Rev. Barbara Kaufmann)
di Damien Shields, 01 Ottobre 2013
http://www.damienshields.com/scared-of-the-moon-the-little-song-that-could/
Quando il Re del Pop scomparve il 25 giugno 2009, aveva delle cose in sospeso. No, non sto parlando dei cinquanta sfortunati concerti del “This Is It” che lo attendevano a Londra. Sto parlando di musica e molta.
Michael Jackson è risaputo che richiedeva più tempo rispetto alla maggior parte degli artisti per completare e pubblicare gli album in studio. Questo perché era un perfezionista. Per ogni album Jackson e i suoi collaboratori avrebbero lavorato su più materiale di quello che necessitavano, selezionando solo i migliori brani per il rilascio ufficiale.
"Come al solito [Michael] entra in studio e fa un sacco di cose, come centinaia di nastri e cose, sai, ed era fantastico", ricorda Quincy Jones, produttore degli albumi di Jackson “Off The Wall”, “Thriller” e “Bad”.
"E [Bad] è l’[album] in cui gli chiesi di scrivere tutti i brani", continua Jones. "Lo vedevo crescere come artista e come idea della produzione e tutta quella roba. Michael aveva scritto trentatré canzoni, e stavano dicendo: 'Beh okay, è il momento dell’atto finale, dobbiamo coglierlo.' ... Non si possono mettere trentatré canzoni su un disco. E aveva scritto della roba fantastica! Davvero, davvero fantastica".
Una delle trentatré canzoni che Jackson aveva scritto durante le sessioni che alla fine diedero origine all'album 'Bad' del 1987, si chiamava "Scared Of The Moon". Non aveva la versione finale e per molti anni è rimasta inedita e sconosciuta ai fan.
"Abbiamo utilizzato per la registrazione un nastro", ricorda Brad Sundberg, da lungo tempo direttore tecnico e ingegnere di studio di Jackson. "Grande due pollici, nastri a 24 tracce."
Matt Forger, un altro dei collaboratori di lunga data di Jackson e ingegnere di studio, registrò la demo originale di "Scared Of The Moon" agli Westlake Studios. Jackson, un vero professionista, registrò tutta la parte vocale in una singola sessione.
"Avevano fatto giusto i cori, la voce solista e il pianoforte. Quello era", aggiunge Sundberg.
"Poi Matt infranse la regola numero uno, che non devi mai infrangere, diede a Michael il nastro master. E una volta che tu passi qualcosa a Michael Jackson, tanto vale gettarla dal molo, perché non sai mai se la rivedrai di nuovo".
Un mese o due dopo aver passato la registrazione di Jackson delle voci per "Scared Of The Moon", Forger aveva ricevuto una telefonata dall’ingegnere dagli Evergreen Studios.
"L'ingegnere era lì agli Evergreen, chiamò Matt, dicendo, 'Hey, ho questa sessione di Michael Jackson per “Scared Of The Moon”. Michael è qui, i musicisti degli archi sono qui, ma non abbiamo un nastro. Puoi portare qui il nastro?" E Matt è come non ho il nastro ... l’ho dato a Michael !"
Così andarono avanti e indietro per un pò, cercando di capire cosa poteva essere fatto.
Fortunatamente, Matt aveva ancora una copia della cassetta della sessione originale, quindi portò la cassetta agli Evergreen Studios. Non era la multitraccia originale, ma era qualcosa.
Continuarono a trasferire il nastro della cassetta sulla nuovo multitraccia, registrarono gli archi sulla multitraccia, e poi mixarono il basso.
"Ora, dal punto di vista di un tecnico della registrazione questo è rompere ogni regola", spiega Sundberg del loro esperimento. "Non si può prendere una registrazione vocale da una cassetta e poi rimetterla su una multitraccia e avere ancora un sound così buono".
"Le cassette hanno sempre un pò di fruscio o trilli, e dissi a Matt che è puro genio", continua Sundberg. "E' assolutamente incredibile che funzioni, perché quella era la voce originale, ed era solo una sdolcinata canzoncina carina che Michael voleva fare, e ne abbiamo fatto a decine, avremmo fatto un sacco di piccoli snippet dove Michael avrebbe avuto un'idea e ci avremmo fatto una demo. Proprio come avvenne con 'Scared Of The Moon' tecnicamente non avrebbe dovuto funzionare, ma funzionò. Era come “la piccola locomotiva che poteva”. (
). E' la canzoncina poteva".
"Scared Of The Moon" non fu scelta per l'album 'Bad' del 1987, e non è riapparsa fino a circa il 1999, poco dopo che Jackson iniziò le sessioni di collaborazione per l'album 'Invincible'.
