Il Tour Europeo del 1980 è stato un momento misto per la carriera dal vivo dei Led Zeppelin. Hanno avuto dei momenti fantastici (Bruxelles, Rotterdam, Francoforte) e alcuni momenti irregolari/ (Brema, Hannover, Norimberga). Questo concerto è stato uno dei migliori in assoluto del tour; tutti sono infuocati dando eccellenti versioni delle canzoni, come In The Evening, The Rain Song, Hot Dog, All My Love, White Summer, Kashmir, Stairway e Rock And Roll. Achilles Last Stand è suonato per l'ultima volta dal vivo e suona in modo fantastico per un'esibizione finale. La sorpresa più grande dello spettacolo è, tuttavia, l'ospite speciale di Simon Kirke alla batteria in Whole Lotta Love, che è anche una fantastica interpretazione. Goditi questo fantastico spettacolo!
The 1980 European Tour was a mixed moment for Led Zeppelin's live career. They had some great moments (Brussels, Rotterdam, Frankfurt) and some irregular moments / (Bremen, Hanover, Nuremberg). This concert was one of the best ever on the tour; all are on fire giving excellent versions of the songs, such as In The Evening, The Rain Song, Hot Dog, All My Love, White Summer, Kashmir, Stairway and Rock And Roll. Achilles Last Stand is last played live and sounds fantastic for a final performance. The show's biggest surprise, however, is Simon Kirke's special guest on drums on Whole Lotta Love, who is also a fantastic performance. Enjoy this amazing show!
In questi ultimissimi mesi WINSTON REMASTER, noto fan del pianeta Zeppelin, ha pubblicato i remaster della seconda parte del tour del 1980 dei LZ. Il suo labour of love è disponibile sulle consuete piattaforme di download bootleg che ricordiamo sono assolutamente legali e sono frequentate da appassionati interessati alle registrazioni dal vivo. Non si tratta di pirateria dunque, ma di “scambio” di materiale live tra fan che non interferisce col materiale pubblicato ufficialmente dagli artisti.
Il segreto per gustarsi i concerti dei 1980 dei LZ è ascoltarsi bootleg tratti da fonte “audience”, semplici registrazioni fatte da qualcuno tra il pubblico con un registratore. Sì, meglio quelle piuttosto dei bootleg soundboard (registrazioni prese dal mixer), spesso troppo secchi e in questo caso impietosi nel mettere alla berlina il fragile chitarrismo dell’epoca di JIMMY PAGE. Ecco dunque perché scelgo di parlare del concerto di Monaco piuttosto che concentrarmi sui soundboard delle tre date precedenti. Mettersi in cuffia, magari sdraiati sul divano e con due dita di Matusalem invecchiato 15 anni a portata di mano, in una serata libera è l’ideale per ritagliarsi l’illusione di assistere ad un concerto del proprio gruppo preferito. La registrazione audience del concerto di MUNICH del 5 luglio del 1980 è eccellente, non è dunque faticoso mettersi all’ascolto del bootleg in questione. I pochi vuoti lasciati dalla fonte n.1 sono riempito con la fonte n.2, la qualità scade un po’ in quei momenti ma è tutto transitorio.
La ferocia con cui il gruppo affronta NOBODY’S FAULT BUT MINE è notevole. Siamo agli albori degli anni ottanta, la musica sta cambiando, l’atteggiamento dei LZ è consono al mood in voga. Dall’assolo si capisce che non siamo davanti al PAGE di THE SONG REMAINS THE SAME (il live del 1973), ma il tutto risulta convincente. Molto bello l’attacco del basso Becvar di JONES. Finito il brano PAGE si avvicina al microfono.
JP “Good evening. Good evening! Right, a happy gathering? Yes. Well we got a little number now from the annals of rock history, and it’s called ‘Black Dog.’
Con l’ascolto in cuffia la potenza del gruppo è impressionante nononstante la precaria condizione fisica e psichica di PAGE e BONHAM. Di nuovo il basso Becvar 8 corde su BLACK DOG è spaventosamente efficace.
◊ ◊ ◊
PLANT saluta il pubblico.
RP “Well alright! Uh, it’s very nice to be, to, uh, good evening to Munich, Munchen. It’s been quite a while since we’ve been here, nonetheless, we haven’t been wasting our time. Before we carry on there is a plea from the front here. If you could move back a little bit, there’s lots of people gettin, uh, so can you move back one meter please, everybody. From the back, from by Benji is what we have hope. Move back. Thank you. I trusted that you could do that. This is a track from the last album, In Through the Out Door. It’s called ‘In The Evening.’
