venerdì 4 febbraio 2022

DRUSILLA FOER UNICITA' ATTO SECONDO

 




Drusilla è un artista a 360 gradi..e qualche giornalista e non solo,dovrebbe andare alla sua scuola di cultura, di intelligenza, di stile e di eleganza..io l'adoro!!!...si.. io l'adoro..lo adoro..adoro la dignità di essere sempre se stessi
quando riusciamo ad esserlo lo possiamo fare senza maschere..quelle dell'ipocrisia..
Grande la Mia Drusilla ..uomo donna? si discute di questo e si innalzano anatemi..
io cerco l'essere umano..
💞..è fantastica
ed è una Grande!!!



Io sono una persona molto fortunata a essere qui, ma vi chiedo di farmi un altro regalo per dare un senso alla mia presenza su questo palco. Facciamo un atto rivoluzionario, il più rivoluzionario che si possa fare oggi: l’ascolto. L’ascolto di sé stessi, l’ascolto degli altri, l’ascolto delle unicità. Ascoltiamo, doniamoci agli altri, confrontiamoci gentilmente, accogliamo il dubbio anche solo per essere certi che le nostre convinzioni non siano solo delle convenzioni. Vi prego. Facciamo scorrere i pensieri in libertà, senza pregiudizio, senza vergogna’.


L'unicità
“Abbracciamo la nostra unicità per aprirci all’unicità dell’altro”. E ancora: "Facciamo scorrere i pensieri in libertà e senza pregiudizio e senza vergogna. Facciamo scorrere i sentimenti con libertà e liberiamoci dalla prigionia dell'immobilità. Immaginate se il mondo non ruotasse e fisso stesse, se tutto il buio fosse nero pesto". Un monologo che avrebbe meritato la prima serata.
Drusilla ha illuminato il palco di Sanremo con una lezione di stile, eleganza e umanità, insegnando molto.
Per tanti una rivelazione. Per noi, che la conoscevamo già, una certezza.
Grazie Drusilla Foer
a presto Drusilla Foer

.io l'adoro!!!...si.. io l'adoro..lo adoro..adoro la dignità di essere sempre se stessi
quando riusciamo ad esserlo lo possiamo fare senza maschere..quelle dell'ipocrisia..
Grande la Mia Drusilla ..uomo donna? si discute di questo e si innalzano anatemi..
io cerco l'essere umano..
💞..è fantastica
ed è una Grande!!!
sei Una Grande



.va Zanicchi: "Quanto sei alta? “
Drusilla Foer: "Più di te!”.
Iva Zanicchi : “Hai anche altre cose più di me!”.
Drusilla: “Sono colta”.
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻

Colpita e affondata!!!
La signora Iva pronta maliziosamente ad inveire..e provocare, nel suo stile di sentirsi nobildonna..
la Signora Drusilla, quella con la esse maiuscola, ha lanciato la sfida..

Drusilla sa bene parare i colpi e contrattaccare magistralmente💞

https://www.facebook.com/drusilla.foer/videos/458361472563467

https://www.facebook.com/drusilla.foer/videos/458361472563467



Che il nuovo anno
sia pieno di passi colmi di fiducia.
Che ogni passo ci conduca
in luoghi colmi d'amore.
Che l'amore abbia in sé
uno sguardo colmo di carezze.
Per tutti noi.
Che siamo colmi di bellezza e di paura.
[Drusilla, che colma è di Voi].





io l'adoro!!!...si.. io l'adoro..lo adoro..adoro la dignità di essere sempre se stessi
quando riusciamo ad esserlo lo possiamo fare senza maschere..quelle dell'ipocrisia..
Grande la Mia Drusilla ..uomo donna? si discute di questo e si innalzano anatemi..
io cerco l'essere umano..
💞..è fantastica


Drusilla Foer conduce al fianco di Amadeus la terza serata del Festival di Sanremo 2022
Supera brillantemente la prova della scala e poi gioca con Amadeus sul palco. Prende il microfono e prova a cantare: "Senta coso, senta Amedeo, sono una grande interprete, voglio cantare, se ne vada. Cosa dovrei fare? Co-presentare con lei tutta la sera? Ma è un inferno, lei è pazzo, lei mi fa fare la valletta. Se l'avessi saputo mi sarei messa qualcosa di più scosciato, ho anche un bel koala tatuato". Poi si rivolge al direttore di Rai1 seduto in platea: "Coletta, lei non può fare nulla, nemmeno se le do dei bacini?".


ed è una Grande!!!




