sabato 16 aprile 2022

4.ღ♥2021.2022 ROBERT PLANT LA Più GRANDE VOCE DEL ROCK E NON SOLO...INTERVISTE e CITAZIONI VARIE 2021 e altro..♥ღ♥


 https://www.rockol.it/news-728711/led-zeppelin-robert-plant-rubo-benzina-per-suonare-con-john-bonham

Cresciuto con il desiderio di diventare come Elvis Presley, Robert Plant aveva solo 16 anni quando   agli inizi degli anni ’60 decise di dedicarsi totalmente alla musica e inserirsi a tempo pieno nella scena blues delle Midlands.

Lasciata la famiglia per inseguire la passione per il blues e il rock and roll, il giovane Plant incrementò quindi la propria attività e ampliò la propria esperienza suonando in diverse formazioni locali tra cui i New Memphis Bluesbreakers e i Black Snake Moan. Grazie alla sua militanza in un altro gruppo, i Crawling King Snakes, verso il 1965 Robert Plant entrò poi in contatto con un giovane batterista suo coetaneo e attivo nel circuito dei concerti di Birmingham: John Bonham. Il legame tra i due, nonostante da lì in poco tempo si sarebbe rivelato destinato a durare e fondamentale per gettare il seme per la fondazione dei .Led Zeppelin, non nacque però sotto i migliori auspici.

Come raccontato dallo stesso Plant al celebre produttore Rick Rubin durante un episodio del suo podcast “Broken Record”, l’incontro con Bonham portò infatti il futuro cantante della band di “Whole lotta love” ad avere addirittura problemi con la polizia. Seppur consapevole della bravura del giovane batterista, di fronte alla proposta di John di suonare insieme nei Crawling King Snakes Robert Plant fu inizialmente titubante, per via della loro lontananza e la scarsa disponibilità economica per poter sostenere i vari spostamenti. Tuttavia, Plant si dimostrò poi deciso a fare di tutto per avere John Bonham al suo fianco, tanto che una volta finì per essere beccato dalle forze dell’ordine a trafugare carburante da un serbatoio.

https://youtu.be/yxVGIaDJSgo

Ricordando i primi incontri con Bonzo, insieme al quale nel 1967 si ritrovò poi nei Band of Joy, Robert Plant ha raccontato a Rubin: "John mi disse: ‘Siete bravi, ma sarebbe meglio se alle tue spalle avessi il miglior batterista del mondo’.

Io gli risposi: ‘Ok, so che sei bravo, ma dove abiti?’. Quando lui me lo disse ribattei: ‘Non puoi unirti al nostro gruppo perché abiti lontano e noi non abbiamo abbastanza soldi per la benzina necessaria a venirti a prendere e a riportarti indietro’”. Una volta realizzato che sarebbe stato un peccato lasciarsi scappare Bonham, Plant trovò la soluzione al problema in un piccolo furto. "Fui beccato dalla polizia mentre trafugavo carburante da un serbatoio del gas solo per far andare avanti la nuova formazione e mantenere Bonham nella band”.

La consapevolezza nel talento di John Bonham e la determinazione nel volerlo al suo fianco furono le stesse che qualche anno dopo spinsero Robert Plant a raccomandare Bonzo come batterista per la nuova band di Jimmy Page dopo gli Yardbirds da cui, una volta arruolato il bassista John Paul Jones, ebbero origine i Led Zeppelin. Il resto, come si suol dire, è storia e la storia della formazione di “Stairway to heaven” è direttamente legate a Bonham, la cui scomparsa avvenuta nel settembre del 1980 condusse la leggendaria band britannica a dare l’addio alle scene come gruppo e a tornare a suonare dal vivo insieme solo in sporadiche occasione.

