di ogni altra cosa. Questi ragazzi sono totalmente responsabili della situazione in ogni momento, con l'istrionismo vocale travolgente di Plant e il corpo allampanato e biondo (estremamente sexy, secondo la maggior parte delle ragazze con cui ho parlato prima e dopo lo spettacolo) che attira l'attenzione di tutti. . Page è diventato un performer energico ed eccitante, saltellando e scambiando sorrisi consapevoli con Plant mentre lancia una serie di assoli stupendi, ognuno più incredibile del precedente.

Altre chicche per la serata includevano arrangiamenti straordinariamente potenti di When The Levee Breaks e The Song Remains The Same, che, insieme al materiale Physical Graffiti, venivano eseguiti per la prima volta, secondo Plant. Verso la fine, Plant si è scusato con il pubblico perché la band era "arrugginita". Non doveva preoccuparsi: se i Led Zeppelin funzionassero solo a metà velocità, mi sarebbe difficile immaginare quanto sarebbe stata sensazionale questa band in una buona notte!

Durante la sua lunga permanenza in cima alla classifica del rock heavy metal, i Led Zeppelin hanno affrontato e sconfitto le sfide di un numero incalcolabile di pretendenti al suo trono, e se la performance dello scorso sabato è un'indicazione di ciò che verrà, dubito seriamente che esiste una band capace di eguagliare, molto meno di superare, ciò che i Led Zeppelin potrebbero fare nel sonno. Il superbo sistema audio del gruppo e gli effetti di luce colorati, che hanno immerso gli artisti in una varietà Avide di colori intensi; aggiunto considerevolmente all'effetto complessivo. In questa epoca altamente inflazionistica, i Led Zeppelin danno ai suoi fan il valore dei loro soldi e anche di più. Cinque anni fa ho pagato volontariamente $ 10 per un biglietto della diciottesima fila per lo spettacolo del gruppo nello stesso Bloomington Sports Center (1970), la casa del club di hockey del Minnesota North Stars,

Mi sarebbe piaciuto vedere il gruppo suonare più a lungo, e dubito che ci fossero più di una manciata di persone che avrebbero lasciato l'edificio se il gruppo avesse suonato 15 bis nelle prime ore del mattino. - Free Press, 23 gennaio 1975 .

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At long last, a portion of the soundboard for the band's first show of their 1975 North American tour has just come out. This show is notable for occurring before Plant became sick with the flu, and for its unique setlist. Special thanks to TAFCIA for liberating and transferring this soundboard! 0:00 Intro 1:02 The Song Remains the Same 6:18 The Rain Song 14:58 Kashmir 23:49 The Wanton Song (cut) Bootleg: Led Zeppelin: Wanton Song 1975 Met Center (no label) Silver CD - EAC - WAV - TLH - FLAC

https://youtu.be/-i5_4CArPL4

già passato su album

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Most people know the soundboard for this show (known as "Flying Circus") or the excellent matrix by Bluecongo (known as "Four Blocks in the Snow"), but the raw audience source is damn good in and of itself. Stairway once again had to be edited due to copyright. 0:00 Intro 1:46 Rock and Roll 5:26 Sick Again 11:58 Over the Hills and Far Away 21:01 In My Time of Dying 33:14 The Song Remains The Same 38:42 The Rain Song 47:58 Kashmir 57:35 No Quarter 1:16:08 Trampled Underfoot 1:25:16 Moby Dick 1:46:05 Dazed and Confused 2:19:15 Stairway to Heaven (partial) 2:31:38 Whole Lotta Love 2:33:02 Black Dog 2:40:33 Heartbreaker/That's Alright Mama Bootleg: AUD Master Cassette - DAT - CD - SHN

https://youtu.be/b37JWlSJeNY

You're watching Led Zeppelin perform 'I Can't Quit You Baby' in front of a sold out crowd, live at Royal Albert Hall in 1970. già passato su album

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https://youtu.be/u3CYOGFMe1o

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Led Zeppelin - Kashmir (Stereo) già passato su album

https://youtu.be/ffo4tzU0rUc

già passato su album

Bron y Aur Stomp on Led Zeppelin's 1977 tour. CLICK HERE FOR JAZZ 7:53 The concert was shot on film cameras that were not set for the low light levels on stage. The result is both artistic and frustrating at times.

https://youtu.be/goGUv3DKFuk

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https://youtu.be/goGUv3DKFuk

Bron y Aur Stomp on Led Zeppelin's 1977 tour. CLICK HERE FOR JAZZ 7:53 The concert was shot on film cameras that were not set for the low light levels on stage. The result is both artistic and frustrating at times.

già passato su album

25 MAGGIO - EARLS COURT ARENA, LONDRA, REGNO UNITO (DOMENICA, 20:00) Il
DJ Alan "Fluff" Freeman ha presentato la band. L'intero concerto è stato registrato e filmato professionalmente. I frammenti sono stati usati nel video promozionale di "Whole Lotta Love" nel 1997, Latter Days - The Very Best Of Led Zeppelin Volume 2 nel 2000 e DVD nel 2003. l'ultima esibizione in assoluto di Dazed And Confused.
Stairway To Heaven era dedicato alla figlia di Plant: "Carmen - questa canzone è per una bambina che si siede probabilmente chiedendosi di cosa si tratta ... quindi, dov'è il ponte? Beh, Carmen, hai avuto la possibilità di scoprire dove si trova il ponte ... e se lo sai, fammelo sapere dopo lo spettacolo. "
al minuto 2.53.16 la dedica a sua figlia Carmen..

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led zeppelin live 25/05/1975 ful(show completo)

https://youtu.be/IdBYtH6Mmfk

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Led Zeppelin - Immigrant Song - Rehearsal/Practice Tape già passata su album

https://youtu.be/sQxH5Va5YmI

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https://youtu.be/0dgkg_jrCMo

Led Zeppelin - The Wanton Song - Practice Rehearsal Soundcheck Tape già passata su album

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The Wanton Song - Led Zeppelin live in Indianapolis (25/1/1975) già passata su album

hanno iniziato e Percy ha avuto un raffreddore, un terribile terribile e un raffreddore che ha rovinato la vita, Jimmy ha avuto un dito rotto, ..alcuni problemi anche Jonesy e Bonzo

in questo concerto Robert canta in tonalità più bassa, dato che ha un raffreddore ancora fastidioso..

non è stato un ottimo live...in quella sera...Robert lo dice all'inizio che la sua voce ha problemi

https://youtu.be/2O0Cd0nHxe4

Led Zeppelin outtakes/studio sessions già passato su album

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Led Zeppelin outtakes/studio sessions

Robert canta a cappella....
e si vanno un sacco di risate....
parte da solo..poi si aggiunge la chitarra..poi la batteria..
blues all'estrema potenza..
Led Zeppelin outtakes/studio sessions

posto un commento che ho già descritto in altri post....cosa dobbiamo aggiungere?...niente..tutto è nato..tutto si è compiuto..e possiamo dire..solo...c'eravamo..e ci siamo ancora...questa è l'Arte con la A maiuscola..perchè la musica è un patrimonio della intera esperienza umana..a volte io penso che ci siano genialità aliene..nascono..arrivano dritto a compimento dell'intento preposto e ne solcano poi il cammino futuro..

https://youtu.be/-StOyU2IT4g

Led Zeppelin In My Time of Dying già passato su album

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Led Zeppelin In My Time of Dying

Led Zeppelin In My Time of Dying https://youtu.be/B9lBKVjuNFU

Led Zeppelin: Communication Breakdown 5/25/1975 HD già compreso in album foto

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Led Zeppelin: Communication Breakdown 5/25/1975 HD con balletto compreso

Led Zeppelin - Ripartizione della comunicazione live maggio / 25/1975

Robert ha parlato:

Un momento.
Vorremmo farne un altro. Stiamo solo facendo una chiacchierata, se volete scusarci un minuto. Beh, nel frattempo, vedrai che i signori con le camicie bianche passeranno un cappello perché l'attrezzatura e Dennis ci costano così tanto che abbiamo preso, non abbiamo pane per volare via dal paese. Quindi, se vedete arrivare un cappello, metteteci il pane dentro. Qualcuno deve fare soldi da qualche parte. Aspetta un minuto. Stiamo solo provando a pensare se mai avessimo avuto qualche colpo. Non facciamo saltare la nostra immagine facendo due chiacchiere, vero? C ' è un gentiluomo quaggiù che, che ci ha suggerito di Credo che dovremmo farlo, sì, ok? Questo è un problema che non capiamo, ma forse alcuni, alcune persone sì. Charles Scharr Murry, ovunque tu sia, continua a prendere le pillole.
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Beh, sono passate circa tre ore quarantacinque minuti da quando siamo arrivati, ed è ora di tornare indietro e ascoltare Bob Marley and the Wailers. Grazie mille per averci mostrato che l'Inghilterra è ancora viva e viva. Ed è buona notte da parte mia e buona notte da parte sua. Buonanotte e attenzione al Santo Graal.

https://youtu.be/YhsbGUZPWrE

Berkeley, California 1971. GIà PASSATO SU ALBUM FOTO

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https://youtu.be/2g-fEIKUdUI

Berkeley, California 1971.

Boogie Chillun'- Hello Mary Lou - My Baby Left Me - Mess O' Blues 9-14-71

Led Zeppelin - For What It's Worth (Buffalo Springfield cover GIà PASSATO SU ALBUM FOTO

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Led Zeppelin che coprono dal vivo For What it's Worth di Buffalo Springfield. In questo video sono incluse due esibizioni dal vivo della copertina. Il primo è stato durante il medley Communication Breakdown registrato nel famoso bootleg "Live on Blueberry Hill", il secondo viene da un'esecuzione molto più oscura e inquietante della canzone registrata dal vivo a Seattle il 21 marzo 1975, entrambi sono tra i miei preferiti momenti live dei Led Zeppelin. BTW aggiungi & fmt = 18 alla fine dell'URL per ottenere un suono di alta qualità.

Inoltre è estremamente bello quando Plant canta alcuni testi di I Shot the Sheriff nella seconda versione.

Led Zeppelin - For What It's Worth (Buffalo Springfield cover

https://youtu.be/-_kZE7MSlLw

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Led Zeppelin che coprono dal vivo For What it's Worth di Buffalo Springfield. In questo video sono incluse due esibizioni dal vivo della copertina. Il primo è stato durante il medley Communication Breakdown registrato nel famoso bootleg "Live on Blueberry Hill", il secondo viene da un'esecuzione molto più oscura e inquietante della canzone registrata dal vivo a Seattle il 21 marzo 1975, entrambi sono tra i miei preferiti momenti live dei Led Zeppelin. BTW aggiungi & fmt = 18 alla fine dell'URL per ottenere un suono di alta qualità.

Inoltre è estremamente bello quando Plant canta alcuni testi di I Shot the Sheriff nella seconda versione.

https://youtu.be/-_kZE7MSlLw

LED ZEPPELIN-"BLUEBERRY HILL" GIà PASSATO SU ALBUM FOTO

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Led Zeppelin nel 1970 che si esibivano a Blueberry Hill su

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Led Zeppelin nel 1970 che si esibivano a Blueberry Hill su

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LED ZEPPELIN-"BLUEBERRY HILL"

https://youtu.be/J54NapjjbZY

Una performance audio bootleg dei Led Zeppelin nel 1970 che si esibivano a Blueberry Hill suonando la canzone "Blueberry Hill" Tutte le immagini in questa presentazione sono del 1970, anno di questo concerto.

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LED ZEPPELIN..I PIU’ GRANDI DI TUTTI..UNICI..MITICI..INEGUAGLIABILI

le storie dietro delle foto perle rare

Zeppelin rinati: il racconto della reunion più attesa della storia del rock

«Vuoi sapere quali sono le mie aspettative? Solo che, se lo facciamo, lo dobbiamo fare molto bene»: parola di Page. A dicembre 2007 i Led Zeppelin hanno suonato di nuovo insieme dopo 27 anni, ecco come era andata

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Il 10 giugno 2007, alle due e mezza di pomeriggio, i membri sopravvissuti dei Led Zeppelin, il chitarrista Jimmy Page, il cantante Robert Plant e il bassista John Paul Jones si ritrovano in una sala prove per suonare alcune canzoni. È la prima volta che si ritrovano nella stessa stanza con gli strumenti in mano, da quando nel 1995 hanno suonato quattro pezzi durante la cerimonia per la loro introduzione nella Rock & Roll Hall of Fame. Questa volta la posta in gioco è più alta: devono scoprire se hanno la forza, l’empatia e il desiderio di esibirsi come Led Zeppelin nel loro primo vero concerto dalla morte del batterista John Bonham avvenuta nel 1980.

Il luogo delle prove, che si trova da qualche parte in Inghilterra, è segreto. Nelle interviste che hanno rilasciato per promuovere il concerto, un evento benefico che si svolgerà il 10 dicembre 2007 alla O2 Arena di Londra in onore di Ahmet Ertegun (cofondatore della Atlantic Records), Page, Plant e Jones hanno detto di non ricordarsi il giorno in cui si sono incontrati, cosa hanno suonato e nemmeno come è nata l’idea di riunire la band per rendere omaggio a Ertegun, amico e mentore della band nei loro anni con la Atlantic. Tutti e tre, però, d’accordo nel dire che suonare ancora insieme dopo così tanto tempo è stato un momento emozionante e molto importante. «È stato istantaneo», dice Page, che ha il mignolo sinistro steccato, conseguenza di una caduta che ha costretto la band a posticipare il concerto originariamente previsto per il 26 novembre: «Siamo arrivati tutti pieni di voglia di lavorare e di divertirci. È stata una delizia». Plant ricorda «tanti sorrisi» e mentre lo fa sorride anche lui: «È stato un momento catartico e terapeutico. Nessun peso, nessuna pressione». Jones afferma di non aver avuto «alcun dubbio. Qualcuno ha scelto una canzone, l’abbiamo fatta, funzionava». Il figlio di John Bonham, Jason, ricorda invece benissimo il giorno e l’ora in cui i Led Zeppelin sono tornati a esistere, perché lui era lì, seduto nel posto che una volta era di suo padre: «Loro forse non se lo ricordano, ma io sì. Avevo un nodo in gola». Jason ha 41 anni, due figli e suona con i Foreigner: «Non pensavo che avremmo trovato subito un suono. Mi dicevo: “Ci vorrà tempo”». Aveva torto. La band era immersa nella furia lenta e oscura di No Quarter dall’album Houses of the Holy del 1973: «Quando siamo arrivati al riff, ci siamo guardati tutti negli occhi. Era fantastico». Il pezzo successivo è stato la marcia della carovana nel deserto di Kashmir, da Physical Graffiti del 1975: «Poi ci siamo fermati e Jimmy ha detto: “Possiamo abbracciarci?” e Robert ha gridato: “Sì, figli del tuono!”». Alla fine della giornata, racconta Jason: «Mi hanno detto: “La prossima volta…”», si ferma e scoppia a ridere: «Ho pensato: “Ci sarà una prossima volta?”».

https://youtu.be/fpigDGf6vXM

Led Zeppelin - Black Dog (Live at Celebration Day) (

Robert Plant riflette, sorseggiando caffè nella suite di un hotel di Londra con vista su Hyde Park: «La cosa più difficile è stata riuscire ad arrivare tutti e quattro nella stessa sala prove senza che nessuno lo sapesse. Avremmo potuto crollare subito, al primo ostacolo. Sarebbe stato pericoloso avere intorno altre persone in preda al delirio per questo momento». È sempre stato questo, del resto, il piano della band. Quando Page ha formato i Led Zeppelin nel 1968, non voleva solo una band ma: «Una potenza, quattro musicisti virtuosi in grado di dare vita al quinto elemento».

Solo un anno dopo, i Led Zeppelin erano la più grande band del mondo, pronti a dominare gli anni ’70, distruggere il pubblico e riempire gli stadi. La fine improvvisa della band dopo la sbornia fatale di John Bonham poco prima di iniziare un tour in Nord America nel 1980 ha fatto crescere costantemente l’attesa per una reunion. Tecnicamente il concerto alla O2 Arena Londra è molto di più. Il ricavato andrà all’Ahmet Ertegun Education Fund e gli altri che si esibiranno – l’ex cantante di Free e Bad Company Paul Rodgers, Pete Townshend, i Foreigner, l’ex bassista dei Rolling Stones Bill Wyman e Paolo Nutini – sono tutti artisti della Atlantic che, come gli Zeppelin, erano molto legati a Ertegun. Ma per i circa 20 milioni di fan che hanno cercato di comprare uno dei 18mila biglietti disponibili, la serata del 10 dicembre è la realizzazione di un sogno che sembrava impossibile: un concerto dei Led Zeppelin.

Jimmy Page, 63 anni e una tempesta di capelli bianchi lunghi fino alle spalle al posto della sua celebre chioma nerissima e lucente, dice di essere rimasto scioccato dall’isteria scatenata da questa reunion a sorpresa: «Non ce lo aspettavamo assolutamente». È sempre stato lui il guardiano dell’eredità della band, si è occupato personalmente di tutte le rimasterizzazioni e riedizioni del loro catalogo. Quando parla dei Led Zeppelin il suo sguardo è d’acciaio. Durante le prove, dice Jason: «Jimmy è sempre molto attento. È concentratissimo su quello che vuole ottenere».

«Quali sono le mie aspettative?», dice Page: «Una sola: se lo facciamo lo dobbiamo fare molto bene, visti i casini che abbiamo combinato in passato». Si riferisce alle mezze reunion del “Live Aid” nel 1985 e al miniconcerto del 1988 con Jason alla batteria per la celebrazione dei 40 anni della Atlantic. Jones si lamenta del fatto che «al “Live Aid” avevamo dei batteristi che non conoscevano le nostre canzoni», riferendosi a Phil Collins e Tony Thompson degli Chic, ma si prende anche la responsabilità del concerto del 1988: «L’ho dato per scontato, non ho fatto i compiti a casa». Questa volta, dice Page con decisione: «Dobbiamo essere preparati e impegnarci molto». L’organizzazione gli ha detto che il tempo a loro disposizione è un’ora, ma Page dice che dopo le prime prove in giugno e la seconda session a luglio è parso subito chiaro che non sarebbe abbastanza. Adesso, infatti, la scaletta dura «100 minuti, e non ci sono solo Whole Lotta Love, Dazed and Confused e No Quarter».

https://youtu.be/fpigDGf6vXM

La band ha passato il secondo e il terzo giorno di prove a lavorare su For Your Life, un pezzo mai fatto dal vivo estratto dall’album Presence del 1976: «Poi l’abbiamo scartata, ma questo per farti capire lo spirito con cui abbiamo affrontato la cosa», mi dice Plant. A 59 anni, con la barba grigia curata e un misto di biondo e argento nella lunga chioma, Robert Plant sembra la versione “anziano capotribù” del vichingo ventenne che è sbarcato in America per la prima volta nel 1968, ma anche seduto sul divano nell’ufficio del suo manager a Londra la sua voce e il suo atteggiamento così sicuro di sé lo fanno sembrare un conquistatore.

