lunedì 7 agosto 2023

70...♥ღ♥ ⁀⋱‿ 🍃🌿💓 Buongiorno 🍃🌿💓 ⁀⋱‿ 🍃🌿💓DAL MIO DIARIO:..”Ciao Anima mia..posso raccontarti una favola?⁀⋱‿ 🍃🌿💓⋱‿ 🍃🌿💓

Curate. Se non potete curare, lenite.
Se non potete lenire, confortate.
Augusto Murri

Sii la versione originale di te stesso,
non la brutta copia di qualcun altro.
..sono grata al "mio essere caratteriale e caratteristica"..
si grata..perchè mi ha donato l'amabilità per le persone e per me stessa..
non sempre sono facile..ma sono aperta..solare..
amo i raggi di sole sprigionati dalle anime delle persone..
tutti noi abbiamo "raggio che ci distingue e ci rende speciali"..
dobbiamo solo aver coraggio di seminare bene..
per raccogliere ed accogliere un destino
con la forza potrai vincere battaglie
ma con il carattere vinci la vita..la confondi..la domi
la fai tua...
ne scrivi il tuo libro
Lella..

 Mi vesto di sole,

il resto può aspettare.
E' giunto il mio tempo.





La gente non è cattiva, ma idiota! É ben diverso. La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L'idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all'istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire nel bene e di aver sempre ragione.
Carlos Ruiz Zafón, L'ombra del vento


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le emozioni hanno il colore dell'arcobaleno..




L'eruzione dall' Etna dà l'illusione di una fenice nel cielo.







dal mio diario..
Buongiorno anime belle💞
𝐏𝐮𝐨𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐞𝐭𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐢 𝐬𝐮𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐜𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐨.
You can build something beautiful even with the stones you find in your path.


"Finalmente ho riconosciuto un ipocrita al primo sguardo, Lloyd"
"Complimenti per la vista, sir"
"Perché gli ipocriti si mimetizzano bene?"
"Perché sono persone piccolissime, sir"
"Sempre pericolose, però..."
"Ma visibilmente irrilevanti... sir"

I perdenti vedono strade ghiacciate, i vincenti mettono su i pattini da ghiaccio!
(Denis Waitley)

Cariatidi dell’Eretteo, Atene

e stasera..
meravigliosa mente..
L'azione ha inizio all'Università di Princeton nel 1947 in cui Nash si distingue come studente introverso, ma intellettualmente brillante. Una serata in un locale e una sfida in relazione a una ragazza bionda (che lo vede soccombere) gli danno l'idea per un saggio sui principi matematici di competizione che annullerà tutti gli studi precedenti.
Accolto con tutti gli onori al prestigioso MIT, John si vede anche offrire il delicato incarico di decodificatore di codici segreti in un periodo delicato come quello più teso della Guerra Fredda tra Usa e Urss.
Sposato con una bella e intelligente studentessa, Alicia, lo scienziato cade progressivamente in uno stato ossessivo che verrà diagnosticato come schizofrenia paranoide.
Tratto da una storia vera, questo film, sotto la superba regia di Ron Howard, è un avventuroso viaggio nella mente umana, di come questa possa essere complessa e venire trasformata dalle diverse situazioni sociali.
Il genio di John Forbes Nash è universalmente riconosciuto e gli valse il Premio Nobel nel 1994.
Ottimo film, ottima regia e ottima l'interpretazione sia di Russell Crowe che di Ed Harris, nella veste di funzionario dei Servizi Segreti americani.

Mai, non saprete
mai come
m’illumina
L’ombra che mi si
pone a lato, timida,
Quando non spero
più.
Giuseppe Ungaretti
buon sabato anime belle❤

Dove c'è molta luce
L'ombra è più nera
Johann Wolfgang Goethe



lo sciamano,
che usa la forza della musica ,le conoscenze della sua appartenenza, miscelando le grandi canzoni del proprio passato con suggestioni future, presenti mai ovvie..uno sciamano nella ricerca e consapevolezza di quello che lui è..
vive di Musica..comunica con essa verso gli altri ma soprattutto con se stesso
beh..forse in molti questa descrizione sembrerà "troppo"..ma
quando incontriamo certi "sciamani" li riconosciamo se sappiamo accogliere quello che vogliono dirci..


“Lloyd, qual è il segreto per essere eleganti?”
“Ricordarsi che l'eleganza è ciò che si indossa sotto ai vestiti, sir”
“Ma questo vuol dire che è nascosta agli occhi di tutti”
“Infatti l'eleganza non si vede, sir. Ma si nota”
“Molto appropriato, Lloyd”
“Grazie mille, sir”
l’eleganza è……. una manifestazione dell’Anima
buongiono anime belle❤
L’eleganza suscita rispetto e Amore.
L’arroganza può portarci a umiliare un nostro simile.
L’eleganza ci insegna a camminare nella luce.
L’arroganza agisce per rendere più difficile il senso delle parole, poiché ci fa credere che l’intelligenza sia appannaggio di pochi eletti.
L’eleganza trasforma i pensieri complessi in frasi che tutti possono comprendere.
Ogni uomo che percorre il giusto cammino procede con eleganza e diffonde intorno a sé la luce.
Avanza con passo deciso, sguardo sereno e movimenti armoniosi.
E anche nei momenti più difficili, gli avversari non riescono a scorgere alcun segno di fragilità nella sua figura, poiché lo scudo dell’eleganza lo protegge.
L’eleganza è ammirata perché non
cerca minimamente di imporsi.
Soltanto l’Amore è in grado di dare una forma a ciò che, qualche tempo addietro, era persino impossibile sognare.
Di certo, però,
l’eleganza
consente a questa forma di manifestarsi

“Tu continua a parlare con le stelle, anche se ti dicono che sei un folle.”
e non aspettare la notte di San Lorenzo per farlo..
Lella..










