"Che bello"
Ringrazio..
Alessandro Mastroluca | 11 maggio 2025
ha aiutato me in primis ad avere una visione più completa di alcune tempistiche prettamente techiche
e ha elaborare qualcosa che a mente fredda si riesce a percepire meglio,...perchè il vedere l'incontro è tutto emotivo..non siamo più razionali, si sente il suono di quella pallina e con l'occhio siamo già al di là della rete..
e in un primo impatto a Noi basta quello!!!...
Alessandro Mastroluca | 11 maggio 2025
ha aiutato me in primis ad avere una visione più completa di alcune tempistiche prettamente techiche
e ha elaborare qualcosa che a mente fredda si riesce a percepire meglio,...perchè il vedere l'incontro è tutto emotivo..non siamo più razionali, si sente il suono di quella pallina e con l'occhio siamo già al di là della rete..
e in un primo impatto a Noi basta quello!!!...
Imbattuto dallo US Open 2023 contro avversari fuori dalla Top 20 (60 vittorie nelle ultime 60 partite), nella prima partita mai giocata da un italiano da numero 1 del mondo agli Internazionali BNL d'Italia Sinner ha trovato di fronte un avversario tutt'altro che disposto al ruolo di sparring.
Sinner ha vinto sette punti in più al servizio (41 a 34) e quattro in più in risposta (26 a 22), ha messo in campo il 60% di prime ottenendo il 63% di punti. Una volta su quattro, quando ha servito la prima, ha fatto punto direttamente col servizio. Con la seconda invece, ha ottenuto solo il 12% di punti diretti, contro il 27% di Navone, ma ha comunque vinto il 68% di punti complessivi quando non ha messo in campo la prima.
Interessante poi la differenza di scelte tra i due in risposta. Sinner, che ha vinto il 42% di punti contro la prima di Navone e il 47% contro la seconda, ha risposto tre volte su quattro in diagonale. L'argentino, invece, ha giocato metà delle risposte incrociate e metà in lungolinea (51% - 49%). Una scelta aggressiva che negli scambi brevi ha sicuramente pagato: Sinner e Navone hanno infatti vinto lo stesso numero di punti, 29, negli scambi durati meno di 4 colpi.
Da fondo, Sinner ha colpito più basso sopra la rete, soprattutto di diritto. Ma non è qui che ha fatto la differenza, come dimostrano i 16 errori a fronte di 13 vincenti nel match. L'elaborazione Tennis Viz, su dati ATP raccolti da Tennis Data Innovations, mostrano infatti che Navone ha giocato leggermente meglio di diritto (7.8 la valutazione su una scala da 1 a 10, contro il 7.7 di Jannik). In questo caso l'algoritmo prende in considerazione la qualità di ogni colpo analizzando parametri come altezza, profondità, ampiezza, posizione di partenza e impatto sull'avversario nello scambio.
Dalla parte del rovescio, però, la differenza si è fatta sentire. Nonostante un avversario che di rovescio ha giocato decisamente bene, tanto da raggiungere secondo lo stesso algoritmo un "voto" di 8.2, Sinner ha messo in campo il 91% dei rovesci giocati da fondo (103 su 113). E li ha giocati a una media di 125,5 km/h (13 in più della media del circuito ATP nelle ultime 52 settimane). Così si è guadagnato una valutazione di 9.1.
Dalla parte del rovescio ha giocato anche molto più dell'avversario in lungolinea (36% contro 29). L'ha detto anche in conferenza stampa. "l rovescio lungolinea penso invece di averlo giocato bene, anche se a volte sono stato impreciso - ha analizzato in conferenza stampa. Comunque se guardo la prestazione di oggi, penso che posso migliorare un po' tutto".
Contro un avversario che ha fatto viaggiare i suoi colpi da fondo alla stessa velocità media di Sinner, Jannik ha fatto valere più il pensiero del peso di palla. Se infatti negli scambi brevi, conclusi entro i quattro colpi, hanno vinto 29 punti a testa, in quelli più lunghi Sinner ha costruito il suo decisivo vantaggio: ne ha vinti 38 contro i 26 dell'argentino.
Ringrazio..ancora
Alessandro Mastroluca |
Sinner ha vinto sette punti in più al servizio (41 a 34) e quattro in più in risposta (26 a 22), ha messo in campo il 60% di prime ottenendo il 63% di punti. Una volta su quattro, quando ha servito la prima, ha fatto punto direttamente col servizio. Con la seconda invece, ha ottenuto solo il 12% di punti diretti, contro il 27% di Navone, ma ha comunque vinto il 68% di punti complessivi quando non ha messo in campo la prima.
Interessante poi la differenza di scelte tra i due in risposta. Sinner, che ha vinto il 42% di punti contro la prima di Navone e il 47% contro la seconda, ha risposto tre volte su quattro in diagonale. L'argentino, invece, ha giocato metà delle risposte incrociate e metà in lungolinea (51% - 49%). Una scelta aggressiva che negli scambi brevi ha sicuramente pagato: Sinner e Navone hanno infatti vinto lo stesso numero di punti, 29, negli scambi durati meno di 4 colpi.
Da fondo, Sinner ha colpito più basso sopra la rete, soprattutto di diritto. Ma non è qui che ha fatto la differenza, come dimostrano i 16 errori a fronte di 13 vincenti nel match. L'elaborazione Tennis Viz, su dati ATP raccolti da Tennis Data Innovations, mostrano infatti che Navone ha giocato leggermente meglio di diritto (7.8 la valutazione su una scala da 1 a 10, contro il 7.7 di Jannik). In questo caso l'algoritmo prende in considerazione la qualità di ogni colpo analizzando parametri come altezza, profondità, ampiezza, posizione di partenza e impatto sull'avversario nello scambio.
Dalla parte del rovescio, però, la differenza si è fatta sentire. Nonostante un avversario che di rovescio ha giocato decisamente bene, tanto da raggiungere secondo lo stesso algoritmo un "voto" di 8.2, Sinner ha messo in campo il 91% dei rovesci giocati da fondo (103 su 113). E li ha giocati a una media di 125,5 km/h (13 in più della media del circuito ATP nelle ultime 52 settimane). Così si è guadagnato una valutazione di 9.1.
Dalla parte del rovescio ha giocato anche molto più dell'avversario in lungolinea (36% contro 29). L'ha detto anche in conferenza stampa. "l rovescio lungolinea penso invece di averlo giocato bene, anche se a volte sono stato impreciso - ha analizzato in conferenza stampa. Comunque se guardo la prestazione di oggi, penso che posso migliorare un po' tutto".
