Noi che...gli anni '60/'70/'80 li abbiamo vissuti
ogni decennio ha avuto la sua
colonna sonora ideale per tutte le generazioni che sono state protagoniste di un determinato momento storico.
appartenenza..e non si può proprio spiegare!!! i..a me mancano quei momenti, quegli istanti..ogni tanto con mio figlio,23 anni, facciamo chiaccherate ultraorizzontali e verticali, come le chiamo io, per fortuna ho un figlio a cui piace capire mamma, non quanto madre, ma come persona che ha voluto esplorare,confrontarsi e abbracciare pensieri e tanto altro..a volte mi dice mamma io ho ben capito che persona sei, mi racconti la tua storia ogni giorno, nei gesti, nei moniti, nei desideri, dei sogni ma anche nel vissuto e mi affascini perchè sei "una grande". e allora ho capito che quel che ho fatto, apprezzato, condiviso è un grande tesoro
Sono uscita di notte, da sola;
Il sangue giovane che scorreva al di là del mare
Sembrava aver infradiciato le ali del mio spirito –
Duramente sopportavo il mio dolore.
Ma quando ho sollevato la testa
Ho visto Orione, verso est,
Brillare costante come un tempo.
Dalle finestre della casa di mio padre,
Sognando i miei sogni nelle notti d’inverno,
Guardavo Orione quand’ero bambina
Al di sopra delle luci di un’altra città.
Passano gli anni, passano i sogni, passa anche la giovinezza
Il cuore del mondo sotto il peso delle sue guerre si spezza,
Tutto è cambiato, tranne, verso est,
La fedele bellezza delle stelle.
"Lloyd, ma che creatura è quella che vola nella stanza?"
"È un ricordo d’infanzia, sir"
"Ha delle ali di un colore incredibile"
"Voglio prenderlo e tenerlo qui con me, Lloyd"
"Sir, la nostalgia sulle ali dei ricordi si trasforma in malinconia nelle mani di chi
li afferra"
"E allora? La lasciamo libera di andarsene?"
"Direi più libera di tornare, sir"
"I ricordi fanno voli molto strani, Lloyd"
"È ciò che rende il loro ritorno sempre interessante, sir"
Dove sono i bambini che non hanno
l’albero di Natale
con la neve d’argento, i lumini
e i frutti di cioccolata?
Presto, presto, adunata, si va
io so dove sta.
------------------------
"io so dove si trova il mio Albero di Natale..
Buongiorno anime belle
A sud del golfo di Finlandia la notte
vicino al mare brumoso
tra oscure torri gotiche
corazze di cavalieri teutoni
e ciminiere di fabbriche
l’albero di Natale
l’albero di Natale canta
sulla piazza bianca di neve
canzoni dell’Estonia
lunghissimo scintillante
pagliuzzato d’oro
l’albero di Natale
tu sei nella palla di vetro rosso
i tuoi capelli son paglia gialla le ciglia azzurre
sono io che l’ho appesa
mettendotici dentro
il tuo collo bianco è lungo e rotondo
ti ho messa nella palla di vetro rosso
con i miei dubbi
con le mie ansietà con le mie parole
le mie speranze le mie carezze
a tutti gli alberi di Natale a tutti gli alberi
a tutti i balconi le finestre i chiodi le nostalgie
ho appeso la palla di vetro rosso.
- Di che ti occupi?
- Sono un seasonal project manager specializzato in lights and balls placement.
- Sarebbe?
- Faccio l'albero di Natale.
Tanto tempo fa, un vecchio stregone era alla ricerca di un luogo in cui stabilirsi. Viaggiò fino ai confini del mondo, dove scoprì il paese di Chissàdove. Un posto magnifico, racchiuso da valli innevate e laghi dove si specchiavano gli arcobaleni. Incantato dalla bellezza di quel paesaggio, lo stregone non ebbe dubbi, avrebbe costruito il suo castello proprio lì. Gli abitanti lo accolsero con ospitalità, egli infatti era un uomo buono e usava i suoi poteri per guarire i malati e aiutare chiunque fosse in difficoltà. Si innamorò e si sposò con una giovane donna che presto aspettò un bambino.