Anna Bolena: la decapitazione di una regina
Il 19 maggio 1536 Anna Bolena, la seconda moglie di Enrico VIII, veniva portata al patibolo con l'accusa di alto tradimento: fu la prima regina inglese a essere condannata a morte
Ogni anno, il 19 maggio, nella cappella di San Pietro in Vincoli dentro il recinto della Torre di Londra si depongono fiori per onorare la memoria di Anna Bolena, regina d'Inghilterra mandata al patibolo proprio davanti a questa cappella, all'interno della Torre, nel maggio di 485 anni fa.
L'ascesa al potere
Prima di diventare regina, Anna Bolena, figlia di un gentiluomo di corte, era stata dama di compagnia della regina Caterina d'Aragona, prima moglie di Enrico VIII, il re d'Inghilterra. Quando il re si convinse che la regina non sarebbe più stata in grado di garantirgli un erede – dal loro matrimonio era nata una sola figlia, Maria –, si rivolse al papa per chiedere l'annullamento delle nozze. Il papa si oppose, e da questo scontro originò lo scisma tra la Chiesa di Roma e quella inglese: Enrico si proclamò capo della Chiesa anglicana, allontanò dalla corte Caterina e il 25 gennaio 1533 sposò Anna Bolena, che corteggiava da più di sette anni.
Anche questo matrimonio, però, era destinato a deludere il re: nel settembre di quell'anno alla coppia nacque una figlia femmina, a cui fu dato il nome di Elisabetta. Nei tre anni successivi Anna ebbe due aborti spontanei, e il re cominciò a pensare che anche questa regina sarebbe stata incapace di dargli un erede.
La caduta
All'inizio del 1536 una serie di eventi precipitò le cose. Il 29 gennaio Anna ebbe un nuovo aborto spontaneo, questa volta di un maschio, convincendo definitivamente il re che il suo secondo matrimonio fosse stato maledetto da Dio. Inoltre, già da alcuni mesi Enrico aveva messo gli occhi su Jane Seymour, una dama di corte che, come Anna prima di lei, si rifiutava di concederglisi se non in matrimonio. Non da ultimo, il 7 gennaio era morta Caterina, lasciando Enrico ufficialmente vedovo e dunque libero di risposarsi anche agli occhi della Chiesa cattolica.
La caduta della regina fu improvvisa e inaspettata: il 2 maggio fu imprigionata nella Torre di Londra con l'accusa di adulterio e tradimento, per aver complottato di uccidere il re e regnare insieme a uno dei suoi presunti amanti. Il processo era stato messo in piedi da Thomas Cromwell, consigliere generale del re, che in quegli stessi giorni fece arrestare diversi gentiluomini di corte sospettati di essere stati amanti della regina. Tra loro c'era anche George Bolena, il fratello di Anna: alle incriminazioni si aggiunse quella di incesto. Tutti loro negarono le accuse, salvo un musicista, Mark Smeaton, che sotto tortura confessò di avere avuto relazioni con la regina. Gli altri imputati, in quanto gentiluomini, non potevano essere torturati.
Il 15 maggio Anna fu condannata a morte da una corte di suoi pari presieduta dal suo stesso zio, il duca di Norfolk. Fu condannata per alto tradimento, un delitto che veniva punito con il rogo. Davanti a un popolo attonito per la messa a morte della regina – un episodio senza precedenti nella storia inglese – il re intervenne per commutare la pena in decapitazione, una fine molto più rapida e meno dolorosa.
Le istruzioni del re
Qualche mese fa è emerso il documento che raccoglie le istruzioni stilate personalmente da Enrico VIII riguardo all'esecuzione della moglie. Si tratta di un passaggio finora trascurato all'interno di uno dei numerosi registri dei Tudor conservati negli archivi nazionali inglesi, fitti di appunti burocratici. La storica Tracy Borman, specialista della dinastia Tudor, ha dichiarato all'Observer che si tratta di «uno dei ritrovamenti più emozionanti degli ultimi anni». Secondo la studiosa, le istruzioni dimostrerebbero che le azioni di Enrico nei confronti della seconda moglie furono calcolate e premeditate e rinforzerebbero l'immagine di «mostro patologico» del re d'Inghilterra.
Nel documento sono indicate con precisione la modalità e il luogo in cui il carceriere William Kingston avrebbe dovuto mandare a morte «l'ex regina di Inghilterra, precedentemente nostra moglie, recentemente imprigionata e condannata per alto tradimento»: «Noi comandiamo… che le sia mozzata la testa… nel parco della Torre di Londra… e che il carceriere non ometta nulla di quanto ordinato».
Gli studiosi ritengono che questa minuziosità sia in parte dovuta all'eccezionalità della circostanza. Da un lato, non c'erano precedenti sulle procedure di esecuzione di una regina d'Inghilterra; dall'altro, bisognava evitare che un evento così grave suscitasse disordini tra la popolazione, rendendolo il più possibile sobrio e riservato (il che spiega la commutazione della sentenza e la decisone che non si svolgesse in pubblico). Come ricorda Borman, «poiché è una storia che conosciamo bene, tendiamo a dimenticare quanto fosse sconvolgente l'esecuzione di una regina, ma c'era il rischio che i responsabili si spaventassero troppo all'idea di procedere, si convincessero che alla fine non sarebbe successo. Con queste istruzioni Enrico gli stava assicurando di sì. Per anni si è ritenuto che Cromwell fosse il colpevole della condanna: ma questo documento dimostra che fu Enrico a progettare tutto».
La specifica richiesta del re di «mozzare la testa» alla regina indica pure che la condanna andava compiuta con una spada, e non una scure, lo strumento solitamente usato in Inghilterra, che spesso però non uccideva al primo colpo. Anche questo atto di clemenza, tuttavia, cela un risvolto oscuro: lo spadaccino incaricato dell'esecuzione fu mandato a chiamare dalla Francia ancor prima della conclusione del processo, rivelando che la decisione di Enrico era evidentemente già stata presa.
L'alba del 19 maggio
Venerdì 19 maggio 1536, poco prima dell'alba, la regina mandò a chiamare il carceriere Kingston perché assistesse con lei all'ultima messa, e ricevendo l'eucarestia giurò più e più volte di essere innocente. Alle otto lasciò le proprie stanze, dove solo tre anni prima aveva atteso il giorno delle nozze con il re, e fu scortata attraverso il cortile della Torre da quattro dame che l'accompagnarono fino al patibolo, coperto di stoffa nera e paglia. La donna indossava una sottoveste cremisi coperta da una veste di damasco grigio scuro con guarnizioni di pelliccia e un mantello di ermellino. Un cappuccio copriva la cuffia che le celava i capelli. Kingston la aiutò a salire le scale del patibolo.
I cancelli della Torre, però, non erano stati chiusi in tempo e un migliaio di persone riuscì ad assistere all'esecuzione. La regina si rivolse a loro chiedendo di pregare per lei e per il re, e per tutti gli uomini che l'avevano condannata. Fu un discorso commovente, che pur riaffermando la sua innocenza risparmiò qualunque critica rivolta al re, certo per evitare che egli si accanisse sulla loro figlia Elisabetta, e forse anche nella remota speranza di una grazia tardiva. La regina ignorava che solo la sera prima l'arcivescovo di Canterbury aveva dichiarato nullo il suo matrimonio con Enrico, privando così Elisabetta dei suoi diritti ereditari.
Concluso l'appello, Anna ringraziò le sue accompagnatrici chiedendo loro di pregare per la sua anima e rivolse parole di perdono anche al boia, offrendogli un sacchetto di monete da distribuire ai poveri in suo nome. Rimosse poi il mantello di ermellino e il cappuccio, sistemando i capelli sotto la cuffia; quindi s'inginocchiò dritta, alla maniera delle decapitazioni francesi, e una delle dame le coprì gli occhi con una benda.
Lo spadaccino si accorse che la regina continuava a muovere la testa in attesa del colpo, e per distrarla chiamò ad alta voce il suo assistente perché gli passasse la spada. Mentre Anna si girava nella direzione indicata dalla voce, le si avvicinò silenziosamente e la decapitò in un colpo solo. La sua testa cadde sulla paglia e fu coperta da un drappo bianco, mentre i cannoni della Torre sparavano per informare il mondo ‒ e il re, che non era presente ‒ della morte di colei che, fino a pochi giorni prima, era stata la regina d'Inghilterra.
I suoi resti furono portati dalle dame nella cappella della Torre e deposti in una cassa di legno che un tempo aveva ospitato delle frecce: a causa del gran numero di esecuzioni dei giorni precedenti, in cui gli “amanti” di Anna Bolena erano stati messi a morte, nella Torre non c'erano più bare. Non ci fu alcuna cerimonia funebre: la regina Anna fu seppellita in una tomba anonima all'interno della cappella. Solo nel 1876, quando la regina Vittoria ordinò il restauro dell'edificio, i suoi resti furono identificati e coperti da una lastra di marmo con un'iscrizione.
Undici giorni dopo l'esecuzione, il 30 maggio, Enrico VIII sposò Jane Seymour in terze nozze. Fu proprio lei a dargli il tanto sospirato figlio maschio, il futuro Edoardo VI, destinato però a morire a soli sedici anni. Per ironia della sorte, a dare al regno la stabilità che Enrico VIII aveva sempre sognato fu invece la figlia di Anna Bolena, Elisabetta I, la monarca inglese più nota e celebrata della storia.
Anna aveva avuto in qualche modo giustizia..



