MICHAEL..RACCONTI..TESTIMONIANZE ...E NON SOL
.....Rob Hoffman è un compositore, produttore e ingegnere del suono. Suona la chitarra, il pianoforte, il basso, la batteria e ha studiato sitar (strumento musicale a corde dell'India settentrionale, ndt) e tabla (tamburo indiano, ndt).
E ha lavorato insieme a Michael... ..
Ho avuto la fortuna di lavorare con MJ all'inizio della mia carriera. Era un artista incredibile. Talentuoso al di là dei vostri sogni più proibiti. Estremamente generoso e gran lavoratore.
Io in realtà ero passato da assistente dello staff della Hit Factory di New York a ingegnere freelance sotto Swedien e MJ. Dovevano iniziare a Los Angeles quando ci fu il terremoto di Northridge, così si trasferirono a New York. Una stanza era tutta per Bruce, la seconda era la stanza per la scrittura. Ho iniziato assistendo il partner di scrittura di Bruce, Rene Moore. Seguivo le tracce di Rene, e Bruce arrivava e mi diceva in cosa avevo sbagliato, si sedeva per qualche ora e ci indirizzava sulal giusta strada. Dopo un paio di mesi arrivò MJ e l'intera attrezzatura del tour fu spostata lì, insieme a Brad Buxer, Andrew Scheps e Eddie Delena. Ho continuato ad assisterli finché tutto lo staff non si è trasferito a Los Angeles e hanno deciso di portarmi con loro. Assistevo Bruce durante il giorno e davo una mano in qualsiasi cosa di notte - assistenza, progettazione, programmazione e suonavo la chitarra su una canzone.
Avevamo due stanze al Record One e due al Larrabee, dove ho incontrato John. A un certo punto a New York avevamo quasi tutte le stanze alla Hit Factory. La squadra era grande e ho imparato molto da tutti loro.
Ho imparato le tecniche da Bruce Swedien, John, e Eddie ed ho potuto stare seduto con produttori come MJ, Jam e Lewis, Babyface, David Foster, Teddy Riley e Dallas Austin.
Mi è stato in effetti chiesto di lasciare il progetto nella fase iniziale, perché c'erano troppe persone coinvolte e MJ non mi conosceva. Per fortuna sono stato riassunto circa 10 giorni più tardi. Al party di chiusura MJ si è scusato abbondantemente e mi ha espresso la sua gratitudine. Veramente l'uomo più sincero che si possa incontrare.
Alcuni ricordi casuali:
Una mattina MJ arrivò con una nuova canzone che aveva scritto durante la notte. Abbiamo chiamato un chitarrista e Michael gli ha cantato ogni nota di ogni accordo. "Ecco la prima nota del primo accordo, la seconda nota, la terza nota. Ecco la prima nota del secondo accordo, la seconda nota, la terza nota", ecc, ecc. Poi l'abbiamo visto fare la più sincera e profonda performance vocale, dal vivo nella sala controllo attraverso un SM57 (tipo di microfono, ndt).
Ci cantava l'intero arrangiamento degli archi, ogni parte. Steve Porcaro una volta mi ha detto che ha visto MJ farlo con la sezione di archi nella stanza. Perché aveva tutto nella sua testa, l'armonia e ogni cosa. Cantava davvero tutto l'arrangiamento in un registratore a micro-cassette, completo di pause e passaggi musicali.
A un certo punto Michael era arrabbiato con uno dei produttori del progetto, perché trattava tutti in modo terribile. Invece di fare scenate o licenziare il ragazzo, Michael lo ha chiamato nel suo ufficio e uno dei ragazzi della sicurezza gli ha gettato una torta in faccia. Non c'è stato bisogno di ulteriori interventi...
Durante le registrazioni di "Smile" per History, Bruce ha pensato che sarebbe stato grande se Michael avesse cantato dal vivo con l'orchestra. Ma, ovviamente, non l'abbiamo detto ai suonatori. Lo abbiamo sistemato in un separé accanto. Hanno provato un po' senza la voce, poi durante la prima ripresa Michael ha cantato, facendoli saltare sulle loro sedie.
Il suo beatboxing era senza pari e il suo tempo era assurdo (ovviamente nel senso di impressionante, ndt).
Il suo senso di armonia era incredibile. Mai una nota venuta male, non intonata, anche il suo respiro era perfettamente a tempo.
Una volta, mentre eravamo in pausa, penso che stavamo guardando la caccia a OJ in TV (parla del famoso inseguimento della polizia all'atleta-attore OJ Simpson per l'omicidio della moglie e del suo amante, ndt), c'era un programma di notizie che parlava di lui che era in Europa con qualche ragazzino. Ero seduto accanto a lui mentre il notiziario passava questa merda. Mi ha guardato dicendomi: "Questo è ciò con cui ho a che fare".
Ho passato quasi 3 anni a lavorare con lui, e non una volta ho messo in discussione la sua morale o ho mai creduto ad una delle accuse. Non ero nemmeno un fan allora. L'ho visto interagire con i figli dei suoi fratelli, con i figli di altre persone e ad un certo punto con i figli della mia ragazza. Ho avuto modo di trascorrere una giornata a Neverland con loro. Era un essere umano del tutto incredibile, sempre alla ricerca di un modo per rendere migliore la vita di tutti i bambini. Ogni fine settimana Neverland era messa a disposizione di un gruppo di bambini differente - bambini con l'AIDS, con il cancro, ecc - e la maggior parte del tempo lui non c'era.