IN THE EVENING viene accolta con grande calore, l’album IN THROUGH THE OUT DOOR uscito l’anno prima, non sarà oggi uno dei capisaldi del gruppo, ma ricordo che allora fu un gran successo in termini di vendite anche qui in Europa. Forse un pelo veloce la versione dal vivo di questo pezzo, con un incedere meno frenetico avrebbe mantenuto il groove greve che avrebbe giovato alla performance. Inizio concerto ad ogni modo assai possente, quattro pezzi veloci, quattro cannonate.
RP “Eye thank yew. It’s, uh, it’s getting a little warm in here, yeah? This is, uh, a song that will maybe cool things out just a touch. It’s a little quieter, and a little more laid back. It’s called ‘The Rain Song.’
Non appena il pubblico risente il famigliare giro inizale scatta l’ovazione; anche in THE RAIN SONG il chitarrista parte troppo veloce, ma d’altra parte erano anni di alterzaione chimica per PAGE, normale purtroppo che si facesse prendere dalla foga del momento. Il lavoro chitarristico è spartano, mancano le finezze e gli abbellimenti del 1973. Bravissimo JONES con la pedaliera basso; PLANT canta le parti lente con molto pathos.
RP “Thank you. May we please, uh, first of all let me thank you. And certainly, can you keep on moving back? ‘Cuz there’s a lot of people here who aren’t enjoying it as much as you are, so just push it back a little bit. This is not Wolverhampton Wanderers winning the European Cup Final, you know. Eye thank yew. It’s a song that deals with the preoccupation for, uh, the southern states of, uh, United States of America. It’s about Texas. It’s called ‘Hot Dog.”
HOT DOG, pur essendo un pezzo sciocchino e semplice nello sviluppo, chitarristicamente parlando è piuttosto impegnativo, non è dunque del tutto comprensibile il perché fu messo in scaletta in quegli anni. Come di consueto durante l’assolo PAGE evita le difficili frasi della versione da studio e se la gioca su note tirate allo spasimo con lo stringbender. Va evidenziato ancora una volta il gran lavoro di JONES che mentre suona una parte al piano tutt’altro che semplice con i piedi tiene un giro da pazzi sulla pedaliera basso.
RP “Lifting your right hand in the air, please, everybody, right hand in the air. With the fingers spread like this, see. Take them down to your nose and then say, Eye thank yew. After three: one, two, three. Excellent, the show begins”
Il pubblico gradisce molto l’intro di ALL MY LOVE, è chiaro che i nuovi pezzi sono molto apprezzati. Tutto bene sino all’assolo di PAGE, al solito sconclusionato. Salta all’orecchio di quanto JONES fosse imprescindibile nei latter days dei LED ZEPPELIN. Quando suona in contemporanea tastiere e pedaliera basso è in modo evidente il punto focale del gruppo. Bello comunque il finale del pezzo.
RP “Ok, we’re gonna hot things up a little bit, but you gotta move back in exchange. Just push a little bit. Push, push, push! Move it back a little bit. Eye thank yew. Ok, well we’ll dedicate this to all the wonderous times that we’ve all had in Munich, both recording here, and all that sort of thing, and, uh, and, uh, especially to Vera, wherever you are, Vera.”
In TRAMPLED UNDERFOOT il pubblico tiene il tempo con le mani, pur essendo un pezzo dal punto di vista strumentale vagamente sinistro la voglia di ballare e di lasciarsi andare non viene meno. Il gruppo è solido e convinto e sembra quasi che voglia cantarle ai gruppi punk del periodo…vecchi dinosauri un cazzo sembra vogliano dire; JONES pompa sul clavinet che è un piacere. Assolo tipicamente trascendentale da parte di Jimmy. Hardrock-funk psichedelico.
SIBLY è il sesto pezzo di fila con JONES alle tastiere. Il pubblico tiene il tempo sul terzinato del più bel blues bianco di sempre. JONES al piano elettrico pulito fa scendere un manto di candore quantomeno insolito rispetto alla carnalità elettrica del passato. Le differenze tra il PAGE del 73 e quello del 1980 si notano tutte in questo blues. Non ho mai capito il perché dell’allungamento della parte dedicata all’assolo di chitarra proposta negli anni 1979/80. Sarebbe stato uno stratagemma efficace per far risaltare ancora di più il cosmico chitarrismo di PAGE del 1973, ma nel 1980 forse non era il caso.
