e la versione Live di Robert Plant 2017
e per me la bellissima versione Live di Robert nel 2017..
la sua voce è armonia e dolce melodia..
Robert Plant - That's The Way - Royal Albert Hall, London - December 2017
Robert Plant & The Sensational Space Shifters performing That's The Way (Led Zeppelin Song) live at the Royal Albert Hall, London on 8th December 2017.
https://www.nonsensemag.it/no-report-il-sacro-fuoco-di-robert-plant/?fbclid=IwAR3sQkRKQAV5H2aUdyC9ohFjSJgbfHafey_9gJzBQKHl88ljM87esnlKFfs
No Report – Il Sacro Fuoco di Robert Plant
Coperta da una coltre di foschia all’orizzonte, durante l’ultimo appuntamento del riuscito “Milano Summer Festival”, l’attesa eclissi lunare non è stata visibile dall’Ippodromo. Tuttavia, il fatto che a chiudere la rassegna sul palco fosse presente una leggenda come Robert Plant, ha regalato comunque esperienze mistiche alla marea di spettatori presenti per questo grande evento.
Anche stavolta, come per la precedente data di Alanis Morissette, oltre che dal caldo e dalle immancabili zanzare, siamo colpiti dalla quantità e varietà del pubblico: ad accogliere Plant ed i suoi “Sensational Space Shifters” troviamo difatti persone di ogni età, tutte frementi a modo loro in trepidante attesa, con un piacevole clima interpersonale in cui persone più mature e adolescenti si trovano a discutere su cosa attendersi da parte di questa leggenda del rock, che nell’agosto 2017 ha di nuovo sorpreso tutti con un lavoro di altissima fattura tecnica e compositiva come “Carry Fire”.
L’apertura del live è affidata a mezz’ora di esibizione “en solo” di Seth Lakeman a partire dalle 20:00, polistrumentista della band (viola, violino, chitarra tenore, ecc…), il cui raffinato e coinvolgente folk rock accende già l’entusiasmo dei presenti, che trovano nei suoi ottimi brani tracce del sound dei recenti lavori dell’ex frontman dei Led Zeppelin.
Dopo aver tributato i doverosi applausi a Seth, che avrà modo di riceverne molti altri anche nel resto della serata, non resta che attendere le 21, quando con perfetta puntualità british, il super impianto del Milano Music Festival interrompe la musica di sottofondo, per iniziare a suonare una intro tribale che annuncia inequivocabilmente il ritorno del Re: fa quindi il suo ingresso la band e subito dopo ecco che arriva Robert Plant in persona, con passo sicuro e aria sorniona.
L’ouverture avviene con un grande classico, “The Lemon Song” da “Led Zeppelin II”, un perfetto esempio del miglior rock blues in cui già scorgiamo quelli che saranno i due leitmotiv della serata: la bravura dei “Sensational Space Shifters”, band affiatata e tecnicamente mostruosa, che gioca meravigliosamente coi classici di ieri ed oggi dando loro energia e vitalità, e ovviamente la presenza scenica di Robert Plant. Il cantante inglese infiamma gli animi con una voce che si è certamente modificata negli anni, abbassandosi lievemente in cambio del mantenimento della capacità di emozionare col suo inconfondibile timbro, ancora sensuale ed appassionato e in grado di “sparare” degli acuti da pelle d’oca, a dispetto dei ormai settant’anni alle porte.
Plant si muove ancora con un buon dinamismo, gioca con l’asta del microfono e si gode l’adorazione del pubblico con la consapevolezza della rockstar matura, che pure mantiene dentro di sé quell’entusiasmo giovanile che la porta ancora a calcare i palchi del mondo intero per diffondere il vangelo del rock e del blues… avendo ancora molto da dire a proposito di musica, anzi, proponendo una setlist apparentemente breve che tuttavia racchiude in sé la storia dei due generi.
Ciò che ci ha difatti colpito è stato il modo in cui artista e band abbiano infiammato la platea proponendo sia i classici degli Zep, sia cover blues/bluegrass, sia soprattutto estratti dagli ultimi lavori solisti dell’artista, senza che venisse mai meno l’entusiasmo dei presenti.
Sarà il grande assolo di chitarra di “Turn it up”, sarà lo spettacolare dobro di “The May Queen” accompagnato dall’incessante battito di mani del pubblico, sarà il british humour di Robert, che si compiace del clima italiano “proprio freddo come quello UK”, ma i minuti passano lieti, apprezzando i virtuosismi della band che allungano considerevolmente la durata dei brani, che cambiano a tratti forma e sound sorprendendo piacevolmente tutti.