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non mi stancherò mai di ascoltare, di emozionarmi nel leggere ogni sua emozione e conversazione..
..sedermi sul pavimento, a ginocchia incrociate,una posizione che io amo, poterlo ammirare e centillinare ogni sua parola..
inebriata da "quel viandante racconta storie"
mi fà viaggiare con lui alla scoperta di passato, presente, futuro..
lo adoro..💓💓💓
La canzone che ribaltò il mondo di Robert Plant
L'ex cantante dei Led Zeppelin nel corso di un programma radiofonico ha rivelato che Bob Dylan con
Qualche giorno fa l'ex cantante dei Led Zeppelin Robert Plant ha condotto una trasmissione sul broadcast britannico BBC Radio 6 Music e ha condiviso alcune delle sue canzoni preferite di sempre con gli ascoltatori. Tra i vari brani, anche una canzone di Bob Dylan che Plant ha dichiarato sia stata un punto di svolta nella sua vita.
Presentare Bob Dylan è opera del tutto superflua, il musicista di Duluth il prossimo 24 maggio compirà 81 anni ha alle spalle 60 anni di discografia, alcuni film, libri e, quasi incredibilmente, nel 2016 gli è stato assegnato uno dei premi più prestigiosi sulla faccia del pianeta Terra, il Nobel per la letteratura, con questa motivazione: “Per aver creato nuove espressioni poetiche nell'ambito della grande tradizione della canzone americana.”
Il primo album di Bob Dylan, il cui vero nome è Robert Allen Zimmerman, uscì nel 1962 ed era intitolato semplicemente con il suo nome. Il disco era composto da cover di canzoni tradizionali, con l'eccezione di “Talkin' New York” e “Song to Woody”, dedicata al grande cantautore folk Woody Guthrie. Il successivo, venne pubblicato nel maggio 1963, “The freewheelin'”, fu per Bob Dylan l'album della svolta. In quel disco sono presenti alcune delle sue canzoni più note “Blowin' in the Wind”, “Girl from the North Country”, “Masters of War”, “A Hard Rain's a-Gonna Fall” e “Don't Think Twice, It's All Right”, ma a colpire nel profondo Robert Plant fu un altro brano.
A colpire il 15enne Robert Plant fu "Down The Highway". L'ex Led Zeppelin ha detto che dopo averla ascoltata il suo mondo si capovolse. “Questa è fantastica perché mi ha spinto a guardare indietro, avanti e di lato. Questa è stata per me di un'ispirazione particolare e magnifica quando avevo 15 anni. Penso che il mio mondo si sia capovolto quando ho sentito questa traccia di "The Freewheelin'" di Bob Dylan, "Down The Highway".
Bob Dylan compose questo brano come un blues canonico. Nelle note di copertina di "The Freewheelin’”, spiegò a Nat Hentoff: “Quello che rende i veri cantanti blues così grandi è la capacità di elencare tutti i problemi dai quali sono afflitti; ma allo stesso tempo, assumendo una posizione distaccata, come se potessero parlarne dall'esterno oggettivamente. E in quel modo, eliminare i problemi stessi”. Nella canzone, il cantautore statunitense cita esplicitamente il sentimento di perdita e smarrimento che aveva a causa del soggiorno della fidanzata Suze Rotolo (che è immortalata con lui sulla famosa copertina dell'album) in Italia, a Perugia.

https://www.rockol.it/news-729655/robert-plant-led-zeppelin-canzone-preferita-bob-dylan-video?fbclid=IwAR3t69iO_3CFH4W-KAgKm5xxwi745gXSFWxGEQL1vR6blXptyaUSQjpdrGA



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Digging Deep tornerà dal 18 aprile per la serie 5. Robert Plant approfondirà il suo catalogo settimanale con Matt Everitt, per raccontare storie di ispirazione, collaborazione e intervento. Nuovi episodi in uscita ogni lunedì. Questa serie inizia con "Bron-Y-Aur Stomp"; RP parla dell'avventura di trovare la creatività e scrivere Led Zeppelin III.
Ascolta gli episodi precedenti qui https://lnk.to/RPDiggingDeepPodcast

Robert Plant's podcast "Digging Deep" will return for a fifth series on April 18. New episodes will be released every Monday
Lingua originale: inglese. Traduzione di
Il podcast di Robert Plant "Digging Deep" tornerà per una quinta serie il 18 aprile. Nuovi episodi verranno pubblicati ogni lunedì

We’re back with a new season (featuring some surprises) and start, maybe unexpectedly, with a song from Led Zeppelin III. A classic track written in a remote cottage in Wales which gave the song its famous title….
Siamo tornati con una nuova stagione (con alcune sorprese) e iniziamo, forse inaspettatamente, con una canzone dei Led Zeppelin III. Un classico brano scritto in un remoto cottage del Galles che ha dato alla canzone il suo famoso titolo….
We’re back with a new season (featuring some surprises) and start, maybe unexpectedly, with a song from Led Zeppelin III. A classic track written in a remote cottage in Wales which gave the song its famous title….
Siamo tornati con una nuova stagione (con alcune sorprese) e iniziamo, forse inaspettatamente, con una canzone dei Led Zeppelin III. Un classico brano scritto in un remoto cottage del Galles che ha dato alla canzone il suo famoso titolo….
Digging Deep, The Robert Plant Podcast - Series 5 Episode 1 - Bron-Yr-Aur Stomp

https://www.youtube.com/channel/UCHf6xoVS5t0M5n79WPnHrdw
tutto il canale e tutto il Podcast