RP “Thank you very much. Jimmy Page was on guitar there. Now as this tour is the first tour we’ve done for three years and, uh, it’s been quite an, uh, an interesting sketch actually, but it’s getting a little bit towards the end now. We’ve got one more show after this, and then who knows, you know? Perhaps we’ll have to do another one after that one. But this is about where it leaves us, ‘Achilles Last Stand.”
https://youtu.be/-OFRP3LCtXU
continua al link per la lettura
https://timtirelli.com/2016/12/30/bootleg-led-zeppelin-live-omega-13-munich-olympihalle-5-july-1980-winston-remaster/
--------------------------
Led Zeppelin Live at Wien Kounsel Thos, Vienna, Austria.
Audience recording of the Vienna show on March 9, 1970. There was a rare scene where Jimmy Page apologized to the audience during the song because the delay didn't work properly on "Dazed And Confused" due to equipment malfunction. Like Montreux two days ago, "Rice Pudding" was played as an intro to "Heartbreaker".
(I'm sorry. Unfortunately, some of the songs are blocked by the copyright holders. Thank you for your understanding)
0:00 0. Commentary by Yuki
1. We're Gonna Groove
2. I Can't Quit You Baby
3. Dazed And Confused
4. Heartbreaker
5. White Summer/Black Mountain Side
6. Since I've Been Loving You
7. Organ Solo/Thank You
8. Moby Dick
9. How Many More Times
--------------
Maureen, Carmen, Dennis e Karac nel 1977
Dennis Sheehan, tour manager di lunga data diU2, è stato premiato alla carriera ai Parnelli Awards 2008 per il suo lavoro nell'industria dei concerti. L'ex cantante dei Led Zeppelin, Robert Plant, con il quale Sheehan ha lavorato negli anni '70, ha detto: "Lo amavo come il fratello malizioso che era".
Dennis ha lavorato ai tour dei Led Zeppelin del 1975, 1977 e 1979. Non sono del tutto sicuro di quale fosse il suo titolo ufficiale. Era sicuramente un PA'ing per Robert, ma ha anche fornito "...Grant e il tour manager dei Led Zeppelin amante delle feste, Richard Cole, con il supporto logistico e equilibrato di cui avevano bisogno" , come ha affermato correttamente The Independent. Non riesco a ricordare la fonte, ma a quanto pare Dennis non si drogava e non beveva fino all'età di 30 anni. Nel 1982 Dennis iniziò a lavorare con una boyband irlandese allora meno conosciuta, che aveva pubblicato solo due album "Boy" e "October" e si stavano preparando all'uscita del loro terzo album, "War", nel febbraio 1983. Dennis ha continuato a lavorare come tour manager per i quattro ragazzi del lato nord di Dublino fino alla sua morte inaspettata durante il tour nel 2015.
Dennis sul lavoro per Robert:
“Robert è stato facilissimo. Sarebbe uscito in un club, avrebbe ordinato un drink e quel drink sarebbe stato con lui per il resto della notte. Quando tornava infilava un bigliettino sotto la mia porta, dicendomi cosa voleva per il giorno dopo: "Puoi svegliarmi alle dodici e farmi una tazza di tè pronta?"
Robert parlando di Dennis:
"Dennis ha viaggiato con me mentre ci avvicinavamo alla fine del gioco dei Led Zeppelin, il suo fascino e il suo umorismo sono un faro nel crollo della fine degli anni '70", ha detto Plant al Times in una nota.
"Ha stirato i miei razzi di raso verde con una faccia seria e mi ha aiutato a riprendere confidenza con il dono della parola ogni mattina!" Pianta ha scritto.
"Quando la mia famiglia ha subito una grande perdita, lui era lì per sostenerlo quando così tanti non lo erano", ha continuato. “L'ho amato come il fratello malizioso che era. Il tempo è malvagio: ci muoviamo troppo velocemente per spenderlo con le persone che contano davvero".
Robert e U2 per Dennis quando ha ricevuto un Parnelli Lifetime Achievement Award nel 2008 ( X )
Video del concerto di Robert che dedica Going To California a Dennis Sheehan, giugno 2015 ( X )
Robert Plant and the Sensational Space Shifters perform Led Zeppelin "Going to California" as a tribute to the recently deceased Dennis Sheehan, tour manager of U2 and former tour manager for Led Zeppelin.
Prima di ottenere il lavoro di tour manager per gli U2, a cui ha dedicato gli ultimi 33 anni della sua vita, Dennis Sheehan aveva lavorato con altri gruppi rock, grandi e piccoli.
