mercoledì 27 aprile 2022

14.LED ZEPPELIN♪♫ storie di immagini. e curiosità..realtà mortali e leggende metropolitane



Sebbene la data esatta non sia confermata, era circa la fine di agosto 1968 quando i membri dei Led Zeppelin entrarono per la prima volta in uno studio di registrazione. Una sessione preesistente aveva prenotato John Paul Jones per l'album di PJ Proby, Three Week Hero . Data di uscita: aprile 1969.

John Paul Jones : "Mi ero impegnato a fare tutti gli arrangiamenti per l'album. Dato che stavamo parlando di provare in quel momento, ho pensato che sarebbe stata una comoda fonte di reddito. Ho dovuto comunque prenotare una band, quindi ho pensato di Prenoterei tutti quelli che conoscevo." (C. Welch)





 "e poi eravamo arroganti, presuntuosi in quanto convinti delle nostre qualità e dove volevamo arrivare. Così che, in ogni nostro concerto, facevamo a gara a chi era il più bravo di noi quattro, o a chi faceva l’assolo più lungo. Eravamo una cosa diversa, non standardizzata, avevamo spinto il blues degli schiavi delle piantagioni ad un velocità di curvatura, spiazzando la critica che non sapeva nemmeno come catalogarci".




Babe I'm Gonna Leave You - Isolated Vocals
Robert stratosferico
e non occorre aggiungere altro..
solo ascoltarlo ed ammirarlo


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Led Zeppelin dancing with a fan on stage, Alameda County coliseum, Oakland - July 23, 1977.


25 settembre 1968
L'inizio dell'epico Led Zeppelin I
JIMMY PAGE : "Quindi siamo nel 50° anniversario dei Led Zeppelin, e in questo giorno, il 25 settembre 1968, annuncia l'inizio dell'epico album dei Led Zeppelin I: il momento in cui sarei in grado di manifestare i suoni e gli strati che avevo sentito nella mia testa e dimostrare anche il mio status di produttore.
Il gruppo è andato allo Studio No.1, Olympic Studios, 117 Church Road, Barnes, Londra, SW13, dopo aver provato a lungo il materiale per i Led Zeppelin I a casa mia a Pangbourne e abbiamo avuto l'opportunità di eseguire una buona percentuale di quel materiale durante alcuni concerti in Scandinavia e nel Regno Unito per vivere la nostra musica dal vivo sotto il mantello clandestino degli Yardbirds. A quei tempi, il tempo in studio era disperso e limitato in pochi giorni a settembre e ottobre, dettato dalla disponibilità dell'Olympic.
Così, con l'aiuto della magistrale ingegneria del mio vecchio amico Glyn John, alle 23:00 di mercoledì 25 settembre 1968, iniziammo le nostre registrazioni e iniziammo a registrare questa eclettica potenza su nastro.
Molto è stato ipotizzato sulle registrazioni iniziali, quindi ho pensato che sarebbe stato utile mostrare il foglio di lavoro di RAK che fornisce le date e gli orari in cui dovevamo entrare inizialmente. È una lettura affascinante. " (settembre 2018 | jimmypage.com ]
La registrazione continua all'Olympic Studio di Londra. Le sessioni sono state completate in sole 30+ ore per un costo totale di £ 1.782 che è stato autofinanziato. L'album è stato prodotto da Jimmy Page.
Jimmy Page : "È stato facile perché avevamo un repertorio di numeri elaborato e siamo semplicemente entrati in studio e l'abbiamo fatto. Suppongo che fosse il fatto che eravamo fiduciosi e preparati che ha fatto sì che le cose scorressero senza intoppi in studio. E come è successo, abbiamo registrato le canzoni quasi esattamente come le stavamo facendo dal vivo. Solo Babe I'm Gonna Leave You è stato modificato, per quanto mi ricordo."
"Il gruppo stava insieme solo da due settimane e mezzo quando l'abbiamo registrato. Avevamo avuto quindici ore di prove prima di girare direttamente in Scandinavia per alcuni concerti, poi subito dopo abbiamo tagliato l'album. Lì era molto poco double-tracking. Abbiamo deliberatamente mirato a mettere giù ciò che potremmo effettivamente riprodurre sul palco. "
"Volevo ottenere un suono ambientale e avevo anche l'idea di utilizzare l'eco del nastro al contrario, che avevo suggerito prima su una traccia degli Yardbirds. Quindi sapevo che funzionava! Volevo anche che ci fosse molta luce e ombra e un certo tensione drammatica. So di aver influenzato abbastanza pesantemente il contenuto e gli arrangiamenti, ma è stato solo perché non avevamo il tempo di discutere di tutto tra noi. Il primo album era una vera miscela di blues, rock e musica acustica" (C. Welch)



12 agosto 1968
Prima prova
Questa settimana è più o meno la data della loro prima jam, in cui Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones e John Bonham hanno provato in Gerrard Street, a Londra. Secondo il loro stesso racconto, la chimica è stata avvertita all'istante mentre sfrecciavano attraverso Train Kept a Rollin'.
John Paul Jones : "Abbiamo suonato insieme per la prima volta in una piccola stanza in Gerrard Street, una stanza nel seminterrato, che ora è Chinatown. C'erano solo amplificatori da parete a parete e uno spazio per la porta - e basta. Letteralmente, erano tutti che si guardavano l'un l'altro - 'che cosa suoniamo?' Io facevo più sessioni, non sapevo proprio niente. C'era un vecchio numero di Yardbirds chiamato Train Kept a Rollin' ... L'intera stanza è appena esplosa". (intervista del 1990)
Robert Plant : "Ricordo la stanzetta, tutto quello che riesco a ricordare era calda e suonava bene – davvero molto eccitante e molto stimolante, perché potevo sentire che stava succedendo qualcosa a me stesso e a tutti gli altri nella stanza. avevamo trovato qualcosa con cui dovevamo stare molto attenti perché avremmo potuto perderlo, ma era straordinario: il potere. (intervista del 1990)
Jimmy Page : "Alla fine, sapevamo che stava succedendo davvero, davvero elettrizzante. Emozionante è la parola d'ordine. Siamo partiti da lì per iniziare le prove per l'album". (intervista del 1990)
John Bonham : “Abbiamo suonato bene quel giorno ed è andata abbastanza bene. Anche la prima volta che abbiamo suonato insieme, c'è la sensazione quando suoni se andrà bene, ed è stato bello, davvero molto buono. Ma a quel tempo non avevo idea che avrebbe ottenuto ciò che ha". (intervista del febbraio 1972)



Robert Plant, Paul McCartney e Pete Townshend nel backstage del Concert For The People of Kampuchea, 29 dicembre 1979.


