MICHAEL..RACCONTI..TESTIMONIANZE ...E NON SOLO
https://michaeljacksongold.forumfree.it/?t=69526890
Michael Jackson è proprio un trasformista in Ghosts, il suo epico video pieno di ironia, di spiritualità e di messaggi.
Nei suoi molteplici aspetti, Michael si diletta nelle sue fantasie come i bambini che traggono piacere dalla birichinata e dalla magia. Ma c'è un messaggio serio in Ghosts e una lezione per tutti noi.
La scena si apre con una folla in marcia lungo la strada di una villa d’epoca e vediamo che stanno portando delle fiaccole. Questo è un sorprendente riferimento alla storia e alla folle mentalità del linciaggio; le folle utilizzate per trasportare le torce ai linciaggi.
In Ghosts assomiglia ad una marcia del Klu Klux Klan che avanza verso la collina; guardando le torce avvicinarsi da una certa distanza, la paura potrebbe colpire nei cuori di chiunque e soprattutto in una persona nera.
La folla svolge punizioni extragiudiziali contro la gente di colore sotto forma di impiccagioni, bruciati sul rogo e sparandogli. Il loro marchio di avvertimento era quello di bruciare una croce sul prato di qualcuno o di gettare sassi attraverso le finestre.
I linciatori nella storia, erano privi di ragione, impiegati con una mentalità frenetica da militanti marce collettive per catturare e oltraggiare una persona nera, di solito maschio, accusato di qualche crimine e presunto colpevole. Gli schiavi fuggiaschi, erano uomini neri accusati di toccare o anche di guardare una donna bianca, o di qualsiasi reato inventato utilizzato per fare giustizia per il torto percepito.
Era anche un chiaro messaggio di avvertimento e un meccanismo di controllo sociale, in cui si spiega dettagliatamente un evidente avvertimento per tutti gli altri che sarebbero stati colpevoli se osavano violare le norme sociali applicate dall’America bianca e in particolare dal sud. L’eliminazione di uomini della cultura nera, ha avuto anche l'effetto naturale di ridurre il numero delle nascite potenziali di bambini in modo da ridurre la popolazione nera. Il periodo dopo la guerra civile in America, ha visto il linciaggio di oltre 5.000 persone di colore dal 1860 al 1890 dopo la Dichiarazione di Emancipazione del 1863 che abolì la schiavitù. La segregazione entrò in vigore e ogni tentativo di fare linciaggi illegali aveva incontrato la resistenza soprattutto da parte del sud.
In Ghosts, il crimine della persona (una persona di colore) è di essere uno "strano" e non c'è posto nella "valle normale" che come dice il cartello, è popolato "con bella gente normale". Il cattivo (Michael) inoltre "vive lassù tutto da solo”. È questo un riferimento all'essere solo al vertice o di essere troppo in alto nella scala sociale per una persona nera? Quei neri che "non conoscono il loro posto" nella gerarchia sociale, erano chiamati "arroganti" e non erano tollerati. "Arrogante" si riferisce allo stato sociale, ma sotto c’è una matrice razziale. La società bianca amava ricordare loro il “posto” per "portarli ad abbassare la cresta di una tacca" che significava umiliare l'individuo, fustigandoli in pubblico oppure mettendo qualcuno nei ceppi, che era simile ad un giogo di legno, in condizioni restrittive che portavano a termine questa stessa umiliazione.
Gli uomini neri di successo o famosi negli anni Sessanta, sarebbero stati gli obiettivi principali di una sorta di linciaggio sociale il cui messaggio era di essere "non troppo arroganti." Alcuni sostengono che questo linciaggio sociale è ancora molto vivo ed operante nella cultura.
La folla in marcia sta invadendo "qualche altra parte" oppure un'altra realtà che è proprio il domicilio del bersaglio; ma è invasiva, una violazione della privacy e del territorio. La figura dell’autorità rimprovera dove e come lui vive. E il semplice "sei misterioso, sei strano, sei un mostro e non mi piaci" dovrebbe essere una giustificazione sufficiente a molestare la persona e mandarlo fuori città?.
Il capobanda (Michael recita in costume il "Sindaco") di mezza età sembra uno stereotipo pesante, indottrinato, supponente e dalla rigida mentalità che non lascia spazio a ciò che è innovativo o diverso. La generazione degli anni Sessanta lo avrebbe etichettato come "Establishment” (l'istituzione). Questo “E-Man” non sembra essere in grado di tollerare la diversità o le differenze o qualsiasi cosa che non è adatta alla sua definizione di proprietà di "normalità".
Egli accusa Michael di "spaventare questi ragazzi "nella loro graziosa cittadina normale con gente normale e bambini normali. Egli appare come la personificazione dell’intolleranza e dell’ignoranza, incapace di assimilare le differenze che portano ad un livello di disagio che è, in realtà, la paura velata. L'umanità spesso cerca di distruggere ciò che non capisce.
C'è una breve apparizione di un corvo che piomba in picchiata e passa sulla folla nella grande sala. I corvi sono considerati dei presagi e non predicono gentilezza o bontà. Sono visti come i messaggeri delle tenebre e del male. Chi sta avvisando il corvo?
Michael fa numerosi tentativi di fare luce sull’intera vicenda indicando che i bambini amano i giochi ed i loro volti ansiosi e sorridenti sembrano confermare. Ogni tentativo di frivolezza causa più rabbia da parte di E-Man. Egli continua il suo assalto frontale appena Michael cerca di diffondere la situazione con leggerezza. Invece di vedere il ridicolo della sua posizione (ironicamente Michael fa una smorfia che E-Man definisce "ridicola") facendo marcia indietro con la sua aggressività, comincia a insultare Michael con l'epiteto "freak".
L’abilità di Michael nel ruolo di attore è stupefacente. Lo sguardo sul volto di Michael racconta la storia completa. Non sono necessarie le parole.
Michael ha tentato la riconciliazione più volte ma non va avanti. Egli comincia a incrementare il conflitto parlando la lingua di E-man. (A volte la gente non si sente un operatore di pace che sta tentando di fare pace perché la loro esperienza e il linguaggio è familiare solo con i conflitti e con le guerre.) I buoni maestri sono a volte come le stridenti sveglie irritanti. E’ necessario a volte essere stridente per attirare l'attenzione. Michael poi si distorce intenzionalmente e sfigura il suo volto. (La sua faccia! La quale è stata il più grande punto di disaccordo per la gran parte di ciò che ha assalito Michael nella sua carriera.) Arriva anche al punto di rimuovere il suo volto mostrando il cranio e tiene la faccia flaccida che aveva tolto soggetta all'ispezione quasi a dire "OK, ecco : ti piace questa, è meglio?". Infrange allora l'illusione del cranio e reclama i suoi tratti originali.
Durante tutto questo, dall'inizio del racconto all'arrivo del conflitto fondamentale, la folla che accompagna il capo banda “E-Man” a volte vacilla. Essi cercano di invertire la direzione, trovano scuse, divergono dall’obiettivo di E-Man, rifiutandosi di partecipare alla violenza o fare del male. E’chiaro che alcuni, se non tutti, rimpiangono la loro partecipazione. Alcuni vogliono lasciare e tornare a casa. Si tratta di un riferimento alla complicità? Per coloro che non hanno necessariamente partecipato ai linciaggi, ma che sono stati complici di esso con la loro mancanza di un intervento o di una condanna?
Questo è un riferimento a un atto di complicità che non perpetrano, ma che sostengono, giustificano o ignorano, che cosa si sta facendo ad un altro essere umano. I protagonisti aggregatisi in questa storia superano in gran numero i membri più violenti della folla e ancora non fanno nulla per intervenire e fermare la sua aggressione. Guardano costantemente E-Man per le istruzioni e stanno completamente dietro di lui. Nessuno solleva un'obiezione alla sua invadenza e all’aggressività nei confronti di qualcuno che sembra innocuo.
Si tratta di un riferimento di Michael al suo linciaggio per mano della bolgia dei media ? E il fatto poi che nessuno ha protestato.
Mentre certamente l’innocuo Michael, ha imparato alcune potenti abilità lungo il suo cammino verso una realizzazione spirituale. L'impostazione e l'azione viene fuori dell'esoterismo occidentale con la sua teosofia e forse anche con riferimenti platonici ad un "dark and stormy night” (una notte buia e tempestosa) e potenzialmente a "The dweller on the threshold” (il Guardiano della soglia) o di una figura oscura che emerge dalle ombre di un portone. Molte tradizioni esoteriche hanno fatto riferimento ad una iniziazione da questa figura. Il “Guardiano della Soglia” chiarisce il concetto di specchio dell’anima per rivelare in profondità i pregi e i difetti, che comprendono il lato oscuro.
Incontrando il "Guardiano della Soglia", è un invito a risvegliare dal sonno dell’addormentato il mondo terreno e un passo approfondito verso l'entrata del percorso spirituale.
Il “Guardiano della Soglia” http://rosacroce.myblog.it/archive/2010/11...lla-soglia.html rivela per il ricercatore, gli aspetti oscuri della sua anima, come si raccolgono intorno a lui. Questo è certamente avvenuto con E-Man, come gli aspetti più oscuri nella forma di danza di demoni intorno a lui impedendone la fuga.
Il ricercatore spirituale che nel suo corso di studio passa attraverso le iniziazioni che conferiscono abilità insolite appena lui penetra e interpreta il mondo dello spirito, ne diventa successivamente l'adepto. L'adepto può comandare gli elementi, portare avanti la materia dagli eteri vuoti e assumere una varietà di forme con una miriade di poteri. Nella tradizione Indù un adepto può spostare una sagoma proprio come uno sciamano, in una varietà di forme o manifestazioni utilizzando il Siddhi ("potere spirituale" o "abilità psichica", ndt), oppure i poteri che non sono stati cercati attivamente e unicamente per il loro uso, ma in realtà sono gli effetti collaterali di esperienze umane lungo il sentiero verso l'illuminazione.
In Ghosts, Michael dimostra che lui è potente e con poteri al di là della normale gamma delle capacità umane. In questo cortometraggio è in grado di comandare gli elementi, il lampo, il suono, lo spazio ed è in grado di cambiare la sua dimensione (Madalasa Vidya) [ una persona diventa capace di aumentare o di fare diminuire il formato del suo corpo secondo il suo desiderio, ndt ] ed entrare nel corpo di un altro (Parkaya Pravesh) [l' anima che prende parte di un corpo di un'altra persona. Con questa conoscenza persino un corpo malato può essere riportato in vita, ndt] percorrendo distanze in un batter d'occhio (Vayu Gaman) Michael doveva essere informato sul "Siddhi" perché aveva studiato poesia e filosofia indiana e aveva esplorato il concetto di uomo volante che si realizzava con il Vayu Gaman Siddhi (una persona può diventare capace di volare nei cieli e di viaggiare da un posto ad un altro in appena alcuni secondi, ndt).
