mercoledì 28 maggio 2025

5 TER SINNERGIA.🦊JANNIK SINNER IL RIENTRO DEL NUMERO UNO ROMA INTERNAZIONALI TENNIS 2025(compresa intervista a Marcora periodo sospen.)



ieri vi ho parlato di Marcora,
degli allenamenti con Jannik..
durante la sospensione
ho dei frame di video
..marcora parlava di gioco calcio sul campo da tennis privato ..

"ci allenavamo in Costa Azzurra".

Marcora lo ha aiutato durante la sospensione

Marcora ha spiegato come si è sviluppata questa collaborazione: “Sono andato per un periodo di un paio di settimane, o meglio un paio di blocchi di allenamento, quando lui non poteva ancora allenarsi nei circoli di tennis e con giocatori in attività.” Una situazione particolare che ha richiesto creatività e adattamento per permettere a Sinner di mantenere il ritmo durante la sospensione.
Il racconto di Marcora svela un aspetto umano e solidale del mondo del tennis. L’ex giocatore professionista ha risposto alla chiamata di Sinner in un momento delicato, aiutandolo a prepararsi per il ritorno quando le opzioni di allenamento erano limitate dalle restrizioni imposte dalla sospensione.
La scelta di Marcora come partner di allenamento si è rivelata azzeccata, considerando l’immediato impatto di Sinner al suo rientro. Il numero 1 del mondo ha raggiunto subito la finale degli Internazionali d’Italia, dimostrando di aver mantenuto un livello altissimo nonostante i tre mesi di stop forzato.
“Sentivo la responsabilità di aiutarlo a mantenere il livello,” ha aggiunto Marcora, evidenziando quanto fosse consapevole dell’importanza del suo ruolo in quel momento cruciale. La pressione di preparare il numero 1 del mondo per il ritorno alle competizioni ufficiali non deve essere stata da poco, ma i risultati hanno dato ragione a questa collaborazione.







 





https://varesesport.com/2024/roberto-marcora-nel-2020-avevo-la-top100-nel-mirino-fermato-dal-covid-saro-sempre-grato-al-tennis/?fbclid=IwY2xjawKkUN9leHRuA2FlbQIxMABicmlkETFGQU8xYTVFOXdmRlp6YzYzAR69ACuN20wDDb83x79tB9L6f12BTNFfFHTmayHN012YVB2sA-hC3relvyrNRg_aem_HuKaOdj_lLusS1UlCgy3tQ
.era abbastanza prevedibile perchè Lui non era più un tesserato..
ed è sempre stato vicino a jannik..
quindi Vagno chiama e lui dice si
Roberto Marcora,
tempo fà avevo postato proprio il suo nome e che si allenavano in un campo ta tennis di una villa privata della Costa Azzurra..
Jannik si spostava nel vespino rosso...
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Chi è l'uomo che si è allenato con Jannik Sinner durante la squalifica: "Sentivo un po' la pressione. Presto trarrà benefici dallo stop"