"Ci sono cose che si conficcavano nella sua mente", dice Michael Prince che ha lavorato a lungo come uno dei tecnici del suono di fiducia di Jackson tra il 1995 e il 2009.
"A volte lui scrive nuove canzoni, e qualche volta vuole riproporre qualcosa dal passato che lui conosce, è un gioiello grezzo."
"Mi ricordo che in realtà abbiamo fatto un pò di lavoro su “Scared Of The Moon” per l'album “Invincible”. E mi ricordo di Steve Porcaro fece la battuta, 'Oh di nuovo quella canzone?' E' così divertente, perché non l’avevo mai sentita prima. Ma questo è il modo di Michael di fare le cose, rivedeva sempre alcune delle sue cose preferite. Diceva: "Perché non abbiamo messo questo nel nostro ultimo album? Ascoltiamolo di nuovo. Possiamo fare di meglio?". A volte ci riusciva, a volte no".
Alla fine, il poco lavoro che era stato fatto su "Scared Of The Moon" durante le sessioni di 'Invincible' non era stato applicato per la versione pre-esistente della canzone, e ritornò nel caveau nel suo stato pre-Bad.
Poi, nel novembre 2004, la Epic Records della Sony Music Entertainment rilasciò un box set dei migliori lavori di Michael Jackson che attraversano la sua carriera, composto sia da materiale rilasciato che inedito. Il set, chiamato 'The Ultimate Collection', presenta una versione recente mixata di "Scared Of The Moon".
Ascolta "Scared Of The Moon", come appare in “The Ultimate Collection”.
https://www.youtube.com/watch?v=6gnOtr3akiI&feature=youtu.be
05/10/2013 18:21
di Damien Shields, 01 Ottobre 2013
“Scared Of The Moon” – La canzoncina che poteva!
Quando il Re del Pop scomparve il 25 giugno 2009, aveva delle cose in sospeso. No, non sto parlando dei cinquanta sfortunati concerti del “This Is It” che lo attendevano a Londra. Sto parlando di musica e molta.
Michael Jackson è risaputo che richiedeva più tempo rispetto alla maggior parte degli artisti per completare e pubblicare gli album in studio. Questo perché era un perfezionista. Per ogni album Jackson e i suoi collaboratori avrebbero lavorato su più materiale di quello che necessitavano, selezionando solo i migliori brani per il rilascio ufficiale.
"Come al solito [Michael] entra in studio e fa un sacco di cose, come centinaia di nastri e cose, sai, ed era fantastico", ricorda Quincy Jones, produttore degli albumi di Jackson “Off The Wall”, “Thriller” e “Bad”.
"E [Bad] è l’[album] in cui gli chiesi di scrivere tutti i brani", continua Jones. "Lo vedevo crescere come artista e come idea della produzione e tutta quella roba. Michael aveva scritto trentatré canzoni, e stavano dicendo: 'Beh okay, è il momento dell’atto finale, dobbiamo coglierlo.' ... Non si possono mettere trentatré canzoni su un disco. E aveva scritto della roba fantastica! Davvero, davvero fantastica".
Una delle trentatré canzoni che Jackson aveva scritto durante le sessioni che alla fine diedero origine all'album 'Bad' del 1987, si chiamava "Scared Of The Moon". Non aveva la versione finale e per molti anni è rimasta inedita e sconosciuta ai fan.
"Abbiamo utilizzato per la registrazione un nastro", ricorda Brad Sundberg, da lungo tempo direttore tecnico e ingegnere di studio di Jackson. "Grande due pollici, nastri a 24 tracce."
Matt Forger, un altro dei collaboratori di lunga data di Jackson e ingegnere di studio, registrò la demo originale di "Scared Of The Moon" agli Westlake Studios. Jackson, un vero professionista, registrò tutta la parte vocale in una singola sessione.
"Avevano fatto giusto i cori, la voce solista e il pianoforte. Quello era", aggiunge Sundberg.
"Poi Matt infranse la regola numero uno, che non devi mai infrangere, diede a Michael il nastro master. E una volta che tu passi qualcosa a Michael Jackson, tanto vale gettarla dal molo, perché non sai mai se la rivedrai di nuovo".
Un mese o due dopo aver passato la registrazione di Jackson delle voci per "Scared Of The Moon", Forger aveva ricevuto una telefonata dall’ingegnere dagli Evergreen Studios.
"L'ingegnere era lì agli Evergreen, chiamò Matt, dicendo, 'Hey, ho questa sessione di Michael Jackson per “Scared Of The Moon”. Michael è qui, i musicisti degli archi sono qui, ma non abbiamo un nastro. Puoi portare qui il nastro?" E Matt è come non ho il nastro ... l’ho dato a Michael !"