Nessuno, tuttavia, era più grande dei Led Zeppelin, per i quali lavorò per gran parte degli anni '70, quasi al punto in cui il gruppo si sciolse dopo la morte nel 1980 del batterista John Bonham.
Sheehan ha spesso fatto riferimento alle sue esperienze con gli Zeppelin durante i suoi anni con gli U2, al punto che i membri della più grande rock band irlandese una volta si sono vestiti per assomigliare ai Led Zeppelin a una festa di compleanno per Sheehan.
Dopo aver saputo della morte di Sheehan a 68 anni per un apparente infarto all'inizio di mercoledì, poche ore dopo che gli U2 avevano aperto la loro serie di cinque serate di spettacoli al Forum di Inglewood, l'ex cantante dei Led Zeppelin Robert Plant ha ricordato la sua amicizia con Sheehan.
"Dennis ha viaggiato con me mentre ci avvicinavamo alla fine del gioco dei Led Zeppelin, il suo fascino e il suo umorismo erano un faro nel crollo della fine degli anni '70", ha detto Plant al Times in una nota.
"Ha stirato i miei razzi di raso verde con una faccia seria e mi ha aiutato a riprendere confidenza con il dono della parola ogni mattina!" Pianta ha scritto.
"Quando la mia famiglia ha subito una grande perdita, lui era lì per sostenerlo quando così tanti non lo erano", ha continuato. “L'ho amato come il fratello malizioso che era. Il tempo è malvagio: ci muoviamo troppo velocemente per spenderlo con le persone che contano davvero".
https://www.latimes.com/entertainment/music/posts/la-et-ms-robert-plant-dennis-sheehan-tour-manager-led-zeppelin-u2-20150528-story.html?fbclid=IwAR2ZGm3shRcyWk1rozVMl5csIAWqauGYsiVprqy5TEgDVxcyVLVZtRGwp-o
----------------------------
Robert Plant's Plantations: We Shall Carry On Forever!
Led Zeppelin 1975-05-17 Earls Court Full Concert
01. Introduction
02. Rock and Roll
03. Sick Again
04. Over The Hills and Far Away
05. In My Time Of Dying
06. The Song Remains The Same
07. The Rain Song
08. Kashmir
09. No Quarter
10. Tangerine
11. Going to California
12. That's The Way
13. Bron-Y-Aur Stomp
14. Trampled Under Foot
15. Moby Dick
16. Dazed and Confused
17. Stairway to Heaven
18. Whole Lotta Love
19. Black Dog
------------------------
"Quindi nel 1968, prima del feedback, ci siamo riuniti in una piccola stanza. Conoscete tutti bene la storia. Tre saggi seguirono una stella e ci siamo riuniti in una piccola stanza, e ne abbiamo esaminati alcuni, alcuni, un totale di circa cinque brani che abbiamo provveduto a registrare.Questa è la prima cosa che abbiamo mai suonato insieme, e alla fine del primo tentativo di suonarla, ci siamo resi conto che, nonostante lo sforzo del Melody Maker di scioglierci, ci andrà avanti per sempre». - 17 maggio 1975 - Earls Court
"So in 1968, that was before feedback, we got together in a tiny room. You all know the story well. Three wise men followed a star and we got together in a small room, and we ran through some, some, a total of about five numbers which we proceded to record. This is the first thing that we ever played together, and at the end of the first attempt at playing it, we realized that, despite the effort of the Melody Maker to break us up, we shall carry on forever." - May 17, 1975 - Earls Court
-----------------
Led Zeppelin - Keith Moon On Stage (Los Angeles 1977) (Rare Film Series)
---------------------------
22 giugno 1970 Reykjavik, Islanda. "quando finimmo di suonare regnava un profondo silenzio, come se non avessero capito cosa li aveva colpiti. Ci sono voluti tre, forse cinque minuti, prima che qualcuno iniziasse ad applaudire. Prima di noi avevano avuto solo i Tremeloes, quindi immagino non potessero farci molto" JPJ
https://youtu.be/xFReszZNm80
Led Zeppelin - Live in Iceland (June 22nd, 1970) - Newsreel Footage
Il primo appuntamento dei Led Zeppelin a giugno li ha portati in Islanda per partecipare a un programma di scambio culturale in rappresentanza del Regno Unito. Peter Grant non ha viaggiato con loro e sulla stampa britannica menziona che una troupe cinematografica avrebbe documentato la loro visita. Nonostante questo piano, solo i filmati delle notizie locali catturano l'arrivo del gruppo all'aeroporto, l'hotel e una breve clip di Dazed and Confused. Anche Robert Plant viene intervistato il giorno dello spettacolo. Alcuni di questi filmati sono inclusi nel dvd ufficiale del 2003.
