--------------
Led Zeppelin - Live in Iceland (June 22nd, 1970) - Newsreel Footage
Il primo appuntamento dei Led Zeppelin a giugno li ha portati in Islanda per partecipare a un programma di scambio culturale in rappresentanza del Regno Unito. Peter Grant non ha viaggiato con loro e sulla stampa britannica menziona che una troupe cinematografica avrebbe documentato la loro visita. Nonostante questo piano, solo i filmati delle notizie locali catturano l'arrivo del gruppo all'aeroporto, l'hotel e una breve clip di Dazed and Confused. Anche Robert Plant viene intervistato il giorno dello spettacolo. Alcuni di questi filmati sono inclusi nel dvd ufficiale del 2003.
Estratto della rassegna stampa : (Tradotto in inglese) : Quando è arrivata l'ora, sono andati sul palco. Pianta, come un leone dalla criniera dorata, tonica, giovane ed elegante. Era vestito con una camicia, nera con fili d'oro e jeans molto attillati. Adiacenti a Plant, c'erano due principi: Jimmy Page e John Paul Jones. Page, vestito di velluto blu, Jones con una tunica bianca e pantaloni di velluto verde.
Plant ha offerto una bella serata ed è iniziata in modo drammatico. Era il suono breve, potente e pulito degli Zeppelin. Plant, in seguito, ha ringraziato per aver avuto questa opportunità, a coloro che l'hanno resa possibile per essere stato invitato a suonare in Islanda. Ha detto che avrebbero iniziato con una canzone del loro primo album, e la canzone successiva sarebbe stata: "Dazed and Confused".
Dietro John Paul Jones al basso, c'era John Bonham alla batteria, insieme a Page e Plant. La disperazione, la sofferenza e il dolore interpretavano la voce e la chitarra di un uomo. Page suonava la chitarra con un lungo arco ed è stato incredibile ascoltare come creava l'atmosfera e lasciare che ognuno attaccasse. Il suo gioco di questa sera è stato bellissimo. Si è spostato sul palco e si è divertito a suonare molto a destra, per i fotografi. Il ragazzo in lui era fantastico, rideva, saltellando. Tuttavia, quando ha suonato una chitarra solista davvero impressionante, la musica lo ha raggiunto e ha gettato indietro la testa, si è piegato all'indietro e ha suonato fino alla morte e all'anima. Lo stesso valeva per Plant: ci si è buttato dentro e quindi ha avuto molte belle scene. Era il contatto tra il pubblico. Raramente (o mai) un uomo è stato così forte - e quanto sono bravi i musicisti John Paul Jones e John Bonham.
Bonham ha eseguito un assolo pulito e magnifico alla batteria, prima con le bacchette e poi a mani nude. Jones, tuttavia, è stato nell'ombra per tutta la serata. Al basso, era molto efficace e suonava l'organo, che era stupendo. Gli Zeppelin hanno suonato parecchie canzoni nella Hall per quasi due ore. Quando furono pronti per suonare l'ultima canzone, annunciò Plant, questo è stato un grosso errore da parte sua, perché un gruppo di quelli che erano più vicini al palco, si è alzato e si è avvicinato. Era il caos assoluto. La folla davanti al palco era schiacciata e un po' quasi soffocata. Lo stesso Plant è andato a cercare di aiutare coloro che si trovavano nelle peggiori difficoltà. La musica si fermò e quando le cose finalmente si calmarono, riprese a suonare.
Le canzoni che hanno suonato includevano "Thank you", "Heartbreaker", "Bring it on Home", Moby Dick" e altre ancora. Hanno suonato una canzone dell'album successivo, su cui hanno lavorato negli ultimi due mesi e dovrebbero essere rilasciate a fine luglio. è stato chiamato "Da quando ti amo". Si sono conclusi con "Whole Lotta Love". [Timinn / 6-24-70 / Baldvin Baldvinss]
Robert Plant: il viaggio in Islanda che ispirò “Immigrant Song”
Nel 1970, un tour islandese ispirò una delle canzoni più particolari dei Led Zeppelin, ricca di misticismo, letteratura e mitologia norrena: Immigrant Song, guidata dall'urlo di battaglia di Robert Plant e dal riff indimenticabile di Jimmy Page.