DRUSILLA FOREVER💞💞🌹





io l'adoro!!..
si.. io l'adoro..lo adoro..adoro la dignità di essere sempre se stessi
quando riusciamo ad esserlo lo possiamo fare senza maschere..quelle dell'ipocrisia..
Grande la Mia Drusilla ..uomo donna? si discute di questo e si innalzano anatemi..
io cerco l'essere umano..
💞
DRUSILLA FOER, Ho avuto genitori che mi hanno insegnato a non avere pregiudizi su quello che arriva
Ci sono state polemiche quando è stato annunciato che la presentatrice che avrebbe affiancato il conduttore nella terza serata del Festival sarebbe stata DRUSILLA FOER, un attore “en travesti”.
Ma Sanremo gode delle polemiche e, se non ci sono, cerca di crearle. Al di là di questo, Drusilla è un personaggio azzeccassimo e di una intelligenza e bravura uniche.
Per me la TV è bandita da alcuni anni e quindi non conoscevo minimamente Drusilla Foer, poi un giorno mi ha chiamato Gianni Morandi dicendo che la sera sarebbe andato a vedere un suo spettacolo, e non per la prima volta. Me l’ha decantata. Così sono andato al Teatro delle Celebrazioni di Bologna con la telecamera. Nel suoi camerino, prima dello spettacolo, l’ho accesa. Questa è stata l’intervista più al buio che io abbia mai fatto, perché mi trovavo di fronte a un’artista che non conoscevo, senza aver neppure visto il suo recital. Avrei preferita dialogare con lei dopo, ma non era possibile.
Drusilla, il cui nome originario è Gianluca Gori, attore fiorentino, è un personaggio creato tanto bene che non ti rendi conto se quello che racconta sia l’invenzione di Drusilla o la realtà di Gianluca.
Penso comunque che sia vero quello che mi ha detto: cresciuta a Cuba perché il papà era un diplomatico, poi “si è data”, come lei ha raccontato, nella New York anni ’70, dove aveva un negozio di vestiti usati, per poi arrivare negli anni ’80 a Londra. Persona aperta alle esperienze:
“Ho avuto genitori che mi hanno insegnato a non avere pregiudizio su quello che arriva dall’esterno, quindi per avere un’opinione su quello a cui si assiste bisogna aprirsi”
Mi ha dimostrato una conoscenza musicale straordinaria, citandomi tra i suoi preferiti nomi sconosciuti ai più come Judas Priest o Diamanda Galas.
Il suo recital “Eleganzissima”, e aveva ragione Gianni Morandi, è davvero accattivante. Lei racconta la sua vita, sottolineando i racconti con canzoni che ne hanno fatto parte.
Sicuramente, sul palco di Sanremo, risulterà la più brava tra tutte le presentatrici che avranno affiancato il conduttore.
DRUSILLA FOER, Ho avuto genitori che mi hanno insegnato a non avere pregiudizi su quello che arriva
Ho un certo numero di anni che tendo a non prendere in considerazione.
Qualcuno mi definisce un’icona di stile, ma tenderei a lasciar perdere.
Altri credono che sia una fashion icon, figuriamoci.
Quello che è certo è che sono senese, sono cresciuta a Cuba
dove la mia famiglia si trasferì perché babbo mio era diplomatico.
La stampa adora definirmi una nobildonna. Non lo sono affatto.
Una tv di Stato che permette che un artista smuova le acque è una tv irrorata di civiltà e di positività. Mi va benissimo e sono contenta che sia successo: se questo solleva un dibattito che porta qualcuno a prendere una posizione credo sia comunque un momento di valore».
"Ho una grande ammirazione per lei, è speciale, è intelligente, è amata. Sono felice sia la terza signora del Festival", lo ha dichiarato Amadeus durante la Conferenza stampa di oggi.

"Tante persone hanno espresso approvazione per la mia partecipazione a Sanremo perché si sentivano rappresentate da quello che sono, anzi da quello che dico e che penso: quella è diventata anche una responsabilità, ma non sono un soggettino che si sottrae dalle responsabilità. - lo ha dichiarato Drusilla durante la conferenza stampa - Dove trovo qualcosa che stride nel mio cuore mi espongo, e non parlo solo dei temi lgbt, ma anche della violenza sulle donne, dei diritti sul lavoro, sono la bandiera di ciò che penso e penso tante, tante cose". Questo il senso che dà alla sua partecipazione al festival.
a presto cara Drusilla Foer💞🌹

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..come ha detto ieri sera Drusilla..
non diversità..ma unicità
perciò..
calzini spaiati, la giornata di sensibilizzazione sull'autismo e altre unicità. Una giornata dedicata alla solidarietà. Spaiati, colorati, allegri e perfetti così. Buona giornata dei calzini spaiati!💞🌹
VADO ..LO FACCIO..OSO
sò quello che dico..le Muse lo sanno perchè vivono immerse nel divino essere diversamente unici💞
Sono come due cuori spaiati
sempre diversi, unici mai sbagliati;
insieme non sono in sintonia,
sono ben altro: sono magia


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Drusilla Foer: «Madonna è un prodotto, i Måneskin hanno talento e visione»

