≤ LED ZEPPELIN II fu il disco più venduto negli USA quell'anno, scalzando ABBEY ROAD dal n.1 e impedendo a LET IT BLEED degli Stones di arrivare in vetta≥.
Buongiorno.
Riff acuminati come un arpione. Grida demoniache che si levano come fuochi fatui per le colline devastate dalle vostre menti sconvolte. Tamburi voodoo e bassi tribali che fanno ribollire il sangue come se eruttasse dalla vostra anima già morta. Esatto, parliamo dell'esplosione apocalittica che costituisce il secondo disco dei LED ZEPPELIN, nato da folli avventure per le strade ancora selvagge dell'America, in un tempo, 1969, in cui Charles Manson uccideva per il puro gusto di farlo e gli uomini camminavano sulla luna. Un'epoca in cui Woodstock si poneva delle domande, e Altamont era appena dietro l'angolo. Un tempo in cui i Led Zeppelin diventavano il più grandioso gruppo rock di tutti i tempi, zigzagando da Costa a costa, e al contempo registrando quello che per i fan più incalliti rimane il migliore, sicuramente il più pesante, disco che il gruppo abbia mai pubblicato a suo nome.
Alla fine di maggio, con il loro primo disco al n.10 in classifica, il gruppo terminò il suo primo tour USA con due serate soldi out al Fillimore East di New York city. Recensendo il concerto, ≤ Variety≥, scrisse che ≤ l'ossessione del gruppo per la potenza, il volume sonoro e il melodramma in scena...........lo porta a rinunciare alla musica in favore della Bruta Energia che soddisfa il suo pubblico, prevalentemente giovane". Dopo il secondo concerto, la Atlantic Records organizzò un party in loro onore al Plaza, dove gli fu consegnato il primo disco d'oro per LED ZEPPELIN. In quella stessa occasione, Jimmy Page fu informato che era tempo di smettere di cincischiare e di completare il secondo disco, dato che l'etichetta voleva un successo a tempo di record. Pronto all'appello, Jimmy ordinò al gruppo di tornare in studio subito dopo il party. La musica si sta a evolvendo a rotta di collo anche sul palco, con molte delle jam spontanee del loro primo tour USA che prendevano vita, tramutandosi in canzoni ben definite, Whola Lotta Love, che era emersa all'inizio del tour come parte di un'improvvisazione più estesa durante l'esecuzione di As Long As I Have You; l'ipnotica What Is And What Should Never Be e un rock'n'roll più breve e pulsante intitolato Ramble On. I tour americani ormai seguivano una routine consolidata: Clive Coulson supervisionava la parte logistica. Richard Cole " intratteneva" il gruppo, un eufemismo che gli procurava alcol e droghe, e gli portava le groupie più disponibili. Il loro modo di porsi poteva creare situazioni complicate, soprattutto per Plant, che aveva l'abitudine di andare in giro a piedi nudi con i capelli che gli arrivavano fin sulla schiena. Chiunque non tollerasse la vista di un Hippie palesemente fatto, gli sputava addosso, gli urlava contro insulti e più in generale lo bullinzava. A Chicago prima di un concerto nel già stracolmo Kinetic Circus, il manager degli Zeppelin, Peter Grant, scopri che il gestore del locale vendeva altri biglietti sul retro e intascava soldi. Lui e Cole lo afferrarono e lo costrinsero a tirar fuori il grano. Poi gli perquisirono l'ufficio e trovarono pacchi di biglietti falsi. Grant c'era già passato e non potevi fregarlo. Se Dio esisteva, Grant era l'araldo della giusta ira.
Composto da materiale basato su idee nate nelle stanze d'albergo, lavorate nel corso dei soundtrack e messe alla prova nelle improvvisazioni live. LED ZEPPELIN II (come Page aveva già deciso di sarebbe chiamato) sarebbe divenuto il disco anni 70 on the Road per eccellenza, pieno della folle esuberanza di un gruppo capace di cogliere un groove che ha distanza di cinquant'anni crepita ancora di pura energia. E anche se fu prodotto in una miriade di luoghi diversi, il sound ottenuto aveva una qualità tridimensionale mai raggiunta prima si disco, impresa ancora più considerevole, se si pensa al modo folle in cui il gruppo si accinse alla sua realizzazione. Il tecnico del suono di tutte le sessioni, l'americano Eddie Kramer, che l'anno prima aveva lavorato con Hendrix su ELECTRIC LADYLAND, ricordava le registrazioni " da battaglia" inn ogni studio in cui si era trovato. Alcuni degli assoli di Jimmy, disse,furono registrati nel corridoio. I risultati finali furono mixati in soli due giorni negli studi A&R di New York" usando la consolle più primitiva che possiate immaginare"." Era tutto sparso , certe cose furono fatte a Londra, anche per strada, avevano un furgone pieno zeppo di nastri " ricorda Kramer. " Ricevetti una telefonata dal loro ufficio a New York: ' i ragazzi sono in città e vogliono sapere se ti andrebbe di aiutarli a mettere insieme questo disco". L'obiettivo era la sinestesia", disse Page:" Creare immagini con il suono ,". Erano solo a metà di quello che sarebbe stato l'anno più indaffarato delle loro vite, e il volo dello Zeppelin era appena iniziato. Il 13 luglio, a New York, si esibirono in un'altro concerto da headliner, per lo Schaefer Music Bowl a Flushing Meadow.