Plant, furbescamente, ha costruito una setlist perfetta, ed ecco che, giocando di nuovo con l’asta, attacca con l’inconfondibile “Black Dog”, il cui sound sembra adeguarsi agli standard più attuali senza tuttavia alcuna variazione sull’esito dell’esecuzione: pubblico a dir poco in delirio e jam finale a suon di blues, a ricordare che tutto il rock è nato da lì.
Plant, da sempre accostato a figure cavalleresche per il suo aspetto, nel 2018 sembra davvero un re normanno calato in Italia per una facile conquista: che proponga un altro classico degli Zep come “Going to California” (di cui abbiamo apprezzato la bella intro acustica ed i sussurri del cantante) o una vecchia cover come “Please read the letter” riproposta nella chiave bluegrass già apprezzata nell’album in duo con Alison Krauss, il risultato è il tripudio dei presenti, ai quali sembra di presenziare ad una lectio magistralis sulla storia della musica.
C’è spazio per un esplosivo omaggio al blues con “Gallows Pole”, con tanto di tributo di Plant a quel Leadbelly che ne fu uno dei più eccelsi esecutori, per l’esecuzione della mistica “Carry Fire” in cui il nostro eroe si tramuta in uno sciamano moderno e poi quello che forse è il colpo di grazia per tutti, con quel concentrato di nostalgia e passione intitolato “Babe I’m gonna leave you” che sorprende ed ammutolisce per due buoni minuti il pubblico, che esplode quindi in una standing ovation a cui segue la presentazione di ogni singolo membro del gruppo.
Il set principale si conclude con due brani tradizionali e la band esce, acclamata subito per i bis da parte di un pubblico che ancora non ne ha avuto abbastanza. I brani sono stati solo 11, ma la loro intensità e le dilatazioni dovute alle improvvisazioni strumentali hanno fatto sì che quest’ora e 10 di concerto sia stata un’esperienza totale e soddisfacente, alla quale non rimane che una chiusura in grande stile.
C’è quindi tempo per una dolce e nel contempo appassionata esecuzione di “Rainbow”, dal penultimo “Lullaby… and the Ceasless Roar”, e per un medley finale a base di Led Zeppelin ricco d’improvvisazione, nel quale “Whole lotta Love” la fa da padrona dando il colpo di grazia ad un pubblico in delirio, al quale non resta che dare il doveroso tributo alla band che si presenta per il classico inchino, augurando la buonanotte a tutti.
Si chiude così il concerto di Robert Plant nonché la rassegna “Milano Summer Festival”.
Una doverosa considerazione va fatta sulla manifestazione, molto ben organizzata ed affiancata ad altri eventi milanesi come il TRI.P, l’i-days e i concerti della rassegna “Estate Sforzesca”, che hanno portato nella metropoli lombarda un’ampia serie di artisti della scena nostrana ed internazionale per gli amanti di ogni genere musicale.
Sul cantante inglese cosa dire di più… gli aggettivi per descrivere la performance e la presenza scenica di questa leggenda del rock si sprecano: Plant ha portato con sé umiltà, simpatia, carisma e bravura, conquistando tutti e dando la dimostrazione di essere ancora oggi uno dei migliori frontman di sempre. Impossibile chiedere di più, perciò grazie ancora, Robert, e ti prego continua a portare nel mondo il fuoco sacro del grande rock.
The Lemon Song (Led Zeppelin)
Turn it up
The May Queen
Black Dog (Led Zeppelin)
Going to California (Led Zeppelin)
Please Read the Letter
Gallows Pole (Led Zeppelin – Leadbelly cover)
Carry Fire
Babe, I’m gonna leave you (Led Zeppelin)
Little Maggie (traditional)
Fixin’ to die (traditional blues)
Encore #1 – Rainbow
Encore #2 – Bring it on Home / Whole Lotta Love / Santianna /Whole Lotta Love reprise (medley)
Robert Plant - Rock 'n Roll (with Sheryl Crow, Toronto, June 15, 2018)
Robert Plant - "Thank You" - Beacon Theatre, NYC - 3/7/19
Pearl Jam and Robert Plant - Going to California -
“Se il sole si rifiutasse di splendere, ti vorrei ancora bene. Quando le montagne collasseranno nel mare, ci saremo ancora tu ed io”
Led Zeppelin. Thank You
...una dichiarazione in perfetta sintonia dell'Amore..