A tu per tu con la più discussa delle conduttrici della 72° edizione del Festival: dalle colleghe presentatrici ai progetti discografici, da Achille Lauro a Lady Gaga. E poi Pillon, Adinolfi, la domestica Ornella. Un’intervista (davvero) senza filtri

https://www.rollingstone.it/tv/interviste-tv/drusilla-foer-madonna-e-un-prodotto-i-maneskin-hanno-talento-e-visione/612216/?fbclid=IwAR1lx4Hqkxdwv8Ka8cm-eebJxYc2MtrqTTBlcXnusNBcJ_NYQ_0wqFCQNZg

Drusilla Foer in un ritratto di Serena Gallorini

«Ho rimandato il problema come idea, cerco di fare tutto per non pensare di andare lì». Drusilla Foer non nasconde un filino di tensione per la sua co-conduzione all’evento italico più importante dell’anno: il Festival della canzone italiana di Sanremo, che inizia domani, puntuale, su Rai 1. Lei sarà la regina giovedì 3 febbraio. Arriva dopo che, una volta annunciato il suo nome nella rosa delle presentatrici della manifestazione canora, gli articoli dei giornali si sono sprecati. Ma chi è? Cosa farà? Che messaggio porterà? Drusilla è Drusilla, prendere o lasciare. Donna elegantissima, fascino d’antan, sagace, tagliente, ironica, divertente. E piena di talento: dalle deliziose pillole web con spassosissime telefonate (memorabili quelle con la domestica Ornella) al recital Eleganzissima che continua a macinare sold out. Insomma, una come lei ci voleva proprio a dare una scossa alla kermesse. Siamo sicuri che un’artista come lei saprà stupire quando poserà i tacchi sulle assi del palco dell’Ariston. È lei la più rock della Città dei Fiori.

Drusilla, lei lo guardava il Festival?
Non l’ho visto fino a vent’anni fa: vivevo all’estero, ero una ragazza, mi sentivo libera da tutte le costrizioni sociali e dalla provincialità dell’Italia, stupidamente. Lo guardavo come fosse una cosa “da italiani” e mi sentivo internazionale, pensi che cretina che ero!

E poi?
Arrivata in Italia, gli amici, le cene, vedere la televisione, sentire la musica, commentare… C’è un tale potere aggregante su Sanremo, mi piace e mi unisco a questo senso di partecipazione. L’unica cosa che mi ricordo, partecipata dall’uomo, è lo sbarco sulla Luna, che era molto importante. Per cui eventi come lo sport, il calcio, Sanremo, l’Eurovision Song Contest – anche se mi fa un po’ fatica guardarlo perché sembra un circo – mi fa piacere vederli: sentirsi italiani, ascoltare l’orchestra che suona, guardare chi è sul palco emozionato… È bellissimo il Festival di Sanremo: pieno di investimenti, energie, speranze, musica.

Dei cantanti in gara ha sentito qualche canzone?
Confesso che voglio divertirmi come fossi sulla poltrona di casa, un po’ per allentare l’emozione. La mia idea è andare a vedere Sanremo a Sanremo, sul palco. Pensi la presunzione (ride, nda).

C’è qualche artista che, nelle passate edizioni del Festival, l’ha ispirata?
Sarò forse ovvia, ma quando Patty Pravo è apparsa con quell’abito di Versace, vestita orientale, per cantare quella canzone sublime che era Bambola

Era Per una bambola
Bravo, polemico.

Puntualizzavo. Ma torniamo a Patty Pravo.
Credo che quella partecipazione sia stata uno dei momenti più incantevoli dal punto di vista della rappresentazione del Festival. Mi piace quando non si porta solo musica, ma anche un’idea. Poi ci sono tante canzoni che ho amato, come Vacanze romane dei Matia Bazar. E l’anno scorso io pazza del gruppo glam rock Måneskin: fighi, bravi, talentuosi, si divertono, sudano, si baciano, tutto quello che mi piace nella vita. E poi ringhiano. Sono conquistata che i giovani si mettano addosso tutine d’oro e ci raccontino una storia. Mi piacciono Achille Lauro e coloro che cercano di sgretolare questa situazione stagnante, un po’ faticata, di un mondo che gira con stanchezza.

Foto: Serena Gallorini

Lei che idea porterà alla kermesse?
Io non ho molte idee (ride, nda). Ho piuttosto delle convinzioni. Cercherò di portare quella che sono, ciò che penso, le mie preoccupazioni. La fortuna che ho avuto, in questa carriera da anziana, è quella di essere ascoltata.

Perché, secondo lei?
Per la mia sagacia toscana, ma anche per temi che non manco mai di spingere, sulla comicità che porto, anche se mi definisco un personaggio più drammatico per il tessuto, la trama, che sta sotto ai miei pensieri. Ho già la ventura di portare delle cose senza dover verbalizzare o prendere posizioni che sono spesso più circoscritte: si hanno da fermi, mentre io saltello.