Queste Sidhis o poteri, sono gli effetti collaterali naturali di una vita di preghiera e di devozione durante le esperienze umane che sono state scoperte e dedicate lungo il sentiero verso l'illuminazione. Nel film, Michael è in grado di comandare gli elementi, manifesta la materia dal nulla come fa un guru, e comanda il fuoco, l'illuminazione, il suono, il vento e lo spazio.
La pista da ballo in Ghosts è geometrica e tutta l’esibizione nasce ed è basata su formule matematiche e su una geometria sacra. Il pavimento sminuisce certamente i personaggi e sposta lo sguardo lontano da loro. Si contende l'attenzione nel film, perché è una caratteristica prominente. Se fosse stato importante mostrare i personaggi in un ambiente puro, il pavimento sarebbe stato di un colore solido. Il modello e il pavimento sono significativi perché Michael aveva certamente il denaro per cambiarlo in quello che voleva. La geometria sacra costituisce la base per tutta la vita in modo che il pavimento geometrico, come la base, sia ancora un altro strato di messaggi.
Ad un certo punto, il ritmo della danza cambia ed i suoi personaggi spettrali cominciano a ballare sul soffitto. Questo è un riferimento a Fred Astaire che ispirò Michael e ammirato come un ballerino di talento. Astaire fece un pezzo degno di nota dove ballava sul soffitto. I demoni inoltre, in cerchio intorno a Michael, si trasformano in angeli galleggianti: significa un cambiamento di coscienza, forse? Vi è capitato di notare come uno di loro sembra incredibilmente simile a Prince? E uno che guarda come lo stesso Michael in Dangerours? Le figure demoniache sono cadute a terra perché era importante dire che non sono esseri reali, ma sono solo proiezioni di sé sugli altri?
Michael improvvisamente diventa nudo e scheletrico, rimuovendo la sua carne come uno si potrebbe togliere gli indumenti e dire: "mi posso mettere a nudo, chi sono io per te, sono più che della carne? Io sono un uomo con la carne, con un volto e un cuore, ma se non riesci a vedere questo, io sarò quello che vedi, una figura che non è del tutto umana, che non è fatta di carne, di sangue e di un cuore".
L’ingresso nel corpo di E-Man attraverso la bocca, è significativa. La bocca è un orifizio importante nel buddhismo tibetano, nelle antiche scuole egiziane e nel mistero alchemico. La bocca è dove uno sciamano può fondersi con un altro per convivere con obiettivi sciamanici. Vediamo questo stesso gesto in Ghosts.
Michael si è fuso con E-Man e gli mostra il lato estroso della danza e come potrebbe sentirsi se potesse allentare il suo stoicismo e partecipare alla danza della vita. Come E-Man resiste alla sua magia e al suo risveglio, la mano di Michael che tiene lo specchio, il terzo chakra emerge da E-Man. Questo è un messaggio diretto che Michael è lo specchio per le proiezioni di quest'uomo. Poi offre un giro completo della sua cattiveria attraverso quello specchio in crescendo e più grottesco. Questo è un momento culminante e ricettivo.
Lo spirito di Michael lo lascia e lui si inchina per la sua parte nella performance. Ancora l’E-Man non ha apprezzato il dono che ha appena ricevuto dalla fusione dello specchio. Ha intravisto la propria anima e gli è stata data la possibilità di cambiare la sua natura essenziale.
A quanto pare non ha ancora imparato dallo specchio e dal guru di fronte a lui. Così, quando Michael chiede: "Vuoi ancora che me ne vada?" Risponde stupidamente "sì." Così Michael cambia la sua struttura atomica e si sbriciola in polvere sotto la sua volontà. Cenere alla cenere, polvere alla polvere. Cambiare i propri atomi è un altro trucco sciamanico. Egli sta dicendo "vedi, io crollo sotto la tua pressione, le tue emozioni. "E’ anche un riferimento a pezzi di anima fatiscenti o erosi dalle esigenze e dalle emozioni della gente?.
Poi scompare del tutto, dissolvendosi, soffiato via fino a quando non vi è traccia di lui e nessuna prova che sia mai esistito. I bambini continuano a guardare indietro per quella traccia della sua esistenza che se ne è andata. Gli sguardi sui loro volti raccontano ciò che è stato perso. C’è una profonda tristezza ma la folla segue ancora la guida di E-Man appena lui li raduna con le sue parole per andarsene e ancora non protestano, ma lo seguono docilmente.
Appena egli dice "ho mostrato che è freak" Michael ritorna più grande della vita, ed è troppo per E-Man che in un attimo salta fuori dalla finestra.
La conversazione che segue fa riferimento al gioco che è appena stato giocato su ciò che è spaventoso e su come la gente proietta la propria anima sull’ombra degli altri. Michael chiede "ma ci siamo divertiti qui?". Sta dicendo che è solo un gioco. Sì, la vita è un gioco. Sì, un gioco ambizioso che noi giochiamo.
Il messaggio più forte in questo video è lo specchio, perché ci racconta una importante verità: quello che vediamo determina cosa vedremo. Quando parliamo di coscienza, a volte parliamo di specchi. Ci sono due tipi di metafore per lo specchio della coscienza.
Una è che lo specchio vede esattamente quello che c'è. Lo riflette. Non descrive, non definisce, non etichetta, non giudica. Presenta esattamente come sono le cose. Che è lo specchio della coscienza, detto in molte opere da maestri spirituali. Un genere di specchio della coscienza per vedere Dio o che vede come Dio vede. Nel momento in cui viene applicata un’etichetta, svela tutto e diventa qualcos'altro. E questo qualcos'altro viene dalla tua mente, non dal mondo.
Ghosts insegna riguardo ad un altro specchio della coscienza. E’ lo specchio che dice che se vuoi sapere chi sei, guardati attorno. Ci insegna sul giudizio, creando qualcuno un "altro" per ragioni che non sono reali, ma che sono solo decisi dalla mente. Il creare un "altro" è un'attività tribale e il tribalismo serve solo a dividere i popoli e creare conflitti, le violenze e le guerre. Quando una cultura decide che qualcuno non va bene, partecipa al tribalismo. Quel sentimento deriva dalla paura, non dall'amore. L'amore abbraccia tutti e non fa distinzioni o separazioni.
Ghosts nel suo messaggio è sia autobiografico che universale. Si tratta di un regalo da un brillante artista e da un’insegnante esperto.
Namastè Michael. (dal sanscrito: "mi inchino a te", è il saluto che si fa congiungendo le mani, facendo al contempo un leggero inchino col capo, ndt).
TRADUZIONE A CURA DI "Niki64.mjj" PER IL MJFanSquare Forum
Parte II
L'occhio di chi guarda è un concetto e una distinzione importante quando si interagisce con le opere d'arte.
Ghosts di Michael Jackson non è diverso da ogni altro lavoro del signor Jackson. Ti viene incontro in sezioni. Su molti livelli.
Il genio di Michael è nella stratificazione della parabola e nel suo uso, semiotico e subliminale per evocare una dissonanza a livello profondo, mentre diverte in superficie.
Michael Jackson sapeva cosa stava facendo o questo è stato un lavoro ispirato? Sì. Michael Jackson ha scritto Ghosts con Stephen King e l'ha pubblicato lui stesso al Festival di Cannes. Che cosa succede nel processo creativo delle grandi menti? George Lucas sapeva quello che stava facendo e dicendo con Guerre Stellari? E’ stato un lavoro ispirato? Steven Spielberg sapeva quello che stava facendo con “Incontri ravvicinati del terzo tipo”? Con “ET”? James Cameron sapeva quello che stava dicendo con Avatar?
Ha detto qualcosa ad alta voce senza dirlo? Il loro lavoro era ispirato? Quando lo hanno saputo? L’evolversi della conoscenza ? E poi il lavoro si è sviluppato? E per quanto riguarda l'occhio di chi guarda? Qualche evoluzione lì? Sappiamo cosa conosciamo? Siamo il conoscitore, la conoscenza e il conosciuto?
La mia esperienza nell’analisi di Michael Jackson, svela un pensatore profondo e metodico. Qualcuno che era colto, uno studioso di letteratura, di arte e di vita, in tutte le loro manifestazioni e complessità. Le mie scoperte ed i risultati coerenti della sua intensità e la tendenza al perfezionismo, mi portano a credere che Michael non ha mai fatto nulla senza pensare. L'uomo sapeva esattamente cosa stava facendo. Era qualcuno che aveva scoperto il suo ruolo, lo aveva accettato e preso sul serio.
Michael aveva molte maschere e diversi travestimenti. Ma chi è questo enigma? Chi è quest'uomo? Conosci il suo lavoro, conosci l'uomo. Era ispirato nel lavoro? Oh sì. Sapeva? Sì. Come faceva a sapere? Appena detto. Un canale aperto, una volta che l'origine del segnale è conosciuta, non si mette più in discussione la frequenza o la trasmissione.
Ho detto che Michael Jackson non solo era l'uomo nello specchio, lui era lo specchio. Lo specchio del mondo. Conosceva lo specchio, sia uno specchio che lo specchio. Ciò che vedi, il mondo come...i colori di quel mondo. Questo è il concetto dello specchio, lo specchio della coscienza. Lo specchio riflette solo ciò che è presentato.
Ciò che vedi o come lo vedi, si basa sulla propria esperienza. Se sono cresciuta in un paese isolato del terzo mondo, dove la sopravvivenza quotidiana è un problema, se da un dittatore fuori controllo, che da una pulizia etnica, da una manovra politica, da oppressive credenze religiose, dall'intolleranza razziale, tormentata da condizioni malsane, dalla fame potenziale o da una serie di altre minacce in corso, sto per vedere il mondo come un luogo ostile.
Tutte le mie interazioni con la realtà stanno per essere basate sulla trepidazione, sulla sopravvivenza e sulla paura. Vedrò come una (persona) che è spaventata. Ghosts dà un'altra occhiata al personaggio di “Amos 'n Andy” (commedia incentrata sulle disavventure di un gruppo di afroamericani nel quartiere di Harlem, ndt) che balbetta e dice: "Ch..ch..che non è un buon segno!"
Se sono cresciuta in una famiglia aristocratica dove ogni cosa è più che sufficiente nella mia vita, vivo in una proprietà in una verde e incontaminata campagna, e ho i soldi per acquisire la migliore istruzione possibile, sto per vedere il mondo da un luogo di abbondanza e di appagamento. Quindi il mio mondo sarà un mondo di abbondanza. Cercate i personaggi che rappresentano il privilegio in Ghosts.