Robert Plant - The Lemon Song (Live at Rock Werchter 2016)
Robert Plant and the Sensational Space Shifters performing 'The Lemon Song', live at Rock Werchter 2016.

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https://www.virginradio.it/news/rock-news/1320875/led-zeppelin-robert-plant-sono-diventato-come-l-uomo-della-copertina-di-led-zeppelin-iv.html?fbclid=IwAR08APklHlsteWkGV-g7J5_nNH2swugIwVAunP8QQX4dCoRr9KEP_7jnOPM

L'8 novembre 1971, i Led Zeppelin pubblicano un album senza titolo, senza nome della band con quattro simboli misteriosi al posto dei loro nomi e una foto enigmatica in copertina di un vecchio contadino che trasporta sulle spalle un grande mucchio di rami secchi. Sembra un suicidio discografico, invece vola al numero uno in classifica in Inghilterra, al numero due in America e vende fino ad oggi 32 milioni di copie: è Led Zeppelin IV , il quarto album dei Led Zeppelin, uno dei dischi più importanti nella storia del roccia.

“Sembrava che ci fosse il vuoto ovunque” ha detto una volta Jimmy Page a proposito di Led Zeppelin IV , che la band inizia a registrare in studio a Londra per poi decidere di isolarsi da tutto adHeadley Grange , una antica casa sperduta nelle campagne inglesi dove rimane quattro mesi “E noi siamo arrivati ​​a riempirlo”.

Led Zeppelin IV contiene il pezzo rock forse più famoso di tutti i tempi gli otto minuti tra folk e hard rock, un assolo leggendario e tutto il misticismo degli anni'70, Stairway To Heaven ma anche il 'cane nero' di Black Dog , le che arrivano dalle vibrazioni di Rock'n'Roll e poi il martello di Bonzo Bonham , gli arrangiamenti di John Paul Jones , la Gibson Les Paul di Jimmy Page e la voce furiosa di Robert Plant .

In una nuova puntata del podcast Digging Deep, il cantante dei Led Zeppelin ha raccontato le origini dei Led Zeppelin IV e il momento in cui lui e Jimmy Page hanno rifiutato la proposta di fare un concerto di Capodanno dei Led Zeppelin trasmessa in diretta in televisione per isolarsi nel cottage di Bron-Yr- Aur in Galles (celebrato nel loro terzo album Led Zeppelin III a canzoni): scrivere per noi erano diventate «Le cose intense già con i primi due album» ha raccontato, «Se fosse finito nel stato comunque 1970, sarebbe stato tutto comunque l'avventura più incredibile della nostra vita».

Isolarsi da tutto, allontanarsi dall'energia dei concerti che pure era parte integrante dell'eredità e suono della band è stata Robert Plant una mossa azzeccata: di ottimismo, la voglia di vivere un'esperienza diversa e trovare una nuova corrente di creatività. Le registrazioni di Led Zeppelin IV ci hanno dato più di quello che avrebbe mai immaginato». Oggi, riflettendo su quell'album così misterioso e monumentale, Robert Plant che il 20 agosto compirà 74 anni, ha detto: «Quando lo guardo penso: il tipo nella foto di copertina sono diventato io!»

https://youtu.be/6tlSx0jkuLM


LED ZEPPELIN, ROBERT PLANT: "SONO DIVENTATO COME L'UOMO DELLA COPERTINA DI LED ZEPPELIN IV"!