Stava semplicemente vivendo l'infanzia che non ha mai avuto. Per molti versi non è mai cresciuto.
Stavo assistendo Jimmy Jam e Terry Lewis mentre registravano i cori per "Scream" con MJ e Janet. Loro due che cantavano insieme erano fantastici. Serratissimi, senza note sbagliate. Una parte dopo l'altra. Durante una pausa cantavano le canzoncine che erano soliti cantare da bambini. Ancora una volta, una perfetta armonia. MJ ha rifiutato di cantare la parte "stop f*ckin' with me" perché non voleva dire parolacce.
Dovevo gestire i nastri per la registrazione dei cori in "Stranger in Moscow". Ero spaventato a morte. Michael metteva e toglieva sillabe, riordinando le note e il ritmo man mano che le buttava giù. Niente Pro Tools a quel tempo (sistema per l'elaborazione e la produzione digitale di musica, ndt), solo nastri da 2" e le mie energie.
Ho cancellato una sovraregistrazione live sulla tastiera che aveva eseguito una notte. E' venuto il mattino dopo, l'ha sostituita e non ha pronunciato una parola sull'accaduto.
Ero lì nel periodo con Lisa Marie. Si comportavano come due ragazzini innamorati. Si tenevano sempre per mano e lei stava con lui in studio per molto tempo. Non ho mai messo in dubbio che il loro fosse vero amore.
Abbiamo registrato una canzone di Natale durante l'estate del '94 che aveva bisogno di un coro di bambini. Michael ha insistito che l'intero studio fosse addobbato con luci di natale, albero, neve finta e una slitta per la loro registrazione. E ha comprato dei regali per tutti.
L'ultimo fine settimana di registrazione di "History" venne da me e Eddie Delena e disse: "Mi dispiace, ma non credo che nessuno di noi andrà a dormire questo weekend. C'è molto da fare, e dobbiamo andare da Bernie lunedì mattina". Rimase in studio per tutto il tempo, cantando e mixando. Ho avuto modo di trascorrere un paio di momenti di tranquillità con lui in quel periodo. Abbiamo parlato di John Lennon, una notte mentre si stava preparando per cantare l'ultima parte vocale del disco - gli enormi ad lib alla fine di "Earth Song". Gli ho raccontato la storia di John che cantava "Twist and Shout" pur essendo malato, e anche se la maggior parte della gente pensava che gridasse per creare l'effetto, in realtà era la sua voce che stava cedendo. Gli piacque la storia, e poi andò a cantare con tutto il suo cuore...
Più tardi quella notte, mentre il mixing era in corso, tutti hanno lasciato la stanza in modo che MJ potesse alzarlo. Questo era un evento comune durante il mix, e io ero lasciato nella stanza con i tappi per le orecchie e le mani sulle orecchie, nel caso avesse bisogno di qualcosa. In quella particolare notte tutte le luci erano spente e abbiamo notato alcuni lampi blu che a intermittenza illuminavano la stanza durante la riproduzione. Dopo alcuni momenti abbiamo potuto vedere che uno degli altoparlanti (custom quad augspuergers - presumo sia il tipo di amplificatore e la marca, ndt) stava sparando delle fiamme blu. A MJ piaceva l'effetto e aveva cominciato a spingere tutti i fader in su...
A MJ piaceva l'acqua calda mentre cantava. Voglio dire, davvero calda!!!!! Fino al punto che fondevo i cucchiaini di plastica per testarla.
Bruce e io stavamo parlando di come andavamo a piedi allo studio tutti i giorni a New York e quali percorsi facevamo. Michael ci guardò e disse che eravamo così fortunati a poterlo fare. Non riusciva a camminare per strada senza essere assalito. E' stato un momento triste per tutti noi.
Lo staff dello studio aveva ottenuto dei biglietti gratuiti per lo spettacolo di Janet così una notte abbiamo lasciato tutti il lavoro. A circa metà dello spettacolo vediamo questo tizio con la barba lunga, con una veste, che ballava nel corridoio posteriore. E intendo proprio dire che ballava... Era MJ sotto mentite spoglie. Un po' come il costume che Chevy Chase indossa in "Fletch" (in Italia "Fletch, un colpo da prima pagina", film del 1985, ndt) mentre va sui pattini a rotelle.
Aveva una delle prime playstation dalla Sony nel suo salotto... ci siamo intrufolati a tarda notte per giocare a giochi che non erano stati ancora pubblicati.
Un paio di persone della sessione non avevano visto Jurassic Park, mentre era nei cinema, allora MJ ha organizzato una proiezione privata per noi alla Sony.
Era un grande fan di "The Downward Spiral" dei Nine Inch Nails ...
Sono stato fortunato abbastanza, nel corso dei 3 anni, da avere accesso ai master multitraccia per la preparazione del tour, dei video e per l'archivio. Avere la possibilità di smontare queste tracce è stata una lezione enorme di produzione e composizione: la possibilità di guardare nella mente dei geni.
Di tutti i dischi su cui ho lavorato, la MJJ era l'unica azienda a cui assegnare dischi di platino.