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Una gita nei luoghi dei LZ? Royal Orleans hotel e Maison Dupuy. Al primo hotel ( prime due foto) è legato il pezzo su Presence. Alla Maison Dupuy la peggiore telefonata che il nostro Robert abbia mai ricevuto







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≤ LED ZEPPELIN II fu il disco più venduto negli USA quell'anno, scalzando ABBEY ROAD dal n.1 e impedendo a LET IT BLEED degli Stones di arrivare in vetta≥.
Buongiorno.
Riff acuminati come un arpione. Grida demoniache che si levano come fuochi fatui per le colline devastate dalle vostre menti sconvolte. Tamburi voodoo e bassi tribali che fanno ribollire il sangue come se eruttasse dalla vostra anima già morta. Esatto, parliamo dell'esplosione apocalittica che costituisce il secondo disco dei LED ZEPPELIN, nato da folli avventure per le strade ancora selvagge dell'America, in un tempo, 1969, in cui Charles Manson uccideva per il puro gusto di farlo e gli uomini camminavano sulla luna. Un'epoca in cui Woodstock si poneva delle domande, e Altamont era appena dietro l'angolo. Un tempo in cui i Led Zeppelin diventavano il più grandioso gruppo rock di tutti i tempi, zigzagando da Costa a costa, e al contempo registrando quello che per i fan più incalliti rimane il migliore, sicuramente il più pesante, disco che il gruppo abbia mai pubblicato a suo nome.

Alla fine di maggio, con il loro primo disco al n.10 in classifica, il gruppo terminò il suo primo tour USA con due serate soldi out al Fillimore East di New York city. Recensendo il concerto, ≤ Variety≥, scrisse che ≤ l'ossessione del gruppo per la potenza, il volume sonoro e il melodramma in scena...........lo porta a rinunciare alla musica in favore della Bruta Energia che soddisfa il suo pubblico, prevalentemente giovane". Dopo il secondo concerto, la Atlantic Records organizzò un party in loro onore al Plaza, dove gli fu consegnato il primo disco d'oro per LED ZEPPELIN. In quella stessa occasione, Jimmy Page fu informato che era tempo di smettere di cincischiare e di completare il secondo disco, dato che l'etichetta voleva un successo a tempo di record. Pronto all'appello, Jimmy ordinò al gruppo di tornare in studio subito dopo il party. La musica si sta a evolvendo a rotta di collo anche sul palco, con molte delle jam spontanee del loro primo tour USA che prendevano vita, tramutandosi in canzoni ben definite, Whola Lotta Love, che era emersa all'inizio del tour come parte di un'improvvisazione più estesa durante l'esecuzione di As Long As I Have You; l'ipnotica What Is And What Should Never Be e un rock'n'roll più breve e pulsante intitolato Ramble On. I tour americani ormai seguivano una routine consolidata: Clive Coulson supervisionava la parte logistica. Richard Cole " intratteneva" il gruppo, un eufemismo che gli procurava alcol e droghe, e gli portava le groupie più disponibili. Il loro modo di porsi poteva creare situazioni complicate, soprattutto per Plant, che aveva l'abitudine di andare in giro a piedi nudi con i capelli che gli arrivavano fin sulla schiena. Chiunque non tollerasse la vista di un Hippie palesemente fatto, gli sputava addosso, gli urlava contro insulti e più in generale lo bullinzava. A Chicago prima di un concerto nel già stracolmo Kinetic Circus, il manager degli Zeppelin, Peter Grant, scopri che il gestore del locale vendeva altri biglietti sul retro e intascava soldi. Lui e Cole lo afferrarono e lo costrinsero a tirar fuori il grano. Poi gli perquisirono l'ufficio e trovarono pacchi di biglietti falsi. Grant c'era già passato e non potevi fregarlo. Se Dio esisteva, Grant era l'araldo della giusta ira.


Composto da materiale basato su idee nate nelle stanze d'albergo, lavorate nel corso dei soundtrack e messe alla prova nelle improvvisazioni live. LED ZEPPELIN II (come Page aveva già deciso di sarebbe chiamato) sarebbe divenuto il disco anni 70 on the Road per eccellenza, pieno della folle esuberanza di un gruppo capace di cogliere un groove che ha distanza di cinquant'anni crepita ancora di pura energia. E anche se fu prodotto in una miriade di luoghi diversi, il sound ottenuto aveva una qualità tridimensionale mai raggiunta prima si disco, impresa ancora più considerevole, se si pensa al modo folle in cui il gruppo si accinse alla sua realizzazione. Il tecnico del suono di tutte le sessioni, l'americano Eddie Kramer, che l'anno prima aveva lavorato con Hendrix su ELECTRIC LADYLAND, ricordava le registrazioni " da battaglia" inn ogni studio in cui si era trovato. Alcuni degli assoli di Jimmy, disse,furono registrati nel corridoio. I risultati finali furono mixati in soli due giorni negli studi A&R di New York" usando la consolle più primitiva che possiate immaginare"." Era tutto sparso , certe cose furono fatte a Londra, anche per strada, avevano un furgone pieno zeppo di nastri " ricorda Kramer. " Ricevetti una telefonata dal loro ufficio a New York: ' i ragazzi sono in città e vogliono sapere se ti andrebbe di aiutarli a mettere insieme questo disco". L'obiettivo era la sinestesia", disse Page:" Creare immagini con il suono ,". Erano solo a metà di quello che sarebbe stato l'anno più indaffarato delle loro vite, e il volo dello Zeppelin era appena iniziato. Il 13 luglio, a New York, si esibirono in un'altro concerto da headliner, per lo Schaefer Music Bowl a Flushing Meadow.