Contro un avversario che ha fatto viaggiare i suoi colpi da fondo alla stessa velocità media di Sinner, Jannik ha fatto valere più il pensiero del peso di palla. Se infatti negli scambi brevi, conclusi entro i quattro colpi, hanno vinto 29 punti a testa, in quelli più lunghi Sinner ha costruito il suo decisivo vantaggio: ne ha vinti 38 contro i 26 dell'argentino.
Ringrazio..ancora
Alessandro Mastroluca |
"L'accoglienza che ho ricevuto qui significa più di qualsiasi risultato".
Jannik Sinner, entrato in conferenza stampa accolto dai cori che hanno scandito il suo passaggio sul ponte che collega il Centrale all'area delle piscine al Foro Italico, omaggia il pubblico romano che ha accompagnato una giornata speciale.
Assistere alla prima partita per un italiano da numero 1 agli Internazionali BNL d'Italia, la prima per Sinner dopo tre mesi di stop forzato, non capita tutti i giorni. L'entusiasmo dei tifosi ha avvolto il Foro Italico fin dalla mattina.
"L'accoglienza qui è il top. E' stato straordinario. Ero pronto da un po' per questo momento, sono felice di essere tornato in campo qui" ha detto in conferenza stampa Sinner dopo la vittoria su Mariano Navone.
"Dubbi in questi tre mesi di assenza ne ho avuti, sarei arrogante se dicessi di non averne avuti" ha ammesso. "Per questa partita mi dò comunque un voto molto alto perché a prescindere dal risultato è stato un giorno importante per me" ha spiegato. Anche se gli alti e bassi non sono mancati, ma li aveva messi in conto. "Anche se la partita sembra andare liscia come questa, dentro è sempre come essere sulle montagne russe. E' diverso rispetto a fare un set di allenamento quando giochi più libero. Sono molto competitivo, questa sensazione mi mancava. Quando ho superato il mio secondo game di servizio, ho sentito di nuovo la partita. Ho iniziato bene, 0-30 in risposta, poi sull'1-1 mi sono trovato in difficoltà. A volte servono i momenti difficili, per farti alzare il livello".
Ma quando torni in campo dopo qualche mese di assenza, è proprio questo che a volte manca, "la capacità di gestire le difficoltà per alzare il livello" ha ammesso Sinner. Al di là del voto che si è dato, il numero 1 del mondo è consapevole dell'ampiezza degli spazi di miglioramento dal punto di vista tecnico dopo una partita come quella con l'argentino.
"Se guardo la partita di oggi, sento che posso migliorare un po' tutto: il diritto, la smorzata... Il rovescio lungolinea penso invece di averlo giocato bene, anche se a volte sono stato impreciso. Sento che ci siamo preparati comunque al meglio, mi aspetto miglioramenti in alcuni dettagli nei prossimi match" ha aggiunto Sinner, che ha sfoggiato un look total black non casuale. "Anche l'ultima volta a Roma ero in all black, secondo me mi sta bene. Non mi piacciono i colori sgargianti, preferisco quelli più scuri" ha spiegato. L'attenzione ai dettagli, dunque, non vale solo per il modo di giocare.
Sinner, che ha raggiunto le 22 vittorie consecutive, affronterà al prossimo turno l'olandese Jesper De Jong, numero 93 del mondo, il suo best ranking. Dallo US Open 2023, Sinner ha vinto tutte le 60 partite giocate contro avversari fuori dalla Top 20.
Alessandro Mastroluca.
I dati raccolti da Tennis Data Innovations ed elaborati da Tennis Viz, due società che lavorano con l'ATP, dimostrano il progresso di Sinner soprattutto in due ambiti rispetto alla partita contro De Jong: in risposta e con il diritto.
L'algoritmo considera, per ogni colpo, ampiezza, profondità, angolazione, impatto sull'avversario, e offre un indicatore sintetico di qualità, un voto, da 1 a 10.
Non è un caso che, anche per effetto delle condizioni di gioco in una serata fredda e umida su un Centrale appesantito a causa della pioggia, Sinner abbia giocato nel primo set contro Cerundolo due terzi dei suoi diritti in lungolinea. Una misura della sua crescente fiducia e insieme di una complessiva condizione sempre più brillante. Per essere efficaci in lungolinea, infatti, serve arrivare prima sulla palla per colpirla molto davanti al corpo.
Sono proprio queste variazioni a darci l'immagine di un Sinner di nuovo signore della scena, padrone del mestiere, dopo tre mesi di stop forzato e due partite di adattamento e ricognizione. La notizia più bella per i tifosi in vista del quarto di finale contro Jaume Munar o Casper Ruud.
C'è anche un altro aspetto che i dati fanno emergere con chiarezza, che aumenta la sensazione di un Sinner sempre più a suo agio.
Nell'ottavo di finale si è vista infatti una versione di Sinner più vicina a quella a cui ci ha abituato da un anno e mezzo. Se nelle prime due partite al Foro ha cercato soprattutto di ritrovare ritmo e sensazioni giuste nello scambio da fondo, contro Cerundolo ha punteggiato la sua prestazione con 11 palle corte, da cui ha ricavato sette punti.
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https://www.raiplay.it/video/2025/05/Tennis-Internazionali-BNL-d-Italia-2025---Ottavi-Sinner-Cerundolo-prima-parte---13-05-2025-a878c728-6a2b-49f1-aa9f-9f9c744d2adf.html
non occorrono parole...
jannik è veramente un Alieno!!
a chi già aveva messo sotto accusa Jannik,
beh la risposta di ieri sera è stata devastante per loro!!
si presenta in quella condizione fisica e mentale come ha fatto
ieri sera è veramente
da Alieno!!
Ha sconfitto un giocatore che nehli ultimi tornei ha fatto vedere
chi fosse..
quindi spero che certe bocche rimangano chiuse..
ma ci sarà sempre qualcuno che sparlerà..
perchè per queste persone sparlare è uno sport in cui non hanno bisogno di fare allenamento
e di collegare la bocca al cervello..
scusatemi i toni ma da qualche giorno se ne leggono
di idiozie..
----
dopo il secondo incontro, nel quale jannik aveva avuto un calo di tensione,
il team è rimasto ad allenarsi sul Centrale,dopo c'è stato l'inconro dsi Berrettini..
bene..
cahill si è avvicinato a jannil e si sono parlati per alcuni minuti,
si sà bene quanto Cahill riesca a calmarlo e quanto jannik rispetti la opinione del suo mental allenatore..
gli ha infuso fiducia ma gli anche detto
"
"" Se ti comporti in futuro come oggi sul 4 a1..e vai sul 4 a 4
«Se perdi di nuovo la concentrazione quando stai vincendo 4-1, me ne vado subito in pensione», Jannik seduto in panchina, ascolta a testa bassa.
