Bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante.
Tutti possiamo essere una stella danzante. Se solo seguissimo la nostra vera natura, se solo prestassimo ascolto a quel bambino che teniamo prigioniero dentro noi stessi: lui non ha bisogno di tradizioni, modi di fare imposti dalla società, sovrastrutture di ogni sorta; è felice senza capire il perché. Vive immerso in un caos che non stordisce, ma è un universo di opportunità.
Riponi la spada.
Chi usa la spada, di spada perira'
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Ringrazio i tanti amici e amiche
che mi hanno donato un loro pensiero di conforto e di affetto,
in questo momento fragile per me..
Li abbraccio tutti e dono loro
un raggio di sole..
Tra le tue braccia’
C’è un posto nel mondo
dove il cuore batte forte,
dove rimani senza fiato,
per quanta emozione provi,
dove il tempo si ferma
e non hai più l’età;
quel posto è tra le tue braccia
in cui non invecchia il cuore,
mentre la mente non smette mai di sognare…
Da lì fuggir non potrò
poiché la fantasia d’incanto
risente il nostro calore e no…
non permetterò mai
ch’io possa rinunciar a chi
d’amor mi sa far volar.
di Alda Merini
“La vita mi pare grigia, Lloyd”
“Capita quando le emozioni devono essere ancora tratteggiate, sir”
“E i colori, chi li mette?”
“Nella vita, i colori non si mettono ma accadono, sir”
“Come i fiori su un prato?”
“Come il vino sulla tovaglia, sir”
“L'importante è non aver paura di macchiarsi. Vero, Lloyd?”
“Di colorarsi, sir. Di colorarsi…”
“La vita mi pare grigia, Lloyd”
“Capita quando le emozioni devono essere ancora tratteggiate, sir”
“E i colori, chi li mette?”
“Nella vita, i colori non si mettono ma accadono, sir”
“Come i fiori su un prato?”
“Come il vino sulla tovaglia, sir”
“L'importante è non aver paura di macchiarsi. Vero, Lloyd?”
“Di colorarsi, sir. Di colorarsi…”
"Lloyd, ho dentro tanto buio"
"Sono solo un po' di nuvole scure, sir"
"C'è un modo per spazzarle via, Lloyd?"
"A volte, sir, bisogna che qualche goccia piova sul viso, per far tornare il sereno nel cuore"
"È un fenomeno atmosferico strano, Lloyd"
"Ma è un fenomeno umano molto normale, sir"
"E il tempo cambierà. Vero, Lloyd?"
"Certamente, sir. Certamente"
Tu lo sai che non è la fine
Sì che lo sai
Che viene maggio
E sciolgo le brine
Sì che lo sai
ho preso in prestito alcune parole di "E' delicato"
..ma si addicono benissimo..
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...insperato!!!..
con un minuscolo foglietto
ho vinto un maiuscolo Ovetto..
..un pezzetto per tutti..lo condividiamo
e ci facciamo MAIUSCOLI AUGURI..
Serena Pasqua
Sulla neve bianca bianca
c’è una macchia color vermiglio;
è il sangue, il sangue di mio figlio,
morto per la libertà.
Quando il sole la neve scioglie
un fiore rosso vedi spuntare:
o tu che passi, non lo strappare,
è il fiore della libertà.
Quando scesero i partigiani
a liberare le nostre case,
sui monti azzurri mio figlio rimase
a far la guardia alla libertà.
Gianni Rodari
..quando ascolto il mio cuore...sento l'eco
..nessun vuoto però
infinita melodia che naviga su onde di oceani profondi..infiniti
..fra miriadi di soffici nuvole in un cielo infinito
la melodia si amplifica
infinite particelle
che si intrecciano e cercano
quel magico posto dove questo mio pazzo cuore
trova pace....
e chiamali legami del cuore
Lella
la vita è composta da pasgliuzze di emozioni..momenti del tempo che ti abbracciano ,ti coccolano..ti fanno andare avanti con la speranza nel cuore e nell'anima..frammenti di luce..di colore..di buio..di amare,salate lacrime e dolci parole sussurrate...
la vita è musica da sempre...ed io ne voglio far parte fino a confondermi con lei..musica vita anima e cuore
diventar farfalla
libera..avvolta dall'infinito universo...
