venerdì 3 febbraio 2023

20.MICHAEL JACKSON INTERVISTE RACCONTI TESTIMONIANZE E ALTRO


 https://www.facebook.com/100000766595862/videos/596806048930665?idorvanity=214903458635857



Michael Jackson in the studio making "Can't Let Her Get Away"

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NEW RARE footage of Michael Jackson recording "Stranger in Moscow"
These frames show a recording of a moment from the song "Stranger In Moscow", where Michael, according to the script, walking through the gloomy streets of Moscow, is called by a child, shouting "Привет, Майкл"(eng. "Hey, Michael") to him.



Jafaar Jackson , nipote di Michael Jackson, è stato scelto per interpretare il ruolo di Michael nel nuovo film che dovrebbe uscire l’anno prossimo. Speriamo sia un buon inizio, ma io resto molto scettica



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Alla fine di una lunga tournée mondiale, il cantante scrisse una lettera al cameraman Bill Pecchi, che aveva filmato i suoi concerti: invia tutto il suo amore ai fan e parla del razzismo di cui è stato vittima Bill: una lettera sull’amore universale, nei confronti dell’umanità intera.
1988 Hotel Tokyu Capitol Pecky,
Scrivo poche, pochissime lettere, ma in queste circostanze emozionanti non ho potuto farne a meno. Ci tengo a ringraziarti per gli sforzi che fai per cogliere la magia e l’emozione delle persone da tutto il mondo. Il metodo che utilizzi è, secondo me, molto personale e d’impatto. L’arte di fermare il tempo per preservare un istante che l’occhio nudo non può cogliere, per cogliere una verità spontanea, una verità che si trova nelle profondità dell’eccitazione delle persone, nei loro spiriti. Tutto il resto sarà dimenticato, ma non il video, le generazioni future conosceranno l’entusiasmo che hai saputo cogliere, viaggerà attraverso il tempo. Non sarei del tutto soddisfatto senza sapere con certezza che siete al posto giusto al momento giusto per catturare un crescendo d’emozioni che arriva così velocemente, così spontaneamente. Quel che hai fatto andava bene, ma voglio il meglio: la visuale d’insieme, la causa e l’effetto. Voglio delle riprese ampie sulle reazioni della folla – delle profondità nelle emozioni, un timing. So che possiamo farlo. Il mio sogno e obiettivo è racchiudere la VERITA’. Dovremmo consacrarci a questo. Una persona che ha successo nella vita è quella persona che ha uno scopo solido e che vi si dirige senza deviare mai. È una devozione. Non si raggiunge la perfezione senza una perseveranza feroce. Dimmi soltanto quello di cui hai bisogno per riuscirci. Prendi le cose in mano e dirigi gli altri cameraman. Mi piace lavorare con te, ecco perché ti ho chiesto di venire, avete un carattere dolce che mi sta molto simpatico. Forse guardo il mondo attraverso delle lenti rosa, ma amo tutte le persone del mondo. Ecco perché le storie di razzismo mi disturbano così tanto. Raccontandomi la tua infanzia in Texas mi hai ferito nel cuore e nell’anima. Perché DAVVERO io credo che tutti gli uomini siano stati creati uguali, è quello che mi è stato insegnato, e lo crederò sempre. Semplicemente non riesco a concepire che una persona possa odiarne un’altra a causa del colore della sua pelle. Amo tutte le razze del pianeta terra. I pregiudizi sono figli dell’ignoranza. Veniamo al mondo nudi ed è nudi che lo lasceremo. Ed è un’ottima cosa, perché questo mi ricorda che sotto la camicia sono nudo, qualunque sia il colore della mia pelle. Scusami se rivango il passato, ma in macchina quello che mi hai detto mi ha fatto tenerezza. Sono molto felice che tu sia riuscito a superare l’infanzia. Sono contento che non mi siano mai capitate cose simili. Insegna ai tuoi figli ad amare tutte i popoli alla stessa maniera, so che lo farai. Parlo con tutto il mio cuore quando dico che amo te, te e tutto il resto del mondo, soprattutto i bambini, sono felice che Dio abbia accolto sia me che te. Con tutto il mio affetto, M.J.