Così andarono avanti e indietro per un pò, cercando di capire cosa poteva essere fatto.
Fortunatamente, Matt aveva ancora una copia della cassetta della sessione originale, quindi portò la cassetta agli Evergreen Studios. Non era la multitraccia originale, ma era qualcosa.
Continuarono a trasferire il nastro della cassetta sulla nuovo multitraccia, registrarono gli archi sulla multitraccia, e poi mixarono il basso.
"Ora, dal punto di vista di un tecnico della registrazione questo è rompere ogni regola", spiega Sundberg del loro esperimento. "Non si può prendere una registrazione vocale da una cassetta e poi rimetterla su una multitraccia e avere ancora un sound così buono".
"Le cassette hanno sempre un pò di fruscio o trilli, e dissi a Matt che è puro genio", continua Sundberg. "E' assolutamente incredibile che funzioni, perché quella era la voce originale, ed era solo una sdolcinata canzoncina carina che Michael voleva fare, e ne abbiamo fatto a decine, avremmo fatto un sacco di piccoli snippet dove Michael avrebbe avuto un'idea e ci avremmo fatto una demo. Proprio come avvenne con 'Scared Of The Moon' tecnicamente non avrebbe dovuto funzionare, ma funzionò. Era come “la piccola locomotiva che poteva”. (
). E' la canzoncina poteva".
"Scared Of The Moon" non fu scelta per l'album 'Bad' del 1987, e non è riapparsa fino a circa il 1999, poco dopo che Jackson iniziò le sessioni di collaborazione per l'album 'Invincible'.
"Ci sono cose che si conficcavano nella sua mente", dice Michael Prince che ha lavorato a lungo come uno dei tecnici del suono di fiducia di Jackson tra il 1995 e il 2009.
"A volte lui scrive nuove canzoni, e qualche volta vuole riproporre qualcosa dal passato che lui conosce, è un gioiello grezzo."
"Mi ricordo che in realtà abbiamo fatto un pò di lavoro su “Scared Of The Moon” per l'album “Invincible”. E mi ricordo di Steve Porcaro fece la battuta, 'Oh di nuovo quella canzone?' E' così divertente, perché non l’avevo mai sentita prima. Ma questo è il modo di Michael di fare le cose, rivedeva sempre alcune delle sue cose preferite. Diceva: "Perché non abbiamo messo questo nel nostro ultimo album? Ascoltiamolo di nuovo. Possiamo fare di meglio?". A volte ci riusciva, a volte no".
Alla fine, il poco lavoro che era stato fatto su "Scared Of The Moon" durante le sessioni di 'Invincible' non era stato applicato per la versione pre-esistente della canzone, e ritornò nel caveau nel suo stato pre-Bad.
Poi, nel novembre 2004, la Epic Records della Sony Music Entertainment rilasciò un box set dei migliori lavori di Michael Jackson che attraversano la sua carriera, composto sia da materiale rilasciato che inedito. Il set, chiamato 'The Ultimate Collection', presenta una versione recente mixata di "Scared Of The Moon".
Ascolta "Scared Of The Moon", come appare in “The Ultimate Collection”.
Matt Forger è stato opportunamente richiamato per dare il tocco finale sulla traccia, la quale è giustamente elencata in “The Ultimate Collection” come una "demo". Il mix finale di Forger include le 24 tracce di archi e la cassetta originale con le tracce della voce, del piano e della chitarra.
Nonostante la demo fosse stata rilasciata ufficialmente in “The Ultimate Collection” quattro anni prima, Jackson non aveva ancora fatto "Scared Of The Moon" nel 2009.
Essa, insieme a molti altri brani di diverse fasi nel corso della sua carriera, era compresa nella vasta lista "da fare", che Jackson non ha mai avuto la possibilità di sviluppare nel corso della sua vita. La nota scritta a mano, vedi qui sotto, dettaglia i titoli delle 28 canzoni che aveva sperato di "finire" (tra cui "Cheater"; pure dalle sessioni di 'Bad', anche se rilasciata in “The Ultimate Collection”).
La nota è stata trovata attaccata sulla parete della camera da letto del Re del Pop, al momento della sua morte, il 25 giugno 2009, 24 anni dopo che quella "sdolcinata" piccola demo fu registrata agli Westlake Studios.