Qualche volta stavamo semplicemente tutti seduti in studio ad ascoltare il suo catalogo con lui, in cerca di ispirazione. Amava tutta la procedura, amava il lavoro.
http://www.mjjmoa.com/modules/news/article.php?storyid=100
{227. "Ad un punto Michael aveva l'influenza, si sedette curvo in un angolo, tenendosi la testa tra le mani, aspettando che registrassimo la nostra parte. Sembrava non stare bene e pensavo che avremmo dovuto rimandare. Abbiamo messo la musica e lui si è alzato con tale passione ed energia e scatto che, onestamente, mi ha fatto venire i brividi."
-David Kellogg su Michael Jackson (Jam, 1992).
{225. "Aveva un'abitudine che mostrava il suo carattere e modo di pensare: capovolgeva gli scarafaggi che si erano capovolti. Eravamo fuori e stavamo camminando con lui quando era in Irlanda, e capovolgeva ogni scarafaggio che vedeva. La mia amica aveva la fobia e non riusciva a capire perché lo faceva. Michael disse 'Ognuno ha il diritto a vivere. Ognuno ha il diritto a una seconda opportunità'."
-Adriana Lucas.
{220. I medici e le infermiere stavano mostrando l'ospedale a Michael. Stavano facendo le solite cose, salutare i bambini nei reparti, dare loro dei regali, passare del tempo con loro. Poi passarono in un corridoio fra i reparti e c'era una stanza separata con un unico bambino. Michael chiese perché il bambino era solo e che stanza era. I dottori gli dissero che era una stanza per la quarantena, che dovevano limitare le persone che dovevano entrare perché il bambino era seriamente malato e non sapevano cosa avesse o se la sua malattia fosse contagiosa.
I dottori continuarono a camminare. Michael restò dietro e quando gli altri furono andati più avanti, si intrufolò nella stanza. Scoppiò un inferno, i dottori e le infermiere erano nel panico ma nessuno voleva seguire Michael nella stanza senza protezioni. Joe mi disse che guardarono attraverso la finestra mentre Michael si sedette sul letto con il bambino, parlò con lui e lo baciò sulla fronte. Poi Michael tranquillamente uscì dalla stanza e ovviamente i dottori non volevano fargli una lavata di capo, in fondo era Michael Jackson, ma erano chiaramente in ansia.
Dopo il cameraman di Michael, Joe Wilcots, gli chiese perché lo aveva fatto, cosa diavolo stava pensando per assumersi quello che poteva essere un serio per la sua salute. Michael replicò semplicemente: "Volevo fare quello che la madre del bambino avrebbe fatto se fosse stata qui."
Sapeva che nessun pericolo avrebbe tenuto lontano un genitore dal suo bambino, nessun rischio avrebbe impedito a una madre di stare vicino al figlio e fargli sentire che era amato. Questo ha sempre incarnato, per me, il rapporto con Michael e i bambini. Sembrava sentire un amore paterno e una responsabilità da genitore per ogni bambino del Mondo.
-Maria Crawford, descrivendo una visita di Michael in un ospedale per bambini in Sud Africa, 1997.
{216. Durante le prove del Bad World Tour ci fu un incidente. Michael era sul palco ed era tutto completamente buio e si sentì una voce attraverso le casse che diceva: "Felice di vederti Mike!" e Michael rispose: "Felice di vederti anche io, ovunque tu sia!".
{214. "Un Venerdì sera ero di servizio nel gabbiotto della security. All'improvviso sento dei colpi fortissimi venire dal garage,e una voce che strilla 'Aprite questa porta! Aprite questa porta!'. Ho pensato che qualcuno stesse cercando di infilarsi in casa. Sono corso in garage e girando l'angolo ho visto il Signor Jackson fermo lì, con una cuffia da doccia azzurra in testa e un pigiama a righe b
ianche e blu. Stava picchiando con una scarpa contro la porta da cui si entrava in casa. Gli faccio 'Signor Jackson, va tutto bene?', e lui con un sorriso da un orecchio all'altro 'Sisi, benissimo, stiamo solo giocando a nascondino e mi hanno chiuso fuori'."
-Bill Whitfield, bodyguard di Michael dal 2007 al 2009.
{212. Uno studio americano ha stimato che il numero di fan di Michael Jackson in tutto il mondo sia pari a mezzo miliardo di persone, cioè il 7% della popolazione mondiale.
1/14 della popolazione del mondo è fan di Michael Jackson.
Il fandom dei fan di MJ è il più numeroso di tutti quelli nel Mondo.
{206. Michael era affascinato dagli antichi egizi ed uno dei suoi username su internet era King777tut (per le email)
Altri erano BigMike e privacy969 (per "altri" siti)
Tutti questi prima del 2003.
{167. Nel 1991 la storia di Michael Jackson fu introdotta nelle scuole giapponesi. La sua autobiografia "Moonwalk" fu usata come libro di testo.
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“Un giorno durante la pre-produzione (di Ghosts) ,facevamo una conference call sulla coreografia, e Michael si addormentò. In un'altra occasione, ha chiamato mia moglie, dicendo che voleva il mio numero perchè doveva rintracciarmi immediatamente quel giorno. Lei glielo diede,ma Michael la richiamò 5 minuti dopo sull'orlo delle lacrime: “ Non avevo con me una penna e ho provato a scrivere il numero sul tappeto con un dito,ma ora non riesco a leggerlo!!” Mia moglie gli ha dato di nuovo il numero. Michael la ringraziò calorosamente ma non mi richiamò .Il video contiene alcune delle migliori coreografie e dei balli più ispirati di Jackson. Se lo si guarda, credo che anche tu ti renderai conto del perchè anche Fred Astaire ammirava Michael.
