giovedì 17 febbraio 2022

12...MICHAEL..RACCONTI..TESTIMONIANZE ...E NON SOLO


 59 ANNI DI MICHAEL JORDAN

🏀
«In un primo momento, ho pensato: "Non so se voglio farlo, perché lì sul set quel ragazzo proverà a far di tutto per insegnarmi a ballare, e questo sarà davvero imbarazzante".
Ma poi mi son detto: "Bene, buttiamoci... si tratta di Michael Jackson! Quando mi ricapiterebbe l'opportunità di conoscerlo dal vivo, di godere della sua compagnia almeno per un po' e, al tempo stesso, di partecipare perfino a un suo video?".
Così ho cambiato idea: sono andato fino in fondo, e l'ho fatto».
Queste le parole di Michael Jordan, 59 anni oggi, sulla sua partecipazione al videoclip di 'Jam'.
Ciò che la leggenda dell'NBA non sapeva è che anche da parte di Michael Jackson c'era altrettanto imbarazzo per quella collaborazione.
Dallo speciale televisivo 'Private Home Movies' (2003):
«Per il cortometraggio di 'Jam' ho lavorato con la più grande leggenda dello sport di tutti i tempi, Michael Jordan.
Sul set abbiamo dovuto giocare uno contro uno... è stato così imbarazzante! Ma Michael non è mai venuto meno all'impegno: quello era l'obiettivo, che lui mi insegnasse a giocare a basket e che io gli insegnassi a ballare».

..Le mie amiche ed amici sono tutte/i compagni d'amore
..si coricano degli identici ideali
volano nelle medesime aspirazioni
si ravvisano in una goccia di mare
e nell'espressione degli occhi
portano un arcano celato nel cuore..
Credo nel tuo sorriso,
finestra nel tuo essere,
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare,
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore,
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri
Credo in te amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio
Buongiorno anime belle💞

Nessun uomo è un’isola, intera di se stessa; ogni uomo è un pezzo del continente.
così la musica,linguaggio di fratellanza, embrione di ascolto...
No man is an island, whole of himself; every man is a piece of the continent.
so is music, a language of brotherhood, an embryo of listening ...
“Heal The World” by Michael Jackson.

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Michael Jackson
„Io sono convinto che i bambini siano creature molto speciali. Sono la mia più grande fonte di ispirazione accanto agli animali, Dio e le bellezze della vita. Non sono in grado di spiegarne la ragione ma i bambini sono davvero magici. Quando sono insieme a loro mi sento più vivo che mai. Sento di poter fare qualsiasi cosa! I bambini mi danno molta carica, mi danno energia. Sono dell'idea che il grosso del mio successo derivi proprio da ciò che mi hanno ispirato i bambini. È proprio così. (da un'intervista a Encino, 1984)“


“Forse tutti noi saremmo in grado di volare se fossimo assolutamente certi della nostra capacità di farlo come l’ebbe, quella sera, il coraggioso Peter.”
dedicata a Voi ..a tutti i Peter di questo fragile ma bellissimo Mondo..
"Perhaps all of us would be able to fly if we were absolutely certain of our ability to do so as brave Peter had it that evening."
dedicated to you .. to all the Peter of this fragile but beautiful world
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Non fare caso a me. Io vengo da un altro pianeta.
Io vedo ancora orizzonti, dove tu disegni confini.


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"Sopravvivere significa vedere le cose come sono realmente e rispondere. Significa essere aperti. Ed ecco cos'è l'innocenza È semplice e fiducioso come un bambino, non giudicante e impegnato in un unico punto di vista ristretto. "
- Michael Jackson



"Lotta per ciò in cui credi anche se significa che stai da solo. Di' la verità anche se ti trema la voce. Mai pentirsi di aver fatto la cosa giusta, a prescindere dal costo. "
- Michael Jackson ❤


“Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare e lottare e perdere eternamente. La calma è la vigliaccheria dell'anima”
Lev Tolstoj
buongiorno anime belle🥰

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"Come poteva il mondo tornar come era
dopo che erano successe tante cose brutte?
Ma alla fine è solo una cosa passeggera,quest'ombra,
anche l'oscurità deve passare
Arriverà un nuovo giorno e
quando il sole splenderà
sarà ancora più luminoso
J:R:R:Tolkien..
..Elixir of long life .. for me
have the sun inside the soul e
indulge in his care
Good morning beautiful souls 💓
"How could the world return to the way it was
after so many bad things had happened?
But in the end it's just a passing thing, this shadow,
even darkness must pass
A new day will come and
when the sun shines
it will be even brighter
J: R: R: Tolkien.

"When was a kid my dad used to say the most beautiful sunset s are painted by your friends to let you know they're still with you"
Paris Jackson



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"The key to being a wonderful writer is not to write. You just get out of the way. Leave room for God to walk in the room. And when I write something that I know is right, I get on my knees and say thank you.."
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Michael Jackson
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"La chiave per essere uno scrittore meraviglioso non è quella di scrivere. Devi solo uscire per strada. Lasciare spazio a Dio di camminare nella stanza. E quando scrivo qualcosa che so essere giusta, Mi inginocchio e dico Grazie.."
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Michael Jackson
Traduzione: Just MJ

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Ogni anno il pensiero va a Michael, per il suo impegno incessante nella difesa della Terra e dei suoi abitanti.
"Earth Song" il suo capolavoro.

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Nella Gionata Internazionale della Danza non ci può essere video migliore.💗
la danza non è un esercizio. È uno stato dell’anima che esce attraverso il movimento”.
“Colui che danza cammina sull’acqua e dentro una fiamma” scriveva Garcia Lorca, mentre ancora Nietzsche dichiarava drasticamente che “dovremmo considerare persi i giorni in cui non abbiamo ballato almeno una volta”.
Michael Jackson - MTV Music Awards 1995, Full Performance


Intervista a Damien Shields: "Michael Jackson era un supereroe nella vita reale."


28 marzo 2015, Julia Sirosh

Molti fans conoscono Damien Shields per i suoi scritti sulla musica di Michael Jackson e i progetti ad essa correlati. Dopo l'uscita del suo nuovo libro, "Xscape Origins: The Songs and Stories Michael Jackson Left Behind", Damien ha accettato di dare a MJ.ru un'intervista esclusiva. Abbiamo così approfittato per chiedergli della sua vita come fan di MJ, le sue opinioni e le ricerche che fa per i suoi articoli e libri.
http://www.xscapeorigins.com/
http://en.michaeljackson.ru/interview-with-damien-shields-michael-jackson-is-a-real-life-superhero/


Damien, quando sei diventato un fan di Michael Jackson? Qual è stato il primo momento che hai visto Michael, e quanto tempo hai impiegato per esserne affascinato?