05/10/2013 18:21 Quota #1 di Damien Shields, 01 Ottobre 2013 [IMG]http://im3.freeforumzone.it/up/39/9/1330857515.jpg[/IMG] “Scared Of The Moon” – La canzoncina che poteva! Quando il Re del Pop scomparve il 25 giugno 2009, aveva delle cose in sospeso. No, non sto parlando dei cinquanta sfortunati concerti del “This Is It” che lo attendevano a Londra. Sto parlando di musica e molta. Michael Jackson è risaputo che richiedeva più tempo rispetto alla maggior parte degli artisti per completare e pubblicare gli album in studio. Questo perché era un perfezionista. Per ogni album Jackson e i suoi collaboratori avrebbero lavorato su più materiale di quello che necessitavano, selezionando solo i migliori brani per il rilascio ufficiale. "Come al solito [Michael] entra in studio e fa un sacco di cose, come centinaia di nastri e cose, sai, ed era fantastico", ricorda Quincy Jones, produttore degli albumi di Jackson “Off The Wall”, “Thriller” e “Bad”. "E [Bad] è l’[album] in cui gli chiesi di scrivere tutti i brani", continua Jones. "Lo vedevo crescere come artista e come idea della produzione e tutta quella roba. Michael aveva scritto trentatré canzoni, e stavano dicendo: 'Beh okay, è il momento dell’atto finale, dobbiamo coglierlo.' ... Non si possono mettere trentatré canzoni su un disco. E aveva scritto della roba fantastica! Davvero, davvero fantastica". Una delle trentatré canzoni che Jackson aveva scritto durante le sessioni che alla fine diedero origine all'album 'Bad' del 1987, si chiamava "Scared Of The Moon". Non aveva la versione finale e per molti anni è rimasta inedita e sconosciuta ai fan. "Abbiamo utilizzato per la registrazione un nastro", ricorda Brad Sundberg, da lungo tempo direttore tecnico e ingegnere di studio di Jackson. "Grande due pollici, nastri a 24 tracce." Matt Forger, un altro dei collaboratori di lunga data di Jackson e ingegnere di studio, registrò la demo originale di "Scared Of The Moon" agli Westlake Studios. Jackson, un vero professionista, registrò tutta la parte vocale in una singola sessione. "Avevano fatto giusto i cori, la voce solista e il pianoforte. Quello era", aggiunge Sundberg. "Poi Matt infranse la regola numero uno, che non devi mai infrangere, diede a Michael il nastro master. E una volta che tu passi qualcosa a Michael Jackson, tanto vale gettarla dal molo, perché non sai mai se la rivedrai di nuovo". Un mese o due dopo aver passato la registrazione di Jackson delle voci per "Scared Of The Moon", Forger aveva ricevuto una telefonata dall’ingegnere dagli Evergreen Studios. "L'ingegnere era lì agli Evergreen, chiamò Matt, dicendo, 'Hey, ho questa sessione di Michael Jackson per “Scared Of The Moon”. Michael è qui, i musicisti degli archi sono qui, ma non abbiamo un nastro. Puoi portare qui il nastro?" E Matt è come non ho il nastro ... l’ho dato a Michael !" Così andarono avanti e indietro per un pò, cercando di capire cosa poteva essere fatto. Fortunatamente, Matt aveva ancora una copia della cassetta della sessione originale, quindi portò la cassetta agli Evergreen Studios. Non era la multitraccia originale, ma era qualcosa. Continuarono a trasferire il nastro della cassetta sulla nuovo multitraccia, registrarono gli archi sulla multitraccia, e poi mixarono il basso. "Ora, dal punto di vista di un tecnico della registrazione questo è rompere ogni regola", spiega Sundberg del loro esperimento. "Non si può prendere una registrazione vocale da una cassetta e poi rimetterla su una multitraccia e avere ancora un sound così buono". "Le cassette hanno sempre un pò di fruscio o trilli, e dissi a Matt che è puro genio", continua Sundberg. "E' assolutamente incredibile che funzioni, perché quella era la voce originale, ed era solo una sdolcinata canzoncina carina che Michael voleva fare, e ne abbiamo fatto a decine, avremmo fatto un sacco di piccoli snippet dove Michael avrebbe avuto un'idea e ci avremmo fatto una demo. Proprio come avvenne con 'Scared Of The Moon' tecnicamente non avrebbe dovuto funzionare, ma funzionò. Era come “la piccola locomotiva che poteva”. ("The Little Engine That Could"). E' la canzoncina poteva". "Scared Of The Moon" non fu scelta per l'album 'Bad' del 1987, e non è riapparsa fino a circa il 1999, poco dopo che Jackson iniziò le sessioni di collaborazione per l'album 'Invincible'. "Ci sono cose che si conficcavano nella sua mente", dice Michael Prince che ha lavorato a lungo come uno dei tecnici del suono di fiducia di Jackson tra il 1995 e il 