Estratto della rassegna stampa : (Tradotto in inglese) : Quando è arrivata l'ora, sono andati sul palco. Pianta, come un leone dalla criniera dorata, tonica, giovane ed elegante. Era vestito con una camicia, nera con fili d'oro e jeans molto attillati. Adiacenti a Plant, c'erano due principi: Jimmy Page e John Paul Jones. Page, vestito di velluto blu, Jones con una tunica bianca e pantaloni di velluto verde.
Plant ha offerto una bella serata ed è iniziata in modo drammatico. Era il suono breve, potente e pulito degli Zeppelin. Plant, in seguito, ha ringraziato per aver avuto questa opportunità, a coloro che l'hanno resa possibile per essere stato invitato a suonare in Islanda. Ha detto che avrebbero iniziato con una canzone del loro primo album, e la canzone successiva sarebbe stata: "Dazed and Confused".
Dietro John Paul Jones al basso, c'era John Bonham alla batteria, insieme a Page e Plant. La disperazione, la sofferenza e il dolore interpretavano la voce e la chitarra di un uomo. Page suonava la chitarra con un lungo arco ed è stato incredibile ascoltare come creava l'atmosfera e lasciare che ognuno attaccasse. Il suo gioco di questa sera è stato bellissimo. Si è spostato sul palco e si è divertito a suonare molto a destra, per i fotografi. Il ragazzo in lui era fantastico, rideva, saltellando. Tuttavia, quando ha suonato una chitarra solista davvero impressionante, la musica lo ha raggiunto e ha gettato indietro la testa, si è piegato all'indietro e ha suonato fino alla morte e all'anima. Lo stesso valeva per Plant: ci si è buttato dentro e quindi ha avuto molte belle scene. Era il contatto tra il pubblico. Raramente (o mai) un uomo è stato così forte - e quanto sono bravi i musicisti John Paul Jones e John Bonham.
Bonham ha eseguito un assolo pulito e magnifico alla batteria, prima con le bacchette e poi a mani nude. Jones, tuttavia, è stato nell'ombra per tutta la serata. Al basso, era molto efficace e suonava l'organo, che era stupendo. Gli Zeppelin hanno suonato parecchie canzoni nella Hall per quasi due ore. Quando furono pronti per suonare l'ultima canzone, annunciò Plant, questo è stato un grosso errore da parte sua, perché un gruppo di quelli che erano più vicini al palco, si è alzato e si è avvicinato. Era il caos assoluto. La folla davanti al palco era schiacciata e un po' quasi soffocata. Lo stesso Plant è andato a cercare di aiutare coloro che si trovavano nelle peggiori difficoltà. La musica si fermò e quando le cose finalmente si calmarono, riprese a suonare.
Le canzoni che hanno suonato includevano "Thank you", "Heartbreaker", "Bring it on Home", Moby Dick" e altre ancora. Hanno suonato una canzone dell'album successivo, su cui hanno lavorato negli ultimi due mesi e dovrebbero essere rilasciate a fine luglio. è stato chiamato "Da quando ti amo". Si sono conclusi con "Whole Lotta Love". [Timinn / 6-24-70 / Baldvin Baldvinss]
Il primo appuntamento dei Led Zeppelin a giugno li ha portati in Islanda per partecipare a un programma di scambio culturale in rappresentanza del Regno Unito. Peter Grant non ha viaggiato con loro e sulla stampa britannica menziona che una troupe cinematografica avrebbe documentato la loro visita. Nonostante questo piano, solo i filmati delle notizie locali catturano l'arrivo del gruppo all'aeroporto, l'hotel e una breve clip di Dazed and Confused. Anche Robert Plant viene intervistato il giorno dello spettacolo. Alcuni di questi filmati sono inclusi nel dvd ufficiale del 2003.
Estratto della rassegna stampa : (Tradotto in inglese) : Quando è arrivata l'ora, sono andati sul palco. Pianta, come un leone dalla criniera dorata, tonica, giovane ed elegante. Era vestito con una camicia, nera con fili d'oro e jeans molto attillati. Adiacenti a Plant, c'erano due principi: Jimmy Page e John Paul Jones. Page, vestito di velluto blu, Jones con una tunica bianca e pantaloni di velluto verde.