Ci sono un paio di occasioni che ricordo specificamente, nelle quali Michael ha avuto un impatto importante nella mia vita. Il primo è stato nel 1991 - quando avevo solo tre anni. Stavo guardando un programma di musica di prima mattina in televisione, e di solito stavo lì a vedere video musicali dei Queen, Bryan Adams, The Beach Boys, Neil Diamond e Guns N Roses. La maggior parte della musica diversa da questo genere, non afferrava la mia attenzione, ma quella mattina ho visto un video che non avevo mai visto e su una canzone che non avevo mai sentito - e mi è piaciuto molto. Ero un bambino di 3 anni e quel video mi aveva confuso. C'erano queste due persone che saltellavano per strada, entrambi con dei bei volti e i capelli ricci. Una stava strillando all'altra. Era affascinante. Mi rivolsi a mio padre e gli chiesi della persona in camicia blu che cantava la canzone, "Papà, è un ragazzo o una ragazza?" La sua risposta: " Questo è Michael Jackson".
Immagino che dimostri che l'arte di Michael è veramente qualcosa di affascinante. Non sapevo o non mi importava se era bianco o nero, maschio o femmina, o qualsiasi altra cosa. Sapevo che mi era piaciuto il brano ("The Way You Make Me Feel") e ho capito che volevo sapere chi fosse il cantante.

Ma ciò che veramente mi ha fatto entrare nel mondo di Michael, come molti altri fan della mia età,è stato lo show della celebrazione del 30° Anniversario a New York nel 2001. Quello spettacolo è stato il punto di non ritorno. Mostrava il Michael Jackson (del momento), e nella retrospettiva della sua lunga carriera. Così , sono diventato un vero fan molto più in la negli anni. Vedi, io provengo da una famiglia che ha avuto il suo primo computer alla fine del 2002. Prima di allora avevo letto libri, a scuola e nelle biblioteche pubbliche, e avevo registrato e guardato (centinaia di volte) tutto ciò che la tv mandava in onda su MJ , ma il mio accesso alle informazioni su questa figura misteriosa è stato fortemente limitato fino alla fine del 2002. Da lì, il cielo era il limite, che è ciò che ha fatto Michael: e per me è lo stesso con la mia ossessione per Michael Jackson!

Hai mai visto Michael nella vita reale? Sei stato ad un suo show?

Mai. Io vivo in Australia, e l'ultima volta che Michael è venuto in Australia avevo solo otto anni. Ho visto l'HIStory tour su Channel 9 qui, quando Molly Meldrum lo mandò in onda nel suo show . Ma non l’ho mai visto dal vivo, o incontrato. Tuttavia, avevo i biglietti per vedere otto dei suoi spettacoli di This Is It a Londra. Avevo prenotato il volo e programmato l'assenza dal lavoro per trascorrere sei settimane in Inghilterra - solo per vedere MJ più e più volte. Avevo messo da parte tutto il resto per questo. This is the moment!. Lo è stato! Ma, ahimè. Possa riposare in pace.

Che cosa significa per te Michael? Lo vedi più come interprete, compositore, umanitario o qualcos'altro? Quali parti o qualità ammiri più di lui?

Michael Jackson è fondamentalmente un supereroe nella vita reale. Ovviamente lui è tra i più grandi cantanti, cantautori, compositori, ballerini, performers, e visionari artistici a tutto tondo che il mondo abbia mai visto. E ricordate, lui è tra i primi della lista in tutte le categorie - nessun altro essere umano nella storia dell'intrattenimento si è nemmeno avvicinato a raggiungere un tale livello di consensi! Ma anche lasciando da parte tutto questo - tutti i cortometraggi, gli album, i suoi singoli,i tour, il moonwalk, il video di Thriller, tutto questo - lui è stato comunque un supereroe nella vita reale, e si può affermare anche solo prendendo in considerazione il suo umanitarismo. Voglio dire, dare 300 milioni di dollari dei tuoi guadagni in beneficenza è davvero enorme per qualunque uomo. I grandi guadagni, avrebbero potuto facilmente cambiare il suo carattere. Quante persone abbiamo visto diventare preda dell'avidità specie nel mondo dello spettacolo - ma non Michael. E’ stato un benefattore sino alla fine, e mi piacerebbe che venisse ricordato in questo modo. Quindi, in poche parole, la cosa che preferisco di Michael è la sua dedizione ad aiutare gli altri.


Balli molto bene e puoi fare una superba imitazione delle mosse di Michael. Quando e dove ti sei messo a ballare? Quanta pratica ci è voluta per sviluppare le tue capacità a questo livello?

Oh, grazie! Ero già un fan da un bel pò, prima di anche solo tentare il mio primo moonwalk. Ho iniziato a ballare al liceo quando il mio amico Simone , ha scommesso 50 dollari che non avrei avuto il coraggio di presentarmi ad una serata di talent quest recruitment. Sapevano tutti che non avevo nessun talento (a parte giocare a calcio) così pensai che comunque sarebbe stato divertente arrivarci e fare una follia. Ho accettato la scommessa e sono andato, ma invece di prenderla come un gioco, mi misi a studiare le mosse di "Billie Jean". Ogni secondo che avevo a disposizione lo sfruttavo per fare pratica. Poi, quando sono salito sul palco per il talent quest, ho dato una performance che non solo non ha fatto del tutto schifo, ma mi fatto guadagnare pure il primo premio! Per molti anni dopo, NESSUNO a scuola sapeva il mio nome - ero solo "il tizio che interpreta Michael Jackson."

Cosa ti piace nell’esibirti sul palco in un tributo a Michael Jackson? Si tratta di un lavoro o di un hobby?

Lasciami dire che sono molto selettivo per filosofia sulla scelta del materiale di Michael Jackson sul quale esibirmi. Per prima cosa, dobbiamo ricordare che è - materiale di Michael, non il mio (o di chiunque altro). Molti tribute artists, o imitatori, cercano le luci della ribalta su di sé e cercano lodi sulle proprie capacità , il look , le mosse. Per me, non si tratta di questo. Esibirmi su materiale di Michael è per me una narrazione. Sto semplicemente ripetendo qualcosa che Michael faceva una volta, per far conoscere lui alle persone, non me. Ad esempio, se tu o io dovessimo ripetere le parole di un famoso filosofo, alla fine citeremo il suo nome - non il nostro. Giusto? Perché stiamo raccontando la sua storia, o ripetendo la sua frase. Così sentir collegare il mio nome a un tributo a Michael Jackson non sarebbe più come rendere un tributo a Michael Jackson - sarebbe una performance di Damien Shields che sta rubando dal materiale di Michael Jackson. Dobbiamo ricordare che quando la gente tifa per il moonwalk di un tribute’s artist , sta davvero, in sostanza, tifando per Michael Jackson. Quindi sì ... c'è una linea sottile, e ho capito questa distinzione in anni. Da giovane, molti anni fa ho indubbiamente agito in modi che adesso non mi piacciono.