«All’inizio c’era molto rispetto reciproco, ma è svanito presto. John Paul ha cominciato ad alzare le sopracciglia come fa lui di solito, e ha tirato fuori il suo sorriso ironico. Sapevo che eravamo tornati al punto in cui ci siamo lasciati con In Through the Out Door del 1979», dice Plant. Poi si corregge: «No, siamo andati anche più indietro» John Paul Jones, 61 anni, parla con un melodioso tono sottovoce pieno di umorismo sagace (ha definito i suoi 12 anni nei Led Zeppelin come «il lavoro più stabile e lungo che abbia mai avuto»): «C’era un pezzo in cui non mi ricordavo cosa dovessi suonare, poi ho capito che era perché non l’avevamo mai fatto dal vivo». Fortunatamente Jason Bonham ha una conoscenza enciclopedica di tutti i bootleg dei concerti e degli outtakes in studio: «A volte ci domandiamo: “Cosa succede adesso?”, e lui risponde subito: “Nel 1971 avete fatto questo, nel 1973 in quello e quell’altro concerto invece avete fatto così». «Jason conosce le canzoni», dice Page, «ma soprattutto le capisce. Fa una gran differenza». «Questa è la seconda buona ragione per farlo, secondo me», dice Plant. «Quando era più giovane, Jason pensava che suonare nei Led Zeppelin gli spettasse di diritto». Jason ammette che i rapporti con Plant non sono stati facili «prima di diventare sobrio, quando bevevo troppo». «Adesso invece», continua Plant, «Jason sa che non solo è la persona giusta per suonare nella band, ma che con il suo entusiasmo e la sua abilità la sta anche cambiando». Molte cose sono cambiate del resto. Nel 2004 Jason Bonham è andato a seguire un festival bluegrass in North Carolina: «Ho incontrato una grande comunità di musicisti, tutti fan dei Led Zeppelin, e ho suonato con loro quella musica così antica». Recentemente ha prodotto un album per il quartetto bluegrass femminile Uncle Earl, e la sera prima di questa intervista le ha raggiunte in un club di Londra per suonare il mandolino. Plant fa dischi solisti dal 1982, esegue le sue versioni indiane e nordafricane di pezzi dei Led Zeppelin e ha avuto molto successo con l’album Raising Sands, un sublime disco di blues del Delta e gothic-country registrato in collaborazione con la cantante e violinista Alison Krauss. L’anno scorso, dopo le registrazioni di questo disco a Nashville, io stesso ho fatto a Plant la solita domanda sulla reunion: «Mi piacerebbe lavorare ancora con Page, a patto che non diventi una questione troppo importante e che sia una cosa vera», mi ha risposto. Glielo ricordo. Lui scrolla le spalle e non accetta il suggerimento implicito che questa reunion sia in effetti una questione molto importante: «No, non lo è», dice, «le prime prove sono state ottime». E per quanto riguarda il fatto che deve essere una cosa vera? «Quello che è successo in quella stanza, senza avere nessuno intorno, è stato in certi momenti buono come in passato. Prima non lo volevo fare, adesso invece non voglio fare altro. Che te ne pare?».

«Avevo un progetto in mente», dice Page a proposito di quell’estate del 1968 in cui ha formato i Led Zeppelin: «Cercavo un cantante simile a Steve Winwood o a Steve Marriott. Qualcuno che non avesse paura di farsi avanti, per questo volevo Terry Reid». Reid era un giovane e precoce cantante britannico soul, che passa alla storia per aver rifiutato l’offerta di Page e aver suggerito Robert Plant al suo posto, per poi proseguire la sua carriera nella scena delle band psichedeliche delle Midlands.

John Paul Jones, invece, conosce Page dai tempi in cui era uno dei più richiesti session man di Londra, e non vede l’ora di entrare nella sua nuova band. Ricorda di averlo sentito al telefono poco prima che Page andasse in un college di Birmingham a sentire Plant: «Mi ha detto: “Ti faccio sapere”, e quando è tornato mi ha detto: “È incredibile, ha una voce potentissima”».

Plant è fluido, intuitivo, e come Page è interessato alle possibilità espressive che si possono trovare dentro e fuori dalle progressioni di accordi blues: «L’idea era quella di espandere i confini», dice Page. L’esempio migliore secondo lui è Babe I’m Gonna Leave You da Led Zeppelin del 1969: «In origine è un pezzo folk», per l’esattezza una ballad che Page ha sentito in un disco di Joan Baez del 1962, «ma è pieno di colori, con quella chitarra ipnotica e increspata nelle strofe, e gli stacchi flamenco in mezzo. C’è la chitarra acustica, la pedal steel e tutti quegli elementi tipici di un suono potente e duro, ma estremamente sensibile».

https://youtu.be/9iGxjV2Sxbc

I Led Zeppelin raccontano il live del 2007 alla presentazione del DVD del live, uscito nel 2012

«Ho riascoltato le canzoni dopo molto tempo, le ho analizzate per capire il numero di battute tra le singole parti», dice Plant, «hanno una specie di combinazione chimica molto astuta che le fa andare a volte in una direzione, a volte in un’altra. In Nobody’s Fault But Mine è pungente, cattiva, ti fa digrignare i denti, In My Time of Dying è spettacolare e gigantesca: ogni tanto è più veloce e ogni tanto più lenta, va da una parte all’altra, si avvolge a spirale o sbanda di lato. E in mezzo a tutto questo ci sono io». «La mia prima idea», dice Plant a proposito della reunion, «era di rifare tutta la scaletta del concerto alla Royal Albert Hall (del 9 gennaio 1970, ndr), cominciando da We’re Gonna Groove». Attacca la prima strofa del classico di Ben E. King, originariamente registrato da King dal vivo all’Apollo Theater di New York nel 1963 per la Atlantic, e scelto dai Led Zeppelin come pezzo di apertura di quasi tutti i concerti del tour del 1960: «C’ero anche io quella sera alla Albert Hall, ma non mi ricordo niente di quello che è successo!», dice sorridendo: «Stavo volando in mezzo a una specie di grande tempesta». L’aura di invincibilità che circonda i Led Zeppelin comincia a vacillare nel 1975, quando Plant rimane ferito in un incidente d’auto in Grecia. Nell’estate del 1977 i Led Zeppelin cancellano le ultime settimane di un tour sold out in America per la morte improvvisa del figlio di Plant, Karac, a causa di un virus sconosciuto. In seguito, ci sono stati i due concerti all’aperto a Knebworth nel 1979 per promuovere In Through the Out Door, l’ultimo album dei Led Zeppelin, un breve tour europeo nel 1980 e poi più niente.

Page dice che non c’era modo di andare avanti dopo la morte di Bonham: «Ne abbiamo discusso, io e John pensavamo di fare un disco più potente, pieno di riff. Ogni album doveva essere un passo in avanti rispetto a quello precedente, anche se non era il nostro credo». In ogni caso, dice Page, la musica che i Led Zeppelin avrebbero fatto negli anni ’80 «non sarebbe certo stata più leggera».

Dopo lo scioglimento ognuno di loro ha fatto pezzi dei Led Zeppelin nei rispettivi lavori solisti, sotto varie forme. Page e Plant hanno collaborato nello speciale di MTV “Unledded” del 1994 e hanno trascorso gran parte degli anni ’90 in tour insieme: «Ma non erano i Led Zeppelin», insiste Page, «erano due membri dei Led Zeppelin». Jones non viene invitato a partecipare a “Unledded”, anzi scopre la sua esistenza solo quando vede lo show in televisione durante un tour in Germania. Oggi dice che l’ha superata: «È successo tanto tempo fa. L’anno prossimo saranno 40 anni da quando abbiamo iniziato a suonare insieme. È una cosa da non credere».

«Non mi sorprende il fatto che oggi abbiamo ancora questa connessione», dice Page, «è sempre stato così: un attimo prima non c’è niente e un attimo dopo… Boom! La vera tragedia per me è se un giorno non fossi più capace di farlo. Essere in grado di venire qui e lavorare con gli altri è un dono, una cosa che rispetto e apprezzo moltissimo».

C’è solo una differenza tra questa e una vera reunion dei Led Zeppelin: manca Bonzo. Jason è molto schietto nel parlare di cosa voglia dire a livello emotivo essere il sostituto di suo padre, che veniva chiamato Bonzo o The Beast per il suo modo di suonare, ma anche per il suo modo di bere e per il suo comportamento animalesco fuori dal palco. Jason racconta che, dopo le prime prove, sua madre Pat gli ha chiesto come era andata: «E io non me la sono sentita di dire che era andata benissimo. Non volevo togliere niente a papà. Così ho risposto: “È andata bene, ma non come papà”».

«John aveva una tecnica favolosa», dice Page, «ma aveva anche una grande immaginazione. La struttura che ha tirato fuori in Good Times Bad Times nel primo album è una cosa che ancora oggi lascia perplessi molti batteristi. Nessun altro è in grado di farlo. Nessuno ha la stessa immaginazione».
«Io me ne sono accorto subito», dice Jones. La prima volta che hanno provato insieme nel 1968 sono partiti con una cover degli Yardbirds, The Train Kept a Rollin’. «In quanto bassista la mia prima preoccupazione era: “Com’è il batterista?” Se non siamo uniti, è inutile. Abbiamo iniziato a suonare e sembravamo due che avevano fatto venti tour insieme». L’edizione in dvd di The Song Remains the Same, un film che mette insieme in modo singolare immagini girate dal vivo al Madison Square Garden nel 1973 e alcune scene fantasy interpretate dalla band, mostra un John Bonham diverso dall’animale che ogni sera faceva per un quarto d’ora l’assolo di Moby Dick. Bonham guida un trattore nella sua fattoria, gioca a biliardo e bacia Pat, mentre camminano insieme lungo una strada di campagna. In una scena dal valore profetico, si vede Jason piccolissimo suonare la batteria sotto lo sguardo orgoglioso del padre che lo accompagna ai bongos. «Quello era il vero John Bonham», dice Jason, «era un padre di famiglia. In un paio di libri è stato descritto molto male, ma in realtà per lui la cosa più difficile era stare lontano da casa».

Jason ha visto suonare suo padre solo tre volte, ma è l’unico batterista oltre a lui ad aver suonato con i Led Zeppelin negli anni ’70. È successo durante il soundcheck di Knebworth, mentre John controllava l’impianto ascoltando dal prato. Jason aveva 13 anni: «Abbiamo suonato Trampled Under Foot, papà me l’aveva fatta provare per una settimana intera. Gli ho chiesto: “Sarà uguale al disco?”, e lui mi ha risposto: “No, l’assolo sarà più lungo. Aspetta il segnale di Jimmy. Quando alza la mano vuole dire che ha finito”». Durante una delle prove, Jason ha chiesto agli altri di fare un omaggio a John durante il concerto a Londra: «Mi hanno risposto: “Stai facendo un ottimo lavoro, non credi che lui vorrebbe che tu prendessi il merito che ti spetta, invece di fare un passo indietro e dire: eccolo, è tuo?”. Non è stato facile per me, voglio essere rispettoso al massimo. Non mi ha potuto dare gli ultimi 27 anni della sua vita, lasciate che sia io a ridarglieli per una notte». Gli altri non penseranno troppo al passato, almeno non pubblicamente. Robert Plant mostra tutta la sua serenità d’animo e fiducia in se stesso: «Lo faremo con lo spirito giusto, Ahmet guarderà giù e dirà: “Ciao ragazzi”. Bonzo sorriderà. Pat sarà molto felice. Jason si alzerà in piedi e griderà: “Yeah!”. Jimmy farà un inchino. Jones scrollerà le spalle come fa di solito. E io…», dice ritrovando il suo grido da Dio del rock, «io canterò: “baby, baby, baby!”».

https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/zeppelin-rinati-il-racconto-della-reunion-piu-attesa-della-storia-del-rock/342657/

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““Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve / dal sole di mezzanotte dove sgorgano le sorgenti calde / Il martello degli dèi spingerà le nostre navi a nuove terre / per combatter l’orda, cantando e urlando: Valhalla, sto arrivando!“.
...forse in una precedente vita..
vivevo fra cavalieri, dame..corti sassoni,bretoni,vichinghe..elfo o gnomo..maga o strega..
impugnavo vessilli o scudi
forse un guerriero forse un asceta..forse
il Dio del tuono e quello del cielo..
non sò..di sicuro però
qualcosa e qualcuno mi porta sempre là..
e mi trovo sempre a casa..
““Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve / dal sole di mezzanotte dove sgorgano le sorgenti calde / Il martello degli dèi spingerà le nostre navi a nuove terre / per combatter l’orda, cantando e urlando: Valhalla, sto arrivando!“.
Robert Plant, autore principale del testo, ha preso in analisi la mitologia nordica/norrena e, in particolare modo, il mondo vichingo. Non è un caso che in una strofa venga citato l’hammer of the gods, che altro non è che il martello di Thor, altrimenti chiamato , altrimenti chiamato Mjollnir.
Led Zeppelin - Immigrant Song testo
Ah, ah,
Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve,
Dal sole di mezzanotte dove soffiano le sorgenti termali.
Il martello degli dei guiderà le nostre navi verso nuove terre,
per combattere l'orda, cantando e gridando: Valhalla, sto arrivando!
Su noi spazziamo con la trebbiatura, il nostro unico obiettivo sarà la sponda occidentale.
Ah, ah,
Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve,
Dal sole di mezzanotte dove soffiano le sorgenti calde.
Quanto morbidi i tuoi campi così verdi, possono sussurrare storie di sangue,
di come abbiamo calmato le maree della guerra. Siamo i tuoi signori.
Su noi spazziamo con la trebbiatura, il nostro unico obiettivo sarà la sponda occidentale.
Quindi ora è meglio che ti fermi e ricostruisci tutte le tue rovine,
Perché la pace e la fiducia possono vincere la giornata nonostante tutte le tue sconfitte.
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Amici
(Page / Plant.)
Luce intensa quasi accecante, la notte nera brilla ancora,
posso ' Smettila, continua a salire, cercando quello che sapevo.
Aveva un amico, una volta mi ha detto: "Hai amore, non sei solo",
ora se n'è andata e mi ha lasciato a cercare solo quello che sapevo.
Mmm, ti sto dicendo ora, la cosa più grande che tu possa fare ora,
è scambiare un sorriso con qualcuno che è blu ora, è molto facile solo ... Ho
incontrato un uomo sul ciglio della strada che piange, senza un amico, non si può negare ,
Sei incompleto, non troveranno nulla alla ricerca di ciò che sapevi.
Quindi ogni volta che qualcuno ha bisogno di te, non deluderlo, anche se ti addolora,
Un giorno avrai bisogno di qualcuno come loro, alla ricerca di ciò che sapevi.
Mmm, ti sto dicendo ora, la cosa più grande che tu possa fare ora,
è scambiare un sorriso con qualcuno che è blu ora, è molto facile solo ...
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“Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve / dal sole di mezzanotte dove sgorgano le sorgenti calde / Il martello degli dèi spingerà le nostre navi a nuove terre / per combatter l’orda, cantando e urlando: Valhalla, sto arrivando!“.
...forse in una precedente vita..
vivevo fra cavalieri, dame..corti sassoni,bretoni,vichinghe..elfo o gnomo..maga o strega..
impugnavo vessilli o scudi
forse un guerriero forse un asceta..forse
il Dio del tuono e quello del cielo..
non sò..di sicuro però
qualcosa e qualcuno mi porta sempre là..
e mi trovo sempre a casa..

https://youtu.be/s85y2M615PA

https://youtu.be/Y2hZ6OytDxo

Led Zeppelin - Immigrant Song testo

Ah, ah,
Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve,
Dal sole di mezzanotte dove soffiano le sorgenti termali.
Il martello degli dei guiderà le nostre navi verso nuove terre,
per combattere l'orda, cantando e gridando: Valhalla, sto arrivando!

Su noi spazziamo con la trebbiatura, il nostro unico obiettivo sarà la sponda occidentale.

Ah, ah,
Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve,
Dal sole di mezzanotte dove soffiano le sorgenti calde.
Quanto morbidi i tuoi campi così verdi, possono sussurrare storie di sangue,
di come abbiamo calmato le maree della guerra. Siamo i tuoi signori.

Su noi spazziamo con la trebbiatura, il nostro unico obiettivo sarà la sponda occidentale.

Quindi ora è meglio che ti fermi e ricostruisci tutte le tue rovine,
Perché la pace e la fiducia possono vincere la giornata nonostante tutte le tue sconfitte.

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Amici
(Page / Plant.)

Luce intensa quasi accecante, la notte nera brilla ancora,
posso ' Smettila, continua a salire, cercando quello che sapevo.

Aveva un amico, una volta mi ha detto: "Hai amore, non sei solo",
ora se n'è andata e mi ha lasciato a cercare solo quello che sapevo.

Mmm, ti sto dicendo ora, la cosa più grande che tu possa fare ora,
è scambiare un sorriso con qualcuno che è blu ora, è molto facile solo ... Ho

incontrato un uomo sul ciglio della strada che piange, senza un amico, non si può negare ,
Sei incompleto, non troveranno nulla alla ricerca di ciò che sapevi.

Quindi ogni volta che qualcuno ha bisogno di te, non deluderlo, anche se ti addolora,
Un giorno avrai bisogno di qualcuno come loro, alla ricerca di ciò che sapevi.

Mmm, ti sto dicendo ora, la cosa più grande che tu possa fare ora,
è scambiare un sorriso con qualcuno che è blu ora, è molto facile solo ...

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Dave Grohl racconta i Led Zeppelin: «Non facevano musica, ma esorcismi»

La scoperta dei dischi della band, lo stile di Jimmy Page, gli acidi e la spiritualità: il musicista di Nirvana e Foo Fighters racconta come, quando e perché è stato folgorato dalla band di ‘Black Dog’

Senza i Led Zeppelin non ci sarebbe stato il metal. E anche se ci fosse stato, avrebbe fatto schifo. Erano qualcosa di più di un gruppo rock, erano una combinazione perfetta di passione, mistero e talento. M’è sempre parso che fossero alla ricerca di qualcosa. Non erano mai paghi, cercavano di buttarsi in esperienze sempre nuove. Erano capaci di tutto e chissà dove sarebbero arrivati se John Bonham non fosse morto. Rappresentavano la fuga da un sacco di cose. In quel che facevano c’era un elemento fantasy, anzi era parte essenziale del loro carattere, di quel che li rendeva importanti. Senza i Led Zeppelin, fatico a immaginare tutta quella gente che va al cinema a vedere Il signore degli anelli.

Non erano amati dalla critica: troppo sperimentali, troppo estremi. Fra il ’69 e il ’70 girava un sacco di musica strana e loro era i più strani di tutti. Per me Jimmy Page era più strambo persino di Jimi Hendrix. Hendrix era un genio portentoso, Page un genio posseduto. I dischi e i concerti degli Zeppelin erano esorcismi. Hendrix, Jeff Beck ed Eric Clapton spaccavano i culi, ma Page stava a un altro livello, suonava in modo umano e imperfetto. Sembrava un vecchio bluesman che si è calato dell’acido. Ascolto i suoi assoli nei bootleg dei Led Zeppelin e mi ritrovo ora a ghignare e ora a versare lacrime. Sentite una versione a caso di Since I’ve Been Loving You e vi scoprirete a ridere e piangere nello stesso tempo. Per Page, la chitarra non è solo uno strumento. È un traduttore di emozioni.

Quando John Bonham suonava la batteria sembrava non sapesse che cosa sarebbe accaduto da un momento all’altro, pareva sempre sull’orlo di un precipizio. Nessuno ha mai fatto qualcosa del genere e nessuno, credo, ci si avvicinerà mai. È e resterà il più grande batterista di tutti i tempi. Ho passato anni in camera mia – parlo davvero di anni – ad ascoltare le tracce di batteria di Bonham e a cercare di imitarne lo swing, il modo in cui restava indietro sul beat, la velocità, la potenza. Non volevo solo imparare a memoria quel che suonava. Volevo ereditare il suo istinto. Ho tatuaggi di Bonham ovunque: sui polsi, sulle braccia, sulle spalle. Me ne sono fatto uno a 15 anni: sono i tre cerchi che rappresentano il suo simbolo su Zeppelin IV e che erano riprodotti sulla sua grancassa.

Black Dog, da Zeppelin IV, rappresenta i Led Zeppelin al top della potenza rock, è l’esempio perfetto di quant’erano possenti. Non avevano bisogno di grandi distorsioni o di suonare velocemente: erano heavy e bastava. Avevano pure un lato sensibile, una cosa che la gente tende a non prendere in considerazione perché li vede come animali rock, ma Zeppelin III era pieno di momenti belli e delicati. È stata la colonna sonora ai giorni in cui stavo mollando la scuola. Lo ascoltavo ogni giorno sul mio Maggiolone e intanto riflettevo su quel che avrei fatto nella vita. Per un motivo o per l’altro, quel disco mi ha regalato un po’ di luce.