Eccolo Roberto Marcora, in passato nella top-150 del ranking ATP, che ha raccontato l'esperienza nel podcast di Tennistalker: "Io e Jannik abbiamo buoni rapporti, sentivo la pressione per il suo rientro".
Ma da diverso tempo c'è curiosità nel capire chi si è allenato con Sinner nel primo periodo della squalifica, dato che il numero 1 al mondo fino allo scorso 13 aprile non poteva allenarsi con tennisti attualmente in attività.
Ebbene, in una recente puntata del podcast di Tennistalker, l'uomo in questione si è rivelato: ad aver fatto da sparring partner di Sinner nel periodo del ban è stato Roberto Marcora, ex professionista 35enne di Busto Arstizio - un passato fino alla 150ª posizione del ranking ATP - che si era ritirato nel 2023, la cui carriera si intreccia con quella di Jannik. Come aveva raccontato in passato anche sul nostro sito, nel 2019 Marcora infatti fu il "malcapitato" avversario nella prima importante finale disputata dal fuoriclasse altoatesino in occasione del Challenger di Bergamo, che Jannik vinse non ancora maggiorenne.
"Sono andato per un periodo di un paio di settimane, o meglio un paio di blocchi di allenamento, quando lui non poteva ancora allenarsi nei circoli di tennis e con giocatori in attività - comincia a raccontare Roberto Marcora - Io e Jannik abbiamo un bel rapporto e quando è uscita la notizia della squalifica gli avevo scritto e gli avevo detto, in battuta, che per lui sarei ritornato in campo". Mai si sarebbe aspettato che sarebbe successo per davvero: "Sentivo un po’ di pressione per il suo rientro perché se avesse perso il primo turno a Roma… come sparring partner avrei sbagliato tutto!".
Come è arrivata la chiamata
"Ai primi di marzo mi chiama Vagnozzi (coach di Sinner, ndr) che in passato mi aveva allenato, e mi ha chiesto in che condizioni ero. In quel momento mi trovavo sul divano durante una domenica pomeriggio. Avevo passato da settembre a dicembre senza prendere una racchetta in mano, poi a gennaio avevo ricominciato perché avrei dovuto disputare qualche campionato in qua e là. Gli ho detto che se fosse servito sarebbe stato un grande onore, ma non ero nemmeno quello di un tempo. Vagnozzi mi ha chiesto se avessi avuto l'intenzione di voler giocare altri tornei Open, perché a quel punto avrebbero comunicato alla WADA il mio nome.
La decisione
"La WADA si è presa qualche tempo per verificare che non fossi più in attività, e in effetti la mia partita ufficiale era stata Indian Wells 2023, ad esclusione di qualche torneo a squadre. La ratio della regola infatti sarebbe che uno squalificato come nel caso di Sinner non può aiutare nessun giocatore in attività a preparare altri tornei in futuro, quindi una volta che ho detto sì è come se fossi stato squalificato a tutti gli effetti anche io. Due settimane dopo era in programma il primo blocco di allenamenti ed è stato un po’ come la notte prima degli esami per gli studenti: sono passato da zero o una volta alla settimana a riallenarmi tre-quattro volte alla settimana al Tennis Club Milano (dove si allenava anche da professionista, ndr) con la scusa che di lì a poco ci sarebbe stata la Bundesliga. Alla fine è stata un'esperienza divertente".
L'esperienza di Sparring partner di Sinner durante lo stop
"Sono andato là in macchina, ci siamo allenati in una villa privata in Costa Azzurra perché lui non poteva ancora allenarsi nei circoli di tennis affiliati. Ci sentivamo un po’ come dei clandestini, anche se ciò che abbiamo fatto era tutto regolare. Ho trovato il team al completo e li ho trovati tutti rilassati: Sinner era tranquillo e mentalmente sereno. Ci trovavamo ancora in una fase iniziale, in cui la competizione era ancora all’orizzonte, quindi non c’era una grande premura nelle sessioni di allenamento. Si dava molto spazio alla ludicità, ci riscaldavamo facendo calcio tennis, svolgevamo una sessione al giorno e lui ha lavorato molto in palestra. Sul campo colpivamo tante palle, qualche spostamento e tanta cura nei dettagli. Tutto molto tranquillo".
Com'è Giocare con Sinner?
In passato ci avevo già giocato contro, purtroppo spesso a mie spese, l’ultima volta l’avevo incrociato in campo quasi tre anni prima a Montecarlo. Non mi ha sorpreso la sua pesantezza di palla, che è fuori dal comune. Da persona che non è più allenata e ha 12 anni in più, non è certo un impegno facile. Ci giochi ma sai che scambiare da fermi con lui costa un dispendio di energie che è il doppio rispetto a quella che ti costerebbe scambiare con una persona del tuo livello. Tu sei in quinta e non hai più marce, mentre lui è in seconda e ha ancora quattro marce da scalare.
Il rapporto con Sinner
"Come l'ho conosciuto? La primissima volta è stata all’Isola d’Elba e lui aveva 14 anni. Io dovevo preparare la trasferta americana, mentre Piatti - che a quell’epoca allenava Jannik - tutto il mese di luglio si trasferiva lì per fare gli stage. Allora un giorno finito allenamento Riccardo mi ha preso da parte e mi ha detto: ‘Vieni che oggi ti faccio fare due scambi con un ragazzino che tra qualche anno ti farà fare pochi punti’. Poi lui è cresciuto, mentre io nel frattempo mi sono operato alla spalla e sono stato fuori un anno e ho dovuto rifare tutta la gavetta. Così l’ho incrociato di nuovo ai Futures, fino a quando nel febbraio 2019 me lo sono ritrovato quando aveva 17 anni e mezzo in una finale Challenger. Per il grande pubblico lui era un po’ una sorpresa, ma io non lo ero così tanto perché conoscevo la sua storia e le sue qualità. Piatti fu profeta in quel senso, azzeccò tantissimo. Da lì siamo rimasti legati nonostante i tanti anni di differenza tra noi due, ma l’ho sempre seguito con affetto e siamo rimasti in contatto. Una volta abbiamo fatto anche preparazione insieme".
Le sensazioni sul rientro di Sinner
"Penso che si senta molto contento del suo rientro, addirittura credo che questo stop alla lunga avrà dei benefici nel corso della stagione. Perché quando sei abituato a trovarti nel frullatore del circuito tra pressione e spostamenti, staccare per tre mesi e avere l’opportunità di allenarti senza farti male e gestendoti, secondo me a partire da luglio-agosto i suoi avversari che hanno giocato da gennaio sentiranno la fatica fisica e mentale mentre lui invece no. Dopo averlo visto a Roma le prospettive sono sicuramente rosee, ma questo non ci deve far pensare che sia tornato quello di prima. Ci ha abituato sempre troppo bene, ma tornare dopo tre mesi e arrivare in finale a Roma e perdere solo contro Alcaraz non è una cosa normale. Non è ancora al 100%, perché il ritmo partita gli manca e non lo puoi allenare. Sicuramente è contento della settimana che ha avuto agli Internazionali d’Italia, perché ha avuto 3-4 partite di livello e più ne fa meglio è. In questo momento ha bisogno di rivivere le sensazioni che si vivono durante la partita. Quando stai fermo così tanto il rischio è di rilassarsi troppo".
da Tennis stolker e ripubblicato da eurosport..
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per chi vuole leggere la sua storia di tennista..metto il link e potete leggere tante cose interessanti...
Nel settembre 2020 solo un infortunio si è messo di traverso tra lui e il maindraw del Roland Garros, forse l’ultimo vero acuto dell’atleta classe ’89. Ad inizio 2022 la decisione di ritirarsi, poi il ripensamento dopo pochi mesi. Il ritiro ufficiale dalle competizioni, alla fine, è arrivato nel marzo 2023 e adesso è pronto ad intraprendere una nuova tappa della propria vita, nell’azienda di famiglia. Per rivivere le tappe della sua carriera, entrare nelle pieghe di un’avventura entusiasmante nel mondo del professionismo e capire meglio cosa gli riserverà il futuro lo abbiamo incontrato e gli abbiamo posto qualche domanda.