Alcuni fans sono scettici riguardo ai sosia di MJ e le persone che cercano di imitare Michael. Hai mai avuto a che fare con questo tipo di atteggiamento verso il tuo tributo? Ti da fastidio?

Sono scettici, o "nemici", per qualsiasi cosa tu faccia - non importa cosa. Ma ho probabilmente ricevuto più "astio"da fan di Michael per tributi fatti anni fa, piuttosto che adesso.
E lasciami dire questo: io non sono un sosia di Michael Jackson. La definizione di "sosia" è "quella di una persona che imita o copia il comportamento o le azioni di un altro." Per me, un attimo dopo essere sceso dal palco, la storia è finita. Io sono io. Se volete sapere più storie su Michael Jackson che io sono disposto a dire dal palco, leggete "Xscape Origins", haha!

Così, oltre alle performance, scrivi anche dell’ arte di Michael. Il tuo blog è molto conosciuto nella fanbase, ed i tuoi articoli si distinguono per essere basati su una ricerca diligente. Quando e perché hai iniziato a scrivere di MJ?

Ho iniziato a scrivere di Michael probabilmente prima di averlo capito veramente. Tornando al 2006 le voci del "ritorno" di Michael Jackson cominciarono a circolare, e produttori come Will.i.am iniziarono a parlare di collaborazioni con lui in studio. In quel momento creai un nuova discussione nei forum che frequentavo, la MJJCommmunity e poi il Maximum Jackson quando fu lanciato - incentrata sulla documentazione dei commenti dei collaboratori, così che i fans potessero tenere traccia di chi aveva detto cosa riguardo la musica di Michael. Ho anche avuto un contatto con Sony Music, che mi fornì un dettaglio delle uscite in programma con la Epic Records - come Thriller 25 e l'album King of Pop nel 2008. Col passare del tempo la mia lista dei contatti è cresciuta. Ad un certo punto stavo lavorando come "giornalista" per Maximum Jackson, e davo notizie ai fan sul tour This Is It . Ma non ho iniziato a scrivere seriamente (e indipendentemente) su Michael Jackson prima del 2011, dopo l'inizio di un'indagine avviata dai fans per quanto riguardava il controverso album Michael - pubblicato pochi mesi prima, alla fine del 2010. Ho iniziato a scrivere la bozza di quello che non avevo idea sarebbe poi diventato un libro (che deve ancora essere completato).

Ora hai raggiunto un importante traguardo - il tuo primo libro appena uscito. Si chiama "Xscape Origins" e parla delle origini di 8 canzoni di Michael Jackson pubblicate nella recente raccolta Xscape. Cosa ti ha spinto a pubblicare questo libro?

Come ho scritto nella prefazione del libro "Xscape Origins", la motivazione è stata una mancanza di informazioni a disposizione del pubblico su questi otto tesori musicali. Anche se non credo che questi tesori dovessero essere pubblicati (almeno non così presto dopo la morte di Michael), ho saputo che Sony e L'Estate avevano la libertà di renderli accessibili al pubblico (in loro diritto), e ho pensato che la storia di questi brani dovesse diventare nota. Queste canzoni sono ormai parte del lessico di Michael Jackson. La storia della sua arte dovrebbe essere disponibile per tutti coloro che l'apprezzano e vorrebbero sapere come è stata creata. Michael ha sempre detto: "Studio i grandi." Ora che lui - il più grande di tutti - è andato, è importante che le informazioni siano disponibili in modo che anche lui, possa essere studiato.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere il libro, e a quante persone hai fatto interviste per questo?

Dal concepimento alla realizzazione di questo libro sono passati circa nove mesi. Ecco nove mesi di duro lavoro. Nove mesi di disponibilità totale, ogni giorno della settimana, per le interviste, le e-mail e ogni altra comunicazione che potesse essere di aiuto a creare il fulcro delle informazioni che stavo costruendo e stavo preparando per condividerle con il pubblico.

Ho intervistato circa venti dei più stretti collaboratori di Michael Jackson per questo progetto. Ne ho citati circa una dozzina. Alcune delle altre informazioni che ho ottenuto, e le interviste che ho fatto, ma che non sono incluse in "Xscape Origins," probabilmente vedranno la luce in progetti futuri.

Nel corso della tua ricerca, hai stabilito contatti e stretto amicizia con molti dei collaboratori creativi di Michael. Alcuni di loro hanno parlato con te in esclusiva. Qual è il tuo segreto per convincere la gente a parlare con te?

Avvicinarsi a loro e trattarli come si vorrebbe essere trattati - con il massimo rispetto. Abbastanza semplice, davvero. Sono persone normali come te e me non c'è nessun segreto.

Dalla tua esperienza con partner creativi di Michael, vuoi dire che tutti hanno qualcosa in comune? Pensi che Michael li avesse scelti per un determinato tratto o qualità?

Sì. Ciò che hanno in comune è che sono incredibili, generosi, persone protettive e che veramente amano Michael. Queste persone sono deliziose. Non riesco ad esprimerlo per come è , davvero delle belle persone. Non c'è da meravigliarsi che Michael Jackson sia stato in grado di creare una tale magia in studio con queste persone. Poteva davvero abbassare la guardia con loro e permettere alla sua mente, corpo, anima e spirito di correre libero e disinibito con loro al suo fianco.

Dai racconti nel tuo libro, è molto evidente come Michael fosse esigente per la qualità della musica e di come sia stato mentore dei produttori con cui lavorava. Guardavano verso di lui e facevano del loro meglio per creare canzoni che sarebbero state all'altezza dei suoi standard. A volte erano totalmente affascinanti da lui. Pensi che sia come si sentono anche oggi? Percepiscono Michael come un maestro o più da pari a pari ora?