La rivista ≤ Cashbox≥ ne fece una recensione entusiastica, descrivendo Plant come ≤ un candidato perfetto per il ruolo di superstar≥. Ma quello che i 25.000 spettatori avrebbero ricordato sarebbero stati i bis, con una jam monumentale a nove musicisti, con membri degli Zeppelin, del Jeff Beck Group, dei Ten Years After e dei Jethro Tull. Erano nel bel mezzo di una versione dilatata di Jailhouse Rock quando all'improvviso Bonzo si impadronì della batteria e cambiò il ritmo fino a farlo diventare quello di The Stripper, e a quel punto iniziò a strapparsi i vestiti di dosso. Secondo Ric Lee, il batterista dei Ten Years After, "Bohanam era ubriaco e si strappò pantaloni e mutande. La polizia se ne accorse, e io vidi Richard Cole e Peter Grant che la tenevano d'occhio. Le cose stavano per precipitare, e così Peter e Richard corsero sul palco, afferrarono ciascuno un braccio di Bonzo e mentre lo portavano via, tutto quello che potevi vedere era il culo nudo di Bonzo che spariva in lontananza. Ma così riuscirono a fargli rimettere i pantaloni prima che arrivasse la polizia". Ovviamente, spasso e mattane non erano ristretti al palco. Bill Harry, il nuovo addetto stampa londinese del gruppo, che si era unito al tour USA per alcune date, ricordava di essersi ritrovato dopo un concerto in compagnia della coppia inseparabile Bonzo & Ricardo Cole. Dopo aver spaventato il resto dei clienti dell'albergo ballando sui tavoli, " Richard andò al frigo e prese tutte le lattine di birra ficcandole in una sacca. " Torniamo nella stanza di Bonzo". Reggeva la sacca come Babbo Natale. Ci fermammo e demmo un'occhiata al parcheggio. Era in una macchina vedemmo un culo nudo che andava su e giù: era uno del gruppo che se la spassava con una ragazza. Salimmo nella stanza e un dective dell'albergo ci seguì perché avevamo un paio di ragazze. Richard gli allungò un po' di soldi e lui se ne andò. Entrammo nella stanza e uno dei ragazzi disse qualcosa a una delle ragazze e poi le vomitò addosso".


Il disco fu pubblicato nell'ottobre del 1969 e si può dire che il vero rock degli anni 70 nacque con LED ZEPPELIN II tre mesi prima che il decennio iniziasse. I preordini erano circa mezzo milione di copie e fu il disco più venduto di quell'anno negli USA, scalzando ABBEY ROAD dei Beatles e tenendo LET IT BLEED degli Stones lontano dalla vetta. Nel corso del terzo tour USA, sempre nel 69, accadde il famoso" incidente del dentice rosso", dopo la loro apparizione al Seattle Pop Festival nel giugno di quell'anno. Incidente che, come dirà in seguito il batterista dei Vanilla Fudge, Carmine Appice, coinvolse una groupie e un dentice rosso americano." Era solo per divertirsi. Quella era la mia groupie. L'avevo trovata io, avevamo un giorno libero e voleva apparire nel film con noi". O, come in seguito disse Plant:" Quando si parla di queste cose la gente scorda sempre che noi ci divertiramo come scemi. Eravamo solo quattro solo quattro ragazzi che si divertivano. La cosa che ricordo di più di quei tempi sono le risate che ci facevamo". Un festival in cui non furono presenti quell'estate fu il leggendario Woodstock, che si svolse davanti a circa 500.000 spettatori nella tenuta di Max Yasgur vicino a Bethel, Stato di New York, dalla mattina di venerdì 15 agosto fino alle prime ore lunedì 18 agosto. In origine, era stato annunciato che gli Zeppelin sarebbero apparsi la notte del 16 agosto, assieme al Jeff Beck Group. In realtà nessuna delle due band si presentò. Perché Grant abbia deciso di unilateralmente di non far partecipare gli Zeppelin non è mai stato chiarito. I membri sopravvvisuti del gruppo sono abbastanza vaghi sull'argomento. Ma no fu una decisione loro. Quasi sicuramente si trattò di soldi. Per uno come Grant, il pensiero di suonare gratis, come erano gli accordi degli artisti per Woodstock, era quasi blasfemo. E anche l'idea che qualcun altro, e non il gruppo, avrebbe tratto profitti da un possibile film e da un disco tratto dal concerto, era qualcosa di impensabile. Avendo invano chiesto assicurazioni che gli Zeppelin avrebbero ricevuto parte dei profitti, pare plausibile che Grant si sia limitato a prendere una decisione strettamente professionale, decidendo di concentrare gli sforzi del gruppo in quel fine settimana in una serie di concerti ben pagati a cavallo del confine col Canada. " A Woodstock saremmo uno dei tanti nomi in cartellone", spiegò Grant." La cosa avrebbe potuto cambiare la percezione del pubblico. Invece, la loro assenza rafforzò l'idea degli Zeppelin come i perfetti outsider". " Quel periodo fu per noi fondamentale" ricorderà Plant." Tempi frenetici in cui la musica era davvero alternativa. Spesso ci ritrovavamo in controtendenza rispetto alle mode del momento, senza nemmeno renderci conto di aver fatto qualcosa di speciale. Quando suonavamo, ci sentivamo davvero come se vivessimo in universo parallelo, lontano da tutto il resto, compreso il mondo del rock a noi contemporaneo".

Pubblicato in UK dieci giorni dopo che negli USA con effetti molto simili, LED ZEPPELIN II iniziò una permanenza ininterrotta di 138 settimane in classifica, arrivando al n.1 nel febbraio 1970. Nel giro di sei mesi aveva venduto quasi cinque milioni di copie in tutto il mondo. Nell'ottobre del 1969 la band iniziò anche il suo quarto tour USA, con una serie di show epocali alla Carnegie hall of New York, i primi concerti rock da quando, cinque anni prima, la Carnegie aveva bandito gli Stones dopo un'esibizione degenerata in tumulti incontrollabili. Ovviamente, si era aperto un nuovo capitolo." Le nostre vite cambiarono, soprattutto la mia è quella di Bonzo", mi disse una volta Plant. " Fu un cambiamento talmente profondo e improvviso che non eravamo sicuri di saperlo gestire. Bonzo viveva ancora in un appartamento in affitto a Doudley e aveva una Rolls Royce parcheggiata davanti casa. Un giorno qualcuno tentò di scassinarla, e lui non riusciva a capire perché". Chris Welch, che aveva seguito i concerti alla Carnegie Hall per il ≤ Melody Maker≥, ricordava che " tutti i musicisti che si trovavano a New York, erano nel backstage durante i concerti, ai lati del palco. Ricordo anche il pubblico. Era la prima volta che vedevo il pubblico di New York, e non riuscivo a credere quanto fosse rumoroso e scatenato. Quando il gruppo entrò in scena, la gente impazzì, letteralmente". Dopo non ci furono party," solo un sacco di bevute in albergo". Anche se ricorda che qualcuno, gli sembra Jimmy, visto"era l'unico che conoscevo davvero in quel momento", a notte fonda si fece venire delle prostitute armate di fruste nella sua camera d'albergo. " La mattina dopo a colazione ridacchiavano, sbirciando la mia reazione. Ma io non gli diedi corda. Però ero abbastanza scioccato". Le recensioni di LED ZEPPELIN II furono positive. In Inghilterra, ≤ Time Out≥ lodo' il disco per essere " molto più rilassato del primo", aggiungendo che " valeva la pena comprarlo anche solo per la voce torturata di Plant e la chitarra di Page, che a volte suona inquietante come le gomme che stridono sull'asfalto prima di uno scontro". ≤ Disc & Music Echo≥ sottolineò che è " difficile catturare su disco l'energia del palco, ma LED ZEPPELIN II ci arriva vicinissimo.