La rivista ≤ Cashbox≥ ne fece una recensione entusiastica, descrivendo Plant come ≤ un candidato perfetto per il ruolo di superstar≥. Ma quello che i 25.000 spettatori avrebbero ricordato sarebbero stati i bis, con una jam monumentale a nove musicisti, con membri degli Zeppelin, del Jeff Beck Group, dei Ten Years After e dei Jethro Tull. Erano nel bel mezzo di una versione dilatata di Jailhouse Rock quando all'improvviso Bonzo si impadronì della batteria e cambiò il ritmo fino a farlo diventare quello di The Stripper, e a quel punto iniziò a strapparsi i vestiti di dosso. Secondo Ric Lee, il batterista dei Ten Years After, "Bohanam era ubriaco e si strappò pantaloni e mutande. La polizia se ne accorse, e io vidi Richard Cole e Peter Grant che la tenevano d'occhio. Le cose stavano per precipitare, e così Peter e Richard corsero sul palco, afferrarono ciascuno un braccio di Bonzo e mentre lo portavano via, tutto quello che potevi vedere era il culo nudo di Bonzo che spariva in lontananza. Ma così riuscirono a fargli rimettere i pantaloni prima che arrivasse la polizia". Ovviamente, spasso e mattane non erano ristretti al palco. Bill Harry, il nuovo addetto stampa londinese del gruppo, che si era unito al tour USA per alcune date, ricordava di essersi ritrovato dopo un concerto in compagnia della coppia inseparabile Bonzo & Ricardo Cole. Dopo aver spaventato il resto dei clienti dell'albergo ballando sui tavoli, " Richard andò al frigo e prese tutte le lattine di birra ficcandole in una sacca. " Torniamo nella stanza di Bonzo". Reggeva la sacca come Babbo Natale. Ci fermammo e demmo un'occhiata al parcheggio. Era in una macchina vedemmo un culo nudo che andava su e giù: era uno del gruppo che se la spassava con una ragazza. Salimmo nella stanza e un dective dell'albergo ci seguì perché avevamo un paio di ragazze. Richard gli allungò un po' di soldi e lui se ne andò. Entrammo nella stanza e uno dei ragazzi disse qualcosa a una delle ragazze e poi le vomitò addosso".
Il disco fu pubblicato nell'ottobre del 1969 e si può dire che il vero rock degli anni 70 nacque con LED ZEPPELIN II tre mesi prima che il decennio iniziasse. I preordini erano circa mezzo milione di copie e fu il disco più venduto di quell'anno negli USA, scalzando ABBEY ROAD dei Beatles e tenendo LET IT BLEED degli Stones lontano dalla vetta. Nel corso del terzo tour USA, sempre nel 69, accadde il famoso" incidente del dentice rosso", dopo la loro apparizione al Seattle Pop Festival nel giugno di quell'anno. Incidente che, come dirà in seguito il batterista dei Vanilla Fudge, Carmine Appice, coinvolse una groupie e un dentice rosso americano." Era solo per divertirsi. Quella era la mia groupie. L'avevo trovata io, avevamo un giorno libero e voleva apparire nel film con noi". O, come in seguito disse Plant:" Quando si parla di queste cose la gente scorda sempre che noi ci divertiramo come scemi. Eravamo solo quattro solo quattro ragazzi che si divertivano. La cosa che ricordo di più di quei tempi sono le risate che ci facevamo". Un festival in cui non furono presenti quell'estate fu il leggendario Woodstock, che si svolse davanti a circa 500.000 spettatori nella tenuta di Max Yasgur vicino a Bethel, Stato di New York, dalla mattina di venerdì 15 agosto fino alle prime ore lunedì 18 agosto. In origine, era stato annunciato che gli Zeppelin sarebbero apparsi la notte del 16 agosto, assieme al Jeff Beck Group. In realtà nessuna delle due band si presentò. Perché Grant abbia deciso di unilateralmente di non far partecipare gli Zeppelin non è mai stato chiarito. I membri sopravvvisuti del gruppo sono abbastanza vaghi sull'argomento. Ma no fu una decisione loro. Quasi sicuramente si trattò di soldi. Per uno come Grant, il pensiero di suonare gratis, come erano gli accordi degli artisti per Woodstock, era quasi blasfemo. E anche l'idea che qualcun altro, e non il gruppo, avrebbe tratto profitti da un possibile film e da un disco tratto dal concerto, era qualcosa di impensabile. Avendo invano chiesto assicurazioni che gli Zeppelin avrebbero ricevuto parte dei profitti, pare plausibile che Grant si sia limitato a prendere una decisione strettamente professionale, decidendo di concentrare gli sforzi del gruppo in quel fine settimana in una serie di concerti ben pagati a cavallo del confine col Canada. " A Woodstock saremmo uno dei tanti nomi in cartellone", spiegò Grant." La cosa avrebbe potuto cambiare la percezione del pubblico. Invece, la loro assenza rafforzò l'idea degli Zeppelin come i perfetti outsider". " Quel periodo fu per noi fondamentale" ricorderà Plant." Tempi frenetici in cui la musica era davvero alternativa. Spesso ci ritrovavamo in controtendenza rispetto alle mode del momento, senza nemmeno renderci conto di aver fatto qualcosa di speciale. Quando suonavamo, ci sentivamo davvero come se vivessimo in universo parallelo, lontano da tutto il resto, compreso il mondo del rock a noi contemporaneo".
Pubblicato in UK dieci giorni dopo che negli USA con effetti molto simili, LED ZEPPELIN II iniziò una permanenza ininterrotta di 138 settimane in classifica, arrivando al n.1 nel febbraio 1970. Nel giro di sei mesi aveva venduto quasi cinque milioni di copie in tutto il mondo. Nell'ottobre del 1969 la band iniziò anche il suo quarto tour USA, con una serie di show epocali alla Carnegie hall of New York, i primi concerti rock da quando, cinque anni prima, la Carnegie aveva bandito gli Stones dopo un'esibizione degenerata in tumulti incontrollabili. Ovviamente, si era aperto un nuovo capitolo." Le nostre vite cambiarono, soprattutto la mia è quella di Bonzo", mi disse una volta Plant. " Fu un cambiamento talmente profondo e improvviso che non eravamo sicuri di saperlo gestire. Bonzo viveva ancora in un appartamento in affitto a Doudley e aveva una Rolls Royce parcheggiata davanti casa. Un giorno qualcuno tentò di scassinarla, e lui non riusciva a capire perché". Chris Welch, che aveva seguito i concerti alla Carnegie Hall per il ≤ Melody Maker≥, ricordava che " tutti i musicisti che si trovavano a New York, erano nel backstage durante i concerti, ai lati del palco. Ricordo anche il pubblico. Era la prima volta che vedevo il pubblico di New York, e non riuscivo a credere quanto fosse rumoroso e scatenato. Quando il gruppo entrò in scena, la gente impazzì, letteralmente". Dopo non ci furono party," solo un sacco di bevute in albergo". Anche se ricorda che qualcuno, gli sembra Jimmy, visto"era l'unico che conoscevo davvero in quel momento", a notte fonda si fece venire delle prostitute armate di fruste nella sua camera d'albergo. " La mattina dopo a colazione ridacchiavano, sbirciando la mia reazione. Ma io non gli diedi corda. Però ero abbastanza scioccato". Le recensioni di LED ZEPPELIN II furono positive. In Inghilterra, ≤ Time Out≥ lodo' il disco per essere " molto più rilassato del primo", aggiungendo che " valeva la pena comprarlo anche solo per la voce torturata di Plant e la chitarra di Page, che a volte suona inquietante come le gomme che stridono sull'asfalto prima di uno scontro". ≤ Disc & Music Echo≥ sottolineò che è " difficile catturare su disco l'energia del palco, ma LED ZEPPELIN II ci arriva vicinissimo.