Nessuno percepisce Michael da pari a pari col senno di poi. Ho avuto la sensazione che la sua presenza, la sua grandezza, e il suo impatto con coloro che gli sono stati vicino fosse così profondo che ancora non riescano a comprendere la realtà di aver avuto un tale accesso così personale alla più grande forza artistica che abbia mai camminato sul pianeta Terra.

Qual è il tuo atteggiamento personale nei confronti del progetto Xscape? Musicalmente preferisci le nuove remixate o le versioni originali delle canzoni? E il lato etico (sempre molto controverso)?

Sony Music e la Michael Jackson's Estate avevano tutto il diritto di rilasciare Xscape. Non discuto questo. Però, ho un parere personale (come tutti noi, in un modo o nell'altro) sulla situazione. La mia opinione personale non è lapidaria, e non è più importante di quella di chiunque altro, sono stato criticato e lo sarò ancora per esprimerla. Non necessariamente lo trovo equo, ma così sia. Credo che fino a quando le opinioni non sono poste come fatti, esprimerle va bene. Vorrei anche sottolineare che i fatti rimangono fedeli alla realtà, che si sia o meno daccordo con.

Personalmente avrei preferito che non venissero rilasciati inediti di Michael Jackson così presto, dopo la sua morte. Michael Jackson ha creato e rilasciato una ricchezza musicale che, a mio parere, dovrebbe essere presentata al pubblico prima di tutto. Michael è adesso la sua eredità - non è una pop star vivente che pubblica nuovi album, video musicali e spettacoli. Penso invece che per onorare la sua eredità -dovrebbe essere reso pubblico e fatto conoscere bene quello che ci ha dato dal 1958 al 2009 - in modo che possa essere cementato nella nella mente dell'opinione pubblica, come la leggenda e il genio che era.

Sono stato accusato di fare riferimento a brani inediti di Michael Jackson come alla "raschiatura del fondo di un barile" in modo negativo - come se sentissi che sono pezzi scartati, recuperati dentro un cestino o qualcosa del genere. Ma è una manipolazione delle mie parole. Vorrei essere chiaro: non"Raschiare il barile," riferito al catalogo musicale di Michael, significa semplicemente prendere le canzoni che sono alla base della collezione. Ciò che invece Michael non aveva autorizzato dovrebbe essere considerato semmai come una seconda priorità inferiore rispetto a ciò da lui scelto. "Billie Jean", "Earth Song" e "Man In The Mirror" sono esempi di quello che c'è in cima al "barile" - cose che Michael aveva rilasciato, di cui abbiamo performance o video. Questi sono i pezzi che, a mio parere, la Epic Records e l'Estate dovrebbero usare per creare nuovi progetti , almeno negli anni appena successivi alla scomparsa di Michael. Detto questo, non ho mai commentato la qualità delle cose che stanno in fondo al barile, come a dire che Michael le aveva trascurate perchè non pronte ad essere rilasciate, il che è anche vero.


Per quanto riguarda specificamente Xscape, penso che ogni singolo elemento debba essere valutato in base ai propri meriti individuali. Generalizzare non è ciò che amo fare, ma per rispondere alla tua domanda, ci proverò ...

Ho l'album Xscape. Me lo hanno regalato, così sono in possesso di una copia fisica del disco. Ma non l'ho comprato. Non ho comprato nessuno dei prodotti post 2009, come anche This Is It. Quando è uscito l'album Michael, di cui tre canzoni erano false, mi hanno perso come consumatore. Questa è la mia decisione e visione personale, e non biasimo nessuno perchè ha scelto di agire diversamente. Se la Epic e L'Estate fossero disposti a riconsiderare e con maggior cura e attenzione verso i fan( che per altro sono coloro che alimentano questa macchina da miliardi), il lavoro di Michael rivisitando i temi dell'album Michael risolvendo i contezioni, allora sarei disposto a riconsiderare la mia posizione sui prodotti che usciranno. Ma per come stanno le cose oggi, non hanno mostrato alcuna cura verso me in quanto fan o consumatore - e nemmeno verso Michael. Questa è la mia opinione. Ecco come mi sento. A ciascuno il proprio.

Xscape è composto da 8 canzoni "contemporaneizzate" seguite dalle originali

Per rispondere sulle versioni "contemporaneizzate" - non sono canzoni di Michael Jackson. Non le posso confrontare con le versioni originali.
Lasciami dire questo ... io sono un fan di Stargate. Io sono un fan di Justin Timberlake. Mi piace un po' del lavoro di Timbaland con JT e altri artisti. Mi piace anche un po' del lavoro di Rodney Jerkins'. Per i loro meriti, come la musica, senza associarci il nome "Michael Jackson", il loro lavoro può essere davvero eccezionale. Se mi facessi sentire la parte strumentale di "A Place With No Name" o "Do You Know Where Your Children Are" - senza le parti vocali - e mi chiedessi: "Che cosa ne pensi di questa musica" direi: " Mi piace! "Ma applicare suoni o strumenti, sulla voce di Michael, ed etichettarle come canzoni di Michael Jackson, non è qualcosa che apprezzo. Non mi sento a mio agio con l'idea di etichettare queste nuove realizzazioni come di MJ.

A volte il modo con cui Michael ci viene presentato , me lo fa sembrare più come un espediente, o la parodia di se stesso, piuttosto che un artista dall'eredità leggendaria. Questa è la mia opinione. Ecco come mi sento. Altri non saranno d'accordo. Altri avranno anche apprezzato che un imitatore registrato attraverso un sistema digitale sia stato presentato al mondo come "Il Michael Jackson come non l'avete mai visto prima." E queste persone hanno il diritto di pensarla così. Ma io non condivido. Dammi un Victory Tour in Blu-ray piuttosto che una falsa propaganda.

Parlando dell'album Michael, i fans sanno che sei stato coinvolto nelle indagini legate ai sospetti sulle canzoni Cascio. Qualche tempo fa hai fatto parte di una campagna A Thruth Untold per raccogliere fondi per un libro su questo problema. Questo progetto è ancora in corso?

Sì. Il libro sull'album Michael e le controverse tracce Porte-Cascio è ancora in piedi. La campagna Kickstarter del 2013 non ha raggiunto il suo obiettivo finanziario, quindi le 170 persone circa che avevano contribuito sono state rimborsate, e non abbiamo tenuto un centesimo dei 20.000 dollari che avevamo raccolto. Senza finanziamento il progetto è diventato un pò più difficile - ma non abbiamo intenzione di fermarci. L' Integrità artistica di Michael, la sua eredità, e la verità sono troppo importanti. La verità prevarrà. Michael credeva in questo e anche noi.