Il cantante della leggendaria band britannica è tornato a parlare dell'album uscito nel 1971





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La gente per strada chiama Robert Plant con un altro nome
L'ex cantante dei Led Zeppelin non viene più riconosciuto come un tempo...e ne è felice
L'ex frontman dei Led Zeppelin, Robert Plant, nel nuovo episodio del suo podcast 'Digging deep' ha riflettuto e scherzato sul piacere di non essere riconosciuto e fermato dalle persone per strada.
L'oggi 73enne Robert Plant è più impegnato che mai. Fino al primo maggio è in tour in Gran Bretagna con la sua band, i Saving Grace. Una volta concluso l'impegno con il gruppo, giusto il tempo di preparare un nuovo bagaglio e sarà nuovamente in tour, questa volta insieme alla musicista country statunitense Alison Krauss per presentare dal vivo il loro secondo album "Raise the Roof" (
pubblicato lo scorso novembre. Senza dimenticare l'impegno con il suo podcast, che riscuote un certo gradimento, giunto ormai alla quinta stagione.
Come prima anticipato, nell'ultimo episodio di 'Digging deep with Robert Plant' il musicista inglese ha riflettuto su come si sente quando le persone per strada non lo riconoscono, giungendo alla conclusione che ciò non gli dispiace. In più, ha rivelato che dopo la sua partecipazione a 'Desert Island Discs', la gente ora lo chiama Mario Lanza, la qual cosa non lo disturba affatto. Al contrario, si dice felice di avvicinare nuovo pubblico ai brani del tenore di origine italiana scomparso nel 1959.
Questo quanto detto da Robert Plant sul non essere riconosciuto dalle persone per strada: “Penso di avere sempre su la maschera.
A volte le ho comprate in farmacia. Sono in giro da molto tempo. Purtroppo ho un aspetto diverso da come ero quando ho messo il mio primo disco quando avevo 17 anni. Avevo il mullet e tutto quel genere di cose e per molto tempo me la sono cavata con i Led Zeppelin. Sembravo un'altra persona. Ora in questi giorni, molte persone mi riconoscono per strada e dicono: 'Ehi, Mario Lanza', il che è fantastico per me perché non sono un cantante d'opera italiano di Hollywood, ma ho portato Mario Lanza al grande pubblico con quella cosa del 'Desert Island Discs'. La gente non dice più, 'Ciao, Robert'”. .
E' accaduto che il mese scorso Robert Plant è stato intervistato da BBC 4 per la storica trasmissione britannica 'Desert Island Discs' e ha rivelato quali sono le canzoni che porterebbe con sé sulla fantomatica isola deserta. Le scelte di Plant sono piuttosto variegate – come potete vedere dalla lista pubblicata più sotto -, chiestogli di nominare la sua favorita lui ha indicato “Serenade”, una canzone di Mario Lanza degli anni Cinquanta.
Questo l'elenco delle canzoni preferite da Robert Plant:
“Pink peg slacks” – Eddie Cochran
“Serenade” - Mario Lanza
“I ain't superstitious” - Howlin' Wolf
“Teenage ska” - Baba Brooks Band
“Ohio” - Crosby, Stills, Nash & Young
“Raha gardishon mein hardam” - Mohammed Rafi
“Diaraby” - Ali Farka Touré con Ry Cooder
“Your long journey” - Robert Plant e Alison Krauss
https://www.rockol.it/news-729718/robert-plant-led-zeppelin-intervista-canzone-preferita-mario-lanza



Robert Plant – Digging Deep Podcast – nuova serie...

Digging Deep ritorna il 18 aprile per la stagione 5. Robert Plant approfondirà il suo catalogo settimanale con Matt Everitt, per raccontare storie di ispirazione, collaborazione e intervento. Nuovi episodi in uscita ogni lunedì. Questa serie inizia con “Bron-Y-Aur Stomp”; RP discute l'avventura di trovare creatività e scrivere Led Zeppelin III. Riascolta gli episodi precedenti su tutte le piattaforme di podcast.

Ascolta il nuovo episodio della serie uno di seguito:
Robert Plant su BBC Radio 6 Music:
Robert Plant ospiterà su BBC Radio 6 Music, questa domenica, 24 aprile alle 16:00. Riascoltando lo spettacolo precedente su BBC Sounds , RP immerge la sua collezione di dischi, discutendo dei tagli di Calexico, Terry Reid e Donovan. Domenica scorsa Robert è stato armato con brani di Ray Charles, PJ Harvey, Jimmy Smith e Scott Walker.
Ecco il link allo spettacolo della scorsa settimana:
Sopra foto di John Parkin


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“I miei due figli più grandi ora hanno figli propri, ma sono tutti musicali. Penso che si aspettano che io sparisca nel deserto per anni e ne esca, sai, con la barba fino al pavimento dicendo: 'Ehi, non indovinerai mai, ho trovato una nuova scala!'"
ROBERT PLANT..