Hurricane Katrina Benefit at the House of Blues Chicago on 10/05/05,
Pearl Jam and Robert Plant - Thank You - 10/05/05 -
Charlie Patton Highway (Turn It Up - Part 1).
Parlando dell'ispirazione dietro la canzone, l'ex Led Zeppelin ha detto:
Ho trascorso del tempo nella campagna collinare del nord del Mississippi intorno a Como, tornando a Clarksdale, fucina incredibile dei talenti della black music nel corso degli anni. Ho guidato attraverso le strade secondarie del Delta, ascoltando le notevoli proteste alla radio AM del Mississippi. Osservavo il mio mondo e la mia quotidianità da questo luogo sconosciuto e mi sono trovato di fronte a un mondo da incubo fatto di mezze verità.
Charlie Patton Highway (Turn it Up, Pt. 1) · Robert Plant.
siate sempre arcobaleni
Buongiorno anime belle
I found a lucky charm
I dressed it up with love
I crossed the Seven Seas to you
Will it be enough?
And I will be a rainbow
Oh, while your storm is gone
And I will bring the song for you
And I will carry on
I'm reachin' for the stars
In the sky above
Oh, I will bring their beauty home
The colors of my love
And I will be a rainbow
Now your storm is gone
And I will bring my song to you
And I will carry on oh
Love is enough
Though the world be a wind
And the woods have no voice
but the voice of complaining
My hands shall not tremble,
my feet shall not falter
The voyage shall not weary,
the flesh shall not alter
Hmm, It's rainbow,
oh it's rainbow
Oh, can't you see the eyes
are the eyes of a lover
Pocket full of hearts
A world that's filled with love
A love that carries all before
The passion and the flood
I lie beneath the rainbow
Now your tears have gone
And I will sing my song for you
And I will carry on
Ho trovato un portafortuna
L'ho vestito con amore
Ho attraversato i Sette Mari per te
Basterà?
E io sarò un arcobaleno
Oh, mentre la tua tempesta è andata
E porterò la canzone per te
E andrò avanti
Sto raggiungendo le stelle
Nel cielo sopra
Oh, porterò la loro bellezza a casa
I colori del mio amore
E io sarò un arcobaleno
Ora la tua tempesta è finita
E ti porterò la mia canzone
E andrò avanti oh
L'amore è abbastanza
Anche se il mondo è un vento
E i boschi non hanno voce
ma la voce del lamento
Le mie mani non tremeranno,
i miei piedi non vacilleranno
Il viaggio non si stancherà,
la carne non cambierà
Hmm, è arcobaleno,
oh è arcobaleno
Oh, non riesci a vedere gli occhi
sono gli occhi di un amante
Tasca piena di cuori
Un mondo pieno di amore
Un amore che porta tutto prima
La passione e il diluvio
Giaccio sotto l'arcobaleno
Ora le tue lacrime sono passate
E canterò la mia canzone per te
E andrò avanti
Rainbow' off Robert Plant's 10th solo album,
Robert Plant - Rainbow (
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Legends Robert Plant and Joan Baez dance a jig at Switzerland's Paleo Festival - July 25, 2015
Robert Plant: Babe I'm Gonna Dance With You,,
Robert Plant backstage at the Grammys
I shot this backstage at the Grammys immediately as Robert Plant and Alison Krauss walked offstage after winning Album of the Year. I have always been a huge Zeppelin fan!! I congratulated Robert and he said "Thank you". Robert Plant spoke to me, I think I'm going to faint!!!!
ROBERT PLANT FAN ATTACK IN BUENOS AIRES 2012
Like a rugbier, a fan tackled Robert Plant finishing the show!!!
Robert says "Easy, easy". The dude was out of line but Robert still recognizes the dude is a fan
Back stage with Alison Krauss & Robert Plant..