Nel corso degli ultimi quattro anni, i fan hanno esaminato ogni bit di informazioni pubblicamente disponibili sui brani Cascio. Hai ovviamente speso più tempo su questa ricerca della maggior parte dei fans, ma hai anche avuto accesso a molte fonti private. Hai informazioni esclusive che i fans dovrebbero sentire ?

Abbiamo fatto molte scoperte eccezzionali che cambieranno completamente lo scenario di questo momento storico. In questo momento nella comunità dei fans ci sono molte teorie, ma pochi fatti. Molti hanno espresso opinioni, ma le opinioni non sono definitive. Il nostro libro si propone di presentare i fatti reali, il dietro le quinte, e di fornire nuove informazioni per dare un senso all'accaduto. Se abbiamo imparato una cosa durante la nostra indagine in più di quattro anni è che le cose non sono sempre come sembrano, o come si assume che siano.

Pensi che questo progetto sia in grado di portare alla definitiva conclusione della questione- canzoni Cascio? E' possibile arrivare ad una conclusione ?

Penso che permetterà alle persone di visualizzare il problema ma avendo fra le mani un informazione a 360 gradi; pieno accesso ai fatti insomma. Credo quindi che si, sia possibile arrivare ad una conclusione. Abbiamo bisogno di risolvere il problema, piuttosto che ingarbugliarlo. Finora tutto quello che è stato fatto ha in realtà creato una sorta di cortina di fumo. Le domande dimenticate o nascoste sotto il tappeto, o è stato vietato che venissero alla luce del sole. Non possiamo continuare a girare a vuoto , rimugiando su quelle poche informazioni che abbiamo. Siamo stanchi e continueremo a discutere, a meno che la storia completa e tutti i fatti non vengano alla luce. Solo allora potrà essere risolto.

Quanto è grande la tua passione per Michael rispetto al resto della tua vita? I colleghi di lavoro o gli amici al di fuori della fanbase conoscono la tua passione, i tuoi progetti su futuri libri o il tuo partecipare ai tributi?

Michael Jackson è una parte enorme della mia vita. Chiunque mi conosce sa del mio amore per Michael Jackson. Michael mi ispira continuamente nella vita quotidiana, sia per quanto riguarda la beneficienza, il mio atteggiamento e come mi comporto con gli altri, la mia filosofia, l'ambiente, o una serie di altre cose. Detto questo, Michael Jackson non dice tutto di me . Sono una persona molto indipendente.

Il 25 Giugno 2009 come lo hai vissuto? Il ruolo di Michael nella tua vita è cambiato da quando è scomparso?

Il 25 giugno 2009 è stato il giorno peggiore della mia vita.

Qual è stata la cosa più importante che hai imparato da Michael - qualcosa che ha cambiato la tua vita o il tuo modo di fare?

Ho imparato di recente, o forse dovrei dire che ho iniziato ad applicarlo di recente, ma con diplomazia, che Michael Jackson è stato forse l'essere umano più bersagliato sulla faccia della terra, ma che , nonostante questo ,ha risposto con tanto amore e comprensione, perdono, e con un enorme capacità di migliorarsi. Era un magnifico diplomatico. Lo ammiro per questo. Cerco di essere così, se ci riesco.


L'intervista con Damien Shields è stata condotta dal team di MJ.ru
Per informazioni su "Xscape Origins," visita

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Questa traduzione è a opera di BILLA70 per il Michael Jackson's Gold World.