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20 fatti che potresti non sapere su "Il Gladiatore"

La sceneggiatura è stata ispirata da un libro che circolava da tempo

“Il Gladiatore” è una storia originale, lanciata per la prima volta da David Franzoni dopo il suo successo con “Amistad”. Tuttavia, poiché non era un esperto dell'antica Roma, si è rivolto a fonti di ispirazione. Uno di questi era il romanzo del 1958 "The Way of the Gladiator" di Daniel P. Mannix. Tuttavia, quel libro è stato ribattezzato dopo la sua uscita ed è ora noto come "Quelli che stanno per morire".

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Maximus non era conosciuto come Maximus in origine

Alcuni dei personaggi di "Il Gladiatore" sono persone reali della storia, come Commodo e Marco Aurelio. Massimo, il protagonista, non è uno di quelli. In origine, però, il personaggio si chiamava Narciso nella sceneggiatura. C'era un vero Narciso e, nella vita reale, avrebbe ucciso il vero Commodo. Alla fine, Franzoni ha deciso di creare un nuovo personaggio principale.


Mel Gibson ha rifiutato il ruolo principale

Russell Crowe finì per interpretare Maximus, ma non era la prima scelta. Inizialmente, a Mel Gibson è stata offerta la possibilità di recitare nel film. Gibson sentiva di essere troppo vecchio per la parte, quindi ha deciso di rifiutare l'opportunità.

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Uno degli attori era un ragazzo piuttosto forte

Uno degli attori era un ragazzo piuttosto forte

Tigri di Gallia, un gladiatore in pensione richiamato in azione da Commodo per uccidere Massimo, è una figura opposta. Non è sorprendente. È interpretato da Sven-Ole Thorsen. L'attore danese ha fatto molti stuntman e compare anche in alcuni film di Arnold Schwarzenegger. In piedi 6'4 '', Thorsen è salito alla ribalta per la prima volta vincendo la competizione Strongest Man della Danimarca nel 1983, un anno dopo essere arrivato 10 ° in Europe's Strongest Man.

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Oliver Reed sono morti durante la produzione

Reed aveva la reputazione di attore di talento, ma anche di ragazzo burrascoso e dalla vita dura. Le sue imprese alcoliche sono ben documentate, ma ha avuto un impatto sul suo corpo. In "Il Gladiatore", Reed interpreta Antonius Proximo, ma non è sopravvissuto per finire le riprese. Durante le riprese del film, Reed è morto per un attacco di cuore a 61 anni.

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A Reed digitale ha terminato la sua performance

Il Proximo di Reed avrebbe dovuto vivere fino alla fine del film. Quella decisione è stata cambiata dopo la sua morte, ma avevano ancora bisogno di più del brizzolato allenatore di gladiatori nel film. Ciò ha portato alla creazione di un doppio generato dal computer di Reed, che appare in pochi momenti nel film.

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Per il film è stata costruita una versione più piccola del Colosseo

La maggior parte delle scene dell'Antica Roma sono state girate nell'arco di diciannove settimane sull'isola di Malta. Ciò includeva la costruzione di una replica dell'iconico Colosseo in scala di un terzo. Ora, potrebbe non sembrare così grande, ma significa che era alto 52 piedi, ci sono voluti sette mesi per costruirlo e costava $ 1 milione.