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"il processo creativo è un cocktail di istinto abilità,
cultura e inventiva febbrile..
..è quel particolare stato in cui tutto accade velocemente
un miscuglio di coscienza e incoscienza,
di paura e di piacere
un pò come amare,
l'atto fisico di amare
..pensiero in libertà ritrovato in antichi appunti di un diario
sempre vivo
Lella..🥰❤️💞
" Michael imparava in fretta. Era come una spugna, assorbiva tutto. Riusciva a prendere una parte che gli avevo dato e cantarla riportandomela immediatamente; inoltre mi portava anche un verso che era migliore di quello che gli avevo dato. Mi faceva desiderare che anche altri artisti ne fossero capaci. E aveva solo 11 anni. A 12 e 13 anni divenne decisamente spaventoso. A prescindere da quanto bravo lui pensasse che fosse, Michael voleva superarsi, per essere infine il migliore. Non ho mai pensato a Michael come a un bambino. Forse questo è stato il mio errore. Per me, era un completo professionista che si dà il caso fosse giovane e piccolino".
Deke Richards, compositore e produttore Motown.
Traduzione: MJ Thief of Hearts.
Fall Again (Demo) Michael Jackson.



CHIUSO PER IL RE: IL GIORNO IN CUI MICHAEL JACKSON SI DIVERTÌ AL PLAYCENTER
Durante una pausa dalle esibizioni in Brasile nel 1993, la star ha conosciuto e visitato il parco di divertimenti Paulista.
Nel 1993, la star Michael Jackson tornò in Brasile, dopo 19 anni di assenza dalle terre dei "tupiniquins", per completare il programma del tour dell'album Dangerous. L'evento, organizzato direttamente dalla regista Marlene Mattos in collaborazione con la casa di produzione DC7, ha richiamato l'attenzione per le richieste speciali,
degne di una star internazionale.
Solo per riceverlo, la struttura fu sorprendente per le proporzioni della presentazione; le sue attrezzature arrivarono con due giganteschi aerei Antonov An-124 - che all'epoca erano pubblicizzati sui giornali locali come i più grandi aerei da carico del mondo - per un totale di 400 tonnellate di articoli, caricati su 29 carri che sarebbero stati assemblati nello stadio Morumbi.
Inoltre, la visita sarebbe stata caratterizzata dai tour di Michael nello stato di San Paolo, tra cui una tentata visita alla fabbrica di giocattoli Estrela, culminata con l'investimento di un bambino, poi visitato in ospedale dal Re del Pop. Tuttavia, un'altra destinazione potrebbe vantare la presenza del cantante di fama internazionale nelle sue vicinanze.
Il parco divertimenti Playcenter, che all'epoca era uno dei principali parchi di divertimento del Brasile, non solo preparò un solido piano di sicurezza per averlo nel suo vasto spazio di 85 mila m², precedentemente installato a Marginal Tietê, ma ebbe anche richieste da Marlene stessa, come rivelato dal portale UOL.
Michael al Playcenter
Poiché si trattava di un normale giorno di attività, i visitatori furono invitati ad andarsene, con il diritto a un pass extra per rivisitare il posto un altro giorno, in modo da isolare il parco solo per Jackson e alcuni amici che aveva portato dagli Stati Uniti.
Accolti dal proprietario stesso, l'imprenditore Marcelo Gutglas, alcuni fortunati visitatori, che stavano uscendo, hanno avuto la fortuna di trovare Michael in arrivo, e il momento è stato immortalato in una fotografia (presente nella copertina di questo articolo).
Marlene, che all'epoca dirigeva i programmi di Xuxa Meneghel su TV Globo, negoziò comunque l'esclusiva delle immagini per la rete, a patto che fossero registrate lontano dall'idolo. Come illustrato in un servizio dell'emittente televisiva il giorno successivo, il cantante si avventurò sulla barca vichinga, sulle montagne russe Ciclone, su uno slittino e su altre attrazioni, prolungando il regolare orario di apertura del parco.
D'altra parte, la notizia della visita di Michael Jackson si diffuse e una folla di fan si accalco all'ingresso del parco, desiderosa di vedere la star da vicino. Di conseguenza, il team di sicurezza del cantante in Brasile è stato costretto a lasciare il parco ad alta velocità, evitando fotografi e cameraman con l'aiuto della polizia militare.
Qui il video e foto della visita di Michael al parco :