Vedrai anche la sua tristezza e il desiderio quasi doloroso di piacere e di essere accettato. E' come se i suoi occhi dicessero : “ Ok, io sono strano,ma sto facendo del mio meglio perchè posso e voglio renderti felice!” Era così sbagliato? La sua è una tristezza che è fin troppo comune nelle persone che possiedono talento in quantità così grande che spesso diventa un peso più che una benedizione. Pur essendo straordinariamente bello (anche se probabilmente aveva già fatto uso di chirurgia estetica), Michael era terribilmente timido,a tal punto che alle volte diventava difficile (quasi impossibile) comunicare con lui, ma guardando quel vecchio video, lui riesce ancora a rendermi felice. E questo è un male? Vale la pena notare che Michael non è mai stato condannato per qualcosa in nessun tribunale penale e quando ho chiesto a Mick che era a contatto con lui occasionalmente, che cosa ne pensasse, anche lui era estremamente convinto della sua innocenza. Tuttavia, egli è stato giudicato colpevole di stranezze nel tribunale dell'opinione pubblica ed è finito a vivere isolato dal mondo nel suo castello infestato, e adesso quell'uomo strano è morto, quell'uomo solo è morto. Lui ha lasciato questa terra troppo presto, ma strano o non strano, umano o non umano...oh, quel ragazzo sapeva ballare”
STEPHEN KING- MEMORIALE SU ENTERTAINMENT WEEKLY
traduzione di emanuela arezzi
niente strano.però ,.la genialità non deve essere sinonimo di stranezza...la genialità è qualcosa al di là di essere umano...apprezzo comunque questa bellissima testimonianza..
• "Ascolta Michael cantare " Man In The Mirror ". Ascolta le sue parole. Guarda le immagini. Riflettete quanto profondamente supplica ad ogni individuo di dedicare la propria vita a stimolare la riconciliazione della giustizia e dell'amore. In un mondo che continua ad essere troppo freddo e fragile, Michael Jackson si è affermato un profeta tanto necessario per la nostra epoca Gerand L. Campbell – giornalista
• " Michael ha reso reale la fantasia. Ha reso l'impossibile possibile . Ha preso la magia che esiste solo nelle favole e l' ha portata nel mondo reale. Era un passaggio verso un'altra dimensione, quella in cui la possibilità è definita da credenze e immaginazione, e non da limitazioni concrete. Lui ci ha collegato a qualcosa di più grande, qualcosa di ultraterreno, qualcosa di divino. La gente dice che lui è diverso. Lui non è solo diverso. Lui è il migliore."
Talitha Fluttrby
• "Michael è un uomo estremamente sensibile e se tu lo guardi bene puoi vedere che l'essenza di Dio è in quell'uomo, perchè se lo spirito di Dio non fosse in Michael, egli non avrebbe potuto toccare il cuore di così tanti milioni di persone, nere, marroni, gialle, rosse e bianche. attraverso tutto il mondo .Quell'uomo ha Dio in lui."
Ministro Farrakhan , 1994 , nello show televisivo Arsenio Hall.
• " Era molto spirituale, e portava sempre la sua band in preghiera prima di ogni spettacolo. Io ero arrivata in ritardo dal trucco per lo show e la preghiera era appena terminata. Vedendo la mia delusione, Michael mi prese da parte, e pregammo solo io e lui. Lui era sempre quello attento e premuroso. Era una bella anima."
Siedah Garrett
• "Una volta ogni qualche secolo, Dio invia all'umanità qualcuno di molto speciale. Un campanello d'allarme. Qualcuno per illuminare le persone nel modo di essere. Qualcuno per spronare le persone. Qualcuno per unire le persone. E credo che Michael era un dono mandato da Dio per mostrare alla gente come essere, come amare. "
Jonathan" Sugarfoot "Moffett.
MJsMOONSHINE / Pagina sociale Un Michael da conoscere & tutte le verità
Mengesha "Mystro" Francis, pianista
"Credo che Michael è stato mandato qui sulla Terra per intrattenerci, per unirci insieme, portare la consapevolezza della guarigione del mondo, di stupirci con i suoi passi di danza e come ispirazione a diventare delle persone migliori.
Come ho detto, credo che ogni 50 anni Dio fa scendere un angelo e credo che Michael lo era. La gente di tutto il mondo ha amato Michael, e poi, naturalmente, il mondo lo ha trattato duramente,.. le persone negative si sono accanite [contro di lui] per distruggerlo.. "
truemichaeljackson.com
Thomas Mesereau, Jr.
"Così tante persone stavano cercando di sfruttare Michael Jackson ...avere qualche momento vicino a lui e vantarsene. Michael aveva problemi a stare vicino alla gente, perché anche se pensava di aver trovato un amico e avrebbe cercato di essere una buona persona, sapeva che la prossima mossa sarebbe stata una causa contro di lui oppure che lo avevano registrato senza che lui lo sapesse.
E penso che è stato uno dei motivi per cui sentiva così a suo agio con i bambini [ ai quale ha cercato di aiutare ] e con gli animali.
Era gentile, discreto, sensibile, un genio creativo ... anche durante il [ 2005 ] processo, non posso dirvi quante celebrità che si pensava fossero suoi amici, nella sua ora più buia, gli hanno voltato le spalle.