Perfino ≤ Rolling Stone≥, che aveva bocciato il primo disco, lo approvò definendolo " un cazzutissimo campione del mondo dei pesi massimi dei dischi". Ma fu subito chiaro che john Mendelssohn di ,≤ Rolling Stone≥( ancora lui) faticava a prenderli sul serio: aggiunse infatti che aveva ascoltato il disco " sballato da un'erbetta vietnamita bella tosta...... mescalina, Romilar, novocaina e altre piacevolezze, e anche così rimaneva uno sballo come prima". Alla resa dei conti, il messaggio era sempre lo stesso: due anni prima i Beatles avevano cantato in modo angelico che tutto ciò di cui avevamo bisogno era l'amore, ed ecco qui questi bruti degli Zeppelin che minacciavano di dare ogni centimetro del loro " amore" a chiunque gli capitasse a tiro. Il contrasto non poteva essere più netto. Fortunatamente per il gruppo, l'entusiasmo dei fan non era per nulla toccato da simili categorizzazioni. Elementare a livello sublime, la musica di LED ZEPPELIN II sfidava ogni analisi, impermeabile alle critiche tanto quanto il suono di un applauso in una notte buia e tempestosa. Conosciuto dai fan come il brown bomber, per la sua copertina color seppia ( quasi uguale a quella del primo, con una silhouette- Zeppelin leggermente diversa), per restare coerenti con la frenesia con cui il disco era stato registrato, al designer David Juniper furono concessi solo pochi giorni per farsi venire un'idea " interessante" , e lui ebbe l'intuizione di lavorare su una foto d'epoca della divisione Jasta della Luftwaffe tedesca, quella che aveva pilotato gli Zeppelin che avevano bombardato la Gran Bretagna nella prima guerra mondiale. L'intervento finale fu tagliare i volti dei membri del gruppo da immagini promozionali già note e incollarle su quelle di quattro piloti. Page suggerì a Juniper di usare i volti di Grant, Cole e Blind Willie Johnson incollandoli su altri quattro piloti, come anche quello dell'attrice bionda Glynis Johns, che aveva interpretato il ruolo della mamma nel film Mary Poppins. Si pensa che fosse uno scherzo di Page diretto al tecnico del suono Glyn Johns, che non aveva lavorato sul disco, mentre invece l'aveva fatto suo fratello minore Andy. Altri invece ritengono che la cosa possa avere a che fare col fatto che i libri della serie Mary Poppins della scrittrice P.L. Traversa mescolavano la fantasia con eventi magici avvenuti nella vita reale come oggetti inanimati che prendevano vita. Ma nessuna delle due tesi regge.
La cosa che rimane ancora più misteriosa e che i primi piani delle foto per la copertina, forniteci da Juniper ognuno con il nome abbinato, non assomigliano affatto a chi dovrebbero essere, sicuramente non Cole o Grant, mentre ci dice oggi Juniper che il volto di Blind Willie Johnson in realtà dovrebbe essere quello di Miles Davis, anche se nemmeno in questo caso c'è somiglianza. Come a rimarcare ancora di più l'autostima del gruppo, l'interno della copertina gatefold originale (" fu una mia idea", ci dice oggi Juniper) si apriva a mostrare uno Zeppelin/ aeronave dorato che aleggiava sopra una sorta di mausoleo greco, al di sotto del quale si vedono quattro colonne/ lapidi/ barre, ognuna contrassegnata dal nome di un membro del gruppo. Anche in questo caso, il significato non è mai stato chiarito, anche se il tema di un'ascensione spirituale sembra palese, l'idea che una fusione tra religione e scienza sia il prossimo e necessario passo evolutivo per andare oltre la condizione " naturale" dell'uomo e raggiungere l'immortalità. Il tutto con richiami alla piramide sormontata dal sole ( temi simili si vedono anche nel sigillo massonico nella banconota da un dollaro (USA). Ovviamente, tutto questo si fan più sfegatati del disco poteva benissimo sfuggire. La copertina interna al massimo poteva essere vista come un aiuto per rollarsi le canne. Il resto erano solo dei bei disegnini......
Riff acuminati come un arpione. Grida demoniache che si levano come fuochi fatui per le colline devastate delle vostre menti sconvolte. Tamburi voodoo e bassi tribali che fanno ribollire il sangue come se eruttasse dalla vostra anima già morta. Esatto, parliamo dell'esplosione apocalittica che costituisce il secondo disco dei Led Zeppelin, nato da folli avventure per le strade ancora selvagge dell'America, in un tempo, il 1969, in cui Charles Manson uccideva per il puro gusto di farlo e gli uomini camminavano sulla luna. Un'epoca in cui Woodstock si poneva delle domande, e Altamont era appena dietro l'angolo. Un tempo in cui i Led Zeppelin diventavano il più grandioso gruppo rock di tutti i tempi, zigzagando da Costa a costa, e al contempo registrando quello che per i fan più incalliti rimane il migliore, sicuramente il più pesante, disco che il gruppo abbia mai pubblicato a suo nome. Alla fine di maggio, con il loro primo disco al n.10 in classifica, il gruppo terminò il suo primo tour USA con due serate sold out al Filmore East di New York city. Recensendo il concerto, ≤ Variety ≥ scisse che " l'ossessione del gruppo per la potenza, il volume sonoro e il melodramma in scena........lo porta a rinunciare alla musica in favore della bruta energia che soddisfa il suo pubblico, prevalentemente giovane".