Il 5 settembre 1970 veniva pubblicato come singolo Immigrant Song, brano di apertura di LED ZEPPELIN III firmato Atlantic Records. Un pezzo inusuale, potente e intriso di un reticolo di ispirazioni che trovano la loro fonte in Islanda. Quella "terra del ghiaccio e della neve" che apre il primo verso della canzone, dopo l'urlo ipnotico e bellico che Robert Plant pone in apertura del capolavoro scritto a quattro mani con Jimmy Page. Tutto nacque nell'estate del 1970, più precisamente il 22 giugno, data di esordio di un tour in Islanda, proseguito poi a Bath e in Germania fino al 19 luglio. Un'occasione importante per i Led Zeppelin, portavoci per il Regno Unito in un programma di scambio culturale che doveva essere documentato in origine anche da una troupe cinematografica.
https://youtu.be/RlNhD0oS5pk
Nell'arena di Laugardalshöll, a Reykjavík: qui i Led Zeppelin diedero sfogo a un'impetuosa esibizione davanti a circa 5.500 persone. Ma tra storici pezzi sul palco, come Dazed And Confused and Whole Lotta Love, quell'ambiente magico e fiabesco immerso nella natura ispirò Plant per un nuovo pezzo, presentato a Bath in anteprima sei giorni dopo. Si tratta proprio della vulcanica Immigrant Song, rievocata nel nuovo millennio come canzone di punta del film School Of Rock e fortemente voluta dal suo protagonista, Jack Black, che pregò in ginocchio i suoi idoli per averla.
https://youtu.be/k66Cwy5Zwb4
Il brano propone il punto di vista di un esercito di vichinghi pronti all'esplorazione, alla battaglia e alla conquista. In particolare sembra che il riferimento primo sia l'esploratore islandese Leif Erikson, il primo europeo a sbarcare in America intorno all'anno 1000, secondo le leggende folkloristiche. Fioccano riferimenti al Valhalla, luogo sacro delle anime degli eroi della mitologia norrena e al celebre Martello del dio Thor, il Mjöllnir. Proprio quell' "hammer of gods" citato nel brano, ispirerà Stephen Davis per l'omonima biografia degli Zeppelin.
https://youtu.be/f_LZU7TdvWA
Ma oltre alla potenza e all'impetuosa cavalcata dell'eroe, ciò che ha catturato maggiormente l'attenzione di Plant è stata la magia del viaggio, la misteriosa esplorazione di luoghi sconosciuti. Per i Led Zeppelin era infatti la prima volta in Islanda, terra antica, costellata di vulcani e di incontaminate distese di liberi spazi. Per questo, oltre alla tradizione letteraria e al folclore che ispirerà l'heavy metal di stampo epico-mitologico, un simbolo immancabile è Marco Polo, l'esploratore per antonomasia.
https://youtu.be/Qpij-eSKIBk
I Led Zeppelin resero Immigrant Song la canzone di apertura di tutti i loro concerti dal 1970 al 1972. Il suo lascito è immenso, sia nell'immaginario musicale che in quello cinematografico.
Fummo invitati a suonare per un concerto a Reykjavik, ma il giorno prima del nostro arrivo tutti i dipendenti pubblici scioperarono e lo show rischiò di essere annullato. L'università così preparò una sala da concerto tutta per noi. La risposta dei ragazzi è stata notevole e ci divertimmo moltissimo. "Immigrant Song" parlava di quel viaggio ed era la traccia di apertura di un album che doveva essere molto diverso. - Robert Plant
https://youtu.be/TkTvmVVMRYw
https://youtu.be/KfOlSbsrpP8
Nessun commento:
Posta un commento