Lella.
.....sono nata per combattere..e proprio perchè conosco il mio nemico sono abituata e non mi spaventa il suo perdurare..fa parte di me..lo aspetto al varco e ogni volta si accorge della sua impotenza...mi conosce ..mi ha fatta diventare quella che sono..l'arciere..il guerriero di luce..mai guerriero di tenebre e proprio per questo io non lo temo ma non lo sottovaluto..siamo due nemici leali....io sono Lella..perchè il dolore fa parte di me come la gioia....questo dolore sà benissimo che mi troverà sempre con la lancia in una mano e il cuore nell'altra... Antonella Mei.
.amo la mia età..quello che mi porto dentro..i tanti errori..le cadute .le risalite..sono state tappe fondamentali e tutto quello che è stato è avvenuto perchè dovevo arrivare in un certo senso ad una meta..io credo che nel nostro cammino di vita abbiamo qualcuno che in silenzio e senza troppi clamori ci prende per mano e ci sostiene dandoci quella forza che noi tutti abbiamo dentro ma che spesso non riconosciamo..quella forza che ci fà fare passi e passaggi che non avremmo mai pensato di fare...tutti noi siamo energia pura dobbiamo solo riconoscerla e manifestarla sempre positivamente anche quando ci sentiamo più vulnerabili e fragili.
i miei quaranta anni e i miei sessanta...ho preso le mie due foto migliori..in periodi in cui la mia malattia incide meno sul mio fisico..perchè voglio che ogni donna sia consapevole della sua bellezza interiore perchè fà superare ogni dolore sia nel fisico che nell'anima..
oggi voglio celebrare
la gioia di esserci e il coraggio di continuare
un bacio e un abbraccio a tutte voi..grandi donne , mamme e non solo a voi meravigliose creature
auguri..auguri sempre ogni giorno, ogni momento
Sogno un mondo nuovo
senza moralismi,
senza ipocrisie.
Dove l'amore sia l'essenza
della vita e la più grande
delle sue ricchezze.
Dove l'amore possa amare
e non avere...
..pensierino della sera...
per fare gli auguri,almeno questo io penso, non importa il tempo.
.gli auguri sono gli abbracci coraggiosi di ogni giorno..
..e allora facciamoli a tutte le ore...
Lella
...non ho adottato bandiere,..non ho adottato immagini
ho adottato solo e unicamente
milioni di cuori
non ho adottato colori, non ho adottato lacrime perlacee
ho adottato solo e unicamente
milioni di sguardi
non ho adottato il dolore, non ho adottato silenzio
ho adottato solo e unicamente
il grido della speranza
La piccola anima
e il sole
C’era una volta, in un luogo fuori dal tempo, una Piccola Anima
che disse a Dio: “Io so chi sono!”
“Ma è meraviglioso! E dimmi, chi sei?” chiese il Creatore.
“Sono la Luce!”
Il volto di Dio si illuminò di un grande sorriso.
“E’ proprio vero! Tu sei la Luce.”
La Piccola Anima si sentì tanto felice, perchè aveva finalmente
scoperto quello che tutti i suoi simili nel Regno avrebbero
dovuto immaginare.
“Oh”, mormorò, “è davvero fantastico!”
Ben presto però, sapere chi era non fu più sufficiente.
Sentiva crescere dentro di sè una certa agitazione,
perchè voleva essere ciò che era.
Tornò quindi da Dio (un’idea niente male per chiunque desideri
essere Chi è in realtà) e, dopo aver esordito con un:
“Ciao, Dio!” domandò: “Adesso che so Chi Sono, va bene se lo sono?”
E Lui rispose: “Intendi dire che vuoi essere Chi Sei Già?”
“Beh, una cosa è saperlo, ma quanto a esserlo veramente…
Insomma, io voglio capire come ci si sente nell’essere la Luce!”