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“Il Gladiatore” mescola accuratezza e finzione

Il regista Ridley Scott afferma di voler realizzare il film più accurato mai realizzato sull'Antica Roma. Ciò includeva la presenza di diversi esperti dell'epoca nella troupe del film. Tuttavia, il film si prende alcune libertà. Ad esempio, Marco Aurelio non fu assassinato da Commodo ma morì a causa di un'epidemia. Inoltre, Commodo non fu ucciso nemmeno in una battaglia tra gladiatori.

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Un fatto storico è stato rimosso perché sembrava falso

In una prima versione della sceneggiatura, i gladiatori approvavano i prodotti nell'arena. Sembra assurdo, vero? In realtà, è basato sulla realtà. Stranamente, questo è stato rimosso dalla sceneggiatura perché i cineasti temevano che non ci fosse modo in cui la gente potesse credere che fosse accurato e presumere che fosse molto anacronistico.

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Luciano Pavarotti era quasi nella colonna sonora

Anche se non sai molto di opera, probabilmente conosci il nome, Luciano Pavarotti. Il tenore italiano è una leggenda del genere. Apparentemente gli è stata offerta la possibilità di cantare una canzone per la colonna sonora ma, come Gibson, ha rifiutato di essere coinvolto. Pavarotti se ne sarebbe pentito, però. Nel 2003 ha effettivamente pubblicato una versione della canzone del film che ha cantato.

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Il film ha ricevuto un sacco di nomination agli Oscar

"Il Gladiatore" in realtà ha ricevuto recensioni mediocri - Roger Ebert gli ha dato due stelle - ma gli Oscar l'hanno adorato. Il film ha ottenuto 12 nomination, un numero carnoso per non dire altro. Finirebbe per vincerne cinque, tra cui il miglior attore per Crowe e il miglior film.

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Il Gladiatore" ha realizzato un'impresa rara

Abbiamo appena detto che il film ha vinto il miglior film, ma non è stato in grado di vincere il miglior regista o la migliore sceneggiatura originale nonostante le nomination in entrambi. Era qualcosa che non si vedeva da tempo. Prima di “Il Gladiatore”, l'ultima volta che un film vinceva il premio come Miglior Film senza una vittoria per la regia o la sceneggiatura era nel 1949, quando vinse “All the King's Men”.

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Crowe era nel bel mezzo di una corsa

All'inizio del millennio, pochi attori erano famosi come Crowe. La sua vittoria come miglior attore per "Il Gladiatore" è stata inserita tra altre due nomination per la stessa categoria. Nel 1999 era candidato a "The Insider" e nel 2001 è stato nominato per "A Beautiful Mind", un film che ha vinto anche come miglior film.

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“ Il Gladiatore” ispirò un aumento dell'interesse per l'Antica Roma

La popolarità del film ha fatto sì che le persone si interessassero davvero alla storia. I libri su personaggi dell'antica Roma come Cicerone e Marco Aurelio hanno visto le loro vendite salire. In effetti, era così pervasivo che il "New York Times" lo ha soprannominato "l'effetto 'Gladiatore'".

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Sono decenni che si parla di un sequel

Data la popolarità di “Il Gladiatore”, non sorprende che ci siano idee per un film successivo. In effetti, lo sviluppo è iniziato nel 2001. Naturalmente, molti anni dopo non è ancora successo. Negli ultimi anni si è parlato di ciò che finalmente accadrà, ma nulla è ancora scolpito nella pietra. Apparentemente, Chris Hemsworth ha espresso interesse a essere coinvolto.

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Il lupo non è un vero lupo

Maximus ha un lupo domestico nel film, ma la produzione non ha potuto utilizzare un vero lupo a causa delle leggi inglesi contro l'importazione di lupi. Invece, un cane da pastore belga Tervuren è entrato nel ruolo.

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Il film è stato girato in ordine cronologico

I film sono spesso girati fuori servizio per un motivo o per l'altro. "Il Gladiatore" è stata un'esperienza diversa, però. Scott ha girato il film in gran parte in ordine cronologico. Dato che hanno dovuto saltare da un luogo all'altro per seguire la narrazione del film, questo ha un senso.

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Derek Jacobi sapeva una o due cose sull'Antica Roma

Sir Derek Jacobi ha interpretato Gracco, un membro del Senato romano che si oppone a Commodo. Non è la prima volta che l'attore britannico si presenta nell'Antica Roma. Ha interpretato Claudius nella famosa miniserie britannica “I, Claudius” negli anni '70.

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Joaquin Phoenix ha evitato la vera pelle

Se ricordi il peculiare discorso di accettazione dell'Oscar di Phoenix, sai che il ragazzo è un vegano hardcore. Ciò è entrato in gioco durante le riprese di "Il Gladiatore". La pelle era un elemento fondamentale dell'abbigliamento nell'antica Roma, ma Phoenix non avrebbe mai indossato una cosa del genere. Invece, tutta la sua pelle è sintetica e non è affatto un sottoprodotto animale.

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La sceneggiatura non era finita quando è iniziato il film

"Il Gladiatore" ha vinto il miglior film. Ha ottenuto una nomination per la migliore sceneggiatura originale. Ha raggiunto il suo budget al botteghino in due settimane ed è finito come il secondo film con il maggior incasso del 2000. Pertanto, potresti essere sorpreso dal fatto che la produzione non sia stata così fluida. Quando stavano girando il film, la sceneggiatura non era finita e un terzo sceneggiatore, William Nicholson, è stato chiamato per dare alla sceneggiatura un altro passato. Secondo quanto riferito, Crowe era spesso e vocalmente frustrato dalla sceneggiatura. In qualche modo, è finito con lui che ha vinto un Oscar. È strano come va il mondo dello spettacolo a volte.


