Page & Plant - Kashmir - New Orleans 1995 - RARE PROSHOT / AUD Mix
...𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐛𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞...
𝐚𝐩𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞...
𝐮𝐧 𝐯𝐨𝐫𝐭𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐢, 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐮𝐦𝐢, 𝐢𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐢..
..𝐭𝐮 𝐬𝐞𝐢 𝐚𝐥 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐚 𝐭𝐞
𝐥𝐚 𝐍𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚 ,𝐬𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚, 𝐫𝐢𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚
𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐜𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚...
𝐩𝐨𝐭𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐢̀, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨𝐯𝐞..
𝐬𝐞𝐢 𝐮𝐧 𝐮𝐜𝐜𝐞𝐥𝐥𝐨,
𝐬𝐞𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐧𝐮𝐯𝐨𝐥𝐚
𝐬𝐞𝐢 𝐢𝐥 𝐝𝐞𝐬𝐞𝐫𝐭𝐨, 𝐬𝐞𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚, 𝐬𝐞𝐢 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐮𝐫𝐚
𝐬𝐞𝐢 𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐞
𝐬𝐞𝐢 𝐢𝐥 𝐜𝐢𝐞𝐥𝐨..
𝐋𝐞𝐥𝐥𝐚..
Raccogli fiori per me?
Muoversi dolcemente tra gli alberi
Con il profumo contro le tue braccia
Molto tempo fa conoscevo il tuo fascino
Mentre cammino attraverso le colline viola del presto dimenticato
Sappi che il mio cuore era nelle tue mani
E il mio cuore era nella tua mano
Le tue labbra chiamano ancora il mio nome?
La tua bocca avrebbe ancora lo stesso sapore?
Lì ho imparato le parole più dolci
Che prezzo di pietà, sì
Anche se rubo per tutti gli anni
Il ricordo resta
Con il mio cuore in mano
Oh, il mio cuore nella tua mano
Dovrei cadere lungo la strada?
Anima errante eterna
E il ricordo sublime
E il mio cuore era lì, sì
Mentre cammino attraverso le colline viola di tanto tempo fa
So che il mio cuore era nelle tue mani
Oh, il mio cuore era nella tua mano
Il mio cuore è nelle tue mani
Oh, mio cuore
Jimmy Page & Robert Plant
General Motors Place 1998.09.05 Vancouver, B.C. Canada
Third Eye Productions
Set:
01. Egyptian Tape Intro
02. The Wanton Song
03. Bring It On Home
04. Heartbreaker
05. Ramble On
06. Walking Into Clarksdale
07. No Quarter
08. When The World Was Young
09. Going To California
10. Tangerine
11. Gallows Pole
12. Heart In Your Hand
13. Babe I'm Gonna Leave You
14. How Many More Times/Down By The Seaside
15. Most High
16. Whole Lotta Love
17. Thank You
18. Rock And Roll
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L’inebriante ondulazione della sua voce era un tonico fantastico nella pioggia. Rimasi ad ascoltarne il suono per qualche istante, su e giù, col mio orecchio soltanto, prima che giungessero le parole
(F. Scott Fitzgerald)
L’inebriante ondulazione della sua voce era un tonico fantastico nella pioggia. Rimasi ad ascoltarne il suono per qualche istante, su e giù, col mio orecchio soltanto, prima che giungessero le parole
(F. Scott Fitzgerald)
The Rain Song from No Quarter: Jimmy Page and Robert Plant Unledded with the London Metropolitan Orchestra
Vocals: Robert Plant
Guitar: Jimmy Page
Bass: Charlie Jones
Drums: Michael Lee
Page and Plant
Nagoya Japan 96
La sua voce rimase lo stesso udibile al di sopra del gruppo fino in fondo
si ruppe l'amplificatore di Plant…)
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Led Zeppelin's Robert Plant and Jimmy Page talk with Launch in this 1998 interview
bellissima intervista..
Led Zeppelin's Robert Plant and Jimmy Page talk with Launch in this 1998 interview.
Com’era allora, così sarà ancora
E anche se il corso può cambiare qualche volta
I fiumi raggiungono sempre il mare
Stelle cieche di fortuna, ognuna ha diversi raggi
Sulle ali del forse, negli uccelli da preda
In un certo senso mi sento così a volte, non dovevano crescere
Ma come l’aquila lascia il suo nido, ha una lunga strada davanti
Robert Plant in un’intervista dirà che le parole si riferiscono a una sua storia con una ragazza, dieci anni prima.