8...SINNERGIA.🦊JANNIK SINNER PRIMO SLAM ROLLAND GARROWS


 DOMANI GIOVEDI 29 MAGGIO 2025

ORA DA DEFINIRE..
MA ,VISTO ANCHE LA PARTICOLARITà DELL'AVVERSARIO.
L'ORGANIZZAZIONE VORRA' PROGRAMMARLO
SUL SERALE..
ringrazio Patrizia Bonetto..@Patrizia Bonetto.
che ha inviato orario esatto..
dopo le 12..
sul sito Rolanf Garrows..orario 13.10
L’azzurro avrà un compito molto particolare
: tentare di chiudere la carriera di quello che è stato considerato a lungo il più grande talento d’Oltralpe, giunto al numero 7 Atp nel suo momento migliore e con 16 titoli del Tour all’attivo. “Tutti voi – ha proseguito Sinner parlando del collega, peraltro già battuto a Parigi nel 2024 – siete cresciuti ammirando le sue imprese, io ho fatto lo stesso. Sono orgoglioso di poterlo affrontare proprio qui”. Per una volta, i riflettori saranno puntati più sull’avversario che sul numero 1 del mondo. Ma questo non è affatto un male: Sinner non ha certo bisogno di altre attenzioni, lui vuole solo giocare a tennis e divertirsi!!!..
e fare un pensierino a quello Slam pariginino..
ma Jannik pensa passo dopo passo..intelligentemente!!
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precedenti...
Lo scontro diretto più recente risale proprio al secondo round del Roland Garros 2024, quando Jannik si impose in tre set per 6-4 6-2 6-4 dominando in lungo e in largo senza concedere grandi chance all’avversario. Gasquet fu in grado però di strappargli un set sull’erba ad Halle nel 2023, perdendo comunque 6-3 5-7 6-2, mentre il loro primo confronto si disputò due anni fa sul cemento di Indian Wells con Sinner che ebbe la meglio per 6-3 7-6.


Mi piace il tennis perché è un gioco solitario, un confronto sincero con te stesso. Lì non puoi nasconderti dietro nessuno. Ogni punto, ogni errore, ogni scelta è tua. Conta il fisico, certo.
Ma è la testa a fare la differenza.
Devi saper essere saldo, come una nave che affronta la tempesta senza cedere al panico. Nessuno può venirti a salvare. Ti resta la tua sensibilità, la tua esperienza,
la tua capacità di leggerti dentro quando il punteggio ti è contro e il corpo chiede tregua.
L’intelligenza è una strategia, un colpo piazzato dove l’altro non se l’aspetta.
E il sangue freddo, quando tutto sembra sfuggire.
E se perdi? Devi rialzarti da solo.
Ricominciare da un altro set, da un altro campo, da un altro giorno. Come nella vita.
Jannik Sinner.






..ho notato che buona parte gli incontri
a Parigi hanno durata al quinto set...
o perlomeno
la chiusura sul classico 3 set si conta sulle dita di una mano...

ha ragione Jannik ..lo Slam è completamento diverso dagli altri tornei..
devi mantenerti concentrato
ma soprattutto dosare bene
le energie...e acciuffare ogni possibilità..mai pensare lo puoi fare dopo..
a quanto mi fanno sapere...
.il cambio scarpe già presente dalle prime sessioni di allenamento di cui alleghiamo le foto. Come vedete sono un modello speciale per terra; questa scelta forse è legata al problema delle vesciche avute o per avere una maggiore protezione su terra nelle scivolate e facilità negli spostamenti; scivolate che ieri si sono riviste a differenza della finale di Roma ...vedi passante scivolato classico di Jan.
ps fonte foto web e negozi nike online
fatta ricerca e avuto informazioni ..
Le scarpe di Jannik Sinner al Roland Garros sono progettate su misura per la terra rossa
Le sue amate Nike Court Air Zoom Zero, infatti, hanno lasciato il posto alle nuove Nike GP Challenge 1 Premium, vero e proprio concentrato di tecnologia sportiva firmato dal brand dello swoosh, ottimizzato proprio per la terra battuta. Un modello che lo accompagna ora anche nella nuova avventura parigina, e che si sta facendo decisamente notare: la versione scelta per il Roland Garros è quella nella combo cromatica Deep Night/Pale Ivory/Argento metallizzato/Light Crimson, dove il bianco e il blu della tomaia vengono valorizzati da uno swoosh rosso, dall'effetto quasi fluo. Impossibile non apprezzare le scarpe di Sinner.
La maglia in questione, infatti, pare proprio essere una NikeCourt Slam Dri-FIT Adv, forse di una tonalità di verde a metà tra le opzioni Dusty Cactus e Stadium Green attualmente presenti sul sito ufficiale del brand. Il materiale elasticizzato con tecnologia traspirante Dri-FIT allontana il sudore, per aiutarti a mantenere la pelle fresca e avere un controllo ideale in ogni scambio.
  • Tecnologia Dri-FIT: Rapido trasporto dell'umidità per una sensazione di corpo asciutto e confortevole.