Un giorno però una strega malvagia arrivò a Chissàdove, intimando allo stregone di andarsene perché quello sarebbe stato il luogo dove avrebbe edificato la sua orribile dimora. Lo stregone preoccupato, abbracciò sua moglie e le disse «Sono vecchio e stanco per fronteggiare la strega e una guerra devasterebbe questo luogo splendido. Voglio che lo porti con te e che lo mostrerai a nostro figlio così come lo vediamo noi adesso, in modo che sappia, un giorno, da dove proviene».
Detto questo, con un incantesimo rimpicciolì ogni cosa e racchiuse il castello, le valli e i laghi dentro una palla di vetro. Chissàdove scomparì e la donna si stabilì in un altro paese, dove nacque il bambino. Accanto alla culla, sul comodino, la palla di vetro gli teneva sempre compagnia. Al suo interno, la neve sulle valli si era sciolta riempiendola d’acqua e man mano che il bambino cresceva, continuava a giocarci agitandola di tanto in tanto.
Quando fu abbastanza grande, la mamma raccontò la storia della palla al bambino, che per lo stupore, quella notte non riuscì a dormire. Guardò fuori dalla finestra e vide una stella cadente srotolare la sua coda nel cielo. Chiuse gli occhi ed espresse un desiderio «Come vorrei poter entrare nella palla di vetro e visitare il castello e quel paese meraviglioso…».
Quando li riaprì non era più nel suo letto, ma galleggiava nell’acqua piena di fiocchi di neve! Nuotò intorno alle valli, sopra le guglie del castello, e sbirciò dentro le finestre. Poi, scese fino al ponte levatoio e un uomo dalla lunga barba bianca gli aprì il portone. «Figliolo!» esclamò «Finalmente sei arrivato!».
Il bambino corse incontro al padre, abbracciandolo forte «Sei sempre stato qui ad aspettarmi?»
«Certo mio caro, bastava che tu lo desiderassi e io ti avrei fatto entrare!».
Il babbo stregone trascorse tutta la notte insieme al suo bambino, mostrandogli ogni angolo del castello e l’incanto del paese di Chissàdove. Gli raccontò che per salvarlo dalla strega aveva costruito la palla di vetro e che in questo modo sarebbero stati insieme per sempre.
Al mattino quando la mamma entrò nella cameretta lo trovò che si agitava nel letto.
«Mamma! Non crederai mai dove sono stato stanotte! Sono entrato nella palla di vetro e ho incontrato papà! Lui vive lì dentro!».
La mamma lo baciò teneramente «Cucciolo mio, hai sognato».
«No, non era un sogno, ho visitato il castello in ogni sua stanza» e raccontò di cosa avesse visto. La mamma rimase stupita, perché ogni cosa era proprio come se la ricordava, ma il bambino non poteva saperlo perché non era ancora nato. Prese la palla e la agitò, guardando i fiocchi di neve scendere lentamente, posandosi su ogni cosa.
«Sai, a volte le persone che non vediamo più, si mettono in contatto con noi attraverso i sogni. Loro vivono là dove riposa il nostro cuore».
«Mamma, perché non entriamo insieme nella palla? Potremmo rimanerci per sempre!»
«Perché dovremmo dormire per sempre per vivere in un sogno e noi viviamo nella realtà. Occorre stare svegli per scoprire dove si nascondono i sogni meravigliosi. Proprio come quello che hai fatto tu».
Da quel giorno, nella palla continuò a nevicare e ogni volta che il bambino la agitava, un vecchio stregone si affacciava dalla torre del castello, salutandolo.
io amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci dentro per andarci a spasso.
"Secondo te come si può fare durare l'amore, Lloyd?"
"Ricordandosi che è una storia, sir"
"Quindi, Lloyd?"
"Dura di più quando si riesce a leggere anche tra le righe, sir"
"Si devono osservare gli spazi, Lloyd?"