Giuro che vado in pensione prima della fine dell'anno..e ha messo la sua mano sulla testa di jannik"
..quando poi si sono ritirati negli spogliatoi
Jannik aveva negli occhi una luce diversa...
questo fà capire quanta ascesa ha Cahill sul nostro giocatore..
e credo che Jannik farà di tutto per farlo rimanere al suo fianco e cahill questo lo ha capito ...
Un curioso siparietto, accompagnato da sorrisi e risate condivise con Vagnozzi, Panichi e Badio.
L’allenatore scherza, ma fino a un certo punto, consapevole del fatto che la cura del particolare fa il totale e per vincere non bisogna lasciare nulla, ma proprio nulla, al caso.
Niente più blackout, promette Sinner. E contro Cerundolo lo dimostra, in una partita difficile, complessa, tignosa, contro uno terraiolo di prim’ordine e in piena forma.
Ma Jannik torna a fare Jannik, alza il livello e sfodera a tratti un grande tennis, con picchi di assoluto spettacolo e colpi da campione.
non occorrono parole...
jannik è veramente un Alieno!!
a chi già aveva messo sotto accusa Jannik,
beh la risposta di ieri sera è stata devastante per loro!!
si presenta in quella condizione fisica e mentale come ha fatto
ieri sera è veramente
da Alieno!!
Ha sconfitto un giocatore che nehli ultimi tornei ha fatto vedere
chi fosse..
quindi spero che certe bocche rimangano chiuse..
ma ci sarà sempre qualcuno che sparlerà..
perchè per queste persone sparlare è uno sport in cui non hanno bisogno di fare allenamento
e di collegare la bocca al cervello..
scusatemi i toni ma da qualche giorno se ne leggono
di idiozie..
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dopo il secondo incontro, nel quale jannik aveva avuto un calo di tensione,
il team è rimasto ad allenarsi sul Centrale,dopo c'è stato l'inconro dsi Berrettini..
bene..
cahill si è avvicinato a jannil e si sono parlati per alcuni minuti,
si sà bene quanto Cahill riesca a calmarlo e quanto jannik rispetti la opinione del suo mental allenatore..
gli ha infuso fiducia ma gli anche detto
"
"" Se ti comporti in futuro come oggi sul 4 a1..e vai sul 4 a 4
«Se perdi di nuovo la concentrazione quando stai vincendo 4-1, me ne vado subito in pensione», Jannik seduto in panchina, ascolta a testa bassa.
Giuro che vado in pensione prima della fine dell'anno..e ha messo la sua mano sulla testa di jannik"
..quando poi si sono ritirati negli spogliatoi
Jannik aveva negli occhi una luce diversa...
questo fà capire quanta ascesa ha Cahill sul nostro giocatore..
e credo che Jannik farà di tutto per farlo rimanere al suo fianco e cahill questo lo ha capito ...
Un curioso siparietto, accompagnato da sorrisi e risate condivise con Vagnozzi, Panichi e Badio.
L’allenatore scherza, ma fino a un certo punto, consapevole del fatto che la cura del particolare fa il totale e per vincere non bisogna lasciare nulla, ma proprio nulla, al caso.
Niente più blackout, promette Sinner. E contro Cerundolo lo dimostra, in una partita difficile, complessa, tignosa, contro uno terraiolo di prim’ordine e in piena forma.
Ma Jannik torna a fare Jannik, alza il livello e sfodera a tratti un grande tennis, con picchi di assoluto spettacolo e colpi da campione.
https://www.raiplay.it/video/2025/05/Tennis-Internazionali-BNL-d-Italia-2025---Ottavi-Sinner-Cerundolo-prima-parte---13-05-2025-a878c728-6a2b-49f1-aa9f-9f9c744d2adf.html
Alle 21.43, con una seconda vincent, Jannik Sinner si prende un posto nei quarti agli Internazionali BNL d’Italia. Ci arriva sempre tra i migliori otto, ad ogni torneo giocato, da inizio 2024 ad oggi.
Il 76(2) 63 su Francisco Cerundolo, la 24ma vittoria di fila, la 63ma nelle ultime 64 partite contro giocatori fuori dalla Top 10, lo rende il secondo italiano dopo Volandri con almeno due quarti all’attivo al Foro.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Sinner non sfrutta quattro palle break nel primo game. Si capisce presto che il campo pesante per la pioggia, insieme alle caratteristiche dell'avversario, renderanno complessa la serata di Jannik. A Sinner serve la pazienza virtù dei forti, tessere i punti senza pause e senza fretta. Cerundolo serve forte, gioca profondo e il servizio di Jannik con le palle pesanti incide meno del solito (7 i punti diretti per parte nel primo set). Alla prima palla break concessa l'argentino perde il servizio (3-2) ma il vantaggio per Sinner dura poco.
Il sesto game si ingarbuglia: 18 punti, è il più lungo del set. Cerundolo non perde campo, tiene il ritmo alto e alla quinta occasione piazza l'immediato contro-break con l'aiuto di un Sinner poco preciso.
L'azzurro va in difficoltà (0-30) anche nel successivo turno di battuta, ma non perde il filo della partita. Gioca tanto in lungolinea di diritto (6 volte su 10 nel primo set), prova ad aggiungere variazioni di ritmo, a non restare sul palleggio lungo di ritmo dove in questa fredda e umida sera romana non riesce a costruire il suo altrimenti prevedibile vantaggio competitivo sulla diagonale del rovescio. Allora prova ad accorciare, fa ricorso alle palle corte, scende a rete ma nelle soluzioni al volo non sempre sceglie la strada più facile per fare ma la testa resta quella del campione.
Dopo 61 minuti di battaglia tosta, che non sono bastati a rompere l'equilibrio di una partita sempre sul filo, si va al tie-break. Il primo strappo è di Sinner, che forza l'argentino all'errore con il diritto (a mezza rete) e sale 3-2. E' la svolta. Sinner, che in questi momenti mostra il meglio della sua mente analitica, chiude il set con la metà dei vincenti, 9 a 18, ma anche meno della metà dei gratuiti, 14 a 34, e complessivamente quattro punti in più negli scambi da fondo.
non occorrono parole...
jannik è veramente un Alieno!!
a chi già aveva messo sotto accusa Jannik,
beh la risposta di ieri sera è stata devastante per loro!!
si presenta in quella condizione fisica e mentale come ha fatto
ieri sera è veramente
da Alieno!!