  • Materiale elastico: Supporta ogni movimento e rimane confortevole anche quando si cambia direzione rapidamente.

  • Design leggero: Le zone permeabili all'aria favoriscono la traspirazione, ideale per le fasi di gioco più intense.

Completano il tutto gli shorts, il polsino e l'immancabile cappellino, tutto in tonalità blu elettrico/Deep Night per richiamare le scarpe. Senza dimenticare poi la polo a manica lunga con riga orizzontale per il post partita, un vero plus. Il risultato complessivo è un mix molto vintage. Ma anche molto Jannik Sinner, e indubbiamente pure molto bello.
a me piace tantissimiiiiiiiiiiiio



Roland Garros uomini: storia, curiosità e i migliori risultati degli italiani

Storia e albo d'oro del Roland Garros
La prima edizione del campionato internazionale di tennis di Francia si tenne a Parigi nel 1891: vinse il britannico Briggs. Fino alla metà degli anni Venti il torneo era aperto solo a francesi e stranieri iscritti a club francesi. Tra i primi campioni spiccano André Vacherot (1894, 1895 e 1896), Paul Aymé (campione dal 1897 al 1900) e Max Décugis, pluri-campione e finalista per l'ultima volta nel 1923.
Dal 1925 i campionati diventano davvero internazionali, e si aprono ai dilettanti di tutto il mondo. Nel 1927, dopo la vittoria dei quattro moschettieri francesi nella Coppa Davis, del 1927 si decise di costruire lo Stade Roland Garros come sede del Challenge Round del 1928, che sarà anche il primo anno del Roland Garros nello stadio da cui di fatto prende il nome.
I "Moschettieri" di Francia continuano a dominare l'albo d'oro: Cochet vince cinque edizioni, l'ultima nel 1932, Lacoste batte Borotra nel 1930. Nel 1933, l'australiano Jack Crawford diventa il primo straniero nell'albo d'oro nella nuova era del torneo.
Dopo l'era dei quattro moschettieri, Gottfried von Cramm domina la scena: trionfa nel 1934 e 1936, perde in finale nel 1935. Nel 1937 un altro trionfo tedesco: lo firma Henner Henkel campione per la prima e unica volta. Storico il successo nel 1938 di Don Budge, che avrebbe completato il primo Grande Slam nella storia.
Durante la guerra lo stadio diventa uno dei centri di detenzione degli oppositori al regime di Vichy. Il Roland Garros sopravvive con edizioni riservate solo ai francesi per tornare ufficialmente solo nel 1946: a sorpresa vince Marcel Bernard, che rimonta due set di svantaggio a Jaroslav Drobny.
Dopo il successo dell'ungherese József Asbóth nel 1947, gli statunitensi vivono una stagione di gloria a Parigi. Nel 1948 e 1949 trionfa Frank Parker, nel 1950 Budge Patty., nel 1954 e 1955 Tony Trabert. Negli anni Cinquanta maturano anche i due titoli di fila di Drobny e il primo successo dell'australiano Ken Rosewall (1953). Il decennio si chiude con il primo dei due trionfi consecutivi di Nicola Pietrangeli.
14 volte Nadal, il Roland Garros è ancora suo - Le immagini
Nel 1959 battendo il sudafricano Vermaak, regala all'Italia il primo titolo in singolare in uno Slam. Avrebbe poi trionfato anche in doppio con Orlando Sirola superando i fenomeni australiani Emerson e Fraser https://www.supertennis.tv/.../190530-accadde-oggi...
Il 28 maggio 1960 Nicola Pietrangeli vince il suo secondo titolo consecutivo al Roland Garros, battendo in finale il cileno Ayala. E la sera prima dell’impresa si divertì al night club fino alle due di notte…
Gli anni '60 sono invece dominati dagli australiani. Nel 1962 vince Rod Laver, che completerà il Grande Slam, nel 1963 Roy Emerson. Tra il 1965 e il 1969 cinque australiani diversi vinsero il torneo, e in quattro occasioni su cinque contro un altro australiano. Nel 1968 il Roland Garros è il primo Slam dell'era Open: lo vince, in singolare maschile, Ken Rosewall in finale su Rod Laver, che si prenderà la rivincita l'anno successivo.
Gli anni Settanta sono invece caratterizzati dai successi dei giocatori europei: il cecoslovacco Jan Kodes (1970 e 1971), lo spagnolo Andrés Gimeno (1972), il rumeno Ilie Nastase 81973). Nel 1974 poi il mondo scopre il talento dello svedese Bjorn Borg, campione quell'anno per la prima volta. Lo svedese trionferà anche nel 1975 e ininterrottamente dal 1978 al 1981. Lo svedese in tutta la sua carriera a Parigi ha perso contro un solo avversario, Adriano Panatta, campione nel 1976, ultimo italiano a trionfare al Roland Garros in singolare maschile
Nel 1982 Mats Wilander inizia la sua stagione di gloria, che prosegue con la finale del 1983 e il secondo titolo nel 1985. In mezzo l'ultimo trionfo Slam in singolare maschile di un giocatore francese, Yannick Noah, ultimo campione Slam a usare una racchetta di legno, e la memorabile rimonta di Ivan Lendl contro John McEnroe nel 1984. Lendl trionfa di nuovo a Parigi nel 1986 e 1987; Wilander batte nel 1988 l'ultimo finalista francese, Henri Leconte. Finisce così la grande stagione degli svedesi che hanno vinto nove edizioni su 15 dal 1974 al 1988. Nel 1989 Michael Chang vince il suo unico titolo Slam, diventando il più giovane campione del Roland Garros a 17 anni e tre mesi.
Gli anni Novanta su aprono con il successo di Andrés Gómez, primo ecuadoriano a vincere il torneo. Seguono due titoli di fila dello statunitense Jim Courier e due dello spagnolo Sergi Bruguera. Significativo il successo nel 1996 di Yevgeny Kafelnikov, primo russo a vincere il Roland Garros.
Nell'edizione del 1997 si rivela Gustavo Kuerten, che vince da numero 66 del mondo; è il primo dei suoi tre successi a Parigi. Kuerten infatti vincerà anche nel 2000 e nel 2001. In mezzo i successi di Moya, nella finale tutta spagnola con Corretja, e quello speciale di Andre Agassi che nel 1999 completa il Career Grand Slam.
Inizia poi la grande era degli spagnoli. Nel 2002 trionfa Albert Costa, nel 2003 Juan Carlos Ferrero che diventa numero 1 del mondo. Poi, dopo il derby argentino vinto da Gaston Gaudio su Guillermo Coria nel 2004, inizia la stagione da record di Rafa Nadal che trionfa alla prima occasione, nel 2005. E' il primo di 14 successi, un primato senza eguali negli Slam. Il primo a batterlo a Parigi è lo svedese Robin Soderling nel 2009. Sarà fermato in finale da Roger Federer, che completa il Career Grand Slam. Un traguardo a cui giungerà anche Novak Djokovic al Roland Garros nel 2016, un anno dopo la finale persa contro Stan Wawrinka. Nella sfida per il titolo il serbo piega Andy Murray. Nole si ripete nel 2021 e nel 2023: grazie al suo terzo Roland Garros, scavalca Nadal nel conteggio totale dei major e diventa il campione Slam più titolato di sempre.
Il Roland Garros è uno Slam tradizionalmente di successo per i giocatori italiani. In singolare gli azzurri hanno alzato tre volte la Coppa dei Moschettieri: due con Nicola Pietrangeli, campione nelle edizioni del 1959 e 1960, e finalista nel 1961 e nel 1964; l'ultima con Adriano Panatta nel 1976 dopo le semifinali nel 1973 e 1975.
Tanti grandi del nostro tennis sono arrivati in fondo a Parigi: Uberto De Morpurgo (semifinalista nel 1930), Giorgio De Stefani (finalista nel 1932 e semifinalista nel 1934), Beppe Merlo (semifinalista nel 1955 e 1956), Corrado Barazzutti (semifinalista nel 1978). Nel 2018 la semifinale di Marco Cecchinato ha segnato l'inizio della rinascita del tennis italiano, che ha vissuto il suo culmine nel 2024 quando Jannik Sinner è arrivato in semifinale e grazie a questo risultato è diventato il primo italiano numero 1 del mondo.
In doppio l'unico trionfo azzurro resta quello firmato da Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola nel 1959, quattro anni dopo la finale persa nel 1955. Nessun'altra coppia azzurra è arrivata poi a giocarsi il titolo fino al 2024, quando Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno perso contro Marcelo Arevalo e Mate Pavic.
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Internazionali di Francia: 100 anni fa la prima edizione