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LA FILOSOFIA DEL VIDEO DI STRANGER IN MOSCOW - PRIMA PARTE
Siamo a Mosca, o in qualsiasi altra grigia metropoli del mondo.
Il tempo è uggioso; la scelta di aver girato il video in bianco e nero è assolutamente azzeccata, così come la meravigliosa fotografia, entrambi a cura di Nick Brandt.
Un uomo guarda la città dal suo appartamento.
Già dalla prima inquadratura si percepisce un senso opprimente di tristezza: l'uomo non ha nemmeno voglia di prepararsi un pasto decente, prediligendo un pigro barattolo di fagioli.
Una donna è seduta in un bar, osservando la sua tazza di caffè, mentre il mondo continua a scorrere attorno a lei, nella solita routine consumistica.
Un mendicante è sdraiato sul marciapiede, mentre le altre persone gli passano accanto senza nemmeno notare l'invisibile della società.
Lui li guarda dalla sua prospettiva, ovvero dal basso verso l'alto, a ricordargli in quale ordine sociale egli stia.
Il martellar del drum beat effigia il caos metropolitano, nel quale la fretta, l'indifferenza e lo scalpitio del capitalismo galoppano verso un futuro incerto.
I rumori esterni sono ancora udibili: i passi della gente, il traffico, il movimento urbano... D'un tratto, la donna alza lo sguardo sulle meste note di chitarra che mettono a tacere il respiro pesante della frenetica città, facendo spazio alla sola musica, e si accorge che le persone camminano a rallentatore.
Anche il mendicante nota la stessa identica cosa.
Gli archi sottentrano delicati, sollevandosi da terra come il volo di una farfalla.
Essi sono come pensieri cupi, che volano verso il cielo ricoperto di nuvole pronte a scaricare pioggia, pronte a far ricadere gli stessi pensieri sulle teste della gente che li esprime liberandoli nell'aria.
Michael Jackson cammina sul marciapiede, come una persona comune, in mezzo a persone comuni.
Anche lui si muove a normale velocità, mentre il resto scorre lentamente.
Ma per lui, ciò non rappresenta una sorpresa.
È come se vedesse il mondo in questo modo già da un po' di tempo, da quando un ragazzino lo accusò di un crimine spregevole.
Egli inizia a cantare una canzone malinconica, intima, amara: “Vagavo nella pioggia / Maschera di vita, sentendomi pazzo”.
Oscar Wilde scrisse: “Date una maschera ad un uomo, e sarà sincero”.
Michael Jackson indossò una maschera per tutta la sua vita, perché gli permetteva di esprimere al meglio sé stesso, la sua arte, la sua persona, il suo alter-ego, ossia la superstar.
Ma le accuse del 1993 lo portarono a credere che quella maschera fosse inutile, che non potesse più proteggerlo.
La delusione, l'ansia, la depressione e l'abuso di farmaci lo spinsero verso il baratro e lui, in bilico tra oblio e responsabilità contrattuali, riuscì a scrutare il vero volto del mondo, agli antipodi dell'eterea Neverland, ora macchiata da un crimine mai avvenuto.
Nella sua solitudine e disperazione, realizza che quella maschera non lo ha aiutato a porsi al mondo con sincerità, esprimendo il vero sé stesso, ma ha attratto persone avide di denaro che lo hanno letteralmente distrutto, portandolo all'insania.
“Una rapida e improvvisa caduta in disgrazia / I giorni sereni sembrano lontani”: al pronunciar di questa strofa, una donna corre verso di lui, una delle tante persone che rincorrono una felicità monetaria destinata a pochi.
Ella le passa a fianco senza notare la star più famosa del pianeta.
Lui si scansa per farla passare, con aria afflitta di chi vorrebbe che lei si fermasse per chiedergli un autografo, triste emblema della sua vita sociale, del suo contatto umano... Ma quei giorni sembrano così lontani.
“L'ombra del Cremlino mi denigra / La tomba di Stalin non mi dà pace / Continuava e continuava ed è arrivato / Vorrei che la pioggia mi lasciasse in pace”.
Un uomo seduto su di una panchina osserva il volo di un piccione.
Anch'egli ha il volto afflitto da qualcosa che lo turba, come la donna nella caffetteria, come il mendicante, come Michael Jackson.
Ed è questo stato di afflizione che li porta a vedere il mondo attorno a loro al rallenty, tanto che l'uomo è in grado di scrutare cristallinamente le ali del volatile spiegarsi e dispiegarsi in aria.
Egli dà da mangiare ai piccioni, con l'aria di chi contempla la propria esistenza, il significato di essa, nonché il suo posto nel mondo.
“Come ci si sente (Come ci si sente) / Come ci si sente / Come ci si sente quando sei solo e sei freddo dentro?”
La telecamera zooma sul volto dell'uomo seduto sulla panchina, e la sua espressione risponde compiutamente alla domanda posta da Michael nel testo.
Il mendicante guarda un'ape, catturando a pieno la bellezza e il fascino del suo volo sinuoso, ed è come se l'ape ricambiasse lo sguardo.
Nessuno di loro appare turbato o sconvolto da questo lag temporale che sembra uscito da un episodio de Ai Confini della Realtà.
L'essere umano tende ad avere paura dell'ignoto e di ciò che non conosce.
Ma ci sono occasioni in cui è incuriosito dal cambiamento, anche se questo appare bizzarro e inspiegabile.
Forse, i protagonisti di questa storia vedono uno spiraglio di luce in quel che sta accadendo.
Una luce che possa illuminare le loro vite e farli uscire dall'ottenebrazione mentale che li divora.
“Abbandonato qui nella mia fama / Apocalisse della mente / Il KGB mi perseguitava (Hee) / Prendi il mio nome e lasciami stare / Poi un piccolo mendicante (Hee) chiamò il mio nome / Giorni felici annulleranno il dolore / Continuava e continuava / Ancora e ancora e ancora... / Prendi il mio nome e lasciami stare”.
La sublimazione della solitudine è espressa in una frase ossimoricamente significativa: “Abbandonato qui nella mia fama / Apocalisse della mente”.
Un uomo amato da milioni di persone, osannato da folle oceaniche in ogni luogo del mondo in cui si recasse, ma simultaneamente solo, terribilmente solo... Abbandonato nella sua fama.
Il montaggio video non poteva essere fatto meglio, in quanto, durante summenzionata strofa, ci viene mostrata una scena improntata come un déjà-vu: un uomo d'affari, simbolo del capitalismo, della realizzazione del sogno americano, lancia una moneta al povero mendicante.
Ma questi non diventa ricco. Non avviene una metamorfosi verso il miglioramento estetico e di facciata.
Questo déjà-vu rimanda al video di Billie Jean, quando Michael era egli stesso il simbolo della realizzazione del sogno americano.
Anche qui avviene la medesima cosa: l'uomo d'affari, che tutto ha ottenuto dalla vita (Michael Jackson), lancia una moneta ad un povero senzatetto, trasformandolo in un uomo nuovo, ben vestito, pulito e profumato, ricco, che alla fine riuscirà anche a trovare una bella donna.
Ma questo non è il videoclip di Billie Jean. Non è l'era Thriller.
È Stranger in Moscow. È l'era post-Chandler.
Un'era catturata spiritualmente in tutta la sua essenza in uno Short-Film drammatico, dai tratti neo-realistici, dallo stilema da film d'autore Noir.
Dimenticate le elaboratissime coreografie.
Dimenticate i passi di danza spaccamascella del Re del Pop.
Qui siamo dentro la sua mente devastata da accuse false e disgustose.
Cio che vediamo in questo bellissimo video è come appare il mondo esterno agli occhi di chi è stato ferito, di chi ha problemi di ansia, depressione e fobia sociale.
Un tetro ritratto psicologico della società moderna trasposto su pellicola.
“Il KGB mi perseguitava”... CONTINUA NELLA SECONDA PARTE...
a cura di
Marco De Gregorio