Li ho sentiti per la prima volta negli anni ’70 trasmessi da una radio AM. Era il periodo in cui Stairway to Heaven era popolarissima. Avevo 6 o 7 anni e stavo cominciando a sentire musica, ma solo con l’adolescenza sono arrivato ad ascoltare i primi due dei Led Zeppelin. Me li passarono dei fattoni. Ce n’erano in sacco nelle periferie in Virginia, col loro armamentario di muscle car, fusti di birra, Zeppelin, acidi, erba. Quando c’era uno di questi elementi, c’erano anche gli altri. A me però gli Zeppelin pareva avessero un che di spirituale. Frequentavo una scuola cattolica e stavo mettendo in dubbio l’esistenza di dio, però credevo nei Led Zeppelin. Avevo fede, ma non in senso cristiano: avevo fede nei Led Zeppelin in quanto entità spirituale. Mi fecero capire che la musica proviene da un altro luogo e che gli esseri umani la canalizzano. Quella musica non veniva da un songbook, non da un produttore e nemmeno da un insegnante. Veniva da quattro musicisti che la portavano in posti in cui non era mai stata. Avevo l’impressione che venisse da un altrove. Ecco perché i Led Zeppelin sono il più grande gruppo rock di sempre. Non poteva essere altrimenti.

https://www.rollingstone.it/musica/dave-grohl-racconta-i-led-zeppelin-non-facevano-musica-ma-esorcismi/529207/

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LED ZEPPELIN..I PIU’ GRANDI DI TUTTI..UNICI..MITICI..INEGUAGLIABILI

le storie dietro delle foto perle rare

The Rain Song: testo e significato del brano romantico dei Led Zeppelin

Il titolo provvisorio di questa traccia era "Slush", un riferimento al suo finto arrangiamento orchestrale di facile ascolto.

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The Rain Song "è una ballata di oltre 7 minuti di lunghezza. Il chitarrista Jimmy Page ha originariamente costruito la melodia di questa canzone nella sua casa di Plumpton, in Inghilterra, dove aveva recentemente installato una console da studio. Un nuovo modello Vista, è stato in parte realizzato dal Pye Mobile Studio che era stato utilizzato per registrare la performance della Royal Albert Hall del 1970 e l'album The Who's Live at Leeds.

Page è stato in grado di portare un arrangiamento completo della melodia, per il quale il cantante Robert Plant ha composto alcuni testi. Questi testi sono considerati dallo stesso Plant la sua migliore performance vocale complessiva. La canzone presenta anche un mellotron suonato da John Paul Jones per aggiungere all'effetto orchestrale, mentre Page suona una chitarra Danelectro.

Sicuramente questa canzone ha il testo più intenso scritto da Plant.

“Tu sei luce del sole nella mia crescita. Sentivo cosi poco calore prima”. Un verso semplice ma proprio per questo devastante, che immortala questa poesia tra le più belle canzoni d’amore mai scritte. E poi, una di quelle melodie che riesce a farti cambiare dimensione…

La leggenda vuole che sia nata per controbattere all’affermazione di George Harrison riguardo il fatto che i Led Zeppelin componessero poche ballad. L’essenza languida e finanche sensuale del brano si trasforma nel finale in un senso di liberazione, un lasciarsi alle spalle “le tenebre” carico di positività e rinnovata saggezza. Ed è su queste sensazioni, su questi ampi spazi carezzati dal vento, dove infelicità e gioia sembrano alternarsi e dipendere da un meccanismo naturale, che anche noi ci lasciamo trasportare, nel personale perseguimento della nostra, unica felicità.

versione acustica, molto emozionante di Plant e Page.

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https://youtu.be/Mvw--mNvPXQ

https://youtu.be/BeDylD8dV7U

Per la sua bellezza vale la pena riportare il testo completo. Lo trovate qui sotto, inclusa traduzione.

“This is the springtime of my loving
The second season I am to know
You are the sunlight in my growing so little warmth I’ve felt before.
It isn’t hard to feel me glowing
I watched the fire that grew so low.
It is the summer of my smiles
Flee from me Keepers of the Gloom.

Speak to me only with your eyes. It is to you I give this tune.
Ain’t so hard to recognize These things are clear to all from time to time.
Talk Talk
I’ve felt the coldness of my winter
I never thought it would ever go. I cursed the gloom that set upon us…
But I know that I love you so
These are the seasons of emotion and like the winds they rise and fall
This is the wonder of devotion I see the torch we all must hold.
This is the mystery of the quotient
Upon us all a little rain must fall”“È la primavera del mio amore
La seconda stagione che sto conoscendo
Tu sei luce del sole nella mia crescita
Sentivo cosi poco calore prima
Non è difficile farmi sentire ardente
Ho guardato il fuoco crescere lentamente
È l’estate dei miei sorrisi
Fuggono da me i custodi del buio.
Parlami solo con i tuoi occhi
Per te porto questa melodia
Non è difficile da riconoscere
Queste cose sono chiare per tutti da sempre
Parlami, parlami
Ho sentito il freddo del mio inverno
Non ho mai pensato che se ne sarebbe andato

Ho maledetto l’oscurità scesa sopra noi
Ma io so che ti amo cosi
Ma lo so che ti amo cosi
Queste sono le stagioni delle emozioni e come il vento salgono e scendono
Questa è la meraviglia della devozione
Vedo la torcia che tutti dobbiamo tenere
Questo è il mistero del nostro scopo
Su tutti noi un po’ di pioggia deve cadere”

HOUSES OF THE HOLY:
– “Slush” (possibly just an early title for “The Rain Song”)

https://youtu.be/TRt4hQs3nH0

https://youtu.be/z43dnzHu8n4

https://youtu.be/HZ4uzD_hLds

https://youtu.be/CxEu0QN6nzk

https://youtu.be/BeDylD8dV7U

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https://www.facebook.com/notes/353970319161741/

LED ZEPPELIN..I PIU’ GRANDI DI TUTTI..UNICI..MITICI..INEGUAGLIABILI


– “Friends” (with the Bombay Symphony Orchestra)
– “Four Sticks” (with the Bombay Symphony Orchestra)

https://youtu.be/BIB2QuHJsdA

1972 Friends Final Mix Take 1 1972 Complete Bombay Sessions

https://www.facebook.com/notes/2418289301811474/

LED ZEPPELIN..I PIU’ GRANDI DI TUTTI..UNICI..MITICI..INEGUAGLIABILI

le storie dietro delle foto perle rare

Zeppelin rinati: il racconto della reunion più attesa della storia del rock

«Vuoi sapere quali sono le mie aspettative? Solo che, se lo facciamo, lo dobbiamo fare molto bene»: parola di Page. A dicembre 2007 i Led Zeppelin hanno suonato di nuovo insieme dopo 27 anni, ecco come era andata

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Il 10 giugno 2007, alle due e mezza di pomeriggio, i membri sopravvissuti dei Led Zeppelin, il chitarrista Jimmy Page, il cantante Robert Plant e il bassista John Paul Jones si ritrovano in una sala prove per suonare alcune canzoni. È la prima volta che si ritrovano nella stessa stanza con gli strumenti in mano, da quando nel 1995 hanno suonato quattro pezzi durante la cerimonia per la loro introduzione nella Rock & Roll Hall of Fame. Questa volta la posta in gioco è più alta: devono scoprire se hanno la forza, l’empatia e il desiderio di esibirsi come Led Zeppelin nel loro primo vero concerto dalla morte del batterista John Bonham avvenuta nel 1980.

Il luogo delle prove, che si trova da qualche parte in Inghilterra, è segreto. Nelle interviste che hanno rilasciato per promuovere il concerto, un evento benefico che si svolgerà il 10 dicembre 2007 alla O2 Arena di Londra in onore di Ahmet Ertegun (cofondatore della Atlantic Records), Page, Plant e Jones hanno detto di non ricordarsi il giorno in cui si sono incontrati, cosa hanno suonato e nemmeno come è nata l’idea di riunire la band per rendere omaggio a Ertegun, amico e mentore della band nei loro anni con la Atlantic. Tutti e tre, però, d’accordo nel dire che suonare ancora insieme dopo così tanto tempo è stato un momento emozionante e molto importante. «È stato istantaneo», dice Page, che ha il mignolo sinistro steccato, conseguenza di una caduta che ha costretto la band a posticipare il concerto originariamente previsto per il 26 novembre: «Siamo arrivati tutti pieni di voglia di lavorare e di divertirci. È stata una delizia». Plant ricorda «tanti sorrisi» e mentre lo fa sorride anche lui: «È stato un momento catartico e terapeutico. Nessun peso, nessuna pressione». Jones afferma di non aver avuto «alcun dubbio. Qualcuno ha scelto una canzone, l’abbiamo fatta, funzionava». Il figlio di John Bonham, Jason, ricorda invece benissimo il giorno e l’ora in cui i Led Zeppelin sono tornati a esistere, perché lui era lì, seduto nel posto che una volta era di suo padre: «Loro forse non se lo ricordano, ma io sì. Avevo un nodo in gola». Jason ha 41 anni, due figli e suona con i Foreigner: «Non pensavo che avremmo trovato subito un suono. Mi dicevo: “Ci vorrà tempo”». Aveva torto. La band era immersa nella furia lenta e oscura di No Quarter dall’album Houses of the Holy del 1973: «Quando siamo arrivati al riff, ci siamo guardati tutti negli occhi. Era fantastico». Il pezzo successivo è stato la marcia della carovana nel deserto di Kashmir, da Physical Graffiti del 1975: «Poi ci siamo fermati e Jimmy ha detto: “Possiamo abbracciarci?” e Robert ha gridato: “Sì, figli del tuono!”». Alla fine della giornata, racconta Jason: «Mi hanno detto: “La prossima volta…”», si ferma e scoppia a ridere: «Ho pensato: “Ci sarà una prossima volta?”».

https://youtu.be/fpigDGf6vXM

Led Zeppelin - Black Dog (Live at Celebration Day) (

Robert Plant riflette, sorseggiando caffè nella suite di un hotel di Londra con vista su Hyde Park: «La cosa più difficile è stata riuscire ad arrivare tutti e quattro nella stessa sala prove senza che nessuno lo sapesse. Avremmo potuto crollare subito, al primo ostacolo. Sarebbe stato pericoloso avere intorno altre persone in preda al delirio per questo momento». È sempre stato questo, del resto, il piano della band. Quando Page ha formato i Led Zeppelin nel 1968, non voleva solo una band ma: «Una potenza, quattro musicisti virtuosi in grado di dare vita al quinto elemento».

Solo un anno dopo, i Led Zeppelin erano la più grande band del mondo, pronti a dominare gli anni ’70, distruggere il pubblico e riempire gli stadi. La fine improvvisa della band dopo la sbornia fatale di John Bonham poco prima di iniziare un tour in Nord America nel 1980 ha fatto crescere costantemente l’attesa per una reunion. Tecnicamente il concerto alla O2 Arena Londra è molto di più. Il ricavato andrà all’Ahmet Ertegun Education Fund e gli altri che si esibiranno – l’ex cantante di Free e Bad Company Paul Rodgers, Pete Townshend, i Foreigner, l’ex bassista dei Rolling Stones Bill Wyman e Paolo Nutini – sono tutti artisti della Atlantic che, come gli Zeppelin, erano molto legati a Ertegun. Ma per i circa 20 milioni di fan che hanno cercato di comprare uno dei 18mila biglietti disponibili, la serata del 10 dicembre è la realizzazione di un sogno che sembrava impossibile: un concerto dei Led Zeppelin.

Jimmy Page, 63 anni e una tempesta di capelli bianchi lunghi fino alle spalle al posto della sua celebre chioma nerissima e lucente, dice di essere rimasto scioccato dall’isteria scatenata da questa reunion a sorpresa: «Non ce lo aspettavamo assolutamente». È sempre stato lui il guardiano dell’eredità della band, si è occupato personalmente di tutte le rimasterizzazioni e riedizioni del loro catalogo. Quando parla dei Led Zeppelin il suo sguardo è d’acciaio. Durante le prove, dice Jason: «Jimmy è sempre molto attento. È concentratissimo su quello che vuole ottenere».

«Quali sono le mie aspettative?», dice Page: «Una sola: se lo facciamo lo dobbiamo fare molto bene, visti i casini che abbiamo combinato in passato». Si riferisce alle mezze reunion del “Live Aid” nel 1985 e al miniconcerto del 1988 con Jason alla batteria per la celebrazione dei 40 anni della Atlantic. Jones si lamenta del fatto che «al “Live Aid” avevamo dei batteristi che non conoscevano le nostre canzoni», riferendosi a Phil Collins e Tony Thompson degli Chic, ma si prende anche la responsabilità del concerto del 1988: «L’ho dato per scontato, non ho fatto i compiti a casa». Questa volta, dice Page con decisione: «Dobbiamo essere preparati e impegnarci molto». L’organizzazione gli ha detto che il tempo a loro disposizione è un’ora, ma Page dice che dopo le prime prove in giugno e la seconda session a luglio è parso subito chiaro che non sarebbe abbastanza. Adesso, infatti, la scaletta dura «100 minuti, e non ci sono solo Whole Lotta Love, Dazed and Confused e No Quarter».

https://youtu.be/fpigDGf6vXM

La band ha passato il secondo e il terzo giorno di prove a lavorare su For Your Life, un pezzo mai fatto dal vivo estratto dall’album Presence del 1976: «Poi l’abbiamo scartata, ma questo per farti capire lo spirito con cui abbiamo affrontato la cosa», mi dice Plant. A 59 anni, con la barba grigia curata e un misto di biondo e argento nella lunga chioma, Robert Plant sembra la versione “anziano capotribù” del vichingo ventenne che è sbarcato in America per la prima volta nel 1968, ma anche seduto sul divano nell’ufficio del suo manager a Londra la sua voce e il suo atteggiamento così sicuro di sé lo fanno sembrare un conquistatore.

«All’inizio c’era molto rispetto reciproco, ma è svanito presto. John Paul ha cominciato ad alzare le sopracciglia come fa lui di solito, e ha tirato fuori il suo sorriso ironico. Sapevo che eravamo tornati al punto in cui ci siamo lasciati con In Through the Out Door del 1979», dice Plant. Poi si corregge: «No, siamo andati anche più indietro» John Paul Jones, 61 anni, parla con un melodioso tono sottovoce pieno di umorismo sagace (ha definito i suoi 12 anni nei Led Zeppelin come «il lavoro più stabile e lungo che abbia mai avuto»): «C’era un pezzo in cui non mi ricordavo cosa dovessi suonare, poi ho capito che era perché non l’avevamo mai fatto dal vivo». Fortunatamente Jason Bonham ha una conoscenza enciclopedica di tutti i bootleg dei concerti e degli outtakes in studio: «A volte ci domandiamo: “Cosa succede adesso?”, e lui risponde subito: “Nel 1971 avete fatto questo, nel 1973 in quello e quell’altro concerto invece avete fatto così». «Jason conosce le canzoni», dice Page, «ma soprattutto le capisce. Fa una gran differenza». «Questa è la seconda buona ragione per farlo, secondo me», dice Plant. «Quando era più giovane, Jason pensava che suonare nei Led Zeppelin gli spettasse di diritto». Jason ammette che i rapporti con Plant non sono stati facili «prima di diventare sobrio, quando bevevo troppo». «Adesso invece», continua Plant, «Jason sa che non solo è la persona giusta per suonare nella band, ma che con il suo entusiasmo e la sua abilità la sta anche cambiando». Molte cose sono cambiate del resto. Nel 2004 Jason Bonham è andato a seguire un festival bluegrass in North Carolina: «Ho incontrato una grande comunità di musicisti, tutti fan dei Led Zeppelin, e ho suonato con loro quella musica così antica». Recentemente ha prodotto un album per il quartetto bluegrass femminile Uncle Earl, e la sera prima di questa intervista le ha raggiunte in un club di Londra per suonare il mandolino. Plant fa dischi solisti dal 1982, esegue le sue versioni indiane e nordafricane di pezzi dei Led Zeppelin e ha avuto molto successo con l’album Raising Sands, un sublime disco di blues del Delta e gothic-country registrato in collaborazione con la cantante e violinista Alison Krauss. L’anno scorso, dopo le registrazioni di questo disco a Nashville, io stesso ho fatto a Plant la solita domanda sulla reunion: «Mi piacerebbe lavorare ancora con Page, a patto che non diventi una questione troppo importante e che sia una cosa vera», mi ha risposto. Glielo ricordo. Lui scrolla le spalle e non accetta il suggerimento implicito che questa reunion sia in effetti una questione molto importante: «No, non lo è», dice, «le prime prove sono state ottime». E per quanto riguarda il fatto che deve essere una cosa vera? «Quello che è successo in quella stanza, senza avere nessuno intorno, è stato in certi momenti buono come in passato. Prima non lo volevo fare, adesso invece non voglio fare altro. Che te ne pare?».

«Avevo un progetto in mente», dice Page a proposito di quell’estate del 1968 in cui ha formato i Led Zeppelin: «Cercavo un cantante simile a Steve Winwood o a Steve Marriott. Qualcuno che non avesse paura di farsi avanti, per questo volevo Terry Reid». Reid era un giovane e precoce cantante britannico soul, che passa alla storia per aver rifiutato l’offerta di Page e aver suggerito Robert Plant al suo posto, per poi proseguire la sua carriera nella scena delle band psichedeliche delle Midlands.

John Paul Jones, invece, conosce Page dai tempi in cui era uno dei più richiesti session man di Londra, e non vede l’ora di entrare nella sua nuova band. Ricorda di averlo sentito al telefono poco prima che Page andasse in un college di Birmingham a sentire Plant: «Mi ha detto: “Ti faccio sapere”, e quando è tornato mi ha detto: “È incredibile, ha una voce potentissima”».

Plant è fluido, intuitivo, e come Page è interessato alle possibilità espressive che si possono trovare dentro e fuori dalle progressioni di accordi blues: «L’idea era quella di espandere i confini», dice Page. L’esempio migliore secondo lui è Babe I’m Gonna Leave You da Led Zeppelin del 1969: «In origine è un pezzo folk», per l’esattezza una ballad che Page ha sentito in un disco di Joan Baez del 1962, «ma è pieno di colori, con quella chitarra ipnotica e increspata nelle strofe, e gli stacchi flamenco in mezzo. C’è la chitarra acustica, la pedal steel e tutti quegli elementi tipici di un suono potente e duro, ma estremamente sensibile».

https://youtu.be/9iGxjV2Sxbc

I Led Zeppelin raccontano il live del 2007 alla presentazione del DVD del live, uscito nel 2012

«Ho riascoltato le canzoni dopo molto tempo, le ho analizzate per capire il numero di battute tra le singole parti», dice Plant, «hanno una specie di combinazione chimica molto astuta che le fa andare a volte in una direzione, a volte in un’altra. In Nobody’s Fault But Mine è pungente, cattiva, ti fa digrignare i denti, In My Time of Dying è spettacolare e gigantesca: ogni tanto è più veloce e ogni tanto più lenta, va da una parte all’altra, si avvolge a spirale o sbanda di lato. E in mezzo a tutto questo ci sono io». «La mia prima idea», dice Plant a proposito della reunion, «era di rifare tutta la scaletta del concerto alla Royal Albert Hall (del 9 gennaio 1970, ndr), cominciando da We’re Gonna Groove». Attacca la prima strofa del classico di Ben E. King, originariamente registrato da King dal vivo all’Apollo Theater di New York nel 1963 per la Atlantic, e scelto dai Led Zeppelin come pezzo di apertura di quasi tutti i concerti del tour del 1960: «C’ero anche io quella sera alla Albert Hall, ma non mi ricordo niente di quello che è successo!», dice sorridendo: «Stavo volando in mezzo a una specie di grande tempesta». L’aura di invincibilità che circonda i Led Zeppelin comincia a vacillare nel 1975, quando Plant rimane ferito in un incidente d’auto in Grecia. Nell’estate del 1977 i Led Zeppelin cancellano le ultime settimane di un tour sold out in America per la morte improvvisa del figlio di Plant, Karac, a causa di un virus sconosciuto. In seguito, ci sono stati i due concerti all’aperto a Knebworth nel 1979 per promuovere In Through the Out Door, l’ultimo album dei Led Zeppelin, un breve tour europeo nel 1980 e poi più niente.