“Ma tu sei la Luce”, ripetè Dio, sorridendo di nuovo.
“Si, ma voglio scoprire che cosa si prova!”
piagnucolò la Piccola Anima.
“Eh, già” ammise il Creatore nascondendo a malapena una risatina,
“avrei dovuto immaginarmelo.
Hai sempre avuto un grande spirito d’avventura.”
Poi cambiò espressione.
“Però, però… C’è un problemino..”
“Di che si tratta?”
“Ebbene, non c’è altro che Luce. Vedi io ho creato solo ciò che sei e,
di conseguenza, non posso suggerirti nulla per sentire Chi Sei,
perchè non c’è niente che tu non sia.”
“Ehh?” balbettò la Piccola Anima,
che a quel punto faceva fatica a seguirlo.
“Mettiamola in questo modo”, spiegò Dio. “Tu sei come una candela
nel Sole. Oh, esisti, indubbiamente. In mezzo a milioni di miliardi
di altre candele che tutte insieme lo rendono ciò che è.
E il sole non sarebbe il Sole senza di te.
Senza una delle sue fiammelle rimarrebbe una semplice stella…
perche’ non risulterebbe altrettanto splendente.
E, dunque, la domanda è questa:
Come fare a riconoscersi nella Luce quando se ne è circondati ?”
“Ehi”, protestò la Piccola Anima, “il Creatore sei tu. Escogita una soluzione !”
Lui sorrise di nuovo. “L’ho già trovata”, affermo’.
“Dal momento che non riesci a vederti come Luce quando sei dentro la luce,
verrai sommerso dalle tenebre.”
“E che cosa sarebbero queste tenebre”
“Sono ciò che tu non sei” fu la Sua risposta.
“Mi faranno paura?”
“Solo se sceglierai di lasciarti intimorire”, lo tranquillizzò Dio.
“In effetti, non esiste nulla di cui avere paura, a meno che non sia tu
a decidere altrimenti.
Vedi, siamo noi a inventarci tutto. A lavorare di fantasia.”
“Ah, se è così…” fece un sospiro di sollievo la Piccola Anima.
Poi Dio proseguì spiegando che si arriva alla percezione delle cose
quando ci appare il loro esatto opposto.
“E questa è una vera benedizione”, affermò, “perchè, se così non fosse,
tu non riusciresti a distinguerle.
Non capiresti che cos’è il Caldo senza il Freddo, ne’ che cos’è
Su se non ci fosse Giù, ne’ Veloce senza Lento.
Non sapresti che cos’è la Destra in mancanza della Sinistra,
e neppure che cosa sono Qui e Adesso, se non ci fossero La’ e Poi.
Perciò – concluse - quando le tenebre saranno ovunque,
non dovrai agitare i pugni e maledirle.
Sii piuttosto un fulgore nel buio e non farti prendere dalla collera.
Allora saprai Chi Sei in Realtà, e anche tutti gli altri lo sapranno.
Fa’ che la tua Luce risplenda al punto da mostrare a chiunque
quanto sei speciale!”
“Intendi dire che non é sbagliato fare in modo che gli altri
capiscano il mio valore?” chiese la Piccola Anima.
“Ma naturalmente!” ridacchiò Dio.
“E’ sicuramente un bene! Rammenta, però, che
non significa .
Tutti sono speciali, ognuno a modo proprio!
Tuttavia, molti lo hanno dimenticato. Capiranno che è buona cosa
esserlo nel momento in cui lo comprenderai tu.”
“Davvero?” esclamò la Piccola Anima danzando,
saltellando e ridendo di gioia.
“Posso essere speciale quanto voglio?”
“Oh, si, e puoi iniziare fin da ora”, rispose il Creatore
che danzava, saltellava e rideva a Sua volta.
“In che modo ti va di esserlo?”
“In che modo? Non capisco.”
“Beh”, suggerì Dio, “essere la Luce non ha altri significati,
ma l’essere speciali può essere interpretato in vari modi.
Lo si è quando si è teneri, o quando si è gentili, o creativi.
E ancora, si è speciali quando ci si dimostra pazienti.