Perfino ≤ Rolling Stone≥, che aveva bocciato il primo disco, lo approvò definendolo " un cazzutissimo campione del mondo dei pesi massimi dei dischi". Ma fu subito chiaro che john Mendelssohn di ,≤ Rolling Stone≥( ancora lui) faticava a prenderli sul serio: aggiunse infatti che aveva ascoltato il disco " sballato da un'erbetta vietnamita bella tosta...... mescalina, Romilar, novocaina e altre piacevolezze, e anche così rimaneva uno sballo come prima". Alla resa dei conti, il messaggio era sempre lo stesso: due anni prima i Beatles avevano cantato in modo angelico che tutto ciò di cui avevamo bisogno era l'amore, ed ecco qui questi bruti degli Zeppelin che minacciavano di dare ogni centimetro del loro " amore" a chiunque gli capitasse a tiro. Il contrasto non poteva essere più netto. Fortunatamente per il gruppo, l'entusiasmo dei fan non era per nulla toccato da simili categorizzazioni. Elementare a livello sublime, la musica di LED ZEPPELIN II sfidava ogni analisi, impermeabile alle critiche tanto quanto il suono di un applauso in una notte buia e tempestosa. Conosciuto dai fan come il brown bomber, per la sua copertina color seppia ( quasi uguale a quella del primo, con una silhouette- Zeppelin leggermente diversa), per restare coerenti con la frenesia con cui il disco era stato registrato, al designer David Juniper furono concessi solo pochi giorni per farsi venire un'idea " interessante" , e lui ebbe l'intuizione di lavorare su una foto d'epoca della divisione Jasta della Luftwaffe tedesca, quella che aveva pilotato gli Zeppelin che avevano bombardato la Gran Bretagna nella prima guerra mondiale. L'intervento finale fu tagliare i volti dei membri del gruppo da immagini promozionali già note e incollarle su quelle di quattro piloti. Page suggerì a Juniper di usare i volti di Grant, Cole e Blind Willie Johnson incollandoli su altri quattro piloti, come anche quello dell'attrice bionda Glynis Johns, che aveva interpretato il ruolo della mamma nel film Mary Poppins. Si pensa che fosse uno scherzo di Page diretto al tecnico del suono Glyn Johns, che non aveva lavorato sul disco, mentre invece l'aveva fatto suo fratello minore Andy. Altri invece ritengono che la cosa possa avere a che fare col fatto che i libri della serie Mary Poppins della scrittrice P.L. Traversa mescolavano la fantasia con eventi magici avvenuti nella vita reale come oggetti inanimati che prendevano vita. Ma nessuna delle due tesi regge.


La cosa che rimane ancora più misteriosa e che i primi piani delle foto per la copertina, forniteci da Juniper ognuno con il nome abbinato, non assomigliano affatto a chi dovrebbero essere, sicuramente non Cole o Grant, mentre ci dice oggi Juniper che il volto di Blind Willie Johnson in realtà dovrebbe essere quello di Miles Davis, anche se nemmeno in questo caso c'è somiglianza. Come a rimarcare ancora di più l'autostima del gruppo, l'interno della copertina gatefold originale (" fu una mia idea", ci dice oggi Juniper) si apriva a mostrare uno Zeppelin/ aeronave dorato che aleggiava sopra una sorta di mausoleo greco, al di sotto del quale si vedono quattro colonne/ lapidi/ barre, ognuna contrassegnata dal nome di un membro del gruppo. Anche in questo caso, il significato non è mai stato chiarito, anche se il tema di un'ascensione spirituale sembra palese, l'idea che una fusione tra religione e scienza sia il prossimo e necessario passo evolutivo per andare oltre la condizione " naturale" dell'uomo e raggiungere l'immortalità. Il tutto con richiami alla piramide sormontata dal sole ( temi simili si vedono anche nel sigillo massonico nella banconota da un dollaro (USA). Ovviamente, tutto questo si fan più sfegatati del disco poteva benissimo sfuggire. La copertina interna al massimo poteva essere vista come un aiuto per rollarsi le canne. Il resto erano solo dei bei disegnini......

Riff acuminati come un arpione. Grida demoniache che si levano come fuochi fatui per le colline devastate delle vostre menti sconvolte. Tamburi voodoo e bassi tribali che fanno ribollire il sangue come se eruttasse dalla vostra anima già morta. Esatto, parliamo dell'esplosione apocalittica che costituisce il secondo disco dei Led Zeppelin, nato da folli avventure per le strade ancora selvagge dell'America, in un tempo, il 1969, in cui Charles Manson uccideva per il puro gusto di farlo e gli uomini camminavano sulla luna. Un'epoca in cui Woodstock si poneva delle domande, e Altamont era appena dietro l'angolo. Un tempo in cui i Led Zeppelin diventavano il più grandioso gruppo rock di tutti i tempi, zigzagando da Costa a costa, e al contempo registrando quello che per i fan più incalliti rimane il migliore, sicuramente il più pesante, disco che il gruppo abbia mai pubblicato a suo nome. Alla fine di maggio, con il loro primo disco al n.10 in classifica, il gruppo terminò il suo primo tour USA con due serate sold out al Filmore East di New York city. Recensendo il concerto, ≤ Variety ≥ scisse che " l'ossessione del gruppo per la potenza, il volume sonoro e il melodramma in scena........lo porta a rinunciare alla musica in favore della bruta energia che soddisfa il suo pubblico, prevalentemente giovane".