2009. "A volte lui scrive nuove canzoni, e qualche volta vuole riproporre qualcosa dal passato che lui conosce, è un gioiello grezzo." "Mi ricordo che in realtà abbiamo fatto un pò di lavoro su “Scared Of The Moon” per l'album “Invincible”. E mi ricordo di Steve Porcaro fece la battuta, 'Oh di nuovo quella canzone?' E' così divertente, perché non l’avevo mai sentita prima. Ma questo è il modo di Michael di fare le cose, rivedeva sempre alcune delle sue cose preferite. Diceva: "Perché non abbiamo messo questo nel nostro ultimo album? Ascoltiamolo di nuovo. Possiamo fare di meglio?". A volte ci riusciva, a volte no". Alla fine, il poco lavoro che era stato fatto su "Scared Of The Moon" durante le sessioni di 'Invincible' non era stato applicato per la versione pre-esistente della canzone, e ritornò nel caveau nel suo stato pre-Bad. Poi, nel novembre 2004, la Epic Records della Sony Music Entertainment rilasciò un box set dei migliori lavori di Michael Jackson che attraversano la sua carriera, composto sia da materiale rilasciato che inedito. Il set, chiamato 'The Ultimate Collection', presenta una versione recente mixata di "Scared Of The Moon". Ascolta "Scared Of The Moon", come appare in “The Ultimate Collection”. youtu.be/6gnOtr3akiI Matt Forger è stato opportunamente richiamato per dare il tocco finale sulla traccia, la quale è giustamente elencata in “The Ultimate Collection” come una "demo". Il mix finale di Forger include le 24 tracce di archi e la cassetta originale con le tracce della voce, del piano e della chitarra. Nonostante la demo fosse stata rilasciata ufficialmente in “The Ultimate Collection” quattro anni prima, Jackson non aveva ancora fatto "Scared Of The Moon" nel 2009. Essa, insieme a molti altri brani di diverse fasi nel corso della sua carriera, era compresa nella vasta lista "da fare", che Jackson non ha mai avuto la possibilità di sviluppare nel corso della sua vita. La nota scritta a mano, vedi qui sotto, dettaglia i titoli delle 28 canzoni che aveva sperato di "finire" (tra cui "Cheater"; pure dalle sessioni di 'Bad', anche se rilasciata in “The Ultimate Collection”). La nota è stata trovata attaccata sulla parete della camera da letto del Re del Pop, al momento della sua morte, il 25 giugno 2009, 24 anni dopo che quella "sdolcinata" piccola demo fu registrata agli Westlake Studios.
Traduzione a cura di Niki64.mjj per MJFanSquare.
C'è anche un commento di
Brad Sundberg
nel blog, in seguito al commento di un fan su un presunto errore sul libro di Joe Vogel sulla canzone e la risposta di un'altra fan:
Ottimo lavoro Damien. Adoro questa storia e apprezzo che tu l'abbia raccontata. Morinen, sinceramente non ho letto il libro di Joe (né sono stato intervistato!), ma so che Joe fa un grande lavoro di compilazione di molti fatti e storie possibili. Michael era un tipo molto complesso con un sacco di cose che accadevano in un dato momento, quindi cerco di evitare di pensare o dire che conosco ogni dettaglio circa ogni canzone e progetto. Moon, però, secondo il mio amico Matt Forger, è stata dopo Thriller e prima di Bad. So che molti dei lettori di Damien sono cresciuti con i CD e l'iPod, quindi la qualità scadente di una cassetta è antecedente a voi. In studio facevamo di tutto per rendere il suono di ogni cassetta per Michael, Quincy e Bruce meno incontaminato possibile. Eppure non sarebbe mai considerata come "qualità master." Ecco perché mi piace questa storia e questa canzone così tanto. Come Damien ha dichiarato, non doveva funzionare... ma lo ha fatto. Bel lavoro.
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3..I Media ignorano la verità su Michael Jackson per motivi di denaro
.I Media ignorano la verità su Michael Jackson per motivi di denaro
Michael Jackson in my Heart & in my soul
COME I MEDIA HANNO DISTRUTTO L'UOMO ALLO SPECCHIO
di Luka Neskovic. : 06/12/2012
(interessantissimo articolo su come i giornalisti e i media in generale hanno distrutto l'immagine di Michael)
E' stato sette anni fa che i dodici giurati
della Contea di Santa Barbara hanno liberato Michael Jackson delle accuse atroci di abusi sessuali, cospirazione e fornitura di alcol ad un minorenne. E' interessante che 12 giurati della Contea più conservatrice della California, senza neanche un afro-americano tra loro, dopo più di quattro mesi di processo, centinaia di testimoni escussi e 30 ore di camera di consiglio, abbiano raggiunto una decisione unanime di "non colpevole" su tutte le dieci accuse.