E' stato molto, molto doloroso e distruttivo per lui. L'eccezione sono Chris Tucker e Macaulay Culkin. Due persone che avranno sempre il mio rispetto. Entrambi quei ragazzi mi hanno detto senza mezzi termini : "Quando Michael avrà bisogno di noi, noi saremo lì. Diteci solo quando. "
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Dr. Patrick Treacy
Nel Mahavanain Buddhism, vi è un'esistenza illuminata conosciuta come la *'bodhisattva'*.
In questa posizione, una persona decide di posticipare il raggiungimento del Nirvana, al fine di alleviare la sofferenza degli altri. Patrick Treacy spiega come questo vale per Michael Jackson . Rinunciare alla propria felicità per aiutare a guarire gli altri, e questo pianeta.
"Sono stato fortunato ad aver incontrato alcuni di questi visionari, Nelson Mandela, Madre Teresa, Bono, John Lennon e Michael Jackson ", ha dichiarato Treacy .
"Solo cinque persone in quasi mezzo secolo. Quanto basta per contarle sulle dita di una mano. Ognuno di loro, intrinsecamente motivati da un senso di grande compassione, generando il **bodhicitta** per il vantaggio finale di tutti gli esseri senzienti.
Ho conosciuto Lady Diana Spencer durante la metà degli anni novanta, per motivi medici, e sono stato in presenza di Sua Santità il Dalai Lama senza averlo realmente incontrato. Tutte queste persone, molto influenti, come messaggeri globali utilizzano i loro poteri per cercare di rendere il mondo un posto migliore dove vivere per ciascuno di noi.
Nelson Mandela era contro l'ingiustizia dell'apartheid, Madre Teresa e Bono contro l'ingiustizia della povertà, John Lennon contro l'ingiustizia della guerra, ma Michael Jackson è andato oltre.
Il suo lavoro artistico aveva dentro un messaggio spirituale per queste e tutte le altre ingiustizie della razza umana... quella del razzismo, della disuguaglianza, della malattia, della fame e della corruzione. Per me, questo era l'incarnazione di Michael Jackson, l'amico "
Tutti i grandi leader spirituali hanno attraversato un periodo di auto-analisi, di dubbio e meditazione.
Sento che questo è parte della sua vera eredità . "
truemichaeljackson.com
*'bodhisattva'*- Bodhisattva (devanāgarī बोधिसत्त्व) è un sostantivo maschile sanscrito che letteralmente significa "Essere (sattva) 'illuminazione' (bodhi)". È un termine proprio del Buddhismo.
**bodhicitta** - Il termine Bodhicitta (sanscrito, "Mente di illuminazione" o "Mente del Risveglio") è proprio del Buddhismo Mahāyāna dove indica l'intenzione del bodhisattva di conseguire l'illuminazione per la salvezza di tutti gli esseri senzienti.
Wikipedia.
“Michael era davvero il più grande performer. Quando rilasciava una hit,nessuno poteva avvicinarsi (al suo successo). Mi ricordo di lui a fare tre spettacoli in fila e di Justin Timberlake che avrebbe dovuto raggiungerlo sul palco, ma quando Justin uscì era come “congelato” e Michael era tranquillo. Impressionante!!
Non aveva bisogno di effetti speciali o di qualsiasi altra cosa, era un vero performer.
E l’ho visto nel backstage, in ritiro spirituale,mentre si stava preparando per uno spettacolo. Lui era sempre calmo, rilassato, tranquillo.
Si truccava da solo e dedicava qualche minuto a se stesso da solo nel camerino dove aveva una foto di The Three Stooges che gli piaceva attaccata al muro.
Poi, con molta calma usciva e con un solo sussurro conquistava il pubblico. Anche in Giappone, per il suo tour di rimonta, quando era un po’ preoccupato per quello che la gente provava per lui allora, fu sempre molto professionale, e di nuovo, semplicemente, li conquistò.
Ho avuto l'opportunità di parlare con persone come Nelson Mandela e Oprah Winfrey, ma il rapporto con Michael era molto speciale. Ogni volta che ci lasciavamo, mi sentivo molto triste nel vederlo in piedi, sotto il portico, che mi salutava con la mano. Era sempre così accogliente, così ospitale. Non è mai stato egoista e non ha mai fatto del male a nessuno. Cercava sempre di essere più vicino a Dio, di essere come Gesù.
Amava più di quanto fosse amato e cercava sempre di avvicinarsi a Dio, di fare la cosa giusta anche se non sempre era quello che voleva fare. E ogni volta che è stato messo sotto esame, ha cercato la sua forza interiore, ha cercato di portare Dio nel suo corpo mettendolo al primo posto nella sua vita. Michael era davvero spirituale e metteva Dio a controllo della sua vita. È stato veramente benedetto da Dio.
Il Giappone ha più orfanotrofi di qualsiasi posto nel mondo e Michael voleva fare qualcosa per loro mentre era lì, così abbiamo scelto di visitarne uno a caso,solo dopo abbiamo saputo che era finanziato da Bill e Melinda Gates.
Michael arrivò senza pubblicità e con molti giocattoli per ogni bambino.
I suoi figli erano con lui e questo gli serviva per educarli riguardo a ciò che stava accadendo. I bambini erano felici, e Michael ebbe anche il tempo di stringere personalmente le mani di ciascuna delle suore dell'orfanotrofio per ringraziare ognuna di loro di prendersi cura dei bambini. La gente era “liquefatta” dalla sua presenza.