“La mia vecchia signora" [Maureen Wilson la sua ex moglie come teneramente la chiama ancora] veniva dall'India e suo zio era il capo della polizia a cavallo di Calcutta negli anni '40. Può parlare dieci dialetti diversi ed è davvero un bravo ragazzo. In effetti, una delle volte in cui ho lavorato - prima dei Led Zeppelin - ho avuto un lavoro come responsabile del controllo di produzione in una fabbrica che gestiva lui. Ho ottenuto il licenziamento perché ho ordinato abbastanza acciaio per far funzionare tre fabbriche per circa un anno, ma sono riuscito a rimanere suo amico.
ROBERT PLANT, 1976.


Robert Plant's Desert Island Discs - Talks about Childhood, Loss & more - Radio Broadcast 13/03/2022
Robert Plant talks about Allison Krauss, Songwriting, Parents, Cycling, Elvis Presley, First Gigs/Bands, School, John Bonham, Led Zeppelin, Rock N Roll Excess, Car Crash, Loss, Teaching, Wolves FC,Archives and Chooses His Desert Island Discs.
Interviewed By: Lauren Laverne
Chosen Tracks:
Eddie Cochran
Pink Peg Slacks
Mario Lanza
Serenade
Howlin’ Wolf
I Ain't Superstitious
Baba Brooks
Teenage Ska
Crosby, Stills, Nash & Young
Ohio
Mohammed Rafi
Raha Gardishon Main Hardam
Ali Farka Touré with Ry Cooder
Diaraby
Robert Plant & Alison Krauss
Your Long Journey


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https://thetrendingreports.com/17/03/9299/?fbclid=IwAR3Ns3A7ZgIvtaHuKzM4HXqs4oApVonocD0CkTMZ_pE8U4HcnEP31w204tw

Robert Plant dei Led Zeppelin voleva lasciare la musica dopo la tragica morte di suo figlio

 Rolling Stones, i Beatles, i Pink Floyd e gli AC/DC sono solo alcuni dei gruppi rock più leggendari del settore. Tra i grandi c'è l'unico Led Zeppelin. La band si è formata nel 1968 ed è responsabile della creazione di alcuni dei successi e dei suoni più iconici del loro tempo. Jimmy Page, John Bonham e John Paul Jones erano alcuni degli amati membri del gruppo. Anche Robert Plant, un altro musicista di talento, faceva parte dei Led Zeppelin e alcuni fan della band potrebbero essere sorpresi nell'apprendere che Plant ha quasi lasciato la musica del tutto.
Uno sguardo all'illustre carriera musicale di Robert Plant. Plant è stato attratto dalla musica sin dalla giovane età. I suoi genitori volevano che diventasse un contabile, ma, invece, Plant ha lasciato la casa a 17 anni per seguire i suoi sogni. Jimmy Page, il fondatore dei Led Zeppelin, ha nominato Plant come cantante. Non ci volle molto perché Plant e la fama della band crescessero. "Moby Dick", "How Many More Times" e "Babe I'm Gonna Leave You" sono stati alcuni dei primi successi della band, ma gli album o il successo non hanno rallentato.
https://twitter.com/consequence?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1516440048870248449%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cheatsheet.com%2Fentertainment%2Fled-zeppelins- robert-plant-voleva-smettere-di-musica-dopo-i-figli-tragica-morte.html%2F

"Immigrant Song" dei Led Zeppelin III uscì nel 1970 e "Stairway to Heaven", un altro classico degli Zeppelin, fu pubblicato l'anno successivo. Il futuro della band sembrava essere brillante, ma, sfortunatamente, Plant avrebbe dovuto affrontare una serie di sfide personali che alla fine si sarebbero intromesse. Robert Plant dei Led Zeppelin voleva abbandonare la musica dopo la tragica morte di suo
figlio

Plant è stato coinvolto in due gravi incidenti stradali negli anni '70 che hanno costretto il cantante a prendersi una pausa seria. Dalla perdita di memoria alle ossa rotte, Plant ha subito gravi ferite ma è stato fortunato ad essere vivo. Sfortunatamente, i tempi difficili di Plant non erano ancora finiti. Dopo essersi ripreso dai suoi incidenti, i Led Zeppelin sono stati in grado di tornare in pista e tornare in tour. Mentre arrivava a New Orleans per il prossimo concerto della band, Plant ricevette la notizia che suo figlio si era ammalato ed era morto. Molti possono immaginare quanto sia stata difficile questa tragedia per Plant. Apparentemente, ci sono state volte in cui Plant ha messo in dubbio il suo ritorno alla musica.