Page dice che non c’era modo di andare avanti dopo la morte di Bonham: «Ne abbiamo discusso, io e John pensavamo di fare un disco più potente, pieno di riff. Ogni album doveva essere un passo in avanti rispetto a quello precedente, anche se non era il nostro credo». In ogni caso, dice Page, la musica che i Led Zeppelin avrebbero fatto negli anni ’80 «non sarebbe certo stata più leggera».

Dopo lo scioglimento ognuno di loro ha fatto pezzi dei Led Zeppelin nei rispettivi lavori solisti, sotto varie forme. Page e Plant hanno collaborato nello speciale di MTV “Unledded” del 1994 e hanno trascorso gran parte degli anni ’90 in tour insieme: «Ma non erano i Led Zeppelin», insiste Page, «erano due membri dei Led Zeppelin». Jones non viene invitato a partecipare a “Unledded”, anzi scopre la sua esistenza solo quando vede lo show in televisione durante un tour in Germania. Oggi dice che l’ha superata: «È successo tanto tempo fa. L’anno prossimo saranno 40 anni da quando abbiamo iniziato a suonare insieme. È una cosa da non credere».

«Non mi sorprende il fatto che oggi abbiamo ancora questa connessione», dice Page, «è sempre stato così: un attimo prima non c’è niente e un attimo dopo… Boom! La vera tragedia per me è se un giorno non fossi più capace di farlo. Essere in grado di venire qui e lavorare con gli altri è un dono, una cosa che rispetto e apprezzo moltissimo».

C’è solo una differenza tra questa e una vera reunion dei Led Zeppelin: manca Bonzo. Jason è molto schietto nel parlare di cosa voglia dire a livello emotivo essere il sostituto di suo padre, che veniva chiamato Bonzo o The Beast per il suo modo di suonare, ma anche per il suo modo di bere e per il suo comportamento animalesco fuori dal palco. Jason racconta che, dopo le prime prove, sua madre Pat gli ha chiesto come era andata: «E io non me la sono sentita di dire che era andata benissimo. Non volevo togliere niente a papà. Così ho risposto: “È andata bene, ma non come papà”».

«John aveva una tecnica favolosa», dice Page, «ma aveva anche una grande immaginazione. La struttura che ha tirato fuori in Good Times Bad Times nel primo album è una cosa che ancora oggi lascia perplessi molti batteristi. Nessun altro è in grado di farlo. Nessuno ha la stessa immaginazione».
«Io me ne sono accorto subito», dice Jones. La prima volta che hanno provato insieme nel 1968 sono partiti con una cover degli Yardbirds, The Train Kept a Rollin’. «In quanto bassista la mia prima preoccupazione era: “Com’è il batterista?” Se non siamo uniti, è inutile. Abbiamo iniziato a suonare e sembravamo due che avevano fatto venti tour insieme». L’edizione in dvd di The Song Remains the Same, un film che mette insieme in modo singolare immagini girate dal vivo al Madison Square Garden nel 1973 e alcune scene fantasy interpretate dalla band, mostra un John Bonham diverso dall’animale che ogni sera faceva per un quarto d’ora l’assolo di Moby Dick. Bonham guida un trattore nella sua fattoria, gioca a biliardo e bacia Pat, mentre camminano insieme lungo una strada di campagna. In una scena dal valore profetico, si vede Jason piccolissimo suonare la batteria sotto lo sguardo orgoglioso del padre che lo accompagna ai bongos. «Quello era il vero John Bonham», dice Jason, «era un padre di famiglia. In un paio di libri è stato descritto molto male, ma in realtà per lui la cosa più difficile era stare lontano da casa».

Jason ha visto suonare suo padre solo tre volte, ma è l’unico batterista oltre a lui ad aver suonato con i Led Zeppelin negli anni ’70. È successo durante il soundcheck di Knebworth, mentre John controllava l’impianto ascoltando dal prato. Jason aveva 13 anni: «Abbiamo suonato Trampled Under Foot, papà me l’aveva fatta provare per una settimana intera. Gli ho chiesto: “Sarà uguale al disco?”, e lui mi ha risposto: “No, l’assolo sarà più lungo. Aspetta il segnale di Jimmy. Quando alza la mano vuole dire che ha finito”». Durante una delle prove, Jason ha chiesto agli altri di fare un omaggio a John durante il concerto a Londra: «Mi hanno risposto: “Stai facendo un ottimo lavoro, non credi che lui vorrebbe che tu prendessi il merito che ti spetta, invece di fare un passo indietro e dire: eccolo, è tuo?”. Non è stato facile per me, voglio essere rispettoso al massimo. Non mi ha potuto dare gli ultimi 27 anni della sua vita, lasciate che sia io a ridarglieli per una notte». Gli altri non penseranno troppo al passato, almeno non pubblicamente. Robert Plant mostra tutta la sua serenità d’animo e fiducia in se stesso: «Lo faremo con lo spirito giusto, Ahmet guarderà giù e dirà: “Ciao ragazzi”. Bonzo sorriderà. Pat sarà molto felice. Jason si alzerà in piedi e griderà: “Yeah!”. Jimmy farà un inchino. Jones scrollerà le spalle come fa di solito. E io…», dice ritrovando il suo grido da Dio del rock, «io canterò: “baby, baby, baby!”».

https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/zeppelin-rinati-il-racconto-della-reunion-piu-attesa-della-storia-del-rock/342657/

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“Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve / dal sole di mezzanotte dove sgorgano le sorgenti calde / Il martello degli dèi spingerà le nostre navi a nuove terre / per combatter l’orda, cantando e urlando: Valhalla, sto arrivando!“.
...forse in una precedente vita..
vivevo fra cavalieri, dame..corti sassoni,bretoni,vichinghe..elfo o gnomo..maga o strega..
impugnavo vessilli o scudi
forse un guerriero forse un asceta..forse
il Dio del tuono e quello del cielo..
non sò..di sicuro però
qualcosa e qualcuno mi porta sempre là..
e mi trovo sempre a casa..

https://youtu.be/s85y2M615PA

https://youtu.be/Y2hZ6OytDxo

Led Zeppelin - Immigrant Song testo

Ah, ah,
Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve,
Dal sole di mezzanotte dove soffiano le sorgenti termali.
Il martello degli dei guiderà le nostre navi verso nuove terre,
per combattere l'orda, cantando e gridando: Valhalla, sto arrivando!

Su noi spazziamo con la trebbiatura, il nostro unico obiettivo sarà la sponda occidentale.

Ah, ah,
Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve,
Dal sole di mezzanotte dove soffiano le sorgenti calde.
Quanto morbidi i tuoi campi così verdi, possono sussurrare storie di sangue,
di come abbiamo calmato le maree della guerra. Siamo i tuoi signori.

Su noi spazziamo con la trebbiatura, il nostro unico obiettivo sarà la sponda occidentale.

Quindi ora è meglio che ti fermi e ricostruisci tutte le tue rovine,
Perché la pace e la fiducia possono vincere la giornata nonostante tutte le tue sconfitte.

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Amici
(Page / Plant.)

Luce intensa quasi accecante, la notte nera brilla ancora,
posso ' Smettila, continua a salire, cercando quello che sapevo.

Aveva un amico, una volta mi ha detto: "Hai amore, non sei solo",
ora se n'è andata e mi ha lasciato a cercare solo quello che sapevo.

Mmm, ti sto dicendo ora, la cosa più grande che tu possa fare ora,
è scambiare un sorriso con qualcuno che è blu ora, è molto facile solo ... Ho

incontrato un uomo sul ciglio della strada che piange, senza un amico, non si può negare ,
Sei incompleto, non troveranno nulla alla ricerca di ciò che sapevi.

Quindi ogni volta che qualcuno ha bisogno di te, non deluderlo, anche se ti addolora,
Un giorno avrai bisogno di qualcuno come loro, alla ricerca di ciò che sapevi.

Mmm, ti sto dicendo ora, la cosa più grande che tu possa fare ora,
è scambiare un sorriso con qualcuno che è blu ora, è molto facile solo ...

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Dave Grohl racconta i Led Zeppelin: «Non facevano musica, ma esorcismi»

La scoperta dei dischi della band, lo stile di Jimmy Page, gli acidi e la spiritualità: il musicista di Nirvana e Foo Fighters racconta come, quando e perché è stato folgorato dalla band di ‘Black Dog’

Senza i Led Zeppelin non ci sarebbe stato il metal. E anche se ci fosse stato, avrebbe fatto schifo. Erano qualcosa di più di un gruppo rock, erano una combinazione perfetta di passione, mistero e talento. M’è sempre parso che fossero alla ricerca di qualcosa. Non erano mai paghi, cercavano di buttarsi in esperienze sempre nuove. Erano capaci di tutto e chissà dove sarebbero arrivati se John Bonham non fosse morto. Rappresentavano la fuga da un sacco di cose. In quel che facevano c’era un elemento fantasy, anzi era parte essenziale del loro carattere, di quel che li rendeva importanti. Senza i Led Zeppelin, fatico a immaginare tutta quella gente che va al cinema a vedere Il signore degli anelli.

Non erano amati dalla critica: troppo sperimentali, troppo estremi. Fra il ’69 e il ’70 girava un sacco di musica strana e loro era i più strani di tutti. Per me Jimmy Page era più strambo persino di Jimi Hendrix. Hendrix era un genio portentoso, Page un genio posseduto. I dischi e i concerti degli Zeppelin erano esorcismi. Hendrix, Jeff Beck ed Eric Clapton spaccavano i culi, ma Page stava a un altro livello, suonava in modo umano e imperfetto. Sembrava un vecchio bluesman che si è calato dell’acido. Ascolto i suoi assoli nei bootleg dei Led Zeppelin e mi ritrovo ora a ghignare e ora a versare lacrime. Sentite una versione a caso di Since I’ve Been Loving You e vi scoprirete a ridere e piangere nello stesso tempo. Per Page, la chitarra non è solo uno strumento. È un traduttore di emozioni.

Quando John Bonham suonava la batteria sembrava non sapesse che cosa sarebbe accaduto da un momento all’altro, pareva sempre sull’orlo di un precipizio. Nessuno ha mai fatto qualcosa del genere e nessuno, credo, ci si avvicinerà mai. È e resterà il più grande batterista di tutti i tempi. Ho passato anni in camera mia – parlo davvero di anni – ad ascoltare le tracce di batteria di Bonham e a cercare di imitarne lo swing, il modo in cui restava indietro sul beat, la velocità, la potenza. Non volevo solo imparare a memoria quel che suonava. Volevo ereditare il suo istinto. Ho tatuaggi di Bonham ovunque: sui polsi, sulle braccia, sulle spalle. Me ne sono fatto uno a 15 anni: sono i tre cerchi che rappresentano il suo simbolo su Zeppelin IV e che erano riprodotti sulla sua grancassa.

Black Dog, da Zeppelin IV, rappresenta i Led Zeppelin al top della potenza rock, è l’esempio perfetto di quant’erano possenti. Non avevano bisogno di grandi distorsioni o di suonare velocemente: erano heavy e bastava. Avevano pure un lato sensibile, una cosa che la gente tende a non prendere in considerazione perché li vede come animali rock, ma Zeppelin III era pieno di momenti belli e delicati. È stata la colonna sonora ai giorni in cui stavo mollando la scuola. Lo ascoltavo ogni giorno sul mio Maggiolone e intanto riflettevo su quel che avrei fatto nella vita. Per un motivo o per l’altro, quel disco mi ha regalato un po’ di luce.

Li ho sentiti per la prima volta negli anni ’70 trasmessi da una radio AM. Era il periodo in cui Stairway to Heaven era popolarissima. Avevo 6 o 7 anni e stavo cominciando a sentire musica, ma solo con l’adolescenza sono arrivato ad ascoltare i primi due dei Led Zeppelin. Me li passarono dei fattoni. Ce n’erano in sacco nelle periferie in Virginia, col loro armamentario di muscle car, fusti di birra, Zeppelin, acidi, erba. Quando c’era uno di questi elementi, c’erano anche gli altri. A me però gli Zeppelin pareva avessero un che di spirituale. Frequentavo una scuola cattolica e stavo mettendo in dubbio l’esistenza di dio, però credevo nei Led Zeppelin. Avevo fede, ma non in senso cristiano: avevo fede nei Led Zeppelin in quanto entità spirituale. Mi fecero capire che la musica proviene da un altro luogo e che gli esseri umani la canalizzano. Quella musica non veniva da un songbook, non da un produttore e nemmeno da un insegnante. Veniva da quattro musicisti che la portavano in posti in cui non era mai stata. Avevo l’impressione che venisse da un altrove. Ecco perché i Led Zeppelin sono il più grande gruppo rock di sempre. Non poteva essere altrimenti.

https://www.rollingstone.it/musica/dave-grohl-racconta-i-led-zeppelin-non-facevano-musica-ma-esorcismi/529207/


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– “Friends” (with the Bombay Symphony Orchestra)
– “Four Sticks” (with the Bombay Symphony Orchestra)
1972 Friends Final Mix Take 1 1972 Complete Bombay Sessions
1972 Four Sticks Final Mix Stereo 1972 Complete Bombay Sessions
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https://www.facebook.com/notes/353970319161741/

LED ZEPPELIN..I PIU’ GRANDI DI TUTTI..UNICI..MITICI..INEGUAGLIABILI
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The Rain Song: testo e significato del brano romantico dei Led Zeppelin



Il titolo provvisorio di questa traccia era "Slush", un riferimento al suo finto arrangiamento orchestrale di facile ascolto.





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The Rain Song "è una ballata di oltre 7 minuti di lunghezza. Il chitarrista Jimmy Page ha originariamente costruito la melodia di questa canzone nella sua casa di Plumpton, in Inghilterra, dove aveva recentemente installato una console da studio. Un nuovo modello Vista, è stato in parte realizzato dal Pye Mobile Studio che era stato utilizzato per registrare la performance della Royal Albert Hall del 1970 e l'album The Who's Live at Leeds.







Page è stato in grado di portare un arrangiamento completo della melodia, per il quale il cantante Robert Plant ha composto alcuni testi. Questi testi sono considerati dallo stesso Plant la sua migliore performance vocale complessiva. La canzone presenta anche un mellotron suonato da John Paul Jones per aggiungere all'effetto orchestrale, mentre Page suona una chitarra Danelectro.



Sicuramente questa canzone ha il testo più intenso scritto da Plant.



“Tu sei luce del sole nella mia crescita. Sentivo cosi poco calore prima”. Un verso semplice ma proprio per questo devastante, che immortala questa poesia tra le più belle canzoni d’amore mai scritte. E poi, una di quelle melodie che riesce a farti cambiare dimensione…



La leggenda vuole che sia nata per controbattere all’affermazione di George Harrison riguardo il fatto che i Led Zeppelin componessero poche ballad. L’essenza languida e finanche sensuale del brano si trasforma nel finale in un senso di liberazione, un lasciarsi alle spalle “le tenebre” carico di positività e rinnovata saggezza. Ed è su queste sensazioni, su questi ampi spazi carezzati dal vento, dove infelicità e gioia sembrano alternarsi e dipendere da un meccanismo naturale, che anche noi ci lasciamo trasportare, nel personale perseguimento della nostra, unica felicità.



versione acustica, molto emozionante di Plant e Page.





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https://youtu.be/Mvw--mNvPXQ



https://youtu.be/BeDylD8dV7U



Per la sua bellezza vale la pena riportare il testo completo. Lo trovate qui sotto, inclusa traduzione.

“This is the springtime of my loving
The second season I am to know
You are the sunlight in my growing so little warmth I’ve felt before.
It isn’t hard to feel me glowing
I watched the fire that grew so low.
It is the summer of my smiles
Flee from me Keepers of the Gloom.
Speak to me only with your eyes. It is to you I give this tune.
Ain’t so hard to recognize These things are clear to all from time to time.
Talk Talk
I’ve felt the coldness of my winter
I never thought it would ever go. I cursed the gloom that set upon us…
But I know that I love you so
These are the seasons of emotion and like the winds they rise and fall
This is the wonder of devotion I see the torch we all must hold.
This is the mystery of the quotient
Upon us all a little rain must fall”“È la primavera del mio amore
La seconda stagione che sto conoscendo
Tu sei luce del sole nella mia crescita
Sentivo cosi poco calore prima
Non è difficile farmi sentire ardente
Ho guardato il fuoco crescere lentamente
È l’estate dei miei sorrisi
Fuggono da me i custodi del buio.
Parlami solo con i tuoi occhi
Per te porto questa melodia
Non è difficile da riconoscere
Queste cose sono chiare per tutti da sempre
Parlami, parlami
Ho sentito il freddo del mio inverno
Non ho mai pensato che se ne sarebbe andato
Ho maledetto l’oscurità scesa sopra noi
Ma io so che ti amo cosi
Ma lo so che ti amo cosi
Queste sono le stagioni delle emozioni e come il vento salgono e scendono
Questa è la meraviglia della devozione
Vedo la torcia che tutti dobbiamo tenere
Questo è il mistero del nostro scopo
Su tutti noi un po’ di pioggia deve cadere”



HOUSES OF THE HOLY:
– “Slush” (possibly just an early title for “The Rain Song”)



https://youtu.be/TRt4hQs3nH0



https://youtu.be/z43dnzHu8n4



https://youtu.be/HZ4uzD_hLds



https://youtu.be/CxEu0QN6nzk



https://youtu.be/BeDylD8dV7U 




AMNESTY INTERNATIONAL
Former Led Zeppelin members singer Robert Plant and guitarist Jimmy Page perform at the Amnesty International Human Rights concert, presented by The Body Shop at Bercy Stadium, Paris. The concert is aid of of the 50th anniversary of the Universal Declaration of Human Rights. (Photo by Peter Jordan - PA Images/PA Images via Getty Images)
The Paris Concert for Amnesty International (1999)
..tutto il concerto
sotto la scaletta e gli artisti
01. Get Up, Stand Up (Gabriel, Chapman, Springsteen, N'Dour) 02. Baba (Morissette) 03. Hand in My Pocket (Morissette) 04. Thank U (Morissette) 05. Medley (Kassiv') 06. Se Dam Bon Jou (Kassiv') 07. Black White (Asian Dub Foundation) 08. Buzzin' (Asian Dub Foundation) 09. Free Satpal Ram (Asian Dub Foundation) 10. Signal to Noise (Peter Garbiel with Youssou N'Dour) 11. In Your Eyes (Peter Garbiel with Youssou N'Dour) 12. New Beginning (Tracy Chapman) 13. Fast Car (Tracy Chapman) 14. Baby I Can Hold You (Tracy Chapman) 15. No Surrender (Bruce Springsteen) 16. Born in the USA (Bruce Springsteen) 17. Working on the Highway (Bruce Springsteen) 18. When the World Was Young (Jimmy Page and Robert Plant) 19. Babe I'm Gonna Leave You (Jimmy Page and Robert Plant) 20. Gallows Pole (Jimmy Page and Robert Plant) 21. Rock and Roll (Jimmy Page and Robert Plant) 22. You're Still the One (Shania Twain) 23. Black Eyes, Blue Tears (Shania Twain) 24. Karma Police (Radiohead) 25. Bones (Radiohead) 26. Paranoid Android (Radiohead) 27. Shaking the Tree (Youssou N'Dour with Peter Gabriel) 28. 7 Seconds (N'Dour, Gabriel, Chapman and Jocelyn Beroard) Peter Gabriel, Bruce Springsteen, Alanis Morissette, Tracy Chapman, Jimmy Page and Robert Plant, Shania Twain, Radiohead, Kassiv', Asian Dub Foundation e Youssou N'Dour.