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"Sopravvivere significa vedere le cose come sono realmente e rispondere. Significa essere aperti. Ed ecco cos'è l'innocenza È semplice e fiducioso come un bambino, non giudicante e impegnato in un unico punto di vista ristretto. "
- Michael Jackson.🥰


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Le ragazze sono qualcosa di molto speciale e devi trattarle così.
Michael Jackson




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Il mio amico Michael Jackson/di Franco Zeffirelli

di di Franco Zeffirelli
ROMA (1 luglio) - Avvenne allo stadio Flaminio nel 1988. Organizzammo una festa a casa mia assieme a Quincy Jones, il suo produttore. Invitammo Sofia Loren, che venne con il figlio. E c’erano Arbore, Ramazzotti, Bertolucci... Lui fu sensazionale, gentilissimo, beneducato, per nulla arrogante, un angelo. Indossava la sua uniformetta rossa, era anche innamorato. Non portava ancora i segni delle deturpazioni orrende che i chirurghi gli hanno poi lasciato in faccia. Gli restituii la visita nel 1991, in occasione del matrimonio di Liz, la Taylor, che sposava in abito giallo di Valentino il suo ottavo marito, Larry Fortensky, un oscuro manovale dal quale ha poi divorziato. Ero fra i duecento invitati, compresi i due presidenti Usa Gerald Ford e Ronald Reagan, e Gregory Peck con la moglie, a Neverland, il ranch di Jackson (nella foto con Liz Taylor e Franco Zeffirelli, ndr), che aveva offerto la sua sontuosa dimora, con un parco di piante stupende, al ricevimento di nozze.

Fu fantastico e dolcissimo anche in quel frangente. In un’altra occasione dovevo consegnargli un libro che mi aveva chiesto, e lo facevo con piacere capitai da lui in estate. Era molto caldo, mi dissero se potevo attendere perché Michael riposava ancora. In giardino c’era un sacco di biciclettine, macchinette, giocattoli. Amava stare con i bambini, con dei cuccioletti intorno, ma non ha mai usato loro violenza. Sono state le madri tremende di alcuni, assetate di soldi, a montare storie assurde, coartando i ragazzini perché dicessero certe cose contro Jackson.
era un fenomeno vero. Un talento naturale esploso in tutto il mondo. La sua fine tragica non può non averci colpito. . Michael è stato un bambino dolce e insicuro. E un bambino non meritava questo tragico the end.

::: ZEFFIRELLI SU MICHAEL JACKSON :::

«VITTIMA DI GENTE ASSETATA DI SOLDI »

«Io Michael Jackson l'ho conosciuto bene. Un extraterrestre. Dolcissimo, soave direi. È stato mio ospite quando fece il primo concerto a Roma.
Lui fu sensazionale, gentilissimo, beneducato, per nulla arrogante: un angelo. Indossava la sua uniformetta rossa, era anche innamorato.

Gli restituii la visita nel 1991, in occasione del matrimonio di Liz Taylor. In un'altra occasione dovetti consegnargli un libro che mi aveva chiesto, e lo feci con piacere.

Capitò in estate, faceva molto caldo, e mi dissero se potessi attendere perché Michael riposava ancora.
In giardino c'erano un sacco di biciclettine, macchinette, giocattoli. Amava stare con i bambini, con dei cuccioli intorno, ma non ha mai usato violenza contro di loro.

Sono state le madri tremende di alcuni, assetate di soldi, a montare storie assurde, coartando i ragazzini perché dicessero certe cose contro Jackson.