Molti sono felici di vederla all’Ariston.
Sono contenta dell’approvazione del mondo lgbtq+, così come del pubblico femminile, che non si sente in competizione con me. Sono felice per tutti coloro che sanno quanto tenga a dare ascolto a zone che sento stridere, di disagio e ingiustizia. Voglio essere la bandiera delle mie convinzioni. Chi è d’accordo con me, bene. Chi non è d’accordo con me, se ne può parlare.

Mario Adinolfi la stima, ma ritiene che la sua presenza sanremese sia ideologica e faziosa.
Anche Natalia Aspesi, cara, che è una donna che stimo per la sua arguzia e la sua penna. Cosa vuole che le dica?

Mi basta una risposta.
È fazioso anche mettere un bellissimo uomo a torso nudo a fare il ballerino o una bellissima donna che fa vedere le cosce e un tatuaggio sull’inguine. Definiamo fazioso.

Ecco, definiamolo.
Sanremo è un luogo in cui il direttore artistico cerca di esprimere dei contenuti attraverso le sue scelte. Amadeus, insieme a una concezione Rai compatibile – che è una televisione di Stato – cerca di portare sul palco della musica e delle visioni. Le posso solo dire che sono stata invitata al Festival e, quando si va su quel palco, penso ci sia un’Italia pronta a guardare chi c’è.

Quindi che mi dice delle osservazioni di Adinolfi & Company?
Hanno in sé una necessità giornalistica – e probabilmente lo avrei fatto anche io – per sollevare un po’ di polvere, un tentativo di mettere sul tavolo certe carte. Probabilmente sono stata scelta perché rappresento qualcosa. Come Ornella Muti perché rappresenta il cinema italiano, come Maria Chiara Giannetta e Lorena Cesarini perché star di serie tv e fiction molto contemporanee. Oppure Sabrina Ferilli, un volto molto aggregante. Si portano probabilmente dei simboli. È chiaro che, se non invitavano qualcuno di trasversale, avrebbero detto che noia, solo personaggi tranquillizzanti. Invitano una personalità estrosa e sfaccettata, e dicono che è stata scelta per tenere buono il mondo lgbtq+…

Conclusioni?
È questa ovvietà che, a me, non interessa. Mi venisse detto “Male Drusilla Foer, perché non è una professionista”, sarei quasi più contenta. Piuttosto che “Male Drusilla Foer perché rappresenta qualcosa”. L’hanno detto tutti, come la Aspesi, in modo un po’ impacciato, per portar fuori un tema. Forse ha ragione, forse no. C’è stato il coraggio, da parte della Rai, che è una tv pubblica, di portare un personaggio come me, avvertito come poco tranquillizzante da certi intellettuali. D’altro canto, un’altra fetta di giornalisti ha ammesso: “Ma sì, divertiamoci con la Foer, che, in fondo, è brava”. La Rai mi ha dato l’occasione di essere quella che sono.

Senta, ma se dovesse dedicare una canzone a Pillon e Adinolfi, quale sceglierebbe?
Che cosa sono le nuvole, interpretata da Domenico Modugno sulle parole di Pasolini. Hanno fatto musica con questo incontro tra la poesia struggente, crudele e abrasiva di Pasolini e la naturalezza e la scioltezza musicale di Modugno. Sono a Sanremo per portare un messaggio, fare il processo alle intenzioni è una necessità giornalistica per vivacizzare la propria opinione su una cosa. E di questo abbiamo tutti molto perdono – mamma mia, sono di una presunzione! – ma questo livello di polemica mi interessa il giusto.

Che mi dice delle sue compagne di avventura?
Ornella Muti carina da morire, ma non ho avuto ancora il coraggio di dirle che ha lo stesso nome della mia domestica. Siamo state a fare questo shooting di dieci ore e Naike, la figlia, ha portato del cibo cinese orrendo che abbiamo divorato come se non avessimo mangiato da dieci anni. Eravamo tutte unte, i nostri truccatori erano disperati, il tofu dappertutto. Ornella simpatica, umana, naturale, dallo sguardo dolce.

E la Ferilli?
La regina della festa, la mattacchiona, quella simpatica, che fa ridere, che ti chiede.

Arriviamo alla Giannetta e la Cesarini.
Carine, un po’ intimidite dalla situazione.

E lei?
Sembravo Gandalf, la vecchia zia grulla che tutti trattano come una zia grulla.

Drusilla Foer in scena con ‘Eleganzissima’. Foto: Serena Gallorini

Amadeus l’ha corteggiata molto per averla al suo fianco?
Ma c’è bisogno di corteggiarmi? Se mi chiamano domani per servire ai tavoli della fiera della salsiccia io ci vado. Ogni lasciata è persa, ma siamo pazzi? Amadeus mi ha chiesto: “Ti va?”. Io: “Sì, ciao”. Click. Tu, tu, tu… Non sono assolutamente una da corteggiare se uno mi offre un’esperienza nuova e affettuosa come questa: per un’italiana salire sul palco dell’Ariston è come, per un americano, farsi una doccia alla Casa Bianca, no? Gli ho detto subito di sì, senza pensare a niente.