Dopo il secondo concerto, la Atlantic Records organizzò un party in loro onore al Plaza, dove gli fu consegnato il primo disco d'oro per LED ZEPPELIN. In quella stessa occasione, Jimmy Page fu informato che era tempo di smettere di cincischiare e di completare il secondo disco, dato che l'etichetta voleva un successore a tempo di record. Pronto all'appello, Jimmy ordinò al gruppo di tornare in studio subito dopo il party. La musica si stava evolvendo a rotta di collo anche sul palco, con molte delle jam spontanee del loro primo tour USA che prendevano vita, tramutandosi in canzoni ben definite, Whole Lotta Love, che era emersa all'inizio del tour come parte di un'improvvisazione più estesa durante l'esecuzione di As Long As I Have You; l'ipnotica What Is And What Should Never Be e un rock'n'roll più breve e pulsante intitolato Ramble On. I tour americani ormai seguivano una routine consolidata: Clive Coulson supervisionava la parte logistica. Richard Cole " intratteneva " il gruppo, un eufemismo per dire che gli procurava alcool e droghe, e gli portava le groupie più disponibili. Il loro modo di porsi poteva creare situazioni complicate, soprattutto per Plant, che aveva ancora l'abitudine di andare in giro a piedi nudi con i capelli che gli arrivavano fin sulla schiena. Chiunque non tollerasse la vista in un hippie palesemente strafatto, gli sputava addosso, gli urlava contro insulti e più in generale lo bullizzava. A Chicago, prima di un concerto nel già colmo Kinetic Circus, il manager degli Zeppelin, Peter Grant, scoprì che il gestore del locale vendeva altri biglietti sul retro e intascava i soldi. Lui e Cole lo afferrarono e lo constrinsero a tirar fuori il grano. Poi gli perquisirono l'ufficio e trovarono pacchi di biglietti falsi. Grant c'era già passato e non potevi fregarlo. Se Dio esisteva, Grant era l'araldo della sua giusta ira. Gli Zeppelin non si facevano notare solo per la musica. Ann Wilson, in seguito co-fondatrice degli Heart, andò assieme alla sorella Nancy e vedere gli Zeppelin al Greenlake Aquiatheater di Seattle. " Il livello di arrapamento nelle ragazze più grandi in mezzo al pubblico ci aprì gli occhi", ricordava con un sorriso. " Non era uno dei soliti concerti tipo Three Dog Night".





Registrato nel mezzo di eventi destinati a diventare pura leggenda, il secondo disco dei Led Zeppelin tramutò gli eredi del rock nei suoi indiscussi sovrani.
Buongiorno a tutto il gruppo.
Led Zeppelin Il fu il disco piu venduto negli USA quell'anno, scalzando ABBEY ROAD dal n.1 e impedendo a LET IT BLEED dei Rolling Stones di arrivare in vetta.
Riff acuminati come un arpione. Grida demoniache che si levano come fuochi fatui per le colline devastate delle vostre menti sconvolte. Tamburi voodoo e bassi tribali che fanno ribollire il sangue come se eruttasse dalla vostra anima già morta. Esatto, parliamo dell'esplosione apocalittica che costituisce il secondo disco dei Led Zeppelin, nato da folli avventure per le strade ancora selvagge dell'America, in un tempo, il 1969, in cui Charles Manson uccideva per il puro gusto di farlo e gli uomini camminavano sulla luna. Un'epoca in cui Woodstock si poneva delle domande, e Altamont era appena dietro l'angolo. Un tempo in cui i Led Zeppelin diventavano il più grandioso gruppo rock di tutti i tempi, zigzagando da Costa a costa, e al contempo registrando quello che per i fan più incalliti rimane il migliore, sicuramente il più pesante, disco che il gruppo abbia mai pubblicato a suo nome. Alla fine di maggio, con il loro primo disco al n.10 in classifica, il gruppo terminò il suo primo tour USA con due serate sold out al Filmore East di New York city. Recensendo il concerto, ≤ Variety ≥ scisse che " l'ossessione del gruppo per la potenza, il volume sonoro e il melodramma in scena........lo porta a rinunciare alla musica in favore della bruta energia che soddisfa il suo pubblico, prevalentemente giovane".






Led Zeppelin Il.
Per il 25enne Jimmy Page, già abituato alla vita On The Road in America sin dagli anni degli Yardbirds, non c'era nulla di nuovo, tipo travestire Bonzo da cameriere e presentare un menù con nomi e foto di giovani ragazze più che disponibili. Ma le groupie non stavano solo a New York o Los Angeles. " C'era un bel gruppo", ricordava Plant con un sorriso, " Miss Murphy, the Butter Queen, Little Rock Connie dell'Arkansas. Qualcuna è ancora in giro, ma ora sono tutte maestre o avvocatesse". Nella Los Angeles del 1969 non esisteva groupie più famosa o ricercata di Pamela Ann Miller, alias Miss Pamela, alias Pamela Des Barresi ( come divenne più nota a metà degli anni settanta, dopo aver sposato il cantante rock Michel Des Barresi). Miss P " era troppo romantica per una semplice sveltina". Se stava con te, era " per tutto il tour, o almeno per tutte le date in città". Essendo andata a vedere gli Zeppelin la prima volta al Whisky a Go Go di LA, Miss Pamela, che era venuta con l'amica Miss Mercy, pensò che Page, col suo completo di velluto rosa, sembrasse fragile e indifeso " come Sarah Bernhardt". Alla fine del concerto, ricordava che Jimmy era crollato sul palco ed era stato portato via da due roadie. " Uno dei quali si fermò per raccogliere le pantofole di velluto rosso sgargiante di Jimmy". Dopo il concerto fu organizzato un party per il gruppo in quello che era all'epoca il posto più esclusivo di Los Angeles, un locale chiamato Thee Charming Experience, dove Miss Pamela vide gli Zeppelin " divertirsi al tavolo più in ombra della sala". Vide Richard Cole" portare in giro una ragazza giovane reggendola a testa in giù, con i piedi che sbattevano in aria e le mutandine roteanti attorno a una caviglia. Cole aveva la faccia sepolta fra le sue cosce, e lei si reggeva alle sue ginocchia per non cadere, la bocca scarlatta spalancata in un grido che nessuno poteva udire. Era difficile dire se la tipa stesse provando piacere o se stesse vivendo un incubo. Qualcun altro stava scopando sul tavolo". Pamela non riusciva a staccare gli occhi da Jimmy, che " sedeva quasi in disparte, osservando la scena, come se l'avesse già pensata: supervisore, creatore, una rockstar impassibilmente affascinante". Disgustata, se ne andò. Ma era stata notata, e quando il gruppo tornò a Los Angeles, Page mandò Cole a cercarla.........." Non erano solo loro", disse Pamela. " Gli Who facevano le stesse cose, e anche quelli di Hendrix". Anche se aggiunse: " Gli Zeppelin erano un po' più estremi, a volte diventevano rudi. Le ragazze avrebbero fatto qualsiasi cosa per stargli vicine, e loro se ne approfittavano". Page aveva già una " reputazione pessima" come " rubacuori e donnaiolo abituato a usare frusta e manette, apparentemente in totale contraddizione con il suo volto angelico e da poeta". Ma ciò non le impedì di diventare la sua " ragazza" a Los Angeles per tutto il resto del 1969. Nei giorni liberi di agosto, Page stava con Pamela, ascoltando di continuo i provini di LED ZEPPELIN II e prendendo " un sacco di appunti". Robert Plant, nel frattempo, passava il suo tempo con una delle amiche di Pamela, Michele Overman.
Dato lo spazio tiranno per adesso mi fermo qui il proseguo della storia la troverete nella prossima puntata. Buona lettura e buona giornata a tutti.