1972 Four Sticks Final Mix Stereo 1972 Complete Bombay Sessions

https://youtu.be/kyOQiOx8fX8

https://youtu.be/kyOQiOx8fX8

da completare

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le storie dietro delle foto perle rare
LED ZEPPELIN: RARO BOOTLEG DELLE PROVE PRIMA DEL CONCERTO
Questo raro estratto che vi proponiamo oggi è sicuramente uno dei più discussi tra gli appassionati dei Led Zeppelin. Si combatte tra chi lo associa alle prove tenutesi al Chicago Auditorium il 6 luglio del 1973, chi invece associa la registrazione a quelle del 17 Gennaio del 1975 al Metropolitan Sports Center in Minneapolis.
Chi sostiene la data più tarda fa notare che la voce di Robert Plant sembra essere chiaramente quella più affaticata della metà dei '70; inoltre, è presente del materiale musicale contenuto poi nell'album Chi sostiene la data più tarda fa notare che la voce di Robert Plant sembra essere chiaramente quella più affaticata della metà dei '70; inoltre, è presente del materiale musicale contenuto poi nell'album Physical Graffiti, pubblicato il mese successivo.
D'altronde, chi invece rimarca l'attribuzione al '73 lo fa sostenendo che comunque molti brani del disco erano già parzialmente strutturati qualche anno prima e difatti nelle registrazioni si sentono strutture per certi versi non ancora "sgrezzate" per come saranno nell'album. In più, lo stato della voce di Plant poteva anche essere un calo temporaneo.
Indipendentemente da chi ha ragione, è sicuramente un documento molto interessante.
Led Zeppelin - Soundcheck 1973 Awesome RARE
https://youtu.be/7gnEYJMZAQk Led Zeppelin at an unknown venue on an unknown date, probably sometime between May and July, 1973. Many dates are speculated, but none are confirmed. This soundcheck recording is everywhere, so I figured I'd do it some justice. I remastered the entire thing, and edited it down to make it as coherent as possible. 0:00 Sugar Baby (Strawberry Jam) [Unknown, probably Page and Plant] 3:22 The Wanton Song {Work in Progress} [Page, Plant] 4:51 The Rover [Page, Plant] 8:55 Night Flight [Jones, Page, and Plant] 11:31 School Days [Chuck Berry] 14:16 Nadine [Chuck Berry] 15:17 Around and Around [Chuck Berry] 18:04 Move On Down the Line [Roy Orbison] 19:41 Please Don't Tease [Cliff Richard] 22:17 Move It [Cliff Richard] 23:39 Dynamite [Cliff Richard] 24:23 Shakin' All Over [Johnny Kidd, Gus Robinson] 26:56 Hungry For Love [Gordon Mills] 28:37 I'll Never Get Over You [Gordon Mills] 30:51 Reelin' and Rockin' [Chuck Berry]
Led Zeppelin at an unknown venue on an unknown date, probably sometime between May and July, 1973. Many dates are speculated, but none are confirmed. This soundcheck recording is everywhere, so I figured I'd do it some justice. I remastered the entire thing, and edited it down to make it as coherent as possible. 0:00 Sugar Baby (Strawberry Jam) [Unknown, probably Page and Plant] 3:22 The Wanton Song {Work in Progress} [Page, Plant] 4:51 The Rover [Page, Plant] 8:55 Night Flight [Jones, Page, and Plant] 11:31 School Days [Chuck Berry] 14:16 Nadine [Chuck Berry] 15:17 Around and Around [Chuck Berry] 18:04 Move On Down the Line [Roy Orbison] 19:41 Please Don't Tease [Cliff Richard] 22:17 Move It [Cliff Richard] 23:39 Dynamite [Cliff Richard] 24:23 Shakin' All Over [Johnny Kidd, Gus Robinson] 26:56 Hungry For Love [Gordon Mills] 28:37 I'll Never Get Over You [Gordon Mills] 30:51 Reelin' and Rockin' [Chuck Berry]
(LZ Minneapolis tour rehearsals 1975)
FIRST ALBUM:
– “The Bells” (with Steve Winwood)
– “Babe I’m Gonna Leave You” (with Steve Winwood)
– Untitled guitar/keyboard instrumentals
– Unknown soul ballad (mentioned by Page in 2009)
– “Chest Fever” (rehearsed, maybe recorded)
– “Flames” (rehearsed, maybe recorded)
– “As Long As I Have You” (rehearsed, maybe recorded)
– “Fresh Garbage” (possibly rehearsed)
– “Watch Your Step” (rehearsed but probably not recorded)
– “The Train Kept A-Rollin'” (rehearsed but probably not recorded)
Led Zeppelin-As Long As I Have You Medley part1
Led Zeppelin As Long As I Have You Medley part2
SECOND ALBUM:
– “Sugar Mama” (June 1969, Morgan Studios)
– rest of Bonham’s solo from “Moby Dick”
Led Zeppelin-Suga Mama
THIRD ALBUM:
– “Jennings Farm Blues (instrumental electric version of BRON YR AUR STOMP ndtim)” (December 1969, Olympic Studios)
– “Blues Mama” (May 1970, Olympic Studios)
– all-piano-piece by John Paul Jones
– possibly an early version of “Down By The Seaside”
– unknown song titles (at least 17 songs were written for the album, but only 14 are confirmed to have been recorded)
Led Zeppelin - Feel So Bad - That's Alright Mama
FOURTH ALBUM:
– “St. Tristan’s Sword” (1970)
– “Sloppy Drunk” (possibly just an early title for “Boogie With Stu”)
– possibly an early version of “No Quarter”
– unknown song titles (at least 14 songs were written for the album, but only 11 are confirmed to have been recorded)
HOUSES OF THE HOLY:
– “Slush” (possibly just an early title for “The Rain Song”)
The Rain Song "è una ballata di oltre 7 minuti di lunghezza. Il chitarrista Jimmy Page ha originariamente costruito la melodia di questa canzone nella sua casa di Plumpton, in Inghilterra, dove aveva recentemente installato una console da studio. Un nuovo modello Vista, è stato in parte realizzato dal Pye Mobile Studio che era stato utilizzato per registrare la performance della Royal Albert Hall del 1970 e l'album The Who's Live at Leeds.
Page è stato in grado di portare un arrangiamento completo della melodia, per il quale il cantante Robert Plant ha composto alcuni testi. Questi testi sono considerati dallo stesso Plant la sua migliore performance vocale complessiva. La canzone presenta anche un mellotron suonato da John Paul Jones per aggiungere all'effetto orchestrale, mentre Page suona una chitarra Danelectro.
Sicuramente questa canzone ha il testo più intenso scritto da Plant.
“Tu sei luce del sole nella mia crescita. Sentivo cosi poco calore prima”. Un verso semplice ma proprio per questo devastante, che immortala questa poesia tra le più belle canzoni d’amore mai scritte. E poi, una di quelle melodie che riesce a farti cambiare dimensione…
La leggenda vuole che sia nata per controbattere all’affermazione di George Harrison riguardo il fatto che i Led Zeppelin componessero poche ballad. L’essenza languida e finanche sensuale del brano si trasforma nel finale in un senso di liberazione, un lasciarsi alle spalle “le tenebre” carico di positività e rinnovata saggezza. Ed è su queste sensazioni, su questi ampi spazi carezzati dal vento, dove infelicità e gioia sembrano alternarsi e dipendere da un meccanismo naturale, che anche noi ci lasciamo trasportare, nel personale perseguimento della nostra, unica felicità.
versione acustica, molto emozionante di Plant e Page.
– “Friends” (with the Bombay Symphony Orchestra)
– “Four Sticks” (with the Bombay Symphony Orchestra)
1972 Friends Final Mix Take 1 1972 Complete Bombay Sessions
1972 Four Sticks Final Mix Stereo 1972 Complete Bombay Sessions
PHYSICAL GRAFFITI:
– “Let There Be Drums” (October 1973, Headley Grange)
– “Baby I Don’t Care” (October 1973, Headley Grange)
– “Jailhouse Rock” (October 1973, Headley Grange)
– “One Night” (October 1973, Headley Grange)
– “Don’t Be Cruel” (October 1973, Headley Grange)
– “The Girl Of My Best Friend” (October 1973, Headley Grange)
– “Money Honey” (October 1973, Headley Grange)
– “Summertime Blues” (October 1973, Headley Grange)
– 3 alternate versions of “In The Light” (1973-74, Headley Grange)
– “Swan Song” (February 1974, Headley Grange)
– “Lost In Space” (1973-74)
Rare* Led Zeppelin In The Light *In The Morning*
Led Zeppelin Physical Graffiti Outtake *Swan Song*
PRESENCE: da passare su album foto
– “Don’t Start Me Talkin'” (October 1975 rehearsal at SIR Studios)
– “Minnie The Moocher/Tea For One” (October 1975 rehearsals at SIR Studios)
Outtake - Don't Start Me Talking
IN THROUGH THE OUT DOOR: da passare su album foto
– “Fire” (May 1978 rehearsal at Clearwell Castle)
– unknown song title (brief clip available on bootleg as ‘Polar Studio Fragment’)
– unknown song title (drum track available on bootleg)
Led Zeppelin In Through The Outdoor Sessions (1978)
Led Zeppelin In Through The Outdoor Sessions (1978)
73:59): All My Love, Fire, Carouselambra, canzone sconosciuta, Wearing And Tearing, Fool In The Rain, Hot Dog, In The Evening, Southbound Suarez, Darlene, Fool In The Rain
In Through The Outdoor Sessions è un'altra eccellente raccolta di outtakes precedentemente disponibili dalle sessioni finali in studio dei Led Zeppelin. La qualità del suono su Boogie Mama è paragonabile alle migliori versioni disponibili di questi nastri, ed è confezionata in un attraente digipack e molto conveniente per il collezionista medio.
Il disco inizia con l'incredibile outtake di "All My Love" registrato a Stoccolma nel novembre 1978. Questa è la ripresa usata per la versione finale, ma manca di sovraincisioni, l'assolo di tastiera nel mezzo e non si dissolve. La sezione finale, che è stata purtroppo modificata, ha un piccolo assolo di chitarra lirico di Jimmy Page.
Le due tracce successive risalgono alle demo di Clearwell Castle del maggio 1978. Questa è stata la prima prova della band degli Zeppelin dalla brusca fine del tour dell'anno precedente a causa della tragedia personale di Robert Plant. È una registrazione amatoriale che contiene la traccia incompiuta "Fire". Questo suona come l'inizio di quella che sarebbe una traccia epica scritta e dominata da Page. è in contrasto con i numeri dominati dalle tastiere che avrebbero formato l'album finale con la forte batteria di Bonham e Page che prendeva il volo nel caos. È simile a "When The Levee Breaks", ed è un peccato che gli Zeppelin non abbiano mai completato la canzone.
Il numero si interrompe per alcune conversazioni prima che il nastro si interrompa. Questa canzone purtroppo non è mai passata oltre il palco delle prove e, per quanto ne sappiamo, non è mai stata registrata in studio.
Ci sono tre riprese del brano di John Paul Jones scritto "Carouselambra". Le tre riprese arrivano fino alla prima sezione. Gli altri due, il ponte a movimento lento suonato sul doppio manico e le sezioni "disco" dal ritmo veloce, non sarebbero stati scritti fino a molto tempo dopo.
Si dice che gli Zeppelin lo abbiano provato per i concerti di Knebworth e il successivo tour estivo in Europa, ma non sono mai arrivati ​​alla scaletta. Si dice anche che questo sarebbe stato presentato nel tour nordamericano tra la fine del 1980 e l'inizio del 1981, ma con la fine della band non lo sapremo mai. Questo è quanto di più vicino abbiamo a una versione live di questo pezzo ed è piacevole sentirlo suonare con abbandono.
Il resto del disco è occupato da mix alternativi di canzoni dalle sessioni di Stoccolma alla fine del 1978 che hanno prodotto In Through The Outdoor a partire dalla "canzone sconosciuta", un frammento di otto secondi di Dio sa cosa.
"Wearing And Tearing" sarebbe stato un EP speciale per commemorare i concerti di Knebworth, ma è stato demolito e non sarebbe stato pubblicato fino a Coda del 1982. Questa è la versione finale del pezzo con un count-in di Bonham e ulteriori interiezioni di Plant durante la canzone.
"Fool In The Rain" inizia con un count-in di Bonham. E Plant, riferendosi al sapore latino della canzone, grida "quartro!" C'è un ulteriore "oh sì" all'inizio, ma mancano il fischio, la voce di Plant al ponte e l'assolo di chitarra.
"Hot Dog" è lo stesso della versione finale tranne che con l'assolo di chitarra mancante e Plant che lancia in divertenti interiezioni come "questo è il mio tipo di musica" e "dai, signor Philips, puoi farlo di nuovo".
"In The Evening" suona noioso e confuso rispetto agli altri. Dal momento che ha la voce, l'assolo di chitarra e le sovraincisioni di voce e chitarra, questo è il prodotto finale ma ha un'introduzione drone piuttosto che quella utilizzata per la ripresa finale.
Questa è una versione molto forte di Boogie Mama. Negli ultimi due anni hanno rilasciato diversi ottimi titoli Zeppelin. In Through The Outdoor Sessions, pur avendo del materiale comune, offre un'ottima presentazione per coloro che potrebbero non averlo già, o per coloro che non possono permettersi i costosi set Empress Valley e Scorpio.
Led Zeppelin May 1978 rehearsal at Clearwell Castle in England da passare su album foto
This is something I found on a website that a friend of mine sent me. A song called Fire. Recorded in May 1978 at Clearwell Castle in England. Rehearsals right before they recorded "In Through the Out Door".
Fire (Say You're Gonna Leave Me) is an outtake from the Clearwell Castle Sessions, recorded in 1978. Led Zeppelin composed and rehearsed some new material of their album In Through the Out Door there in 1978. Years later, this song was used by Jimmy Page for his album The Firm, recorded with his new band. The song's riff became part of Closer, the first track of The Firm self-titled and first album, released in 1985. The powerful Hard Rock style of the song put off to the epic parts of Achilles Last Stand, the best song from Led Zeppelin's album Presence, released in 1976.
THE COMPLETE BBC SESSION GIA’ PASSATO SUL ALBUM FOTO
Provided to YouTube by Rhino Atlantic Whole Lotta Love (Medley) (1/4/71 Paris Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar, Theremin: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Bass Guitar: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Arthur Crudup Writer: Bukka White Writer: Doc Pomus Writer: Jimmy Page Writer: John Bonham Writer: John Lee Hooker Writer: John Paul Jones Writer: Mort Shuman Writer: Robert Plant Writer: Willie Dixon
Travelling Riverside Blues (29/6/69 Top Gear) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Guitar: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant Writer: Robert Johnson
The Girl I Love She Got Long Black Wavy Hair (Live on Tasty Pop Sundae from BBC Sessions) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Guitar: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant Writer: John Paul Jones Writer: John Bonham Writer: John Estes Writer: Willie Dixon Writer: Robert Johnson
You Shook Me (10/8/69 Playhouse Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Pedals Keyboards: John Paul Jones Organ: John Paul Jones Harmonica, Vocals: Robert Plant Writer: J B Lenoir Writer: Willie Dixon
Stairway to Heaven (Live: 1/4/71 Paris Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Pedals Keyboards: John Paul Jones Organ: John Paul Jones Electric Piano: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant.
Since I've Been Loving You (1/4/71 Paris Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Pedals Keyboards: John Paul Jones Organ: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant Writer: John Paul Jones
Led Zeppelin - Live in Bloomington, MN (Jan. 18th, 1975) - NEW SOUNDBOARD PORTIONS
https://youtu.be/-i5_4CArPL4 già passato su album foto
At long last, a portion of the soundboard for the band's first show of their 1975 North American tour has just come out. This show is notable for occurring before Plant became sick with the flu, and for its unique setlist. Special thanks to TAFCIA for liberating and transferring this soundboard!
0:00 Intro
1:02 The Song Remains the Same
6:18 The Rain Song
14:58 Kashmir
23:49 The Wanton Song (cut)
Bootleg: Led Zeppelin: Wanton Song 1975 Met Center (no label)
Silver CD - EAC - WAV - TLH - FLAC
Due frammenti di una registrazione inedita della performance dei Led Zeppelin del 18 gennaio 1975 a Minneapolis sono emersi online all'inizio di questa settimana.
Non sono state rilasciate registrazioni del pubblico o della tavola armonica dello spettacolo, rendendo gli snippet potenzialmente il primo audio dello spettacolo emerso dal 1975.
Il primo campione mostra Robert Plant che racconta alla folla l'infortunio di Jimmy Page al suo dito. "Jimmy ha avuto la sfortuna di rompersi una delle sue dita ... una delle sue dita", dice, prima dell'inizio di "The Song Remains The Same".
Il secondo esempio include Plant che fa riferimento a "Kashmir", che presumibilmente la band ha appena suonato, e poi introduce "The Wanton Song". Lo snippet termina a metà della canzone.
Recensione di giornali: i Led Zeppelin sono scesi a Minneapolis lo scorso fine settimana e hanno dimostrato a una folla gremita di oltre 20.000 devoti che è ancora la prima band heavy metal rock and roll al mondo.
Il concerto, che ha dato il via al tour nordamericano della band nel 1975, ha segnato la prima apparizione dei Led Zeppelin su questo lato dell'Oceano Atlantico in quasi 18 mesi. Pochi gruppi sono in grado di avvicinarsi al livello di energia che Jimmy Page e la compagnia hanno mantenuto dall'inizio alla fine durante la performance di 2 ore e mezza di Zep. Ancora intatti dopo quasi sette anni insieme come un'unità musicale compatta e coesa, i Led Zeppelin si sono evoluti dai suoi inizi come un gruppo blues pesante, specializzato in prosciutti lunghi serpeggianti in un sofisticato gruppo rock professionale ad alta energia, in grado di vendere fino a 50.000- sede di uno stadio di calcio dopo l'altro tutto da solo, senza il beneficio di un atto di riscaldamento.
Il gruppo è apparso sul palco quasi esattamente all'orario di inizio previsto per le 20:00, con un fragoroso ruggito dalla folla e ha fatto irruzione nel Rock and Roll, guidato dalle linee di chitarra dure e taglienti di Jimmy Page. Con l'eccezione di Moby Dick, la vetrina standard della band per il batterista John Bonham, e un breve estratto di 30 secondi da Whole Lotta Love durante il bis, il gruppo ha limitato la sua attenzione ai suoi album più recenti, Led Zeppelin 4 e Houses Of The Holy, insieme a una serie di selezioni dal suo prossimo LP Physical Grafitti. Il nuovo materiale è stato un punto culminante particolare, in particolare Kashmir, un numero minacciosamente lunatico con alcuni intriganti lavori di sintetizzatore di John Paul Jones e Trampled Underfoot, un rocker in ascesa il cui titolo è molto autoesplicativo. Una tremenda Una tremenda versione di Stairway To Heaven,
È stata la presenza scenica dinamica del gruppo che mi ha colpito più di ogni altra cosa. Questi ragazzi sono totalmente responsabili della situazione in ogni momento, con l'istrionismo vocale travolgente di Plant e il corpo allampanato e biondo (estremamente sexy, secondo la maggior parte delle ragazze con cui ho parlato prima e dopo lo spettacolo) che attira l'attenzione di tutti. . Page è diventato un performer energico ed eccitante, saltellando e scambiando sorrisi consapevoli con Plant mentre lancia una serie di assoli stupendi, ognuno più incredibile del precedente.
Altre chicche per la serata includevano arrangiamenti straordinariamente potenti di When The Levee Breaks e The Song Remains The Same, che, insieme al materiale Physical Graffiti, venivano eseguiti per la prima volta, secondo Plant. Verso la fine, Plant si è scusato con il pubblico perché la band era "arrugginita". Non doveva preoccuparsi: se i Led Zeppelin funzionassero solo a metà velocità, mi sarebbe difficile immaginare quanto sarebbe stata sensazionale questa band in una buona notte!
Durante la sua lunga permanenza in cima alla classifica del rock heavy metal, i Led Zeppelin hanno affrontato e sconfitto le sfide di un numero incalcolabile di pretendenti al suo trono, e se la performance dello scorso sabato è un'indicazione di ciò che verrà, dubito seriamente che esiste una band capace di eguagliare, molto meno di superare, ciò che i Led Zeppelin potrebbero fare nel sonno. Il superbo sistema audio del gruppo e gli effetti di luce colorati, che hanno immerso gli artisti in una varietà Avide di colori intensi; aggiunto considerevolmente all'effetto complessivo. In questa epoca altamente inflazionistica, i Led Zeppelin danno ai suoi fan il valore dei loro soldi e anche di più. Cinque anni fa ho pagato volontariamente $ 10 per un biglietto della diciottesima fila per lo spettacolo del gruppo nello stesso Bloomington Sports Center (1970), la casa del club di hockey del Minnesota North Stars,
Mi sarebbe piaciuto vedere il gruppo suonare più a lungo, e dubito che ci fossero più di una manciata di persone che avrebbero lasciato l'edificio se il gruppo avesse suonato 15 bis nelle prime ore del mattino. - Free Press, 23 gennaio 1975 .
At long last, a portion of the soundboard for the band's first show of their 1975 North American tour has just come out. This show is notable for occurring before Plant became sick with the flu, and for its unique setlist. Special thanks to TAFCIA for liberating and transferring this soundboard! 0:00 Intro 1:02 The Song Remains the Same 6:18 The Rain Song 14:58 Kashmir 23:49 The Wanton Song (cut) Bootleg: Led Zeppelin: Wanton Song 1975 Met Center (no label) Silver CD - EAC - WAV - TLH - FLAC
già passato su album
Most people know the soundboard for this show (known as "Flying Circus") or the excellent matrix by Bluecongo (known as "Four Blocks in the Snow"), but the raw audience source is damn good in and of itself. Stairway once again had to be edited due to copyright. 0:00 Intro 1:46 Rock and Roll 5:26 Sick Again 11:58 Over the Hills and Far Away 21:01 In My Time of Dying 33:14 The Song Remains The Same 38:42 The Rain Song 47:58 Kashmir 57:35 No Quarter 1:16:08 Trampled Underfoot 1:25:16 Moby Dick 1:46:05 Dazed and Confused 2:19:15 Stairway to Heaven (partial) 2:31:38 Whole Lotta Love 2:33:02 Black Dog 2:40:33 Heartbreaker/That's Alright Mama Bootleg: AUD Master Cassette - DAT - CD - SHN
You're watching Led Zeppelin perform 'I Can't Quit You Baby' in front of a sold out crowd, live at Royal Albert Hall in 1970. già passato su album
Led Zeppelin - Kashmir (Stereo) già passato su album
già passato su album
Bron y Aur Stomp on Led Zeppelin's 1977 tour. CLICK HERE FOR JAZZ 7:53 The concert was shot on film cameras that were not set for the low light levels on stage. The result is both artistic and frustrating at times.
Bron y Aur Stomp on Led Zeppelin's 1977 tour. CLICK HERE FOR JAZZ 7:53 The concert was shot on film cameras that were not set for the low light levels on stage. The result is both artistic and frustrating at times.
già passato su album
25 MAGGIO - EARLS COURT ARENA, LONDRA, REGNO UNITO (DOMENICA, 20:00) Il
DJ Alan "Fluff" Freeman ha presentato la band. L'intero concerto è stato registrato e filmato professionalmente. I frammenti sono stati usati nel video promozionale di "Whole Lotta Love" nel 1997, Latter Days - The Very Best Of Led Zeppelin Volume 2 nel 2000 e DVD nel 2003. l'ultima esibizione in assoluto di Dazed And Confused.
Stairway To Heaven era dedicato alla figlia di Plant: "Carmen - questa canzone è per una bambina che si siede probabilmente chiedendosi di cosa si tratta ... quindi, dov'è il ponte? Beh, Carmen, hai avuto la possibilità di scoprire dove si trova il ponte ... e se lo sai, fammelo sapere dopo lo spettacolo. "
al minuto 2.53.16 la dedica a sua figlia Carmen..
led zeppelin live 25/05/1975 ful(show completo)
Led Zeppelin - Immigrant Song - Rehearsal/Practice Tape già passata su album
Led Zeppelin - The Wanton Song - Practice Rehearsal Soundcheck Tape già passata su album
The Wanton Song - Led Zeppelin live in Indianapolis (25/1/1975) già passata su album
hanno iniziato e Percy ha avuto un raffreddore, un terribile terribile e un raffreddore che ha rovinato la vita, Jimmy ha avuto un dito rotto, ..alcuni problemi anche Jonesy e Bonzo
in questo concerto Robert canta in tonalità più bassa, dato che ha un raffreddore ancora fastidioso..
non è stato un ottimo live...in quella sera...Robert lo dice all'inizio che la sua voce ha problemi
Led Zeppelin outtakes/studio sessions già passato su album
Led Zeppelin outtakes/studio sessions
Robert canta a cappella....
e si vanno un sacco di risate....
parte da solo..poi si aggiunge la chitarra..poi la batteria..
blues all'estrema potenza..
Led Zeppelin outtakes/studio sessions
posto un commento che ho già descritto in altri post....cosa dobbiamo aggiungere?...niente..tutto è nato..tutto si è compiuto..e possiamo dire..solo...c'eravamo..e ci siamo ancora...questa è l'Arte con la A maiuscola..perchè la musica è un patrimonio della intera esperienza umana..a volte io penso che ci siano genialità aliene..nascono..arrivano dritto a compimento dell'intento preposto e ne solcano poi il cammino futuro..
Led Zeppelin In My Time of Dying già passato su album
Led Zeppelin In My Time of Dying
Led Zeppelin In My Time of Dying https://youtu.be/B9lBKVjuNFU
Led Zeppelin: Communication Breakdown 5/25/1975 HD già compreso in album foto
Led Zeppelin: Communication Breakdown 5/25/1975 HD con balletto compreso
Led Zeppelin - Ripartizione della comunicazione live maggio / 25/1975
Robert ha parlato:
Un momento.
Vorremmo farne un altro. Stiamo solo facendo una chiacchierata, se volete scusarci un minuto. Beh, nel frattempo, vedrai che i signori con le camicie bianche passeranno un cappello perché l'attrezzatura e Dennis ci costano così tanto che abbiamo preso, non abbiamo pane per volare via dal paese. Quindi, se vedete arrivare un cappello, metteteci il pane dentro. Qualcuno deve fare soldi da qualche parte. Aspetta un minuto. Stiamo solo provando a pensare se mai avessimo avuto qualche colpo. Non facciamo saltare la nostra immagine facendo due chiacchiere, vero? C ' è un gentiluomo quaggiù che, che ci ha suggerito di Credo che dovremmo farlo, sì, ok? Questo è un problema che non capiamo, ma forse alcuni, alcune persone sì. Charles Scharr Murry, ovunque tu sia, continua a prendere le pillole.
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Beh, sono passate circa tre ore quarantacinque minuti da quando siamo arrivati, ed è ora di tornare indietro e ascoltare Bob Marley and the Wailers. Grazie mille per averci mostrato che l'Inghilterra è ancora viva e viva. Ed è buona notte da parte mia e buona notte da parte sua. Buonanotte e attenzione al Santo Graal.
Berkeley, California 1971. GIà PASSATO SU ALBUM FOTO
Berkeley, California 1971.
Boogie Chillun'- Hello Mary Lou - My Baby Left Me - Mess O' Blues 9-14-71
Led Zeppelin - For What It's Worth (Buffalo Springfield cover GIà PASSATO SU ALBUM FOTO
Led Zeppelin che coprono dal vivo For What it's Worth di Buffalo Springfield. In questo video sono incluse due esibizioni dal vivo della copertina. Il primo è stato durante il medley Communication Breakdown registrato nel famoso bootleg "Live on Blueberry Hill", il secondo viene da un'esecuzione molto più oscura e inquietante della canzone registrata dal vivo a Seattle il 21 marzo 1975, entrambi sono tra i miei preferiti momenti live dei Led Zeppelin. BTW aggiungi & fmt = 18 alla fine dell'URL per ottenere un suono di alta qualità.
Inoltre è estremamente bello quando Plant canta alcuni testi di I Shot the Sheriff nella seconda versione.
Led Zeppelin - For What It's Worth (Buffalo Springfield cover
Led Zeppelin che coprono dal vivo For What it's Worth di Buffalo Springfield. In questo video sono incluse due esibizioni dal vivo della copertina. Il primo è stato durante il medley Communication Breakdown registrato nel famoso bootleg "Live on Blueberry Hill", il secondo viene da un'esecuzione molto più oscura e inquietante della canzone registrata dal vivo a Seattle il 21 marzo 1975, entrambi sono tra i miei preferiti momenti live dei Led Zeppelin. BTW aggiungi & fmt = 18 alla fine dell'URL per ottenere un suono di alta qualità.
Inoltre è estremamente bello quando Plant canta alcuni testi di I Shot the Sheriff nella seconda versione.
LED ZEPPELIN-"BLUEBERRY HILL" GIà PASSATO SU ALBUM FOTO
Led Zeppelin nel 1970 che si esibivano a Blueberry Hill su
Led Zeppelin nel 1970 che si esibivano a Blueberry Hill su
LED ZEPPELIN-"BLUEBERRY HILL"