Se non fosse che questo processo è stato dichiarato un "processo del secolo" e ha mostrato i media nella loro veste peggiore. Sensazionalismo, esclusività, negatività, eccentricità, caos e isteria sono alcune delle caratteristiche. Dopo tutto, questa era la cosa che interessava di più a loro e a noi (e purtroppo sono pochi quelli che non rientrano nella maggioranza).
Mentre lavoravo alla biografia di Michael Jackson (sta lavorando su un altro libro su MJ, ndt), un paio di settimane fa ho parlato con il suo avvocato Thomas Mesereau, colui al quale in massima parte è attribuita la vittoria legale. Abbiamo parlato anche della copertura mediatica del caso:
E' stato orribile. Ho imparato molto presto che i media erano il nemico, che i media avevano un piano e il loro obiettivo non era la giustizia, non era l'equità, non era la verità [...] Perché ai media piacciono le cose che scioccano la gente, a loro piace il dramma, e un giudizio di colpevolezza e lui messo in prigione avrebbe generato grandi storie per loro. Perciò non ho fiducia nei media, sentivo che stavano cercando di sabotarmi, sentivo che pensavano che fossi un ostacolo per loro, e sapevano anche che non potevano sedurmi o anche trovarmi. Non potevano trovarmi in un ristorante, non potevano trovarmi in un bar, non potevano cercare di mettermi in una posizione compromettente.
Anche se i media non sono riusciti a mettere Mesereau in una posizione compromettente, lo hanno fatto con alcune persone che erano vicine a Jackson. Le dichiarazioni della sua ex moglie Debbie Rowe sono state distorte e rimodellate. I media davano la caccia agli ex dipendenti del suo ranch Neverland per trovare la più piccola particella di dubbio.
Hanno scritto che non era il padre dei suoi figli e hanno ricordato i suoi interventi di chirurgia plastica (elencando un numero crescente di operazioni con ogni nuova pubblicazione), trovando tutto ciò che si potrebbe chiamare "strano", "bizzarro" e "vizioso". Bjork l'ha descritto bene in un'intervista del 2003: "è come se negli Stati Uniti in questo momento fosse illegale essere un eccentrico".
Le dichiarazioni delle persone che difendevano Jackson venivano estrapolate dal contesto. Spesso le informazioni presentate in trasmissione erano errate. Ad esempio, quando le riviste porno eterosessuali sono state trovate a Neverland (Jackson ha ammesso che ogni tanto sfogliava tali contenuti) la maggior parte dei media si sono riferiti ad esse come materiale pedopornografico.
Molti direbbero che non possiamo mettere tutti i rappresentanti dei media nello stesso stampo. È vero, ci sono stati diversi media e autori che lo stavano seguendo oggettivamente senza alcun pregiudizio, e i loro reportage erano basati sulle trascrizioni del tribunale e sui documenti ufficiali, ma sono, naturalmente, una piccola minoranza. I nostri media (in Montenegro) non sono stati una parte di quella minoranza, ma sono serviti come meccanismo di copia/incolla che prendeva in prestito le informazioni dei colleghi stranieri, ovviamente, solo nella versione tradotta.
E cosa aspettarsi dopo questi reportage? Il 13 Giugno 2005 è arrivato e la maggior parte del pubblico è rimasto sorpreso dal verdetto, dopo tutto quello che avevano letto e sentito sui media.
E una vittima di tutta la storia? Un genio musicale 46enne, che ha dedicato tutta la sua vita ad aiutare gli altri senza chiedere nulla in cambio. Alla fine è diventato una vittima di persone con un unico motivo - il denaro, di persone che hanno approfittato della sua generosità e umanità, e di quelli che inventavano titoli sensazionali al fine di guadagnarci.
How the Media Shattered the Man in the Mirror
by Luka Neskovic.
It was seven years ago when the twelve jurors of Santa Barbara County liberated Michael Jackson of the heinous charges for sexual abuse, conspiracy and giving alcohol to a minor. Interesting, 12 jurors of the most conservative California County, with not a single Afro-American among them, after more than four months of the trial, hundreds of witnesses interviewed and 30 hours of deliberation, reached an unanimous "not guilty" decision on all 10 counts.
Except for this trial was declared a "trial of the century" and displayed media at their worst. Sensationalism, exclusivity, negativity, excentricism, chaos, and hysteria were some of the features. After all, that was the thing that interested them and us the most (and unfortunately there are few who do not fit into stated majority).