"Il Gladiatore" tra i colli della Val d'Orcia.
..alcune precisazioni sul film..
che io adoro..
1)La richiesta di poter svolgere le riprese dei combattimenti al Colosseo venne fatta al comune di Roma e venne rifiutata, poiché l’anfiteatro era in fase di restauro. Venne così fatta a Malta una replica del Colosseo in scala ridotta a un terzo. Per la sua realizzazioni ci sono voluti diversi mesi e il costo è stato stimato a un milione di dollari. Un grande dispendio per poter realizzare in modo preciso l’assortimento decorativo ai tempi dell’Impero Romano, fatto di colonne, ponti, statue e tanto altro. Il complesso realizzato è stato reso servizievole con camerini e altre connotazioni. Il resto del Colosseo è stato realizzato digitalmente.
Per la realizzazione della pellicola, le riprese in esterna si sono svolte in Gran Bretagna, e più precisamente nella Contea di Surrey, nella Bourne Wood.
Non mancano le curiosità riguardanti la produzione del film, Infatti, non tutti sanno che le comparse utilizzate per la prima grande battaglia contro i barbari germanici si erano immedesimate così bene nella parte che durante i pasti i gruppi i romani ed i barbari si tenevano a distanza.
Il Gladiatore, dove è stato girato: Marocco
La troupe si è poi trasferita in Marocco, ad Ait Benhaddou, dove sono state girate le scene di addestramento di Massimo e dei gladiatori.
La città fortificata, patrimonio dell’umanità Unesco, e si trova ai piedi delle Montagne dell’Atlante nella provincia di Quarzazate. Una città meraviglioca, costruita su una collina circondata da alte mura rosse come il fango con cui sono state costruite.
Il Gladiatore, dove è stato girato: Malta
L’isola di Malta è famosa per essere stata utilizzata come set di moltissimi film di successo. Tra questi ricordiamo Troy, Il Conte di Montecristo, Agorà, World War Z e molti altri, ma ha anche fatto da sfondo a molte serie come ad esempio Game of Thrones.
Anche Il Gladiatore è stato girato sull’isola maltese, con i suoi inconfondibili paesaggi.
Il Gladiatore, dove è stato girato: Italia
Anche l’Italia ha ospitato le riprese del capolavoro di Ridley Scott. Alcune scene sono state girate nella splendida campagna senese, dove hanno preso vita le scene in cui Massimo descrive la sua casa e che rappresenta per lui i Campi Elisi in cui si ricongiungerà con la sua famiglia.
2)Il Gladiatore ha mantenuto la tradizione del pollice all’insù. Uno dei malintesi molto comuni risiede nel fatto che un imperatore romano abbia alzato il pollice per indicare che un gladiatore dovesse essere risparmiato, mentre il pollice in giù stava a significare che non ci sarebbe stata pietà per un gladiatore abbattuto. In realtà, questo gesticolare si verificava in modo diverso: il pollice alzato stava a simbolizzare un’azione di spada (e, quindi, la morte), mentre il pollice in basso simbolizzava una spasa sguainata, cioè la grazia. Lo staff del film era a conoscenza di queste simbologie mentre stavano realizzando il film, ma siccome il pollice rivolto verso l’alto è entrato di uso comune per significare che va tutto bene, venne deciso di non confondere il pubblico inutilmente.
3. Ne Il Gladiatore appare un effetto sfocato che non era previsto. A metà della scena di guerra tra l’esercito di Massimo e le tribù germaniche è presente un effetto di sfocatura che non era inizialmente previsto. La scena è stata girata in prima serata, ma si è continuato a girare per diverso tempo e la luce si era drasticamente ridotta. Per mantenere l’illuminazione allo stesso livello per poter realizzare la scena in modo continuativo ed evitare di investire un altro giorno per girare, il direttore della fotografia John Mathienson decise di girare le scene con una sequenza di fotogrammi molto bassa. Per compensare le perdita di fotogrammi, questi sono stati ripresi e duplicati diverse volte in post produzione e modificati nel film in modo tale che tutto potesse sembrare naturale.
la scena del ritorno a casa a chiusura del film è stata girata in Val di Orcia in Toscana
4)La colonna sonora di Hans Zimmer è una delle più rinomate nella storia del cinema. In origine, Zimmer voleva che la cantante israeliana Ofra Haza fornisse la sua voce di fonda alla colonna sonora del film, avendo lavorato con lui già per Il principe d’Egitto un paio di anni prima. Tuttavia, Ofra morì inaspettatamente nel 2000 di polmonite correlata all’AIDS e venne sostituita con Lisa Gerrard.
Russell Crowe ha definito Il Gladiatore come uno dei migliori film americani che abbia mai fatto. Dopo che Mel Gibson rifiutò il ruolo di Massimo Decimo Meridio (dato che ritenere di essere troppo vecchio per interpretare il protagonista), Russell Crowe accettò il ruolo e cominciò a lavorarci su durante il film che stava girando, ovvero Insider – Dietro la verità. Per questo film aveva preso molti chili e per Il Gladiatore li avrebbe dovuti perdere tutti e acquisire una certa muscolatura. A detta di Crowe, pare che non abbia fatto nulla di speciale tranne che praticare dei normali lavori di fattoria in Australia.
5. Joaquin Phoenix è sempre stata la prima scelta per il ruolo di Commodo. Ridley Scott non aveva dubbi: anche dopo aver provinato diversi attori (tra cui, pare, Jude Law) Joaquin Phoenix era la scelta giusta. Sembra che Phoenix fosse molto nervoso sul set e che avesse chiesto a Crowe di dargli una mano per far sì che potesse concentrarsi su sé stesso.
6. Oliver Reed morì tre settimane prima di finire le scene principali. Dal momento che era considerato un personaggio chiave, una clausola e della copertura assicurativa del film avrebbe permesso di rigirare tutte le scene con un altro attore. Le parti che non era riuscito a girare sono state sistemate in post produzione.
7. Sul set de Il Gladiatore vennero portate cinque tigri vere. Queste cinque tigri furono portate sul set per la scena di lotta di Massimo contro le tigri nell’arena. Un veterinario era sempre pronto e armato di tranquillanti per tutto il tempo delle riprese. Per garantire la sicurezza, Crowe venne posizionato a circa più di 4 metri dalle tigri.
8. Ridley Scott ha resistito dall’includere ne Il Gladiatore un rapporto amoroso. Scott aveva pensato di includere nel film una relazione tra Massimo e Augusta Lucilla (Connie Nielsen) di tipo sessuale, ma decise poi di non farlo perché avrebbe cozzato con il sentimento di vendetta di Massimo verso la morte di moglie e figlio. Lo stesso Crowe era contro questa opzione, sentendo che non sarebbe stata parte del suo personaggio.
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curiosità
A distanza di anni, il protagonista svela un retroscena importante: il suo personaggio doveva sopravvivere, almeno questo era quanto scritto nella sceneggiatura originale. “Quel discorso, ‘Il mio nome è Massimo Decimo Medio…’ è praticamente il biglietto d’addio di un suicida”, ha spiegato Crowe in un’intervista con Empire. “Ricordo Ridley venire da me sul set e dirmi: ‘Guarda, per come è delineata la storia, non vedo come tu possa vivere. Il personaggio è focalizzato su un atto di pura vendetta per sua moglie e suo figlio e una volta che l’ha compiuta, cosa fa?'”. E Russell, seppur ironico, rispondeva: “Chiedevo ‘sì, che fa dopo Massimo? Finisce ad aprire una fottuta pizzeria vicino al Colosseo?’. Lui ha un solo proposito, incontrare sua moglie nell’aldilà e chiederle scusa per non essere stato là per lei”.