Plant ha offerto una bella serata ed è iniziata in modo drammatico. Era il suono breve, potente e pulito degli Zeppelin. Plant, in seguito, ha ringraziato per aver avuto questa opportunità, a coloro che l'hanno resa possibile per essere stato invitato a suonare in Islanda. Ha detto che avrebbero iniziato con una canzone del loro primo album, e la canzone successiva sarebbe stata: "Dazed and Confused".
Dietro John Paul Jones al basso, c'era John Bonham alla batteria, insieme a Page e Plant. La disperazione, la sofferenza e il dolore interpretavano la voce e la chitarra di un uomo. Page suonava la chitarra con un lungo arco ed è stato incredibile ascoltare come creava l'atmosfera e lasciare che ognuno attaccasse. Il suo gioco di questa sera è stato bellissimo. Si è spostato sul palco e si è divertito a suonare molto a destra, per i fotografi. Il ragazzo in lui era fantastico, rideva, saltellando. Tuttavia, quando ha suonato una chitarra solista davvero impressionante, la musica lo ha raggiunto e ha gettato indietro la testa, si è piegato all'indietro e ha suonato fino alla morte e all'anima. Lo stesso valeva per Plant: ci si è buttato dentro e quindi ha avuto molte belle scene. Era il contatto tra il pubblico. Raramente (o mai) un uomo è stato così forte - e quanto sono bravi i musicisti John Paul Jones e John Bonham.
Bonham ha eseguito un assolo pulito e magnifico alla batteria, prima con le bacchette e poi a mani nude. Jones, tuttavia, è stato nell'ombra per tutta la serata. Al basso, era molto efficace e suonava l'organo, che era stupendo. Gli Zeppelin hanno suonato parecchie canzoni nella Hall per quasi due ore. Quando furono pronti per suonare l'ultima canzone, annunciò Plant, questo è stato un grosso errore da parte sua, perché un gruppo di quelli che erano più vicini al palco, si è alzato e si è avvicinato. Era il caos assoluto. La folla davanti al palco era schiacciata e un po' quasi soffocata. Lo stesso Plant è andato a cercare di aiutare coloro che si trovavano nelle peggiori difficoltà. La musica si fermò e quando le cose finalmente si calmarono, riprese a suonare.
Le canzoni che hanno suonato includevano "Thank you", "Heartbreaker", "Bring it on Home", Moby Dick" e altre ancora. Hanno suonato una canzone dell'album successivo, su cui hanno lavorato negli ultimi due mesi e dovrebbero essere rilasciate a fine luglio. è stato chiamato "Da quando ti amo". Si sono conclusi con "Whole Lotta Love". [Timinn / 6-24-70 / Baldvin Baldvinss]
Robert Plant: il viaggio in Islanda che ispirò “Immigrant Song”
Nel 1970, un tour islandese ispirò una delle canzoni più particolari dei Led Zeppelin, ricca di misticismo, letteratura e mitologia norrena: Immigrant Song, guidata dall'urlo di battaglia di Robert Plant e dal riff indimenticabile di Jimmy Page.
Il 5 settembre 1970 veniva pubblicato come singolo Immigrant Song, brano di apertura di LED ZEPPELIN III firmato Atlantic Records. Un pezzo inusuale, potente e intriso di un reticolo di ispirazioni che trovano la loro fonte in Islanda. Quella "terra del ghiaccio e della neve" che apre il primo verso della canzone, dopo l'urlo ipnotico e bellico che Robert Plant pone in apertura del capolavoro scritto a quattro mani con Jimmy Page. Tutto nacque nell'estate del 1970, più precisamente il 22 giugno, data di esordio di un tour in Islanda, proseguito poi a Bath e in Germania fino al 19 luglio. Un'occasione importante per i Led Zeppelin, portavoci per il Regno Unito in un programma di scambio culturale che doveva essere documentato in origine anche da una troupe cinematografica.
https://youtu.be/RlNhD0oS5pk
Nell'arena di Laugardalshöll, a Reykjavík: qui i Led Zeppelin diedero sfogo a un'impetuosa esibizione davanti a circa 5.500 persone. Ma tra storici pezzi sul palco, come Dazed And Confused and Whole Lotta Love, quell'ambiente magico e fiabesco immerso nella natura ispirò Plant per un nuovo pezzo, presentato a Bath in anteprima sei giorni dopo. Si tratta proprio della vulcanica Immigrant Song, rievocata nel nuovo millennio come canzone di punta del film School Of Rock e fortemente voluta dal suo protagonista, Jack Black, che pregò in ginocchio i suoi idoli per averla.