La leggenda delle quattro candele
Le quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente.
Il luogo era talmente silenzioso, che si poteva ascoltare la loro conversazione. La prima diceva:
"Io sono la Pace. Ma gli uomini non riescono a mantenermi: penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi!"
Così fu, e a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente. La seconda disse:
" Io sono la Fede. Purtroppo non servo a nulla, gli uomini non ne vogliono sapere di me e per questo motivo non ha senso che io resti accesa."
Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.
Triste triste, la terza candela, a sua volta disse:
"Io sono l'Amore. Non ho la forza per continuare a rimanere accesa.
Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza. Essi odiano perfino coloro che più li amano, i loro familiari." E senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere.
Inaspettatamente…un bimbo in quel momento entrò nella stanza e vide le tre candele spente.
Impaurito per la semi oscurità, disse:
"Ma cosa fate! Voi dovete rimanere accese, io ho paura del buio!"
E così dicendo scoppiò in lacrime.
Allora la quarta candela impietositasi disse:
"Non temere, non piangere: finché io sarò accesa, potremo sempre
riaccendere le altre tre candele: io sono la Speranza!"
Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime il bimbo prese la candela della speranza e riaccese tutte le altre.
Che non si spenga mai la Speranza dentro il nostro cuore…e che ciascuno di noi possa essere lo strumento, come quel bimbo, capace in ogni momento di riaccendere con la sua Speranza, la Fede, la Pace e l'Amore.
Felicità è un prato in un cielo così immenso che può ospitare infiniti fiori e infinite stelle. Quindi anche noi! Felice Natale
anime belle..e pensieri felici
“La vigilia di Natale mi troverà, dove risplende la luce dell’amore. Sarò a casa per Natale, anche solo nei miei sogni.”
“Il Natale non è una data. È uno stato d’animo!”
auguri a tutti..
..la mia "scala per il paradiso"
..my "stairway to heaven"
"Sir, ha già scritto la lettera a Babbo Natale?"
"Lloyd, Babbo Natale non esiste"
"Ma esiste ciò che gli potrebbe scrivere, sir"
"Questo non vuol dire che a Natale riceverò quello che ho chiesto"
"Non si preoccupi, sir. Per allora il regalo l'avrà già ricevuto"
"Il coraggio di desiderare, sir"
"Portami carta e penna, Lloyd"
"Con molto piacere, sir"
--------
"L'epifania tutte le feste porta via, Lloyd"
"Solo quelle comandate, sir"
"E questo cosa significa?"
"Che da oggi la felicità sarà del tutto spontanea, sir"
"Meglio, sir. La felicità accade sempre per caso e mai per dovere"
"Se no è falsa felicità, Lloyd?"
"Altrimenti è sincera tristezza,
sir"
La morte ..
arriva silenziosa
ed inaspettata. .
non guarda l' età. .
ne il colore della tua
non guarda se sei ricco
o se sei povero..
lei decide ..
bussa alla tua porta
e dice andiamo
tu provi a
combatterla ..
lei ti guarda
sorride e ti dice :
Non hai capito che
io son la
morte?
É la morte non aspetta!
la morte é la morte!
Su andiamo!
Susan Randall
a tutti i miei pensieri felici (come li chiamo io)
..intanto voglio scusarmi se non sempre rispondo ai vostri amabili saluti e non solo..
mi sento onorata di leggervi e di "sentire" i vostri passi..
poi..
è troppo bello non solo aver amici viandanti e viaggiatori ma
quindi
"Non è abbastanza fare dei passi che un giorno ci porteranno ad uno scopo, ogni passo deve essere lui stesso uno scopo, nello stesso tempo in cui ci porta avanti. Il segreto del primo passo è questo: dominare se stessi e agire senza attendere. Se vuoi fare un passo avanti, devi perdere l'equilibrio per un attimo".
Buongiorno a Voi anime belle
Beati i sognatori, gli idealisti, i teneri. Beati gli ingenui, i grandi che non hanno perso la voglia di sentirsi bambini nell'animo...