Una performance audio bootleg dei Led Zeppelin nel 1970 che si esibivano a Blueberry Hill suonando la canzone "Blueberry Hill" Tutte le immagini in questa presentazione sono del 1970, anno di questo concerto.

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le storie dietro delle foto perle rare
LED ZEPPELIN: RARO BOOTLEG DELLE PROVE PRIMA DEL CONCERTO
Questo raro estratto che vi proponiamo oggi è sicuramente uno dei più discussi tra gli appassionati dei Led Zeppelin. Si combatte tra chi lo associa alle prove tenutesi al Chicago Auditorium il 6 luglio del 1973, chi invece associa la registrazione a quelle del 17 Gennaio del 1975 al Metropolitan Sports Center in Minneapolis.
Chi sostiene la data più tarda fa notare che la voce di Robert Plant sembra essere chiaramente quella più affaticata della metà dei '70; inoltre, è presente del materiale musicale contenuto poi nell'album Chi sostiene la data più tarda fa notare che la voce di Robert Plant sembra essere chiaramente quella più affaticata della metà dei '70; inoltre, è presente del materiale musicale contenuto poi nell'album Physical Graffiti, pubblicato il mese successivo.
D'altronde, chi invece rimarca l'attribuzione al '73 lo fa sostenendo che comunque molti brani del disco erano già parzialmente strutturati qualche anno prima e difatti nelle registrazioni si sentono strutture per certi versi non ancora "sgrezzate" per come saranno nell'album. In più, lo stato della voce di Plant poteva anche essere un calo temporaneo.
Indipendentemente da chi ha ragione, è sicuramente un documento molto interessante.
Led Zeppelin - Soundcheck 1973 Awesome RARE
https://youtu.be/7gnEYJMZAQk Led Zeppelin at an unknown venue on an unknown date, probably sometime between May and July, 1973. Many dates are speculated, but none are confirmed. This soundcheck recording is everywhere, so I figured I'd do it some justice. I remastered the entire thing, and edited it down to make it as coherent as possible. 0:00 Sugar Baby (Strawberry Jam) [Unknown, probably Page and Plant] 3:22 The Wanton Song {Work in Progress} [Page, Plant] 4:51 The Rover [Page, Plant] 8:55 Night Flight [Jones, Page, and Plant] 11:31 School Days [Chuck Berry] 14:16 Nadine [Chuck Berry] 15:17 Around and Around [Chuck Berry] 18:04 Move On Down the Line [Roy Orbison] 19:41 Please Don't Tease [Cliff Richard] 22:17 Move It [Cliff Richard] 23:39 Dynamite [Cliff Richard] 24:23 Shakin' All Over [Johnny Kidd, Gus Robinson] 26:56 Hungry For Love [Gordon Mills] 28:37 I'll Never Get Over You [Gordon Mills] 30:51 Reelin' and Rockin' [Chuck Berry]
Led Zeppelin at an unknown venue on an unknown date, probably sometime between May and July, 1973. Many dates are speculated, but none are confirmed. This soundcheck recording is everywhere, so I figured I'd do it some justice. I remastered the entire thing, and edited it down to make it as coherent as possible. 0:00 Sugar Baby (Strawberry Jam) [Unknown, probably Page and Plant] 3:22 The Wanton Song {Work in Progress} [Page, Plant] 4:51 The Rover [Page, Plant] 8:55 Night Flight [Jones, Page, and Plant] 11:31 School Days [Chuck Berry] 14:16 Nadine [Chuck Berry] 15:17 Around and Around [Chuck Berry] 18:04 Move On Down the Line [Roy Orbison] 19:41 Please Don't Tease [Cliff Richard] 22:17 Move It [Cliff Richard] 23:39 Dynamite [Cliff Richard] 24:23 Shakin' All Over [Johnny Kidd, Gus Robinson] 26:56 Hungry For Love [Gordon Mills] 28:37 I'll Never Get Over You [Gordon Mills] 30:51 Reelin' and Rockin' [Chuck Berry]
(LZ Minneapolis tour rehearsals 1975)
FIRST ALBUM:
– “The Bells” (with Steve Winwood)
– “Babe I’m Gonna Leave You” (with Steve Winwood)
– Untitled guitar/keyboard instrumentals
– Unknown soul ballad (mentioned by Page in 2009)
– “Chest Fever” (rehearsed, maybe recorded)
– “Flames” (rehearsed, maybe recorded)
– “As Long As I Have You” (rehearsed, maybe recorded)
– “Fresh Garbage” (possibly rehearsed)
– “Watch Your Step” (rehearsed but probably not recorded)
– “The Train Kept A-Rollin'” (rehearsed but probably not recorded)
Led Zeppelin-As Long As I Have You Medley part1
Led Zeppelin As Long As I Have You Medley part2
SECOND ALBUM:
– “Sugar Mama” (June 1969, Morgan Studios)
– rest of Bonham’s solo from “Moby Dick”
Led Zeppelin-Suga Mama
THIRD ALBUM:
– “Jennings Farm Blues (instrumental electric version of BRON YR AUR STOMP ndtim)” (December 1969, Olympic Studios)
– “Blues Mama” (May 1970, Olympic Studios)
– all-piano-piece by John Paul Jones
– possibly an early version of “Down By The Seaside”
– unknown song titles (at least 17 songs were written for the album, but only 14 are confirmed to have been recorded)
Led Zeppelin - Feel So Bad - That's Alright Mama
FOURTH ALBUM:
– “St. Tristan’s Sword” (1970)
– “Sloppy Drunk” (possibly just an early title for “Boogie With Stu”)
– possibly an early version of “No Quarter”
– unknown song titles (at least 14 songs were written for the album, but only 11 are confirmed to have been recorded)
HOUSES OF THE HOLY:
– “Slush” (possibly just an early title for “The Rain Song”)
The Rain Song "è una ballata di oltre 7 minuti di lunghezza. Il chitarrista Jimmy Page ha originariamente costruito la melodia di questa canzone nella sua casa di Plumpton, in Inghilterra, dove aveva recentemente installato una console da studio. Un nuovo modello Vista, è stato in parte realizzato dal Pye Mobile Studio che era stato utilizzato per registrare la performance della Royal Albert Hall del 1970 e l'album The Who's Live at Leeds.
Page è stato in grado di portare un arrangiamento completo della melodia, per il quale il cantante Robert Plant ha composto alcuni testi. Questi testi sono considerati dallo stesso Plant la sua migliore performance vocale complessiva. La canzone presenta anche un mellotron suonato da John Paul Jones per aggiungere all'effetto orchestrale, mentre Page suona una chitarra Danelectro.
Sicuramente questa canzone ha il testo più intenso scritto da Plant.
“Tu sei luce del sole nella mia crescita. Sentivo cosi poco calore prima”. Un verso semplice ma proprio per questo devastante, che immortala questa poesia tra le più belle canzoni d’amore mai scritte. E poi, una di quelle melodie che riesce a farti cambiare dimensione…
La leggenda vuole che sia nata per controbattere all’affermazione di George Harrison riguardo il fatto che i Led Zeppelin componessero poche ballad. L’essenza languida e finanche sensuale del brano si trasforma nel finale in un senso di liberazione, un lasciarsi alle spalle “le tenebre” carico di positività e rinnovata saggezza. Ed è su queste sensazioni, su questi ampi spazi carezzati dal vento, dove infelicità e gioia sembrano alternarsi e dipendere da un meccanismo naturale, che anche noi ci lasciamo trasportare, nel personale perseguimento della nostra, unica felicità.
versione acustica, molto emozionante di Plant e Page.
– “Friends” (with the Bombay Symphony Orchestra)
– “Four Sticks” (with the Bombay Symphony Orchestra)
1972 Friends Final Mix Take 1 1972 Complete Bombay Sessions
1972 Four Sticks Final Mix Stereo 1972 Complete Bombay Sessions
PHYSICAL GRAFFITI:
– “Let There Be Drums” (October 1973, Headley Grange)
– “Baby I Don’t Care” (October 1973, Headley Grange)
– “Jailhouse Rock” (October 1973, Headley Grange)
– “One Night” (October 1973, Headley Grange)
– “Don’t Be Cruel” (October 1973, Headley Grange)
– “The Girl Of My Best Friend” (October 1973, Headley Grange)
– “Money Honey” (October 1973, Headley Grange)
– “Summertime Blues” (October 1973, Headley Grange)
– 3 alternate versions of “In The Light” (1973-74, Headley Grange)
– “Swan Song” (February 1974, Headley Grange)
– “Lost In Space” (1973-74)
Rare* Led Zeppelin In The Light *In The Morning*
Led Zeppelin Physical Graffiti Outtake *Swan Song*
PRESENCE: da passare su album foto
– “Don’t Start Me Talkin'” (October 1975 rehearsal at SIR Studios)
– “Minnie The Moocher/Tea For One” (October 1975 rehearsals at SIR Studios)
Outtake - Don't Start Me Talking
IN THROUGH THE OUT DOOR: da passare su album foto
– “Fire” (May 1978 rehearsal at Clearwell Castle)
– unknown song title (brief clip available on bootleg as ‘Polar Studio Fragment’)
– unknown song title (drum track available on bootleg)
Led Zeppelin In Through The Outdoor Sessions (1978)
Led Zeppelin In Through The Outdoor Sessions (1978)
73:59): All My Love, Fire, Carouselambra, canzone sconosciuta, Wearing And Tearing, Fool In The Rain, Hot Dog, In The Evening, Southbound Suarez, Darlene, Fool In The Rain
In Through The Outdoor Sessions è un'altra eccellente raccolta di outtakes precedentemente disponibili dalle sessioni finali in studio dei Led Zeppelin. La qualità del suono su Boogie Mama è paragonabile alle migliori versioni disponibili di questi nastri, ed è confezionata in un attraente digipack e molto conveniente per il collezionista medio.
Il disco inizia con l'incredibile outtake di "All My Love" registrato a Stoccolma nel novembre 1978. Questa è la ripresa usata per la versione finale, ma manca di sovraincisioni, l'assolo di tastiera nel mezzo e non si dissolve. La sezione finale, che è stata purtroppo modificata, ha un piccolo assolo di chitarra lirico di Jimmy Page.
Le due tracce successive risalgono alle demo di Clearwell Castle del maggio 1978. Questa è stata la prima prova della band degli Zeppelin dalla brusca fine del tour dell'anno precedente a causa della tragedia personale di Robert Plant. È una registrazione amatoriale che contiene la traccia incompiuta "Fire". Questo suona come l'inizio di quella che sarebbe una traccia epica scritta e dominata da Page. è in contrasto con i numeri dominati dalle tastiere che avrebbero formato l'album finale con la forte batteria di Bonham e Page che prendeva il volo nel caos. È simile a "When The Levee Breaks", ed è un peccato che gli Zeppelin non abbiano mai completato la canzone.
Il numero si interrompe per alcune conversazioni prima che il nastro si interrompa. Questa canzone purtroppo non è mai passata oltre il palco delle prove e, per quanto ne sappiamo, non è mai stata registrata in studio.
Ci sono tre riprese del brano di John Paul Jones scritto "Carouselambra". Le tre riprese arrivano fino alla prima sezione. Gli altri due, il ponte a movimento lento suonato sul doppio manico e le sezioni "disco" dal ritmo veloce, non sarebbero stati scritti fino a molto tempo dopo.
Si dice che gli Zeppelin lo abbiano provato per i concerti di Knebworth e il successivo tour estivo in Europa, ma non sono mai arrivati ​​alla scaletta. Si dice anche che questo sarebbe stato presentato nel tour nordamericano tra la fine del 1980 e l'inizio del 1981, ma con la fine della band non lo sapremo mai. Questo è quanto di più vicino abbiamo a una versione live di questo pezzo ed è piacevole sentirlo suonare con abbandono.
Il resto del disco è occupato da mix alternativi di canzoni dalle sessioni di Stoccolma alla fine del 1978 che hanno prodotto In Through The Outdoor a partire dalla "canzone sconosciuta", un frammento di otto secondi di Dio sa cosa.
"Wearing And Tearing" sarebbe stato un EP speciale per commemorare i concerti di Knebworth, ma è stato demolito e non sarebbe stato pubblicato fino a Coda del 1982. Questa è la versione finale del pezzo con un count-in di Bonham e ulteriori interiezioni di Plant durante la canzone.
"Fool In The Rain" inizia con un count-in di Bonham. E Plant, riferendosi al sapore latino della canzone, grida "quartro!" C'è un ulteriore "oh sì" all'inizio, ma mancano il fischio, la voce di Plant al ponte e l'assolo di chitarra.
"Hot Dog" è lo stesso della versione finale tranne che con l'assolo di chitarra mancante e Plant che lancia in divertenti interiezioni come "questo è il mio tipo di musica" e "dai, signor Philips, puoi farlo di nuovo".
"In The Evening" suona noioso e confuso rispetto agli altri. Dal momento che ha la voce, l'assolo di chitarra e le sovraincisioni di voce e chitarra, questo è il prodotto finale ma ha un'introduzione drone piuttosto che quella utilizzata per la ripresa finale.
Questa è una versione molto forte di Boogie Mama. Negli ultimi due anni hanno rilasciato diversi ottimi titoli Zeppelin. In Through The Outdoor Sessions, pur avendo del materiale comune, offre un'ottima presentazione per coloro che potrebbero non averlo già, o per coloro che non possono permettersi i costosi set Empress Valley e Scorpio.
Led Zeppelin May 1978 rehearsal at Clearwell Castle in England da passare su album foto
This is something I found on a website that a friend of mine sent me. A song called Fire. Recorded in May 1978 at Clearwell Castle in England. Rehearsals right before they recorded "In Through the Out Door".
Fire (Say You're Gonna Leave Me) is an outtake from the Clearwell Castle Sessions, recorded in 1978. Led Zeppelin composed and rehearsed some new material of their album In Through the Out Door there in 1978. Years later, this song was used by Jimmy Page for his album The Firm, recorded with his new band. The song's riff became part of Closer, the first track of The Firm self-titled and first album, released in 1985. The powerful Hard Rock style of the song put off to the epic parts of Achilles Last Stand, the best song from Led Zeppelin's album Presence, released in 1976.
THE COMPLETE BBC SESSION GIA’ PASSATO SUL ALBUM FOTO
Provided to YouTube by Rhino Atlantic Whole Lotta Love (Medley) (1/4/71 Paris Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar, Theremin: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Bass Guitar: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Arthur Crudup Writer: Bukka White Writer: Doc Pomus Writer: Jimmy Page Writer: John Bonham Writer: John Lee Hooker Writer: John Paul Jones Writer: Mort Shuman Writer: Robert Plant Writer: Willie Dixon
Travelling Riverside Blues (29/6/69 Top Gear) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Guitar: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant Writer: Robert Johnson
The Girl I Love She Got Long Black Wavy Hair (Live on Tasty Pop Sundae from BBC Sessions) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Guitar: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant Writer: John Paul Jones Writer: John Bonham Writer: John Estes Writer: Willie Dixon Writer: Robert Johnson
You Shook Me (10/8/69 Playhouse Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Pedals Keyboards: John Paul Jones Organ: John Paul Jones Harmonica, Vocals: Robert Plant Writer: J B Lenoir Writer: Willie Dixon