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LED ZEPPELIN II: Registrato nel mezzo di eventi destinati a diventare pura leggenda, il secondo disco dei Zeppelin tramutò gli eredi del rock nei suoi indiscussi sovrani..
Buongiorno, riprendo il filo del discorso interrotto nella precedente puntata.
Composto da materiale basato su idee nate nelle stanze d'albergo, lavorate nel corso dei sound check e messe alla prova nelle bollenti improvvisazioni live, LED ZEPPELIN II ( come Page aveva già deciso si sarebbe chiamato) sarebbe divenuto il disco anni 70 on the Road per eccellenza, pieno della folle esuberanza di un gruppo capace di cogliere un groove che a distanza di 50 anni crepita ancora di pura energia. E anche se fu prodotto in una miriade di luoghi diversi, il sound ottenuto aveva una qualità tridimensionale mai raggiunta prima su disco, impresa ancora più considerevole, se si pensa al modo folle in cui il gruppo si accinse alla sua realizzazione. Il tecnico del suono di tutte le sessioni, l'americano Eddie Kramer, che l'anno prima aveva lavorato con Hendrix su ELECTRIC LADYLAND, ricordava le registrazioni " da battaglia", realizzate in ogni studio in cui si era trovato. Alcuni degli assoli di Jimmy, disse, furono registrati nel corridoio. I risultati finali furono mixati in soli due giorni negli studi A&R di New York, " usando la consolle più primitiva che possiate immaginare". " Era tutto sparso, certe cose furono fatte a Londra, altre per strada, avevano un furgone pieno zeppo di nastri"' ricorda Kramer." Ricevetti una telefonata dal loro ufficio a New York:" I ragazzi sono in città e vogliono sapere se ti andrebbe di aiutarli a mettere assieme questo disco". " L'obiettivo era la sinestesia", disse Page: " Creare immagini con il suono". Erano solo a metà di quello che sarebbe stato l'anno più indaffarato delle loro vite, e il volo dello Zeppelin era appena iniziato.




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O la gloria o la morte.
Quando i Led Zeppelin si rintanarono nella campagna gallese per scrivere un nuovo disco, nessuno poteva immaginare un'opera dal sapore folk e pastorale. I critici lo odiarono, i fan non lo capirono, ma III è propabilmente il loro disco più importante.
Quando nell'aprile del 1970 i Led Zeppelin tornarono dal loro ultimo tour negli USA ( niente New York, niente LA, solo 25 concerti nel cuore della Bestia), quello che Robert Plant chiamava " il livello di pazzia" era schizzato alle stelle. John Bonham, la cui nostalgia di casa sembrava cresciuta in modo direttamente proporzionale alla popolarità della band, aveva iniziato a bere sempre di più e a sfogare la sua frustrazione sulle camere d'albergo. Il concerto nello stadio di hockey di Pittsburgh, alla fine di marzo, era stato interrotto quando nel pubblico era scoppiata una rissa. In altre occasioni, la polizia se l'era presa con i membri del gruppo, incolpandoli della furia incontrollata del loro pubblico. " Non credo che torneremo in America a breve", commentò John Paul Jones alla fine del tour. " Gli USA ti fanno sbarellare. Il problema è tornare a posto, una volta che sei a casa". Anche Plant ne aveva sofferto. " Robert sembrava sull'orlo del collasso, più di tutti gli altri", annotò in seguito il tour manager Robert Cole. Come al solito, alla fine del tour i Led Zeppelin si rifugiarono a West Hollywood, anche se non più allo Chateau Marmont, gli omicidi di Charles Manson l'anno prima avevano reso paranoica LA e il loro manager Peter Grant dichiarò che i bungalow isolati a Marmont erano un bersaglio troppo ghiotto per un qualsiasi "schizzato", in particolare per quelli che avevano seguito il gruppo in tour. Al posto del Marmont si sistemarono alla Hyatt House (o" riot house", la casa dello sballo come la definirono Bonzo e Plant), a pochi isolati dal Sunset. Li una scia senza fine di ragazze trovava strada per il nono piano, dove il gruppo si era ritirato per una settimana. Richard Cole ricorda che la limousine dei concerti era talmente carica di ragazze che " la marmitta si era inchiodata nel vialetto del posto, e così dovemmo trainarla.................una pazzia".

Led Zeppelin III.
O la gloria o la morte.
Quando i Led Zeppelin si rintararono nella campagna gallese per scrivere un nuovo disco, nessuno poteva immaginare un'opera dal sapore folk e pastorale. I critici lo odiarono, i fan non lo capirono , ma III è propabilmente il loro disco più importante.
Buongiorno, riprendo il filo del discorso interrotto nella precedente puntata.
Eppure, proprio mentre gli Zeppelin toccavano i vertici della loro fama On The Road, si ritrovavono su un crinale. Varcandolo, avrebbero iniziato a realizzare la musica immortale per cui sarebbero stati ricordati. LED ZEPPELIN Il, col suo successo fenomemale, fu solo il primo passo. In effetti, con i loro primi due album avevano solo iniziato a percorrere la strada che avrebbe cementato la loro reputazione e fatto di loro uno dei più grandi gruppi di tutti i tempi. Quei primi passi li avrebbero portati a realizzare quello che è il loro primo disco come gruppo, LED ZEPPELIN III.
Pensato e composto in larga parte come reazione alle critiche raccolte dai primi dischi e alla loro frustrazione per essere stati costretti a registrarli col fiato sul collo, il disco conteneva brani maturati in modo molto meno stressanti. Il risultato avrebbe colto tutti di sorpresa. Il tenore del disco, brani basati sull'acustica, radicati nel folk e nel country, accanto alle loro già note influenze blues, era l'ultima che chiunque, compresi Jones e Bonham ( in larga parte esclusi dal processo di scrittura), avrebbe potuto immaginare. La domanda era: come avrebbero potuto gli Zeppelin l'intensità quasi estetatica del loro tirannico secondo disco? Avrebbero tirato fuori dal cilindro WHOLE LOTTA LOVE.? La risposta fu: non ci provarono nemmeno." Chi la pensava così, non coglieva il problema", mi disse anni dopo Jimmy Page. " Il punto non era di dare un seguito a WHOLA LOTTA LOVE. Ci rendevamo conto che per noi quel brano era una pietra miliare, ma non avevamo la minima intenzione di replicarlo. L'idea era di provare a fare qualcosa di diverso; di fare il punto su dove fosse il gruppo in quel momento, non dove era stato un'anno prima". E in quel preciso momento il gruppo, o perlomeno Page e Plant, era diretto verso la ridente campagna del soleggiato Galles.