Ti vengono in mente altri esempi?”
La Piccola Anima rimase seduta per qualche istante a riflettere.
“Ne ho trovati un sacco!” esclamo’ infine.
“Rendersi utili, e condividere le esperienze, e comportarsi
da buoni amici.
Essere premurosi nei confronti del prossimo.
Ecco, questi sono modi per essere speciali!”.
“Si!” ammise Dio, “e tu puoi sceglierli tutti, o trovare qualsiasi
altro modo per essere speciale che ti vada a genio, in ogni momento.
Ecco che cosa significa essere la Luce.”
“So cosa voglio essere, io so cosa voglio essere!” annunciò la Piccola Anima
sprizzando felicità da tutti i pori.
E ho deciso che sceglierò quella parte che viene chiamata
.
Non è forse speciale essere indulgenti?
“Oh, certo”, assicurò Dio. “E’ molto speciale.”
“Va bene, è proprio quello che voglio essere.
Voglio saper perdonare.
Voglio Fare Esperienza in questo modo.”
“C’è una cosa però che dovresti sapere.”
La Piccola Anima fu quasi sul punto di perdere la pazienza.
Sembrava ci fosse sempre qualche complicazione.
“Che c’è ancora?” ribattè con un sospiro.
“Non c’è nessuno da perdonare”, disse Dio.
“Nessuno?” Era difficile credere a ciò che aveva appena udito.
“Nessuno”, ripetè il Creatore. “Tutto ciò che ho creato è perfetto.
Non esiste anima che sia meno perfetta di te. Guardati attorno.”
Solo allora la Piccola Anima si rese conto che si era radunata
una grande folla.
Tanti altri suoni simili erano arrivati da ogni angolo del Regno
perchè si era sparsa la voce di quella straordinaria
conversazione con Dio e tutti volevano ascoltare.
Osservando le innumerevoli altre anime radunate li’ intorno,
non potè fare a meno di dare ragione al Creatore.
Nessuna appariva meno meravigliosa, meno magnifica o meno perfetta.
Tale era il prodigio di quello spettacolo, e tanta era la Luce
che si sprigionava tutt’attorno, che la Piccola Anima
riusciva a malapena a tenere lo sguardo fisso sulla moltitudine.
“Chi, dunque, dovrebbe essere perdonato?” tornò alla carica Dio.
“Accidenti, mi sa proprio che non mi divertirò!
Mi sarebbe tanto piaciuto essere Colui Che Perdona.
Volevo sapere come ci si sente a essere speciali in quel senso.”
La Piccola Anima capì, in quel momento, che cosa di prova
a essere tristi.
Ma un’Anima Amica si fece avanti tra la folla e disse:
“Non te la prendere, io ti aiuterò.”
“Dici davvero? Ma che cosa puoi fare?”
“Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare!”
“Tu puoi…”
“Certo! Posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa
che ti consentirà di dimostrare la tua indulgenza.”
“Ma perchè? Per quale motivo?” chiese la Piccola Anima.
“Sei un Essere di suprema perfezione! Puoi vibrare a una velocità
così grande da creare una Luce tanto splendente
da impedirmi quasi di guardarti!
Che cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni
fino a offuscarla? Che cosa potrebbe spingere te
-che sei in grado di danzare in cima alle stelle
e viaggiare per il Regno alla velocità del pensiero-
a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere
questo atto malvagio?”
“E’ semplice”, spiegò l’Anima Amica, “perchè ti voglio bene.”
Sentendo quella risposta, lo stupore invase la Piccola Anima.
“Non essere tanto meravigliato, Piccola Anima.
Tu hai fatto lo stesso per me. Davvero non ricordi?
Oh, abbiamo danzato insieme molte volte, tu e io.
Nel corso di tutte le età del mondo e di ogni periodo storico,
abbiamo ballato.
Abbiamo giocato per tutto l’arco del tempo e in molti luoghi.
Solo che non te ne rammenti.