Se sono cresciuta in una via di mezzo, sto andando a conoscere il mondo "a volte". A volte il mondo è un luogo accogliente e a volte non lo è. Conoscerò entrambi i poli; capirò gli opposti, le contraddizioni o le incoerenze. Ci sono personaggi in Ghosts che possono comodamente avere poli opposti o che possono comodamente oscillare da uno all'altro?.
Con ciascuno di questi ci sarà una filosofia esistenziale che forma e determina la mia visione del mondo. Il mondo sarà colorato secondo la lente con la quale sto cercando di guardare. Il mondo è amichevole o ostile? Mi sento sicura o sono perennemente ipervigilante perché il mio mondo è un mondo di costante minaccia e di pericolo? E quali sono le mie aspettative del mondo in uno di questi punti di vista? Vorresti dire che probabilmente mi aspetto di più dallo stesso? Se il conflitto è tutto quello che conosco...se la paura è tutto quello che conosco...se la guerra è tutto quello che conosco...come faccio ad abituarmi a questo mondo, a questa vita?.
E inoltre, devo sviluppare una sensazione nella mia mente mentre sto vivendo alla giornata in quel luogo?
Che cosa succede se io sono abbastanza contenta, soddisfatta della mia situazione, sicura delle mie capacità?
Che atmosfera irradierò poi? E se sono una dei non abbienti, come mi sentirò verso chi vive uno stile di vita opulento e privilegiato?
Cosa devo fare se sono orientata spiritualmente e vedo tutto come parte di una magnifica creazione, se è etichettato dalle emozioni umane o dagli standard come "buono" o "cattivo"?
Cosa devo fare se so di essere un figlio di Dio, un pezzo di quel magnifico creatore e di questa stupenda creazione?
Che cosa succede se sono perennemente riconoscente per i doni che Dio mi ha dato, per la bellezza insita nel mondo, l'amore della famiglia e degli amici, e anche per la vita che mi dà un’educazione dalle lezioni apprese dolorose o no?
Che tipo di atmosfera viene creata da un atteggiamento di gratitudine? Cerca uno riconoscente che non giudica in Ghosts, è quello l’individuo che ha paura?
Quello che faccio con la mia vita e dove ho scelto di trascorrerla, la mia mente determina anche come guardo il mondo e come il mondo reagisce a me. Se io sono una detective della omicidi e lo faccio per lunghe ore e basta, pensi che influirebbe sul mio atteggiamento mentale? Dovrei vivere in un mondo in cui vive il sospetto?
Quanto tempo dovrei trascorrere lì? Se sono un’artista, un pianista di un'orchestra nazionale, come potrei vedere il mondo? Se sono una broker di Wall Street, il mio mondo è colorato dal denaro? Se sono una barbona, posso vivere in un mondo pieno di speranza? Se sono un agente della libertà vigilata, una guardia carceraria, un avvocato penalista, un cacciatore di taglie, cosa proverei in generale sulle persone? Se sono un dittatore e devo mantenere la mia popolazione in riga e obbediente, come mi comporterò sulla scena mondiale? Ci sono dei piccoli dittatori che controllano con poche aree proibite?
Cosa facciamo con le nostre vite, con il nostro tempo e con le nostre menti che colorano la nostra realtà? E se sì, quale sensazione vive in noi e poi quale atmosfera proiettiamo al mondo?
Alcuni insegnanti spirituali suggeriscono che il mondo e le interazioni delle gente possono essere riassunti in due posizioni: l’amore o la paura. O proveniamo da un luogo di amore oppure da un luogo di paura. Quando uno viene dall'amore come premessa, il mondo appare ricco, amichevole, ha una bellezza intrinseca e ogni cosa sta per diventare qualcosa di bello.
Quando uno viene da un orientamento di paura o di mancanza di amore, il mondo è minaccioso, le persone sono pericolose, le risorse sono scarse, non lasciandone abbastanza per me e io non sono sufficientemente all’altezza per creare la mia ricchezza o il mio futuro. Che mi fa sentire impotente. Devo poi competere con gli altri, sentirsi inferiore, lottare per quello che voglio fare o per quello in cui credo di avere diritto o necessità, il bisogno di intimidire gli altri per mantenere la mia illusione di avere il potere, la necessità di trovare quelli inferiori a me, al fine di elevare me stessa ai miei occhi, la gente che ti giudica come buono o cattivo, indicare un nemico per sentirsi superiori, e vivere nelle emozioni più vili come l'odio, la gelosia, l'invidia. Quale sensazione diffonderò allora?
Uno specchio non può che riflettere quello che c'è. Così chi è il maligno? Chi è il santo? Chi è il peccatore? Chi è l'angelo? Chi è il salvatore? Chi è il buon samaritano? Chi è il diavolo? Chi è l’umanitario? Chi è il guerrafondaio ? Chi è il genio? Chi è il figlio di Dio (qualunque Dio tu percepisca?) Chi è il bastardo? Chi è il maledetto? Chi è l’unico brillante? Chi è il “conoscitore” ?
Dove sono? Come fai a trovarli? Oppure ti trovano loro? Come fai a sapere chi è questo ?
E se le contraddizioni e le incoerenze fanno parte della vita di ognuno, come si fa a convincerli a stare fermi abbastanza per etichettarli?
Come fai a "inchiodare la gelatina alla parete"? (espressione coniata dal presidente Theodore Roosevelt nel 1912, si riferiva ad un mancato accordo con la Colombia, significa chiaramente un’impresa impossibile, ndt).
"Il sole splenderà mai negli occhi di un cieco quando piange?" (da Cry, ndt)
TRADUZIONE A CURA DI "Niki64.mjj" PER IL MJFanSquare Forum
È davvero spaventoso per te?
Parte III
Ghosts è stata scritta nel 1996 e rilasciata nel 1997 in occasione del Festival di Cannes. Michael era uno spectrologista, e ha collaborato con Stephen King per scrivere il cortometraggio di Ghosts, mentre Stan Winston, guru degli effetti speciali, lo ha diretto.
Michael interpreta più parti nel film tra cui il "sindaco" e se stesso come demone e un gigante (Garima) auto-distorto. Mentre il film sembra riprendere la storia con il suo tema di una folla che verbalmente sta linciando un uomo nero, sembra puntare ad un infame particolare contemporaneo ma ha anche ad un fascino universale e a delle implicazioni cosmiche.
Michael era anche un cosmologo. Lo chiarisce “Dancing the Dream” che ci dà una sbirciatina autobiografica di come la sua mente lavorava e si dilettava a giocare con le tematiche della vita. Tutto il Divino si fa strada nel suo lavoro mozzafiato: la magia, le abilità da Merlino, il mistero, la metafisica, la mitologia, il misticismo, la metafora e il messaggio.
Il ‘codice’ Michael Jackson non è documentato, ma è inconfondibile. E’ un maestro nel nascondere le cose davanti agli occhi con strati di significati da decifrare a vari livelli a seconda del punto di vista o di "come è visto" dagli individui. I fattori di orientamento spirituali di cui bisogna tener conto così come posizionati su una gamma di tante scale o curve. C'era un altro insegnante molto visibile nella storia, che è stato in grado di farlo e fino ad oggi, i suoi messaggi sono ancora da decodificare.
Da quando Ghosts è stato scritto e rilasciato dopo il 1993, i riferimenti sono riconducibili ad una figura autoritaria che lancia una crociata ed è interessato simbolicamente al linciaggio del personaggio principale, Michael, cacciandolo dalla sua proprietà, fuori dalla città "normale". (Hai intenzione di andartene o dobbiamo essere violenti con te?). Il leader è debole, per come lui usa per lo più donne e bambini nella sua crociata, mentre gli uomini dell'entourage sono o spaventati o silenziosi. Oppure tacciono spaventati? Non è molto un ispiratore. L’"accusa" a Michael sembra essere che giochi con i bambini in un modo (magico) che la gente del paese "normale" non capisce o non approva.
Cerca di raccontare alla folla che è innocuo ed i bambini sono d'accordo, ma sembra esserci un secondo fine soprattutto per il "sindaco", perché il collettivo cambia opinione e lo apprezza, mentre il sindaco resta fermo nel suo disprezzo. Michael vede il Sindaco, come spaventoso e cerca di spaventarlo e pone la domanda. Egli rimane cordiale fino all'epiteto "freak". Poi si scatena l'inferno.
L’intera storia suona familiare? Ghosts è stato prodotto dopo l'indagine del 1993 e le false accuse, dopo che la compagnia di assicurazione di Michael aveva insistito sulla liquidazione, e dopo due tentativi del gran giurì di incriminazione su prove inconsistenti. Michael ha fatto diffondere un messaggio con Ghosts? La storia contemporanea è lì per quel parallelo storico. E il riferimento cosmico ricopre entrambi.
La pubblicazione di copie dei testi può causare problemi soprattutto con un black-out della propaganda della Sony malgrado il suo lavoro. I testi di Michael sono già nella musica che abbiamo acquistato così cercheremo di esaminarli senza stamparli. C'è un messaggio in quei testi, ed è contemporaneo e cosmico. Abbiamo esaminato il concetto di specchio brevemente ma ha significati più profondi e più esoterici.
Oltre al suo "effetto specchio" il magnetismo di Michael è ben noto e documentato, sia di chi lo ha incontrato uno di fronte all’altro, che in una folla di 70 mila persone. Il magnetismo è parte di una legge universale chiamata "legge di attrazione". Tale principio è attivo nel mondo e rappresenta l'interpretazione della semiotica e la traduzione di qualsiasi trasmissione o comunicazione. Quasi sempre il simile attira il simile. C’è anche un principio che spiega come la luce può attirare l'oscurità attraverso il veicolo della "gelosia". La gelosia di solito è riferita alle relazioni mentre l’invidia è riferita al desiderio dopo che una persona, (bramando se non è raggiungibile), ha l'impulso a distruggere ciò che un altro ha. Michael forse si stava riferendo all’invidia al posto della gelosia, ma in ogni caso, sappiamo di cosa stava parlando.
2 Bad:
Michael sta dicendo che la parola chiarisce le cose, solo che la presunta accusa è scioccante e quell' uomo non “grida al lupo”. Allude anche che lanciare le pietre è un’allusione per puntare il dito contro qualcun altro mentre si nasconde quello che stanno facendo le proprie mani. E’ la tattica dell’esca per distogliere l'attenzione da sé e proiettarla su un altro. Provoca l'altro dicendo che il cacciatore non ha fatto abbastanza (chiedere scusa?) oppure sa che la caccia continua? Egli ricorda il target del messaggio che, nonostante gli sforzi per batterlo, è ancora in piedi.