Una volta, mentre stava portando i suoi figli a Disneyland, uscì la notizia che stava arrivando e tutti sapevano che il suo tragitto preferito era quello di Peter Pan, quindi c’era una folla immensa quando arrivò. Ma lui tendeva le mani e la folla si apriva come la separazione del Mar Rosso. Poi si sedette a osservare la folla dal tetto di Main Street mangiando hot dog e patatine fritte con i suoi figli.
Ringrazio Dio ogni giorno per essere stato graziato da questo angelo che mi ha ricordato tanto volte che non possiamo dare per scontato il nostro tempo, qui sulla terra. Non c’è la promessa di un domani e quindi bisogna sempre far sapere alle persone che le ami. Questo era Michael.
Qadree El-Amin
Source:
Estratti dal libro ' Una vita per amore '
( @ Brigitte Bloemen . Marina Dobler . Miriam Lohr )
Trascritto da bluesaway per Foros Michael Jackson's HideOut
Traduzione: ArcoIris - MJGW
Jacqueline Tas - Durante una visita in un ospedale di Amsterdam
I bambini reagivano in modo diverso davanti a lui. Alcuni erano molto timidi, il che è comprensibile quando inaspettatamente incontravano qualcuno che avevano visto solo in televisione. Altri, invece, gridavano eccitati, felici ed emozionati.
Era meraviglioso e toccante e ho potuto sentire che Michael aveva molta esperienza nel fare cose del genere.
Legava immediatamente con i bambini in un modo così bello e naturale. Si poteva vedere e sentire il suo amore per i bambini. Era proprio motivato a fare questo tipo di cose.
Michael si avvicinava ai loro letti, io gli sussurravo all'orecchio il nome del bambino e diceva: “Ciao Johnny ( per esempio) , questo dono è per te ."
Era meraviglioso con i bambini e li faceva sentire speciali che qualcuno così famoso sapesse il loro nome.
In generale, molte persone vedevano Michael come un ragazzo asociale che non voleva essere toccato o disturbato dalla gente. Quello che ho visto in quei giorni era completamente l'opposto
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John Isaac – fotografo
Una sera abbiamo visto un film insieme nel suo cinema privato . Michael era molto filosofico , spesso parlava della filosofia e della vita . Mi chiese di raccontargli dei bambini che avevo fotografato in tutto il mondo, mentre lavoravo per le Nazioni Unite.
Molte storie di dolore e sofferenza e le diverse tipologie di persone e bambini che avevo conosciuto... Michael era sempre molto compassionevole verso i bambini meno fortunati. Il suo messaggio era che i bambini non devono soffrire. Pertanto, dovremmo tutti essere coinvolti e offrire il nostro aiuto ai bambini in difficoltà in tutto il mondo.
Diceva: " John , ci sono persone che sono veramente felici quando ricevono doni e altre cose, e ci sono persone che amano dare agli altri . Voglio essere in questa seconda categoria di persone ".
Ero con lui quando ha visitato molti ospedali e centri di cura dove c'erano bambini affetti da malattie terminali.
Lui finiva per piangere per questi bambini e desiderava disperatamente poterli aiutare.
Per me Michael era come un fratello minore, l'ho davvero amato. Vorrei che fosse ancora qui e gli direi di non preoccuparsi di ciò che gli altri pensano di lui e di continuare a fare quello che sa fare meglio: aiutare i bambini e guarire il mondo .
Sì, lo so che è ancora lì, splendente come una stella luminosa. Ogni volta che di notte vedo un cielo limpido, vedo Michael .
Maria Crawford - Visita a un ospedale per bambini a Città del Capo , 1997
E' successo in un ospedale pediatrico vicino a Cape Town, durante l'HIStory Tour in Sud Africa nel 1997.
Quel giorno, Michael aveva anche visitato un orfanotrofio dove molti bambini avevano perso i genitori a causa dell'AIDS ... era accompagnato dal suo cameraman, Joe Wilcots, che ha raccontato la seguente storia:
Michael era in visita in ospedale accompagnato da medici e infermieri. Stava facendo il solito: salutando i bambini nelle camere, offrendo regali e trascorrendo del tempo con loro.
Passarono davanti ad una stanza separata dalle altre dove c'era un bambino. Michael chiese perché il bambino era solo e che cos'era quella stanza. I medici dissero che era una stanza in quarantena ad accesso limitato perché il bambino era gravemente malato e non si conosceva la causa o se poteva avere una malattia contagiosa.
I medici sono andati avanti, Michael è rimasto un po' indietro e ha approfittato di quel momento per entrare nella stanza. C'è stato un gran trambusto. Medici e infermieri erano terrorizzati, ma nessuno di loro ha voluto seguire Michael nella stanza senza protezione. Tutti guardarono attraverso la finestra mentre Michael si sedette sul letto accanto al bambino, gli parlò e gli diede un bacio sulla fronte. Dopo, tranquillamente uscì fuori dalla stanza e, naturalmente, i medici non vollero rimproverarlo, era Michael Jackson dopo tutto. Ma tutti erano visibilmente nervosi.
Joe gli chiese più tardi perché l'aveva fatto; a cosa stava pensando per mettere a rischio la propria salute. Michael rispose semplicemente : "Volevo fare quello che avrebbe fatto sua madre .. se fosse stata lì “.