https://youtu.be/k66Cwy5Zwb4
Il brano propone il punto di vista di un esercito di vichinghi pronti all'esplorazione, alla battaglia e alla conquista. In particolare sembra che il riferimento primo sia l'esploratore islandese Leif Erikson, il primo europeo a sbarcare in America intorno all'anno 1000, secondo le leggende folkloristiche. Fioccano riferimenti al Valhalla, luogo sacro delle anime degli eroi della mitologia norrena e al celebre Martello del dio Thor, il Mjöllnir. Proprio quell' "hammer of gods" citato nel brano, ispirerà Stephen Davis per l'omonima biografia degli Zeppelin.
https://youtu.be/f_LZU7TdvWA
Ma oltre alla potenza e all'impetuosa cavalcata dell'eroe, ciò che ha catturato maggiormente l'attenzione di Plant è stata la magia del viaggio, la misteriosa esplorazione di luoghi sconosciuti. Per i Led Zeppelin era infatti la prima volta in Islanda, terra antica, costellata di vulcani e di incontaminate distese di liberi spazi. Per questo, oltre alla tradizione letteraria e al folclore che ispirerà l'heavy metal di stampo epico-mitologico, un simbolo immancabile è Marco Polo, l'esploratore per antonomasia.
https://youtu.be/Qpij-eSKIBk
I Led Zeppelin resero Immigrant Song la canzone di apertura di tutti i loro concerti dal 1970 al 1972. Il suo lascito è immenso, sia nell'immaginario musicale che in quello cinematografico.
Fummo invitati a suonare per un concerto a Reykjavik, ma il giorno prima del nostro arrivo tutti i dipendenti pubblici scioperarono e lo show rischiò di essere annullato. L'università così preparò una sala da concerto tutta per noi. La risposta dei ragazzi è stata notevole e ci divertimmo moltissimo. "Immigrant Song" parlava di quel viaggio ed era la traccia di apertura di un album che doveva essere molto diverso. - Robert Plant
https://youtu.be/TkTvmVVMRYw
https://youtu.be/KfOlSbsrpP8
ICELAND 2019 | IMMIGRANT SONG
In July 1970, Led Zeppelin visited Iceland for their opening show at Laugardalshöll. It was this visit which inspired singer Robert Plant to write the lyrics to "Immigrant Song", which was subsequently featured on their forthcoming album Led Zeppelin III. This song premiered at the Bath Festival, just six days after their show in Iceland.
----------------------
-----------------------------
https://www.loudersound.com/features/the-complicated-journey-towards-legend-of-led-zeppelins-whole-lotta-love?fbclid=IwAR0a0G7xPW_FUg1Y1eOjPYoS8pPnG4nvjDXZeOq3vOxtWYmSqXWWzifcnCg
Il complicato viaggio verso la leggenda di Whole Lotta Love dei Led Zeppelin
Jimmy Page inizialmente inventò il classico riff di Whole Lotta Love nella sua casa di Pangbourne alla fine dell'estate del 1968. Circa nove mesi dopo, nell'aprile 1969, fu questa canzone che diede il via alle sessioni di Led Zeppelin II agli Olympic Studios di Barnes .
La canzone originariamente ha preso forma attorno al riff di tre note killer di Page con la sua conclusione di Mi di ottava e una struttura di accordi discendenti che utilizzava un'eco all'indietro, un effetto che il chitarrista aveva usato per la prima volta in una sessione di Mickie Most.
Ulteriori sovraincisioni sono state aggiunte agli A&M Studios di Hollywood. Il lavoro finale si è svolto durante una maratona di missaggio agli A&R Studios di New York il 29 e 30 agosto. A supervisionare questa sessione con Page c'era Eddie Kramer , noto per il suo lavoro di produzione con Jimi Hendrix .
''L'intera cosa con Jimmy era che ci piaceva lasciare piccoli errori, improvvisazioni e cose del genere, aggiungeva all'intera atmosfera. Quindi in Whole Lotta Love abbiamo lasciato quella tosse all'inizio", ha ricordato Kramer. “Poi durante la parte vocale di ' Way down inside ' di Robert, abbiamo scoperto di avere una perdita dalla traccia otto – una traccia vocale precedente che non potevamo perdere – quindi Jimmy ed io abbiamo alzato il riverbero e l'abbiamo lasciato dentro. errore? Buon errore!''