Il verso "morte e muffa" l’ho sentito all’inizio uguale a "morte e muffa sulla faccia?" (da "2 bad", ndt). “Faccia sporca” ha un significato. "Faccia sporca" deriva dal vecchio film della Warner Brothers “Angeli con la faccia sporca”, un film in cui protagonisti si contrappongono, uno che diventa un teppista e l'altro un prete, discutono sulle menti e sui cuori dei giovani impressionabili. Il Bowery Boys ed i Kids Dead End (gang di New York, ndt) che sono stati descritti nei film, dopo il loro successo a Broadway ed i ragazzi con le faccia sporca hanno svolto un ruolo simile a quello delle bande di Michael realizzate in Beat It. La muffa si riferisce all’essere sostenuto e superiore? Morte e muffa, è un riferimento all’oscurità ed alla superiorità?.
Le persone nascono con una luce negli occhi, una scintilla. I bambini hanno quella luce e da loro splende l'innocenza. Quando i bambini soffrono di traumi o di abusi soprattutto per mano di altri, la luce nei loro occhi si spegne. Gli occhi si esauriscono e il viso lo segue. Il torpore accompagna la perdita dell’anima ed è uno dei sintomi che cerca uno sciamano. E’ l'anima che fornisce la luce.
Il riferimento all'inferno ed a Hollywood sembra a Michael Jackson, non gli piaceva particolarmente il glamour così Neverland era perfetta fino a quando qualcuno, forse, strisciò fuori da sotto una roccia: cose striscianti da buchi polverosi di solito indicano un insetto. C’era una "sete di sangue" per Michael? Si riferisce all’ estrema sete di sangue e al violento massacro. Sono state utilizzate delle misure estreme? Stiamo parlando di Michael Jackson, tutto intorno a lui era estremo e straordinario. Una vendetta della durata di dieci anni? Estrema? Quale persona resta in attesa per dieci anni per un passo falso?
“Guarda di chi è la faccia che hai preso a schiaffi e sono tornato subito dove voglio stare facendo marameo al nemico”. Non è sempre saggio. Questo aggiunge benzina sul fuoco. Michael doveva essere molto arrabbiato. Mi ricorda un pò Gary Hart, quando sfidò i media a seguirlo per trovare delle irregolarità, loro accettarono la sua offerta e le trovarono. Perse le elezioni. Michael perse Neverland. 2 Bad è una invettiva contro l'insulto e l'ingiustizia. Una invettiva bella ed efficace. Era una informazione interna o era una predizione? Era appagante? Provocare il tuo nemico è un gioco da vecchio guerriero. Di solito duellando, un solo corpo rimane nella polvere. Fa riflettere quanti anni ha questa rivalità?
Ghosts:
Uno spectrologista curioso, Michael parla di fantasmi ovunque. Vuole dire solo che i fantasmi sono chiamati demoni e spettri, oppure si sta riferendo alle sentenze, alle proiezioni, agli insulti? Anche i fantasmi sono delle menti gelose (invidiose). Non possono essere fatti di carne, ma allo stesso modo sono corpi, sono reali e sono ovunque. Gli effetti di queste proiezioni inquietanti sono evidenti con l'energia che consumano o che "succhiano" da una vittima ignara. I pensieri sono energia. I pensieri hanno potere. Le intenzioni e le promesse sono potenti strumenti per manifestare, per dare origine a qualcosa.
L'energia è reale. La sua fisica è un pò diversa da quella del mondo materiale, ma gli effetti possono essere devastanti. Ci sono interazioni di energia che non sono visibili con una visione normale, ma gli effetti possono disturbare la segnatura vibrazionale dell’energia di altri corpi.
Solo perché non è possibile vedere gli effetti cannibalistici del gossip su di un altro essere umano, non significa che non vengano mangiati vivi. Michael conosce il messaggio e la gente ora sa come vedere il prana (in sanscrito, vita, ndt) o il chi (in cinese, ndt). Non lo rifiuti solo perché non lo hai visto prima. E’ sempre stato lì. L'energia può accarezzare e può tagliare. Ciò che fa dipende da chi la maneggia e quali sono le sue intenzioni.
I pensieri e le intenzioni restano ad aspettare e hanno un effetto su uno spazio o su un luogo, sulle persone e sugli eventi. La gelosia e l'invidia sono vibrazioni molto basse. Secondo la legge dell’attrazione, provengono necessariamente da persone con basse vibrazioni e che le bloccano in uno spazio fino a dissiparle o cancellarle. Essi sono il tempo della coscienza.
Se non credi che le emozioni sono fantasmi in attesa, ma che non possono essere visti, entra in un impianto di lavorazione della carne e stai nel luogo dove si uccidono gli animali per la macellazione e controlla cosa senti. Entra in una stanza dove c'è appena stata una rissa e vedi che cosa vuole fare il tuo corpo e dove va la tua mente. Ti prometto che non vorrà cantare canzoni gospel in silenzio.
I fantasmi? Sì, sono ovunque. In questa canzone e nei suoi testi, Michael parla degli effetti energetici su di lui e su chi gli sta intorno, dove attende il fantasma della gelosia (invidia). Questo fantasma è il suo ospite silenzioso sempre presente nella vita e lui questa apparizione la conosce bene.
Is It Scary?:
Questo deve essere il mio messaggio in codice preferito di Michael Jackson. Egli invoca di nuovo lo specchio e chiede: "Cosa sei venuto a vedere ?" In altre parole, Michael sta chiedendo chi o cosa stai vedendo? Cosa stai cercando, un mostro? Bene, allora sei venuto nel posto giusto. Sei alla ricerca di un tesoro? Allora hai trovato il posto giusto. Sei venuto qui sperando di vedere un qualche tipo di mostro? Sissignore, sono qui. Ti aspettavi di trovare qualcuno eccentrico? Grottesco? Una bestia, forse? Bene, allora sei venuto nel posto giusto, perché posso essere esattamente ciò che sei venuto a vedere attraverso le lenti con le quali guardi il mondo. Ciò che hai riconosciuto negli altri è quello che ti viene riconosciuto in te stesso!
Ma al di là di questo, Michael dice “sto per essere esattamente ciò che sei venuto a vedere”. Perché? Perché questo è quello che vive in te. Questa aspettativa o proiezione proviene dalla tua mente, dal tuo cuore, non dal mio. Potrai trovare esattamente quello che stai cercando, perché questo è proprio come funziona l'universo. Ecco perché lui dice che “mi stai avvisando che io sono lo straniero nella tua vita". Michael sta dicendo che non potrai mai conoscere il vero me perché tu non lo riconoscerai : non vive in te. Non puoi riconoscere ciò che non conosci o ciò che non puoi essere.
E in realtà, qui non è solo "Uno" comunque. E’ l'ego che ci tiene separati in noi stessi. Siamo tutti parte della stessa cosa, della collettività stessa che compone il corpo di Colui che ci ha fatti. Quindi non c’è nessun altro, questo è l’Advaitismo (la presenza di Dio in ogni atto dell’uomo, ndt) ed è quello che Michael sapeva essere vero. Ha studiato i Veda (antichissima raccolta in sanscrito di testi sacri dei popoli arii, ndt) e le Upanishad (testi religiosi e filosofici indiani, ndt). La loro influenza unitamente ad altre impronte cosmiche, sono in tutto il suo lavoro.
Michael dice: “Sto per essere esattamente ciò che sei venuto a vedere, non perché è questo quello che sono, ma è ciò che sei tu, tu sei uno che ha paura. Il maligno sei tu. Sei venuto a trovare qualcuno che è una proiezione di ciò che è riconosciuto in te. Sto diventando uno specchio della tua ombra”. Uno specchio può essere la proiezione di qualcuno guardando il suo volto. Michael Jackson era uno specchio per il mondo. Le sentenze riversate su di lui sono più persone proiettate su Michael. Michael è stato il più chiaro specchio che io abbia mai visto su questo pianeta. Sia ben chiaro: chi pensa male di Michael sta facendo una dichiarazione assordante di se stesso.
Michael dice “chi è lo straniero, hai trovato questo spaventoso”?. Naturalmente troviamo che sia spaventoso. Noi non vogliamo riconoscere la nostra stessa oscurità o la capacità del male. Vogliamo negare che abbiamo questo impulso in modo da proiettarlo sugli altri, così che si possa evitare di riconoscere la sua esistenza all’interno. Non abbiamo nessun desiderio di abbracciare e di curare ciò che dentro è ferito e oscuro (che è, in realtà la strada per la nostra salvezza), quindi aspettiamo qualche anima ignara che venga avanti e noi con noncuranza (l'impulso) lo proiettiamo su di loro. Togliamo la loro umanità e la loro striscia di carne proprio come un vestito che viene rimosso ed eliminato.
Dove hai visto questo trucco? La rimozione della carne e l'umanità messa a nudo fino all'osso? Per un telaio di ossa senza umanità, senza carne, una empatia del cuore? Dopo che li abbiamo spogliati della loro umanità, poi gli chiediamo di indossare per noi un altro costume, la nostra stessa oscurità proiettata. Per favore, sarai il “mio cattivo”? Qualunque cosa sei venuto a vedere, farli materializzare, perché si, la tua mente li inventerà anche se non ci sono. Il Maestro materializza tutti gli spettri e dichiara "Che la performance inizi!"
Michael indossava le proiezioni di gran parte del mondo perché era visibile, era famoso, era facile e comodo da diffamare. E Michael continuava a cambiare il suo volto. Leggilo ancora: Michael continuava a cambiare il suo volto. C'è un messaggio enorme qui, il viso di Michael.
Parla del mascheramento del cuore che è legato alle anime inquietanti. Anime perseguitate da altri quando sono instabili con se stesse. Sta dicendo che è il cuore che svela la verità, non le parole, non le azioni, non l'apparenza, il cuore. Chi sei tu nel tuo cuore, è la verità. Ed è rivelata agli altri perché nel tuo cuore c’è lo specchio di chi sei. Se nel mio cuore c'è il male e io ti guardo e tu sei il mio specchio, cosa vedo? Ma se mi chiami bello, indovina chi è la vera bellezza? Se vuoi vedere la verità, Michael dice: "qui dentro c’è un cuore solitario."
Così Michael pone la domanda: sei venuto a vedere in me le tue fantasie? Cosa sono? Naturalmente le troverai qui. Troverai i trucchi e gli spiriti danzanti nella luce o in quello che vuoi. Lui chiede: Ti diverto o ti confondo? Che cosa vedi in me?
E non ci sono dubbi che in Ghosts è il braccio di Michael che emerge da dentro la persona che lo sta proiettando e condannando; tiene lo specchio per chiedere: “Ti piace quello che vedi” Wow, ti fa paura ? Dovrebbe.