Il 28 maggio 1925 iniziava allo Stade Francais nel Parc de Saint Cloud la prima edizione internazionale dei campionati di Francia.
Tuttavia, molti si chiedono perché questo torneo abbia il nome di Roland Garros. Da dove arriva? Ecco: da un viaggio nel tempo. E in particolare da Eugéne Adrien Roland Georges Garros. Che è stato un pilota d'aviazione, francese nato nell'ottobre 1888. E che è sempre stato un vero pioniere, essendo il primo a volare senza scalo attraverso il Mediterraneo.
Chi era Roland Garros
Per comprendere l'origine del nome dei French Open, dobbiamo dunque fare un viaggio indietro nel tempo fino ai primi anni del XX secolo.
Roland Garros, nato nel 1888, era un aviatore pioniere francese e un appassionato tennista. Fu uno dei primi piloti a effettuare voli transcontinentali, ma la sua vita fu tragicamente interrotta durante la Prima Guerra Mondiale. Garros fu abbattuto in azione aereo nel 1918, ma il suo coraggio e la sua passione per il tennis non sono mai stati dimenticati.
Dopo la morte di Roland Garros, la Federazione Francese di Tennis decise di onorare la sua memoria e il suo contributo allo sport dando il suo nome al torneo che si teneva in quel periodo. Così, nel 1928, il torneo di tennis internazionale di Francia venne ufficialmente chiamato "Roland Garros".
Lo stadio intitolato a Garros.
Il torneo si svolge proprio presso lo Stade Roland Garros, un complesso tennistico situato nel XVI arrondissement di Parigi. L'impianto ospita i campi in terra battuta dove si disputano gli incontri del torneo.
Lo stadio fu inaugurato nel 1928, lo stesso anno in cui il torneo prese il nome di Roland Garros. La struttura e il torneo sono diventati indissolubilmente collegati nel corso degli anni, consolidando il nome di Roland Garros come sinonimo dei French Open.
Oltre al torneo di tennis e al nome dell'impianto, l'eredità di Roland Garros ha lasciato un'impronta indelebile nello sport. Garros è stato uno dei primi a utilizzare un sistema di puntamento sincronizzato sul suo aereo, un'innovazione che successivamente avrebbe avuto un impatto significativo nell'aviazione militare.
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Cento anni fa, era il 28 maggio 1925, sui campi in terra battuta dello Stade Francais, nel cuore del Parc de Saint-Cloud, a poco più di 5 km dalla sede attuale del torneo (in direzione ovest-sud-ovest verso la Reggia di Versailles), prende avvio la prima edizione dei campionati Internazionali di Francia.
Il torneo, in realtà nato nel 1891, era riservato fino al 1924 ai giocatori di casa o agli stranieri purché soci di circoli francesi. Nel dicembre del 1924 la federazione francese decide di aprire il torneo anche agli stranieri, ad eccezione dei tedeschi e degli atleti dei paesi non riconosciuti dalla Itf.
A vincere quella prima storica edizione Internazionale sono due leggende di questo sport: René Lacoste e Suzanne Lenglen, la quale aveva già vinto 4 precedenti edizioni aperte solo ai francesi. Nel 1926 a ospitare il torneo è il Racing Club e nel 1927 di nuovo lo Stade Francais. Ma quando il 10 settembre 1927 i Moschettieri conquistano a Filadelfia la prima Coppa Davis della loro storia, la federazione per omaggiare René Lacoste, Henri Cochet, Jean Borotra e Toto Brugnon decide di costruire un nuovo stadio del tennis.
Lo Stade Francais cede alla federazione tre ettari di terra nei pressi della Porte d'Auteuil con la sola condizione che il nuovo impianto fosse intitolato a Roland Garros, un aviatore di origini spagnole socio dello Stade Francais di St. Cloud. E nel 1928 a vincere il torneo sono Henri Cochet (già campione nel 1922 e 1926) e l'americana Helen Wills (al primo di quattro titoli).
In 100 anni di storia il Roland Garros ha regalato pagine indimenticabili di grande tennis e da almeno 30 anni è il torneo meglio organizzato al mondo. Quella che ha preso il via domenica scorsa è l'edizione numero 124, la numero 95 da quando il torneo è diventato Internazionale (appunto un secolo fa), la numero 92 nell'impianto del Roland Garros e la numero 58 dell'Era Open.
Di edizioni storiche ce ne sono state tantissime: a noi piace ricordare quella del 1932 che segnò il quarto titolo di Cochet (record poi superato solo da Borg nel 1980 e da Nadal) e la prima finale italiana di Giorgio De Stefani, quella del 1949 che portò Frank Parker al secondo titolo consecutivo (primo giocatore a trionfare per due edizioni di fila), quella del 1959 che regalò a Nicola Pietrangeli e all'Italia il primo storico titolo, quella del 1968 con la prima finale dell'Era Open tra Ken Rosewall e Rod Laver, quella del 1980 per il quinto titolo di Bjorn Borg, quella del 1984 tra Ivan Lendl e John McEnroe, del 1989 per l'edizione del bicentenario della rivoluzione francese firmata dai successi storici di Michael Chang e Arantxa Sanchez, quella del 1997 con la nascita della stella di Gustavo Kuerten, quella del 2005 con il primo storico successo di Rafa Nadal, quella del 2009 per l'unico trionfo di Roger Federer e infine quella del 2022 per il quattordicesimo e ultimo titolo di Nadal.
dal mio archivio..
studio storia del Tennis..Geopop..