Lui era molto giovane, si chiamava Robert Plant ma non era ancora Robert Plant, con tutte le lettere maiuscole. In quel periodo scopriva il suo talento, cantava i primi versi e sentiva cose divine nella sua voce, si rendeva conto della potenza e lo stile di quello che sarà lo strumento musicale che farà la differenza nei Led Zeppelin.
Cominciava a dedicarsi totalmente al canto e la ragazza gli intimò di scegliere tra lei e la musica. Come dire di scegliere tra lei e la libertà. O tra lei e l’ossigeno.
Grazie a Dio lui scelse la musica, che al massimo non toglie libertà ma la concede, e non rivide più la ragazza.
Dieci anni dopo nasce giustamente Ten Years Gone, vera canzone d’amore e riflessione sul tempo che passa.
L’idea originale è di Jimmy Page, fonte inesauribile di sonorità e “musica in persona” dei Led Zeppelin. Parola di Robert Plant.
Page scrive la base tra Headley Grange e casa sua, inventa i riff e porta ai compagni la sonorità grezza, il nucleo puro della musica. Questo succedeva quasi sempre nelle composizioni zeppeliniane. Gli altri aggiungono le loro parti e questo in Physical Graffiti accade sempre più perfettamente rispetto agli altri album.
Spesso i contributi degli altri sono decisivi per il brano fatto e finito e pronto da registrare, a volte sono essenziali, come le parole di Plant in Ten Years Gone.
Il cantante porta la sua esperienza personale nel brano e parla del trascorrere del tempo come un fiume che scorre fino al mare.
Il fiume è la vita di una persona. Il suo corso può essere dritto o con ostacoli durante il percorso ma raggiungerà sempre e comunque il mare, cioè il fine ultimo per cui siamo nati.
Qualcuno che non crede al destino può non essere d’accordo con Plant per cui il nostro fiume sfocerà sempre nel nostro mare.
I fiumi scorrono seguendo le stelle “cieche di fortuna”, metafora del destino sconosciuto a tutti; le persone sono aquile con le “ali del forse”, uccelli forti, predatori, ma con una lunga strada davanti e inconsapevoli di cosa troveranno una volta lasciato il nido.
Ten Years Gone parte rilassata, poi cambia marcia e rallenta di nuovo come la corrente in diversi tratti di un fiume, calmo, impetuoso, ancora calmo.
Anche la voce di Plant è sensuale ma senza la solita presunzione mentre si rivolge alla giovane ragazza, dicendole che il suo corso era già stato tracciato (la musica, il canto) quando lui prese quella decisione.
Lo fa con malinconia, soprattutto nella terza strofa, chiedendosi se lei conservi un ricordo di lui nel cuore o se ha avuto davvero bisogno di qualcuno. Sembra una riflessione sul peso di un amore molto giovane che spesso tendiamo a sovrastimare.
É John Bonham a incalzare la voce di Plant e Jimmy Page a sprigionare se non i rimpianti almeno i dubbi e le incertezze sul passato, dopo un altro brusco rallentamento della musica.
Le parole di Plant non hanno una nota di rancore o spirito di rivalsa (per la serie “vedi che avevo ragione a seguire la musica invece di stare con te?”), al contrario il cantante ricorda con dolcezza quell’amore e sembra interrogarsi sinceramente su come sarebbe potuto essere se avesse deciso diversamente.
Se c’erano rimpianti essi sono evaporati nelle parole finali, “Hold on, ten years gone, hold on”: tenendo duro, resistendo, sono passati dieci anni.
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Jimmy Page and Robert Plant (Led Zeppelin) - The Song Remains The Same - Apoteose Square (Hollywood Rock Festival 1996) - Rio de Janeiro - Brazil - 01/27/1996
..la canzone rimane sempre la stessa..
si possono cambiare certi addedi..
ma quando i Re presidiano l'orchestra
il risultato non cambia...
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Dammi odoroso all’alba un giardino di fiori bellissimi dove io possa camminare indisturbato.
(Walt Whitman)
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