Il Suono di Batteria di John Bonham
Tutto Sul Suono e l’Accordatura della Batteria di John Bonham dei Led Zeppelin
Quando si parla di John Bonham, si parla di storia della batteria rock. La sua influenza non riguarda soltanto lo stile, ma anche il suono.
Chi è John Bonham?
John Henry Bonham nasce a Redditch, in Inghilterra, il 31 maggio del 1948 e fin da bambino si appassiona alle percussioni, cominciando a suonare il rullante all’età di 10 anni. Cinque anni dopo, i genitori, vedendo in lui una vera passione, gli regalano la prima batteria su cui esercitarsi.
Il suo stile assorbe l’influenza dei grandi miti del momento, tra cui Gene Krupa, Louie Bellson e Buddy Rich per il jazz, Keith Moon e Ginger Baker per il rock, oltre ad essere affascinato dalla musica soul.
In pochi anni Bonham si fa un’ottima reputazione come batterista, grazie alla sua tecnica, la presenza scenica e l’incredibile energia nel suo modo di suonare. Alcuni locali si rifiutano addirittura di farlo suonare per la foga e il volume che emette con la sua batteria.
Lavora così con diverse formazioni, ma sarà l’incontro con Robert Plant a segnare il destino di Bonham, che si unisce a lui e al fenomenale chitarrista Jimmy Page nella band dei “New Yardbirds”.
Accettando questo nuovo progetto, Bonham rifiuta diverse richieste, tra cui quella di un giovane artista, Joe Cocker, che sarebbe a breve diventato una star. Dopo poco si unisce alla band anche il bassista John Paul Jones e nasce così la leggenda dei Led Zeppelin.
E’ il 1968 e lo stile di Bonham è già molto ben definito, un suono molto potente ma allo stesso raffinato e dinamico. John è dotato anche di un’ottima tecnica, di cui fa sfoggio sin dalle primissime incisioni con i Led Zeppelin, in particolare con “Good times bad times”, il brano di apertura del primo disco “led zeppelin I” del 1969.
Durante il tour in America di quell’anno, Bonham conosce il batterista dei Vanilla Fudge, Carmine Appice, che lo introduce alle batterie “Ludwig”. Il suono è quello che Bonham sta cercando, profondo e potente e dal quel momento in poi si lega al marchio per il resto della carriera.
La sua strumentazione per i concerti è piuttosto innovativa, inserisce infatti, oltre al set tradizionale, percussioni come congas, campanacci, timbales, timpani sinfonici e un enorme gong, che talvolta usa incendiare alla fine dei concerti.
Dopo il grande successo del primo disco, i Led Zeppelin diventano delle stelle nel panorama mondiale, ma il successo, lo stress e la lontananza dalla famiglia portano Bonham ad avere atteggiamenti auto-distruttivi negli anni a venire. I lunghi tour, l’uso smodato di droghe ed alcolici, oltre alla naturale predisposizione ai cambiamenti di personalità, gli fanno guadagnare il soprannome di “The beast” (la bestia).
Il 25 settembre del 1980, all’età di 32 anni, John Bonham muore per soffocamento in seguito ad abuso di alcolici durante una festa nella villa dell’amico Jimmy Page, dove si tenevano le prove per l’imminente tour.Nella loro carriera i Led Zeppelin registrano nove album in studio, vendendo quasi 200 milioni di dischi nel mondo. Il solo led zeppelin iv, ha venduto 23 milioni negli Stati Uniti.Nel Dicembre 2007 il gruppo si è riunito per un solo concerto alla “The O2 Arena” di Londra, accompagnato alla batteria da Jason Bonham, figlio di John, entrando nel Guinness dei Primati per “Maggior richiesta di biglietti per una singola esibizione dal vivo”.Bonham lascia un’eredità immensa alle generazioni di batteristi successivi, che non hanno mai fatto mai mistero di essere stati fortemente influenzati dal suo stile.Video
Led Zeppelin: Moby Dick (Assolo di batteria)
Il drumkit di John Bonham
Led Zeppelin: Rock n’roll (live 1973)
Led Zeppelin: Fool in the rain — “Out take” di sola batteria
Assolo di batteria (Seattle 1977)
Led Zeppelin: Moby Dick (Assolo di batteria)
Il drumkit di John Bonham
Led Zeppelin: Rock n’roll (live 1973)
Led Zeppelin: Fool in the rain — “Out take” di sola batteria
Assolo di batteria (Seattle 1977)
Ma come si fa ad avvicinarsi al suo suono?
Partiamo dal presupposto che il suono lo fa una combinazione di fattori:qualità del musicista
scelta dello strumento e delle pelli
tipologia di accordatura
tecniche di ripresa microfonica (quali microfoni, preamplificatori, mixer e processori sono stati utilizzati)
ambiente in cui la registrazione viene effettuata (es. dimensioni della sala di ripresa)
Quindi, per riprodurre “esattamente” quel suono, bisogna comunque rispettare diversi parametri.Detto questo è possibile avvicinarsi molto al suono originale, se abbiamo uno strumento simile, le pelli giuste e lo stesso concetto di accordatura.Il drumkit
Bonham negli anni ha usato diversi modelli di batterie, in particolare del marchio Ludwig. Dalle famose Amber Vistalite, alle classiche in acero, fino alle Stainless Steel.
John Bonham Batterista Led Zeppelin
Partiamo dal presupposto che il suono lo fa una combinazione di fattori:qualità del musicista
scelta dello strumento e delle pelli
tipologia di accordatura
tecniche di ripresa microfonica (quali microfoni, preamplificatori, mixer e processori sono stati utilizzati)
ambiente in cui la registrazione viene effettuata (es. dimensioni della sala di ripresa)
Quindi, per riprodurre “esattamente” quel suono, bisogna comunque rispettare diversi parametri.Detto questo è possibile avvicinarsi molto al suono originale, se abbiamo uno strumento simile, le pelli giuste e lo stesso concetto di accordatura.Il drumkit
Bonham negli anni ha usato diversi modelli di batterie, in particolare del marchio Ludwig. Dalle famose Amber Vistalite, alle classiche in acero, fino alle Stainless Steel.
John Bonham Batterista Led Zeppelin
continua
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