Dal punto di vista dei testi, ha preso in prestito all'ingrosso da You Need Love di Willie Dixon , registrato da Muddy Waters nel 1962. Dixon ha citato in giudizio Zep con successo nel 1985 per i diritti d'autore. A seguito di un accordo extragiudiziale, il nome di Dixon è stato aggiunto ai crediti di scrittura delle canzoni. Alla dissolvenza in chiusura della canzone, Plant ha anche inserito versi da Shake For Me e Back Door Man di Dixon .
Whole Lotta Love ha fatto il suo debutto dal vivo nel loro secondo tour negli Stati Uniti in uno spettacolo al Winterland Ballroom di San Francisco il 26 aprile 1969. Gli Zeppelin hanno anche suonato la canzone nel loro concerto di supporto per The Who in Columbia, nel Maryland, il 25 maggio 1969. Nel giugno 1969 lo fecero vedere in anteprima in una sessione della BBC, ma la band non lo suonò più fino al 1970. Da quel momento in poi divenne parte integrante del loro set, esteso per includere un ribelle medley rock'n'roll.
In America, dove i singoli estratti dagli album hanno ottenuto una preziosa trasmissione in onda e, a loro volta, hanno portato alle vendite di album, il manager degli Zeppelin Peter Grant non ha avuto problemi con la Atlantic Records che ha pubblicato una versione modificata di Whole Lotta Love come singolo. La sua ascesa alla Top 5 della classifica di Billboard nel gennaio 1970 ha confermato il loro fascino come l'atto più caldo del nuovo decennio.
Tuttavia, Grant non aveva intenzione di consentire un tale rilascio nel Regno Unito. Atlantic qui presumeva erroneamente che Grant avrebbe autorizzato un rilascio e andò avanti e premette una quantità iniziale della modifica di 3,12 minuti della canzone accompagnata da Living Loving Maid (She's Just A Woman) .
Presumibilmente, le copie sono state distribuite alla stampa e alle stazioni radio e circa 500 sono finite in un magazzino a Manchester pronte per il rilascio. Grant ha immediatamente chiesto il loro richiamo, indicando una clausola nel loro contratto che affermava che lui e lui soli avrebbero avuto il controllo di ogni singola uscita. Le copie originali sono molto ricercate dal mercato dei collezionisti.
Nel novembre 1970, i CCS, il gruppo rock della big band formato dal bluesman Alexis Korner, ottennero una hit nella Top 20 del Regno Unito con la loro versione della canzone. È stato questo arrangiamento per big band che è stato successivamente adattato come sigla per il programma televisivo settimanale del Regno Unito Top Of The Pops , assicurando così che sarebbe penetrato nella coscienza di ogni fan del pop del paese, indipendentemente dal fatto che fossero fan o meno di LED Zeppelin.
Nel 1996, l'atto di ballo Goldbug ha portato Whole Lotta Love nella Top 5 del Regno Unito con un arrangiamento che ha unito il tema della pubblicità cinematografica di Pearl & Dean. Un anno dopo, nel settembre 1997, i membri sopravvissuti della band alla fine cedettero e sanzionarono l'uscita tardiva di un singolo nel Regno Unito per una nuova modifica di Whole Lotta Love che fu pubblicata come singolo in CD per promuovere la ristampa del catalogo Zeppelin a prezzo medio . Ha raggiunto il numero 21 della classifica. Le vendite di download della canzone al momento della loro compilation Mothership l'hanno portata al numero 64 nel novembre 2007.
Whole Lotta Love è apparso di nuovo alla grande e ha guadagnato un nuovo pubblico mondiale quando Jimmy Page ha eseguito una versione della canzone con Leona Lewis alla voce alla cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Pechino 2008.
La ristampa dei Led Zeppelin II del 2014 includeva una versione vocale grezza di Whole Lotta Love registrata agli Olympic Studios il 19 aprile 1969, mentre nello stesso anno è apparsa la ristampa, il riff di Whole Lotta Love è stato votato come il più grande riff di chitarra di tutti i tempi da ascoltatori di BBC Radio 2.
Si riteneva che le prime stampe statunitensi dell'album dei Led Zeppelin II tagliato dall'ingegnere di mastering Robert Ludwig avessero troppi bassi e dinamica. Questa pressatura è stata richiamata e sostituita da un taglio con meno bassi. Le stampe originali ora ricercate possono essere identificate da un piccolo RL inciso nell'area della scanalatura di uscita.
Nessun commento:
Posta un commento