TRADUZIONE A CURA DI "Niki64.mjj" PER IL MJFanSquare Forum
INTERVISTE A MICHAEL JACKSON
INTERVISTA AL “THE DAILY MIRROR” – (1999)
– Prima parte: 13 aprile 1999 –
La superstar Michael Jackson aveva gli occhi lucidi dalle lacrime la scorsa notte quando ha raccontato al “The Daily Mirror” della sua angoscia di essere percepito come un pedofilo. Jackson ha parlato pubblicamente per la prima volta del suo dolore personale, dichiarando: “Preferirei tagliarmi le vene piuttosto che far del male a un bambino. Non potrei mai farlo. Nessuno potrà mai capire il dolore che ho provato sentendo quelle voci malevoli “. Nella sua prima intervista a un quotidiano britannico, che risale a venti anni fa, ha detto che il suo più grande desiderio è di aiutare i bambini profughi dal Kosovo. Jackson, quaranta anni, ha detto: “Sono così triste quando vedo le immagini di questi bambini. Piango tutti i giorni a causa di ciò. Vorrei solo andare in Jugoslavia e abbracciare ognuno di loro”. Ha dedicato la sua nuova canzone What More Can I Give? ai rifugiati e tutti i profitti andranno a beneficio delle vittime per la “pulizia etnica” del Kosovo. In programma c’è anche la realizzazione di un video musicale costellato di star. Il progetto è sostenuto da Mohamed Al Fayed, proprietario dei magazzini Harrods. Jackson ha parlato con sincerità ed esternato la sua gioia di essere diventato padre e del suo amore per la moglie Debbie.
– MICHAEL JACKSON IN ESCLUSIVA MONDIALE –
È noto che il Re del Pop non rilascia interviste. Michael Jackson non ha bisogno di farlo, poiché il suo incredibile talento ha sempre alimentato la sola macchina pubblicitaria in tutto il mondo e gli fornisce il suo status di più grande star tra tutte le celebrità. Tuttavia questo riserbo eccessivo ha un suo lato negativo. La star, ora 40enne non è mai stata in grado di confutare le accuse di abuso su minore, che minacciavano di rovinare la sua carriera. Lui è consapevole che molte persone lo considerano un molestatore di bambini, un uomo che ha sedotto ragazzini e abusato per il suo piacere. Eppure per molti anni non si è mai pronunciato, rifiutando di rilasciare dichiarazioni in pubblico e rivelare se stesso al mondo dei media, al fine di confutare l’accusa che ha afflitto la sua vita. Adesso ha deciso di rompere il silenzio e con le lacrime in volto, Jackson mi ha confidato del terribile dolore e della sofferenza provata per ciò che egli stesso definisce “bugie malevoli e dicerie”. Seduto accanto al suo amico, Mohamed Al Fayed, il magnate dei magazzini Harrods di Londra, Jackson non è riuscito a trattenersi dal piangere, dando sfogo alla sua angoscia per le “persone maligne che pensano che io possa fare questa cosa ai bambini”. La sua sincerità mi ha impressionato. Lui non era superficiale e infantile personaggio di poche parole, nascosto dietro la maschera della celebrità e del trucco, ma un uomo intelligente, eloquente e maturo. Un uomo spiritualmente ferito, dalla terribile umiliazione provata quando è stato accusato di crimini, di cui dice, che non potrebbe mai commettere, e hanno lasciato segni indelebili nella sua anima.
– UNA PERSONA INSOLITA –
Un’esperienza curiosa e inconsueta ascoltare la persona più famosa del pianeta, quando, con le lacrime, si è difeso. Personalmente non ho mai creduto a queste accuse contro Michael Jackson. I genitori hanno detto che aveva abusato dei loro figli, bambini che avevano lasciato con lui per settimane nonostante le voci e pettegolezzi – poi se ne sono andati con milioni di dollari per affrontare i loro problemi. Non importa quanto siano attendibili le loro accuse, sarebbero stati più convincenti se non avessero intascato i soldi, è ciò che ho sempre pensato. Quello che è certo è che, se lui è colpevole lo nasconde molto bene. Dopo aver parlato con Michael per 40 minuti, ieri, direi che ama i bambini, tanto che poche persone comuni sono in grado di eguagliare o capire. Lui ha detto molto semplicemente, e disarmante: “Se non fosse per i bambini… avrei gettato la spugna e mi sarei ucciso”. Le lacrime cominciano a scorrere dai suoi occhi, come ha spiegato: “Non voglio una vita senza bambini e l’ispirazione che mi danno. Loro sono la mia fonte d’ispirazione in tutto ciò che faccio, in ogni canzone che scrivo, ogni passo danza in cui mi esibisco. E la gente lo usa come espediente contro di me. Questo è ingiusto. Sono molto addolorato e mi si spezza il cuore”. Jackson ha sposato Debbie Rowe, un’infermiera, nel novembre 1996, dopo un matrimonio fallito con Lisa Marie Presley, figlia del leggendario Elvis. La star ora è padre di due figli – Prince Michael di due anni, soprannominato Baby Doo- Doo, e Paris Michael Katherine di un anno, in onore della capitale francese, dove la bambina è stata concepita. Eppure la sua gioia per la paternità è un po’ offuscata dal suggerimento che la fiumara di derisione, pettegolezzi e le insinuazioni non si sono fermati. Lui ha detto: “Adoro i miei figli. Loro hanno cambiato me e la mia visione della vita. E ora vorrei solo che la gente mi lasciasse in pace per andare avanti con la mia vita. Sono solo una persona normale che vuole vivere onestamente, di fare del bene, per rendere felice la gente e offrire loro gioia, con il talento che Dio mi ha dato”. “Questo è quello che voglio con tutto il cuore. Vorrei semplicemente condividere ciò che faccio, dipingere un sorriso sui volti delle persone e portare la felicità nei loro cuori. È semplicemente una sensazione fantastica quando vedo i miei figli che saltano di entusiasmo intorno alla stanza per la musica di mia sorella Janet. È una gioia indescrivibile e di grande felicità. Basta accendere una buona canzone ritmata di Janet, per esempio “The Knowledge” o “Rhythm Nation”, e cominciano a impazzire! Si potrebbe pensare che siano stati caricati e non possono fermarsi “. Jackson comincia a ritmare i successi della sorella, usando la scrivania di fronte a lui come un tamburo. Questo è sicuramente uno di quei momenti memorabili da filmare per i nipoti. E continua: “Inizio a cantare, e si diffondono le urla in tutta la casa. Poi comincio a ballare, e Prince è tutto preso nel cercare di ballare con me”. Jackson non fa ascoltare la sua musica ai propri figli, “La tengo in serbo per una sorpresa quando saranno un po’ più grandi”, ha detto sorridendo. Gli piacerebbe che entrassero nel mondo dello spettacolo, ma, naturalmente, è consapevole di tutti i pericoli a esso legati. L’artista dice: “Sarà difficile per loro. Quando Lisa Marie canta, la gente la confronta sempre con il padre, è sbagliato e non è molto bello. Certo, mi piacerebbe che facessero qualcosa nel campo delle arti così potrei insegnare loro a cantare e a ballare. Ma devono volerlo fare, senza pressioni da parte mia”. Jackson è chiaramente premuroso con i suoi figli. Mi ha detto: “Ora i miei figli sono con una mia amica con cui sono andato a scuola insieme. Ci conosciamo da molto tempo. Si divertono molto. Io li chiamo sempre e parliamo a lungo. Quando sento le loro voci che pronunciano ‘Papà! Papà!’ È un miracolo, una tale gioia”. Jackson ha detto di aver appreso molto sul ruolo di padre da Al Fayed, un amico da più di 20 anni. I due hanno trascorso il sabato visitando il reparto giocattoli ai grandi magazzini Harrods e a guardare la partita di calcio della squadra di Fayed, il Fulham che ha giocato per la promozione in seconda divisione. Jackson dice: “Mohamed è un padre amorevole, lui mi ha dato alcuni importanti consigli. Mi ha detto di essere affettuoso, di passare il tempo con i bambini, che non si può lasciarli con qualcuno e di trascorrere più tempo possibile con i figli da soli. Essere presenti quando crescono e aiutarli, facendo loro capire che li ami, guardandoli negli occhi, e dire ‘ti voglio bene’. E giocare, giocare, e giocare con loro”.
Il cantante che, spende 3.000 sterline al giorno per le bambinaie che si alternano nelle 24 ore, vive separato da Debbie. Ma l’idea che il loro matrimonio, sia una farsa, lo fa ridere. Egli ripete ancora e ancora: “Amo mia moglie, e condividiamo un matrimonio felice. Debbie – un’infermiera che le piace il suo lavoro, ama curarsi delle persone. È essenziale che ogni giorno possa prendersi cura degli altri, e vedere il loro stato di salute migliorato. È per questo che la amo, è quello che riempie la sua vita di gioia. Dio la benedica”. Debbie, che ha incontrato Jackson lavorando come infermiera presso un dermatologo e si è preso cura di lui a causa della sua vitiligine. Ha detto: “Michael è un padre molto affettuoso. E se i bambini sono con lui, so che sono al sicuro”. Ulteriori tentativi di parlare sul loro matrimonio falliscono. Ma, ancora, la sensazione più forte è che Jackson potrebbe sostenere la verità, che forse ama veramente sua moglie e avuto rapporti sessuali. Jackson vive una diffidenza inestirpabile della stampa, che ha dato luogo a un continuo sprezzante trattamento da parte dei giornalisti. Come egli sostiene, i giornalisti non lo capiscono. Accigliato, sospira: “La stampa non mi piace, soprattutto in Inghilterra, ed è un peccato, perché mi piace tanto qui e mi piacerebbe viverci ancora una volta. Posso fare un esempio. L’ultima volta che sono stato qui, ho portato Topolino e Minnie da Euro Disney in un ospedale pediatrico a Londra e una montagna di giocattoli e altre cose per rallegrarli. Il giorno dopo i giornali hanno scritto:’ Wacko Jacko ignora tutti i bambini malati’.”