Che tipo è Amadeus?
Serio, perbene e con idee molto chiare, anche bello assertivo. E molto gentile: sono rapita dalla gentilezza.

Ornella, la sua domestica, come ha preso la sua partecipazione alla kermesse?
È stata sgradevole e mostruosa come sempre. Ho annunciato: “Ornella, sa che mi hanno invitato a Sanremo?”. Mi ha risposto: “Non ne vedo il motivo”. Ma si può rispondere così? Mi fa: “Lei non è nessuno”. Hai capito, questa stronza? E la pago pure come un dirigente della Porsche.

L’ha aiutata, almeno?
L’ho tenuta fuori da tutto. Ora è di là in giardino che non mi considera, perché c’è Graziano (il giardiniere, nda). E quando c’è lui smette di fare qualsiasi cosa in casa. Comunque era molto stupita fossi stata presa addirittura in considerazione.

Rumors la volevano tra gli interpreti della competizione…
È un po’ birbone lei. Sto lavorando con Franco Godi, che è il mio produttore, a un disco di inediti, alcuni scritti per me da Mariella Nava, Pino Donaggio, Caccamo, Tricarico, e un inedito di Mogol del ’78. Bei pezzi, un bel progetto, e io lo vorrei fare.

Andare in gara, intende?
Non mi basta la co-conduzione, ambisco al papato, voglio gareggiare a Sanremo, cantare. Si organizzino, mi mettano come baluardo di tutte le bandiere del mondo, ma voglio competere a Sanremo.

Non mi dica che non canterà nella serata che la vede protagonista…
Ma cosa vuole che le dica? (lungo silenzio e poi una risata, nda)

Va bene, non insisto. Se fosse la conduttrice e la direttrice artistica, chi vorrebbe al suo fianco?
Gente brava. Mi piacerebbe farlo con registi tipo Virzì, che è uno simpatico. Oppure con tutte le grandi glorie del Festival.

Tipo Orietta Berti, Rita Pavone…
Patty Pravo, Mina…

Mi sogna un duetto con la Tigre di Cremona?
Sarebbe stupendo. Lei deve comprendere, sono una vecchia in preda del suo ego, con una visione distorta di sé stessa. Ormai posso dire quello che voglio, alla mia età. E credo, in generale, lo si debba fare sempre con gentilezza e civiltà. Ogni tanto qualche delirio di onnipotenza ce l’ho, eh… Io, veramente, fantastico molto.

Sì, eh?
Credo che, a quest’età, non ci sia più spazio per il desiderio, un nuovo amore… Si dà largo alle fantasie, al lavoro, ai progetti, visto che si dicono bischerate si punta in alto. Mi chiedessero “Vuoi vincere un Golden Globe?”, direi sì. Voglio poi vedere chi direbbe: “No, mi seccherebbe”.

Ma torniamo a un’ipotetica edizione condotta da lei. Cosa farebbe, oltre a invitare registi e personalità evergreen?
Certamente rimetterei i fiori, quelli che dopo due giorni sembrano la corona di un morto.

Dopo il Festival che farà?
Il mio staff pensa che sia Beyoncé, mi vogliono vedere morta: ho concerti fino ad aprile, penso abbiano capito sia l’unico modo per liberarsi di me. Mi prenderà un infarto.

Neanche un po’ di riposo?
Niente. Vado a Parigi per una cosa, poi vedo dei musicisti che devono duettare con me, poi Eleganzissima a teatro, forse del cinema. Sono già stanca e ho deciso di fare una cosa per volta: prenderò una vestaglia pratica per Sanremo. E poi vedrò cosa fare domattina, fino al giorno del Festival.

A un passo dalla consacrazione nazional-popolare sente ansia?
Se sentissi un po’ di panico, spero di pensare di essere alla fiera della ficattola, non posso immaginare di avere tutti quegli occhi addosso.

E come fa?
Un po’ mi difendo. Quando vado a teatro a fare il mio spettacolo non penso alla quantità del pubblico, penso al singolo. E questo mi permette di portare avanti lo show con la stessa integrità e onestà intellettuale che ci siano cinque persone o 1500. Quello che cercherò di fare è divertirmi, esternare ciò che penso, essere quella che sono. Che può succedermi? Se mi criticheranno vuol dire che andavo criticata, se diranno che sono stata brava vuol dire che me lo sono meritata. Essere nazional-popolare non è un’offesa, ma un valore: non è minimizzante piacere al popolo di una nazione.