Dopo il secondo concerto, la Atlantic Records organizzò un party in loro onore al Plaza, dove gli fu consegnato il primo disco d'oro per LED ZEPPELIN. In quella stessa occasione, Jimmy Page fu informato che era tempo di smettere di cincischiare e di completare il secondo disco, dato che l'etichetta voleva un successore a tempo di record. Pronto all'appello, Jimmy ordinò al gruppo di tornare in studio subito dopo il party. La musica si stava evolvendo a rotta di collo anche sul palco, con molte delle jam spontanee del loro primo tour USA che prendevano vita, tramutandosi in canzoni ben definite, Whole Lotta Love, che era emersa all'inizio del tour come parte di un'improvvisazione più estesa durante l'esecuzione di As Long As I Have You; l'ipnotica What Is And What Should Never Be e un rock'n'roll più breve e pulsante intitolato Ramble On. I tour americani ormai seguivano una routine consolidata: Clive Coulson supervisionava la parte logistica. Richard Cole " intratteneva " il gruppo, un eufemismo per dire che gli procurava alcool e droghe, e gli portava le groupie più disponibili. Il loro modo di porsi poteva creare situazioni complicate, soprattutto per Plant, che aveva ancora l'abitudine di andare in giro a piedi nudi con i capelli che gli arrivavano fin sulla schiena. Chiunque non tollerasse la vista in un hippie palesemente strafatto, gli sputava addosso, gli urlava contro insulti e più in generale lo bullizzava. A Chicago, prima di un concerto nel già colmo Kinetic Circus, il manager degli Zeppelin, Peter Grant, scoprì che il gestore del locale vendeva altri biglietti sul retro e intascava i soldi. Lui e Cole lo afferrarono e lo constrinsero a tirar fuori il grano. Poi gli perquisirono l'ufficio e trovarono pacchi di biglietti falsi. Grant c'era già passato e non potevi fregarlo. Se Dio esisteva, Grant era l'araldo della sua giusta ira. Gli Zeppelin non si facevano notare solo per la musica. Ann Wilson, in seguito co-fondatrice degli Heart, andò assieme alla sorella Nancy e vedere gli Zeppelin al Greenlake Aquiatheater di Seattle. " Il livello di arrapamento nelle ragazze più grandi in mezzo al pubblico ci aprì gli occhi", ricordava con un sorriso. " Non era uno dei soliti concerti tipo Three Dog Night".
Led Zeppelin Il.
Per il 25enne Jimmy Page, già abituato alla vita On The Road in America sin dagli anni degli Yardbirds, non c'era nulla di nuovo, tipo travestire Bonzo da cameriere e presentare un menù con nomi e foto di giovani ragazze più che disponibili. Ma le groupie non stavano solo a New York o Los Angeles. " C'era un bel gruppo", ricordava Plant con un sorriso, " Miss Murphy, the Butter Queen, Little Rock Connie dell'Arkansas. Qualcuna è ancora in giro, ma ora sono tutte maestre o avvocatesse". Nella Los Angeles del 1969 non esisteva groupie più famosa o ricercata di Pamela Ann Miller, alias Miss Pamela, alias Pamela Des Barresi ( come divenne più nota a metà degli anni settanta, dopo aver sposato il cantante rock Michel Des Barresi). Miss P " era troppo romantica per una semplice sveltina". Se stava con te, era " per tutto il tour, o almeno per tutte le date in città". Essendo andata a vedere gli Zeppelin la prima volta al Whisky a Go Go di LA, Miss Pamela, che era venuta con l'amica Miss Mercy, pensò che Page, col suo completo di velluto rosa, sembrasse fragile e indifeso " come Sarah Bernhardt". Alla fine del concerto, ricordava che Jimmy era crollato sul palco ed era stato portato via da due roadie. " Uno dei quali si fermò per raccogliere le pantofole di velluto rosso sgargiante di Jimmy". Dopo il concerto fu organizzato un party per il gruppo in quello che era all'epoca il posto più esclusivo di Los Angeles, un locale chiamato Thee Charming Experience, dove Miss Pamela vide gli Zeppelin " divertirsi al tavolo più in ombra della sala". Vide Richard Cole" portare in giro una ragazza giovane reggendola a testa in giù, con i piedi che sbattevano in aria e le mutandine roteanti attorno a una caviglia. Cole aveva la faccia sepolta fra le sue cosce, e lei si reggeva alle sue ginocchia per non cadere, la bocca scarlatta spalancata in un grido che nessuno poteva udire. Era difficile dire se la tipa stesse provando piacere o se stesse vivendo un incubo. Qualcun altro stava scopando sul tavolo". Pamela non riusciva a staccare gli occhi da Jimmy, che " sedeva quasi in disparte, osservando la scena, come se l'avesse già pensata: supervisore, creatore, una rockstar impassibilmente affascinante". Disgustata, se ne andò. Ma era stata notata, e quando il gruppo tornò a Los Angeles, Page mandò Cole a cercarla.........." Non erano solo loro", disse Pamela. " Gli Who facevano le stesse cose, e anche quelli di Hendrix". Anche se aggiunse: " Gli Zeppelin erano un po' più estremi, a volte diventevano rudi. Le ragazze avrebbero fatto qualsiasi cosa per stargli vicine, e loro se ne approfittavano". Page aveva già una " reputazione pessima" come " rubacuori e donnaiolo abituato a usare frusta e manette, apparentemente in totale contraddizione con il suo volto angelico e da poeta". Ma ciò non le impedì di diventare la sua " ragazza" a Los Angeles per tutto il resto del 1969. Nei giorni liberi di agosto, Page stava con Pamela, ascoltando di continuo i provini di LED ZEPPELIN II e prendendo " un sacco di appunti". Robert Plant, nel frattempo, passava il suo tempo con una delle amiche di Pamela, Michele Overman.
Dato lo spazio tiranno per adesso mi fermo qui il proseguo della storia la troverete nella prossima puntata. Buona lettura e buona giornata a tutti.
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LED ZEPPELIN II: Registrato nel mezzo di eventi destinati a diventare pura leggenda, il secondo disco dei Zeppelin tramutò gli eredi del rock nei suoi indiscussi sovrani..
Buongiorno, riprendo il filo del discorso interrotto nella precedente puntata.