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Il 5 maggio del 2000 arriva nei cinema americani "Il gladiatore", film di Ridley Scott che ha come protagonista Russell Crowe. L'attore neozelandese interpreta Massimo Decimo Meridio, generale romano fedele a Marco Aurelio (Richard Harris). Dopo che l'imperatore è ucciso da suo figlio Commodo (Joaquin Phoenix), Massimo non riconosce l'autorità di quest'ultimo ed è condannato a morte. Ma il generale riesce a fuggire e si ritrova a fare il gladiatore alle dipendenze del mercante di schiavi Proximo (Oliver Reed). Divenuto un invincibile lottatore a Roma, alla fine ha la sua vendetta e sfida nel Colosseo il perfido Commodo, che ha anche ordinato l'assassinio della moglie e del figlio di Massimo. Le riprese sono girate tra Marocco, Italia e Malta. Nonostante la storia sia riscritta con gran disinvoltura e gli anacronismi non si contino, "Il gladiatore" ottiene critiche generalmente positive e diventa presto cult. Costato 103 milioni di dollari, ne incassa 460 e trasforma Russell Crowe in una star di Hollywood. La pellicola si rivela un grande successo globale e ottiene 5 Oscar: Miglior film, Migliore attore protagonista (Russell Crowe), Migliori costumi, Miglior sonoro e Migliori effetti speciali.
Il veterinario con le frecce tranquillanti
Nella scena in cui Massimo (Russell Crowe) combatte contro Tigris delle Gallie (Sven-Ole Thorsen) nell'arena sono introdotte cinque tigri. Un veterinario armato di pistola con frecce tranquillanti era presente durante le riprese. Per motivi di sicurezza Russell Crowe era tenuto ad almeno 5 metri di distanza dalle tigri.
La morte d'infarto di Oliver Reed
L'attore Oliver Reed che nel film interpreta Proximo (l'ex gladiatore divenuto mercante di schiavi che acquista Massimo e lo fa combattere nelle arene) è morto tre settimane prima della fine delle riprese principali. A Malta l'attore è stato colpito da un improvviso attacco cardiaco all'età di 61 anni. Dato che era considerato un personaggio chiave, una clausola nella copertura assicurativa del film avrebbe permesso ai registi di rigirare tutte le scene di Reed con un altro attore, e gli assicuratori avrebbero pagato circa 25 milioni di dollari. Tuttavia Ridley Scott non ha voluto eliminare Reed dal film. Alla fine le scene in cui compare sono state completate grazie alla tecnologia digitale.
No alla relazione sentimentale
I produttori volevano che nel film ci fosse una relazione sentimentale tra Massimo e Augusta Lucilla (Connie Nielsen). Il regista Ridley Scott si è opposto perché ciò avrebbe ridimensionato la volontà del protagonista di vendicare la moglie e il figlio assassinati.
L'anello con sigillo di 2 mila anni fa che l'attrice Connie Nielsen (Augusta Lucilla) indossa nel film è stato acquistato dall'attrice in un negozio di antiquariato.
Punti di sutura e infortuni per Russell Crowe
Le ferite sul viso di Russell Crowe dopo la scena della battaglia iniziale sono reali. L'attore è stato scagliato contro i rami di un albero dal suo cavallo. I punti di sutura sulla guancia sono chiaramente visibili nella scena quando dice a Commodo che intende tornare a casa. Non è finita qui. Nel corso delle scene delle lotte tra gladiatori, Russell Crowe si è rotto un osso del piede, incrinato un’anca e ha perso la sensibilità dell'indice destro per due anni dopo un combattimento con la spada.
Il rifiuto di Mel Gibson
A Mel Gibson era stato offerto il ruolo da protagonista. La star di Hollywood ha rifiutato perché al tempo aveva 43 anni e si considerava troppo anziano per interpretare il protagonista. Quando i produttori si sono rivolti a Crowe, l'attore neozelandese non ha avuto dubbi: "Mi hanno detto: 'È un film da 100 milioni di dollari. Sei diretto da Ridley Scott. Interpreti un generale romano'. Io sono sempre stato un grande fan di Ridley".
Russell Crowe è diventato presto amico di Richard Harris, l'attore che interpreta Marco Aurelio. Diversa l'esperienza con Oliver Reed: i due hanno subito provato una naturale antipatia reciproca. Ad un certo punto Harris ha anche sfidato Crowe a duello.
La scena della battaglia iniziale di Vindobona è stata girata a Bourne Woods, nel Surrey, in Inghilterra. La Royal Forestry Commission aveva previsto che la zona fosse sottoposta a deforestazione. Ridley Scott ha proposto che la produzione finanziasse l'operazione. La Royal Forestry Commission ha accettato di buon grado. Per portare a termine la sequenza della battaglia ci sono voluti 20 giorni di riprese.
Il rifiuto del vero Colosseo
Ridley Scott chiese al comune di Roma di poter girare alcune scene dei duelli all'interno del vero Colosseo. Il comune rifiutò perché l'anfiteatro era in fase di restauro.
Animali prestati dallo zoo di Rabat
Molti degli animali presenti nel film sono stati prestati alla produzione dallo zoo di Rabat, in Marocco.
Il vero Commodo? Un imperatore-gladiatore
Il vero Commodo è stato l'unico imperatore romano nella storia che si dilettava a combattere come gladiatore nell'arena. Lo ha fatto ripetutamente, non solo una volta come si vede nel film. Inoltre, non è stato ucciso nel Colosseo, ma è stato strangolato nelle sue stanze dal suo maestro gladiatore Narcisso.
Phoenix nervoso sul set
Joaquin Phoenix è sempre stata la prima scelta di Ridley Scott per interpretare Commodo. Phoenix era incredibilmente nervoso sul set e avrebbe chiesto a Russell Crowe di malmenarlo prima della loro scena finale, in modo che potesse entrare meglio nella parte. Crowe era decisamente perplesso e andò da Richard Harris per un consiglio: "Amico, che cosa devo fare con questo ragazzo, mi sta chiedendo di picchiarlo prima delle riprese finali" disse il protagonista a Harris. Quest'ultimo ci pensò per un po 'e poi rispose: "Facciamolo arrabbiare". Dopo diverse ore e tante pinte di Guinness, Crowe e Harris riuscirono a far rilassare Joaquin Phoenix.
L'incredibile dieta di Crowe
Russell Crowe ha iniziato a girare "Il gladiatore" pochi mesi dopo la conclusione delle riprese di "Insider - Dietro la verità" Per girare quest'ultima pellicola Crowe era ingrassato 18 kg. Al momento delle riprese del nuovo film l'attore aveva perso completamente i kg in più ed era in perfetta forma. Tutto merito - spiegò - del quotidiano lavoro nella sua fattoria australiana.
Le successive nozze del regista
Sul set nacque l'amore tra Ridley Scott e Giannina Facio, l'attrice che interpreta la moglie di Massimo. I due sono legati da allora e si sono sposati nel 2015.
Sono tanti gli errori storici presenti nel film. Uno dei più singolari è quello del pollice all'insù. Nell'antica Roma l'imperatore alzava il dito per ordinare un'azione con la spada (quindi la morte per il soccombente) mentre il pollice all'ingiù significava spada riposta nel fodero (quindi clemenza verso lo sconfitto). Regista e troupe ne era consapevoli, ma visto che nell'età contemporanea il pollice in alto è considerato un segnale positivo, hanno deciso di non confondere inutilmente il pubblico.
La replica del Colosseo a Malta
Una parte delle riprese sono state girate a Malta. Qui è stata costruita una replica di circa un terzo del Colosseo di Roma, alto circa 16 metri. La replica ha richiesto diversi mesi per essere costruita ed è costata circa 1 milione di dollari.
Crowe insoddisfatto della sceneggiatura
Russell Crowe era continuamente insoddisfatto del copione e ha più volte chiesto che fosse riscritto. Inizialmente l'attore si rifiutato di pronunciare la celebre battuta:"E avrò la mia vendetta, in questa vita o nella prossima". Poi Crowe ci ha ripensato e ha dichiarato allo sceneggiatore WIlliam Nicholson: "Le tue battute sono spazzatura, ma io sono il più grande attore al mondo e posso far sembrare buona anche la spazzatura". Nonostante ciò Russell Crowe ha più volte dichiarato che "Il gladiatore" resta il miglior film che abbia girato a Hollywood.