– CRUDELTÀ-
“Mi ha davvero fatto male. Stavo cercando di aiutare quei bambini, ma la gente si riferisce a me solo per deridermi. È stato crudele e insensato”. Ma la frustrazione di Jackson su come i media si riferiscono a lui è niente in confronto al suo dolore per i tragici eventi in Kosovo. Nei suoi occhi riappaiono le lacrime quando ha detto, “Vorrei solo andare in Jugoslavia e abbracciare ognuno di quei bambini e dire loro che li amo. Quello che vedo in televisione, mi spezza il cuore. È terribile. A volte, devo solo spegnerla, perché ogni giorno, piango per quello che c’è. È il momento di fare qualcosa. Non si può distogliere lo sguardo e far finta che tutto questo semplicemente non esista. Ho scritto una canzone dedicata ai rifugiati dal titolo “What More Can I Give?” E ho intenzione di donare tutti i profitti agli albanesi del Kosovo. Mi piacerebbe agire come abbiamo fatto una volta in Africa, riunire tutte le celebrità insieme e cantare per le famiglie ridotte in povertà. Vorrei farlo in Gran Bretagna e invitare le più grandi star inglesi con me. Voglio che questa gente sappia che io li amo, che noi tutti li amiamo. Essi sono la mia famiglia, i miei figli. E adesso hanno veramente bisogno dei soldi per essere aiutati”. Lamentando circa la reazione del pubblico verso la situazione del Kosovo, ha aggiunto: “Siamo tutti troppo seduti ancora, a leggere, guardare la TV, dicendo quanto è terribile, ma non facciamo effettivamente niente a riguardo. Non ho intenzione di impegnarmi in politica e non sto parlando di religione. Ma penso che sia del tutto indegno fare del male ai bambini innocenti per problematiche politiche o religiose. Questo è un genocidio, “pulizia etnica”, ed è stupido. Questo non dovrebbe accadere. “ – Seconda parte: 14 aprile 1999 – Con l’eccezione della principessa Diana, una sola persona al mondo capiva veramente cosa significasse essere un’icona superstar inseguita. Michael Jackson lo sapeva perché era probabilmente la persona più popolare di Diana. L’unico che era più conosciuto in tutto il mondo come la nostra Rosa inglese. E ora “The Mirror” può rivelare la straordinaria storia di come il destino comune delle persone più famose del mondo li abbia fatti diventare buoni amici e poi confidenti. Poco prima che Diana fosse uccisa, erano talmente vicini che Jackson spendeva migliaia di sterline al mese di telefono per conversare con lei e consigliarla. È per questo motivo che la terribile e inaspettata natura della sua morte è stato un colpo terribile per la leggenda del pop. Nei suoi occhi le lacrime sgorgavano, quando Jackson ha ammesso: “In quel giorno, quando è uscita la notizia, avevo un concerto. Il mio medico mi ha svegliato per dirmi che Diana non c’era più. Questa notizia mi ha letteralmente sconvolto, sono svenuto. Ha dovuto inalare dei sali profumati per rianimarmi. E poi ho cancellato il mio spettacolo perché semplicemente non potevo esibirmi. Mi ha devastato questa notizia. Anche settimane dopo, ho potuto solo piangere e piangere”.
Il dolore di Jackson era ancora più forte perchè era anche amico di Dodi Fayed. “Erano una coppia creata da Dio” dice. “Guardandoli, continuavo a pensare, quanto semplicemente incantevoli fossero. Era così bello guardarli. Diana era una persona meravigliosa con un cuore insolitamente buono. Ha viaggiato in tutto il mondo compiendo opere di carità, come Madre Teresa. Ha dimostrato davvero la sua preoccupazione per le persone, e soprattutto i bambini. Trovava conforto nel confidarsi con me. Mi chiamava al telefono e parlavamo di tutto quello che le è successo nella sua vita. La stampa non le piaceva, come me, e aveva bisogno di parlare con qualcuno che sapeva comprenderla, su quello che le stava accadendo. Lei, come me si sentiva continuamente perseguitata. Essi cercavano di intrappolarla, se si preferisce. Non puoi parlare di questo con il tuo prossimo, come potrebbe capire di che cosa si tratta? Nessuna persona normale potrebbe comprendere, giusto? Io ho vissuto in questa forma di preoccupazione dall’infanzia, mentre a Diana è stata imposta improvvisamente all’età di 19 anni. Potevo condividere con lei le mie esperienze e consigliarla su come comportarsi. Le dicevo ‘Cerca di essere al di sopra di tutto’. Le ho raccontato come a volte sono andato sul palco sperimentando il peggiore dolore – emotivo o fisico, per esempio un mal di denti, e qualsiasi cosa fosse tentavo di allontanare dalla mia mente tutti i problemi e mi esibivo. Le dicevo: ‘Sii forte e risoluta e nessuno può farti del male. Solo tu puoi procurarti il dolore, perciò sii coraggiosa’. Penso che lei abbia apprezzato e accettato di buon grado le mie parole. E penso di essere stato la persona giusta per consolarla. Ammiravo Diana. Abbiamo parlato spesso, molte di più di quanto la gente creda. Quando ho sentito dei paparazzi che la inseguivano, ho solo pensato a quanto sono stato fortunato che non sia mai successo a me, perché sono stato inseguito così spesso da essere ossessionato.
La morte di Diana è stato l’evento più triste della mia vita, in qualche modo mi ha ricordato la morte di Kennedy quando è stato ucciso. Il mio cuore era infranto, ho solo pianto e pianto senza riuscire a smettere”. Jackson non ha mai incontrato i principi William e Harry, ma lui ha detto: “Diana desiderava tanto presentarmi i suoi figli e ne abbiamo parlato più volte, ma non ho mai avuto la possibilità. Mohamed parla in termini calorosi dei ragazzi. Dice che sono semplicemente meravigliosi e che ha trascorso momenti belli in vacanza con loro e Diana. Mi piacerebbe incontrarli un giorno”. Jackson ha incontrato varie volte Dodi a Hollywood, dove il figlio di Mohamed Al Fayed ha partecipato a dei film. Ha ricordato: “Era meraviglioso, semplicemente meraviglioso. Un ragazzo davvero intelligente, e affascinante. È stata una tragedia terribile per Mohamed. Sono solidale con tutto il mio cuore verso lui e la sua famiglia”. L’amicizia tra Jackson e Fayed è piuttosto inaspettata, ma d’altra parte, comprensibile se si considerano le somiglianze delle loro vita. Entrambi – miliardari, entrambi scherniti dalle voci più incredibili, sia – nei confronti di combattenti solitari contro quello che percepiscono, come un mondo ostile. Jackson ha detto: “Mohamed ha ricevuto molte critiche in questo paese, ed è così ingiusto. È una delle persone più simpatiche e gentili che io abbia conosciuto nel mondo. Il problema è che la gente cerca di giudicare un uomo che non conoscono. Io lo considero come un grande Babbo Natale. È generoso, molto saggio, è creativo e di talento. Ha un buon cuore. È così disinteressato. Mi ha insegnato molto e mi piace imparare da lui”. Fayed ha offerto a Jackson la sua prima partita di calcio sabato scorso, hanno visto la sua squadra, il Fulham, nella loro sfida per la promozione nella seconda divisione. A Jackson è chiaramente piaciuto ogni minuto come ha sfilato per i tifosi, e ha guardato la prima metà del gioco con la sciarpa del Fulham avvolta intorno al collo. “Non sapevo nulla di calcio e non avevo mai partecipato a un evento sportivo, quindi la considero una bella esperienza. Ora sono un appassionato di calcio, sicuramente. Sono un fanatico. È stato così emozionante e avvincente, i tifosi erano come la gente che viene ai miei concerti. Urlavano e applaudivano e incitavano i loro giocatori. Mi è piaciuto. Volevo alzarmi e ballare, perché di solito è quello che faccio sul palco quando sento tutto questo rumore. I tifosi sono stati straordinari, anche se sembravano abbastanza sorpresi di vedermi. Non ho alcun dubbio che il ‘Fulham’ sarà promosso, sembrava una squadra davvero buona con un grande spirito combattivo. Ho incontrato tutti i giocatori e sono stati tutti cordiali”.
Come ho citato il Manchester United, Jackson, il cui senso per gli affari è leggendario, ha cominciato subito a fare progetti. “Non la conosco, tuttavia mi piacerebbe collaborare con una delle grandi squadre, se fosse possibile. Qual è il loro valore di mercato?” Gli ho detto che il prezzo richiesto è di circa seicento milioni di euro. “Dollari o sterline?” Sterline. C’è stata una lunga pausa. “Questo è interessante, molto interessante.” Ho fatto notare che questo sarebbe un connubio perfetto, visto che il Manchester United, come credo, sarà il nome più famoso del mondo dopo … Michael Jackson. “Ci penserò. Sembra interessante. Sono sbalordito di quanto mi è piaciuto il gioco del calcio, questo è certo”. Gli ultimi due anni della carriera di Jackson sono stati invisibili, ma lui sta progettando un grande fine secolo. “Per il nuovo millennio uscirò con un nuovo album, che ora è a circa metà del completamento. Questo è il miglior lavoro che io abbia mai creato “, ha detto. “Ho messo tutto il cuore e l’anima, perché non sono sicuro se farò un altro album dopo questo”. Scusa, ho capito bene? Il Re della musica pop abbandona la scena? È incredibile. Ma, sì, non ho sentito bene! Dopo aver pubblicato un album solista, se ne va. “Penso che questo sarà il mio ultimo album. Forse scriverò musica per film. Ma questo sarà il mio ultimo album vero e proprio”. “Spero che toccherà il cuore delle persone in tutto il mondo. Bambini e adulti, contadini irlandesi come la signora che pulisce i servizi igienici a Harlem. Desidero emozionare persone di ogni estrazione sociale. Posso farlo con l’amore, la gioia e la semplicità della musica”. Ha inoltre in programma una riunione sensazionale con i suoi fratelli. “Vogliamo registrare un disco insieme. È valido e ho intenzione di farlo. Canterò su tre canzoni e produrrò il resto. Sarà fantastico”. Ho chiesto, come fa a rilassarsi Michael Jackson. La sua risposta mi ha sorpreso. “Beh, adesso non faccio più una vita da recluso. La mia amica Elizabeth Taylor mi ha costretto a uscire in pubblico” ha detto. “Ogni giovedì andiamo al cinema insieme. Lei è la madrina di mio figlio Prince e abbiamo ottimi rapporti”. “Le ho detto che la Warner Brothers potrebbe riservare uno studio solo per noi ogni settimana per guardare i film in privato, ma lei si ostina a farmi uscire. Elizabeth è l’unica persona che riesce ha portarmi in pubblico”. “Entriamo, ci sediamo, guardiamo il nostro film e usciamo. E ogni volta che andiamo via il pubblico si alza e ci applaude. È divertente. L’ultimo film che abbiamo visto è stato ‘Patch Adams’, ci è piaciuto tantissimo. Un film molto commovente. Mi ha fatto piangere. È una storia reale di un uomo che dedica il suo tempo ad aiutare i bambini per renderli felici. È così che mi piacerebbe essere considerato. L’arrivo del nuovo millennio è un momento giusto per scegliere una nuova direzione. E vorrei dedicarmi di più ai film. Mohamed ed io stiamo cercando di costituire una società e realizzare qualche film insieme. Ci sarà qualcosa di straordinario”. Con questa idea, i due miliardari ridono al pensiero del caos che potrebbero causare a Hollywood. Michael Jackson – un soggetto insolito, non ci sono dubbi. Eccentrico. Ma non tanto quanto pensavo dopo questa conversazione con lui. Parla con fiducia e di cose ragionevoli, anche se di tanto in tanto dice qualcosa di inaspettatamente franco. Ha parlato con disponibilità su qualsiasi argomento che ho sollevato, e non ha schivato nessuna delle domande che gli ho rivolto. La maggior parte delle persone, pur essendo fan di Michael Jackson, hanno una visione come uomo, piuttosto fioca.