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Tutti a lezione di correttezza e sportività da Jannik Sinner al Roland Garros. Il tennista italiano si è confermato ancora una volta un gentleman a tutto tondo dopo la vittoria contro Rinderknech all’esordio nello Slam parigino. Prima parole di apprezzamento per il pubblico, nonostante il tifo caldo a favore dell’atleta di casa, e poi un tributo sentito a Rafa Nadal, culminato in un gesto di grande rispetto.
Partiamo dalla fine, da quando Alex Corretja, ex numero 2 del mondo e due volte finalista al Roland Garros, ha sorpreso Jannik Sinner al termine della classica intervista in campo. "Puoi venire con me?" ha chiesto Corretja all’azzurro, che ha accettato con un pizzico di perplessità. I due si sono avvicinati alla zona della targa-tributo dedicata a Rafa Nadal, inaugurata poche ore prima durante una commovente cerimonia per il leggendario ex campione.
Appena giunto nei pressi della piastrella con l’impronta di Nadal, Sinner si è inginocchiato e, con un gesto da vero numero uno, ha tolto con la mano la terra rossa per renderla ben visibile. Difficile poi esprimere a parole l’emozione per un personaggio del genere: "Cosa posso dire? È un giocatore davvero speciale, credo che tutti lo sappiamo, ma soprattutto è speciale come persona, per quello che è stato e per quello che è ancora oggi. Non è mai cambiato, nonostante tutti i suoi successi. Ha avuto e ha una splendida famiglia. Ora si apre un nuovo capitolo per lui, ma penso che questo sia… il minimo che questo campo possa fare, sai, lasciare la sua impronta qui, dopo aver vinto questo trofeo 14 volte".
Sinner si sente, come tanti, un privilegiato ad aver vissuto l’epoca di Rafa Nadal, con il quale ha anche condiviso il campo (e non solo): "Penso che possiamo ritenerci tutti molto, molto fortunati ad aver condiviso questo momento con lui. È un modello per tutti noi. E credo che per la prossima generazione sia importante osservare come si è comportato in campo, come tratta le persone, quanto è gentile con ogni raccattapalle: è semplicemente straordinario. Quindi, sì… congratulazioni a Rafa, non solo per i trofei, ma anche per questo. È qualcosa di incredibile. Credo che tutti noi giocatori apprezziamo molto questo quando giochiamo su questo campo".
Un momento bellissimo, preceduto da un’ulteriore dimostrazione di classe da parte di Sinner. Oltre a celebrare la presenza di Gigio Donnarumma nel suo angolo, Jannik ha voluto ringraziare anche i tifosi francesi: "Volevo ringraziarvi per come vi siete comportati: avete tifato per il giocatore francese ma siete stati corretti anche con me. L’ho apprezzato tanto". Ed è per questo che Sinner sa già cosa lo aspetta nel prossimo match contro Gasquet: "Ovviamente so che tiferete per lui, e va benissimo così. Non posso dire altro, se non di essere felice.”