Mi piace pensare al Ferragosto come la giornata in cui le calorie non contano e il sole brilla ancora di più!” “
Buongiorno anime belle💐❤

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Nel Gylfaginning, Snorri descrive alcune delle ásynjur, dee del pantheon norreno. Tra loro menziona Vár, dea che ascolta i giuramenti, specialmente quelli fatti tra uomo e donna, e che impedisce il loro infrangersi.
In effetti, durante il famoso matrimonio tra il gigante Thrym e una riluttante Freyja, che era in realtà Thor sotto mentite spoglie, venne invocata proprio la protezione di Vár.
Per recuperare il suo prezioso martello, Thor aveva accettato di fingersi Freyja e di convolare a nozze con il crudele gigante. Quando però venne il momento di benedire le nozze, Thrym annunciò:
“Portate il Martello per benedire la sposa! Sistematelo sulle ginocchia della fanciulla, affinché le mani di Vár possano unirci!”
Naturalmente, non appena Thor ebbe impugnato la sua arma, tramutò il banchetto nuziale in una vera e propria mischia, menando colpi a destra e a manca, aiutato da Loki, che si era travestito da ancella.
Grazie ai loro astuti travestimenti, Thor e Loki impedirono che il potente martello rimanesse nelle mani di Thrym e liberarono Freyja da un triste destino.
Questa storia è narrata nel libro I Miti Norreni,

“Se il proprio treno è in ritardo, la coincidenza partirà in perfetto orario.” ... “
Lella..




buongiorno anime belle❤


Buongiorno anime belle💞
“Sir, il suo silenzio”
“Grazie Lloyd”
“Posso consigliarle di fare attenzione?”
“Come mai Lloyd?”
“Il silenzio è un eccellente contenitore per le idee. Ma anche per le paure”
“Questo spiega perché la gente preferisce romperlo…”
“È normale sir, in molti non sanno cosa c'è dentro”
“Dentro al silenzio Lloyd?”
“Dentro se stessi sir”
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..i colori, i suoni, gli sguardi ,la melodia e i sorrisi
raccontano il nostro tragitto..
un colore mi può far incantare
uno sguardo far innamorare
una melodia far sognare..
un sorriso mi fà sperare..
Buongiorno anime belle..❤
...
E se si ascolta con molta attenzione
la melodia alla fine ti raggiungerà
Quando tutti sono uno e uno è tutti
per essere saldi come roccia e non rotolare via..
..Stairway to Heaven..
LD..