Ha sconfitto un giocatore che nehli ultimi tornei ha fatto vedere
chi fosse..
quindi spero che certe bocche rimangano chiuse..
ma ci sarà sempre qualcuno che sparlerà..
perchè per queste persone sparlare è uno sport in cui non hanno bisogno di fare allenamento
e di collegare la bocca al cervello..
scusatemi i toni ma da qualche giorno se ne leggono
di idiozie..
----
dopo il secondo incontro, nel quale jannik aveva avuto un calo di tensione,
il team è rimasto ad allenarsi sul Centrale,dopo c'è stato l'inconro dsi Berrettini..
bene..
cahill si è avvicinato a jannil e si sono parlati per alcuni minuti,
si sà bene quanto Cahill riesca a calmarlo e quanto jannik rispetti la opinione del suo mental allenatore..
gli ha infuso fiducia ma gli anche detto
"
"" Se ti comporti in futuro come oggi sul 4 a1..e vai sul 4 a 4
«Se perdi di nuovo la concentrazione quando stai vincendo 4-1, me ne vado subito in pensione», Jannik seduto in panchina, ascolta a testa bassa.
Giuro che vado in pensione prima della fine dell'anno..e ha messo la sua mano sulla testa di jannik"
..quando poi si sono ritirati negli spogliatoi
Jannik aveva negli occhi una luce diversa...
questo fà capire quanta ascesa ha Cahill sul nostro giocatore..
e credo che Jannik farà di tutto per farlo rimanere al suo fianco e cahill questo lo ha capito ...
Un curioso siparietto, accompagnato da sorrisi e risate condivise con Vagnozzi, Panichi e Badio.
L’allenatore scherza, ma fino a un certo punto, consapevole del fatto che la cura del particolare fa il totale e per vincere non bisogna lasciare nulla, ma proprio nulla, al caso.
Niente più blackout, promette Sinner. E contro Cerundolo lo dimostra, in una partita difficile, complessa, tignosa, contro uno terraiolo di prim’ordine e in piena forma.
Ma Jannik torna a fare Jannik, alza il livello e sfodera a tratti un grande tennis, con picchi di assoluto spettacolo e colpi da campione.
come si fà a non amarlo..
a non amarli!!!
preparazione 
del Numero Uno al Mondo..

anzi del team più bello del Mondo!!
Jannik è un Grande in tutti i sensi!!
Sinner: "Contento per Lorenzo e Jas, tutti con Matteo"
Le parole di Jannik Sinner dopo la vittoria su Francisco Cerundolo che gli vale un posto nei quarti di finale
E' incredibile vedere così tanti nostri giocatori andare avanti" ha detto Jannik Sinner dopo la vittoria contro Francisco Cerundolo negli ottavi agli Internazionali BNL d'Italia. Il numero 1 del mondo è ai quarti come Lorenzo Musetti, e due italiani fra i migliori otto in singolare maschile agli Internazionali BNL d'Italia non si vedevano dal 1984. In più, c'è Jasmine Paolini prima semifinalista in singolare femminile dalla finale di Sara Errani dal 2014. Peccato solo, ricorda Sinner, per Matteo Berrettini costretto al ritiro contro Casper Ruud.
"Quello di Matteo è stato un grande dispiacere, mi spiace quello che sta passando e conoscendolo so quanto ci teneva a giocare qua, siamo tutti con lui e cerchiamo di condividere con lui questo momento, sono contento per Jaz e Lorenzo e adesso vediamo cosa accadrà" ha detto Sinner.
Commentando la partita, il numero 1 del mondo si è mostrato soddisfatto di essere riuscito ad alzare il livello di gioco. "E' stata una giornata molto molto lunga ed era molto importante gestirsi prima della partita in modo perfetto" ha spiegato. "Francisco è un avversario molto tosto e per me era una grande sfida. Specialmente ora e in questo torneo in cui sto cercando di abituarmi a tante situazioni difficili in campo. Ero avanti di un break nel primo set ma poi quando lui mi ha strappato il servizio ho cercato di restare lì mentalmente e di giocare ogni punto. Sapevo che sul 5-1 avrei dovuto fare molta attenzione, le cose possono cambiare molto velocemente. Sono molto contento. Sento di aver alzato il mio livello e anche dal punto di vista della gestione mi sono sentito meglio. Sono soddisfatto, le condizioni erano davvero impegnative, è stata una giornata molto lunga. Il pubblico mi ha aiutato tantissimo e sono felice di essermi qualificato".
SINNER IN CONFERENZA STAMPA
"Sono una persona che sta molto sul presente - ha spiegato in conferenza stampa - Ora sono nei quarti, è stata un'ottima partita, però so anche che le cose possono cambiare così velocemente da un giorno all'altro".
Oggi ha fatto un passo avanti, ha spiegato, rispetto ai match con Mariano Navone e Jesper De Jong. "Ho speso molto mentalmente, non solo oggi ma fino ad ora, quindi è molto importante riposare anche la mente domani, di non pensare al tennis, di pensare ad altre cose, e poi essere pronto il giorno dopo ancora, quindi vediamo come riesco a gestire tutte queste cose".
Intanto domani sera sarà nel vicino stadio Olimpico per la finale di Coppa Italia tra a sua squadra del cuore, il Milan, e il Bologna. "Sono una persona molto sportiva, in questi tre mesi ho sofferto un po' perché non potevo andare allo stadio né assistere alle gare del mio amico Giulio Ciccone che corre la Milano-Sanremo in bici, o le corse di Antonio Giovinzzi" ha aggiunto Sinner che ha esultato nelle prime partite con le dita della mano quasi chiuse a cerchio tra pollice e indice, un gesto che condivide con i due amici sportivi.
Un piccolo elemento di divertimento per un campione che ancora vede il tennis "come un gioco: alla fine si vince o si perde ma comunque giocando. La partita in sé può andare bene o male ma è sempre una grande emozione andare sul campo e l'unica cosa che posso fare è dare il 100%, poi le giornate storte arrivano e ne arriveranno ancora tante, quindi vediamo" ha detto.
Ha le idee chiare, Sinner, anche sulla direzione del percorso per il futuro immediato nel torneo e delle prossime settimane. "Nella prossima partita sappiamo che devo mettere ancora qualcosina in più, vediamo se ci riesco. Le smorzate le abbiamo allenate abbastanza nell'ultimo mese, è ancora un colpo dove faccio un po' più fatica, un po' come quando vado a rete - ha detto - Sto cercando di capire il mio livello".
Partitazza in corridoio, rigorosamente scalzi.
Sinner e Vagno contro Panichi e Badio.