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LED ZEPPELIN.
L'hard rock dei Led Zeppelin era sicuramente destinato a dominare le classifiche mondiali: la voce suadente e le movenze studiate del frontman Robert Plant assieme agli straordinari assoli di chitarra dell'indiscusso maestro del riff, Jimmy Page, erano già di per sé un mix fenomenale, arricchito dall'esplosivita' della batteria di John Bonham e di John Paul Jones. Una band che, soprattutto dal vivo, non aveva rivali.
Led Zeppelin, il dirigibile che cinquant'anni fa, ha rivoluzionato il Rock.
Il 12 gennaio 1969 negli Stati Uniti il primo album di Robert Plant e Jimmy Page che segnò il definitivo tramonto dell'utopia Hippy degli anni sessanta.
CANDELOTTI SUL DIRIGIBILE.
" Compagni", prova a strillare un pallido Gianni Morandi con il pugno chiuso. " Compagni". Non ha più fiato, quasi, e non funziona. Il pubblico fischia, lancia lattine, non ha la minima intenzione di ascoltare Al bar si muore né il resto che il baraccone del Cantagiro ha in programma quell'unica sera d'estate. Il pubblico è lì per i Led Zeppelin e vuole loro, soltanto loro: Whola Lotta Love, I Can't Quit You Baby e non Claudio Villa, Ornella Vanoni e quanti altri in quella sciocca gara.
È uno dei più colossali granchi della storia rock Italiana e ci sarebbe da tenersi la pancia dal ridere se il dramma non fosse dietro l'angolo. Il fatto che uno sprovveduto organizzatore ha combinato l'arrivo del Cantagiro a Milano con l'unica esibizione italiana dei Led Zeppelin, immaginando che il pubblico fosse lo stesso: quello " dei giovani", per intenderci. Il risultato è invece che ai " ai capelloni " non gliene importa niente dei divi nostrani della musica leggera e che nessuno ma proprio nessuno ha intenzione di sorbirsi quel lungo avanspettacolo di Page e compagni.
A furia di fischi e lattine i contestatori hanno la meglio e, con un'ora di anticipo sul previsto, entrano in scena i Led Zeppelin. Il primo pezzo è IMMIGRANT SONG, il poderoso attacco del terzo album, pubblicato a ottobre 1970 e da mesi in classifica. Robert Plant inizia bene ma non fa neanche in tempo a raggiungere il primo stop, quando la musica si ferma e resta solo la sua voce, che ai lati del velodromo si scatena il finimondo. La polizia spara una salva di candelotti di lacrimogeni, ufficialmente per disperdere gli " autoriduttori " che volevano entrare senza biglietto, in realtà mirando all'interno. Si alza un fumo fastidioso, che in breve raggiunge anche il palco. Gli Zeppelin sono interdetti " Soffiate forte", prova a dire Robert Plant, invitando il pubblico a disperdere i vapori. È una boutade che si perde nel caos. Il gruppo finisce a stento due canzoni ma, a metà della terza, è costretto a interrompere lo spettacolo mentre la polizia ordina una carica e spara nuovamente.

Se ci pensiamo, i Led Zeppelin sono passati alla storia con un primato difficilmente eguagliabile: hanno contribuito come poche altre band all'evoluzione del rock a livello internazionale, non inventando quasi nulla di nuovo, ma, anzi, attingendo prima a piene mani dal repertorio blues e rock-blues degli anni cinquanta e sessanta e poi anche dal folk. Questo è il motivo per cui possono essere considerati dei grandi artisti anche secondo la definizione di Ugo Foscolo per il quale " l'arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità". Il loro è un sound " rivoluzionario" che lascerà segni indelebili nel futuro del rock'n' roll. Non a caso, i Led Zeppelin furono in grado di giungere laddove altri gruppi britannici prima di loro avevano solo tentato di arrivare ( come gli Yardibirds, in cui militò Page stesso e i Kinks). Insomma, possiamo dire senza paura di essere smentiti che i Led Zeppelin hanno saputo creare un suono nuovo semplicemente " vestendo con panni diversi" una musica che ormai cominciava a diventare vecchia. Una rivoluzione formale, basata in gran parte sul sound, talmente massiccia, però, da travolgere anche la sostanza: da questa band infatti prenderà il via la grande stagione dell'hard rock che arriverà ai giorni nostri, nei quali è ancora ben visibile la grande forza iconica del dirigibile Zeppeliano su molte band.
Ma non c'è solo l'immortalità delle canzoni dietro il mito dei Led Zeppelin. Page e gli altri membri della band, infatti, possono vantare una serie di piccole rivoluzioni che hanno cambiato la storia della musica. Furono i primi a raggiungere un successo di massa senza dipendere dai passaggi radiofonici. Fino ad allora, radio e TV erano state dominate dalle hit parade, e quindi dai 45 giri. I Led Zeppelin sfondarono senza mai entrare in quelle classifiche. Nemmeno la loro hit più famosa, Stairway To Heaven, divenne mai un singolo.


JIMMY PAGE
ANGELO, DEMONE, SCIAMANICO.
Chi l'ha detto che i diavoli debbano avere per forza le corna? Jimmy Page- faccia D'Angelo è uno di quelli che ingannerebbero perfino un esorcista. Ma a questa sua immagine un po' ascetica e distaccata, racchiusa in uno sguardo da eterno adolescente, bastano pochi gesti per fare emergere la leadership ferrea seppure invisibile con cui per oltre quarantacinque anni ha guidato il progetto Zeppelin. La versione Whola Lotta Love tratta dal celebre Live in New York del 73 è in questo senso paradigmatica, con un Page che più che a un musicista fa pensare a un sacerdote nel bel mezzo di un rito schiamanico. Senza soluzione di continuità si sbraccia dapprima davanti a un theremin, poi manipola oscillatori e infine dirige gli altri membri della band gesticolando con aria messianica. Anche la sua immagine live,qui, è consona al ruolo incarnato. Non più l'anonimo giubbotto di pelle nera dell'esibizione al"Supershow" del 69, quella di Dazed And Confused, per intenderci, ma una vera e propria tuta rockstar, aperta sul petto come la camicia di Plant, quasi a voler ricordare al collega che la front line va come minimo condivisa. Al suono della sua chitarra, che dinamicamente sale e scende riempiendo di colori e di sottili dettagli sonori anche il più essenziale dei blues, danza l'intero gruppo. E nei concerti del 79 riprenderà la metamorfosi del chitarrista. La tenuta glam di sei anni prima lascia spazio a un più tradizionale set camicia- pantaloni, ma così ampi che l'esile fisico di Page sembra perdersi dentro insieme al suo protagonismo di guitar hero. Anche il rapporto con Plant è cambiato. L'antica soggezione del cantante si è trasformata ora in una condivisione del palco più paritaria, e a tratti antagonista, da cui prende vita una musica forse meno visionaria che in passato, ma compatta e piena di drive. Un miracolo sonoro che si interromperà con la prematura scomparsa di Bonham.