Stairway to Heaven (Live: 1/4/71 Paris Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Pedals Keyboards: John Paul Jones Organ: John Paul Jones Electric Piano: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant.
Since I've Been Loving You (1/4/71 Paris Theatre) (2016 Remaster) · Led Zeppelin The Complete BBC Sessions ℗ 2016 BBC Worldwide Guitar: Jimmy Page Producer: Jimmy Page Drums: John Bonham Remastering Engineer: John Davis Bass Pedals Keyboards: John Paul Jones Organ: John Paul Jones Vocals: Robert Plant Writer: Jimmy Page Writer: Robert Plant Writer: John Paul Jones
Led Zeppelin - Live in Bloomington, MN (Jan. 18th, 1975) - NEW SOUNDBOARD PORTIONS
https://youtu.be/-i5_4CArPL4 già passato su album foto
At long last, a portion of the soundboard for the band's first show of their 1975 North American tour has just come out. This show is notable for occurring before Plant became sick with the flu, and for its unique setlist. Special thanks to TAFCIA for liberating and transferring this soundboard!
0:00 Intro
1:02 The Song Remains the Same
6:18 The Rain Song
14:58 Kashmir
23:49 The Wanton Song (cut)
Bootleg: Led Zeppelin: Wanton Song 1975 Met Center (no label)
Silver CD - EAC - WAV - TLH - FLAC
Due frammenti di una registrazione inedita della performance dei Led Zeppelin del 18 gennaio 1975 a Minneapolis sono emersi online all'inizio di questa settimana.
Non sono state rilasciate registrazioni del pubblico o della tavola armonica dello spettacolo, rendendo gli snippet potenzialmente il primo audio dello spettacolo emerso dal 1975.
Il primo campione mostra Robert Plant che racconta alla folla l'infortunio di Jimmy Page al suo dito. "Jimmy ha avuto la sfortuna di rompersi una delle sue dita ... una delle sue dita", dice, prima dell'inizio di "The Song Remains The Same".
Il secondo esempio include Plant che fa riferimento a "Kashmir", che presumibilmente la band ha appena suonato, e poi introduce "The Wanton Song". Lo snippet termina a metà della canzone.
Recensione di giornali: i Led Zeppelin sono scesi a Minneapolis lo scorso fine settimana e hanno dimostrato a una folla gremita di oltre 20.000 devoti che è ancora la prima band heavy metal rock and roll al mondo.
Il concerto, che ha dato il via al tour nordamericano della band nel 1975, ha segnato la prima apparizione dei Led Zeppelin su questo lato dell'Oceano Atlantico in quasi 18 mesi. Pochi gruppi sono in grado di avvicinarsi al livello di energia che Jimmy Page e la compagnia hanno mantenuto dall'inizio alla fine durante la performance di 2 ore e mezza di Zep. Ancora intatti dopo quasi sette anni insieme come un'unità musicale compatta e coesa, i Led Zeppelin si sono evoluti dai suoi inizi come un gruppo blues pesante, specializzato in prosciutti lunghi serpeggianti in un sofisticato gruppo rock professionale ad alta energia, in grado di vendere fino a 50.000- sede di uno stadio di calcio dopo l'altro tutto da solo, senza il beneficio di un atto di riscaldamento.
Il gruppo è apparso sul palco quasi esattamente all'orario di inizio previsto per le 20:00, con un fragoroso ruggito dalla folla e ha fatto irruzione nel Rock and Roll, guidato dalle linee di chitarra dure e taglienti di Jimmy Page. Con l'eccezione di Moby Dick, la vetrina standard della band per il batterista John Bonham, e un breve estratto di 30 secondi da Whole Lotta Love durante il bis, il gruppo ha limitato la sua attenzione ai suoi album più recenti, Led Zeppelin 4 e Houses Of The Holy, insieme a una serie di selezioni dal suo prossimo LP Physical Grafitti. Il nuovo materiale è stato un punto culminante particolare, in particolare Kashmir, un numero minacciosamente lunatico con alcuni intriganti lavori di sintetizzatore di John Paul Jones e Trampled Underfoot, un rocker in ascesa il cui titolo è molto autoesplicativo. Una tremenda Una tremenda versione di Stairway To Heaven,
È stata la presenza scenica dinamica del gruppo che mi ha colpito più di ogni altra cosa. Questi ragazzi sono totalmente responsabili della situazione in ogni momento, con l'istrionismo vocale travolgente di Plant e il corpo allampanato e biondo (estremamente sexy, secondo la maggior parte delle ragazze con cui ho parlato prima e dopo lo spettacolo) che attira l'attenzione di tutti. . Page è diventato un performer energico ed eccitante, saltellando e scambiando sorrisi consapevoli con Plant mentre lancia una serie di assoli stupendi, ognuno più incredibile del precedente.
Altre chicche per la serata includevano arrangiamenti straordinariamente potenti di When The Levee Breaks e The Song Remains The Same, che, insieme al materiale Physical Graffiti, venivano eseguiti per la prima volta, secondo Plant. Verso la fine, Plant si è scusato con il pubblico perché la band era "arrugginita". Non doveva preoccuparsi: se i Led Zeppelin funzionassero solo a metà velocità, mi sarebbe difficile immaginare quanto sarebbe stata sensazionale questa band in una buona notte!
Durante la sua lunga permanenza in cima alla classifica del rock heavy metal, i Led Zeppelin hanno affrontato e sconfitto le sfide di un numero incalcolabile di pretendenti al suo trono, e se la performance dello scorso sabato è un'indicazione di ciò che verrà, dubito seriamente che esiste una band capace di eguagliare, molto meno di superare, ciò che i Led Zeppelin potrebbero fare nel sonno. Il superbo sistema audio del gruppo e gli effetti di luce colorati, che hanno immerso gli artisti in una varietà Avide di colori intensi; aggiunto considerevolmente all'effetto complessivo. In questa epoca altamente inflazionistica, i Led Zeppelin danno ai suoi fan il valore dei loro soldi e anche di più. Cinque anni fa ho pagato volontariamente $ 10 per un biglietto della diciottesima fila per lo spettacolo del gruppo nello stesso Bloomington Sports Center (1970), la casa del club di hockey del Minnesota North Stars,
Mi sarebbe piaciuto vedere il gruppo suonare più a lungo, e dubito che ci fossero più di una manciata di persone che avrebbero lasciato l'edificio se il gruppo avesse suonato 15 bis nelle prime ore del mattino. - Free Press, 23 gennaio 1975 .
At long last, a portion of the soundboard for the band's first show of their 1975 North American tour has just come out. This show is notable for occurring before Plant became sick with the flu, and for its unique setlist. Special thanks to TAFCIA for liberating and transferring this soundboard! 0:00 Intro 1:02 The Song Remains the Same 6:18 The Rain Song 14:58 Kashmir 23:49 The Wanton Song (cut) Bootleg: Led Zeppelin: Wanton Song 1975 Met Center (no label) Silver CD - EAC - WAV - TLH - FLAC
già passato su album
Most people know the soundboard for this show (known as "Flying Circus") or the excellent matrix by Bluecongo (known as "Four Blocks in the Snow"), but the raw audience source is damn good in and of itself. Stairway once again had to be edited due to copyright. 0:00 Intro 1:46 Rock and Roll 5:26 Sick Again 11:58 Over the Hills and Far Away 21:01 In My Time of Dying 33:14 The Song Remains The Same 38:42 The Rain Song 47:58 Kashmir 57:35 No Quarter 1:16:08 Trampled Underfoot 1:25:16 Moby Dick 1:46:05 Dazed and Confused 2:19:15 Stairway to Heaven (partial) 2:31:38 Whole Lotta Love 2:33:02 Black Dog 2:40:33 Heartbreaker/That's Alright Mama Bootleg: AUD Master Cassette - DAT - CD - SHN
You're watching Led Zeppelin perform 'I Can't Quit You Baby' in front of a sold out crowd, live at Royal Albert Hall in 1970. già passato su album
Led Zeppelin - Kashmir (Stereo) già passato su album
già passato su album
Bron y Aur Stomp on Led Zeppelin's 1977 tour. CLICK HERE FOR JAZZ 7:53 The concert was shot on film cameras that were not set for the low light levels on stage. The result is both artistic and frustrating at times.
Bron y Aur Stomp on Led Zeppelin's 1977 tour. CLICK HERE FOR JAZZ 7:53 The concert was shot on film cameras that were not set for the low light levels on stage. The result is both artistic and frustrating at times.
già passato su album
25 MAGGIO - EARLS COURT ARENA, LONDRA, REGNO UNITO (DOMENICA, 20:00) Il
DJ Alan "Fluff" Freeman ha presentato la band. L'intero concerto è stato registrato e filmato professionalmente. I frammenti sono stati usati nel video promozionale di "Whole Lotta Love" nel 1997, Latter Days - The Very Best Of Led Zeppelin Volume 2 nel 2000 e DVD nel 2003. l'ultima esibizione in assoluto di Dazed And Confused.
Stairway To Heaven era dedicato alla figlia di Plant: "Carmen - questa canzone è per una bambina che si siede probabilmente chiedendosi di cosa si tratta ... quindi, dov'è il ponte? Beh, Carmen, hai avuto la possibilità di scoprire dove si trova il ponte ... e se lo sai, fammelo sapere dopo lo spettacolo. "
al minuto 2.53.16 la dedica a sua figlia Carmen..
led zeppelin live 25/05/1975 ful(show completo)
Led Zeppelin - Immigrant Song - Rehearsal/Practice Tape già passata su album
Led Zeppelin - The Wanton Song - Practice Rehearsal Soundcheck Tape già passata su album
The Wanton Song - Led Zeppelin live in Indianapolis (25/1/1975) già passata su album
hanno iniziato e Percy ha avuto un raffreddore, un terribile terribile e un raffreddore che ha rovinato la vita, Jimmy ha avuto un dito rotto, ..alcuni problemi anche Jonesy e Bonzo
in questo concerto Robert canta in tonalità più bassa, dato che ha un raffreddore ancora fastidioso..
non è stato un ottimo live...in quella sera...Robert lo dice all'inizio che la sua voce ha problemi
Led Zeppelin outtakes/studio sessions già passato su album
Led Zeppelin outtakes/studio sessions
Robert canta a cappella....
e si vanno un sacco di risate....
parte da solo..poi si aggiunge la chitarra..poi la batteria..
blues all'estrema potenza..
Led Zeppelin outtakes/studio sessions
posto un commento che ho già descritto in altri post....cosa dobbiamo aggiungere?...niente..tutto è nato..tutto si è compiuto..e possiamo dire..solo...c'eravamo..e ci siamo ancora...questa è l'Arte con la A maiuscola..perchè la musica è un patrimonio della intera esperienza umana..a volte io penso che ci siano genialità aliene..nascono..arrivano dritto a compimento dell'intento preposto e ne solcano poi il cammino futuro..
Led Zeppelin In My Time of Dying già passato su album
Led Zeppelin In My Time of Dying
Led Zeppelin In My Time of Dying https://youtu.be/B9lBKVjuNFU
Led Zeppelin: Communication Breakdown 5/25/1975 HD già compreso in album foto
Led Zeppelin: Communication Breakdown 5/25/1975 HD con balletto compreso
Led Zeppelin - Ripartizione della comunicazione live maggio / 25/1975
Robert ha parlato:
Un momento.
Vorremmo farne un altro. Stiamo solo facendo una chiacchierata, se volete scusarci un minuto. Beh, nel frattempo, vedrai che i signori con le camicie bianche passeranno un cappello perché l'attrezzatura e Dennis ci costano così tanto che abbiamo preso, non abbiamo pane per volare via dal paese. Quindi, se vedete arrivare un cappello, metteteci il pane dentro. Qualcuno deve fare soldi da qualche parte. Aspetta un minuto. Stiamo solo provando a pensare se mai avessimo avuto qualche colpo. Non facciamo saltare la nostra immagine facendo due chiacchiere, vero? C ' è un gentiluomo quaggiù che, che ci ha suggerito di Credo che dovremmo farlo, sì, ok? Questo è un problema che non capiamo, ma forse alcuni, alcune persone sì. Charles Scharr Murry, ovunque tu sia, continua a prendere le pillole.
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Beh, sono passate circa tre ore quarantacinque minuti da quando siamo arrivati, ed è ora di tornare indietro e ascoltare Bob Marley and the Wailers. Grazie mille per averci mostrato che l'Inghilterra è ancora viva e viva. Ed è buona notte da parte mia e buona notte da parte sua. Buonanotte e attenzione al Santo Graal.
Berkeley, California 1971. GIà PASSATO SU ALBUM FOTO
Berkeley, California 1971.
Boogie Chillun'- Hello Mary Lou - My Baby Left Me - Mess O' Blues 9-14-71
Led Zeppelin - For What It's Worth (Buffalo Springfield cover GIà PASSATO SU ALBUM FOTO
Led Zeppelin che coprono dal vivo For What it's Worth di Buffalo Springfield. In questo video sono incluse due esibizioni dal vivo della copertina. Il primo è stato durante il medley Communication Breakdown registrato nel famoso bootleg "Live on Blueberry Hill", il secondo viene da un'esecuzione molto più oscura e inquietante della canzone registrata dal vivo a Seattle il 21 marzo 1975, entrambi sono tra i miei preferiti momenti live dei Led Zeppelin. BTW aggiungi & fmt = 18 alla fine dell'URL per ottenere un suono di alta qualità.
Inoltre è estremamente bello quando Plant canta alcuni testi di I Shot the Sheriff nella seconda versione.
Led Zeppelin - For What It's Worth (Buffalo Springfield cover
Led Zeppelin che coprono dal vivo For What it's Worth di Buffalo Springfield. In questo video sono incluse due esibizioni dal vivo della copertina. Il primo è stato durante il medley Communication Breakdown registrato nel famoso bootleg "Live on Blueberry Hill", il secondo viene da un'esecuzione molto più oscura e inquietante della canzone registrata dal vivo a Seattle il 21 marzo 1975, entrambi sono tra i miei preferiti momenti live dei Led Zeppelin. BTW aggiungi & fmt = 18 alla fine dell'URL per ottenere un suono di alta qualità.
Inoltre è estremamente bello quando Plant canta alcuni testi di I Shot the Sheriff nella seconda versione.
LED ZEPPELIN-"BLUEBERRY HILL" GIà PASSATO SU ALBUM FOTO
Led Zeppelin nel 1970 che si esibivano a Blueberry Hill su
Led Zeppelin nel 1970 che si esibivano a Blueberry Hill su
LED ZEPPELIN-"BLUEBERRY HILL"
Una performance audio bootleg dei Led Zeppelin nel 1970 che si esibivano a Blueberry Hill suonando la canzone "Blueberry Hill" Tutte le immagini in questa presentazione sono del 1970, anno di questo concerto.
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Robert canta a cappella....
e si vanno un sacco di risate....
parte da solo..poi si aggiunge la chitarra..poi la batteria..
blues all'estrema potenza..
Led Zeppelin outtakes/studio sessions
cosa dobbiamo aggiungere?...niente..tutto è nato..tutto si è compiuto..e possiamo dire..solo...c'eravamo..e ci siamo ancora...questa è l'Arte con la A maiuscola..perchè la musica è un patrimonio della intera esperienza umana..a volte io penso che ci siano genialità aliene..nascono..arrivano dritto a compimento dell'intento preposto e ne solcano poi il cammino futuro..