Backstage before the Raising Sand tour in Detroit 2008
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Robert Plant | Broken Record (Hosted by Rick Rubin)
Robert Plant è probabilmente il cantante rock più iconico di tutti i tempi. In qualità di frontman dei Led Zeppelin, il suo stile vocale dinamico e slanciato era il protagonista perfetto per l'impareggiabile musicalità della band. Dopo lo scioglimento degli Zeppelin nel 1980 in seguito alla morte del batterista John "Bonzo" Bonham, Plant si mise in proprio e registrò canzoni che trassero ispirazione dalla musica nordafricana, dallo psych rock e dal blues. Nel 2007 Plant ha iniziato a collaborare con Alison Krauss, la famosa cantante bluegrass e violinista. Sotto la guida del produttore e allume di Broken Record, T Bone Burnett, il loro primo album, Raising Sand, ha venduto oltre un milione di copie negli Stati Uniti e ha vinto cinque Grammy, tra cui Album of the Year. Nell'episodio di oggi, Rick Rubin parla con Robert Plant della registrazione della sua ultima uscita con Krauss, Raise the Roof. Plant parla anche di come un viaggio nel Sahara nei primi anni '70 con Jimmy Page li abbia ispirati a scrivere "Kashmir". E ricorda la prima volta che ha incontrato John Bonham da adolescente e Bonham si è dichiarato "il miglior batterista del mondo".
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Abbiamo la strana tendenza a vagare con la mente nel passato più remoto... come se volessimo a tutti i costi ricreare una qualcosa che crediamo sia andato perduto per sempre. Ora guardate bene questo fascio di luce! Sembra illumini uno di quei casi che qualcuno definisce "il passato ormai scomparso" ... ma in realtà è quel passato a illuminare a sua volta quel fascio di luce.
Photo credit F. Melfi.
è quel passato che crea quel fascio di luce..e lo mantiene inalterato...e mi trovi in armonia di concordia...è emblematico questo ferma istante di Frank..racchiude l'armonia della costruzione del tempo..non definisce i contorni li rende indefiniti quel tanto da farli indelebili..se posso riprendo la tua citazione e la foto..
Lella..
tutta la nostra vita è segnata da melodie..a volte le lasciamo fuggire a volte le incateniamo al cuore...
pensiero di Musa..e un saluto abbraccioso a voi tutti
C'è una melodia in tutto. E una volta trovata la melodia, ecco che sei connesso direttamente col cuore.”
”
Lella..
our whole life is marked by melodies ... sometimes we let them escape, sometimes we chain them to our hearts ...
There is a melody in everything. And once you have found the melody, you are directly connected to the heart. "
Lella ..
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Non limitarti a respirare in sintonia con l’aria che ti circonda: ormai devi anche pensare in sintonia con la mente che tutto avvolge e comprende. Il suo potere, infatti, si diffonde dovunque e penetra in chi vuole attingervi, così come l’aria penetra in chi la respira.
..in questi giorni fermare gli attimi
con una foto rubata
è lo sguardo sul Mondo..
è una emozione catturata..l'attimo di momento
l'attimo di una vita...
e afferrare quell'attimo vuol dire allineare la testa, l’occhio e il cuore. È un modo di vivere.
..in these days, stop the moments
with a stolen photo
is the look on the world ..
it is an emotion captured .. the moment of a moment
the moment of a lifetime ...
and grasping that moment means aligning the head, the eye and the heart. It is a way of life.
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Robert Plant and the Sensational Space Shifters plays the Led Zeppelin song "Babe, I'm gonna leave you" live from the Arena of Pula in Croatia. Saturday 30. 07. 2016.
Robert Plant & The Sensational Space Shifters: Amfiteátr Lochotín, Plzeň, Czech republic (27/07/2016)
Robert Plant: The Lemon Song & Turn It Up & Black Dog (Plzeň 27/07/2016)
Robert Plant and the Sensational Space Shifters plays the Led Zeppelin song "What is and What Should Never Be" live from the Arena of Pula in Croatia. Saturday 30. 07. 2016.
Robert Plant - What Is And What Should Never Be - Live - Royal Albert Hall, London - 31 Oct 2013
Robert Plant & The Sensational Shape Shifters performing What Is And What Should Never Be (Led Zeppelin song) live at the Royal Albert Hall, London on 8th December 2017.
Robert Plant - What Is And What Should Never Be (Live
Grabado en vivo el Viernes 6 de Octubre de 2017, en el programa "6 Music Live", BBC Radio, Londres.
Howlin' Wolf's No Place To Go ("How Many More Times treat me the way you wanna do?") followed by new arrangement of Dazed And Confused from 1969 album Led Zeppelin I is performed by Robert Plant and the Sensational Space Shifters live in concert at the Greek Theater, Los Angeles, CA on June 2, 2015.