While working on the biography of Michael Jackson, a few weeks ago I spoke with his lawyer Thomas Mesereau, who was the most credited for the legal victory. We also talked about the media coverage of the case:
It was horrible. I learned very quickly that the media was the enemy, that the media had an agenda, and their goal was not justice, it was not fairness, it was not truth [...] Because the media likes things that shock people, they like drama, and to have him found guilty and have him hold of the jail would have made a great stories for them. So I didn't trust the media, I felt they were trying to sabotage me, I felt they thought I was an obstacle to them, and they also knew they could not seduce me or even find me. They could not find me in a restaurant, they could not find me in a bar, they could not try and put me in a compromising position
Although the media have not managed to put Mesereau in a compromising position, they did it with a few people that were close to Jackson. Statements of his ex-wife Debbie Rowe have been twisted and remodeled. The media chased the former employees from his Neverland ranch to find the smallest particle of doubt.
They have written about the so-called fact that he wasn't the father of his own children and looked back at his plastic surgery (publishing an increasing number of operations with each new publication), finding all that you might call "strange," "twisted" and "depraved." Bjork described it best in a 2003 interview: "...in the US right now, it's illegal to be an eccentric."
In the mildest sense the statements of people who defended Jackson were drawn from the context. The case of wrong information transmission was often. For example, when the heterosexual porno magazine was found on Neverland (Jackson admitted that occasionally leaf through such content) most of the media referred to it as pedophile material.
Many would say that we can't put all media representatives in the same mold. True, there have been several media outlets and authors who were following it objectively without any bias or prejudice, and reporting was based on court transcript and official documents, but they are, of course, a tiny minority. Our media (in Montenegro) have not been a part of that minority, but rather have served as a copy / paste mechanism which borrowed information from it's foreign colleagues, of course, only in the translated version.
And what to expect after these reports? June 13, 2005 came, and most of the general public
was surprised by the verdict after all they had read and heard in the media.
And a victim of the whole story? A 46-year-old musical genius, who has devoted his entire life helping others, without asking anything in return. Eventually he became a victim of people whose only motive -- money, of people who took advantage of his generosity and humanity, and those who were inventing sensational headlines in order to earn from the same.
Michael Jackson in my Heart & in my soul 2 ore fa · Modificato COME I MEDIA HANNO DISTRUTTO L'UOMO ALLO SPECCHIO di Luka Neskovic. : 06/12/2012 (interessantissimo articolo su come i giornalisti e i media in generale hanno distrutto l'immagine di Michael) E' stato sette anni fa che i dodici giurati della Contea di Santa Barbara hanno liberato Michael Jackson delle accuse atroci di abusi sessuali, cospirazione e fornitura di alcol ad un minorenne. E' interessante che 12 giurati della Contea più conservatrice della California, senza neanche un afro-americano tra loro, dopo più di quattro mesi di processo, centinaia di testimoni escussi e 30 ore di camera di consiglio, abbiano raggiunto una decisione unanime di "non colpevole" su tutte le dieci accuse. Se non fosse che questo processo è stato dichiarato un "processo del secolo" e ha mostrato i media nella loro veste peggiore. Sensazionalismo, esclusività, negatività, eccentricità, caos e isteria sono alcune delle caratteristiche. Dopo tutto, questa era la cosa che interessava di più a loro e a noi (e purtroppo sono pochi quelli che non rientrano nella maggioranza). Mentre lavoravo alla biografia di Michael Jackson (sta lavorando su un altro libro su MJ, ndt), un paio di settimane fa ho parlato con il suo avvocato Thomas Mesereau, colui al quale in massima parte è attribuita la vittoria legale. Abbiamo parlato anche della copertura mediatica del caso: E' stato orribile. Ho imparato molto presto che i media erano il nemico, che i media avevano un piano e il loro obiettivo non era la giustizia, non era l'equità, non era la verità [...] Perché ai media piacciono le cose che scioccano la gente, a loro piace il dramma, e un giudizio di colpevolezza e lui messo in prigione avrebbe generato grandi storie per loro. Perciò non ho fiducia nei media, sentivo che stavano cercando di sabotarmi, sentivo che pensavano che fossi un ostacolo per loro, e sapevano anche che non potevano sedurmi o anche trovarmi. Non potevano trovarmi in un ristorante, non potevano trovarmi in un bar, non potevano cercare di mettermi in una posizione compromettente. Anche se i media non sono riusciti a mettere Mesereau in una posizione compromettente, lo hanno fatto con alcune persone che erano vicine a Jackson. Le dichiarazioni della sua ex moglie Debbie Rowe sono state distorte e rimodellate. I media davano la caccia agli ex dipendenti del suo ranch Neverland per trovare la più piccola particella di dubbio. Hanno scritto che non era il padre dei suoi figli e hanno ricordato i suoi interventi di chirurgia plastica (elencando un numero crescente di operazioni con ogni nuova pubblicazione), trovando tutto ciò che si