“Entrambi siamo stati Tutto. Siamo stati Su e Giu’,
la Sinistra e la Destra, il Qui e il La’, l’Adesso e il Poi;
e anche maschio e femmina, bene e male:
siamo ambedue stati la vittima e l’oppressore.
Ci siamo incontrati spesso, tu e io, in passato;
e ognuno ha offerto all’altro l’esatta e perfetta opportunità
di Esprimersi e di Fare Esperienza di Ciò che Siamo in Realtà.”
“E quindi”, continuò a spiegare l’Anima Amica,
“io verrò nella tua prossima vita e, questa volta, sarò il .
Commenterò nei tuoi confronti qualcosa di veramente terribile,
e allora riuscirai a provare come ci si sente nei panni
di Colui Che Perdona”.
“Ma che cosa farai”, domandò la Piccola Anima,
leggermente a disagio, “da risultare tanto tremendo?”
“Oh”, rispose l’Anima Amica strizzando l’occhio,
“ci faremo venire qualche bella idea”.
Poi soggiunse a voce bassa:
“Sai, tu hai ragione riguardo a una cosa”.
“E quale sarebbe?”
“Dovrò diminuire alquanto le mie vibrazioni, e aumentare
a dismisura il mio peso per commettere questa brutta cosa.
Mi toccherà fingere di essere ciò che non sono.
E quindi, ti chiedo in cambio un favore.”
“Oh, qualsiasi cosa, qualsiasi cosa!” gridò la Piccola Anima,
che intanto ballava e cantava.
“Riuscirò a perdonare, riuscirò a perdonare!”
Poi si rese conto del silenzio dell’Anima Amica e allora chiese:
“Che cosa posso fare per te? Sei davvero un angelo,
sei così disponibile ad accontentarmi!”
“E’ naturale che sia un angelo!” li interruppe Dio.
“Ognuno di voi lo e’! E rammentatelo sempre:
Io vi ho mandato solo angeli.”
A quel punto la Piccola Anima sentì ancora più forte il desiderio
di esaudire la richiesta e chiese di nuovo:
“Che cosa posso fare per te?”
“Quando ti colpirò e ti maltratterò, nell’attimo in cui commetterò
la cosa peggiore che tu possa immaginare,
in quello stesso istante …”
“Si? Si…”
“Dovrai rammentare Chi Sono in Realtà”, concluse l’Anima Amica
gravemente.
“Oh, ma lo farò!” esclamò la Piccola Anima, “lo prometto!
Ti ricorderò sempre così come sei qui, in questo momento!”
“Bene”, commentò l’Anima Amica, “perchè, vedi, dopo che
avrò finto con tanta fatica, avrò dimenticato chi sono.
E se non mi ricorderai per come sono, potrei non rammentarmelo
per un sacco di tempo.
Se mi scordassi Chi Sono, tu potresti addirittura dimenticare
Chi Sei, e saremo perduti entrambi.
E allora avremmo bisogno di un’altra anima che venisse
in nostro soccorso per rammentarci Chi Siamo.”
“No, questo non accadrà!” promise la Piccola Anima.
“Io ti ricorderò! E ti ringrazierò per avermi fatto questo dono:
l’opportunità di provare Chi Sono.”
Quindi, l’accordo fu fatto.
E la Piccola Anima andò verso una nuova vita,
felice di essere la Luce e raggiante per la parte
che aveva conquistato, la Capacità di Perdonare.
Attese con ansia ogni momento in cui avrebbe potuto fare
questa esperienza per ringraziare l’anima che
con il suo amore l’aveva resa possibile.
E in tutti gli istanti di quella nuova vita,
ogni qualvolta compariva una nuova anima a portare
gioia o tristezza –specialmente tristezza-
ricordava quello che aveva detto Dio.
“Rammentatelo sempre”,
aveva affermato con un sorriso,
“Io vi ho mandato solo angeli”.
—
Cari bambini,
i grandi dicono di pensare al bene dei bambini e di voler costruire per noi un mondo migliore.
Però non ci dicono nulla, non ci informano sulle cose: le fanno e basta.
In questo modo noi non sempre capiamo bene cosa succede.