“La nostra famiglia è sempre stata vicina all'educazione di Rudolf Steiner Waldorf nelle West Midlands e mi è piaciuto il modo in cui funzionava. Ovviamente, non è qualcosa che noi, come famiglia, siamo ancora riusciti a superare, avendolo perso. Quindi ho pensato che ci fosse qualcosa di molto più onesto e salutare nel solo scavare e mettere via l'ego nell'armadio. Perché non importa quello che diciamo, gli intrattenitori di solito sono piuttosto insicuri, personaggi traballanti sotto, e forse quel pizzico di gloria o quel pizzico di espressione o qualunque cosa sia compensano in qualche area. Ma ho pensato che avrei dovuto liberarmene. Sì, pensavo non fosse una cattiva idea. A volte mi sento ancora così”.
Fortunatamente per i suoi fan, Plant ha deciso di insegnare a tavola e tornare alla musica.

https://twitter.com/RobertPlant?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1504074519769714692%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cheatsheet.com%2Fentertainment%2Fled-zeppelins- robert-plant-wanted-quit-music-after-sons-tragic-death.html%2F
Niente renderebbe i fan dei Led Zeppelin più entusiasti di un tour di reunion, ma l'ultimo album della band, In Through the Out Door, è stato pubblicato nel Agosto del 1979. Quando Bonham morì inaspettatamente nel 1980, Plant non riusciva più a immaginare un futuro per i Led Zeppelin. Nel corso degli anni, Plant ha continuato a lavorare sulla sua carriera da solista ed è stato in tour. Il suo ultimo album, Raise the Roof, è stato pubblicato nel 2021.


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https://www.rockol.it/news-730023/robert-plant-led-zeppelin-intervista-primo-concerto-visto-in-vita-sua

Il primo concerto che vide Robert Plant fu quello di...

In una intervista l'ex cantante dei Led Zeppelin ha raccontato anche la prima volta in cui si esibì

Il gioco delle prime volte è sempre divertente. Quando si va in là con gli anni, mentre si ricorda la prima volta di questo e di quello nel corso di una discussione tra amici compare immancabile un sorriso tra il compiaciuto e il disperato (per i bei tempi che furono e che non torneranno più). Tra gli amanti della musica una delle 'prime volte' fondamentali è quella del primo concerto visto dal vivo, che, nella maggior parte dei casi, rimane indimenticabile.
Nel 2017, in una intervista radiofonica nel programma di BBC Radio 6 'The First Time' With Matt Everitt', a parlare della sua prima esperienza quale spettatore di un concerto fu il cantante dei Led Zeppelin Robert Plant e ricorda quel momento come uno dei passaggi cruciali della sua esistenza.

Ecco cosa raccontò l'ora 73enne musicista inglese: “A scuola c'era una band, nel Black Country (area nel centro dell'Inghilterra tra Birmingham e Wolverhampton, ndr), c'era una band chiamata Dave Lacey and The Corvettes. Erano molto bravi e facevano cose come “The race is on” di George Jones e cose del genere. A scuola a 14 anni, era in un club giovanile o forse in una sala da ballo. È proprio come un film. Le porte si aprono e poi questo odore di sudore e profumo, quelle gonne e quei vestiti fantastici con sotto tante sottovesti. Stavo sbirciando in un mondo che era decisamente cinque o sei anni avanti rispetto a quello in cui mi trovavo. Ma ne ero solo tentato. Era solo uno stato alterato, l'intera faccenda del movimento e della musica".
https://youtu.be/4aXT9A5g5fo
https://youtu.be/jjsocJFLp2I
Durante la stessa intervista, Robert Plant ha anche ricordato la prima volta che si è esibito dal vivo.
Non fu per cantare, come si potrebbe immaginare, bensì per suonare lo washboard: “Perry Foster è una sorta di luminare ed è una specie di testimone delle storie dei musicisti blues che venivano negli anni '60. Ha lavorato da Lippmann e Rau, che erano dei promoter tedeschi, che per primi portarono Bukka White, Skip James e tutti questi grandi del Delta Blues. Lui aprì anche per Sonny Boy Williamson. Perry doveva prendersi cura di Sonny Boy, un ragazzo di un metro e ottanta di Tutwiler, Mississippi, che non faceva prigionieri. Quindi Perry lo tenne d'occhio. Lo aiutò a uscire dalle stanze d'albergo e aveva tre band, The Delta Blues, The Memphis, New Memphis Blues Breakers. Io suonavo lo washboard, non avevo ancora iniziato a cantare. Quindi feci un concerto suonando lo washboard. Ho davvero cercato di farlo per bene. Sto ancora cercando di prendere il ritmo giusto.” .
https://youtu.be/oG61ASDMgZw