Quando sono andato via da questo incontro, ho avuto la sensazione che forse ho giudicato male quest’uomo. Michael Jackson non è così “strano”, dopo tutto.
Piers Morgan
The Daily Mirror (G-B) Traduzione di Grazia28 per ONLYMICHAELJACKSON
https://www.facebook.com/notes/673491883582681/
https://grazia28.wordpress.com/2015/01/24/intervista-althe-daily-mirror-1999/
------
Giornalista tedesca ricorda il suo incontro con MJ..
Pubblicato: 29 giugno 2009 Accadde dopo la cerimonia di premiazione della 56° edizione degli “Accademy Oscar” nel 1984. L’Agente Irving “Swifty” Lazar mi aveva invitato, a quel tempo ero dipendente della rivista Bunte, al Dinnerparty a Morton, un ristorante di tendenza frequentato dall’elite di Hollywood. Un anno prima, avevo intervistato Swifty per la mia rubrica “Il mio appuntamento”, e mi ha aiutato ad ottenere un invito per la più importante manifestazione a livello mondiale, i premi Oscar. Poco prima delle due del pomeriggio ho scoperto quale tavolo mi era stato assegnato per la cena – era, lo ammetto senza esitazione, un tavolo riservato alla stampa. Ma volentieri parlai con i colleghi di tutto il mondo e fu molto piacevole. Tutti loro erano star del settore. Jaime Penafiel, il leggendario direttore della rivista spagnola ¡Hola!, Andrew Morton di Londra, in seguito divenne il biografo della principessa Diana, e – l’ultimo, ma non meno importante – Dominick Dunne, uno degli autori di punta del magazine americano Vanity Fair. Così, anche se seduta in disparte, ero in buona compagnia, e, tenni gli occhi e le orecchie aperte, facendo delle osservazioni preziose e memorizzai i dettagli per i futuri articoli. Un gruppo compatto di artisti, sedeva in alcuni piccoli tavoli, erano talmente celebri che non ebbi il coraggio di unirmi. Shirley Maykleyn e Jack Nicholson – entrambi avevano ricevuto l’Oscar per “Voglia di tenerezza”, Barbra Streisand, che sedeva vicino a Michel Legrand, compositore del suo film “Yentl”, non lasciò per un momento il suo Oscar che lo teneva ben stretto tra le mani. Swifty, accogliente padrone di casa, un vivace piccolo uomo con gli occhiali enormi, mi ha baciato quando mi congedai. Mentre ero ferma nella hall in cima al pianerottolo e meditavo se chiamare un taxi o semplicemente utilizzare una delle limousine in attesa davanti alle porte, proprio di fronte a me c’era un giovane nero, fragile, i cui occhi erano nascosti dietro grandi occhiali scuri. Naturalmente, lo riconobbi subito – era Michael Jackson. Tutto da solo, senza guardie del corpo, o qualsiasi altro accompagnatore. Si fermò accanto a me e disse: “Mi scusi,” educatamente si tolse gli occhiali da sole, ma ha lasciato il suo guanto bianco, e ha chiesto a me, una sconosciuta, con la sua tranquilla voce gentile: “Sa, se Barbra è ancora lì?” Ho detto di sì, lei è seduta con Jack Nicholson al tavolo del proprietario. Poi mi prese delicatamente la mano – in modo semplice, e mi ha chiesto: “Per favore, puoi accompagnarmi? Vuoi venire con me?” Certo! Che sì! Potevo rispondere in un modo diverso? Solo per un momento mi sentii un po’ in subbuglio. Ma poi ho sentito che l’adrenalina della fortuna giornalistica ha preso possesso del mio corpo, il mio cuore batteva forte e ho dovuto controllare il mio sorriso, che non si trasformasse in una smorfia di piacere. Mentre camminavamo per mano nella stanza quasi vuota, lui ha voluto sapere il mio nome e da dove venivo, e poi arrivammo al tavolo di Barbra, Jack e Swifty. Shirley Maykleyn era già andata via, ma c’era suo fratello, Warren Beatty – egli abbracciò Michael, con una certa familiarità, e ho visto che lui era molto a disagio. Lei è Beate, la mia amica della Germania – Michael mi presentò al gruppo. Ero pronta a baciarlo! Una “amica” della Germania. Che tipo di scusa, un sotterfugio, e un complimento per me, ricordo ancora vividamente come scosse la testa quando l’ha detto. Swifty Lazar, che aveva invitato gli ospiti, sapeva che ero una giornalista, mi prese da parte per un momento e disse: “Benvenuta, Beate, ma confido sulla tua discrezione.” Poi mi invitò a sedermi sulla sedia vuota accanto a lui e di fronte a Michael Jackson. Davanti a me c’era l’Oscar di Jack Nicholson, che ho potuto toccare.
Nicholson ha notato che stavo guardando la statuetta e me la porse in mano – quando anni dopo gli ho dato il benvenuto a Berlino, come produttore per il premio “Goldene Kamera” (Telecamera d’Oro) mi balenò il pensiero – se dovessi ricordargli di esso. Ho fatto così, sorrise e disse, fu una notte meravigliosa. E c’erano delle belle ragazze. Ero seduta al tavolo e difficilmente si poteva apprezzare l’esclusività del momento. Quello che ho vissuto è stata una delle serate più divertenti della mia carriera giornalistica e probabilmente la migliore: solo a ridere e chiacchierare con persone che erano – e sono tuttora – i miei eroi. Circa i pettegolezzi sui vicini di casa e il personale, i colleghi e i bambini, di soldi e yacht, di Aston Martin e altre passioni. Di tanto in tanto ho contribuito con qualche battuta – se potevo e volevo, opportunamente taglienti. Alla fine, Swifty Lazar mi ha detto, che non aveva idea che una giornalista tedesca potesse essere così scaltra, e io arrossì e cominciai a sudare. Michael Jackson ha notato il mio imbarazzo e mi ha dato un candido fazzoletto ricamato, che non ho lavato per molti anni e ho custodito come un tesoro, fino a quando l’ho dato a un amico che era malato terminale. Gli unici rari momenti di conforto e gioia l’ha trovati nella musica di Michael Jackson. La notte fu allietata con abbondante champagne e bourbon, solo Michael Jackson rimase fedele al succo d’arancia e Schweppes tonica. La timidezza di Michael, che a quanto pare gli aveva impedito di camminare da solo nella sala del Morton, e grazie a ciò, mi ha dato la felicità di questa sera, è diventato come invisibile nel momento in cui si è unito al gruppo, lui rideva come un ragazzino sussurrando qualcosa all’orecchio di Barbra, e rise. Erano già oltre le quattro del mattino, quando per tutti ovviamente – era dannatamente tardi per Hollywood, ecco perché tutti qui – amano il sonno, che preserva la bellezza. Michael Jackson di nuovo mi prese la mano mentre camminavamo giù per le scale. Mi ha invitato nella sua auto: questa sera, era piuttosto un piccolo modello di Mercedes in cui sedeva un minuto conducente messicano. Durante il viaggio, Michael Jackson mi ha detto, nella sua voce incredibilmente dolce, che in realtà era fuggito da tutte queste persone. Lui, il Re del Pop, segretamente si era preso qualche ora di libertà. Mi condusse al mio hotel a Beverly Hills, galantemente aprì la porta, fece un ampio gesto con la mano, sorrise e disse: “Grazie.” Lo avrei abbracciato volentieri, ma sentivo questa distanza, che avevo notato quando Warren Beatty lo afferrò per le spalle, e – quegli occhiali scuri, che non aveva rimosso dai suoi occhi, il guanto bianco, la tristezza, quelle spalle cadenti mentre si sedeva di nuovo in macchina. L’ho salutato dopo, mentre si allontanava guidando, e quella notte vive nel mio cuore. Quando penso a questo momento, circa il tempo in cui la sua vita sembrava ancora armoniosa, almeno, in modo che potesse parlare con un estraneo, e poi l’esilio, dove trascorse i suoi ultimi anni – che mi porta alla disperazione. E prego per lui.
FINE
http://beatewedekind50plus.blog.de/2009/06/26/michael-jackson-begegnung-25-jahren-6399982/ Traduzione di Grazia28 per ONLYMICHAELJACKSON Traduzione di Grazia28 per ONLYMICHAELJACKSON –
LEWIS HAMILTON: “MICHAEL JACKSON È LA MIA FONTE DI ISPIRAZIONE”
Lewis Hamilton: “Michael Jackson è la mia fonte di ispirazione”. Il pilota inglese, che ha già cominciato a scrivere alcune canzoni, ha fatto sapere che gli piacerebbe imitare Michael Jackson e i suoi successi. Alla domanda su chi altro sia per lui un modello da seguire, Lewis Hamilton ha detto a Female First: “Bhe, tra gli sportivi, sicuramete Mohammed Ali, ma per la musica senza dubbio Michael Jackson”.
La chiave dell’anima. Tra le passioni del cantante inglese quindi non figurano solo le auto, ma ance la musica e adesso farne sta diventando la sua priorità. Ha spiegato: “Dopo le macchine, la cosa che mi piace di più è la musica. La musica è la chiave dell’anima. E’ quella cosa che ti porta a stare insieme”.
Fonte:http://www.105.net/news/music-biz/190029...ael-Jackson.html
http://www.105.net/news/music-biz/190029/Lewis-Hamilton---Michael-Jackson.html
https://www.facebook.com/Un-Michael-da-conoscere-tutte-le-verit%C3%A0-312216945492837/?fref=nf
MARIA SCICOLONE: VI RACCONTO IL MIO AMICO MICHAEL JACKSON..
https://alganewsbeta.wordpress.com/2012/11/20/i-100-piu-letti-della-settimana-13-20-novembre-2012/
Lei lo ha conosciuto. E adesso che Michael Jackson, il Peter pan della musica pop, è volato in cielo la mattina del 25 giugno scorso per un arresto cardiaco, Maria Scicolone lo ricorda con l’amore con cui si ricorda un figlio: “ Si, conferma la sorella di Sofia Loren, ho avuto questo grande onore: conoscere Jackson, ospitarlo a casa mia, a Roma, per una colazione indimenticabile, che mi rimarrà per sempre nel cuore. Come non dimenticherò mai quei suoi occhi bellissimi, intensi. L’aria fragile e lo sguardo triste”.