Il mio papà e la mia mamma mi hanno detto che è scoppiata un’altra guerra ed io ho voluto capire bene cosa significa.
La guerra è fatta dai grandi che litigano tra di loro perché vogliono avere sempre di più, o per il colore della loro pelle o per la loro religione, ma a me sembra proprio tanto strano tutto questo.
A scuola la maestra ci ha insegnato che tutti gli uomini sono uguali ma se poi si fanno guerra uno contro l’altro vuol dire allora che si dice una cosa e se ne mette in pratica un’altra. Non si devono dire le bugie!
Nei paesi in guerra ci sono tanti bambini che vivono male e non possiedono nulla.
Io li vedo alla televisione o sui giornali e divento triste perché so che non hanno una casa come la mia, non hanno dei giocattoli, dei vestiti puliti: a volte non hanno neppure il cibo tutti i giorni, ne’ vanno a scuola come noi.
Ho detto a papà che d’ora in poi non mi lamenterò più e sarò più giudiziosa.
Quello che ho è più che sufficiente e non devo dimenticare che ho l’amore dei miei genitori che per me è tutto.
La guerra si fa con le armi e sono i grandi che le usano contro altre persone.
La mamma mi ha detto che chi soffre di più, in questo caso, sono i bambini, le loro mamme e gli anziani, perché sono i più deboli.
Io penso che questo mondo non va affatto bene.
Quando c’è la guerra tutti diventano tristi ed hanno paura.
Il cielo diventa scuro, le case crollano, tante persone devono rifugiarsi in altri paesi e tanti altri muoiono, anche se non c’entrano nulla.
I bambini non sorridono più, non possono correre ne’ giocare perché tutto intorno è pericolo e male.
Tanti di essi, poi, sono obbligati a fare i soldati. Io penso che è terribile questo: i bambini devono solo fare i bambini!
Io vi dico, bambini, che noi nel nostro piccolo dobbiamo fare di tutto per crescere e diventare adulti migliori di quelli che fanno oggi le guerre.
Per esempio dobbiamo cercare di non litigare tra di noi, di volerci bene e di accettarci così come siamo, anche se non parliamo la stessa lingua, anche se il colore della nostra pelle è diverso, o se non abbiamo la stessa religione.
E dobbiamo avere rispetto del nostro prossimo: anche questo è molto importante.
I nostri genitori e le maestre ci devono aiutare, però: noi siamo come le piantine che crescono se vengono annaffiate e curate.
Abbiamo bisogno di persone in gamba che ci tengono per mano e ci diano una buona educazione, un buon esempio ed un vero ideale di giustizia.
Solo così diventeremo degli adulti buoni e leali.
Vorrei che questa letterina girasse il mondo e arrivasse al cuore di tutti i bambini e spero la leggano anche i potenti della terra, così capiscono che non devono più provocare le guerre, gettare le bombe e costruire le armi.
Vorrei poter colorare il mondo e trasformarlo in un’oasi di pace e di serenità.
Capisco però che con la fantasia non è possibile ma con la buona volontà e con l’amore, tutti insieme, possiamo provarci.
Noi bambini abbiamo voglia di PACE..
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Le persone “delicate”
Sono quelle persone che si avvicinano agli altri senza invadere il loro spazio. Che hanno voglia di ascoltare ma non impongono alcuna domanda. Che non proiettano ogni discorso su se stesse, ma mettono tutte se stesse in ogni discorso.
Le persone delicate chiedono sempre il permesso per entrare, perché prima di spalancare una porta si preoccupano che chi c’è dietro sia al riparo dalla corrente.
Le persone delicate sanno quanto possano ferire le parole, perciò non le utilizzano mai a caso. E non giudicano, perché tengono molto più a comprendere le motivazioni dei gesti altrui, piuttosto che a condannarli.
Ma non è la compassione che le smuove, non la pietà, perché loro non si sentono privilegiate o superiori: si sentono semplicemente ‘simili’.