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Perchè si piange quest’uomo per le strade del mondo?
di Barbara Kaufmann
traduzione di Isabella Bresci
Fiori, foto, messaggi, peluche, palloncini, candele... hanno cominciato a spuntare spontaneamente nei luoghi-simbolo e nei luoghi legati alla memoria di Michael.
Dal 25 giugno 2009 simboli estemporanei della sua presenza appaiono nel mondo per ricordare la sua scomparsa. Memoriali, sacrari e tributi sono intorno alla sua stella sulla ‘walk of fame’ di Hollywood, all’Apollo Theater, a Neverland, all’Arena O2 di Londra, allo Staples Center di Los Angeles, e questo scenario si ripete ovunque sia passato. Ovunque, dalla Danimarca al Sud Africa e in ogni continente ci sono lacrime e musica e ricordi e canti e ancora lacrime...
Accade raramente di vedere questo tipo di lutto collettivo per le strade del mondo. E’ successo per i Kennedy, per Martin Luther King e John Lennon e abbiamo assistito ad una dimostrazione spontanea d’amore di tale portata quando morì la ‘Regina di Cuori’ Lady Diana.
Quando chi amiamo collettivamente ci viene portato via, piangiamo apertamente e senza vergogna. Questo pianto collettivo è la consapevolezza della perdita di qualcosa di prezioso che non sappiamo bene come chiamare.
E’ stato uno di quei momenti dove si dice “dov’eri quando è successo...” e ora è incastonato nella coscienza collettiva come l’incidente del Challenger, l’allunaggio, l’assassinio di Kennedy, l’ammaraggio dell’Apollo 13, il fatale incidente di Lady Diana, l’assassinio di John Lennon e l’attentato alle Torri Gemelle del World Trade Center a New York. Ci sono momenti che segnano le nostre vite e fanno risaltare ciò che prendiamo per scontato e per cui forse abbiamo dimenticato di essere grati. I volti dei famigliari di Michael ci rimarranno impressi per sempre nella memoria, come le parole di sua figlia Paris quando dichiara che era un grande papà.
Il compito di comunicare la notizia al mondo con una conferenza stampa è toccato a Jermaine e più tardi Janet, che era molto vicina a suo fratello, si espresse così nel tentativo di spiegare il dolore della famiglia richiedendo un po’ di rispettosa privacy: “Per voi Michael era un’icona, per noi Michael era famiglia”. Il fratello Tito più tardi, in un’intervista durante la serie TV sui fratelli rimasti, disse che pensava a Michael, il suo fratello minore, “da solo in quel posto...” . Kathrine Jackson quel giorno ha perso un figlio e non esiste dolore più grande della perdita di un figlio. E si vedeva.
Mentre l’anniversario della perdita di Michael si avvicina, mi rendo conto che Michael Jackson era molto più di un’icona per i suoi ‘afecionados’. Gli amici musicisti hanno perso un collega, il cast di “This Is It” ha perso la sua musa musicale, il mondo ha perso un talento stellare, ma qualcosa di fondamentalmente profondo è successo quando Michael è morto. Possiamo aver provato complicità, abbiamo forse guadagnato un po’ di compassione o almeno sembra che i più l’abbiano fatto. In che modo? Beh, lo sapete. Decidete voi come si chiama questo...
Per alcuni ammiratori Michael era una megastar, un genio musicale e sì, un’icona. Per qualcuno è stato la pietra miliare di tutta una vita. Ma era di più... per qualcuno Michael era un eroe o un maestro, qualcuno a cui ispirarsi per mantenere la speranza. Per le moltitudini era uno che nel mondo adulto “aveva capito”. Se siete cresciuti negli anni 60’ sapete cosa intendo, se no dovrete indovinare...
Michael Jackson creava nei testi delle sue canzoni, e con i loro messaggi, il tipo di mondo che i suoi fan e ammiratori volevano credere possibile. Disse loro che potevano fare un cambiamento e loro ci hanno creduto ma avevano davvero bisogno della sua guida per rimanere costanti. Alcuni erano incapaci di proseguire senza Michael e lo hanno seguito tristemente nell’eternità. Alcuni lo piangono ancora perché il dolore per questa particolare perdita rimane.
Molto della disperazione per la morte di Michael dipende dal fatto che chi non conosceva il vero Michael, cioè quelli che avevano i giornali scandalistici come unica fonte d’informazione su di lui, continuano a denigrarlo e a perpetuare false leggende metropolitane. Ancora oggi ci sono persone che scrivono il suo nome sul loro libro nero. Ancora oggi viene diffamato nonostante la sua assoluzione in tribunale, condannato per la sua vulnerabilità, ridicolizzato per la sua innocenza e per la sua semplice fiducia nella natura umana. E proprio la natura umana non lo ha trattato nel migliore dei modi. Questo è ciò che fa male.
Quando Michael è morto, si è portato via qualcosa; qualunque cosa essa sia, la sua perdita è sentita in modo molto forte da chi conosce il vero Michael. Lui ha avuto certamente la lealtà di queste persone, la loro ammirazione, non c’è bisogno di dirlo, hanno creduto in lui senza tentennamenti, ma lui aveva qualcos’altro che ha portato via con sé. L’ambasciatore della speranza, il cheerleader planetario che non disperava mai dell’umanità ha abbandonato il pianeta lasciando dietro di sé un vuoto incredibile. Questo è ciò che lo rende universale.
Un’anziana di novant’anni ha chiesto a una giovane donna della sua famiglia: “Perché piangete questo uomo per le strade?”. La statura di un uomo impone quel tipo di reazione? Che genere di persona si piange pubblicamente? Solo un’icona culturale? Un’icona musicale? Un simbolo? Cosa vedono in Michael per piangerlo pubblicamente? Forse questo merita più di uno sguardo superficiale, forse c’è di più. La domanda invita alla contemplazione e suggerisce una domanda e la relativa riflessione più profonda: “Piangerebbero pubblicamente per me se mi conoscessero per come sono davvero?”
Molti ancora si domandano perché soffrono ancora profondamente per questa perdita, perché sentono questo dolore dopo quasi un anno, perché lo sentono in modo così personale, perché sembra di aver perso uno di famiglia.
Bene, Michael era speciale, e voi sentite che non ce ne sarà mai più un altro.
Qualcos’altro è successo con la sua morte: per molti è stato un risveglio spirituale. Le tragedie collettive e personali provocano questo, si precipita in caduta libera a testa in giù nel vuoto, il luogo della perdita che rimane senza nome. La sua assenza ha cambiato così tanto alcuni che sono quasi irriconoscibili. C’era qualcosa di speciale in Michael…
C’è molto di più. Sono in tanti, ci sono storie su storie che raccontano quel momento nel tempo e come è stato il catalizzatore per nuove realtà. Ci sono momenti che non si possono qualificare come isterie di massa indotte, allucinazioni o ridicoli piagnistei. Quei momenti sono reali e commoventi. Lui, il suo lavoro e i suoi messaggi vengono elaborati in un modo nuovo che ne espande l’essenza. Sfida le spiegazioni e non ci sono parole, o almeno non ci sono ancora. E’ così inconsueto che è diventato un fenomeno.
Un dolore profondo ha sempre uno scopo. Se gli umani e la loro esperienza di vita hanno un qualche senso in questo mondo, questo è di migliorare la condizione umana ed elevare la coscienza e per farlo devono aprire il loro cuore. Non c’è nulla che apra di più il cuore umano di un dolore molto profondo. Non vi è nulla che tiri fuori l’umanità come il coltello tagliente del dolore. Esso scava a fondo e lascia lo spazio vuoto che può allora essere riempito di compassione.
Michael Jackson ci ha chiesto di diventare esseri compassionevoli, di guarire il mondo, di guardarci allo specchio e cambiare. Ha detto “siamo il mondo” e ci ha chiesto di salvare quel mondo e noi stessi da ogni forma di annicchilimento. Ci ha chiesto questo per tutta la vita e in ogni modo che a lui era possibile, e ora ci regala questo dolore che apre i cuori e scava un pozzo da riempire con autentica compassione. Ci fa dono della riflessione. Ci ha prestato la sua vita, ora ci dà l’opportunità di espandere la coscienza riflettendo sul suo esempio. E’ rimasto costante, fiducioso e compassionevole fornendoci uno specchio che rifletteva ogni cosa che proiettavamo su di lui. Ci ha dimostrato esattamente che cos’è la mancanza di compassione collettiva. L’ha dimostrato per tutti noi su questo pianeta in modo che forse possiamo riuscire a vedere quanto sia terribile, e forse decidere di agire in modo diverso in futuro.
Questo forse è il dono più grande che Michael ci ha fatto.
I miei occhi così umidi
Non ti arrendere alla solitudine così presto
Lasciala scavare a fondo.
Lasciala fermentare e stagionare
Perché pochi ingredienti umani e forse anche divini, possono farlo.
Qualcosa manca al mio cuore stanotte
Ha reso i miei occhi così umidi
La mia voce così dolce.
Il mio bisogno di Dio
È assolutamente chiaro.
Hafiz (Mistico sufi, 1320-1390 A.D.)
Barbara Kauffman – tratto da www.innermichael.com
Inner Michael » Discover his light within yourself
Grande è colui che regala amore senza riceverne beneficio alcuno se non per l'arricchimento della sua anima.
(Antonio Pistarà)