( A. Einstein)
Avere la testa tra le nuvole è comodissimo, permette di incontrare solo gente che sa volare.
Le cose
che fai vecchio mio,
possono essere bellissime,
ma ahimè ahimè,
Se non le fai con il cuore
Romanticismo non significa
regalare rose.
Romanticismo significa coltivarle.
(Alda Merini)
Ti faccio spazio dentro di me,
in questo incrocio di sguardi
che riassume milioni di attimi e parole.
Pablo Neruda
Il Flauto e lo Scoiattolo
Nessun posto è bello come casa mia.
- Il Mago di Oz -
Ti faccio spazio dentro di me,
in questo incrocio di sguardi
che riassume milioni di attimi e parole.
Pablo Neruda
E se è tutto un sogno, che importa,
mi piace e voglio continuare a sognare.
Luis Sepulveda
Il Flauto e lo Scoiattolo
𝙃𝙤 𝙖𝙫𝙪𝙩𝙤 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙥𝙚𝙧 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙧𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙖 𝙥𝙞𝙚𝙩𝙧𝙖 𝙣𝙤𝙣 𝙫𝙖 𝙥𝙞𝙚𝙜𝙖𝙩𝙖 𝙖𝙡 𝙫𝙤𝙡𝙚𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙪𝙤𝙢𝙤. 𝙈𝙖 𝙫𝙖 𝙨𝙥𝙤𝙜𝙡𝙞𝙖𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙞𝙤̀ 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙖 𝙤𝙥𝙥𝙧𝙞𝙢𝙚 , 𝙡𝙖 𝙥𝙞𝙚𝙩𝙧𝙖 𝙧𝙚𝙨𝙞𝙨𝙩𝙚 𝙨𝙞 𝙧𝙞𝙗𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙥𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙧𝙚𝙨𝙥𝙞𝙣𝙜𝙚, 𝙖 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙚 𝙖𝙨𝙨𝙚𝙘𝙤𝙣𝙙𝙖 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙡𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖. 𝘼𝙫𝙚𝙫𝙤 𝙫𝙞𝙣𝙩𝙤 𝙡𝙖 𝙢𝙞𝙖 𝙨𝙛𝙞𝙙𝙖: 𝙘𝙤𝙣 𝙡𝙚 𝙢𝙞𝙚 𝙨𝙤𝙡𝙚 𝙢𝙖𝙣𝙞 𝙚𝙙 𝙪𝙣 𝙩𝙧𝙖𝙥𝙖𝙣𝙤 𝙖𝙙 𝙖𝙧𝙘𝙤 𝙖𝙫𝙚𝙫𝙤 𝙚𝙨𝙩𝙧𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙖𝙡 𝙢𝙖𝙧𝙢𝙤 𝙡𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙚𝙩𝙚𝙧𝙣𝙖.
𝙈𝙞𝙘𝙝𝙚𝙡𝙖𝙣𝙜𝙚𝙡𝙤 𝘽𝙪𝙤𝙣𝙖𝙧𝙧𝙤𝙩𝙞
𝘽𝙚𝙡𝙡𝙚𝙯𝙯𝙖 𝙚̀ 𝙫𝙚𝙧𝙞𝙩𝙖̀, 𝙫𝙚𝙧𝙞𝙩𝙖̀ 𝙚̀ 𝙗𝙚𝙡𝙡𝙚𝙯𝙯𝙖. 𝙌𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙚̀ 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙞𝙤̀ 𝙘𝙝𝙚 𝙖𝙡 𝙢𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙨𝙖𝙥𝙚𝙩𝙚, 𝙚 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙞𝙤̀ 𝙘𝙝𝙚 𝙤𝙘𝙘𝙤𝙧𝙧𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙖𝙥𝙥𝙞𝙖𝙩𝙚.
I have had a lifetime to understand that stone is not to be bent to the will of man. But it must be stripped of all that oppresses it , stone resists often rejects, sometimes panders like life. I had won my challenge: with just my hands and an arched drill I had extracted eternal life from marble.