Le persone delicate sono molto sensibili, e possono apparire fragili. Invece sono fortissime. Perché continuare ad essere delicati in un mondo che aggredisce è una delle scelte più coraggiose che si possano fare..
buongiorno a Voi Prodi
..un abbraccio di Musa..delicata e sognante fantasia quotidiana..
Tu lo sai che non è la fine
Sì che lo sai
Che viene maggio
E sciolgo le brine
Sì che lo sai
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"Tu dai il tuo talento, la tua capacità... il talento che ti ha dato il cielo. Ecco perché siamo qui, per portare un senso di fuga nel momento del bisogno. Se sei un pittore, dipingi; se sei uno scultore, scolpisci; se sei uno scrittore, scrivi; se sei un autore, crei canzoni; se sei stato un ballerino, balli. Dai alle persone un po' di amore, una certa felicità, una certa fuga... gli dimostri che ci tieni davvero a loro e che ci sei per loro. Michael Jackson
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“Alla fine la bellezza salverà il mondo, Lloyd?”
“Temo che le uniche a poterlo salvare siano le persone civili, sir”
“E allora l’arte, la bellezza, a cosa servono?”
“Proprio a far innamorare quelle persone del mondo, sir”
“E ciò che si ama lo si protegge, vero Lloyd?”
“O almeno ci si prova, sir.”
“Affidiamoci alla bellezza, Lloyd”
“E a chi la sa riconoscere, sir”
Disfare la casa dei tuoi genitori è un passo misto di tenerezza, emozione e tristezza infinita...
È salvare ricordi, trovare piccoli tesori che non ricordavi o di cui non sapevi nemmeno l'esistenza.
Ti senti come un intrusa che apre cassetti chiusi che ficca il naso nelle intimità degli altri.
Trovi il tuo passato, i ricordi d'infanzia, i tuoi, quelli dei tuoi genitori, anche dei tuoi nonni mescolati con le tracce di fotografie varie. Potresti passare giorni interi e settimane, per organizzare il tutto ma vorresti anche non finisse mai, per continuare come metafora di quel primo cordone ombelicale, come quell'ultima occasione per annusarne l'odore, ancora negli armadi pieni dei loro vestiti .
In uno di quei momenti di lacrime e sorrisi, ho trovato i bottoni di mia madre, un enorme dono per l'immaginazione e la riflessione.
Ho passato due pomeriggi a classificarli, guardarli, quasi coccolarli e alla fine lasciando la loro esistenza riflessa in questa foto come omaggio alla donna eccezionale a molti livelli che è stata mia madre.
I bottoni di mia madre mi hanno detto molte cose; Ho ritrovato il passato di famiglia in varie forme e diversi materiali: pelle, madreperla, metallo, legno, plastica… .; Ho letto storie sui bottoni degli anni '50 che riconosco in una foto giallastra di mia nonna, quelle con le trecce dei bambini, i vestiti da festa, le vesti per essere a casa, le camicie dei bambini della scuola , bottoncini per vestiti per neonati, bottoni foderati ... ci sono centinaia di bottoni, alcuni belli, altri orribili.
Scopro che a casa mia non veniva mai lanciato un bottone, quando un indumento veniva ritirato, i bottoni venivano tenuti e gli stracci venivano fatti con il tessuto. Un eterno "just in case" e una costante "questo è costato denaro".
In queste centinaia di bottoni leggo il salto generazionale e intuisco come siamo cambiati e forse cosa abbiamo perso.
Quello che non so è quanti bottoni mancano, quanti sono stati davvero utili, quali sono stati innestati su un altro capo; la borsa ha solo quelli che non hanno mai visto più vita rispetto alla foto in cui sono ora immortalati. E alla fine, la vita potrebbe essere proprio questo, un'enorme borsa di bottoni.
.."mi invento visioni sublimi
immaginazione di giochi dell'anima
correndo, sobbalzando
mi meraviglio sempre"
non abbandoniamo mai la voglia di meraviglia
altrimenti potremmo smarrir
luna e stelle..
Lella..
Il profumo è magia. E' mistero. Ricreiamo l'odore di un fiore. Del legno. Dell'erba. Noi catturiamo l'essenza della vita.
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