Composto da materiale basato su idee nate nelle stanze d'albergo, lavorate nel corso dei sound check e messe alla prova nelle bollenti improvvisazioni live, LED ZEPPELIN II ( come Page aveva già deciso si sarebbe chiamato) sarebbe divenuto il disco anni 70 on the Road per eccellenza, pieno della folle esuberanza di un gruppo capace di cogliere un groove che a distanza di 50 anni crepita ancora di pura energia. E anche se fu prodotto in una miriade di luoghi diversi, il sound ottenuto aveva una qualità tridimensionale mai raggiunta prima su disco, impresa ancora più considerevole, se si pensa al modo folle in cui il gruppo si accinse alla sua realizzazione. Il tecnico del suono di tutte le sessioni, l'americano Eddie Kramer, che l'anno prima aveva lavorato con Hendrix su ELECTRIC LADYLAND, ricordava le registrazioni " da battaglia", realizzate in ogni studio in cui si era trovato. Alcuni degli assoli di Jimmy, disse, furono registrati nel corridoio. I risultati finali furono mixati in soli due giorni negli studi A&R di New York, " usando la consolle più primitiva che possiate immaginare". " Era tutto sparso, certe cose furono fatte a Londra, altre per strada, avevano un furgone pieno zeppo di nastri"' ricorda Kramer." Ricevetti una telefonata dal loro ufficio a New York:" I ragazzi sono in città e vogliono sapere se ti andrebbe di aiutarli a mettere assieme questo disco". " L'obiettivo era la sinestesia", disse Page: " Creare immagini con il suono". Erano solo a metà di quello che sarebbe stato l'anno più indaffarato delle loro vite, e il volo dello Zeppelin era appena iniziato.
Il disco fu pubblicato nell'ottobre del 1969 e si può dire che il vero rock degli anni settanta nacque con LED ZEPPELIN II tre mesi prima che il decennio iniziasse. I preordini erano circa mezzo milione di copie e di il disco più venduto di quell'anno negli USA, scalzando dal n.1 ABBEY ROAD dei Beatles e tenendo LET IT BLEED dei Rolling Stones lontano dalla vetta. Nel corso del terzo tour USA, sempre nel 1969, accadde il famoso " incidente del dentice rosso", dopo la loro apparizione al Seattle Pop Festival nel giugno di quell'anno. Incidente che, come dirà in seguito il batterista dei Vanilla Fudge Carmine Appice, coinvolse una groupie e un dentice rosso americano. " Era solo per divertirsi. Quella era la mia groupie. L'avevo trovata io, avevamo un giorno libero e voleva apparire nel film con noi". O come in seguito disse Robert Plant: " Quando parla di queste cose la gente scorda sempre che noi ci divertivamo come scemi. Eravamo solo quattro ragazzi che si divertivano. La cosa che ricordo di più di quei tempi sono le risate che ci facevamo.". Un festival in cui non furono presenti quell'estate fu il leggendario Woodstock, che si svolse davanti a circa 500.000 spettatori nella tenuta di Max Yasgur vicino a Bethel, Stato di New York, dalla mattina di venerdì 15 agosto fino alle prime ore di lunedì 18 agosto. In origine, era stato annunciato che gli Zeppelin sarebbero apparsi la notte del 16 agosto, assieme al Jeff Beck Group. In realtà nessuna delle due band si presentò. Perché Grant abbia deciso unilateralmente di non fare partecipare gli Zeppelin non è stato mai chiarito. I membri sopravvissuti del gruppo sono abbastanza vaghi sull'argomento. Ma non fu una decisione loro. Quasi sicuramente si trattò di soldi. Per uno come Grant, il pensiero di suonare gratis, come erano gli accordi degli artisti per Woodstock, era qualcosa di quasi blasfemo. E anche l'idea che qualcun altro, e non il gruppo, avrebbe tratto profitti da un possibile film e dazun disco tratto dal concerto, era qualcosa di impensabile. Avendo invano chiesto assicurazioni che gli Zeppelin avrebbero ricevuto parte dei profitti, pare plausibile che Grant si sia limitato a prendere una decisione strettamente professionale, decidendo di concentrare gli sforzi del gruppo in quel fine settimana in una serie di concerti ben pagati a cavallo del confine col Canada. " A Woodstock saremmo stati uno dei tanti nomi in cartellone", spiegò Grant. " La cosa avrebbe potuto cambiare la percezione del gruppo da parte del pubblico. Invece, la loro assenza rafforzò l'idea degli Zeppelin come i perfetti outsider". Quel periodo per noi fu fondamentale" , ricorda Plant. " Tempi frenetici in cui la musica era davvero alternativa. Spesso ci ritrovavamo in controtendenza rispetto alle mode del momento, senza nemmeno renderci conto di aver fatto qualcosa di speciale. Quando suonavamo, ci sentivamo davvero come se vivessimo in un universo parallelo, lontano da tutto il resto, compreso il mondo del rock a noi contemporaneo".
Pubblicato in UK dieci giorni dopo che negli USA con effetti molto simili. LED ZEPPELIN II iniziò una permanenza ininterrotta di 138 settimane in classifica, arrivando al n.1 nel febbraio 1970. Nel giro di sei mesi aveva venduto quasi cinque milioni di copie in tutto il mondo. Nell'Ottobre del 69 la band iniziò anche il suo quarto tour USA, con una serie di show epocali alla Carnegie hall of New York, i primi concerti rock da quando, cinque anni prima, la Carnegie aveva bandito i , ROLLING STONES dopo un'esibizione degenerata in tumulti incontrollabili. Ovviamente, si era aperto un nuovo capitolo. " Le nostre vite cambiarono soprattutto la mia e quella di Bonzo", mi disse una volta Plant. " Fu un cambiamento talmente profondo e improvviso che non eravamo sicuri di saperlo gestire. Bonzo viveva ancora in un appartamento in affitto a Doudley e aveva una Rolls-Royce parcheggiata davanti casa. Un giorno qualcuno tentò di scassinarla, e lui non riusciva a capire perché". Chris Welch che aveva seguito i concerti alla Carnegie hall per il ≤ Melody Maker≥, ricordava che " tutti i musicisti che si trovavano a New York, erano nel backstage durante i concerti ai lati del palco. Ricordo anche il pubblico. Era la prima volta che vedevo il pubblico di New York, e non riuscivo a credere quanto fosse rumoroso e scatenato. Quando il gruppo entrò in scena, la gente impazzì, letteralmente". Dopo non ci furono party," solo un sacco di bevute in albergo". Anche se ricorda che qualcuno, gli sembra Jimmy, visto " era l'unico che conoscevo davvero in quel momento", a notte fonda si fece venire delle prostitute armate di fruste nella sua camera d'albergo. " La mattina dopo a colazione ridacchiavano, sbirciando la mia reazione. Ma io non gli diedi corda. Però ero abbastanza scioccato". Le recensioni di II furono positive. In Inghilterra, ≤ Time Out≥ lodo' il disco per essere " molto più rilassato del primo " aggiungendo che " valeva la pena comprarlo", anche solo per la voce torturata di Plant e la chitarra di Page, che a volte suona inquietante come le gomme che stridono sull'asfalto prima di uno scontro". ≤ Disc & Music Echo≥ sottolineò che " è difficile catturare su disco l'energia del palco, ma LED ZEPPELIN II ci arriva vicinissimo. Perfino ≤ Rolling Stone≥ che aveva bocciato il primo disco, lo approvò definendolo " un cazzutissimo campione del mondo dei pesi massimi dei dischi". Ma fu subito chiaro che John Mendelssohn di ≤ Rolling Stone≥ ( ancora lui) faticava a prenderlo sul serio: aggiunge infatti che aveva ascoltato il disco " sballato da un'erbetta vietnamita bella tosta......... mescalina, Romilarl, novocaina e altre piacevolezze, e anche così rimanevo uno sballo come prima".