Foto: Serena Gallorini

Un tassello che si aggiunge al fatto di essere un’icona gay. Mi vuole diventare come Madonna?
Sono di quella vecchia generazione noiosa, polverosa, per cui un’artista deve avere talento, sapere far qualcosa: ballare, cantare, recitare, scrivere, dipingere. Il talento è il senso e il privilegio di un artista, che porta a un altro privilegio: mostrare il punto di vista che deve essere evolutivo rispetto alla società dove si colloca. Madonna, da subito, si è posta come un prodotto.

Ah, proprio così…
È anche l’espressione di un edonismo, un’esteticità – nemmeno un’estetica – americana dove tu puoi raggiungere tutto quello che vuoi se hai la volontà, anche se non hai talento. Quella roba lì stinge ancora addosso perché soffriamo di una miopia artistica su tutti i fronti. Come le televisioni private hanno portato una tv che non educa, ma che dà quello che la gente vuole.

Conseguenze?
Questo per forza abbassa il livello culturale di una nazione, perché se vuoi la pasta con il burro, non saprai mai che ci sono dei meravigliosi spaghetti con le cozze che ti dico esserci. La tv di prima rideva di Franca Valeri, che era una comicità intellettuale, la gente di campagna si divertiva per le cose che faceva la Valeri, pensi che cervello fine, teso alla comprensione. Ora gli viene messo sul tavolo quello che vuole… Capisce come siamo andati rovinosamente in basso?

Ok, ma Madonna in tutto questo discorso come si posiziona?
Madonna rappresenta quella roba lì e seguita a esprimerla intervenendo sul suo corpo allineato con tutto quello che adesso c’è. Non ha mai inventato niente, si è solo attorniata di bravi collaboratori: c’era il momento del voguing e ha cavalcato quello, con Frozen ha seguito l’aspetto un po’ spirituale, poi l’impegno contro la guerra. Ha solo amplificato temi che c’erano e, se lei mi permette, se ho bisogno di un’amplificazione, compro un amplificatore, non mi affido a Madonna. Non sono disturbata da questa signora, poverina, che fa quello che vuole, non mi piace la visione dell’arte che ha prodotto. Magari ci sono ragazzi di dodici che, a malapena, sanno chi è Madonna, ma per fortuna sanno chi è Michael Jackson, Prince, Stevie Wonder! Quella roba lì sarà studiata nelle scuole di musica, Madonna no, forse sarà studiata in sociologia. Pretendo che un artista faccia dell’arte e quello è un prodotto. E non sempre un prodotto è arte.

Di Lady Gaga che mi dice?
Adoro Lady Gaga che, a un certo punto, la prendeva per il culo, a Madonna, la citava. E poi Lady Gaga è brava, mi piace la gente brava. Madonna non funziona più, con questo suo disagio di mostrarsi così. La cultura americana ha cercato di schiacciare quella europea – anche riuscendoci in certi casi – proponendo modelli con una visione progettuale, rispetto alla propria carriera, che non prendeva in considerazione il talento. Ecco perché quando arrivano i Måneskin hanno successo, perché di quello c’è bisogno: talento e una visione anche estetica. Basta che confluisca in un contenuto. Infatti ci sono i miei nipoti che ascoltano Jamiroquai, Bob Dylan.

Quindi non ci farebbe nemmeno una cena, con Madonna?
Ma che mi frega di andare a cena con Madonna se ho conosciuto la Magnani? Che me ne fo? Per me personalmente che punto di riferimento può essere? Ha fatto quel libro, un po’ scandaloso, ma c’era già la pornografia.

Chi è oggi Drusilla Foer?
Un’anziana signora che ancora è irrorata e tenuta in vita dalla curiosità, sempre disposta a cambiare e scalzare le proprie convinzioni laddove gli altri siano più interessanti e vitali. È una vanitosa che non vede l’ora di mettersi vestiti da sera e farsi bella per il popolo italiano, che ama moltissimo. Una signora che ha molta tenerezza verso sé stessa: sono colma di tenerezza e curiosità per la vita. Spero arrivi questo, insieme al sorriso e alla gentilezza. Più di così, oltre a essere una figa spaziale alla mia età, non posso portare.

https://www.rollingstone.it/tv/interviste-tv/drusilla-foer-madonna-e-un-prodotto-i-maneskin-hanno-talento-e-visione/612216/?fbclid=IwAR1lx4Hqkxdwv8Ka8cm-eebJxYc2MtrqTTBlcXnusNBcJ_NYQ_0wqFCQNZg#Part16

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Drusilla Foer è il personaggio, Gianluca Gori è l'attore. Drusilla Foer non è una trans, non è un travestito, non è un gay che vuole fare l'eterosessuale, non è una drag queen. È UN PERSONAGGIO, come Lady Macbeth, come Medea, come la Signora Frola, come la Signora Coriandoli. E attraverso un personaggio, l'attore può permettersi tutto quello che 'da persona' non potrebbe fare, o non avrebbe il coraggio di fare. E da buon uomo di teatro, sa il fatto suo. Ovviamente il fisico longilineo, lineamenti delicati e il mestiere di attore cantante e performer hanno creato un personaggio bellissimo. Giusto per spiegare come stanno le cose a quelli che: "ieri sera c'era quiddhu vestuto de femmana!". Attore, si chiama, chivammorti!