Intervento a forbice da OFR di Vagnozzi su Badio.
Blocco di Panichi al muro su Sinner, stile centrale anni '80.
Scivolata alla Nesta di Sinner ancora sulle caviglie di Badio.
Durante l'interruzione per pioggia è successo anche questo 
I dati raccolti da Tennis Data Innovations ed elaborati da Tennis Viz, due società che lavorano con l'ATP, dimostrano il progresso di Sinner soprattutto in due ambiti rispetto alla partita contro De Jong: in risposta e con il diritto.
L'algoritmo considera, per ogni colpo, ampiezza, profondità, angolazione, impatto sull'avversario, e offre un indicatore sintetico di qualità, un voto, da 1 a 10.
Non è un caso che, anche per effetto delle condizioni di gioco in una serata fredda e umida su un Centrale appesantito a causa della pioggia, Sinner abbia giocato nel primo set contro Cerundolo due terzi dei suoi diritti in lungolinea. Una misura della sua crescente fiducia e insieme di una complessiva condizione sempre più brillante. Per essere efficaci in lungolinea, infatti, serve arrivare prima sulla palla per colpirla molto davanti al corpo.
Sono proprio queste variazioni a darci l'immagine di un Sinner di nuovo signore della scena, padrone del mestiere, dopo tre mesi di stop forzato e due partite di adattamento e ricognizione. La notizia più bella per i tifosi in vista del quarto di finale contro Jaume Munar o Casper Ruud.
C'è anche un altro aspetto che i dati fanno emergere con chiarezza, che aumenta la sensazione di un Sinner sempre più a suo agio.
Nell'ottavo di finale si è vista infatti una versione di Sinner più vicina a quella a cui ci ha abituato da un anno e mezzo. Se nelle prime due partite al Foro ha cercato soprattutto di ritrovare ritmo e sensazioni giuste nello scambio da fondo, contro Cerundolo ha punteggiato la sua prestazione con 11 palle corte, da cui ha ricavato sette punti.
aggiungo.
È il tuo avversario – la sua forza, la sua audacia – a permetterti di dare il meglio, a spingerti verso l'impossibile, a metterti nelle condizioni tali da resistere un solo secondo in più.
Jannik Sinner.
Se pensiamo al successo, probabilmente, la prima cosa che ci viene in mente è la gloria o la fama
Per Sinner, invece, il successo è solo un modo per ricambiare gli sforzi delle persone che ci stanno vicino. Mai banale
pensiero...personale..
mi sono un pò stancata..
di certi atteggiamenti di alcuni giornalisti, cronisti
sempre pronti
a dare "lezioni di tennis" soprattutto
a Jannik...
"chi lo critica per un colpo..chi gli dice..lui deve fare questo per vincere..
lui deve stare attento a quello..
non deve avere pause..
deve andare avanti a rete di più..deve colpire da metà campo..
e che poi se arriva qualcun altro a giocare..
è solo sfortuna...
..è un refrain già visto in altre occasioni..
non parlo solo di commentatori televisivi soprattutto RAI..
ma di personaggi che si autoploclamano
puristi del gioco..giornalisti del campo...
e tanto altro..
...
si sà Jannik "disturba" molti...
ma insegnare a giocare a Tennis al numero UNo
mi sembra veramente troppo!!
Rivoglio Panatta e Bertolucci..non in campo..
ma per darmi emozioni di una telecronaca ..
un commento serio una emozione
belli..ironici ..uno scritto di penna e vocale
che sappia veramente di racchetta,di bellezza del movimento..
di umiltà
mai di arroganza e presunzione..
e di giornalisti da battaglia ,da campo sudato..
non abbiamo bisogno di "tuttologi" ma di persone che sanno ispirare e respirare aria di gioco..
Sinner: "È stata una serata speciale, ma devo migliorare"
Buongiorno SINNERGIA.
Euforica e felice soprattutto per Jannik..
Un'atmosfera elettrica, un pubblico in delirio e l'emozione palpabile di un intero Paese che attendeva questo momento. Jannik Sinner è tornato in campo dopo tre mesi di stop forzato, e lo ha fatto da numero uno del mondo agli Internazionali BNL d'Italia, regalando agli appassionati una vittoria convincente contro l'argentino Mariano Navone.
Accolto dai cori dei tifosi mentre percorreva il ponte che collega il Centrale all'area delle piscine del Foro Italico, Sinner è apparso visibilmente emozionato in conferenza stampa, dove ha voluto rendere omaggio al calore del pubblico romano che ha trasformato il suo ritorno in un evento indimenticabile.
"L'accoglienza che ho ricevuto qui significa più di qualsiasi risultato," ha dichiarato il campione altoatesino con gli occhi lucidi. "È stato straordinario. Ero pronto da un po' per questo momento, sono felice di essere tornato in campo qui."
La prima partita per un italiano da numero 1 del mondo agli Internazionali d'Italia non è un evento che capita tutti i giorni, e l'entusiasmo dei tifosi ha avvolto il Foro Italico fin dalle prime ore del mattino. Per Jannik, al di là degli aspetti tecnici, è stata una giornata dal valore inestimabile.
Accolto dai cori dei tifosi mentre percorreva il ponte che collega il Centrale all'area delle piscine del Foro Italico, Sinner è apparso visibilmente emozionato in conferenza stampa, dove ha voluto rendere omaggio al calore del pubblico romano che ha trasformato il suo ritorno in un evento indimenticabile.
"L'accoglienza che ho ricevuto qui significa più di qualsiasi risultato," ha dichiarato il campione altoatesino con gli occhi lucidi. "È stato straordinario. Ero pronto da un po' per questo momento, sono felice di essere tornato in campo qui."
La prima partita per un italiano da numero 1 del mondo agli Internazionali d'Italia non è un evento che capita tutti i giorni, e l'entusiasmo dei tifosi ha avvolto il Foro Italico fin dalle prime ore del mattino. Per Jannik, al di là degli aspetti tecnici, è stata una giornata dal valore inestimabile.
Quante cose Cahill può raccontare
su Jannik!!!..
starei ore e ore a leggere le sue parole..
dai miei archivi..2023
La cosa bella con Jannik è che non c’è bisogno di motivarlo: dopo una sconfitta è sempre il primo a chiedere di tornare in campo a lavorare.
"Come tutti! Gli piace guidare le auto, a volte troppo veloce. Scherza, non vuole perdere nemmeno a burraco. Non l’ho mai visto gioioso come in Davis. Ricordate quando si è messo a ridere con Sonego dopo aver preso una pallata in testa nel doppio? Ecco, quello è il vero Jannik".
in una intervista gli fu chiesto:
Qual è stata la partita della svolta per questo 2023 spumeggiante?