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La canzone dei Led Zeppelin è resuscitata 30 anni dopo la sua uscita
For Your Life
https://faroutmagazine.co.uk/led-zeppelin-song-resurrected-30-years-later/?fbclid=IwAR1pcWz5G_BkkdABc77nNiY4QDSqo_hoXz2728iibtPrd1ff_xtMwoQJHRI
L’amore e la poesia di Robert Plant..
“Io credo.”
Il nostro destino
Il 25 maggio di quasi trent’anni fa uscì Fate on Nations, opera di un uomo che negli anni ’70, decennio della piena affermazione del rock, era stato il Dio apollineo della sua versione hard: Robert Plant, ex frontman dei grandiosi Led Zeppelin. La sua voce era irriconoscibile e quasi incapace di interpretare i classici dei Led; eppure la canzone di lancio mi spinse a comprare quell’album di inediti, che ascoltai fino allo sfinimento. Mi piacque tanto e mi innamorai di quel singolo: “I believe“.
E solo ora, davvero, capisco perché ad ascoltarla mi commuovevo così tanto, come ancora adesso, in quanto padre:
Questo spirito inquieto fa un lungo viaggio di ritorno a casa
Come il vento, sei libero
Basta un sussurro – ti sento, in modo da parlare con me.
(I believe – 1993)
Oblio
Alla fine degli anni ’70, durante un tour mondiale, Robert Plant apprese della morte del suo bambino di 7 anni, Karac Plant, a causa di una infezione intestinale. Tour interrotto. Silenzio. Forse i Led si sarebbero sciolti.
Tornarono invece con un ultimo album, “In through the out door” contenente la struggente ballata All My Love, scritta da Plant, dedicata al figlio (si dice che riuscì a cantarla per un’unica sessione, tale era il dolore).
Sua la voce che giace dentro
Nostro il fuoco, tutto il calore che possiamo trovare
Lui è una piuma nel vento
Per almeno due decenni, dopo lo scioglimento del gruppo, Robert Plant risalì piano fino a ritornare al vertice dei grandi solisti rock. Una risalita lenta e incerta, fino all’album Fate of Nations.
E con I believe, scopriamo che Robert Plant ancora parla col figlio.
Rinascita
Ecco, tutto qui. Ascoltate le due canzoni (“All my love” e “I Believe”) e leggete i testi, stupendi, vere poesie: noterete la differenza; e forse capirete il miracolo avvenuto nel cuore di un grande artista.
“Fin dall’inizio di questo progetto, intorno al gennaio 1991, subito dopo il tour Manic Nirvana , sapevo cosa avrei fatto: tornare indietro nel mio passato, ascoltando [Moby] Grape , i [Jefferson] Airplane , Tim Hardin , Quicksilver , Traffic e altri artisti di svolta nel rock. Queste persone stavano cercando di dire qualcosa all’ascoltatore, unendo varie tradizioni, con il senso di una ricerca che veniva insinuato e bandito nei loro temi acustici ed elettronici. Sono anche orgoglioso di quello che ho tentato di fare liricamente [sull’album], cercando di raccontare storie vivide che provengono da una ricca tradizione di prosa.” (Robert Plant)
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Led Zeppelin: Whole Lotta Love
Se hai ascoltato i Led Zeppelin registrare questa canzone per la prima volta nel 1969, questo è quello che probabilmente avresti sentito. Le sovraincisioni forniscono sicuramente quei dettagli extra che rendono questa canzone un classico.
If you listened to Led Zeppelin initially record this song in 1969, this is what you probably would've heard. The overdubs definitely provide those extra details that make this song a classic.