Drusilla Foer, co-conduttrice della terza serata di Sanremo con Amadeus, ci ha regalato un bellissimo monologo sull'unicità: "La parola diversità non mi piace, ha in sé qualcosa di comparativo e una distanza che non mi convince. Ho cercato un termine per sostituirla e ho trovato unicità, mi piace, piace a tutti, perché tutti noi siamo capaci di notare l'unicità dell'altro e tutti pensiamo di essere unici. Ma per comprendere e accettare la propria unicità è necessario capire di cosa è fatta, di che cosa siamo fatti noi, certamente delle cose belle, ambizioni, valori, convinzioni, talenti. Non è affatto facile ma vanno prese per mano tutte le cose che ci abitano e portate in alto, nella purezza della libertà. Sono una persona molto fortunata a essere qui, ma date un senso alla mia presenza su questo palco e tentiamo insieme l'atto più rivoluzionario che c'è, l'ascolto di se stessi, delle nostre unicità, per essere certi che le nostre convinzioni non siano solo delle convenzioni, facciamo scorrere i pensieri in libertà, senza pregiudizio, senza vergogna, liberiamoci dalla prigionia dell'immobilità. Promettiamo che ci proveremo, confrontiamoci gentilmente, accogliamo il dubbio anche solo per essere certi che le nostre convinzioni non siano convenzioni"


Sanremo 2022, la vita privata di Drusilla Foer e l’amore perduto: "Difficile trovare un uomo così"
La co-conduttrice del Festival di Sanremo 2022 Drusilla Foer ha alle spalle due matrimoni. L’ultimo marito, Hervé Foer, l’ha resa vedova e da allora ha respinto ogni avances.
Sanremo 2022, la vita privata di Drusilla Foer e l’amore perduto: "Difficile trovare un uomo così": https://www.fanpage.it/spettacolo/gos...


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La vita privata di Drusilla Foer: l’ultimo marito Hervè e la governante Ornella
La co-conduttrice del Festival di Sanremo 2022 Drusilla Foer ha alle spalle due matrimoni. L’ultimo marito, Hervé Foer, l’ha resa vedova e da allora ha respinto ogni avances.

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Drusilla Foer è una delle co-conduttrici che affiancheranno Amadeus nelle cinque serate del Festival di Sanremo 2022. Attrice, cantante, autrice, sceneggiatrice, pittrice: il suo vero nome all'anagrafe è Gianluca Gori e nasce come fotografo. Nata a Siena da una famiglia benestante, per anni ha vissuto all'estero con la sua famiglia. Il padre lavorava come diplomatico e per molti anni hanno vissuto a Cuba. Prima di inserirsi nel mondo del web e della tv italiana, Drusilla ha vissuto anche a New York: nella Grande Mela ha gestito un negozio vintage ed ha conosciuto celebrità diventate sue grandi amiche come Tina Turner. Rumors circolati negli anni le attribuivano cinque matrimoni falliti, smentiti dalla diretta interessata che ha specificato di essersi sposata solo due volte. Il suo ultimo amore è Hervé Foer, da cui ha preso il cognome per il nome d'arte, e dopo la sua morte Drusilla non ha più cercato un uomo. Chi era Hervé Foer, il marito morto di Drusilla Foer Hervé Foer discendeva dalla famiglia Dufour, da cui è nata l'omonima azienda specializzata in prodotti dolciari. Di origini belghe, è morto rendendo l'attrice vedova: il tragico avvenimento sarebbe accaduto una decina di anni fa, secondo quanto raccontato dall'attrice ospite di Serena Bortone: "Una decina di anni fa tornavo dal Belgio, dove vivevo con mio marito. Sono tornata addolorata dalla scomparsa di mio marito, ero triste". Secondo le parole di Drusilla, l'uomo era un eccezionale, solido: "Difficile trovare un uomo così". I matrimoni di Drusilla Foer, oggi è single Drusilla Foer ha raccontato di aver sposato un texano da lei definito ‘orrendo': "L'ho sposato giovane perché avevo l'esigenza di andare via da casa, lui era un po' spaccone, arrogante". Era un ex pugile, ha svelato a Oggi è un altro giorno, ma la loro storia terminò per i ripetuti tradimenti. Successivamente è arrivato Hervé Foer con cui è convolata  a nozze. Discendente dalla famosa famiglia Dufour, è stato il suo ultimo amore. Dopo la sua morte, Drusilla non ha più cercato l'amore. Nella stessa intervista ha aggiunto che oggi molti uomini provano a conquistarla ma lei non vuole saperne: "Mi scrivono, mi dicono cose carine, anche volgari. Io gli dico che sono vedova e loro si mettono l' anima in pace". Oggi dunque è single, sul suo profilo Instagram non compaiono post di vita privata ma principalmente scatti o video professionali. continua su: https://www.fanpage.it/spettacolo/gossip/la-vita-privata-di-drusilla-foer-lultimo-marito-herve-e-la-governante-ornella/ https://www.fanpage.it/