"Dal mio punto di vista, una che non direste mai: la vittoria su Tsitsipas al secondo turno di Rotterdam. Ci aveva perso due anni di fila all’Australian Open e a Roma nel 2022. Lì Jannik ha imparato ad essere un tennista più intelligente, da quel momento è decollata la stagione: semi a Indian Wells, finale a Miami. Il break mentale ce l’ha avuto a Toronto, dove non ha sconfitto top players ma ha saputo diventare favorito strada facendo, assorbendo una pressione crescente. A Pechino con Medvedev, mai battuto prima, ha fatto un altro passo avanti: è uscito dalla comfort zone, non dimentichiamo che ci aveva perso 6 volte di fila… Quello è stato il suo capolavoro, più di Djokovic a Torino e Malaga. Con Medvedev è una partita a scacchi, devi diventare acqua e adattarti al russo. Senza quella consapevolezza, non sarebbero arrivati i successi sul numero uno del mondo".
2025
Cahill rivela: "Così ho conosciuto Sinner"
Cahill ha poi rivelato come è iniziato il suo rapporto con Sinner: "Ho commentato Jannik quattro o cinque anni fa per Espn e ho detto “O mio dio, questo giocatore è così bravo”. Il suono che ha la palla quando la colpisce, il modo in cui si muove. Sapevo che sarebbe diventato un grande giocatore e aveva un grande allenatore, come Riccardo Piatti. Il nostro rapporto è iniziato facendo solo tre o quattro settimane sull’erba insieme, una prova, per vedere come stavano le cose. Ha perso al primo turno contro Tommy Paul, non è andata proprio benissimo. Ma ha giocato bene e Tommy è un buon giocatore sull’erba. È un grande ragazzo, umile, ha tutti i valori fondamentali. Un ottimo attaccante da fondo campo, ha apportato modifiche al suo servizio e ad altre cose".
L'ultimo anno non è stato certo facile, eppure sono arrivati risultati pazzeschi. Cahill spiega come ha fatto lui e tutto il team a mantenere la barra dritta, anche se il merito è stato soprattutto di Sinner. Un ragazzo che lo ha stupito per la sua maturità e saggezza. "Ho più esperienza nella comunicazione adesso, era importante mantenere unita la squadra, proteggerlo in questo ultimo anno, assicurarsi che si rendesse conto che non aveva fatto nulla, che fosse orgoglioso della persona che è, tutto questo è stato molto importante per noi. È stato davvero impegnativo, ma incredibilmente gratificante l’esperienza degli ultimi due anni. E vedere cosa ha fatto l’anno scorso agli Australian Open. Abbiamo cambiato la strategia contro Medvedev, ha cambiato completamente il suo gioco, e poi lo guardavamo farlo, ma farlo con tanta calma…come fa a fare questo. Mio Dio, io impazzirei per questa cosa. Beh sì è un uomo ben oltre la sua età, maturo, anche se in realtà è ancora un ragazzino".
"Jannik mi ha detto una cosa incredibile"
La vicenda Clostebol è stata pesante da metabolizzare, eppure Sinner lo ha fatto con una freddezza incredibile. "Come ha fatto a raggiungere quei risultati nell’ultimo anno, con questa pressione per la vicenda Clostebol? Ce lo chiediamo anche noi. Incredibile onestamente. Ci sono giocatori che trovano la loro sicurezza sul campo da tennis. Ci sono alcuni giocatori che portano i problemi sul campo e altri che li lasciano fuori. Lui li lascia fuori, e quindi è stato straordinario. Abbiamo parlato di tutte queste voci dai giocatori, dagli allenatori, dai media. L’altro giorno mi ha detto: Non preoccuparti delle critiche delle persone da cui non accetteresti consigli. Oh mio dio, ha 23 anni, e viene da lui. Ok, andiamo avanti. È un ragazzo molto maturo, so che l’Italia è molto orgogliosa di lui e dovrebbe esserlo, non c’è motivo per non essere orgogliosi di quel ragazzo".
Forza Jannik, siamo con te
..è bello vederlo sorridere di nuovo..
..e come dice Vagno..
“Per Jannik il peggio è passato”
«La vigilia di questi Internazionali è stata una passeggiata rispetto a ciò che abbiamo vissuto nell`ultimo anno. Finalmente è tutto finito e possiamo concentrarci solo sul tennis. Questa consapevolezza ha aiutato Jannik negli ultimi giorni».
Sinner e il suo team non hanno paura di niente. Il campo torna finalmente l`unico giudice. Nel faccia a faccia con i media italiani, il coach marchigiano ha raccontato gli ultimi mesi dal punto di vista di chi ha vissuto accanto al numero 1 del mondo, condividendo con lui ogni peso di una situazione fuori dall`ordinario:
«Come Jannik, in Australia anche io e Darren ci siamo sentiti per forza di cose osservati in modo diverso, ma magari era solo una nostra percezione. Di recente, però, sono arrivate parole belle. Ho apprezzato molto quelle della mamma di Rune e quella di Ruud. Anche Zverev aveva le sue ragioni: se un atleta non ha fatto nulla, giusto che non paghi; se ha provato a imbrogliare, deve essere punito. I giocatori ora sanno che il rischio esiste, le contaminazioni ci sono e sono difficili da controllare. Esattamente com`è successo a Jannik, totalmente inconsapevole dell`accaduto». J
«Siamo contenti di come si è allenato. Con Lehecka abbiamo provato il campo in serata, in condizioni diverse rispetto a Montecarlo, dove era caldo e i campi più veloci. Per Jannik che dovrà ritrovare il ritmo partita, è già stato importante giocare punti con il pubblico sugli spalti». […] «A Roma sarà importante giocare il maggior numero di match. L’obiettivo potrebbe anche essere arrivare in finale, per dire, ma ogni risultato che si può conseguire deve arrivare ragionando giorno per giorno. Noi abbiamo provato a gestire questi tre mesi nel miglior modo ma sono rimasto sorpreso nel sentire, anche da alcune persone del settore, che questo stop sia stato un vantaggio. Se fosse così, tutti si fermerebbero tra Melbourne e Roma. Noi, in cinque mesi, abbiamo giocato solo Finals, Davis e Australian Open. Come si troverà Jannik sulla terra? È la superficie dove sicuramente ha meno sicurezza, ma lo scorso anno si è comportato bene con le semifinali di Montecarlo e Parigi, per non parlare dei quarti a Madrid dove ha giocato con il problema all`anca e si è ritirato senza perdere». […]
Per il rapporto che ho con Darren vorrei rimanesse altri cinque anni: è una persona speciale e forse per numeri il coach migliore al mondo. Sarebbe bello rimanesse il più possibile con noi». […]
io stimo Vagno..assieme agli altri,come già scrivevo..
le sue parole sono le sole che esprimono il sentiment..
sono quelle che contano..
loro sono il miglior team del Mondo..sono il team del Numero Uno al Mondo
Prove di Sinner: che spettacolo con Sonego nella SuperTennis Arena!