Robert Plant on Washboard, Cody Dickinson plays Electric Washboard. 2 songs. Central Two-O-Nine. Joy

https://youtu.be/LuAat82uCCM



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ROBERT PLANT: "VI RACCONTO DI QUANDO IN CONCERTO NON RICORDAVO IL TESTO DI STAIRWAY TO HEAVEN". L'INTERVISTAIl frontman dei Led Zeppelin ha raccontato di quando il manager lo aiutava a ricordare il testo con dei cartelli nel tour '72/'73
La storica voce dei Led Zeppelin, Robert Plant, ha rilasciato di recente un’intervista a The Project in cui ha raccontato di come il manager del gruppo, Peter Grant, lo avesse aiutato a ricordare le parole corrette di "Stairway to Heaven", nel periodo di maggior successo della band.
Lo ha svelato lo stesso Plant dicendo:
"So che è una canzone lunga e so anche che ho avuto un po' di problemi a ricordare le parole, nel '72, '73. Il nostro manager, che era una personalità abbastanza formidabile ... era arrivato davanti al palco nel bel mezzo di tutto con il testo, come quella cosa che faceva Bob Dylan (nel video di ‘Subterranean Homesick Blues’) ... Comunque, è stato molto
divertente
. Non riesco a ricordare quale verso. Era qualcosa riguardo a ‘bustle in the hedgerow’ " e poi a tutta quella roba".
Durante l’intervista è stato poi chiesto a Plant se si aspettava di ottenere un così grande successo.
“Non pensavo che nulla sarebbe stato così grande”.
Plant ha anche ribadito di non avere intenzione di scrivere un libro, spiegando:
"Ci sono tante storie umoristiche ma rimarranno con me".
Infine ha aggiunto che, anche se teneva un diario, si trattava di una sorta di codice che nessun altro avrebbe capito.
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un mio amico..mi aveva espresso un suo pensiero sullo scioglimento dei LED..negli anni successivi mi disse
"Plant non ha mai superato la perdita di john bonham, e jimmy page non ha mai superato la fine di led zeppelin" e non ho smesso di pensarci da allora
💖una breve dichiarazione di Bonzo..
“Robert mi conosce a memoria e viceversa. Penso che sia per questo che andiamo così d'accordo. Credo che quando conosci qualcuno - quando due persone si incontrano e realizzano i difetti e gli aspetti positivi l'uno dell'altro - puoi andare d'accordo con loro per molto tempo perché niente di loro può farti incazzare quando sei già abituato . "
—John Bonham..
questi pensieri in qualche modo confermano che i LED potevano e possono solo esistere con tutti gli elementi..non erano solo una band..erano LA BAND per eccellenza..
e ho semper condiviso la scelta di Robert di non voler fare nessuna reunion in giro per il mondo

Buongiorno a Voi..Zepp...
..oggi "namastè" è dovuto.❤️🌹
al di là di una appartenenza, al di là di assonanze..
certe ricorrenze rimangono scolpite nel proprio intimo...ed oggi 4 dicembre il pensiero e non solo quello và a ritroso nel tempo..
a quel 4 dicembre 1980 ..in quel giorno forse si è chiuso un cerchio ma di sicuro si è aperto l'infinito e la strada per l'immortalità...
Namastè.."Mi inchino unisco il mio corpo e la mente al tuo"❤️
I Led Zeppelin si sciolgono: «Desideriamo rendere noto che la perdita del nostro caro amico ed il profondo senso di rispetto che nutriamo verso la sua famiglia ci hanno portato a decidere – in piena armonia tra noi ed il nostro manager – che non possiamo più continuare come eravamo»