Dunque, Maria Scicolone e l’eterno ragazzino della musica leggera mondiale, il cantante entrato nel guinness dei primati per aver venduto, grazie all’album Thriller, più di cento milioni di copie, record assoluto e ancora imbattuto. Un incontro durato poco più di tre ore, il loro. Un afflato, più che un incontro: complice il bad world tour di Jackson , cento spettacoli in giro per il mondo, nel 1988, quando all’epoca il cantante stava per compiere trent’anni. Una delle tappe era proprio Roma. Sofia Loren conosceva da anni, Jackson. I loro ranch californiani erano distanti non più di venti minuti d’auto. E spesso Michael e i figli dell’attrice si ritrovavano a trascorrere il tempo insieme. “ Jackson e i miei nipoti erano in effetti molto amici, ricorda la Scicolone. Cosi, prima che il cantante arrivasse a Roma, mia sorella mi telefonò: ‘ Ascolta Maria, se sei d’accordo ho pensato di invitare Michael a casa tua per un pranzo”. Lo disse con naturalezza e io, con altrettanta naturalezza caddi dalle nuvole. Ero emozionata. ‘Il grande Jackson da me’, dissi tra di me. E per giorni, in quel mese di maggio, non pensai ad altro che ad organizzare l’incontro, preparando i miei piatti migliori, quelli della cucina tipica napoletana, che nostra madre ci aveva insegnato”.
Brividi, dissolvenza. Poi nella memoria della Scicolone affiorano nitidi i dettagli di quella giornata: “ L’appuntamento era per le tredici. Puntuali arrivarono in quindici. Si presentarono. Era lo staff al completo di addetti stampa, agenti discografici del cantante. E poi c’era il cuoco thailandese di Jackson, un signore basso di statura, timido e compassato. Mi avvicinai a mia sorella. Le chiesi perché avessero portato un cuoco, visto che avevo impiegato ore e ore nella preparazione delle pietanze: ‘ Sai, mi disse Sofia, non è sfiducia ma lui mangia solo frutta, a pranzo. E’ per mantenersi in forma’. Ci rimasi un po’ male, non lo nascondo. Ma la mia attenzione venne assorbita dal fatto che Jackson non fosse con il resto del gruppo: “ Arriverà tra qualche minuto, mi disse uno di loro, che intanto si era accomodato con gli altri sulla terrazza”.
La stella della musica mondiale tardò un’ora, forse trattenuto da impegni improvvisi, forse più semplicemente dopo aver indugiato più del dovuto nella stanza d’albergo. Poi, superato le due del pomeriggio, ecco Jackson: “ Ricordo come fosse ieri, si illumina la Scicolone raccontandomi quel momento. Si presentò alla porta di casa, da solo, vestito con un paio di pantaloni neri e una giacca di color rosso con gli alamari, una di quelle indossate nei suoi spettacoli. Sorrise. “ Hey, Maria, sono Michael. Piacere di conoscerti. Tua sorella mi ha parlato molto di te”. Risposi in inglese con un altro sorriso e lo pregai di accomodarsi. Esitò ad entrare.. “ Posso chiederti un favore, Maria?’. ‘Certo, Michael, dimmi pure’ E lui, raggiante: “ Vorrei continuare ad andare su e giù per l’ascensore’. ‘Fa pure, dissi spiazzata dalla richiesta’. Il mio era un ascensore a vetri, di quelli antichi, diversi da quelli americani. Salendo e scendendo si sarebbero visti tutti i piani. Michael, nella sua ingenuità, ne era rimasto colpito. Gli lasciai la porta socchiusa e lui per più di venti minuti non fece altro che spingere pulsanti: dal pian terreno al quinto, dal quinto al pianterreno.
Esaurita la curiosità infantile di quell’ascensore, Michael Jackson entrò in casa. Esausto e felice come un bambino. Salutò il gruppo, poi si avvicinò nuovamente alla Scicolone: “Grazie, maria, vorrei chiederti un’altra cortesia: posso saltare sui materassi? Sofia mi aveva messa al corrente di questa’aspetto ludico di Michael e non mi stupii più di tanto. Lo accompagnai in camera di mia figlia Elisabetta. E lui iniziò a saltare. Dieci , venti salti, poi guardò sotto il letto. Cercò di infilarsi come fanno i bambini. Ma non ci riuscì e allora riprese a saltare. Sorridendomi. Gli chiesi se volesse andare pure in camera mia e lui esclamo: “Yeah, great”. Si, grande idea’. Nella mia camera lo lasciai saltare solo: si sentiva accolto , a proprio agio, in quella casa qualunque che era la mia .
Intanto mi ero diretta in cucina per gli ultimi tocchi da chef. Ed era entrato anche il cuoco thailandese. Silenzioso, in meno di venti minuti, con un coltellino tagliò ananas, banane, pere, mele disegnando le figure della Walt disney: topolino, minnie, Paperino, Pluto. Opere d’arte perfette, messe in ordine su un grande vassoio. Anche Michael entrò in cucina; diede uno sguardo alle composizioni di frutta, quindi la sua attenzione si concentro su dei piatti a sfondo celeste: “ Sono porcellane di faenza”, gli dissi con un sorriso. E lui: “ Ah, florence, wonderful town, firenze città meravigliosa”. Sorrisi. ‘No, non Firenze, Faenza, lo ripresi come fa una mamma con il figlio. Però tranquillo, Michael, si sbagliano tutti”. Ridemmo insieme. Poi con la pentola in mano gli dissi di avvicinarsi a tavola. In terrazza il mio arrivo venne accolto da un applauso. Mi ringraziavano due volte. Stavano per mangiare finalmente .E poi per una volta non dovevano controllare ogni mossa del genio della musica: c’ero io a tenerlo d’occhio. Per modo di dire perché lo avevo lasciato libero di esprimere ogni suo desiderio.
A tavola Michael si sedette e addentò un pezzo di mela. Proprio mentre io scoprivo le pietanze: spaghetti con le vongole, broccoletti fritti,peperoni in padella, melanzane al sugo, panzerotti napoletani, quelle pizzette fritte che si fanno dalle mie parti. Jackson divenne cupo, per un istante. . Guardò la mele, guardò i panzerotti. Rimise la mela nel piatto e chiese il permesso di prendere un panzerotto. Poi, due, poi tre, quattro. E una porzione di spaghetti e un assaggio di broccoletti. Lo osservavo, mentre il vassoio della frutta, pieno, finiva mestamente in cucina. Era felice Michael, in quel momento”. Come se per qualche minuto non fosse più la stella del pop ingabbiata in regole ostili ma un ragazzo normale dell’indiana, lo stato americano in cui era nato.
“ Al suo fianco, continua la Scicolone, c’erano mia figlia Elisabetta e mio nipote Carlo junior, il figlio di sofia. Soprattutto con lui l’intesa era perfetta. Parlavano, anche se Michael non era persona di tante parole, e poi ricordavano la loro infanzia. Mangiavano e ridevano. Alle tre e mezza Carlo propose a Michael di andare nell’altra casa di mia proprietà in fase di allestimento, dove avevo già sistemato la batteria di mia figlia e un pianoforte. Attraversarono la strada furtivi e iniziarono a cantare e a suonare. Dalla terrazza li osservavo. Erano scatenati. Ad un tratto Michael aprì la finestra e si affacciò su Via Nomentana. In pochi secondi fu il caos, il traffico si bloccò. Lo riconobbe il conducente del tram che passava in quel momento,il quale avvisò i passeggeri. Molti scesero e si misero a guardare a testa in su. Si formò in pochi minuti un capannello di persone. Estasiata ancor più che entusiasta, la gente urlava, faceva ciao con la mano,urlava. Lui sorrideva, sempre più felice. Provocava quasi quella gente a venire su, nel palazzo.
Ma intanto, verso le cinque, stava per arrivare il momento delle prove allo stadio Flaminio di Roma, dove Jackson si sarebbe esibito in serata. Concerto al quale ebbi l’onore di partecipare dietro le quinte. Lo staff del cantante andò a prenderlo nell’altra casa. Tra due ali di folla, lo scortò a fatica nella nostra. Lui salì, riprese la giacca, si avvicinò a me commosso: “Grazie Maria ho trascorso una giornata splendida. In casa tua era come se fossi in famiglia”, mi disse. Io d’impeto gli risposi: ‘Grazie a te Michael, sappi che quando vorrai la mia famiglia sarà sempre la tua famiglia e la mia casa sarà sempre aperta”.
Mi prese le mani sorridendo e mi diede un bacio sulla guancia. Indietreggiò salutandomi con la mano e notai in lui una smorfia di tristezza . Cosi mentre l’ascensore inghiottiva la sua figura e Michael Jackson, circondato dai suoi, tornava ad essere Michael Jackson il re della musica, ebbi come l’impressione della fragilità di quel ragazzo. Doveva indossare di nuovo i panni di stella del pop, ma il suo cuore lo stava lasciando li, in casa mia, dove per poco più di tre ore era stato un ragazzo normale. Si , un ragazzo normale. Mentre richiudevo la porta pensavo proprio a questo: Michael si sentiva prigioniero della sua immagine”. Del resto era il cantante più famoso al mondo, una macchina per far soldi. “ eppure, precisa la Scicolone, si capiva che avrebbe rinunciato a tutto quel successo per vivere una vita come tutti gli altri, un’infanzia come quella vissuta da tutti. A lui infatti, e me lo raccontava spesso mia sorella, l’infanzia era stata negata. Gliela avevano scippata. A undici anni era già famoso e da quanto so il padre era molto severo con lui. Lo picchiava se non si esibiva alla perfezione. Per tutta la vita Michael quell’infanzia l’ha cercata con tutto se stesso. Per questo sono rimasta sbigottita quando a più riprese venne accusato di pedofilia. Un ragazzo tenero, educato, buono, delicato e generoso come lui non poteva aver molestato degli adolescenti, perché in fondo Jackson era uno di loro. Amava giocarci e li considerava dei coetanei”.
Solo un ragazzo fragile, timido, di poche parole, dunque: tra le mani un giocattolo più grosso di lui. Un giocattolo destabilizzante. Da allora le strade di Jackson e della scicolone non si sono più rincontrate: “ Ma chiedevo sempre a Sofia, che i contatti non li aveva mai persi, come stesse quel ragazzo che si divertiva come un bimbo di sei anni saltando sul materasso del mio letto matrimoniale. Fino a quando giorni fa ho saputo la terribile notizia. Ho telefonato subito a mia sorella. E l’ho sentita piangere.’ Accorata’. Come di rado aveva fatto in vita sua. Tra le lacrime ripeteva: sai Maria, a lisa marie Presley, la prima moglie, figlia del grande Elvis Presley, l’aveva detto. Me lo sento, io farò la fine di tuo padre: morirò giovane. Giovane”.
Pubblicato il 29 giugno 2009