Il n.1 del mondo spinge sempre più forte in allenamento alla ricerca di un nuovo ritmo che gli permetta di comandare il gioco anche sulla terra battuta. L’amico Sonny è però in grande forma e risponde con gli interessi. Scambi a ritmi vertiginosi per un pienone nel nuovo impianto realizzato all’interno dello Stadio dei Marmi
di Enzo Anderloni Super Tennis
oggi alle 19:26
I lavori di ri/costruzione continuano: Jannik Sinner versione “dopo lo stop” oggi ha scelto la nuova SuperTennis Arena, lo stadio fasciato di bianco incastonato all’interno dello Stadio dei Marmi Pietro Mennea, per proseguire il suo cammino di recupero del tempo perduto e perfezionamento di un tennis che non più di tre mese fa era più che sufficiente a mettersi alle spalle tutto il mondo del tennis professionistico.
A condividere il work in progress, dopo la parentesi di ieri con il ceco Jiri Lehecka, l’amico Lorenzo ‘Sonny’ Sonego, già compagno di allenamenti la settimana scorsa al Country Clkub di Monte-Carlo.
Alle 16.30 in punto, con i 2.500 posti delle tribune gremiti, i due team al completo hanno fatto il loro ingresso. Con Sinner sempre i coach Darren Cahill e Simone Vagnozzi (il primo a destra e il secondo a sinistra a fondocampo dietro Jannik sin dai primi colpi).
A supporto di Sonego, in formazione analoga, i coach Fabio Colangelo (43 anni di Arese, n. 154 nella classifica ATP di doppio nel 2008) e Vincenzo Santopadre (53 anni, n. 100 del mondo in singolare nl 1999 ma soprattutto coach di Matteo Berrettini per 13 anni, cioè dal 2010 quando Matteo aveva 13 anni, fino all’ottobre del 2023).
Le operazioni sul campo si ripetono secondo un copione consolidato tra addetti ai lavori. Qualche minuto di scambi nella fascia centrale del campo, poi diagonale del diritto, diagonale del rovescio, volée, smash e servizio.
Mentre il riscaldamento decolla, qualcuno grida forza Juve. Sonego è del Toro e Sinner, milanista, non riesce a trattenere un sorrisetto mentre colpisce forte.
Sinner, per ovvi motivi osservato speciale, continua a picchiare forte ogni palla, a tutta forza, come ieri contro Lehecka. Prima o poi entreranno tutte. Lo sente. Lo vuole. E per questo sa che succederà.
L’impatto fa un rumore pieno ma in realtà il 23enne di Sesto Pusteria imprime sempre anche un sacco di rotazione. È questa qualità, questa complessità di palla che fa tutta la differenza del mondo.
Le volée si alternano: due/ tre decise e poi una morbida, bloccata corta. Quando si passa agli smash la palla si perde nell’azzurro del cielo romano e dalle tribune fasciate di tessuto immacolato la gente trattiene il fiato fino allo schiocco sulle corde della Head bianca e nera che schiaccia là palla sul mattone tritato del campo.
Per ottenere grandi risultati c’è tanto da lavorare: il preparatore fisico di Sinner, Marco Panichi, ce l’ha tatuato su un braccio: “Per aspera ad astra”
Quando si passa al riscaldamento della battuta (cui sono dedicati parecchi minuti) i team si schierano con uno schema preciso affinché l’allenamento abbia ritmo: il giocatore indica a una dei due coach “avversari” dove vule piazzare la serie di servizi (alla T o nell’angolo esterno) in modo che quello si faccia trovare lì pronto con la racchetta a fermare la palla, passarla al collega accanto a lui che a sua volta rifornisce il giocatore dalla sua parte del campo. Si crea così un flusso ininterrotto anche con soli due tubi di palle.
Sinner picchia davvero forte.
La particolare attenzione al servizio è evidente. Altrettanto evidente è la scelta di aggredire sempre la palla, di attaccarla in modo ossessivo, appena comincia la partitella.
Come ieri con Lehecka non gioca semplicemente per fare punto: l’esercizio, la ricerca di performance è riuscire a vincere lo scambio spingendo sempre, senza soste, trovando il piazzamento ottimale su ogni palla, con qualunque velocità, rotazione o parabola arrivi.
Un compito quasi impossibile (specie contro un Sonego in grande condizione come quello visto oggi) ma che evidentemente Sinner vuole perseguire per avvicinarsi a quel gioco assoluto che lo renderebbe inavvicinabile. Un investimento a medio/lungo termine al quale i suoi rivali dovranno rispondere in qualche modo, pena il crearsi di un divario incolmabile.
Oggi ovviamente gli errori sono ancora molti. Ma va considerato che siamo sulla terra battuta dove sia gli appoggi (dei piedi) sia i rimbalzi (della palla) sono molto più incerti rispetto ai campi duri d’America, Australia e di tutta la stagione indoor. Sul rosso chi difende può cercare di alzare le traiettorie aumentando la profondità e obbligando chi attacca a rischiare di più e garantendosi così più tempo per reagire dato che il fondo in mattone tritato assorbe e smorza il dinamismo della palla.
Questo sarà lo scoglio da superare per Sinner, dal Foro Italico al Roland Garros: aggiungere sempre più forza di penetrazione ai suoi attacchi riducendo il numero degli errori.
Per ora gli esperimenti contro Lehecka e Sonego hanno avuto esiti discontinui. E lui ha stretto più volte le labbra in una smorfia di insoddisfazione anche se è riuscito a chiudere strappando il servizio all’amico/rivale.
Sul finale dell’allenamento Darren è passato dietro la panchina dove Jannik era seduto per il cambio di campo e gli ha appoggiato sulla schiena una mano rassicurante.
Si sa, Jannik è un perfezionista. E un testone.
Alla fine, confabulando, ha espresso le sue perplessità a Panichi, il discorso è stato poi condiviso con Vagnozzi, Cahill e Badio.
C’è da lavorare, tanto, come sempre per ottenere il tennis che vuole. Proverà e riproverà finché ci riuscirà.
Per i suoi avversari il timer della ricetta in base
alla quale conta di cucinarli ha cominciato a fare tic tac.