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Mi piace far suonare la mia voce come un pezzo di latta che è stato bloccato sul lato di una sedia, sollevato il più possibile e poi lasciato scattare - "doooiiinng". Mi piace trasformarlo in un pezzo di metallo di tanto in tanto e posso farlo, sia con i movimenti della mia gola che con, uh, i miei piccoli giocattoli... Quindi mi piace portarlo oltre la semplice voce, di più nel regno di un'arma.
Robert Plant..
12 novembre 2013.
buongiorno Zepp..con amore..infinito amore💞...
Mi piace far suonare la mia voce come un pezzo di latta che è stato bloccato sul lato di una sedia, sollevato il più possibile e poi lasciato scattare - "doooiiinng". Mi piace trasformarlo in un pezzo di metallo di tanto in tanto e posso farlo, sia con i movimenti della mia gola che con, uh, i miei piccoli giocattoli... Quindi mi piace portarlo oltre la semplice voce, di più nel regno di un'arma.
Robert Plant..
12 novembre 2013.

.quando blues..vuol dire sentirsi blu...
...alchimia di pensiero..
Il Blues è facile da suonare ma difficile da sentire dentro...
Jimmy handrix
piccola mia annotazione
Quella musica così semplice, così bella, così universale
..blues..ha anche significato di «sentirsi blu»...da una vita io sento in blu e mi sento blu...e guarda caso il mio Mondo è in blu..anche per la mia vita di mamma..c'è un filo magico nel sintirsi blues..blu....vuol dire esplorare i sentimenti..quelli del profondo...sentire l'anima
e l'emozione dell'improvvisazione.
.di sentirsi in sintonia.
.quasi in simbiosi con te stesso e con gli altri.
e guarda caso..ogni anno il Blue..accende il Mondo..
Lella..

𝖔𝖌𝖓𝖎 𝖙𝖆𝖓𝖙𝖔 𝖉𝖔𝖇𝖇𝖎𝖆𝖒𝖔 𝖊𝖘𝖘𝖊𝖗𝖊 𝖓𝖔𝖎 𝖖𝖚𝖊𝖑𝖑𝖆 𝖒𝖆𝖌𝖎𝖆..𝖖𝖚𝖊𝖑𝖑𝖆 𝖋𝖆𝖛𝖔𝖑𝖆...
💞
Un uomo non può essere ebbro di un romanzo o di un quadro, ma può ubriacarsi della Nona di Beethoven, della Sonata per due pianoforti e percussione di Bartók o di una canzone dei LED ZEPPELIN.
lella..

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Robert Plant
Decisi che se non avessi raggiunto un qualcosa entro i vent'anni, mi sarei ritirato. Ovviamente, poco importava quel che sarebbe successo, perché tanto non mi sarei ritirato in ogni caso.
L'intera scena era stupore, illuminazione, uno sballo completo.
Momenti così sono semplicemente impossibili da riprodurre. Non si può veramente abbandonare qualcosa che si ama per ragioni finanziarie. Se muori in un fosso lungo la strada, muori in un fosso lungo la strada: così è la vita, perlomeno ci hai provato.
Dieci minuti dentro la scena musicale valevano cent'anni fuori di essa.

come non dargli ragione!!!. un pensiero che ognuno di noi dovrebbe portare dentro di sè..una ragione di celebrare la propria vita..visione e aspirazione.. eventi ci portano a volte a dover fare scelte tormentate , a volte ti trovi davanti un bivio..ma se sei in sintonia con il proprio essere se stessi, qualsiasi scelta che farai avrà sempre un orizzonte..mai desistere mai sentirsi onnipotenti ma consapevoli di quello che siamo e che potremmo essere..a volte il compromesso per noi comuni mortali diventa una scelta ma mai abbandonarci all'inarrivabile,all'inevitabile ..provarci..lottare..e nessun rimpianto..💞..



"la mia scrittura per le canzoni???..
’una sorta di, «Agrodolce», : «È una linea dritta. L’idea di vivere la situazione personale di un’altra persona e diventare quella stessa persona è più di quanto riesca ad immaginare».’autenticità della scrittura: «Stai raccontando la tua anima? Stai creando un personaggio? Oppure stai parlando di qualcuno a cui tieni che ha un problema? Le canzoni vengono fuori da queste diverse prospettive, è una cosa speciale».
Dare voce alla situazione di un’altra persona. È una cosa che va oltre la mia immaginazione» ha detto al giornalista Matt Everitt.
Robert Plant 💞

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