Alla resa dei conti il messaggio era sempre lo stesso: due anni prima i Beatles avevano cantato in modo angelico che tutto ciò di cui avevamo bisogno era l'amore, ed ecco qui questi bruti degli Zeppelin che minacciavano di dare ogni centimetro del loro "amore" a chiunque gli capitasse a tiro. Il contrasto non poteva essere più netto. Fortunatamente per il gruppo, l'entusiasmo dei fan non era per nulla toccato da simili banali categorizzazioni. Elementare a un livello sublime, la musica di LED ZEPPELIN II sfidava ogni analisi, impeabile alle critiche tanto quanto il suono di un applauso in una notte buia e tempestosa. Conosciuto dai fan come il Brown Bomber, per la sua copertina color seppia ( quasi uguale a quella del primo, con una silhouette-Zeppelin leggermente diversa), per restare coerenti con la frenesia con cui il disco era stato registrato, al designer David Juniper furono concessi solo pochi giorni per farsi venire un'idea " interessante", e lui ebbe l'intuizione di lavorare su una foto d'epoca della divisione jasta della Luftwaffe tedesca, quella che aveva pilotato gli Zeppelin che avevano bombardato la Gran Bretagna nella Prima guerra mondiale. L'intervento finale fu tagliare i volti dei membri del gruppo da immagini promozionali già note e incollarle su quelle di quattro piloti. Page suggerì a Juniper di usare i volti di Grant, Cole e Blind Willie Johnson incollandoli su altri quattro piloti, come anche quello dell'attrice bionda Glynis Johns, che aveva interpretato il ruolo della mamma nel film Mary Poppins. Si pensa che fosse uno scherzo di Page diretto al tecnico del suono Glynis Johns, che non aveva lavorato sul disco, mentre invece l'aveva fatto suo fratello minore Andy. Altri invece ritengono che la cosa possa avere a che fare col fatto che i libri della serie Mary Poppins della scrittrice P.L. Travers mescolavano la fantasia con eventi magici avvenuti nella vita reale come oggetti inanimati che prendevano vita. Ma nessuna delle due tesi regge. La cosa che rimane ancora più misteriosa è che i primi piani delle foto per la copertina, fornitrici da Juniper ognuno col nome abbinato, non assomigliano affatto a chi dovrebbero essere, sicuramente non Cole o Grant, mentre ci dice oggi Juniper che il volto di ,Blind Willie Johnson in realtà dovrebbe essere quello di Miles Davis, anche se nemmeno in questo caso c'è somiglianza. Come a rimarcare ancora di più l'autostima del gruppo, l'interno della copertina gratefold originale ( " Fu una mia idea" ci dice oggi Juniper) si apriva a mostrare uno Zeppelin/aeronave dorato che aleggiava sopra una sorta di mausoleo greco, al di sotto del quale si vedevono quattro colonne /lapidi/ bare, ognuna contrassegnata dal nome di un membro del gruppo.
Led Zeppelin II.
Registrato nel bel mezzo di eventi destinati a diventare pura leggenda, il secondo disco dei Led Zeppelin tramutò gli eredi del rock nei suoi indiscussi sovrani.
Buongiorno a tutto il gruppo.
Riprendo il filo del discorso interrotto nella precedente puntata.
Anche in questo caso, il significato non è mai stato chiarito, anche se il tema di un'ascensione spirituale sembra palese, l'idea che una fusione tra religione e scienza sia il prossimo e necessario passo evolutivo per andare oltre la condizione " naturale " dell'uomo e raggiungere l'immortalità. Il tutto con richiami alla piramide sormontata dal sole ( temi simili si vedono anche nel sigillo massonico nella banconota da un dollaro (USA). Ovviamente, tutto questo ai fan più sfegatati dal disco poteva benissimo sfuggire. La copertura interna al massimo poteva essere vista come un aiuto per rollarsi le canne. Il resto erano solo bei disegnini.......... Quando, nel gennaio 1970, una versione editata per le radio di WHOLA LOTTA LOVE raggiunse la posizione n.4 della classifica USA dei singoli vendendo circa 900.000 copie, il destino del gruppo era segnato: " Fanculo i critici, è il tempo dei Led Zeppelin. Perfino Beatles e Rolling Stones sembravano vecchi bacucchi. Ovviamente, ciò non impedì a Page di opporsi all'idea di pubblicare il brano come singolo, tagliando oltre un minuto del suo massimo trionfo come produttore, e cioè la sezione mediana intrisa di psichedelica. Ma alla fine, quando alcune stazioni radio AM iniziarono a tagliare il brano per adattarlo al formato radiofonico, con riluttanza accettò il taglio. Come risultato, versioni editate in modo identico arrivarono al n.1 in Germania e Belgio. Ma quando l'Atlantic decise di farlo anche in UK con una versione ufficiale del singolo, da pubblicare in tempo per Natale, Jimmy Page insistette che Grant mettesse il veto, con sommo fastidio del neo-nominato boss londinese della Atlantic, Phil Carson: " Andai a trovare Peter Grant", ricorda Carson, " e cercai di dirgli: " Sto promuovendo dei geni, lo sai, ma se vuoi vendere i dischi, devi pubblicare dei singoli". Alla fine fu lui a convincermi, nel suo solito modo garbato e molto sottile". Alla resa dei conti Page ebbe ragione: grazie alla pubblicità ricavata dall'assenza di un singolo, LED ZEPPELIN II iniziò a vendere alla stessa velocità di un 45 giri, con ordini oscillanti tra le tre e le cinquemila copie al giorno per tutto il periodo Natalizio. Dopo questo, dice Carson, " non ho più potuto dire di no a Peter Grant". Così come negli USA, furono le sovrannaturali esibizioni live degli Zeppelin a spianargli la strada in Inghilterra, non ultima quella alla Royal Albert Hall di Londra il 9 gennaio 1970, il giorno del ventiseiesimo compleanno di Page. Grant aveva organizzato che quel concerto fosse ripreso con uno stile documentaristico d Peter Whitehead e Stanley Dorfman. Il gruppo aveva eseguito oltre 140 concerti negli ultimi 12 mesi, la stragrande maggioranza dei quali negli USA, e ciò si nota nelle riprese, a partire dal rimbombo dei vulcanici tamburi di Bonzo in We're Gonna Groove, ai fuochi d'artificio vocali di Plant, criniera al vento mentre le sue mani suonavano una batteria o una chitarra invisibile, per poi finire all'immenso eppure soffuso basso con cui Jones senza alcuno sforzo teneva tutti ancorati al ritmo base.
Composto da materiale basato su idee nate nelle stanze d'albergo, lavorate nel corso dei suondcheck e messe alla prova nelle bollenti improvvisazioni live, LED ZEPPELIN II ( come Page aveva già deciso si sarebbe chiamato ) sarebbe divenuto il disco anni 70 on the Road per eccellenza, pieno della folle esuberanza di un gruppo capace di cogliere un groove che a distanza di 50 anni crepita, ancora di pura energia. E anche se fu prodotto in una miriade di luoghi diversi, il sound ottenuto aveva una qualità tridimensionale mai raggiunta prima su disco, impresa più considerevole, se si pensa al modo folle in cui il gruppo si accinse alla sua realizzazione. Il tecnico del suono di tutte le sessioni, l'americano Eddie Kramer, che l'anno prima aveva lavorato con Jimi Hendrix su ELECTRIC LADYLAND, ricordava le registrazioni " da battaglia ", realizzate in ogni studio in cui si era trovato. Alcuni degli assoli di Jimmy Page, disse, furono registrati nel corridoio. I risultati finali furono mixati in soli due giorni negli studi A&R di New York, " usando la consolle più primitiva che possiate immaginare". " Era tutto sparso, certe cose furono fatte a Londra, altre per strada, avevano un furgone pieno zeppo di nastri"', ricorda Kramer. " Ricevetti una telefonata dal loro ufficio a New York: " I ragazzi sono in città e vogliono sapere se ti andrebbe di aiutarli a mettere assieme questo disco". L'obiettivo era la sinestesia" , disse Page: " Creare immagini con il suono". Erano solo a metà di quello che sarebbe stato l'anno più indaffarato delle loro vite, e il volo dello Zeppelin era appena iniziato. Il 13 luglio, a New York, si esibirono in un altro concerto da headliner, per lo Schaefer Music Festival che si riteneva nel Singer Bowl a Flushimg Meadow. La rivista ≤ Cashbox≥ ne fece una recensione entusiastica, descrivendo Plant come " un candidato perfetto per il ruolo di superstar".