Seth Riggs [vocal coach di Michael]
Durante i tour, nelle su nottate, andava in un negozio di giocattoli e comprare dieci di questo e dieci di quello e poi restava sveglio tutta la notte mettendo le batterie nei giocattoli e per essere certo che ognuno lavorasse in modo di averli pronti per consegnarli ai bambini nel back-stage il giorno successivo. Come se non avesse abbastanza di cui preoccuparsi ...
Il “pane” di Michael ( Michael Bread )
Una storia di Elias Kifle Marain Beyene. Gibuti , Africa orientale.
" Non dimenticherò mai Michael Jackson , perché il suo contributo alla canzone 'We Are The World' ha avuto un effetto significativo nella mia vita. Ho 50 anni ora, ma 25 anni fa vivevo ad Addis Abeba, in Etiopia, che a quel tempo stava soffrendo di una lunga siccità e carestia.
Era una situazione terribile. Molte persone si ammalarono e morirono in tanti. Circa un milione di persone morirono di fame.
Nel 1984, Michael Jackson, insieme ad altri grandi artisti, fece la canzone 'We Are the World' per raccogliere fondi per l'Africa.
Jackson era un'icona in Africa. Abbiamo ricevuto molti aiuti dal mondo e io sono uno di coloro che ne ha beneficiato direttamente.
La farina bianca distribuita tra le vittime della carestia era diversa da quella che normalmente si comprava al mercato.
Abbiamo fatto un pane speciale con quella farina.
La gente del posto lo chiamò come il grande artista e divenne noto come il “Pane di Michael”. Era morbido e delizioso. Dopo aver attraversato momenti difficili non dimentichi mai un tale evento .
Se parli con qualcuno che si trovava ad Addis Abeba a quei tempi, ti saprà dire che cos'era il 'Michael Bread'.. e io me lo ricorderò per il resto della mia vita . "
A Story from Elias Kifle:
ELIAS KIFLE MARAIM BEYENE, 50, DJIBOUTI, EAST AFRICA
I won’t ever forget Michael Jackson because his contribution to the song We are the World had a very significant effect on my life. I am 50 now but 25 years ago I was living in Addis Ababa, Ethiopia, which at that time was suffering from a long drought and famine.
It was a terrible situation. Lots of people became sick and many more died. Around one million people in all were killed by the famine. In 1984 Michael Jackson, along with a number of other leading musicians, made the song We are the World to raise money for Africa.
Jackson was an icon in Africa. We received a lot of aid from the world and I was one of those who directly benefitted from it. The wheat flour that was distributed to the famine victims was different to the usual cereal we bought at the market.
We baked a special bread from it. The local people named the bread after the great artist and it became know as Michael Bread. It was soft and delicious. When you have been through such hard times you never forget events like this.
If you speak to anyone who was in Addis Ababa at that time they will all know what Michael Bread is and I know I will remember it for the rest of my life.
♦ Il 9 marzo 1993, Michael ha ricevuto il Premio Umanitario dell'Anno al Soul Train Awards.
Dopo una presentazione divertente di Eddie Murphy e una breve relazione sul suo lato umanitario, un dolorante Michael ( dovuto ad una distorsione alla caviglia ) ha detto:
"Da quando ero un bambino, mi sono reso conto che la mia anima aveva tanto amore da condividere. La tradizione afro americana è una che viene dell'anima, che è un dono di amore e di gioia. L'anima è il più bel regalo che puoi condividere, perché si condivide se stessi e il mondo ha bisogno di un regalo così ora più che mai.
Il bambino con l'Aids nel ghetto è in attesa, come le persone che soffrono la fame in Africa e chiunque altro abbia bisogno di essere curata.
Fate del mondo un posto più bello condividendo con me la meravigliosa sensazione che si prova quando l'anima si eleva fino a diventare puro amore. Accetto questo premio a nome di tutti i bambini del mondo, che sono la mia ispirazione e speranza . ( ... ) "
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"Voglio solo andare in Jugoslavia per abbracciare ognuno di quei bambini e dire loro che li amo. Il filmato TV spezza il cuore. E' proprio orribile. Devo spegnere il televisore. Piango ogni giorno. Ma questo non basta per voltare la testa e far finta che non esiste. Io voglio andare laggiù, se potessi, mi piacerebbe essere lì per vedere, per aiutare e creare ... Sto dando i proventi del mio album a quei profughi, per le famiglie .... Ho scritto una canzone, 'What More Can I Give '... e voglio dare i proventi alle famiglie della Jugoslavia ... voglio che queste persone sappiano che li amo, che tutti noi li amiamo. Sono la mia famiglia, i miei figli. Hanno un disperato bisogno del nostro denaro, del nostro aiuto.
MJ
“I just want to go to Yugoslavia to hug every one of those children and tell them I love them. The TV footage just breaks my heart. It’s just horrifying. I have to turn the TV off. I cry every day. But that’s not enough to turn your head and pretend that it doesn’t exist. I wanna fly down there, if I could, I would love to fly and be right there to see and help and do and create…I am giving proceeds from my album to those refugees, for the families….I wrote a song, ‘What More Can I Give’…and I want to give proceeds to the families of Yugoslavia…I want those people to know I love them, that we all love them. They are my family, my children. They desperately need our money now to help them.
MJ
Hannah Croasdale : Il parco giochi finanziato da Michael Jackson
30 Settembre 1992
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Nel 1992, mio padre, John Croasdale, ricevette una telefonata da un uomo che voleva finanziare la costruzione di un parco giochi per 500 bambini in un grande orfanotrofio di Bucarest, Romania.