Sinner, lavori in corso: il primo allenamento
Più di 5000 spettatori per la prima uscita del n.1 del mondo che ha giocato un set e mezzo con il ceko Jiri Lehecka, n.38 del mondo, uno dei colpitori più potenti del circuito. La voglia è tanta, la condizione da rifinire, a cominciare dal servizio. Il suo esordio è previsto per sabato 10 maggio
Alle sette della sera in campo c’è tutto il team: Darren (Cahill, coach) a destra e Simone (Vagnozzi, coach) a sinistra sul fondocampo. Ulises (Badio, fisio) e Marco (Panichi, preparatore fisico) sotto il seggiolone dell’arbitro.
Il primo anello del Campo Centrale è pieno. Un po’ di gente anche nel secondo: ci saranno almeno 6.000 persone per il primo allenamento di Jannik Sinner agli Internazionali BNL d’Italia 20256. Il primo allenamento su un campo di gara dopo i tre mesi di sospensione concordati per il caso di contaminazione da Clostebol.
E’ come un nuovo inizio. Il n.1 del mondo può giocare finalmente senza il peso di una possibile squalifica (da innocente) da scontare che si era portato sulle spalle per gran parte del 2024: volta pagina.
E comincia con gli scambi dal centro del campo. Poi si sposta sulla diagonale del diritto. L’obiettivo è chiaro: ricerca rapida e precisa della posizione con i piedi per poi spingere forte, davvero forte senza mai scendere d’intensità. Fino all’errore.
Non sono i colpi sparati tutti al massimo come faceva Rafael Nadal (e chissenefrega di quello dall’altra parte della rete se gli arrivano solo missili, un po’ dentro un po’ fuori dalle righe, tanto di solito è uno junior emozionato che ringrazia comunque per l’opportunità). Jannik spinge forte con ratio, cerca la profondità, cerca un ritmo n.1.
Non a caso ha scelto un compagno come Jiri Lehecka, n.38 del mondo, 23 anni come lui, capace di giocarsela alla pari con i migliori. Il ceco tira fortissimo, a livello di Sinner e Alcaraz. E’ uno anche capace di rimanere sempre vicino alla riga, di anticipare appoggiandosi sul colpo avversario. Il ritmo così diventa davvero altissimo. Superiore a quello della partita. È quello che Sinner sembra cercare. Appare molto tonico, potente, reattivo, scattante. La gestualità è molto compatta, essenziale, tipica di quei momenti stagionali in cui esci da un periodo di allenamento in cui hai potuto ripulire la tecnica. Saranno le partite a sporcarti.
La settimana scorsa, nell’intervista rilasciata al TG1, Jannik aveva dichiarato che il colpo che sente più forte resta il rovescio. Quello dove pensa di avere i maggiori margini di miglioramento è invece il servizio.
Nel catino gremito del Centrale esordisce alla battuta steccando la palla verso un gruppo di entusiasti al secondo anello. La sensazione è che stia cercando qualcosa su cui ha lavorato nella pausa obbligata. Una spinta ancora maggiore. Un apporto sempre più completo della catena cinetica che, partendo dai piedi, fa esplodere in alto e in avanti l’arco del corpo.
Le ripetizioni del colpo sono molteplici. Insistite. È evidente che il rendimento alla battuta farà la differenza sulla superficie più lenta se si vuole far bene qui al Foro Italico e poi, come ha dichiarato in conferenza stampa, al Roland Garros. E’ altrettanto chiaro che si tratta del colpo che ha più bisogno di rodaggio in partita.
Certo, deve essere una sensazione particolare questa del rientro proprio nel cuore di Roma, con tutte le sue intensità emotive. Jannik ha bisogno di riconoscersi, di capire a che livello è il suo tennis. È comprensibile se si pensa che quando ha ripreso in mano la racchetta dopo un mese di stop assoluto, gli sono venute addirittura le vesciche alle mani, una sensazione che probabilmente non provava dai tempi del tennis giovanile.
Di sicuro ha fame di agonismo. Lo si nota dalla decisione con cui tiene il turno di servizio quando inizia il primo set di allenamento. Dall’altra parte della rete c’è uno dei migliori colpitori del circuito e Jannik sembra spingere apposta al massimo per vedere l’effetto che fa veder tornare una palla ancora più forte. Non è questo il momento in cui vuole provare le strategie, cercare le traiettorie più maligne facendo giocare all’avversario i colpi che meno gradisce. L’allenamento di oggi è l’occasione per provare a salire sopra anche al miglior Lehecka, lasciando che spari a tutto braccio. Un’impresa non facile. Come sempre però l’obbiettivo di Sinner non è di corto respiro: gioca per essere forte oggi, più forte domani, devastante dopodomani.
“Sei più bello della Sabalenka” gli gridano dagli spalti. Lui non si distrae e insiste a cercare la perfetta esplosione della prima di servizio e qualche morbida smorzata a rifinire di tocco scambi in cui la tenuta del caucciù della palla viene messo a dura prova. Però la continuità della battuta lascia a desiderare mentre Lehecka cannoneggia con percentuali altissime. Il gioco è molto serio anche se inevitabilmente per finta: alla fine della partita nessuno andrà a casa. Per la cronaca il ceco vince il primo set 6-4. Si prosegue e Sinner conduce 3-2. Le due ore prenotate sul Centrale stanno però per scadere e i due team decidono di chiudere provando un tie-break: Lo vince 7-5 il cecchino Jiri, intrattabile alla battuta. Nel frattempo i gesti di Sinner si sono un po’ sporcati. Non è molto soddisfatto. C’è da lavorare. Lavorare però gli piace e dunque non è un problema.
Da provare ora resta il rendimento con la tensione del match vero: ma quello non prevede prova generale. Sabato si andrà in scena (contro il vincitore del confronto tra l’argentino Navone e il nostro brillante 18enne Francesco Cinà). Là Jannik capirà. Capirà da dove riparte davvero. A questo pensiero sorride perché non ha fretta: “Non ho paura”. Certo che non ne ha: ha invece una voglia matta di fare di nuovo sul serio. E’ tranquillo: sa che ci metterà come sempre tutto se stesso e che alla fine andrà tutto bene.
grazie ad
Enzo Anderloni che saluto e ringrazio
@Enzo Anderloni
Direttore del Magazine digitale presso SuperTennis TV ·
..------
ed Oggi alle 16,30 altro allenamento con Sonny..
e ancora pesanti bordate da fondo campo e voleè incredibili..
i passanti?..
Jannik sà come fare...già provati a Montecarlo con Sonny..





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