potrebbe chiamare "strano", "bizzarro" e "vizioso". Bjork l'ha descritto bene in un'intervista del 2003: "è come se negli Stati Uniti in questo momento fosse illegale essere un eccentrico". Le dichiarazioni delle persone che difendevano Jackson venivano estrapolate dal contesto. Spesso le informazioni presentate in trasmissione erano errate. Ad esempio, quando le riviste porno eterosessuali sono state trovate a Neverland (Jackson ha ammesso che ogni tanto sfogliava tali contenuti) la maggior parte dei media si sono riferiti ad esse come materiale pedopornografico. Molti direbbero che non possiamo mettere tutti i rappresentanti dei media nello stesso stampo. È vero, ci sono stati diversi media e autori che lo stavano seguendo oggettivamente senza alcun pregiudizio, e i loro reportage erano basati sulle trascrizioni del tribunale e sui documenti ufficiali, ma sono, naturalmente, una piccola minoranza. I nostri media (in Montenegro) non sono stati una parte di quella minoranza, ma sono serviti come meccanismo di copia/incolla che prendeva in prestito le informazioni dei colleghi stranieri, ovviamente, solo nella versione tradotta. E cosa aspettarsi dopo questi reportage? Il 13 Giugno 2005 è arrivato e la maggior parte del pubblico è rimasto sorpreso dal verdetto, dopo tutto quello che avevano letto e sentito sui media. E una vittima di tutta la storia? Un genio musicale 46enne, che ha dedicato tutta la sua vita ad aiutare gli altri senza chiedere nulla in cambio. Alla fine è diventato una vittima di persone con un unico motivo - il denaro, di persone che hanno approfittato della sua generosità e umanità, e di quelli che inventavano titoli sensazionali al fine di guadagnarci. www.huffingtonpost.ca/luka-neskovic/mich...589692.html?utm_h... How the Media Shattered the Man in the Mirror by Luka Neskovic. It was seven years ago when the twelve jurors of Santa Barbara County liberated Michael Jackson of the heinous charges for sexual abuse, conspiracy and giving alcohol to a minor. Interesting, 12 jurors of the most conservative California County, with not a single Afro-American among them, after more than four months of the trial, hundreds of witnesses interviewed and 30 hours of deliberation, reached an unanimous "not guilty" decision on all 10 counts. Except for this trial was declared a "trial of the century" and displayed media at their worst. Sensationalism, exclusivity, negativity, excentricism, chaos, and hysteria were some of the features. After all, that was the thing that interested them and us the most (and unfortunately there are few who do not fit into stated majority). While working on the biography of Michael Jackson, a few weeks ago I spoke with his lawyer Thomas Mesereau, who was the most credited for the legal victory. We also talked about the media coverage of the case: It was horrible. I learned very quickly that the media was the enemy, that the media had an agenda, and their goal was not justice, it was not fairness, it was not truth [...] Because the media likes things that shock people, they like drama, and to have him found guilty and have him hold of the jail would have made a great stories for them. So I didn't trust the media, I felt they were trying to sabotage me, I felt they thought I was an obstacle to them, and they also knew they could not seduce me or even find me. They could not find me in a restaurant, they could not find me in a bar, they could not try and put me in a compromising position Although the media have not managed to put Mesereau in a compromising position, they did it with a few people that were close to Jackson. Statements of his ex-wife Debbie Rowe have been twisted and remodeled. The media chased the former employees from his Neverland ranch to find the smallest particle of doubt. They have written about the so-called fact that he wasn't the father of his own children and looked back at his plastic surgery (publishing an increasing number of operations with each new publication), finding all that you might call "strange," "twisted" and "depraved." Bjork described it best in a 2003 interview: "...in the US right now, it's illegal to be an eccentric." In the mildest sense the statements of people who defended Jackson were drawn from the context. The case of wrong information transmission was often. For example, when the heterosexual porno magazine was found on Neverland (Jackson admitted that occasionally leaf through such content) most of the media referred to it as pedophile material. Many would say that we can't put all media representatives in the same mold. True, there have been several media outlets and authors who were following it objectively without any bias or prejudice, and reporting was based on court transcript and official documents, but they are, of course, a tiny minority. Our media (in Montenegro) have not been a part of that minority, but rather have served as a copy / paste mechanism which borrowed information from it's foreign colleagues, of course, only in the translated version.
And what to expect after these reports? June 13, 2005 came, and most of the general public was surprised by the verdict after all they had read and heard in the media. And a victim of the whole story? A 46-year-old musical genius, who has devoted his entire life helping others, without asking anything in return. Eventually he became a victim of people whose only motive -- money, of people who took advantage of his generosity and humanity, and those who were inventing sensational headlines in order to earn from the same.
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