"Suonava la batteria come qualcuno che non sapeva cosa sarebbe successo dopo, come se fosse in equilibrio sul bordo di un burrone. Da allora nessuno è più riuscito ad avvicinarsi a lui, e non credo che in futuro nessuno sarà mai capace di farlo. Sarà per sempre il più grande batterista di tutti i tempi"
Dave Grohl (Nirvana e Foo Fighters)
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. il rumore che diventa suono, il battito che diventa ritmo, f spingere la nostra vita a tutta velocità e non smettete mai di fare rivoluzioni... la luna diventa il sole, la notte il giorno, perché dietro ogni persona se ne nasconde un'altra, forse più bella, forse più nuova...siamo noi con tutto quel bagaglio di meraviglia..e Bonzo era ed è meraviglia🥰
Lella.

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una passeggiatina tedesca..
Led Zeppelin with Manager Peter Grant and tour manager Richard Cole in Berlin, Germany, 1970.








-----https://www.facebook.com/notes/1220197975046017/
LED ZEPPELIN..I PIU’ GRANDI DI TUTTI..UNICI..MITICI..INEGUAGLIABILI

le storie dietro delle foto perle rare

le storie dietro delle foto perle rare

immagine

I Led Zeppelin erano già una sorta di "supergruppo" quando si formarono per la prima volta nel 1968, fondato dall'ex chitarrista degli Yardbirds Jimmy Page .

La storia racconta che originariamente sarebbero stati chiamati The New Yardbirds

fino a quando il famigerato batterista degli Who, Keith Moon, ha osservato

che sarebbero caduti come uno "zeppelin principale".

Tra il 1971 e il 1975 la band ha sostenuto legittimamente di essere incoronata

la più grande del mondo, spinta dall'infamia dei loro spettacoli dal vivo. Il gruppo ha sempre più resistito alle apparizioni televisive, rafforzando la preferenza che i loro fan le vivessero dal vivo, di persona. Canzoni come "Black Dog", "Communication Breakdown", "Dazed And Confused", "Good, Times, Bad Times", "Rock And Roll", "Heartbreaker", "Kashmir" e l'universale "Stairway To Heaven" li hanno realizzati una delle band dal

vivo più ricercate del loro tempo.

Nel 2019, come parte delle celebrazioni del 50 ° anniversario in corso, i Led Zeppelin

hanno condiviso una serie di nove brevi video intitolati History of Led Zeppelin dal loro canale YouTube. La serie evidenzia i momenti chiave della carriera della leggendaria

band che li ha trasformati in veri mostri del rock : siediti e divertiti qui sotto!

https://youtu.be/pVI1sw4mJtQ...

https://youtu.be/U7kY6D1aorY

https://youtu.be/CZPA1ZH7kko

https://youtu.be/bvjv8OywDws

https://youtu.be/LXef6w-H3_E

https://youtu.be/QAOxP9Q399Q

https://youtu.be/LhXa0iTxMOA

https://youtu.be/iv0OAAZXUOs

https://youtu.be/UROr84HkgC0

...foto prestatami da Mariagrazia Gironi

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"Grazie

"♫ E
così oggi / il
mio mondo
sorride
♫"

Se il sole si rifiutasse di splendere, ti amerei comunque.

Quando le montagne crolleranno nel mare, saremo ancora io e te.

Piccole gocce di pioggia sussurrano di dolore, lacrime di amori perduti nei giorni passati.

Il mio amore è forte, con te non c'è niente di sbagliato,

insieme andremo finché non moriremo. Mio, mio, mio.

Un'ispirazione è ciò che sei per me, ispirazione, guarda ... vedi.

led zeppelin grazie

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A differenza della versione familiare dalla fine del primo lato dei Led Zeppelin II , questa interpretazione dal vivo delle BBC Sessions del 1997Il CD è un riflesso perfetto di Jimmy Page, Robert Planet, John Bonham e John Paul Jones che insieme suonano belli e

decadenti. Registrato lo stesso anno in cui uscì il II , puoi sentire i Led Zeppelin che

mettono in risalto la delicatezza e, soprattutto, il lato più appassionato della band in

questa registrazione molto ardente e illuminante. Il clou è sicuramente l'assolo di chitarra incendiario di Jimmy Page che fa esplodere la versione dell'album in mille pezzi.

"Grazie (BBC Sessions)"
Led Zeppelin

1969

https://youtu.be/w-LLsuSe3Es

Thank You (1/4/71 Paris Theatre) (2016 Remaster)

https://youtu.be/meJ1okJysT8

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Il produttore discografico Rick Rubin una volta ha commentato la struttura della canzone:

"La delicatezza della voce è incredibile; la chitarra acustica e l'organo lavorano insieme

per creare una presenza ultraterrena". Questo spiega la profonda emozione all'interno

della canzone e perché è così spesso scelta per l'uso ai matrimoni!

questa è la versione dell'anno in cui è stata scritta

https://youtu.be/je4jmKLTC48

Scritto da Robert Plant e Jimmy Page , "Thank You" è tratto dai Led Zeppelin II e secondo

varie biografie, è la prima canzone dei Led Zeppelin con testi scritti esclusivamente da Plant. Scritto in omaggio all'allora moglie Maureen, i testi sono palesemente scritti da un uomo

colpito dal suo vero amore;

" Se il sole si rifiutasse di splendere,

ti

amerei ancoraQuando le montagne crolleranno nel mare

Ci saremo ancora io e te

Donna gentile, ti do la mia

donna tutta gentile, niente di più "

"Thank You" è stato seguito da un eclettico mix di artisti nel corso degli anni, ognuno

dei quali ci ha messo la propria interpretazione. Tori Amos che in aggiunta regolare

al suo live set, l'ha pubblicata come registrazione dal vivo nel 2008

Live At Montreux 1991/1992 .

https://youtu.be/7ZTemHFLpZM

Chris Cornell , ha pubblicato "Thank You" nel suo album acustico dal vivo nel 2001, Songbook . Comprendeva anche versioni essenziali delle canzoni dei Soundgarden, Audioslave e dei Beatles.Duran

https://youtu.be/F11kc2bX9tk

Duran registrarono una versione ipnotica per un album tributo ai Led Zep, Econium ,

nel 1995, con vari artisti che coprivano i loro successi.

https://youtu.be/fQbTQ0BJBhE

e Robert Plant e Jimmy Page hanno collaborato di nuovo nel 1994 per il loro

album Unledded MTV e questa fantastica versione.https://youtu.be/jI_SqAnTNoY

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https://youtu.be/e9H3-UneKgA

Thank You - 1973.07.29 - Led Zeppelin - MSG

Se il sole si rifiutasse di splendere, ti amerei comunque.

Quando le montagne crolleranno nel mare, saremo ancora io e te.

Piccole gocce di pioggia sussurrano di dolore, lacrime di amori

perduti nei giorni passati.

Il mio amore è forte, con te non c'è niente di sbagliato,

insieme andremo finché non moriremo. Mio, mio, mio.

Un'ispirazione è ciò che sei per me, ispirazione, guarda ... vedi.

#led zeppelin grazie

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Testi scritti a mano firmati da Robert Plant dei Led Zeppelin per "Stairway to Heaven".

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Testi scritti a mano firmati da Robert Plant dei Led Zeppelin per "Stairway to Heaven".

Arriva il 1977, che si apre sotto I migliori auspici per la band del dirigibile.

Plant è di nuovo in piedi, lasciata la sedia a rotelle, è pronto per scatenarsi

di nuovo sul palco insieme ai suoi compagni d’avventura.

Viene allestito un tour negli Stati Uniti che inizierà il 27 febbraio a

Forth Worth (Texas), le prime date registrano sold out a tempi di record

(al “Forum” di Los Angeles i 18.000 biglietti si esauriscono in solo due ore), tutto è pronto dopo il grande rientro on stage, atteso per quasi due anni.

Presso i Manticore Studios a Fulham, i Led Zeppelin mettono a punto una nuova scaletta, per mordere di nuovo il suolo degli Stati Uniti.

Ma, ancora una volta, non tutto fila per il verso giusto. Plant contrae una laringite e

la partenza del tour viene posticipata al primo di aprile.

Intanto i Led Zeppelin si consolano con l’incetta di riconoscimenti che li piovono

addosso da ogni parte del globo. La parte del leone, ovviamente, la fanno i premi

assegnati, per l’anno 1976, dai lettori delle più importanti riviste musicali degli Stati Uniti

e del Regno Unito. Per il quarto anno consecutivo I Led Zeppelin vengono eletti migliore

gruppo dell’anno, Page migliore chitarrista (davanti a Jeff Beck e Brian May), Plant migliore cantante maschile. La premiata ditta si afferma anche come migliore autore (precedendo

un altro duo famoso, Elton John e Bernie Taupin), Bonham fa il suo personale bis come

migliore batterista mentre Jones si deve accontentare del secondo posto, sia come

bassista che come tastierista. L’annotazione curiosa è che, nonostante che nel 1976

la band non avesse tenuto nemmeno un solo concerto, vinceranno anche il premio

come migliore band dal vivo, forse per merito proprio di “The Song Remains The Same”.

La voce di Plant torna cristallina, ma il ritardo accumulato influisce anche su il tempo

a disposizione per la band per provare e riprovare quei brani che hanno scritto e

che conoscono perfettamente. Ma il palco manca da due anni e per i Led Zeppelin

costituisce una sorta di un nuovo esordio, mentre tutto il loro equipaggiamento

parte per gli Stati Uniti.: «Non abbiamo avuto gli strumenti per un mese. Tutto

il materiale era già stato spedito e noi siamo arrivati là solo cinque giorni prima

dell’inizio del tour. Erano settimane che non avevo potuto toccare le mie chitarre ed ero terrorizzato alla prospettiva dei primi concerti». (Jimmy Page, Led Zeppelin Celebration II,

Omnibus Press 2003).

Il tour prende il via il 1 aprile 1977, al Dallas Memorial Auditorium, ma con un aereo

diverso da quello usato e visto sino ad’ora. Lo

Starship ha continui problemi al motore, fermo e immobile all’aeroporto di Long Beach

(Florida), e i led Zeppelin hanno bisogno di un suo sostituto. In loro soccorso

arriva il Caesar’s Chariot, un Boeing 707 che non ha niente da invidiare al suo predecessore. camere private

persino un organo Hammond a disposizione, con il logo della “Swan Song” in bella

evidenza e 2.500 dollari al giorno per il suo utilizzo, noleggiato, come denuncia il nome,

proprio al Caesar’s Palace di Las Vegas.

«Con il suo itinerario diviso in tre tranches e l’utilizzo di grandi arene, quel tour è diventato

un modello per artisti come Bruce Springsteen e gli U2 che baseranno le loro multi

milionarie tournèe, negli anni ottanta e novanta, proprio su quell’esperienza dei

Led Zeppelin. Allora, nel 1977, Grant e la band stavano solo dettando le proprie regole,

senza immaginare di creare un precedente. In quelle quarantaquattro date è incapsulata l’ingombrante grandezza dei Led Zeppelin». (Dave Lewis, 2003)

Resterà la tournèe di maggiore successo della band con un milione e trecentomila biglietti venduti, una media di 72.000 tagliandi al giorno, senza ancora sapere, che sarebbe stata l’ultima in terra statunitense. Ed anche la più turbolenta.

Iniziando dai fratelli Bindon, amici di Grant, che sono incaricati della sicurezza ma, si dice, che siano solo dei gangster da quattro soldi. Droga ed alcool fanno il resto, rivoltandosi contro i membri della band e del suo entourage. Il 9 di aprile, nel terzo dei quattro concerti in programma a Chicago, Jimmy Page collassa sul palco mentre sta suonando l’assolo di “Ten Years Gone”, finisce l’esecuzione seduto su una sedia prima di abbandonare la scena con forti crampi allo stomaco. Sarà il concerto più breve della storia dei Led Zeppelin, solo sessantacinque minuti. Il 19, a Cincinnati, settanta persone vengono arrestate mentre cercano di entrare al concerto senza biglietto sfondando le vetrate di ingresso al Riverfront Coliseum.

Ma il 30 dello stesso mese i Led Zeppelin si riprendono il primato per una esibizione di un singolo artista.

Al Silverdome di Pontiac, Michigan, saranno in 76.229 ad incoronarli di nuovo come i sovrani del palco, battendo le 75.962 presenze degli Who del dicembre del 1975, che avevano osato spodestarli dal trono (decima puntata, ndr). Così vengono aggiunte altre sette date con la conclusione del tour che viene spostata dal 24 luglio al 13 agosto.

«C’era una straordinaria quantità di tensione all’inizio di quel tour, una sensazione strana e negativa. Le persone che avevano intorno, come i fratelli Bindon amici di Grant, tutti quegli eccessi hanno fatto sì che scendesse come un alone di oscurità sul quel tour. Sebbene durante la tournèe i Led Zeppelin abbiano avuto momenti di assoluta grandezza, in alcuni concerti non furono molto ispirati, limitandosi a fare solo il loro mestiere». (Steven Rosen, “Led Zeppelin’s 1977 Tour – A Tragic Ending”).

Le turbolenze proseguono con pervicacia diabolica. Il 3 giugno il concerto al Tampa Stadium viene interrotto a causa di un fortissimo temporale, scatenando una sommossa dei fans, con 19 arresti, 50 feriti e l’uso di gas lacrimogeni, da parte della polizia, per disperdere la folla.

Il 23 luglio è in programma il primo dei due concerti ad Oakland al termine del quale, Bonham, Grant , Cole e uno dei fratelli Bindon vengono arrestati per avere picchiato due promoter dello staff dell’impresario statunitense Bill Graham, colpevoli di avere trattato in malo modo il figlio undicenne di Grant. Bonzo esce dal carcere appena in tempo per esibirsi nella data del 24, l’ultima della band del dirigibile sul suolo americano.

Al termine della performance, Robert Plant riceve una tragica telefonata dalla moglie Maureen, rimasta in Gran Bretagna. Il loro figlio Karak Pendragon, cinque anni, non c’è più. Una subdola infezione lo ha portato via, e a suo nonno, il padre di Plant, non resta che ricordarli insieme: «Karak era la luce degli occhi di Robert. Si amavano incondizionatamente l’un l’altro».

Il 26 di luglio il tour viene cancellato.

«Nel 1977 avevo ventinove anni e quella specie di energia selvaggia che avevamo ai nostri inizi, era arrivata al punto di renderci sbruffoni. Sfortunatamente, non avevamo scelta. Ci esibivamo in posti dove il pubblico andava fuori di testa e non c’era verso di contenere tutta quella insana energia. Diventammo sempre più vittime del nostro successo, ed subentrata la sensazione di essere come un pesce rosso che nuota e vive dentro ad una boccia trasparente, indifeso dagli sguardi e dai giudizi del mondo esterno. Tutto questo poco prima che Karak se ne andasse». (Robert Plant by Allan Jones, Uncut Magazine 2008).

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https://www.teatrionline.com/2015/04/led-zeppelin-12a-puntata/?fbclid=IwAR3dAdHx6LfgnbvX6NyprYMtSKmAhunoiqmUvU__3wRRoPBTd4PtI-UayEs

Il momento migliore dei Led Zeppelin di John Paul Jones rimane difficile da definire

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Quando hai una band famosa e amata come i Led Zeppelin , ti ritroverai ad entrare nei dibattiti "best of". Puoi scegliere una delle migliori canzoni degli Zeppelin? È difficile. (Robert Plant una volta ha chiamato "Kashmir" la traccia definitiva degli Zep , per riferimento.)

Ad un certo punto, entrerai nelle considerazioni del miglior assolo di chitarra di Jimmy Page . E anche se Page ottiene molti voti per "Stairway to Heaven", ne sentirai moltissimi con "Achilles Last Stand" o "Heartbreaker". Ci sono molti contendenti.

Lo stesso vale per il lavoro di batteria di John Bonham. Se desideri un tipo di binario da cucina, potresti votare per "Fool in the Rain". O forse andresti con la spavalderia genuina del suo beat " When the Levee Breaks ".

Scegliere il miglior momento Zeppelin di John Paul Jones rappresenta un'altra decisione difficile. Oltre al lavoro di basso e tastiera di Jones, devi considerare il suo riff di "Black Dog" e il resto del suo modo di scrivere e arrangiare. Quindi probabilmente dovresti attenersi al basso e alle chiavi.

Non è facile limitare le migliori parti di basso di Jones negli otto album in studio di Zep. Fin da "Good Times Bad Times", Jones ha chiarito che la band aveva tre musicisti virtuosi a bordo. E lo fa di nuovo più volte prima della chiusura del lato 1.

Su Led Zeppelin II , Jones arriva con una delle sue migliori linee di basso in "Ramble On". Dopo che Page si apre con il riff acustico principale, Jones stabilisce una contromelodia oscillante sul suo basso jazz. Una volta che la band interrompe il ritornello, Jones prende il ritmo con un riff assassino e veloce.

https://youtu.be/EAmIuTI4wRg

Bonham gli lascia molto spazio nel ritornello, e quando la band torna sulla strofa ti rendi conto che la parte principale della traccia appartiene fondamentalmente a Jones. Ciò cambia dopo il secondo ritornello, quando Page aggiunge una parte di chitarra elettrica che duella con il basso di Jones. Ma il bassista ha già fatto la sua dichiarazione.

Ci sono molti altri plettri con cui potresti andare nel catalogo Zep (vedi: "Dazed and Confused"), ma indicherò "The Song Remains the Same", un altro in cui il basso di Jones sembra lo strumento solista . Anche quando Page è impegnato con figure di chitarra complesse, Jones trova uno spazio incredibile per il groove.

Le parti della tastiera di Jones in "Trampled Under Foot" e "No Quarter" sono tra le sue migliori

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Sebbene Plant non abbia abbastanza credito per il suo lavoro con l'armonica , potresti sostenere che il lavoro alla tastiera di Jones sugli album di Zep è ancora più sottovalutato. Certo, Page e Bonham hanno dato alla gente molto di cui parlare, ma Jones mette in mostra i tasti di ogni album oltre a Presence (1976).

In Physical Graffiti (1975), Jones guida " Trampled Under Foot " con il suo ringhiante riff di Clavinet. È una linea implacabile (ispirata a "Superstition" di Stevie Wonder), e con Bonham alla batteria (più Jones al basso) suona più come una locomotiva che la macchina / donna che Plant descrive.

https://youtu.be/ftknR1gf9qw

Alle 2:06, Jones esegue un pulsante assolo di Clavinet (accompagnato dagli effetti per chitarra di Page). I Led Zeppelin adoravano suonare questa traccia dal vivo, ed è una vetrina per l'intera band, ma questo vale il doppio per Jones, che se ne va qui.

In "No Quarter", la traccia di sequenza fantasy di Jones in The Song Remains the Same , Jones ha la parola principalmente per se stesso. Questa volta porta gli ascoltatori in un tour oscuro e onirico con il suo piano elettrico. Si colloca tra le migliori tracce di Houses of the Holy ed è sicuramente uno dei suoi migliori momenti di Zep sui tasti.

https://www.cheatsheet.com/entertainment/john-paul-jones-finest-led-zeppelin-moment-remains-hard-to-pin-down.html/?fbclid=IwAR1GxgL2UXUmwziAUtSyoEwzy0uP8YWMFpsXVL35a0Qu9nFb1hbZZCQcnAo

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Led Zeppelin-You Shook Me RARE 1968

https://youtu.be/fJfmrdUf6u8



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C'ERA UNA VOLTA IL ROCK
Immaginiamo di tornare indietro nel tempo, in quel 20 settembre del 1968 quando Robert Plant, John Bonham, Jimmy Page e John Paul Jones vanno agli Olympic Studios di Londra per iniziare le registrazioni del loro primo album. Un debutto che sarà epico, come epica rimarrà la copertina del dirigibile in fiamme.
Quando si presentano a queste sessioni i Led Zeppelin non avevano ancora un contratto discografico. Come disse poi Jimmy Page "la band si presentò all’Atlantic con i nastri in mano, senza chiedere del denaro prima di entrare in studio". 36 ore di registrazione distribuite nell’arco di alcune settimane, pagate direttamente da Page e da Peter Grant, il manager della band. Bastarono solo 36 ore per creare un capolavoro perché il materiale per l’album era stato già preparato, selezionato e organizzato dalla band durante il tour scandinavo, quando il gruppo non si chiamava ancora Led Zeppelin.
Believe it 🤟


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