https://www.fanpage.it/sport/tennis/sinner-si-inginocchia-sulla-mattonella-di-nadal-al-roland-garros-e-fa-un-gesto-da-vero-numero-1/

L’amicizia fra Sinner e Donnarumma nasce lontano da Parigi e si cementa wireless, a suon di partitelle a Call of Duty, popolare videogame in cui, se ti unisci agli amici online da ogni parte del mondo, ti diverti di più. Il portiere del Psg ne parlava anche l’anno scorso, a marzo, quando Jannik ha fatto visita agli azzurri di Spalletti che erano in ritiro a Miami per l’amichevole contro l’Ecuador.
In città c’era anche Jannik, alle prese col Masters 1000 in Florida. L’altoatesino non ha perso l’occasione per salutare gli amici azzurri. Soprattutto Donnarumma: "Con Gigio a volte giochiamo insieme a Call of Duty. Siamo buoni amici. Ora ci vediamo un po’ meno, ma siamo sempre in contatto. È un ragazzo davvero gentile". Le risate negli spogliatoi dello Chatrier lo confermano.
Nell’angolo del numero 1 del tennis, il numero 1 (degli azzurri e del Psg) ha tifato con sincerità. Sinner ha apprezzato e ringraziato: "Per me è stato un onore vederlo in tribuna. Un ospite speciale, è il miglior portiere che abbiate visto da queste parti. Anche lui ha una partita importante fra un po’ di giorni", alludendo chiaramente alla finale di Monaco, contro l’Inter. I lati in comune con Gigio? Sono parecchi: "Siamo tutti e due belli concentrati su noi stessi, ma ci supportiamo a vicenda. Cosa ho imparato a stare insieme a sportivi di altre discipline? Che ad un certo livello la cosa più importante è la testa".
Certo, per il pubblico parigino sono giorni clamorosamente ricchi di impegni: al secondo turno tiferanno con sincerità per Richard Gasquet, che contro Jannik in caso di sconfitta giocherebbe l’ultima partita della carriera. E sabato gli occhi saranno su Monaco di Baviera, sognando di portare la prima Champions League all’ombra della Torre Eiffel. Ci hanno provato, ad avvicinarsi a rete per chiedere a Jannik si sbilanciarsi. Ma lui ha sganciato il passante: "Non mettetemi in questa posizione… Sono italiano, e quindi se una squadra del mio Paese vince sono sempre contento. Ma se vincerà il Psg sarò contento per Gigione". Difesa impeccabile, 15-0 per il numero 1. 




SINNER VAGNOZZI: niente mano 😂👋

Sinner e la targa di nadal..

Le parole di Jannik SINNER dopo l'esordio vincente al ROLAND Garrows..

https://www.youtube.com/watch?v=fFp0AJqdiLQ


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da Parigi:

Sinner contro Rinderknech: cose che abbiamo imparato

Il numero 1 del mondo fissa il secondo incontro con Richard Gasquet..
Jannik Sinner (1) contro Arthur Rinderknech 6-4, 6-3, 7-5
Il numero 1 del mondo Jannik Sinner si è piegato, ma non si è rotto, nella sua prima partita al Roland-Garros di quest'anno.
La testa di serie numero uno si è qualificata senza problemi al secondo turno battendo lunedì sera sul campo Philippe-Chatrier la speranza di casa Arthur Rinderknech con il punteggio di 6-4, 6-3, 7-5, nonostante fosse in svantaggio per 4-0 e 5-2 nel terzo set.
Niente di così diverso per il numero 1
Sinner ha dichiarato nella conferenza stampa pre-torneo che si aspettava che il suo ritorno al Roland-Garros fosse "diverso" rispetto all'ATP Masters 1000 disputato a Roma due settimane fa, il suo primo torneo in tre mesi.
In un certo senso aveva ragione: pur essendo ovviamente molto rispettato dai fan, non era il beniamino del pubblico a Chatrier come lo era stato per tutta la settimana nel suo torneo di casa, e la complessità aggiuntiva dei set al meglio dei cinque rispetto a quelli al meglio dei tre presenta sempre una serie di sfide uniche.
Ma per quanto riguarda il quadro generale delle partite del primo turno nei tornei del Grande Slam, la sfida di lunedì sera è rimasta fedele allo stesso copione. Con questa vittoria, l'italiano ha migliorato il suo record assoluto nel primo turno dei tornei del Grande Slam, portandolo a 18-4, dopo aver vinto le sue ultime 15 partite di apertura nei tornei del Grande Slam dalla sconfitta contro Marton Fucsovics a Wimbledon nel 2021.
Questo non vuol dire che Rinderknech non abbia messo alla prova Sinner, né che abbia avuto i suoi momenti salienti personali. Il francese, appena sposato, si è presentato in campo con grinta, avendo dichiarato prima della resa dei conti di volersi godere il grande palcoscenico in casa e di "credere nelle sue possibilità", forse grazie alla vittoria sulla terra battuta contro Sinner nel 2021.
Nel primo set, Sinner ha salvato tre palle break sull'1-1, rompendo poi la diga di nove palle break consecutive nell'ultimo game della partita di apertura.
Sinner non ha più avuto palle break fino al secondo game del terzo set, in cui il francese ha finalmente colto la sua sesta occasione della partita portandosi sul 2-0. Ha poi aggiunto un altro break per raddoppiare il vantaggio e portare il punteggio sul 5-2. Ma non ha mai raggiunto il set point e Sinner ha vinto gli ultimi cinque game.
"Gli incontri del primo turno non sono mai facili, quindi sono molto contento di come ho gestito la situazione, soprattutto nel terzo set", ha detto Sinner in seguito.
"Avere la meglio in due set significa molto. Ci siamo già affrontati un paio di volte, quindi ci conosciamo un po'; è un giocatore straordinario.
"Cercavo solo di concentrarmi sul mio lato... Ha giocato benissimo nel terzo set; il primo break è stato molto importante, perché sul 5-0 è quasi impossibile recuperare. Ho cercato di ritrovare fiducia; ha commesso un paio di errori quando serviva per il set, e questo mi ha dato un piccolo aiuto. Cercavo solo di avere la giusta mentalità, il giusto atteggiamento in campo, e sono molto contento di come ci sono riuscito."
Se sei uno sfavorito che spera di sorprendere Sinner in qualsiasi torneo, non è un segreto che devi inventarti qualcosa di speciale. Ma anche i numeri lo confermano.
L'italiano ha vinto le ultime 62 partite contro giocatori classificati fuori dalla top 20 da quando ha perso contro l'allora numero 66 Dusan Lajovic all'Open di Cincinnati del 2023 (nel giorno del suo 22° compleanno).
La magia maggiore lo sta elevando ulteriormente
Sinner ha inoltre vinto 15 partite consecutive nei tornei del Grande Slam, dopo aver trionfato all'Australian Open a gennaio e all'US Open la scorsa estate.
Il tre volte campione Slam occupa già un posto di rilievo nel circuito, ma questa serie lo sta elevando ulteriormente nel pantheon del tennis maschile. È il quinto giocatore negli ultimi 20 anni a vincere 15 o più partite consecutive nei Major, dopo Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic e Carlos Alcaraz.
Partita del secondo turno 'molto speciale'
Un altro francese attende Sinner, che ha affrontato al secondo turno del Roland Garros dello scorso anno. Ma la ripresa del 2025 contro Richard Gasquet , ha confessato la testa di serie numero uno, sarà "molto speciale".
Gasquet, 38 anni, giocherà l'ultimo torneo della sua carriera al Roland-Garros e spera di catturare un po' della sua magia prima di andare in pensione.
"Non potrebbe andare meglio", ha detto Sinner. "Sono molto felice di essere in questa posizione, so dove si trova... ha dato così tanto al nostro sport, ha dato così tanto a tutti voi, è un giocatore che avete seguito per anni e anni, e anche io.
"Sono molto felice di condividere il campo con lui; spero che sarà una bella partita, che è la cosa più importante."
https://www.rolandgarros.com/en-us/article/rg2025-sinner-vs-rinderknech-things-we-learned?fbclid=IwY2xjawKiRCxleHRuA2FlbQIxMQBicmlkETFGQU8xYTVFOXdmRlp6YzYzAR7BUrye4e9hvX-cAyArT8MyC84RZKx1OIJD-0AiK66fC4sZ5-lM8lIqV6qVOA_aem_RWxx1fUqiqgA20V1BoISKA


extraterrestre!


ET VOILÀ..Buongiorno SINNERGIA.🦊
Numero Uno non si diventa per caso!!..
Sinner non si fa fregare dalla smorzata e beffa Rinderknech con il pallonetto


Jannik è un Campionissimo nel terzo set
ha saputo resettare dal 4 a 0
mai dubitare di jannik..
mai
e ha vinto per 7 a 5
Si capisce da ciò che ha fatto che Lui è il più forte.
Il numero uno quello da battere..
E' un esempio di signorilità,umiltà
grandezza d'animo
quando ha ringraziato il pubblico, l'avvcersario
e anche il quello del suo prossimo incontro Gasquet..
ma soprattutto quando ha toccato la targa x Nadal..
le sue parole sono da incorniciare..
jANNIK è questo..il Numero Uno in tutto..
è incredibile e Unico..
Ed ora tutti zitti!!
solo chi da sempre crede in jannik ha diritto di
parlare e di urlare
quanto lui sia Il Campione!!!..


JANNIK SINNER SLAM WIMBLEDON

Oggi sul centrale di Wimbledon si sono incontrati..Jannik Medvedev Djokovic Alcaraz.. Nole e Alcaraz avevano finito il loro allenamento..Jan...