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Jennifer Batten spiega perché remember the time non fece parte del Tour Dangerous
In un'intervista alla rivista Off The Wall, che è apparsa negli anni 90 a cura di Adrian Grant, con Jennifer Batten parla di Michael Jackson e del Tour Dangerous.
Qui è il punto culminante di tutto ciò che conta.
Quanto è importante la musica nella struttura del concerto di Michael Jackson?
Due mesi sta praticando con il direttore musicale, Greg Phillinganes, inizialmente si parte con ogni strumento separatamente e nell'ultimo mese, tutti insieme ,musicisti cantanti e ballerini. Dopo gli ultimi ritocchi si prova agli Universal Studios di Los Angeles. Quello è il momento in cui Michael si unisce a noi e cioè quando le giornate sono infinite. Quando si è parte della "Army of Jackson," devi dare il 100% del vostro tempo.
Sulle prove del tour Dangerous:
Abbiamo passato 25-30 numeri a 15. Rimosso "In The Closet" senza alcuna spiegazione; nel suo spettacolo, lui è il re e noi obbediamo. Qualche volta spiega perché, come un altro tema, "Remember The Time", che contiene parte di chitarra. Lavoriamo e proviamo parti e, di colpo, ha sentito che la chitarre cambiava troppo lo stile del pezzo e quindi , non voleva sapere più.di includee il pezzo nello spettacolo. Il giorno successivo, Greg ha detto che il numero era stato rimosso.
Per "Bad" voleva un finale pieno , tosto di ultra-roccioso da solo e guardare quello che è successo ... dopo alcuni concerti, ha ottenuto l'effetto..
In alcune occasioni è più ispirato di altri, per esempio in "Human Nature" non segue la coreografia ... a volte non sanno come trovare il modo per "Man In The Mirror". Questo ci motiva enormemente quando vediamo come esce dal guscio. Tutto ciò che fa sembra essere testato ed è spesso criticato per questo, ma per noi, che vediamo ogni sera è diversa ogni volta. Non so delle prove, ma la mia impressione è che si sente incredibilmente responsabile di quello che fa. Si concentra su obiettivi che vanno oltre l'immaginazione di altri artisti e dà l'impressione di essere estremamente felice. A differenza di altri artisti che perdono motivazione quando raggiungono il loro status, il suo aumenta.
Egli non è ne nervoso ne arrabbiato. Solo quando lo show è strutturato, con alcuni numeri di effetti speciali che non sono stati provati prima e vengono utilizzati per la prima volta o testate all'ultimo momento, esso è causa di stress incredibile. Non ha mai alzato la voce e mai nessuno ha alzato la voce. La gente è il giorno in cui è stato licenziato. Un errore in una produzione di queste dimensioni è imperdonabile.
Quando siamo in tour con il gruppo dice, di incanalare le nostre energie prima di salire sul palco. E nessuno si è rifiutato di pregare. Dopo il concerto e per motivi di sicurezza, Michael scompare e non lo vediamo tornare a meno che non andiamo in un parco di divertimenti tutti insieme. In altre parole, se si fosse in amore, noi non scopriamo (chiesto se lui è innamorato di qualcuno).
Permettetemi di suonare a modo mio. Anche io suono da solista come lo stesso Van Halen identico anche infernale (di buono). Michele mi dice sempre di "farmi fuori" sul palco ed essere il più selvaggia possibile. So che gli sarebbe piaciuto che fosse stata di più, ma non così facile da suonare e agire come un pazzo, allo stesso tempo. Non è come nel tour precedente, con "Dirty Diana" dove mi perseguita e che era completamente impossibile per me controllare il suono in quanto l'accoppiamento varia da posizione.

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Il 6 Luglio 1997, Michael Jackson incantava i 70.000 spettatori dell'Olympic Stadium con il secondo e ultimo concerto a Monaco di Baviera del suo gigantesco HIStory World Tour.
Interamente ripresa con telecamere in HD, questa tappa sarebbe dovuta essere distribuita in DVD e VHS. Un progetto che però non vide mai la luce, in quanto Jackson non gradì né il montaggio, né le sue stesse performance.
In particolare, soffrendo in quel periodo di laringite, il Re del Pop non rimase soddisfatto della propria resa vocale in quei pezzi cantati interamente dal vivo.
Nonostante ciò, lo show del 6 luglio fu successivamente trasmesso, nel 1997, dal canale pubblico tedesco ZDF, ed è attualmente disponibile su Youtube.
..il mio tutto😘



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TOM MESEREAU...una delle poche persone "vere" che hai avuto vicino Michael, noi non lo dimenticheremo mai!!




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Non abbiate paura della bontà e della tenerezza.
Liberati da tutto ciò che hai, esci fuori e parla alla notte, alle stelle, alla strada lungo cui cammini. Sentirai parlare te stesso e nient’altro potrà disturbarti dal tuo colloquiarti. Liberati e vedrai come le cose acquistano una forma diversa, un colore diverso, e un profumo che saprà scavarti l’anima e darti la forza di vivere tutto quello che non credevi ci fosse.
Il mio cuore non ama un giorno si e l’altro no. Quando amo ci metto anche l’anima. Lottare e rischiare anche a costo di “giocarsi” tutto è l’unico modo che conosco per amare.




Nel mio cuore e nella mia mente, resto unito... per pace, amore e tolleranza nel mondo. "
- Michael Jackson 🌏✌❤




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