Robert Plant 2015 Full North American tour dates:
MAY
24 – George, WA – Sasquatch! Festival
25 – Bend, OR – Les Schwab Amphitheater
27 – Salt Lake City, UT – The Depot #
28 – Las Vegas, NV – Brooklyn Bowl #
30 – Napa, CA – BottleRock Festival
31 – Santa Barbara, CA – Santa Barbara Bowl #
JUNE
2 – Los, Angeles, CA – Greek Theatre #
5 – Hunter, NY – Mountain Jam Festival
7 – Toronto, ONT – Molson Amphitheatre %
9 – Rochester Hills, MI – Meadowbrook Music Festival %
10 – Chicago, IL – FirstMerit Bank Pavilion @ Northerly Island %
12 – Memphis, TN – Mud Island Amphitheatre
12 – 14 – Manchester, TN – Bonnaroo Festival
15 – Raleigh, NC – Koka Booth Amphitheater %
17 – Philadelphia, PA – Mann Center
Robert Plant Live 2015 - Led Zeppelin's What Is and What Should Never Be
What Is And What Should Never Be from 1969 Led Zeppelin II album is reinterpreted with new arrangement by Robert Plant and the Sensational Space Shifters live in concert at the Greek Theater, Los Angeles, CA on June 2, 2015. The tour is in support of Robert Plant’s latest 2014 album lullaby and… The Ceaseless Roar. The Sensational Space Shifters (as backing band):
Justin Adams – bendirs, djembe, guitars, tehardant, background vocals
Liam "Skin" Tyson – banjo, guitar, background vocals.
John Baggott – keyboards, loops, moog bass, piano, tabal, background vocals
Juldeh Camara – kologo, ritti, Fulani vocals
Billy Fuller – bass, drum programming, omnichord, upright bass
Dave Smith – drum set
Robert Plant Full 2015 North American tour dates:
MAY
24 – George, WA – Sasquatch! Festival
25 – Bend, OR – Les Schwab Amphitheater
27 – Salt Lake City, UT – The Depot #
28 – Las Vegas, NV – Brooklyn Bowl #
30 – Napa, CA – BottleRock Festival
31 – Santa Barbara, CA – Santa Barbara Bowl #
JUNE
2 – Los, Angeles, CA – Greek Theatre #
5 – Hunter, NY – Mountain Jam Festival
7 – Toronto, ONT – Molson Amphitheatre %
9 – Rochester Hills, MI – Meadowbrook Music Festival %
10 – Chicago, IL – FirstMerit Bank Pavilion @ Northerly Island %
12 – Memphis, TN – Mud Island Amphitheatre
12 – 14 – Manchester, TN – Bonnaroo Festival
15 – Raleigh, NC – Koka Booth Amphitheater %
17 – Philadelphia, PA – Mann Center
Robert Plant Live What is and What Should Never be
ROBERT PLANT & THE STRANGE SENSATIONS - Live @ Moscow 2002
14.11.2002 | Olympic Stadium
1. Hey Joe
2. Four Sticks
3. Morning Dew
4. Ramble On
5. Going to California
6. Celebration Day
7. Funny in My Mind (I Believe I'm Fixin' to Die)
8. Babe, I'm Gonna Leave You
9. A House Is Not a Motel
10. Tall Cool One
11. Whole Lotta Love
12. Darkness, Darkness
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Robert Plant and the Sensational Space Shifters playing "Babe I'm gonna Leave You" at Massey Hall in Toronto, Saturday Feb. 17, 2018
Robert Plant and the Sensational Space Shifters playing "Whole Lotta Love" at Massey Hall in Toronto, Saturday Feb. 17, 2018
dedichiamoci questo capolavoro..
più il tempo passa e più mi rendo conto
di quale capolavoro siamo state testimoni..
Robert Plant and the Sensational Space Shifters perform That's The Way at Massey Hall in Toronto, Canada on February 17, 2018.
Robert PLANT & The Sensational Space Shifters - That's The Way (intégral audio) @ Les Nuits d'Istres, Pavillon de Grignan - 4.07.2016 - (Beginning of the show at 2') -
Non limitarti a respirare in sintonia con l’aria che ti circonda: ormai devi anche pensare in sintonia con la mente che tutto avvolge e comprende. Il suo potere, infatti, si diffonde dovunque e penetra in chi vuole attingervi, così come l’aria penetra in chi la respira.
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Paul Rodgers - Brian Johnson e Robert Plant (Led Zeppelin).
https://fb.watch/bNGoVIwGrL/
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Robert Plant and the Sensational Shape Shifters.
Whole Lotta Love, Live
Melbourne 3 April 2013
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