Michelangelo Buonarroti
Beauty is truth, truth is beauty. That is all the world knows, and all you need to know.
Il mito di Antigone ci parla dell’importanza di comprendere e ascoltare l’altro.
La tragedia ha inizio quando Creonte, Re di Tebe, ordina di lasciare insepolto il cadavere di Polinice (Polinice aveva tradito la sua patria). Sua sorella Antigone però infrange il decreto. Scoperta, viene arrestata e quando viene condotta dal Re suo zio, afferma che la sepoltura di un cadavere è un rito voluto dagli dei, potenze superiori a Creonte. Il re reagisce furiosamente e la condanna a vivere il resto dei suoi giorni imprigionata in una grotta. In seguito alle profezie dell'indovino Tiresia e alle suppliche dei famigliari, Creonte decide di liberarla, ma è troppo tardi: Antigone si è impiccata. Questo porta al suicidio suo figlio,(promesso sposo di Antigone), lasciando Creonte solo a maledire la propria intransigenza.
Creonte è il difensore delle legge, Antigone invece è mossa dalla pietas, dal rispetto dei legami di sangue e dei valori familiari. Agisce seguendo la propria coscienza, che è più forte dei divieti del Potere. Entrambi, sia Creonte sia Antigone esprimono due concezioni egualmente legittime e al tempo stesso inconciliabili. Ma Creonte è una figura negativa, incarna l’intransigenza, l’inflessibilita della Legge che non ammette eccezioni, che invece di farsi serva dell’uomo, ambisce a fare dell’uomo un servo.
Antigone è la tragedia del “confronto negato”. Creonte ed Antigone si fanno portatori di due posizioni irriducibili, non riescono a trovare un terreno d’incontro, a dialogare, e la loro incapacità di comprendere e di ascoltare il punto di vista dell’atro innesca la tragedia.
L’Antigone ci spinge anche domandarci: come dobbiamo agire? Obbedendo ciecamente alle leggi o agendo secondo coscienza, seguendo il nostro cuore? È un conflitto ancora insanabile tra ciò che sentiamo giusto e ciò che ci viene imposto, un amletico braccio di ferro tra l’individuo e la società.
Se l'aria mi raccontasse di te
vorrei perdermi per sempre
nel vento.
Lì ascolterei le tue parole e i
tuoi sospiri.
e al calore del tuo cuore._
Eugenio Montale
------------------
"Possibile che l'amore finisca come un fulmine a ciel sereno, Lloyd?"
"È per questo motivo che i marinai parlavano alle tempeste, sir"
"Per non farle arrivare, Lloyd?"
"Capire le tempeste non basta a evitarle, Lloyd"
"Ma a volte aiuta a mettere in salvo la nave, sir"
"Non smettiamo di parlare, Lloyd"
"E cerchiamo di non aver paura del maltempo, sir"
Vita con Lloyd-
"Cosa abbiamo in menù oggi, Lloyd?"
"La cuoca propone delle buone notizie con riduzione di malumore, sir"
"Una vera rarità, Lloyd. Chissà quanto ci sono costate"
"Giusto il tempo di andare a cercarle lontano dai luoghi comuni, sir"
"Direi più numerosi passi avanti, sir"
"Molto saggio, Lloyd"
"Grazie mille... sir"
Non esistevano smartphone, nemmeno i cellulari.
I più fortunati avevano un walkman e una scorta di batterie per affrontare il viaggio verso il mare.
Si parlava, ci si guardava negli occhi e si condivideva queste poltroncine, bollenti d'estate.Non c'era aria condizionata ma alla vista del mare si aprivano i finestrini, per respirare aria mista all'odore di ferro delle rotaie.
"La prossima stazione è la nostra".
Un ultimo saluto ai compagni di viaggio, per non rivederli mai più, o chissà.
---------------------------
..il mio volere..
volere è potere..
quello di sognare
Lella..
---------------------
L'intera idea della musica, fin dall'inizio dei tempi, era che le persone fossero felici. ....
Nessun commento:
Posta un commento