Lui ha sempre e solo tentato di ricostruire la propria infanzia.
Ha sofferto molto, ma era un fenomeno vero. Un talento naturale esploso in tutto il mondo.

La sua fine tragica non può non averci colpito. Michael è stato un bambino dolce e insicuro. E un bambino non meritava questo tragico "the end"».

- Franco Zeffirelli, regista -

Zeffirelli:

ROMA - L'amicizia tra Elizabeth Taylor e Franco Zeffirelli è iniziata in modo burrascoso nel 1966, in un albergo di Dublino ed proseguita fino alla morte dell'attrice.

L'ultima telefonata una settimana fa. «Liz, purtroppo, ha sofferto molto. Ma sperava di riprendersi.

Mi disse l'ultima volta: "So che dobbiamo andare via tutti, ma mi dispiace perché la mia vita è stata bellissima"». Il regista, che con la Taylor girò La bisbetica domata e Il giovane Toscanini, è provato.

Ma sorride ripensando al primo incontro. «Avevo appuntamento con Richard Burton. Arrivai nella loro suite a Dublino e li trovai in pieno dramma. Pensai a una scenata di gelosia, invece Liz cercava di ammansire uno scoiattolo e Burton era seccato. Mi accompagnò in bagno, trovai l'animale abbarbicato sullo scaldabagno. Gli porsi un piattino di latte, bevve, si calmò. Liz fu entusiasta, nacque un'amicizia grande, vissuta tra i sobbalzi». Del periodo romano, ai tempi di La bisbetica domata, Zeffirelli ricorda: «Liz e Richard amavano Roma, il cibo, il calore della gente.

Lei mi confidò che quello fu il loro periodo più felice. Non erano mondani, ma a lei piaceva andare al Piper ad ascoltare il jazz, mentre lui era refrattario alla musica moderna, adorava Shakespeare. Una sera Robert Kennedy, di passaggio a Roma, lo sfidò a colpi di rime del Bardo. Alla fine Bob recitò quattro versi di un sonetto al rovescio, Burton si dichiarò vinto e Liz passò la serata a consolarlo». Sui celebri litigi, Zeffirelli racconta: «Non battevo ciglio, sapevo che erano finti. Liz e Richard sfogavano su due piedi l'intolleranza reciproca, poi andavano a mangiare o a far l'amore». «Liz - spiega il regista - è stata una donna che ha amato tanto e non è stata ripagata a dovere dai suoi compagni. Con Burton ha avuto un rapporto viscerale e profondo, gli altri matrimoni sono state cazzate. Agguantava il primo che capitava per la voglia di novità, per combattere la noia».

Elizabeth Taylor sapeva essere capricciosa. «Sul set arrivava in ritardo, ma poi era perfetta. A Hollywood la chiamavano "One take Liz": con lei era sempre buono il primo ciak. Poi, certo, aveva vezzi da star: ai tempi di Il giovane Toscanini scese dall'aereo a Bari con 23 valige, non sapevamo dove metterle». Sul rapporto con i paparazzi Zeffirelli racconta: «Liz li combatteva con ogni mezzo. Conosceva i segreti di tutti ed era pronta anche al ricatto per difendersi. Ma quando alle nozze celebrate al ranch di Michael Jackson, un fotografo si paracadutò scatenando la fuga degli ospiti, lei si divertì». «Liz - si commuove il regista - non è mai diventata un'anziana, roba vecchia. E' rimasta la ragazzina prepotente che ha rotto tutte le regole. Nella vita ha fatto tutto, se ne è andata senza rimpianti».

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https://www.facebook.com/notes/2741364949462781/

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"il processo creativo è un cocktail di istinto abilità,
cultura e inventiva febbrile..
..è quel particolare stato in cui tutto accade velocemente
un miscuglio di coscienza e incoscienza,
di paura e di piacere
un pò come amare,
l'atto fisico di amare
..pensiero in libertà ritrovato in antichi appunti di un diario
sempre vivo
Lella..🥰❤️💞

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