"Un deserto è un luogo in cui la vita è molto condensata.
Le radici di ciò che vive sono aggrappate all'ultima lacrima d'acqua e il fiore tesaurizza l'umidore apparendo soltanto presto la mattina e nel tardo pomeriggio.
La vita nel deserto è piccola, ma brillante, e quando accade si svolge per lo più nel sottosuolo.
Come la vita di molte donne.
La psiche della donna può aver trovato la via del deserto, per risonanza, per passate crudeltà.
Perchè non le era concessa una vita più ampia sopra alla terra.
Molto spesso la donna sente allora di vivere in uno spazio vuoto in cui c'è forse soltanto un cactus con un bel fiore rosso vivo.
E poi, in ogni direzione cinquecento chilometri di nulla.
Ma per la donna che si spingerà cinquecento e uno chilometri c'è qualcosa di più. Una bella casetta.
Una vecchia casa che vi aspetta."
Da ‘Donne che corrono coi lupi’
dipinto di Claire Basler


.."mi è dolce navigar in questo mare,,"


..di solito il giorno è fatto di 24 ore..
12 ore io le passo sempre sotto sopra...
la prospettiva ti fà sentire fanciulla
e la magia fà il resto🥰



Non ho mai visto le onde arrendersi, anche per questo amo il mare,
come le persone che non temono il nascer del giorno🌹❤


La danza è la creazione di una scultura che è visibile solo per un momento



Non riesco a descrivere i tuoi occhi.
E’ il suono di una spada azzurra quando viene forgiata.


"Ogni volta che osservi una cosa azzurra, l’azzurro del cielo, l’azzurro del fiume,
siedi in silenzio e guarda in quell'azzurro e subito ti sentirai in armonia.
Ogni volta che mediti sull'azzurro, su di te scenderà un silenzio profondo."



Vi auguro di non essere mai schiavi del vostro passato, poiché solo così eviterete di essere fantasmi del vostro presente.


La verità è nella bocca di tanti, ma nel cuore di pochi...
Ognuno racconta quello che vuole, ma soprattutto quello che gli conviene.
Tu ascolta il cuore, al resto ci pensa la vitaDammi odoroso all’alba un giardino di fiori bellissimi dove io possa camminare indisturbato.
(Walt Whitman)😘

E bastava la letizia di un fiore a riportarci alla ragione.
(Alda Merini)

....molti lo rompono il silenzio con parole vuote, ciarlerie senza significato, tanto per parlare per darsi una parvenza di presenza,
non avrebbero altro modo per rendersi visibili..
perchè non hanno idea di chi sono
e credono di saper conoscere tutto e tutti
una misera consolazione..

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“Lloyd, come si affronta un periodo in salita?”
“Sapendo che la prosecuzione sarà migliore, sir”
“Perché dopo la salita c’è la discesa?”
“Perché dopo la salita c’è il panorama, sir”
“Questo non renderà la salita meno faticosa, Lloyd”
“Ma renderà l’arrivo davvero indimenticabile, sir”
“Passa la borraccia, Lloyd”
“Con piacere... sir”


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“𝑂𝑟𝑚𝑎𝑖 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑜 ℎ𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎. 𝑁𝑒𝑝𝑝𝑢𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑚𝑒𝑟𝑎𝑣𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎𝑟𝑠𝑖, 𝑖𝑛𝑜𝑟𝑟𝑖𝑑𝑖𝑟𝑠𝑖, 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑢𝑜𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖, 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑚𝑜𝑟𝑎𝑟𝑠𝑖, 𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑠𝑒 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑖. 𝐿𝑒 𝑠𝑐𝑢𝑠𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑛𝑜𝑛 𝑓𝑒𝑟𝑚𝑎𝑟𝑐𝑖 𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑖 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎𝑖𝑎, 𝑒 𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜, 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑏𝑟𝑎𝑣𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑖 𝑎 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑙𝑒.”
𝑏𝑢𝑜𝑛𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑒 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒❤
𝑁𝑜 𝑜𝑛𝑒 ℎ𝑎𝑠 𝑡𝑖𝑚𝑒 𝑓𝑜𝑟 𝑎𝑛𝑦𝑡ℎ𝑖𝑛𝑔 𝑎𝑛𝑦𝑚𝑜𝑟𝑒. 𝑁𝑜𝑡 𝑒𝑣𝑒𝑛 𝑡𝑜 𝑚𝑎𝑟𝑣𝑒𝑙, 𝑡𝑜 𝑏𝑒 ℎ𝑜𝑟𝑟𝑖𝑓𝑖𝑒𝑑, 𝑡𝑜 𝑏𝑒 𝑚𝑜𝑣𝑒𝑑, 𝑡𝑜 𝑓𝑎𝑙𝑙 𝑖𝑛 𝑙𝑜𝑣𝑒, 𝑡𝑜 𝑏𝑒 𝑤𝑖𝑡ℎ 𝑜𝑛𝑒𝑠𝑒𝑙𝑓. 𝑇ℎ𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑟𝑒 𝑡ℎ𝑜𝑢𝑠𝑎𝑛𝑑𝑠 𝑜𝑓 𝑒𝑥𝑐𝑢𝑠𝑒𝑠 𝑓𝑜𝑟 𝑛𝑜𝑡 𝑠𝑡𝑜𝑝𝑝𝑖𝑛𝑔 𝑡𝑜 𝑎𝑠𝑘 𝑖𝑓 𝑡ℎ𝑖𝑠 𝑟𝑢𝑛𝑛𝑖𝑛𝑔 𝑚𝑎𝑘𝑒𝑠 𝑢𝑠 ℎ𝑎𝑝𝑝𝑦, 𝑎𝑛𝑑 𝑖𝑓 𝑡ℎ𝑒𝑦 𝑎𝑟𝑒𝑛'𝑡 𝑡ℎ𝑒𝑟𝑒, 𝑤𝑒 𝑎𝑟𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑦 𝑔𝑜𝑜𝑑 𝑎𝑡 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖𝑛𝑔 𝑡ℎ𝑒𝑚."
𝑔𝑜𝑜𝑑 𝑚𝑜𝑟𝑛𝑖𝑛𝑔 𝑏𝑒𝑎𝑢𝑡𝑖𝑓𝑢𝑙 𝑠𝑜𝑢𝑙𝑠 ❤



La domenica non è solo un giorno, è una filosofia di vita.
Tutte le volte che ti fermi a godere di quello che hai, è domenica.
Buongiorno anime belle❤

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