Era il maggior contributo che si fosse mai visto per la costruzione di un parco giochi, l'uomo non disse chi voleva costruire l'area giochi. Cosi, progettisti e installatori iniziarono il lavoro, costruirono il parco giochi nelle fabbriche e con un enorme camion lo inviarono in Romania, viaggiava con sei persone.
Quando giunsero in Romania, scoprirono che il misterioso cliente era Michael Jackson, e voleva il parco giochi per la sua fondazione 'Heal the World'. Quando Michael aprì il parco giochi, la mia mamma riuscì a scattare una foto di lui con entrambi i pollici rivolti verso di lei e le altre persone per dire, grazie.
Traduzione: Superfan Jackson - Un Michael da conoscere & tutte le verità
President Iliescu of Romania inaugurates a playground for 500 orphans which Michael has financed. Michael also discusses his Heal The World Foundation.
September 30, 1992
In 1992, my Dad, John Croasdale, received a phone call from a man who wanted Playdale to build a playground for a big orphanage in Bucharest, Romania, for 500 children. That was the furthest Playdale had ever been to build a playground, the man did not say who wanted the playground to be built, so the designers and installers got to work, they built the playground in the factories and sent it in a massive lorry to Romania, six people went along too, when they arrived in Bucharest, they discovered that Michael Jackson was the mystery client, and he wanted the playground for his ‘Heal the World’ foundation. When Michael opened the playground, my mum managed to take a photo of him, sticking his thumbs up at her and the other people to say thank you.
Hannah Croasdale
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Brad Sundberg
Source: MJPhotoCollectors
Traduzione: 74MICHAELFOREVER
Per la maggior parte del 1991 abbiamo lavorato all'album Dangerous al 'Record One' di Sherman Oaks, in California, in mezzo ad altri studi in città.
Non era raro per i residenti di Los Angeles che accadesse qualcosa che viene chiamato "brown-out", cioè un calo di energia per un pò di tempo, o, talvolta, l' interruzione completa. Io non pretendo di sapere perché questo avveniva, ma aveva qualcosa a che fare con i troppi condizionatori d'aria, phon, amplificatori Marshall, friggitrici, autolavaggi, ecc,tutti usati
contemporaneamente in tutta la città.
In quel particolare giorno stavamo lavorando a canzoni come "Keep The Faith" e "For All Time" quando le luci cominciarono a tremolare: fu 'Brown time out'. Ora lasciatemi spiegare questa cosa: il fatto è che molti studi di registrazione non hanno finestre. Le finestre rimandano il suono dalla strada che disturba le registrazioni, e incoraggia i fan a mettere le loro mani a coppa intorno alla testa per cercare di scrutare in quello che stiamo facendo lì dentro. Quindi ...Niente finestre. Questo significa che quando si spegne la luce, all'interno è buio pesto. Così quel giorno, l'elettricità venne interrotta, e noi tutti ad armeggiare con torce elettriche. Ci fuorno un po' di urla e risate, ma tutti erano calmi. Avevamo sempre a portata di mano le torce, perché i monolocali sono notoriamente scuri per cominciare, così abbiamo regalato torce a Michael e al suo team di sicurezza.
Michael ha preso posto contro una delle pareti del salone e trovò la cosa divertente. Mi sembra ancora di ricordarlo all'inizio, ridere piuttosto sonoramente di questa cosa, poi ci siamo sistemati e goduto della reciproca compagnia iniziando accecanti guerre con le torce nel buio. Fu divertente, una pausa inaspettata. Mi è capitato di portare la mia macchina fotografica quel giorno e ho catturato un paio di inquadrature (con il flash, che è il motivo per cui il "black out" in questa foto non è così ovvio).
Si dice che un'immagine può dire più di mille parole, ma per me essi catturano un momento nel tempo ... e permettono di raccontare alcune storie. Scopri il mastodontico cappotto addosso a Michael. Lui aveva sempre freddo. Sempre. Ricordo chiaramente che quando l'elettricità se ne andò, lo studio molto rapidamente si riscaldò ( senza aria condizionata), ma sono sicuro che fu un piacere per lui, perchè fu in grado di scongelarsi. Ci sono forse zero giorni all'anno in cui puoi avere bisogno di un cappotto simile a Los Angeles, ma Michael è stato sempre infagottato.
Poi c'è il libro. Avete sentito dire prima che amava i libri di arte, di storia, natura, ecc. Sì, è tutto vero. Aveva sempre pile di libri nel suo salotto ... lui stava sempre a guardare, chiedere e ad apprendere.
Ciò che è più difficile da vedere è quello che è più difficile da spiegare. Ho lavorato con artisti che possono essere considerati... difficili. Ho visto s****ttate in studio, ho visto irrompere produttori, e con una collera che avrebbe fatto rabbrividire un uomo adulto. Ma MAI con Michael. Lui era davvero un professionista, uno di classe. Leggere un libro con una torcia significa niente di per sè stesso? Certo che no, ma rappresenta come lui riusciva a gestire l'imprevisto. Lui non si faceva prendere dal panico e non aveva richieste impossibili ... Lui rideva e metteva sè stesso e noi tutti a proprio agio."
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Brad Sundberg
Source: MJPhotoCollectors
Traduzione: 74MICHAELFOREVER
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