..storie di altri tempi😉😊🤟..racconti di vita a 360 gradi..😄..non sò bene da quale pulpito arrivino..a volte imprese goliardiche e realtà mortali si mescolano a leggendarie imprese..anni ruggenti immortalati anche nell'immaginario collettivo di anni rivoluzionari sotto tutti i punti di vista..c'è chi non scaglierà mai la prima pietra..😄..grazie infinite Carmelo..

https://www.facebook.com/groups/1483837428526873/user/100001815482846/

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No te lo giuro, sono il principe azzurro, è che sono vestito di rosa perché l’ha lavato mia madre.



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La didascalia dice "Il suo piede rotto infastidisce ancora Robert"


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Page and Plant - Led Zeppelin colorized aboard the Starship 1975 US Tour -




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Speciale archivio TBL:
Melody Maker Poll Awards: 28 novembre 1979 – 41 anni passati...
41 anni fa, in un freddo pomeriggio di fine novembre del 1979, sono entrato nell'ambiente lussuoso del Waldorf Hotel di Londra e ho ordinato una vodka e lime al bar proprio dietro Richard Cole che stava organizzando drink per tre quarti dei Led Zeppelin.
L'occasione era l'annuale Melody Maker Poll Awards per il quale Peter Grant aveva radunato Robert, Bonzo e Jonesy per accettare ben sette premi. Erano presenti Richard Cole, roadie e tecnici assortiti e il personale di Swan Song.
Ero lì a riferire tutto per quello che sarebbe diventato il numero 4 di Tight But Loose. Parte del testo di quel rapporto (a mia insaputa) sarebbe stato opportunamente esagerato anni dopo nel libro The Hammer Of The Gods.
Ricordo di aver visto Robert indossare un paio di scarpe da ginnastica Nike gialle e blu brillanti che aveva acquistato al torneo di calcio di Wembley Goal Diggers la domenica precedente e che ero stato a guardare. Ho preso nota mentalmente di cercare un paio simile al mio ritorno a Bedford: erano anche i miei guru dello stile allora e sono sicuro di non essere stato l'unico anche se ho tracciato la linea nell'investire in un abito da drago!
Diario di Dave Lewis , 💓
Thanks Dave

http://www.tightbutloose.co.uk/tbl-news/melody-maker-poll-awards-1979-tbl-archive-special-including-previously-unpublished-photos-lz-news-la-forum-1975-letz-zep-online-gig-jimmy-in-brazil-book-led-zeppelin-iv-part-2-dl-diary-blog-update/?fbclid=IwAR1F-z0pttwMZ4jklZBFW4UnWvYOaxUtkWPHOUiI7XeYLyGG5Vy3MgJG7PU


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The Ocean.. 1973
la rosa lanciata e raccolta da Robert minuto..00.36





Il Merriweather Post Pavilion (MPP), chiamato in onore dell'ereditiera dei cereali Marjorie Merriwather Post, è un luogo per concerti all'aperto situato tra Symphony Woods, un lotto di 40 acri (162.000 m) di terra conservata nel cuore della comunità pianificata della Columbia, Maryland. Merriweather è noto per la sua sorprendente acustica che si classificano nella vetta degli anfiteatri all'aperto. È stato progettato dall'architetto premiato Frank Gehry ed è stato aperto nel 1967. La capacità attuale è di 16.500.
Gli Who stavano cavalcando il successo iniziale di Tommy quando suonarono al Merriweather Post Pavilion in Columbia, MD, il 25 maggio 1969. Ad aprire lo spettacolo c'era una band inglese relativamente nuova il cui primo album era stato pubblicato nel gennaio di quell'anno: Led Zeppelin .
La troupe degli Who ha dovuto staccare la spina da Zep quando il loro set di otto canzoni - che includeva "Dazed and Confused" e "Train Kept A-Rollin'" e "Babe I'm Gonna Leave You" - è andato oltre il previsto tempo per evitare che lo spettacolo dell'headliner superi il coprifuoco.
Il nome dei Led Zeppelin era scritto male sui biglietti ("Lead"), che costavano solo $ 5,75 – anche un vero affare a quei tempi. Ironia della sorte, uno dei poster originali dello spettacolo (in cui "Led" era corretto) è stato venduto per più di $ 9.000 nel 2010.
Una rassegna stampa di Zep quella sera ha dato alla futura band superstar un tiepido commento: "E sebbene il chitarrista Jimmy Page si sia dimostrato ancora una volta un bravo musicista, non c'era molto altro da dire sull'atto come un totale. Lui e il cantante Robert Plant si sono lanciati in innumerevoli trasgressioni di giochi tonali di domande e risposte, più favorevoli alla noia che al languore indotto dalla musica.
..a posteriori dico io..qualcuno di quei giornalisti si è mangiato carta e penna assieme alla loro arrogante saccenza..
i quattro ragazzi hanno scritto la storia e quei giornalisti ne hanno dovuto poi leggere le pagine ed ingoiarle condite da invidia..
il tempo è sempre galantuomo e ci regala immense perle di saggezza

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Buon pomeriggio family😍
..in adorazione e
meditazione😇😊




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Musicalmente, eravamo molto orgogliosi delle nostre capacità come sezione ritmica. Ascolteremmo e lasceremmo spazio a noi stessi. C'era molto rispetto reciproco. Eravamo sempre incredibilmente bloccati - formulando lo stesso e arrivando sempre alla stessa conclusione musicale. L'empatia che abbiamo avuto quando abbiamo suonato è stata sempre incredibilmente esilarante. Ma poi sono stato fortunato. Suonavo con il miglior batterista che avessi mai conosciuto e ne conoscerei la maggior parte...
—John Paul Jones su John Bonham
Musically, we were very proud of our abilities as a rhythm section. We would listen and leave room for ourselves. There was a lot of mutual respect. We were always incredibly stuck - formulating the same and always coming to the same musical conclusion. The empathy we had when we played was always incredibly hilarious. But then I got lucky. I was playing with the best drummer I've ever known and I'd know most ...
—John Paul Jones on John Bonham



...Jonsey era disperato..
il suo grande pallone aveva preso il volo!!.
..beh..ritrovato..suonato e tutto contento mi ha ringraziato😊😉

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79.ROBERT PLANT LA Più GRANDE VOCE DEL ROCK E NON SOLO..(.INTERVISTE ..FOTO.. e CITAZIONI VARIE anni 70 80 90 anni 2000.

  Robert Plant si racconta dal backstage della Royal Albert Hall: “Con i Led Zeppelin un’esperienza mistica e non solo hard rock”.. https://...