Riprendo il filo del discorso interrotto nella precedente puntata.
Ma quello che i 25.000 spettatori avrebbero ricordato sarebbero stati i bis, con una jam monumentale a nove musicisti, con membri degli Zeppelin, del Jeff Beck Group, dei Ten years After e dei Jethro Tull. Erano nel bel mezzo di una versione dilatata di Jailhouse Rock quando all'improvviso Bonzo s'impadronì della batteria e cambiò il ritmo fino a farlo diventare quello di The Stripper, e a quel punto iniziò a strapparsi i vestiti di dosso. Secondo Ric Lee, il batterista dei Ten years After, " Bonham era ubriaco e si strappò pantaloni e mutande. La polizia se ne accorse, e io vidi Richard Cole e Peter Grant che la tenevano d'occhio. Le cose stavano per precipitare, e così Peter e Richard corsero sul palco, afferrarono ciascuno un braccio di Bonzo e mentre lo portavano via, tutto quello che potevi vedere era il culo nudo di Bonzo che spariva in lontananza. Ma così riuscirono a fargli rimettere i pantaloni prima che arrivasse la polizia". Ovviamente, spasso e mattane non erano ristretti al palco. Bill Harry, il nuovo addetto stampa londinese del gruppo, che si era unito al tour USA per alcune date, ricordava di essersi ritrovato dopo un concerto in compagnia della coppia ormai inseparabile Bonzo & Ricardo Cole. Dopo aver spaventato il resto dei clienti dell'albergo ballando sui tavoli, " Richard andò al frigo e prese tutte le lattine di birra ficcandole in una sacca." Torniamo nella stanza di Bonzo". Reggeva la sacca come Babbo Natale. Ci fermammo e dammo un'occhiata nel parcheggio. E in una macchina vedemmo un culo nudo che andava su e giù: era uno del gruppo che se la spassava con una ragazza. Salimmo nella stanza e un descrive dell'albergo ci seguì perché avevamo un paio di ragazze. Richard gli allungò un po' di soldi e uno dei ragazzi disse qualcosa a una delle ragazze e poi le vomitò addosso".
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https://youtu.be/-8MCijoQpfA non tutto era perfetto nel mondo fatato dei Led Zeppelin. C’era infatti una canzone odiata da Jimmy Page, che lui stesso aveva composto, proprio per la superficialità con cui era stata composta. La traccia, sesta dell’album “Led Zeppelin II”, è sempre stata molto amata dai fan, ma mai eseguita dal vivo, proprio per l‘idiosincrasia provata dal chitarrista nei suoi confronti. “Living Loving Maid” era stata ispirata da una groupie che seguiva il gruppo ovunque andasse.
https://stonemusic.it/59380/led-zeppelin-il-brano-che-jimmy-page-odiava-e-non-voleva-suonare-dal-vivo/#:~:text=La%20pressione%20sotto%20la%20quale,(She's%20Just%20A%20Woman).
Il brano che Jimmy Page odiava e non voleva suonare dal vivo
Geni indiscussi della musica, i Led Zeppelin hanno raggiunto la perfezione innumerevoli volte. Eppure, alcuni brani e, uno in particolare, arrivò a conquistare l'idiosincrasia di Jimmy Page.
Hanno rappresentato una parentesi prestigiosa ed ineccepibile della musica contemporanea. I Led Zeppelin non hanno mai perso un colpo, grazie al loro approccio trainato da muri del suono sconvolgenti. La chiave dell'estro dei Led Zeppelin risiedeva nel fatto che ognuno dei 4 membri dava un contributo profondo alla band, presentando idee efficaci e sempre d'impatto, impreziosite da un team working preciso e coeso. La carriera dei Led Zeppelin è costellata di picchi positivi, ma c'è una canzone che la band non ha mai suonato dal vivo, firmata da Jimmy Page e odiata dallo stesso.
https://youtu.be/fSM9zc3SsuM
Il brano più odiato da Jimmy Page
I ruggiti di Robert Plant erano implacabili, la chitarra di Page tagliente, il background musicale di Jones sconfinato e la batteria di Jason Bonham da crepacuore. I Led Zeppelin erano un supergruppo sotto mentite spoglie, praticamente esente da cadute di stile; se solo non fosse per la traccia più odiata da Jimmy Page, contenuta in LED ZEPPELIN II, secondo album della band, rilasciato nel 1969. Fu inciso a metà tra Regno Unito e Nord America. Un disco nato dall'urgenza del gruppo, dettata dai ritmi serrati del tour. La pressione sotto la quale la band lavorò, però, portò a tracce immense come Whole Lotta Love e Moby Dick.
La traccia incriminata, invece, è la numero 6 del disco: Living Loving Maid (She's Just A Woman). Rilasciata come lato B di Whole Lotta Love, si ispirò ad una groupie che seguiva la band incessantemente nei primi anni. Page disprezza apertamente la traccia per la natura superficiale con cui, a detta sua, è stata composta. I fan la adorano, inutile dirlo, sin dalla sua uscita, Living Loving Maid è stata considerata dagli appassionati come uno dei migliori momenti degli Zeppelin, ottenendo una buonissima accoglienza nelle classifiche internazionali. Al di là della sua attitudine eccitante e dell'amore del pubblico per la traccia, essa non ha mai trovato posto nelle setlist dal vivo della band, proprio a causa dell'odio del proprio autore nei suoi confronti.
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