io l'adoro!!..
si.. io l'adoro..lo adoro..adoro la dignità di essere sempre se stessi
quando riusciamo ad esserlo lo possiamo fare senza maschere..quelle dell'ipocrisia..
Grande la Mia Drusilla ..uomo donna? si discute di questo e si innalzano anatemi..
io cerco l'essere umano..
💞
DRUSILLA FOER, Ho avuto genitori che mi hanno insegnato a non avere pregiudizi su quello che arriva
Ci sono state polemiche quando è stato annunciato che la presentatrice che avrebbe affiancato il conduttore nella terza serata del Festival sarebbe stata DRUSILLA FOER, un attore “en travesti”.
Ma Sanremo gode delle polemiche e, se non ci sono, cerca di crearle. Al di là di questo, Drusilla è un personaggio azzeccassimo e di una intelligenza e bravura uniche.
Per me la TV è bandita da alcuni anni e quindi non conoscevo minimamente Drusilla Foer, poi un giorno mi ha chiamato Gianni Morandi dicendo che la sera sarebbe andato a vedere un suo spettacolo, e non per la prima volta. Me l’ha decantata. Così sono andato al Teatro delle Celebrazioni di Bologna con la telecamera. Nel suoi camerino, prima dello spettacolo, l’ho accesa. Questa è stata l’intervista più al buio che io abbia mai fatto, perché mi trovavo di fronte a un’artista che non conoscevo, senza aver neppure visto il suo recital. Avrei preferita dialogare con lei dopo, ma non era possibile.
Drusilla, il cui nome originario è Gianluca Gori, attore fiorentino, è un personaggio creato tanto bene che non ti rendi conto se quello che racconta sia l’invenzione di Drusilla o la realtà di Gianluca.
Penso comunque che sia vero quello che mi ha detto: cresciuta a Cuba perché il papà era un diplomatico, poi “si è data”, come lei ha raccontato, nella New York anni ’70, dove aveva un negozio di vestiti usati, per poi arrivare negli anni ’80 a Londra. Persona aperta alle esperienze:
“Ho avuto genitori che mi hanno insegnato a non avere pregiudizio su quello che arriva dall’esterno, quindi per avere un’opinione su quello a cui si assiste bisogna aprirsi”
Mi ha dimostrato una conoscenza musicale straordinaria, citandomi tra i suoi preferiti nomi sconosciuti ai più come Judas Priest o Diamanda Galas.
Il suo recital “Eleganzissima”, e aveva ragione Gianni Morandi, è davvero accattivante. Lei racconta la sua vita, sottolineando i racconti con canzoni che ne hanno fatto parte.
Sicuramente, sul palco di Sanremo, risulterà la più brava tra tutte le presentatrici che avranno affiancato il conduttore.
DRUSILLA FOER, Ho avuto genitori che mi hanno insegnato a non avere pregiudizi su quello che arriva
Ho un certo numero di anni che tendo a non prendere in considerazione.
Qualcuno mi definisce un’icona di stile, ma tenderei a lasciar perdere.
Altri credono che sia una fashion icon, figuriamoci.
Quello che è certo è che sono senese, sono cresciuta a Cuba
dove la mia famiglia si trasferì perché babbo mio era diplomatico.
La stampa adora definirmi una nobildonna. Non lo sono affatto.
Una tv di Stato che permette che un artista smuova le acque è una tv irrorata di civiltà e di positività. Mi va benissimo e sono contenta che sia successo: se questo solleva un dibattito che porta qualcuno a prendere una posizione credo sia comunque un momento di valore».
"Ho una grande ammirazione per lei, è speciale, è intelligente, è amata. Sono felice sia la terza signora del Festival", lo ha dichiarato Amadeus durante la Conferenza stampa di oggi.

"Tante persone hanno espresso approvazione per la mia partecipazione a Sanremo perché si sentivano rappresentate da quello che sono, anzi da quello che dico e che penso: quella è diventata anche una responsabilità, ma non sono un soggettino che si sottrae dalle responsabilità. - lo ha dichiarato Drusilla durante la conferenza stampa - Dove trovo qualcosa che stride nel mio cuore mi espongo, e non parlo solo dei temi lgbt, ma anche della violenza sulle donne, dei diritti sul lavoro, sono la bandiera di ciò che penso e penso tante, tante cose". Questo il senso che dà alla sua partecipazione al festival.
a presto cara Drusilla Foer💞🌹






DRUSILLA FOREVER💞💞🌹

Drusilla vince tutto ❤



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